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La mente in Internet: psicopatologia delle condotte on-line
La molteplicità dei mondi nello scenario della virtualità ha sempre accompagnato l'uomo, dal graffito nella caverna alle imprese nello spazio. L'uomo di oggi ha bisogni ancestrali e desideri nuovi, che si esprimono in un caleidoscopio comportamentale in cui lo spazio ed il tempo sembrano annullarsi nell'onnipotenza di nuovi strumenti comunicativi, modificando, talora profondamente, condotte e stili di vita. Per queste ragioni compete anche a psicologi e psichiatri occuparsi di quanto accade on-line, come hanno fatto magistralmente i curatori di questo libro, andando ad esaminare i fenomeni più inquietanti, anche sul piano criminologico, nonché le aberrazioni psichiche favorite da un uso non corretto di Internet.La mente in Internet oltre a dare spazio a riflessioni, ipotesi e giudizi critici sull'argomento, riporta i dati relativi alla prima ricerca sperimentale condotta in Italia sui possibili effetti psicopatologici legati alle condotte on-line (depressione, dipendenza, trance dissociativa, fenomeni psicotici da abuso on-line acuto). I risultati di tale ricerca hanno evidenziato nel 10% dei soggetti osservati un atteggiamento potenzialmente dipendente. Se all'inizio l'utente potenzialmente dipendente percepisce il bisogno di aumentare il tempo trascorso in Internet, successivamente, in modo subdolo ma progressivo sente di non poter sospendere o ridurre l'uso di Internet, sino ad essere catturato dalla Rete, con conseguenze negative sulla propria vita socio-relazionale, affettiva e lavorativa.Gli studi condotti dagli autori sono stati accolti con grande interesse dai mass media ed hanno generato un dibattito tuttora in corso attraverso programmi televisivi, radiofonici, articoli su giornali e riviste e, naturalmente, su vari siti e moltissime chat. -
Emocromo. Guida rapida all'interpretazione ragionata
Dalla presentazione:L'idea di scrivere una guida pratica all'interpretazione dell'esame emocromocitometico è nata dall'esigenza di mettere a disposizione dei medici un manuale che sia di facile e rapida consultazione e, nel contempo, fornisca un informazione completa ed aggiornata. A tale scopo è statp utilizzato il materiale didattico delle lezioni a studenti e specializzandi, ordinato e sistemato in schede con diagrammi e schemi facilmente comprensibili.L'obbiettivo è che questa guida possa essere utile ai medici che, impegnati quotidianamente nelle corsie e negli ambulatori, hanno l'esigenza di un'informazione clinica esauriente nei tempi più brevi possibile. -
Psicologia cognitiva
Edizione italiana a cura di Marta Olivetti Belardinelli Ordinario di Psicologia generale, Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”Traduzione di Antonino RaffoneIn Psicologia cognitiva Robert J. Sternberg della Yale University ha elaborato per gli studenti un testo di sorprendente chiarezza e notevole profondità di pensiero. Il libro contiene capitoli aggiornati e completi sulla rappresentazione mentale, la percezione, la memoria, il linguaggio, la capacità di risolvere i problemi e la creatività, come pure la capacità di prendere decisioni e il ragionamento. Inoltre, vi sono capitoli sullo sviluppo cognitivo e le sue basi biologiche e sull'intelligenza umana e artificiale, che riportano gli importanti contributi di Sternberg.Psicologia cognitiva tratta temi molto ampi che spingono gli studenti ad andare oltre i dettagli verso i concetti fondamentali, collegando la ricerca psicologica a quella che affronta i processi cognitivi da prospettive disciplinari limitrofe. Dal punto di vista didattico le domande poste al termine di ciascun capitolo, la definizione dei termini principali, la bibliografia ragionata per argomento e le molteplici illustrazioni arricchiscono il testo che si caratterizza per una esposizione chiara e precisa. -
La nuova grammatica inglese
Dalla prefazioneNel corso della nostra lunga ed attiva pratica di insegnamento della lingua inglese, abbiamo notato che gli studenti italiani incontrano notevoli difficoltà nello studio e nell'apprendimento di tale lingua. Abbiamo anche potuto constatare che le molteplici difficoltà vengono superate più facilmente se affrontate gradualmente, esposte e spiegate in lingua italiana.É stata quindi la nostra esperienza a suggerirci di organizzare ed esporre gli argomenti in maniera graduale, partendo dalle nozioni assolutamente indispensabili e procedendo progressivamente verso quelle più impegnative, approfondendo via via le une e le altre, integrandole vicendevolmente con adeguati riferimenti numerici a specifici paragrafi e sottoparagrafi e rendendole facilmente reperibili grazie ad un indice analitico molto dettagliato.Questa esposizione “ciclica” ci ha consentito di scorporare la materia in “pillole” da somministrare in maniera metodica, progressiva ed esauriente al fine di aiutare l'allievo a superare facilmente le varie asperità linguistiche e, contemporaneamente, fornirgli un affidabile e pratico strumento di riferimento e di consultazione.Inoltre, abbiamo corredato il testo di numerosi esercizi e test di autovalutazione, specifici, di difficoltà progressiva e con le soluzioni, per consentire anche all'allievo di controllare autonomamente il proprio livello di apprendimento.Nonostante i nostri sforzi, siamo consapevoli dei limiti possibili del nostro lavoro: la vastità della materia è tale che resta sempre il rischio che un argomento sia stato affrontato e sviluppato troppo o troppo poco, a seconda dei punti di vista del lettore.Rimaniamo tuttavia aperti e disponibili ad osservazioni e consigli critici che terremo nella debita considerazione per la prossima edizione.Calogero Trapani - Mary.L. Wardle -
Principi e tecniche di chimica clinica
….Questo libro vuole dare una visione generale delle tecniche edelle strumentazioni di cui può disporre attualmenteil chimico clinico nel suo lavoro quotidiano; in quest'ottica vengono riportate le applicazioni più importanti per la clinica, tralasciando, invece, quei dettagli strumentali che sono destinati a rapida obsolescenza. Il volume tratta nella prima parte le problematiche generali che risultano necessarie alla buona qualità di un test come: la raccolta e la conservazione dei materiali biologici, la variabilità biologica, la variabilità analitica e il suo controllo. La seconda parte prende in esame le tecniche operative e di misura xhe hanno trovato applicazione nel laboratorio di chimica clinica. Di esse vengono considerati i principi operativi, le possibili applicazioni al settore preso in esame, i pregi e i limiti rispetto ad eventuali tecniche alternative e, quando possibile, la precisione e l'accuratezza del risultato analitico.Nella compilazione del volume l'autore ha cercato di trasfondere il frutto dell'esperienza di tanti anni di intenso e proficuo lavoro nel laboratorio clinico, coniugato alla dottrina già codificata in sue precedenti opere della materia, per buona parte già pubblicate con il medesimo editore, con la speranza che questo nuovo testo possa essere di profitto per chi si accosta a questa disciplina: studenti del diploma universitario per tecnici di laboratorio, studenti della facoltà di chimica, farmacia, scienze biologiche, biotecnologie; specializzandi di chimica clinica e di patologia clinica che nel loro "" cursus studiorum"""" devono acquisire le conoscenze dell'analisi strumentale moderna applicata ai problemi biologici. Potrà essere altresì utile per chi già lavora in laboratorio, tecnici e laureati….Luigi Spandrio"" -
Dalla natura alla cultura. Principi di antropologia biologica e culturale. Vol. 1: Evoluzione dei primati e origine dell'uomo.
PresentazioneIn un periodo nel quale, nell'ambito delle scienze dell'uomo, dalla psicologia alla psichiatria, dalla sociologia alla antropologia culturale, dalla storiografia all'economia, si è venuta diffondendo un'esigenza di rinnovamento o di aggiornamento dei paradigmi tradizionali, si impone che questa esigenza venga sostenuta da una prospettiva generale di conoscenza che in genere non aveva accompagnato il loro sviluppo.Un antico pregiudizio ha, da sempre praticamente, tenuto distinte le scienze dell'uomo “classiche”, come la psicologia, la sociologia e l'antropologia culturale, variamente definite umanistiche, dalle scienze antropologiche e biologiche e, a maggior ragione, si comprende come non si concepisse un rapporto giustificato tra storiografa, economia o linguistica con le scienze biologiche.È vero che nella seconda metà dell'800, in pieno Positivismo, scienze ancora emergenti come la psichiatria, la criminologia, la psicologia, la sociologia e, per ultima, già alle soglie del XX secolo, la psicoanalisi, esordirono con un intento risolutamente sperimentale, presto smentito proprio dal fatto che mancavano condizioni effettivamente empiriche che ne sostenessero lo sviluppo. Basti pensare ai tentativi della criminologia con Lombroso, e all'intento, presto frustrato, da parte di Freud, di fondare una psicoanalisi su basi biologiche.Con la fine del XIX secolo, lo sviluppo delle scienze umane e di quelle naturali procedette su piani paralleli ma distinti, per un periodo che, con fasi alterne, avrebbe coperto uno spazio di almeno 70-80 anni, anche se dopo la prima metà del '900 apparvero sempre più frequenti i segni di un'esigenza interdisciplinare, del resto già anticipata, prima, nell'ambito della storiografia francese (Annales d'économie, societé civilisations, Strasburgo, 1929), ad opera di Marc Bloch e Lucien Febre, e, dopo, in quello della stessa economia con Karl Polany (1944).Dal canto loro, le scienze antropologiche avevano continuato a sviluppare la biologia umana sulla scia della teorizzazione darwiniana e sarebbero pervenute a fornire un quadro dei tempi di sviluppo biologico dell'uomo e dei percorsi delle capacità evolutive della sua intelligenza.Appunto in virtù di questo lungo approccio, i non biologi (gli scienziati denominati “umanisti”) ed in primo luogo gli psicologi avrebbero cominciato a rendersi conto che, senza una conoscenza adeguata dello sviluppo evolutivo dell'uomo, quella delle sue condizioni attuali poteva risultare una costruzione priva di fondamento. In altre parole, cominciava ad apparire impensabile che percorsi critici della mente umana potessero essere comprensibili prescindendo dalle scansioni della sua evoluzione.Sarà utile ricordare che negli anni Trenta del '900 aveva fatto la sua comparsa una disciplina, entro certi limiti, nuova che sarebbe risultata fondamentale quando dallo studio dei processi evolutivi dell'uomo, e cioè della natura, si fosse passati ai processi comportamentali, e cioè alla cultura. Questa disciplina si sarebbe chiamata neurobiologia ed avrebbe esordito con autori quali Edgar D. Adrian e Charles S. Sherrington (ad entrambi venne assegnato nel 1932 il premio Nobel per la fisiologia) nei primi anni del secolo XX. Con questi studi si è aperta la strada a un'effettiva comprensione della cultura dell'uomo e, più in là, a quella ricerca di nuovi paradigmi, dopo il lungo percorso evolutivo del rapporto natura-cultura, che possono oggi denominarsi “oltre la cultura”.In questa prospettiva appare il senso e... -
Patologia aviare
E' merito dell'Editore Piccin se studenti del corso di laurea in Medicina Veterinaria, laureati specializzandi in Patologia e Tecnologia delle specie avicole, professionisti, tecnici e operatori del settore avicolo, potranno disporre di uno strumento utile allo studio, all'aggiornamento, o semplicemente alla consultazione.La molteplicità e la varietà degli argomenti trattati nell'opera ha richiesto, per la traduzione, la collaborazione multidisciplinare di più studiosi che hanno affrontato anche capitoli in cui vengono trattate problematiche e proposte soluzioni per realtà diverse da quelle del nostro Paese ed hanno tentato inoltre, sia pur con qualche difficoltà, di rendere in lingua italiana anche motti ed espressioni tipicamente anglosassoni. Va sottolineato che tutti sono stati interessati alla comune ricerca di una terminologia uniforme, preoccupandosi di mantenere nell'edizione italiana tutti i pregi dell'opera originale. Un plauso pertanto va accordato a Docenti e Ricercatori universitari, per il non lieve onere che si sono assunti nell'effettuare la traduzione degli argomenti di loro competenza.Prof. Girolamo Di Modugno -
Prevenzione dei rischi professionali negli ambienti e nelle attività dell'amministrazione, della ricerca e della scuola (applicazione del D.L.vo 626/1994)
Il Decreto Legislativo 626 / 1994 ha portato in primo piano i problemi della prevenzione e sicurezza nell'ambito delle attività, pubbliche e private, che afferiscono al ""settore terzo"""" e che, sino a qualche anno addietro, erano state solo marginalmente interessate dalle norme sulla prevenzione degli infortuni (DPR 547/1995) e sulle malattie professionali (DPR 303 / 1956). Tali attività, intese nella accezione più ampia del termine, sottendono l'amministrazione, la scuola, la ricerca, le attività culturali, artistiche e musicali, i servizi sanitari e di assistenza, le attività finanziarie, di progettazione e marketing, e quant'altro non appartenga all'area del lavoro tradizionale (industria, agricoltura, commercio, trasporti, ecc ... ).Siamo di fronte alla rivoluzione postindustriale, al passaggio dalle attività lavorative che richiedono un impegno fisico a quelle che sempre più impegnano le capacità cognitive ed intellettuali, al superamento del lavoro manuale non solo verso l'automazione e la robotica, ma soprattutto verso l'informatica.Gli aspetti innovativi e qualificanti del D.L.vo 626 stanno dunque nell'aver coinvolto nella valutazione dei rischi molti ambienti ed attività in cui viene sviluppato un lavoro di concetto, in cui i problemi dell'organizzazione del lavoro, delle strutture gerarchiche, delle relazioni umane, della psicologia e sociologia del lavoro, dell'impegno intellettuale e della eventuale fatica mentale, ed altri ancora, assumono importanza preminente. La soluzione di questi problemi sotto il profilo della prevenzione (tutela della salute e del """"benessere"""") richiede un totale rinnovamento dei contenuti e dei metodi della medicina del lavoro e soprattutto esige lo sviluppo di una ricerca sul fronte cangiante di quella """"intensive knowledge"""", che come dice Alan Minc sta facendo della """"ignoranza la vera povertà degli anni 2000"""", non solo ma anche la causa di emarginazione e malattia.In questo contributo ho cercato di valutare i punti e nodi critici di questo processo di trasformazione, ma è ovvio che quanto può essere analizzato oggi è un passato recente, ma comunque un passato. In medicina del lavoro e in medicina legale stiamo ancora facendo i conti con una inestinguibile analisi della patologia professionale tradizionale (asbestosi, tumori professionali, sordità da rumore, mal di schiena... ), ma già s'impone con urgenza una rinnovata e incessante attenzione ai fenomeni di stress-strain, di disadattamento al lavoro, di """"mobbing"""" ed altro, di cui parla oggi la stampa, ma che sono l'epìfenomeno di questo passato recente non ancora risolto. Da qui, io spero, una qualche utilità del contributo che presento.Ferdinando Gobbato gennaio 2001"" -
La mente. Complessità e irriducibilità dell'attività mentale normale e patologica
Dalla presentazioneHa grande interesse ed utilità questo scritto di L. Galzigna che incoraggia e approfondisce la riflessione sul fatto che se il cervello è l'organo che assolve le funzioni della mente, mente e cervello non sono la stessa cosa, anzi parlano linguaggi diversi e necessitano di approcci e modelli di lettura diversi.Il testo cerca di inquadrare il problema della mente nella storia del pensiero filosofico sottolineando la sua importanza cruciale in tutti i sistemi di pensiero che si sono succeduti. Vengono poi descritti molti risultati delle neuroscienze attuali oltre alle più rilevanti conoscenze neuroanatomiche e neuro fisiologiche. L'autore riporta anche alcuni risultati del suo lavoro di ricerca e presenta un'ipotesi sulla natura della mente come interazione tra cervello, corpo, ambiente e storia. I riferimenti alla letteratura, alla filosofia orientale e ad elementi del pensiero magico alleggeriscono la trattazione che, a causa del tipo di formazione dell'autore Ë particolarmente focalizzata sugli aspetti neurobiologici e neurochimici dell'attività mentale, considerando anche con attenzione egli effetti di farmaci e tossici sulla stessa.E' comunque indispensabile che la dimensione biologica dellíesperienza venga integrata a quella psicologica in una complementarietà che escluda imperialismi e riduzionismi.Qualsiasi polarizzazione radicale sarebbe infatti negativa per la psichiatria e ancor più per i suoi pazienti, così che la storia clinica deve conciliare la osservazione scientifica e la conoscenza umana.L. PAVAN -
Psicologia generale e clinica
Il volume analizza il mondo articolato della scienza psicologica, che, affondando le radici in un substrato meramente biologico, si sviluppa verso problematiche socio-culturali. Inizia dalla psicologia biologica e si snoda attraverso i grandi temi della psicologia clinica, terapeutica e psicometrica. Il contenuto del testo ha basi prettamente pre-cliniche e cliniche, in quanto dalla psicologia comparata ed etologica e dagli studi su animali di laboratorio, condotti personalmente dagli autori, approda all'uomo e al suo sviluppo dalla vita intrauterina alla vecchiaia, raccontandolo in tutte le sue opportunità bio-fisiologiche e psico-sociali.Particolarmente interessanti risultano gli studi compiuti sugli animali da esperimento e le cui risultanze sono, sia pure in forma ipotetica, estrapolate all'uomo. Studi che implicano sia le funzioni cognitive, quali l'apprendimento, la memoria, sia quelle affettive, quali l'aggressività e le emozioni, sia quadri patologici, quali l'alcolismo, la schizofrenia ecc. Infatti gli AA. presentano un originale percorso scientifico, che inizia con ricerche comportamentali su animali da laboratorio in condizioni anche patologiche (cfr. per es., le ricerche condotte su comportamento e medicina psicosomatica) e proseguono con indagini sull'uomo sia sano che malato (cfr. ricerche cliniche, evolutivi, sociali, epidemiologiche e di statistica psicometrica).Tali ricerche di psicologia e psicopatologica umana vertono non soltanto sul quadro clinico individuale, ma anche sull'ambito sociale di prevenzione alla salute. Inoltre investono trattamenti psicologici ai pazienti in regime di ricovero ed in regime di Day Hospital e l'adeguato sostegno psicopedagogico ai loro familiari. Ciò in quanto gli AA. operano da lunghi anni come psicologi clinici nell'ospedale generale, al fine di prevenire il cronicizzarsi dei disturbi psicologici che spesso accompagnano le varie malattie medico-chirurgiche.Il testo interseca le parti teorico-generali della materia, con la trattazione della sperimentazione effettuata dagli AA. nei loro anni di lavoro e di ricerca, in campo pre-clinico e clinico e in campo didattico. Il corpus delle parti teoriche risulta ben strutturato nella consequenzialità concettuale e temporale dei contenuti scientifici. In sintesi, lo scopo principale del volume è stato quello di chiarire i presupposti scientifici e le modalità clinico-pratiche di applicazione della psicologia ai vari campi della medicina, compreso, analizzandolo anche, il significato del rapporto medico-paziente.Si tratta di un'opera che dalle premesse culturali si addentra ad affrontare i problemi psicologici che il medico non può più oggi ignorare e che, anche per la sistematicità dei contenuti e la chiarezza dell'esposizione, risulta particolarmente indicata per gli studenti dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, nonché per gli studenti dei diplomi di laurea e dei corsi di laurea affini.E un'opera in cui il lettore potrà identificarsi con gli autori nella loro ricerca e nella loro attività e cogliere così il senso profondo dei rapporti fra psicologia e medicina.MARCELLO CESA-BIANCHI -
Medicina ortopedica. In continuità con gli insegnamenti di James Cyriax
La Medicina Ortopedica è divenuta in pochi anni un argomento della fisioterapia. Il dottor James Cyriax è stato uno strenuo assertore del trattamento delle lesioni muscolo-scheletriche, usando una notevole varietà di interventi e tecniche condivise largamente con i colleghi della fisioterapia. Con la sua morte avvenuta nel 1985 si è corso il rischio di veder fossilizzare le conoscenze sull'argomento, ma con piacere bisogna registrare che la sua filosofia ha trovato continuità in due abili fisioterapiste formatesi al St Thomas' Hospital dove Cyriax lavorava. Monica Kesson e Elaine Atkins hanno raccolto il testimone lasciato da Cyriax scrivendo un libro di notevole utilità per i medici ortopedici e per i fisioterapisti, mantenendo così vivo l' approccio Cyriax . Il libro è diviso in due sezioni, la prima riguardante i principi della Medicina Ortopedica, e la seconda la parte pratica.Nella seconda sezione sono descritte a turno varie regioni del corpo e di ognuna si dettaglia l'anatomia attinente, l'esame clinico, le comuni lesioni, e il trattamento. Ciò che rende questo testo originale è la descrizione della tecnica infiltrativa applicabile sia dal fisioterapista sia dal medico chirurgo, dal momento che questa viene considerata parte della pratica fisioterapica per coloro i quali siano opportunamente addestrati. Questo libro completa, e non sostituisce, l'opera del Dr. Cyriax, ma ha un approccio nuovo e stimolante.Mi congratulo con entrambe le autrici per il lavoro svolto. Poteva accadere che, scoraggiate dalla personalità del Dr - Cyriax, evitassero di cimentarsi nell'opera. Sono sicuro che tutti i fisioterapisti interessati alla Medicina Ortopedica troveranno questo testo utile e interessante. E' ben scritto e prodotto e me ne congratulo con tutti coloro che sono stati coinvolti a vario titolo nella sua produzione. -
Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia
Dizionario Ragionato di erboristeria e di fitoterapiaIl dizionario di impianto enciclopedico è frutto di molti anni di lavoro che hanno portato gli .autori a strutturare l'opera in più di 75.000 voci con più di 1200 tavole a colori. L'opera contiene una esposizione chiara e concisa del vasto e complesso campo delle piante medicinali e riporta le nozioni essenziali di farmacognosia, fitochimica, botanica, farmaceutica, omeopatia ed erboristeria e dei rimedi naturali per la salute.Il volume, riporta in ordine alfabetico una grande quantità di termini entrati nell'uso corrente e di cui non è sempre facile comprendere il reale significato e la relativa importanza. Il crescente ricorso all'automedicazione e al diffuso uso e consumo delle droghe naturali rende quanto mai preziosa la consultazione di questo dizionario ragionato, elaborato da studiosi e ricercatori altamente qualificati. L'opera, oltre ai dati essenziali delle piante più importanti, ne riporta anche le immagini a colori, schemi riassuntivi sulle loro caratteristiche e le relative indicazioni curative. Essa è particolarmente utile a far comprendere vocaboli oscuri e concetti terapeutici nuovi. -
Le malattie respiratorie da droga
PresentazioneScrivere un libro su argomenti nuovi è un' impresa ardua, più che difficile, perché se da un lato l'opera puó essere apprezzata, dall'altro ha molte possibilità di essere ignorata. Una novità scientifica, infatti. prima di entrare a far parte del mondo delle tematiche conosciute, deve superare alcune difficoltà legate al vaglio delta critica più diversa. Tuttavia, al di là di ogni aspettativa, l'obiettivo principale dell'Autore dev'essere quepo di fornire al destinatario uno strumento che apra la strada all'approfondimento di argomenti sconosciuti. Il Dr. Mario Bisconti, con la sua monografía, ha accettato questa sfida; ma già dal 1995, guando presso la nostra Scuola di Specializzazione in Malattie dell'Apparato Respiratorio, ha cominciato a svolgere dei seminari Bulle patologie da droga non AIDS correlate, ha indicato un filone conosciuto nei paesi stranieri ma non nel nostro, ma che con il passar del tempo sarà sicuramente apprezzato anche in Italia, perché l'interesse scientifico per le malattie da droga è di grande attualità. Perció egli merita il plauso, e l'inserimento di un capitolo da luí redatto dedicato a questo nuovo importante argomento delta medicina, nel Trattato Completo degli Abusi e delle Dipendenze, promosso dall'A.S.L. di Reggio Emilia, è già un segno di apprezzamento per questa sua intuizione. Le Malattie Respiratorie da Droga hanno avuto la loro maggiore diffusione a partire dalla seconda metà del XX secolo. Sebbene la letteratura medica sia ancora in fase embrionaria, essa appare già ricca di casistiche e di spunti per ulteriori e nuove forme di ricerca. Pertanto, si profila la nascita di un nuovo capitolo, quepo delle ""Patologie Emergenti da Sostanze d'Abuso in Pneumologia"""". Le malattie da droga meritano un'attenzione particolare non soltanto da parte del mondo scientifico, ma anche istituzionale, in quanto le conseguenze da esse derivanti, sono oltre che di carattere sanitario anche di rilevanza sociale, perché, se la droga in questi ultimi tem pi ha avuto una diffusione """"epidemica"""", anche le malattie respiratorie ad essa correlate sono in aumento.Tuttavia, a differenza di altri paesi, in Italia esse sono ancora poco studiate; perció, allo scopo di diffonderne la conoscenza, sarebbe utile inserirle nelle ore di didattica da svolgere durante il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e nelle Scuole di Specializzaz]one in Malattie dell'Apparato Respiratorio. Questo libro, che con il tempo sicuramente sarà ampliato, perché gli effetti delle droghe sono ancora in fase di studio e le casistiche sono destinate a diventare sempre più numerose, è destinato agli stu denti di medicina, agli specializzandi in Malattie dell'Apparato Respiratorio e agli Pneumologi con l' auspicio che tali patologie, oltre ad essere ricercate nella pratica clinica, siano debellate insieme con la diffusione della droga. Tuttavia, visto che """"l'industria della droga"""" è sempre più attiva nell'individuazione di nuove sostanze che si affacciano quasi quotidianamente all' orizzonte, e visto il dilagante uso che ne vien fatto ed i rischi alla salute da esse derivanti, diventa necessario, per ogni operatore, conoscere queste nuove cause di malattia, per evitare che egli si trovi di fronte a quadri clinici relativi a patologie di cuí... -
ATM: patologie articolari e muscolo-ligamentose. Guida illustrata alla diagnosi e alla terapia
Nel vasto capitolo della odontostomatologia, la gnatologia è stata a lungo considerata una disciplina esoterica, per la difficoltà di apprendimento e per la mancanza di testi chiari e didattici.Oggi, il volume al quale Guglielmo Gagnesi dà vita rappresenta un'opera idonea per studenti, dottori in odontoiatria e specialisti in ortognatodonzia, che vi potranno trovare importanti informazioni sulle metodologie più in uso per la diagnostica ed il trattamento delle patologie articolari, utili per accrescere il proprio patrimonio di conoscenze. Il volume non si limita, infatti ad una trattazione sistematica dei sintomi e delle modalità per rilevarli, ma chiarisce il loro significato fisiopatologico così da favorire, attraverso l'elaborazione di tutti i dati disponibili, una conclusione diagnostica.Un ampio spazio viene poi dedicato all'azione terapeutica, così da guidare, anche i meno esperti, verso la soluzione del caso. Ogni capitolo è svolto con competenza e caratterizzato da una esemplificazione pratica che trasforma il testo in un mezzo pragmatico ed efficace.Un'opera quindi aggiornata, viva, caratterizzata dalla profonda esperienza dell'Autore, un'opera che merita di essere consigliata ai cultori della disciplina e sicuramente destinata ad incontrare larghi consensi ed ampia diffusione.Prof. Giuseppe Siciliani Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell'Università di Ferrara -
Atlante di anestesia. Vol. 1: Terapia intensiva.
Atlanti di Anestesia collana diretta da Ronald D. MillerVol I Miller/KirbyTerapia IntensivaCap. 1 Risultati delle unità di terapia intensivaCap. 2 Terapia RespiratoriaCap. 3 Supporto farmacologico al paziente sottoposto a ventilazione meccanicaCap. 4 Interruzione o proseguimento della terapia intensivaCap. 5 Rianimazione cardiopolmonare in ospedale: importanza delle unità di terapia intensivaCap. 6 Supporto nutrizionaleCap. 7 Terapia intensiva pediatricaCap. 8 Terapia intensiva neonataleCap. 9 Terapia intensiva neurochirurgicaCap. 10 Terapia idroelettrolitica, colloidale nella terapia intensivaCap. 11 Terapia delle ustioni.Cap. 12 Tecniche e procedure delle unità di terapia intensivaVol II Miller/SchwinnBasi Scientifiche dell'AnestesiaCap. 1 Transduzione cellulareCap. 2 Principi fisici nell'anestesiologiaCap. 3 Farmacocinetica e farmacodinamica per l'anestesistaCap. 4 Il sistema nervoso autonomoCap. 5 Fisiologia e farmacologia cardiovascolareCap. 6 Il polmone durante l'anestesia ed in condizioni avverseCap. 7 Neuroanatomia e neurofisiologiaCap. 8 Trasmissione neuromuscolareCap. 9 Emostasi e trombosiCap. 10 Ferite ed infiammazioneCap. 11 Meccanismi di trasmissione del doloreCap. 12 Principi di biologia molecolareCap. 13 Meccanismi dell'azione anesteticaCap. 14 Farmacologia e fisiologia deli agenti anestetici per via inalatoriaCap. 15 Farmacologia e fisiologia deli anestetici endovenosiCap. 16 Meccanismi dell'azione anestetica localeVol III Miller/LichtorPreparazione Preoperatoria e Monitoraggio IntraoperatorioCap. 1 La stazione di anestesiaCap. 2 Rischio anestesiologicoCap. 3 Valutazione preoperatoriaCap. 4 Malattie concomitantiCap. 5 Medicazione preoperatoriaCap. 6 Monitoraggio cardiovascolareCap. 7 Monitoraggio elettrocardiograficoCap. 8 Monitoraggio respiratorioCap. 9 Cinetica degli anestetici inalatiCap. 10 Il monitoraggio neurofisiologicoCap. 11 Profondità dell'anestesiaCap. 12 Valutazione della funzione renaleCap. 13 Monitoraggio neuromuscolareCap. 14 Monitoraggio della temperaturaCap. 15 La funzione coagulativa e il suo monitoraggioVol IV Miller/TremperPrincipi di Tecniche ed Emergenze AnestesiologicheCap. 1 Sistemi di somministrazione di farmaci per via endovenosaCap. 2 Sistemi di erogazione degli anestetici inalatoriCap. 3 Principi di strumentazione per il monitoraggioCap. 4 Anestesia spinale, epidurale, caudaleCap. 5 I blocchi nervosi perifericiCap. 6 Posizionamento del pazienteCap. 7 Terapia trasfusionale nel periodo perioperatorioCap. 8 Ipotensione controllataCap. 9 Ipertermia malignaCap.10 Emergenze delle vie aereeCap.11 Emergenze emodinamicheVol V Miller/MuravchickAnestesia nelle specialità Cap. 1 Anestesia nella cardiochirurgiaCap. 2 Chirurgia vascolareCap. 3 Trapianto di organiCap. 4 Anestesia ostetrica e rianimazione neonataleCap. 5 OrtopediaCap. 6 Traumi ed emorragie massiveCap. 7 Neurochirurgia e neuroradiologia interventisticaCap. 8 Urologia ed uroradiologiaCap. 9 Chirurgia della testa e del colloCap. 10 Anestesia pediatrica e trattamento del doloreCap. 11 Il paziente anzianoVol VI Miller/AbramTrattamento del DoloreCap. 1 Meccanismi periferici di percezione del doloreCap. 2 Meccanismi di processo del doloreCap. 3 Meccanismi e trattamento del dolore neuropaticoCap. 4 Trattamento del dolore acuto postoperatorio e post traumaticoCap. 5 Dolore al dorsoCap. 6 Dolore simpatico persistenteCap. 7 Dolore visceraleCap. 8 Diagnosi clinica e cura del mal di testaCap. 9 Trattamento del dolore nel cancroCap. 10 Stimolazione del midollo spinaleCap. 11 Aspetto psicologico e terapia nel trattamento del doloreCap. 12 Organizazzione del trattamento del dolore in clinica e nel luogo di . lavoroCap. 13 Riabilitazione fisica in sindrome da dolore cronicoCap. 14 Valutazione dei risultati nel trattamento del doloreCap. 15 Herpes zoster acuto e nevralgia posterpeticaVol VII Miller/GreeleyAnestesia PediatricaCap. 1 Fisiologia del paziente pediatricoCap. 2 Farmacologia pediatricaCap. 3 Trattamento perioperatorioCap. 4 Anestesia regionaleCap. 5 Anestesia neonataleCap. 6 Cardiopatie congeniteCap. 7 Anestesia in neurochirurgia pediatricaCap. 8 Anestesia in chirurgia generaleCap. 9 Chirurgia genitourinaria,... -
Atlante di oftalmologia
PresentazioneHo avuto la fortuna di visitare personalmente per una settimana il Bascom Palmer Eye Institute dell'Università di Miami, e trovo molto coerente, con la quantità e la qualità dell'attività di questo prestigioso Istituto, famoso in tutto il mondo, la pubblicazione di un compendio quale l'Atlante di Oftalmologia. Un plauso va all'Editore ed ai Curatori dell'edizione italiana, che hanno avuto la lungimiranza di rendere più facilmente fruibile a tutti gli oculisti italiani una panoramica tanto ampia e completa della clinica oftalmologica.La struttura dell'Atlante comprende una esaustiva illustrazione dei quadri patologici e delle relative tecniche diagnostiche e terapeutiche appartenenti ad ogni settore dell'oftalmologia; la sua prerogativa sta nella trattazione sintetica, essenziale ed estremamente funzionale ad ogni esigenza di consultazione rapida.L'inquadramento delle patologie risulta in definitiva chiaro e sistematizzato in schemi facilmente comprensibili.Un quadro così completo ed un apparato iconografico così altamente definito risultano utili, in egual modo, alle necessità degli studenti, dei docenti e dei ricercatori universitari e di tutti gli oftalmologi in generale.La pubblicazione dell'edizione italiana esce a solo un anno di distanza da quella originale inglese. Pertanto le trattazioni mantengono integra la loro attualità; e se dovessero emergere necessità di approfondimento, i riferimenti bibliografici giungono utili per ogni ulteriore ricerca.Sono sicuro che ognuno di noi, nella propria pratica clinica, troverà utile questo Atlante, reso ancora più accessibile e snello perché egregiamente tradotto in italiano e mi auguro che contribuisca a far sì che gli scambi ed i contatti tra i centri di ricerca e divulgazione scientifica siano sempre più serrati e proficui.Prof. Emilio BalestrazziPresidente della Società Oftalmologica Italiana (S.O.I.)Direttore della Clinica Oculistica, Ospedale S. Salvatore, L'AquilaDirettore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in OftalmologiaUniversità degli Studi di L'Aquila -
Il criptorchidismo
PrefazioneIl criptorchidismo rappresenta la più frequente anomalia dell'apparato riproduttivo nell'uomo e costituisce, a tutt'oggi, una patologia di particolare interesse per i pediatri, pediatri endocrinologi, chirurghi pediatri, urologi pediatri, andrologi, genetisti, oncologi sia per i molteplici quadri clinici a cui può essere associata questa anomalia, nelle forme a patogenesi complessa, sia per l'aumentato rischio d'infertilità e di neoplasia in età adulta presente anche in caso di criptorchidismo isolato. Per tali motivi questa condizione può essere considerata una vera e propria patologia sociale. Infatti, tenendo presente che risulta affetto da criptorchidismo il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei nati pretermine e che in Italia nell'anno 2000 le nascite siano state di circa 280.000 maschi, si può calcolare che nel nostro paese siano nati in quell'anno almeno 15.000-30.000 bambini criptorchidi.Sebbene molti di questi neonati presenteranno una discesa spontanea dei testicoli nel 1° anno di vita, teoricamente alcune migliaia di bambini resteranno criptorchidi e necessiteranno di appropriati percorsi diagnostici e terapeutici.Purtroppo al criptorchidismo viene probabilmente dedicata un'attenzione inferiore a quella che realmente merita, basti pensare a quanto siano rari gli studi longitudinali e controllati dall'età pediatrica a quella adulta per verificare l'effettivo risultato delle varie terapie sulla futura fertilità. Inoltre, l'impatto del criptorchidismo sulla vita adulta viene a volte sottostimato dagli stessi medici, per cui i bambini a volte giungono a un preciso inquadramento clinico e/o vengono avviati lungo un razionale percorso diagnostico e terapeutico, troppo tardi. Ancora oggi l'andrologo si trova, infatti, a dover affrontare i problemi di fertilità di adulti ex-criptorchidi che non sono stati adeguatamente trattati in età pediatrica. Vi è quindi la necessità di una sensibilizzazione della classe medica, e forse anche dei genitori, su questo importante problema sanitario.Partendo da queste premesse e tenendo in considerazione i progressi che si sono verificati negli ultimi anni sulle basi fisiopatologiche che regolano la discesa del testicolo, sull'inquadramento clinico della malattia, sulle indicazioni alla terapia ormonale, sulle tecniche chirurgiche e sul follow-up a lungo termine di questi pazienti, abbiamo cercato di condensare in un volume aggiornato, ma nello stesso tempo di facile consultazione, le più recenti indicazioni emerse in letteratura su questo argomento.Ciò non è stato sicuramente facile, considerando, ad esempio, che effettuando una ricerca computerizzata su Medline, limitata agli ultimi 20 anni, alla voce ""cryptorchidism"""" risultano oltre 3600 voci bibliografiche, che spesso riportano dati e/o opinioni contrastanti tra loro.Nell'impostazione e nella preparazione della monografia abbiamo cercato, quindi, di coprire soprattutto gli aspetti clinici pratici, pur non trascurando alcune linee emergenti dal punto di vista della ricerca. Alla stesura dei vari capitoli hanno collaborato qualificati specialisti ed esperti nel campo del criptorchidismo.Ringraziamo sinceramente tutti per l'entusiasmo e l'impegno con cui hanno aderito al nostro invito e siamo certi che la loro fatica sarà adeguatamente ricompensata dall'apprezzamento dei lettori.Ci auguriamo che il volume possa rappresentare un agile strumento di lavoro per coloro che si occupano di criptorchidismo e di aggiornamento per i colleghi che comunque devono, in prima battuta, ricercare e individuare la malattia, come i neonatologi e i pediatri di... -
Chirurgia neonatale delle malformazioni dell'intestino primitivo di maggiore incidenza
PresentazioneQuando voglio saggiare l'effettiva preparazione di uno Studente gli chiedo quali sono le malformazioni viscerali - fatte oggetto di chirurgia neonatale - attribuibili ad errori di sviluppo delle tre componenti dell'intestino primitivo.Nella maggioranza dei casi l'esaminato si trova in grossa difficoltà e spesso fa ""scena muta"""".Eppure egli sa ben rispondere sull'aspetto diagnostico, clinico e terapeutico, di quelle patologie congenite; ma manca di precise conoscenze sui loro raccordi con le varie tappe dell'organogenesi, forse perché, a lezione, né l'Embriologo ha pensato di sviluppare le devianze malformative del disco germinale trilaminare, né il Chirurgo pediatrico ha mai cercato d'inquadrare le principali anomalie dell'apparato intestinale, bilio-pancreatico e broncopolmonare, in riferimento alla loro comune origine dal foglietto germinativo endodermico. Con ciò creando mancanza di comprensione di alcuni aspetti patogenetici quali, ad esempio, la possibile coesistenza di associazioni malformative fra apparati che, pur così distinti e distanti dal punto di vista anatomico, in realtà, sotto quello embriologico, non lo sono affatto: perché sono tutti originari dall'intestino primitivo.Ricordo che Claudio Spinelli aveva avvertito il bisogno di colmare questa lacuna - riportando lo spettro delle principali anomalie congenite viscerali alla loro origine dall'intestino primitivo - fin da quando frequentava le lezioni sulla chirurgia neonatale, in qualità di Specializzando in Chirurgia pediatrica, in Bologna, negli anni '80. E so anche - per i rapporti clinici e scientifici che poi ha conservato col nostro Istituto - che questa necessità di chiarezza si é fatta in lui più immanente quando al crescente personale cimento operativo nella Disciplina si sono aggiunti carici didattici in materie chirurgiche e pediatriche presso l'Università di Pisa.Penso che per Claudio Spinelli la stesura di queste pagine sia costata poca fatica, trattandosi di una """"messa a punto"""" voluta, innanzitutto, per sé stesso: e quindi fatta con tutto il piacere che proviene da un arricchimento culturale.Di questo elaborato io apprezzo l'originalità, per i motivi prima esposti; ed anche la valenza didattica, per l'essenzialità e la qualità del contenuto e per l'ideazione, personalizzata e semplice, dei disegni che corredano il testo.L'opera é un utile rudimento per lo Studente e lo Specializzando in Pediatria (medica e chirurgica); é una piattaforma sulla quale potrà posarsi chi abbia bisogno di un inquadramento generale di queste patologie e dalla quale potrà partire chi voglia entrare nello specifico, attingendo all'elenco di recenti e selezionati riferimenti bibliografici internazionali, consultati dall'Autore e quindi proposti come """"Letture consigliate"""".Spero che questa Monografia """"chirurgica"""", così diversa da tante altre in questo campo - e già a partire dal titolo, volutamente riferito alla sola matrice embriologica, col rischio di risultare poco """"allettante"""" per il clinico e il professionista - possa godere del rispetto che meritano quelle attività editoriali che, più che il profitto, cercano un Lettore giovane, """"curioso"""", col quale entrare in sintonia.Prof. Remigio DòminiOrdinario di Chirurgia Pediatricanell'Università degli Studi di BolognaDirettore della Scuola di Specializzazionein Chirurgia PediatricaBologna, 10 luglio 2001"" -
Microbiologia clinica
Dalla PresentazioneLa.Microbiologia Clinica rappresenta una disciplina molto sviluppata nei Paesi anglosassoni, ma ancora un po' al freno nel nostro Paese, in buona parte perché compressa tra la Microbiologia Medica e le Malattie Infettive. La Microbiologia Clinica, invece, ha tutte le caratteristiche per esigere uno spazio suo anche in Italia, dove deve definitivamente sancire il suo ruolo di punta applicativa a livello clinico della Microbiologia Medica. Ogni sforzo quindi, che porti alla valorizzazione di questa disciplina, mi trova consenziente e partecipe. Sono pertanto particolarmente lieta di poter presentare questo volume, opera del Prof. Roberto Cevenini, Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica nella Facoltà medica dell'Università degli Studi di Bologna, docente di Microbiologia Clinica, molto attento e stimato dagli studenti, oltreché amico e collega di Istituto, prima, di Dipartimento, poi. Questo testo di Microbiologia Clinica colma una lacuna nel panorama dei testi di Microbiologia italiani ed è stato progettato con razionalità ed evidente esperienza nello specifico settore. I capitoli sono realizzati in modo organico e molto funzionale. Per profondità e completezza dei contenuti e per la chiarezza dell' esposizione, sono certa che questo volume incontrerà il favore degli studenti pre-laurea e degli specializzandi. Ma penso anche che, visto il rapido sviluppo del settore e i non pochi problemi diagnostici tuttora aperti, sarà anche di aiuto ai medici già laureati nell'ambito di quel difficile compito di aggiornamento continuo al quale sono giustamente richiesti di sottostare.Maria Paola Landini -
Physiologie medicale
La physiologie, qui est « la science de la logique du vivant », est enseignée aux étudiants dès les premières années de leurs études universitaires. La physiologie humaine a connu son ère de gloire au dix-neuvième et au vingtième siècle à partir des travaux de Claude Bernard qui a su mettre en exergue le rôle fondamental de l’homéostasie du milieu intérieur. Pendant les années 50, 60 jusqu’aux années 70, 80 du siècle dernier, la physiologie d’organe a su intelligemment intégrer différents outils et concepts venus des disciplines voisines (comme l’anatomie et l’histologie, d’une part, et la biochimie et la biophysique, d’autre part) pour établir les relations entre structure et fonction et pour établir un pont entre les sciences fondamentales et cliniques. Science spécifique et descriptive, la physiologie est également une science singulière, puisqu’elle est probablement la science la plus proche de la médecine, dont elle est indissociable, tout en n’étant pas assimilable à cette dernière, comme l’atteste l’intitulé du prix «Nobel de Physiologie et de Médecine » qu’attribue chaque année la Fondation Nobel aux chercheurs du monde entier. La physiologie accompagne donc la médecine sur le chemin de l’apprentissage, du raisonnement et de la connaissance, la première précédant souvent la seconde (comme lors du cursus des études médicales en France). Un acquis du siècle passé a été l’application en médecine des connaissances sur le fonctionnement de l’organisme issues des recherches en physiologie. Ceci a d’ailleurs fortement contribué à la compréhension de nombreux désordres causés par les maladies et au traitement rationnel de certaines d’entre elles. Il n’en reste pas moins que la physiologie humaine classique est en quelque sorte uniciste ; c’est le fonctionnement de l’organisme normal qui est décrit dans les traités de physiologie alors qu’il existe dans la plupart des domaines, si ce n’est dans tous, une étendue de variations normales entre les individus. Gageons que le futur de la physiologie est de tirer parti des avancées du séquençage et du décryptage du génome pour comprendre les mécanismes de base non seulement des fonctions des organes, des systèmes et de l’organisme, mais aussi de cette diversité biologique. C’est d’ailleurs cette orientation qui se fait jour dans la dixième édition du précis de physiologie qui n’est plus le « GUYTON » mais est devenue le « GUYTON & HALL ».Après Claude Bernard, d’autres figures illustres ont éclairé par leur savoir, leur charisme et surtout leur passion l’enseignement de la physiologie médicale. Arthur Guyton fait indiscutablement partie de ces enseignants exceptionnels dont l’œuvre, tant scientifique que pédagogique, a profondément marqué de nombreuses générations d’étudiants en médecine du monde entier. Il est usuel de dire que la valeur intrinsèque d’un ouvrage se mesure à sa durée d’existence. En étant aujourd’hui à sa dixième édition américaine, le Précis de Physiologie Médicale aura ainsi près d’un demi-siècle d’existence depuis la date de la parution de la première édition, en 1956 . En médecine et surtout en physiologie, la longévité d’un ouvrage n’est possible que grâce à une mise à jour rigoureuse et attentive...