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Nina Simone
"Ero famosa, la gente mi riconosceva per strada, ricevevo offerte per fare dei concerti, in tutti i paesi, i miei dischi erano venduti in Europa... Ero richiesta dalle reti televisive, le star del cinema mi reclamavano al loro tavolo, Lauren Bacali, Frank Sinatra, la minuscola Natalie Wood... I miei amici erano scrittori, Langston Hughes, James Baldwin, Lorraine Hansberry. La mia vita non avrebbe mai potuto essere più bella. Ero l'idolo del momento e una vocino dentro di me sussurrava: Approfittane, Eunice, potrebbe durare poco. Eunice era il mio vero nome. Al giorno d'oggi l'ho scordato. Cinquant'anni passati sotto le spoglie di Nina Simone mi hanno fatto dimenticare il mio nome. E in fin dei conti è strano dover portare un nome che non è mai stato il tuo. Per vivere un destino che non era il tuo."""" Come è accaduto che Eunice Kathleen Waymon, la bambina nera nata nel 1933 in una famiglia povera a Tryon, Carolina del Nord, sia diventata l'immensa Nina Simone, la diva dalla voce unica e dall'indimenticabile tocco sui tasti del pianoforte? Il destino di Nina Simone assomiglia a un romanzo. Ed è questo romanzo che Gilles Leroy ricompone qui, svelando con grande tenerezza la storia totalmente vera e totalmente romanzata di un'artista adorata nel mondo intero - eppure terribilmente sola nella vita." -
Il montaggio cinematografico. Le regole di base che ogni regista o videoamatore deve conoscere
Fare delle inquadrature con la vostra videocamera è una cosa, essere in grado di montare professionalmente il vostro video rock è un'altra. Questa è una guida per imparare a fare i ""tagli"""" che i montatori hanno usato in film leggendari. Il libro di Gael Chandler rende visibile l'invisibile arte del montaggio, analizzando 600 fotogrammi tratti da famosi film recenti. Le immagini, accompagnate da concise descrizioni, sono perfette sia per i lettori che amano osservare con calma sia per quelli che preferiscono fare zapping fra un'immagine e l'altra. Scritto da una montatrice che ha lavorato a lungo a Hollywood, questo dizionario visuale mostrerà come le immagini vengono montate per realizzare film capaci di avvincere gli spettatori con il loro ritmo e l'intreccio che sanno creare fra i personaggi."" -
100 regole per girare un film. Tutto quello che ogni regista o sceneggiatore non può non conoscere
In ogni film il dialogo è senza dubbio un elemento caratterizzante. Ma il linguaggio del cinema è assai più sottile e sofisticato, poiché sa servirsi, oltre che delle parole, di numerosi altri mezzi espressivi non meno potenti ed evocativi. Il manuale di Jennifer van Sijll spiega proprio il funzionamento dei 100 più efficaci strumenti narrativi ""non-verbali"""" del mezzo cinematografico. Dalla composizione dell'immagine al montaggio, dalla scelta delle location a quella degli obiettivi, dagli effetti sonori alla posizione e ai movimenti della macchina da presa, dalle regole fondamentali sull'illuminazione a quelle sul tempo della narrazione, ognuna di queste tecniche viene indagata nel dettaglio attraverso gli illuminanti esempi forniti da grandi film di ieri e di oggi (Metropolis, Quarto potere, E.T., Lezioni di piano, Il laureato, Kill Bill e moltissimi altri). Di ogni film, inoltre, sono riportati ampi stralci delle sceneggiature e i fotogrammi delle scene relative. Questo è un libro necessario per gli sceneggiatori e i cineasti. Allo stesso tempo, saprà coinvolgere anche i lettori comuni, rivelando al loro occhi di spettatori gli strumenti critici per cogliere e valutare a pieno il significato di qualunque immagine cinematografica."" -
The pope. Ediz. italiana
La parrocchia cattolica di San Simone, a Pacifica, in California, è sconvolta da una serie di terribili omicidi: nel giro di pochi giorni, alcuni sacerdoti trovano una morte orrenda per mano di un misterioso serial killer abbigliato in abiti papali e coperto in viso da una maschera ghignante. Mentre il panico si diffonde, i detective Stillwell e Hitchman cercano di mettere insieme i complicati tasselli di un'indagine resa ancora più difficile dall'atteggiamento omertoso di monsignor Martinez, a capo della parrocchia. L'arrivo di padre Argus, inviato dal Vaticano, infoltisce la schiera di coloro che cercano davvero di capire chi sia lo spietato assassino, anche se non è ben chiaro fino a che punto le sue ragioni coincidano con quelle della polizia... Del ""Papa"""", i lettori scopriranno presto identità e moventi, ma non il destino ultimo: per quello, dovranno aspettare di aver percorso interamente i sentieri e le improvvise svolte di una storia sospesa tra passato e presente, desiderio di vendetta e bisogno di redenzione, follia umana e giustizia ultraterrena. E lungo il cammino, altri moriranno per sua mano prima che l'oscuro enigma sia illuminato da una verità inimmaginabile. Basato su una sceneggiatura di Brian Yuzna e John Penney."" -
Paul is alive. La verità definitiva su uno dei misteri più (incredibilmente) longevi del mondo musicale
"Paul is alive"""", Paul è vivo e vegeto e canta ancora per noi. Qualcuno dice il contrario? Strano a dirsi, ma è proprio così: il """"movimento di pensiero"""" noto come PID, acronimo di Paul Is Dead, sostiene che il buon Paul ci abbia lasciati nel lontano novembre del 1966 (o dicembre '65, a seconda delle versioni) a causa di un incidente automobilistico, e che il suo posto da allora sia stato preso da un sosia. E giù a snocciolare """"prove"""" e """"indizi"""" di ogni genere: dai riferimenti nascosti nelle copertine degli album ai messaggi contenuti nei testi delle canzoni, magari ascoltate al contrario, fino alle presunte incongruenze fisiche tra il vero Paul e quello falso... Facendo ricorso a una buona dose di ironia, oltre che alla propria sterminata conoscenza dell'universo """"Beatles"""", in questo volume Marco Crescenzi passa in rassegna tutte le fantasiose ipotesi avanzate dai complottisti del PDI e si diverte a sconfessarle una volta pertutte. Nel farlo, consegna a noi lettori un libro documentato oltre ogni ragionevole dubbio, brioso e sagace, che ci svela nei dettagli l'aspetto forse più """"folle"""" e curioso della variegata mitologia beatlesiana." -
501 cose sull'inglese che avresti voluto imparare a scuola
Vi sareste mai aspettati che la lingua inglese fosse, oltre che interessante, curiosa e divertente? No, vero? Dite addio alle solite noiose nozioni grammaticali, è tempo di dare il benvenuto a un nuovo repertorio di notizie, aneddoti, regole auree ed eccezioni che vi faranno scoprire una lingua inglese ben diversa da quella che a scuola si ostinavano a inculcarvi. Leggendo queste 501 cose, scoprirete i segreti dei grandi scrittori, le bugie dette dai vostri insegnanti, e tante curiosità sulle origini di alcune parole che vi faranno sbellicare dalle risate. In più imparerete a stare alla larga da strafalcioni grammaticali e a non fare passi falsi. -
501 cose di matematica che avresti voluto imparare... a scuola
Invenzione dei numeri, Geroglifici, Sistema numerico Maya, L'invenzione dello zero, Gli animali e la matematica, La Pascalina, I calendari e la matematica, Lo straordinario Pi, Googol, La serie di Fibonacci, La sezione aurea, Pitagora, Archimede, Numeri e culture, Matematica e tipi di danza, La matematica e lo zodiaco... Siate onesti, quanto sapete davvero di questa roba? Più il tempo passa, meno ci sembra di conoscere e meno tempo abbiamo per approfondire le nozioni essenziali. Un giorno, vi dite, riuscirò a saperne di più, e anzi scoprirò cose che a scuola mai nessuno mi ha insegnato. Bene, quel giorno è arrivato: benvenuti al vostro corso intensivo! Questo libro divertente e curioso presenta la storia dei più grandi matematici e delle loro scoperte a piccoli bocconi leggeri e gustosi. Scoprirete Archimede, Pitagora, Isaac Newton, e come i loro esperimenti e innovazioni abbiano cambiato il mondo. Imparerete com'è nato lo zero, com'è stata scoperta la geometria e come, nel corso della storia, i matematici abbiano risolto gli enigmi più intriganti del mondo. Quindi, se non sapete distinguere Fibonacci dalle tagliatelle, cosa aspettate? Leggete e divertitevi! -
Kill Benito
"Gli americani volevano Mussolini vivo a Norimberga. Invece gli inglesi, che formalmente perseguivano gli stessi scopi degli americani, Mussolini a Norimberga non ce lo volevano proprio. Avrebbe potuto creare loro dei grandi imbarazzi..."""" (Renzo De Felice)." -
Parola di comico. Il cinema comico americano. La «slapstick comedy» negli anni d'oro dei cartoon e della commedia sofisticata (1930-1950). Vol. 3
Anni '30 e '40: il cinema comico americano, arte muta per eccellenza, entra nell'era del sonoro. Buster Keaton e Harold Lloyd incominciano a parlare, senza molta convinzione. Charlie Chaplin cerca di non farlo, ma alla fine, con la complicità di Hitler, deve cedere. Stan Laurei e Oliver Hardy raggiungono con la parola l'apice della fama. Bud Abbott e Lou Costello cercano invano di imitarli. I fratelli Marx elevano la parola comica all'ennesima potenza distruttrice, anche se uno di loro non parla. Intanto la commedia sofisticata perde la bussola e diventa ""screwball comedy"""", mentre i """"toons"""" della Disney e della Warner marciano alla conquista di Hollywood. Ma gli anni migliori del cinema comico stanno volgendo al termine e il numero finale di Luci della ribalta, che vede insieme per la prima e ultima volta Chaplin e Keaton, ne è l'epitaffio. Anche questo terzo volume della storia del cinema comico americano (dopo Torte in faccia e calci nel sedere e Il silenzio è d'oro, insieme ai quali costituisce l'opera più vasta e completa al mondo sull'argomento) racconta gli anni chiave del genere cinematografico più popolare e universale con serietà storico-critica, sulla base di una visione diretta di tutti i film citati, ma al tempo stesso con toni ai confini del narrativo e con il supporto di centinaia di immagini tutte strettamente legate al testo."" -
La straordinaria eredità del dottor Kotev
Dall'inizio del XX secolo in Russia ai primi del XXI secolo a Parigi, attraverso i racconti incrociati di un medico ebreo, padre di famiglia ucciso in un pogrom, di suo figlio medico fuggito a Berlino, fino ad arrivare all'ultima nipote, oncologa francese non sposata e senza figli, il romanzo di Laurent Seksik accompagna i lettori lungo la trasmissione di una vocazione familiare, da un paese all'altro, da una generazione all'altra. Dinnanzi ai tragici eventi della Storia, questa famiglia così rappresentativa del mondo ashkenazita (gli ebrei dall'Est-Europa) affronta il nazismo a Berlino nel 1933 e poi a Nizza nel 1943, successivamente lo stalinismo a Mosca durante il complotto dei camici bianchi del 1953, riuscendo a mantenere il proprio intimo legame al di là delle frontiere, anche le più invalicabili. Ma ora quali prove dovrebbe superare Lena - figlia di Tobias, figlio di Mendel, figlio di Pavel - per offrire finalmente una discendenza a una ""leggenda familiare"""" cui invece vorrebbe intimamente sottrarsi? Ripercorrendo, in un altalenarsi di presente e passato, le vicissitudini dei Kotev, sondando i loro animi pieni di passione ma anche di interrogativi, Laurent Seksik fonde in un lungo racconto transgenerazionale i destini dei singoli e quelli collettivi, i personaggi illustri e le esistenze anonime, l'ambizione procede per analogie e differenze. Ne emerge un affresco di sorprendente attualità: dal confronto tra diverse civiltà, religioni e atteggiamenti economici Weber muove per seguire il filo rosso di uno dei suoi temi per eccellenza, ovvero l'analisi delle ragioni per cui «solo in Occidente» si è data la peculiare costellazione di religione e capitalismo.individuale alla piena responsabilità di sé e il peso della Storia che flette e orienta le vite. """"La straordinaria eredità del dottor Kotev"""" porge uno specchio alla nostra epoca e, celebrando l'arte di guarire, celebra anche l'arte di lottare contro la fatalità."" -
Le spie di Rapallo
La vicenda di questo romanzo è ambientata sulla costa ligure nella primavera del 1922. I palazzi della Riviera accolgono un'animata folla di diplomatici e giornalisti richiamati dalla conferenza internazionale indetta per risolvere i problemi dell'Europa post-bellica (e il cui esito, storicamente, sarà rappresentato dal Trattato di Rapallo). L'inglese Ralph Exeter - ufficialmente corrispondente del London Daily World, in realtà una spia al soldo dei bolscevichi - è a Genova per incontrare il suo ""contatto"""", un uomo della polizia segreta russa dal quale riceve l'incarico di smascherare la talpa """"zarista"""" che sta cercando di minare le fondamenta del giovane potere sovietico. Subito dopo, però, il russo viene assassinato ed Exeter è sospettato dell'omicidio, oltre che di quello di un agente del servizio anti-spionaggio francese. Per salvarsi, il reporter cerca protezione presso un giovane leader fascista di belle speranze: Benito Mussolini... Nello scenario storico del primo dopoguerra e della difficile ripresa dei rapporti tra Germania e Russia, Romain Slocombe si diverte a giocare cori i codici del romanzo di spionaggio. Intrighi silenziosi e brutali omicidi, macchinazioni delle potenze occidentali per appropriarsi del petrolio russo e traffici dei gioielli degli zar, algide spie e uomini pronti a perdere il controllo per assecondare i loro istinti peggiori..."" -
Marilyn denudata
La giovane, bizzarra Marilyn Turkey ha la testa piena di domande sul mondo che la circonda, sulla potenza della vita e della morte, sulla natura umana, sul corpo e sulle relazioni con gli altri. Se tante sono le domande, però, la risposta che da sempre Marilyn ricerca è una sola: l'Amore, quello vero, l'unico capace di dare un senso al caos. Eccola allora, Marilyn, riferirci di questa sua irrequieta ma anche vitale e gioiosa ricerca in un ""diario"""" suddiviso nelle tre tappe fondamentali della sua esistenza (6-8 anni, 25 anni e infine «qui adesso»). Eccola mettersi a nudo in questo atipico road-movie fatto di incontri e di scoperte attraverso i quali Marilyn esplora se stessa e il mondo che la circonda, e interroga entrambi sulla risposta che più le preme. Il corpo, la sensualità e la sessualità hanno un ruolo centrale nel suo racconto. Marilyn ce ne parla senza tabù, liberamente, affidandoli a un linguaggio originalissimo fatto di parole e immagini folli e trascinanti, parole e immagini che vogliono essere """"sentite"""" prima ancora che capite, indomite come animali selvatici e irresistibili come il desiderio dell'amore."" -
Il Corano in 100 parole
A partire da 100 parole o espressioni, Malek Chebel ci racconta le tante ""storie"""" messe in scena dal Corano, facendo emergere i temi fondanti dell'Islam e il modo in cui esso considera e applica i grandi principi etici e morali (giustizia, verità, amore, fede...). Attraverso tali racconti, Chebel arriva a illuminare l'essenza universale del testo sacro dei musulmani, la sua profonda umanità. In epoca di aspre contese sulla corretta interpretazione del Corano, Chebel sottolinea l'importanza di tornare al testo non per seguirne pedissequamente la lettera, quanto per coglierne lo spirito più autentico."" -
Facciamo che io ero il sole e tu la terra? L'apprendimento per l'infanzia attraverso il gioco teatrale
I bambini si lasciano distrarre facilmente, una tendenza che alla lunga può compromettere il corretto apprendimento. Questo manuale mostra come rilanciare il loro interesse trasformando in gioco teatrale gli argomenti del programma scolastico. Attraverso le chiavi di volta dell'espressione corporea e della parola, esso fornisce all'insegnante gli strumenti per coinvolgere i bambini - siano essi interpreti o spettatori - in una forma stimolante, istruttiva e divertente di lezioncine interattive. ""Il tempo e lo spazio"""", """"Le quattro operazioni"""", """"Le 24 ore"""", """"I movimenti della Terra e della Luna"""", """"Il gesto e la parola"""", """"Il magnetismo"""", """"La circolazione del sangue"""", """"Il senso civico"""" sono solo alcuni degli argomenti proposti nel libro, i cui preziosi spunti didattici si prestano anche a essere sviluppati su temi diversi. Le lezioncine sono precedute da una sezione preliminare di esercizi preparatori dedicati al rilassamento, alla respirazione e al controllo dei gesti. Messo a punto con l'aiuto di docenti ed esperti delle discipline coinvolte, questo volume intende proporre ai piccoli allievi un'innovativa via di accesso all'apprendimento scolastico, e insieme un ausilio allo sviluppo delle loro personalità. Una duplice valenza che lo rende uno strumento a disposizione - oltre che degli insegnanti di scuola primaria - di qualunque educatore e animatore per l'infanzia."" -
Eros e danza. Il corpo, l'amore, i sensi nella danza contemporanea, dai Ballets Russes alle ultime post-avanguardie
L'eros è la sostanza stessa della danza, in ogni sua forma, coreografata o spontanea, dal balletto alla performance, in scena, nelle sale da ballo, in contesti non teatrali. Corpo pensante, corpo senziente, corpo organico, corpo sessuato sono al centro della poetica dei coreografi che hanno segnato la fine dello scorso millennio e l'inizio di quello attuale, toccando le sponde di ogni continente e mostrando i volti di più culture, ideologie, estetiche. Un viaggio variegato e affascinante che questo volume intende ora restituire ai lettori in alcuni dei suoi esiti più significativi: spesso seducenti ed evocativi, a volte veementi e sferzanti, non di rado anticonvenzionali o apertamente ""scandalosi"""", ma sempre densi di significati. I Ballets Russes con le loro clamorose produzioni, le ossessioni di Maurice Béjart, la nuova danza europea, francese, belga, inglese, con i suoi modi espliciti, il Tanztheater tedesco con la maestra di emozioni Pina Bausch, la world dance globale e l'anti-danza che oggi colpisce e fa discutere: Eros e danza racconta la vicenda dell'arte del corpo con la forza dei suoi creatori più innovativi, delle sue immagini più eloquenti, sul filo del tempo, dello spazio, del gusto e della provocazione. All'ampio, ragionato corredo iconografico del volume, infine, si aggiungono decine di riferimenti multimediali (tra i quali moltissimi filmati) appositamente segnalati in nota e visualizzabili con pochi clic direttamente dall'app ClipCase."" -
«Aurora» di Friedrich Wilhelm Murnau
Sedotto da una misteriosa ""Donna di città"""", un giovane contadino arriva a pensare di uccidere la moglie, simulando un naufragio durante una gita in barca. Sul punto di commettere il delitto si ravvede e cerca di farsi perdonare. Un viaggio in tram, la metropoli, una nuova luna di miele, la riconquista della fiducia e dell'amore. Di nuovo insieme, sulla via del ritorno, la loro barca è investita da una furibonda tempesta e la donna scompare tra i flutti. Il destino realizza ciò che l'uomo ha colpevolmente desiderato. Disperazione, rimorso, solitudine, poi un miracolo. L'aurora annuncia la nascita di un nuovo giorno. Ipnotico e avvolgente, realistico nelle passioni raccontate e cosmico nelle luci e ombre con cui le sublima, """"Aurora"""" è un film entrato nella storia e nella leggenda del cinema, e anche nell'immaginario di intere generazioni di spettatori. Nel libro, oltre al racconto, alle immagini e all'analisi critica, scena dopo scena, del """"più bel film della storia del cinema"""" (Truffaut), si esamina alla sua luce l'intera opera di Murnau, il regista tedesco che """"ha portato il cinema muto alla perfezione"""" (Chaplin) e """"ha gettato le basi della sua arte"""" (Lang)."" -
8 ½ di Federico Fellini
«Il tortuoso, cangiante, fluido labirinto dei ricordi, dei sogni, delle sensazioni, un groviglio inestricabile di quotidianità, di memoria, di immaginazione, di sentimenti, di fatti che sono accaduti tanto tempo prima, e convivono con quelli che stanno accadendo, si confondono tra nostalgia e presentimento, in un tempo fermo e magmatico, e non sai più chi sei, o chi eri, e dove va la tua vita, che appare soltanto un lungo dormiveglia senza senso» (Federico Fellini). 8½: dietro un titolo misterioso come un codice cifrato, si cela il film in cui Fellini ha messo a nudo con spregiudicata sincerità la propria crisi di uomo e artista quarantenne. E un autoritratto fedele e immaginario, spudorato e ironico, che si addentra nella dimensione onirica, visionaria e reale del ""tempo interiore"""". Questo libro rievoca, con l'ausilio anche di un rilevante apparato iconografico, il complesso itinerario creativo che ha condotto il regista a ideare, preparare e girare il film in gran segreto. Ogni sequenza di 8½ è oggetto di un'accurata analisi che tenta di decifrare le forme della straordinaria originalità narrativa ed estetica di un capolavoro leggendario."" -
Morte nel giardino di Socrate
Atene, 408 a.C: un giovane campione olimpionico viene ucciso in circostanze misteriose. Nicomaco, comandante degli arcieri, riceve l'incarico ufficioso di scovare l'assassino prima che la morte del ragazzo - di simpatie anti-democratiche - inneschi una guerra fratricida in seno alla Polis. Le sue indagini si muovono attraverso gli angusti vicoli e le strade maestre della città, dall'Acropoli all'Agorà, allo Strategheion, e lo portano a contatto con figure di spicco come Alcibiade, Socrate, Platone, Ippocrate - che sul corpo del morto farà una terribile scoperta -, Lisia e molti altri. Man mano che avanza nella sua ricerca, però, Nicomaco si ritrova sempre più invischiato in una rete di spionaggio, cospirazione e tradimento che non solo coinvolge l'ambiente politico, ma la sua stessa famiglia. Intanto, il lungo conflitto con Sparta assume connotati impensabili e irreversibili, rivelandosi fatale per tutta la civiltà ellenica. L'Atene classica - con i suoi filosofi e i suoi costumi quotidiani - è lo scenario di un thriller dai ritmi incalzanti, con un protagonista moderno, pieno di contraddizioni: Nicomaco è un uomo in carne e ossa che ha paura e chiede consiglio, si fa corrompere ma si pente, ama sua moglie Aspasia e i loro figli ma soffre anche di gelosia nei confronti del giovane amante Licone. Allo stesso modo, vivi e palpitanti ci appaiono anche i grandi personaggi ai quali Sascha Berst affida alcuni ruoli del racconto, tra i quali il vecchio, leale Socrate e l'ombroso, sfuggente Platone. Insieme, protagonista e comprimari danno vita a un racconto di grande respiro, teso fino alle ultime pagine, quando la verità sulla morte di Periandro si intreccerà a una rocambolesca fuga da Atene e a una drammatica battaglia tra gli esuli ateniesi e l'esercito dei Trenta tiranni. -
Roland è morto e...
«Roland è morto. Me lo dice l'inquilina del piano di sotto. Piange davanti alla mia porta. Ha gli occhi rossi e il naso che cola. Ha indosso il suo golfino color malva e le espadrillas ai piedi. Vorrei sbatterle la porta in faccia. L'inquilina del piano di sotto viene sempre a darmi brutte notizie. Mi parla di gente nel mondo che non ha né braccia né gambe, che chiede l'elemosina all'uscita della metro, gente che ha malattie congenite e che nella vita parte col piede sbagliato. Mi parla dei buchi nell'ozono e delle mucche che scoreggiano in Paraguay... Stasera, mi comunica che il mio vicino di pianerottolo è morto. Mi disturba. Stavo guardando un porno in televisione. Roland è morto, ma non me ne frega niente. Non lo conoscevo, dopo tutto. Era il vicino della porta accanto. Sembrava vecchio, non aveva capelli. Camminava guardandosi i piedi. Viveva solo col suo barboncino e ascoltava i dischi di Mireille Mathieu. È tutto quello che so. A Roland piacevano i cagnolini riccioluti e le donne coi capelli tagliati a scodella. Non era tipo da rock'n'roll. In effetti, pensandoci, non sentivo più i dischi di Mireille Mathieu da diversi giorni.» L'ignaro protagonista del romanzo non sa ancora che la morte del povero Roland di lì a poco si abbatterà su di lui come una tempesta, sconvolgendo le sue pigre giornate di quarantenne disoccupato e imprimendo un'inaspettata, nuova direzione alla sua vita. Percorso da un umorismo agrodolce che ci tiene compagnia fino alle ultime pagine, ambientate su una spiaggia della Normandia, il romanzo di Nicolas Robin ci riconcilia con i dolorosi temi della morte, della solitudine, dell'abbandono affettivo. E alla parola ""fine"""", ci fa ritrovare con la nostalgia per una storia che - tra un sorriso e un moto di commozione -avremmo voluto seguire ancora a lungo."" -
Rossini. Codice di sangue
Appena trentasettenne, il grande Gioachino Rossini abbandonò misteriosamente la composizione di opere liriche, dedicandosi alla stesura di musiche sacre e da camera che tuttavia non pubblicò mai. A Parigi dove si era trasferito, nel 1863 realizzò il suo ultimo capolavoro, la Petite Messe Solennelle. Ebbene, è proprio in questo periodo che Enrico Stinchelli ambienta il suo romanzo: un terribile segreto pesa sulla crepuscolare esistenza del compositore, qualcosa di spaventoso e tragico che si muove nelle viscere oscure della Ville Lumière e che deve essere fermato a tutti i costi. Ma come? Come potrebbe mai combattere contro lo stridore del Male chi per tutta la vita ha coltivato solo l'armonia aurea della musica? Una Parigi oscura, viziosa, insospettabile, composta da un dedalo di luoghi esoterici di straordinario fascino, fa da sfondo a un coro di personaggi che si affollano intorno al protagonista e sembrano far parte di uno spettacolo al tempo stesso spaventoso, ambiguo e ipnotico. Teso alla sua risoluzione finale in un incalzante crescendo di rivelazioni, ""Rossini. Codice di sangue"""" rivela a ogni passo anche la vasta cultura operistica e storica del suo autore. La società francese del secondo Ottocento, le figure realmente esistite che insieme al protagonista agiscono nel racconto, la stessa aneddotica del grande Pesarese, come l'incontro con Richard Wagner: ogni dettaglio storico, qui, conferisce verosimiglianza e spessore a una trascinante invenzione letteraria. Sino al punto di conferire una plausibile, fascinosa aura """"esoterica"""" al testamento musicale cui Rossini affidò l'epilogo della sua avventura artistica.""