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Utopie. Eterotopie
Il volume presenta la traduzione italiana di due conferenze di Michel Foucault tenute alla radio nel dicembre del 1966 e pubblicate in Francia su CD nel 2004. In queste due conferenze il filosofo francese, passando in rivista luoghi fantastici e quotidiani, remoti e iperreali, si interroga sul rapporto, spesso conflittuale, fra il corpo e lo spazio in vari ambiti: nella vita privata, nella vita pubblica, nelle arti visive e nell'architettura. Scritte in uno stile semplice, vivace e ironico, le due conferenze anticipano alcune delle idee che Foucault avrebbe sviluppato negli scritti degli anni '70, soprattutto in ""Sorvegliare e punire"""". Nonostante la ricchezza concettuale, il volume si rivolge a un pubblico ampio e non solo a quello specializzato in filosofia."" -
Sulla religione. Tre conferenze e altri scritti
"Il male nel platonismo e nel sadismo"""", """"La religione surrealista"""", """"Schema di una storia delle religioni"""", questi i titoli delle tre conferenze tenute da Bataille negli anni 1947-1948 presso il Collége de philosophie e il Club Maintenant, ora proposte in traduzione italiana insieme ad altri quattro testi. Nella produzione teorica di Bataille questi sono momenti specifici di un unico tema, molto caro all'autore francese, quello della """"religione"""". In effetti, pur nella varietà delle tematiche prese in esame, a leggerle in sequenza si avverte esplicitamente nelle conferenze l'urgenza da parte di Bataille di fare il punto su quella dimensione, per lui essenziale, della specie umana che va sotto il nome di religione e che non può in alcun modo coincidere con la positività di una forma istituzionale, con una comunità chiusa, con una chiesa. Per Bataille la religione non ha nulla a che fare con la trascendenza; ne è anzi la distruzione. Religione è """"scatenamento delle passioni"""", senza scopo né risultato. Come sanno i surrealisti, l'atto religioso consiste in una rottura incondizionata con il mondo nel quale agiamo per nutrirci e metterci al riparo. Impossibile da vivere, la religione è, nello stesso tempo, ciò a cui l'uomo non può rinunciare se non vuole cedere alla paura." -
Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia
Si fa sempre più urgente l'esigenza di capire in che epoca stiamo vivendo. Non più nel vecchio mondo, ma nemmeno in un ""altro mondo"""" o in un """"nuovo mondo"""" (dal momento che il '900 ha visto imporsi e poi dissolversi sia l'idea di rivoluzione, sia quella di alternativa). Ormai tramontata, con la seconda metà del XIX secolo, anche l'epoca delle grandi teorie estetiche, è accaduto che da un lato il pensiero filosofico abbia avvertito in maniera sempre più vitale il bisogno di guardare alle espressioni dell'arte e a quanto continua ad affiorare nell'arcipelago dell'arte contemporanea, mentre, nel contempo, l'arte ha sempre più riscoperto ed esibito il suo essere vita pensante, che si figura nell'epifania di un'opera, la quale mantiene una sua insopprimibile aura. Per questo, la via migliore per impostare rigorosamente la domanda sull'odierno modo di abitare lo spazio/tempo sembra essere la pratica pensante di un """"guardare attraverso"""" (come sosteneva E. Garroni) - onde evocare il mistero dell'invisibile sfondo in cui è immerso il mondo - il quale cerca di collocarsi """"tra"""" la riflessione filosofica propriamente detta e l'ascolto del """"linguaggio delle cose mute"""" proprio dell'opera d'arte. Un tale esercizio di dialogo tra filosofia e arte, in cui questo libro si cimenta, si sviluppa attraverso l'interrogazione di alcune parole-guida, decisive tanto per la riflessione filosofica quanto nelle pratiche artistiche del contemporaneo. Esse sono: opera, materia, colore, violenza, comunicazione, negazione."" -
Gli ultraterrestri. Musiche della rivoluzione globale
Con quale ampiezza si propagano sulla contemporaneità le onde delle rotture rivoluzionarie con la centralità tonale , col dominio del pentagramma e del registro canonico degli strumenti e delle voci? Un effetto farfalla si ripercuote da una lato all'altro del globo e raccorda i lavori di artisti di oggi come Butch Morris, Assif Tsahar, Fausto Romitelli, William Parker, gli ""elettronici sperimentali"""" (Pan Sonic, Alva Noto, Aphex Twin, Matmos, Mira Calix, per esempio, ma a maggior titolo l'ultimo Karlheinz Stockhausen) e di artisti di un passato recente, grandi anticipatori di un tipo di cultura e di un tipo di espressione, come Sun Ra e il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Per Mario Gamba sono queste """"ultraterrestri"""" esperienze musicali a corrispondere, anche se non sempre """"ascoltate"""", ai fermenti culturali assai diversi e, spesso, contraddittori del """"movimento dei movimenti"""". Tre interviste a studiosi della politica e dei linguaggi attuali inframezzano i capitoli del libro: Toni Negri, Franco Berardi """"Bifo"""", Tiziana Terranova."" -
Verità della democrazia
"La democrazia non ha sufficientemente capito che doveva essere anche """"comunismo"""" in qualche modo, perché altrimenti non sarebbe stata che gestione delle necessità e dei compromessi, priva di desiderio, cioè di spirito, di soffio, di senso. Non si tratta quindi solamente di afferrare uno """"spirito della democrazia"""", ma innanzitutto di pensare che la """"democrazia"""" è spirito prima ancora di essere forma, istituzione, regime politico e sociale. Ciò che in questa affermazione può apparire inconsistente, """"spiritualistico"""" e """"idealistico"""" contiene invece la necessità più reale, più concreta e più pressante."""" (Jean-Lue Nancy)" -
La democrazia in Italia
Comunque vada nei prossimi mesi la vicenda politica italiana, lo scopo di questo libro non è rincorrere il susseguirsi dei ""fatti"""", né fissare lo sguardo soltanto sulla figura di Berlusconi. Quand'anche questi uscisse di scena, il discorso egemone di cui è stato il rappresentante continuerebbe a vincolare anche i suoi successori. I saggi qui raccolti affrontano perciò una serie di questioni di fondo, che ritornano in tante interpretazioni del caso italiano: assistiamo a un ritorno del fascismo? c'è una tradizione politica che impedisce la democrazia nel nostro paese? il caso italiano va letto all'interno di un orizzonte di culture, ideologie e dispositivi di governo transnazionali o rappresenta una situazione a sé? Proprio l'analisi della situazione italiana impone un ripensamento radicale della """"democrazia"""". La fine del mondo bipolare ha partorito nel nostro paese il topolino di un'infinita discussione sulla riforma elettorale, in base al presupposto dato per assolutamente evidente che la democrazia non sia che una forma di governo e che essa s'identifichi con il liberalismo. Né forma di governo, né forma di società, qui si tenta di pensare la democrazia come ciò che eccede tutte queste identificazioni. Certo, una volta consegnata la democrazia all'apertura che le è propria, si tratta di interrogarsi, come leggerete, sul senso di una tale eccedenza e su quale sia la politica adeguata all'eccesso democratico."" -
Il bel rischio. Conversazione con Claude Bonnefoy
Tra l'estate e l'autunno del 1968 Foucault e il critico Claude Bonnefoy progettano una serie d'incontri per realizzare un libro di conversazioni/interviste. In questa trascrizione del primo di tali incontri, Foucault si abbandona a un esercizio della parola molto diverso da quello a cui ci ha abituato. In un clima di grande libertà, egli affronta per la prima e unica volta il suo rapporto con la scrittura, intrecciando in maniera mirabile elementi autobiografici e riflessione filosofica. ""Per me scrivere è avere a che fare con la morte degli altri, è essenzialmente avere a che fare con gli altri in quanto sono già morti. In un certo senso parlo sul cadavere degli altri"""". (Michel Foucault)"" -
Decostruzione del cristianesimo. Vol. 2: L'adorazione.
Quale può essere oggi, dopo Nietzsche e Freud, il significato della parola ""religione""""? Se questa parola ha ancora un contenuto di verità al di là del dogma e degli assetti istituzionali, al di là di ogni distinzione tra politeismi e monoteismi, al di là dei riti e del sentimentalismo, questo contenuto sta nel gesto dell'adorazione. L'adorazione è la parola rivolta a qualcuno o a qualcosa, la parola rivolta a ciò che oltrepassa la significazione, l'appello trasversale che eccede il concetto e il culto e che ritroviamo nella fede, nell'amore, nella poesia, nella comunicazione mondana. Quello che questo secondo volume della decostruzione del cristianesimo cerca di pensare è una maniera, un'andatura, un contegno dello spirito in grado di rispondere alle questioni aperte da questo nostro tempo in cui lo """"spirituale"""" sembra così lontano, prosciugato, abusato."" -
Il sorriso della Sfinge
Nella stessa epoca in cui prendeva forma la sua opera poetica, Ingeborg Bachmann cominciò a scrivere anche dei racconti. Alcuni furono pubblicati in riviste, altri rimasero inediti o allo stato di frammento. ""Il sorriso della sfinge"""" li presenta nella loro totalità. La grande sobrietà e precisione della scrittura dell'autrice trova in questi dieci racconti, scritti tutti negli anni '50, la sua prima sorprendente espressione. Le figure che vi appaiono sono intrecciate tra loro come le lettere di un monogramma o gli arabeschi di un ornamento. Sono come ombre che permangono pur restando inafferrabili: donne e uomini tra i quali nascono e si consumano rapporti tanto intensi - talvolta anche molto violenti - quanto effimeri; donne e uomini che vivono la loro esistenza senza essere in grado di coglierne il senso. Alludere a eventi che per coloro che li subiscono rimangono un segreto, evocare destini che si incrociano in un ambiente sospeso e rarefatto: in questo consiste la singolare forza di questi racconti che, quando furono pubblicati insieme per la prima volta, all'indomani della morte dell'autrice, suscitarono l'entusiasmo della critica."" -
Derive del desiderio e metamorfosi del soggetto. Per una nuova critica del politico
I saggi di Iannetti compresi nella presente raccolta sono assaggi della sua infinita ricerca filosofica, che si intreccia con quella psicoanalitica e sociologica, sul tema delle metamorfosi del soggetto e della critica del politico nell'orizzonte della crisi della ragione moderna. Il suo discorso prende le mosse dalla tesi della centralità dell'angoscia nella costituzione del soggetto e nella costituzione (e critica) del politico, ovvero dalla tesi dell'esistenza di una connessione essenziale tra la ""costitutiva"""" infelicità degli uomini nel mondo moderno e la correlata costituzione della ragione del dominio e della politica. L'oggetto specifico della ricerca di Iannetti è costituito dunque non solo dalla determinazione categoriale delle strutture dell'angoscia e del politico, ma anche dalla ricostruzione delle profonde trasformazioni della ragione e del politico nel tempo della loro crisi fondamentale, ovvero nella crisi dei loro fondamenti."" -
Fobia e perversione nell'insegnamento di Jacques Lacan
Che cosa si nasconde dietro i cosiddetti 'attacchi di panico', oggetto da un lato dell'attenzione sempre più crescente dei mass media ed esempio fra i più citati dall'altro dei presunti nuovi sintomi psicopatologici? Per gli autori di questo libro, curato dall'Associazione Lacaniana di Napoli, la vecchia e cara nevrosi fobica. Si spiega così la decisione di dedicare un anno di studio, di cui il libro è la testimonianza scritta, al seminario IV di Jacques Lacan dedicato al tema della relazione oggettuale in cui campeggia un commento attento e originale della famosa analisi freudiana di un caso di fobia in un bambino di cinque anni, meglio conosciuto come il caso del piccolo Hans. Attraverso la ricostruzione critica del seminario lacaniano vengono in tal modo messe in evidenza tutte le sfaccettature della nevrosi fobica, il suo rapporto di identità-differenza con la perversione, la sua parentela con l'angoscia - il 'panico' -, gli strumenti chiamati in causa per comprenderla come l'antropologia strutturale di Lévi-Strauss. Tutto questo è affrontato nel libro, ma anche il ruolo che il seminario IV sulla relazione oggettuale ha nell'itinerario complessivo di Jacques Lacan. -
Atlante della Cina. Capire la crescita economica più rapida del pianeta. Ediz. illustrata
«Quasi ogni giorno leggiamo che la Cina si trova tra le nazioni top trading, che la sua economia è una delle più grandi al mondo, che è una delle nazioni capaci di attrarre la quantità maggiore di investimento straniero... Vi è molto di cui andar fieri, o addirittura da celebrare, ed è impossibile non rimanere meravigliati dai successi della Cina. Sul piano ideologico, inoltre, i leader delle nazioni occidentali ne traggono una certa soddisfazione, in quanto molti dei risultati economici della Cina possono essere accreditati alle riforme iniziate nel 1978 e destinate a introdurre un'economia di mercato. Questo è probabilmente il punto di vista dominante, ma non è l'unico. Come per tutte le altre nazioni, la realtà della Cina è assai più complessa. Non vi è dubbio che la maggioranza dei cittadini cinesi stia meglio ora che in passato. Ma un punto di vista alternativo dovrebbe tener conto anche di altri dati: sebbene vi sia stato un sorprendente alleggerimento della povertà, rimane alto il numero di individui disperatamente poveri; nonostante stia emergendo una nuova classe imprenditoriale, la forbice del reddito si sta ampliando; anche se è stato sviluppato un sistema di welfare, l'accesso alle strutture sanitarie rimane fuori dalla portata di molti cittadini; e se è vero che la Cina vanta il più alto numero di studenti iscritti alle scuole superiori, è vero anche che l'accesso all'istruzione elementare resta limitato» (dall'introduzione degli autori). -
Incontri con l'altro e incroci di culture. 'Uyun al-Akhbar. Studi sul mondo islamico
Prosegue la pubblicazione del Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali dell'Università di Bologna. Anche questa volta il tema affontato è di grande attualità e importanza: nel clima di uno strumentalizzato scontro di civiltà, che cosa può rispondere il variegato mondo islamico? Che esempi felici di incontri e di dialogo si sono manifestati nella sua storia e civiltà? Che intersezioni e incroci vi si sono realizzati? Tutto ciò mantendendo fede alla impostazione di un volume ""a tutto raggio"""", comprensivo cioè di sezioni che abbracciano la varietà di ciò che cade sotto l'etichetta """"islam"""", non solo sotto il profilo geografico, dai paesi arabi e mediterranei fino all'Indonesia, ma soprattutto parlandoci di arte, letteratura, storia, sufismo e quant'altro. In questo volume con un'ulteriore sezione su quanto accade oggi in Italia tra le comunità musulmane e la società circostante."" -
Atlante dell'America Latina. Attori, dinamiche e scenari del XXI secolo
Indispensabile strumento per orientarsi nella pluralità umana, politica, economica e sociale dell'America Latina, questo Atlante presenta una straordinaria quantità di dati e grafici su tendenze demografiche, flussi migratori, sanità, lingue, culture, economia, povertà, istituzioni politiche, ecc. Ne emerge un quadro finalmente chiaro e preciso - fondato su fatti concreti e fenomeni misurabili e non su generici stereotipi - di un continente a torto considerato di facile lettura. Un'opera articolata, destinata a studenti e professionisti, docenti e curiosi e a tutti coloro che vogliono comprendere quel complicato e affascinante puzzle che è l'America Latina. -
L' uomo totale. Sociologia, antropologia e filosofia in Marcel Mauss
L'uomo totale è l'orizzonte di una ""scienza dell'uomo"""" a cui Marcel Mauss ha dedicato tutta la sua opera. In una serie di studi del primo dopoguerra, culminati nel """"Saggio sul dono"""", rettifica la concezione durkheimiana del sociale come struttura coercitiva del soggetto e rifonda la sociologia in una prospettiva simbolica, come """"antropologia generale"""". L'opera di Mauss offre un contributo decisivo al problema della fondazione ontologica ed etica dell'intersoggettività, alla critica dell'utilitarismo e alla ricerca di un'alternativa alla dialettica hegelo-marxista. Per spiegare la fecondità del pensiero maussiano, Karsenti riannoda i fili di una genealogia culturale che attraversa Ottocento e Novecento e investe psicologia, filosofia e sociologia. Presentazione di Manlio Iofrida."" -
Noi due in fuorigioco. Conversazioni su calcio e società
Paolo Casarin, ex arbitro internazionale, e Darwin Pastorin, giornalista sportivo, mettono a nudo il calcio. Emergono ricordi, aneddoti, storie piccole e grandi, personaggi di primo piano e semplici comparse, carezze e frustate, gol fatti e gol subiti (nella professione e nella vita, più che sul campo), per capire il calcio, il breriano ""mistero senza fine bello"""". Un viaggio nel tempo, tra mille emozioni e moltitudini di compagni diversi, tra crisi improvvise e rinascite inaspettate. Sempre pronti a guardare avanti per scoprire un futuro positivo per lo sport del pallone, sempre e comunque - e malgrado tutto - il più amato del mondo."" -
L' invasione molecolare. Biotech: teoria e pratiche di resistenza
Ultimata la colonizzazione geografica, i poteri forti del mondo globalizzato stanno ora lanciando una colonizzazione dello spazio organico che, grazie a biotecnologie capaci di manipolare le strutture genetiche, sta portando a brevettare la vita. Questo libro traccia una mappa della politica transgenica in atto proponendo forme di reazione che coniugano conoscenza scientifica e coscienza sociale. Nasce così un ""manuale"""" di tattiche anti-biotech che consentono al cittadino di resistere a questa colonizzazione molecolare. Non si tratta di una critica primitivista alle biotecnologie, ma del tentativo di fornire quegli strumenti critici che permettano di diventare interlocutori e non sudditi del sapere tecnicoscientifico."" -
Liberi di morire. Le ragioni dell'eutanasia
Dopo ""Eutanasia: uscita di sicurezza"""", che è essenzialmente un manuale pratico. Humphry espone qui le ragioni a favore della morte volontaria assistita, con tutte le sue implicazioni etiche, giuridiche e mediche. E traccia sinteticamente la storia del movimento per il diritto all'eutanasia particolarmente attivo negli USA ma presente in venticinque paesi dai primi cauti passi fino al caso clamoroso, controverso e criticamente esemplare di Jack Kevorkian (noto anche come """"dottor Morte""""). L'indagine arriva fino ai recenti sviluppi europei, soprattutto in Svizzera, Paesi Bassi e Belgio, con le loro innovative aperture legislative, ma anche in paesi come l'Italia, dove mai come in questi ultimi tempi si è parlato di eutanasia, di suicidio assistito, di testamento biologico."" -
Cose da museo. Avvertenze per il visitatore curioso
Alcuni vivono il museo come un luogo imperdibile della propria formazione culturale e civica, altri come un dovere noioso da risolvere in fretta. Eppure questa percezione sta cambiando rapidamente. In un percorso che accompagna il visitatore lungo i vari livelli che compongono il museo, dalla biglietteria alla contemplazione dell'opera d'arte, il volume soddisfa, con competenza e arguzia, le curiosità dei visitatori più avvertiti, quelli che non si fermano davanti all'opera esposta ma vogliono sapere cosa c'è dietro: perché quell'oggetto entra nel museo e un altro no? che uso viene fatto dei soldi del biglietto? i musei definiscono o mistificano i concetti di autenticità e bellezza? L'obiettivo è quello di scomporre l'istituzione museo e metterne a nudo i meccanismi di funzionamento, invitando il visitatore a non accontentarsi della semplice emozione visiva ma a guardare dietro la cornice, per una visita più smaliziata e meno noiosa. -
Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi
L'intimità della ""piazzetta"""" e l'invasione dei tavolini, gli sfratti e le occupazioni, il campetto di calcio e le feste extracomunitarie, la bottega di Lucio e il dilagare dei bed & breakfast... C'è conflitto nel centro storico di Roma, conflitto materiale ma anche politico e simbolico. Il rione Monti, l'antica Suburra, è soggetto da anni alla duplice pressione di una crescente presenza turistica e di una progressiva trasformazione in zona abitativa trendy. Non senza conflitti tra """"vecchi abitanti"""" e nuovi """"utenti"""", tra chi vive il quartiere e chi lo usa, tra difesa del senso dei luoghi e valorizzazione immobiliare.""