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Dalla natura alla cultura. Principi di antropologia biologica e culturale. Vol. 2
Questa ponderosa opera di Brunetto Chiarelli non è solo un libro destinato ad arricchire la nostra biblioteca. A questo merito non da poco, visto l’effimero del molto che oggi si scrive, si viene a sommare il suo valore di definitivo chiarimento in ordine alla dicotomia: natura vs. cultura, che da Platone in poi ha perimetrato il pensiero occidentale. Rispetto alla Verschwendung scientifica che ha afflitto e ancora affligge ampi settori delle scienze cosiddette umane, il sistematico e coerente discorso di Chiarelli è tranciante. È la dimostrazione in termini non questionabili che natura e cultura sono due aspetti indissociabili del continuum della realtà umana. La supposta antinomia tra natura-non umano vs. cultura-umano risulta pertanto definitivamente obliterata. Senza per questo contestarne il valore in sede analitica, quando non assunta quale fatto oggettivo ma ideologico. Chiarelli infatti fornisce ogni possibile prova che, se queste due realtà fossero realmente antitetiche, non potrebbe esistere l’Uomo che è contemporaneamente natura e cultura. Valga una semplice considerazione.La disposizione a parlare è per noi, da Aristotele a Chomsky, la frontiera fra l’umano e il non umano.Ora, proviamo a risolvere questo dilemma. Se la disposizione a parlare è considerata un fatto innato, cioè di natura, come può produrre la cultura che sarebbe il suo opposto? Al contrario, se la riteniamo un carattere acquisito, cioè di cultura, come spiegarne l’universalità? Secondo Lévi-Strauss, cui non sfugge che “l’Uomo è un essere biologico e contemporaneamente un individuo sociale”, l’opposizione tra natura e cultura consisterebbe nel fatto “che tutto ciò che è universale, presso l’Uomo, appartiene all’ordine della natura ed è caratterizzato dalla spontaneità, e che tutto ciò che è assoggettato ad una norma appartiene alla cultura e presenta gli attributi del relativo e del particolare” (Lévi-Strauss, 1969, 46-47). Accettando per buona questa distinzione, il dilemma posto non trova risposta. Nessuno infatti potrà negare l’universalità della facoltà del linguaggio e quindi la sua condizione di fatto di natura, come nessuno metterà in dubbio che questo è assoggettato a delle norme (resterebbe comunque da stabilire fino a che punto esse sono esterne o interne) e che perciò è un fatto di cultura.Se si nega una di queste due condizioni, si ha, nel primo caso, l’affermazione della totale culturalità del linguaggio e quindi la negazione della sua universalità; nel secondo, l’accettazione della sua totale naturalità e perciò il suo non assoggettamento a norme. Nel primo caso, cioè, la facoltà del linguaggio si verrebbe a configurare come un prodotto storico senza rapporto con l’uomo in quanto essere biologico, nel secondo come un fatto biologico indipendente dalla condizione storica dell’Uomo. È evidente che, assegnando ai termini natura e cultura il significato cui una certa tradizione scientifica ci ha abituato, il dilemma posto risulta irrisolvibile. Se invece, seguendo Chiarelli, consideriamo natura e cultura due aspetti non antinomici dell’unitaria realtà umana, esso non ha bisogno di essere risolto, semplicemente per il fatto che non si pone. Il linguaggio è natura e cultura. Dell’insostenibilità dell’antinomia natura vs. cultura, ha finito per accorgersi anche Lévi-Strauss, uno di coloro che nelle sue... -
Psicologia del neonato e del lattante
PrefazioneLo studio sistematico del bambino è acquisizione relativamente recente; e ancora più vicino ai nostri giorni è lo studio del neonato e del lattante, sebbene l'interesse per queste fasi della vita dell'essere umano abbia da sempre, anche se sporadicamente, mosso a osservazioni e riflessioni più specificamente in campo filosofico e pedagogico.Non estranea a questo ritardo è, più specificamente per la prima infanzia, la carenza di strumenti utili per l'osservazione e la valutazione del comportamento infantile, condizione che in particolare nel primo anno di vita rimanda alla assenza di un linguaggio utile alla comunicazione significativa e articolata da parte del bambino, in grado di veicolare informazioni circa il proprio modo di vedere il mondo e di percepire sé stesso. è a partire dagli anni '40 che l'uso della ripresa dapprima tramite film e successivamente mediante registrazioni video, ha consentito un rapido aumento di accurate descrizioni delle abilità del bambino piccolo, consentendo con opportune metodologie di ricerca di sviluppare nuove conoscenze e formulare ipotesi circa le capacità del bambino e del loro sviluppo nel corso dell'infanzia. Gli stessi progressi tecnologici, in questi ultimi 10-15 anni, hanno consentito di far luce fin nel mondo prenatale, rendendo così accessibili immagini e informazioni sul feto e sulle sue abilità, condizione questa che ha permesso di ridefinire in modo più coerente e continuo il processo di crescita e sviluppo dell'essere umano, dal concepimento a tutta l'infanzia.Così trattando del bambino nel primo anno di vita, ci è sembrato necessario tentare di riannodare i fili di una continuità evolutiva, ormai dimostrata da una grande quantità di dati osservativi, ricavati da una altrettanto intensa ricerca, che hanno sottolineato in modo sempre più obiettivo e convincente la precoce presenza di abilità e la loro progressiva evoluzione a partire dal feto, fino al neonato e al lattante.Il primo anno di vita rappresenta un periodo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso e correlativamente per lo sviluppo delle abilità e delle competenze del bambino. A fronte dell'incremento più rilevante, rispetto a tutto il resto della vita, del cervello, che nel breve arco dei primi due anni di vita aumenta di tre volte il suo peso rispetto alla nascita, assistiamo in questo stesso periodo ad un aumento nella complessità dei comportamenti del piccolo e soprattutto alla comparsa e specializzazione di nuove competenze. Già alla fine del primo anno di vita, periodo di cui ci occupiamo in questo nostro lavoro, siamo di fronte ad un bambino più autonomo, attivo e costruttivo partecipante della vita della propria famiglia e interlocutore competente nelle relazioni con l'ambiente di sviluppo, in poche parole di un individuo psicologicamente complesso. E di questo soggetto abbiamo cercato di fornire allo studente un quadro sintetico e rappresentativo delle sue abilità, che 70 anni di attente osservazioni, a partire da Gesell, Bayley, Brunet e Lézine, Griffiths, hanno tradotto in una conoscenza più corretta e completa del bambino, base essenziale per la preparazione delle migliori opportunità per ciascuno e per il precoce riconoscimento di eventuali anomalie, con l'obiettivo specifico di realizzare al meglio le condizioni... -
Microbiologia clinica per i corsi di laurea in professioni sanitarie
Con l’attivazione in molti Atenei italiani dei nuovi corsi di laurea in Professioni sanitarie si è aperta una nuova fase nell’insegnamento delle varie Discipline.Mentre i contenuti degli insegnamenti sono stati ampiamente dibattuti e individuati nelle linee guida che hanno portato all’istituzione di questi nuovi corsi di laurea, mancano, nella maggior parte dei casi, dei testi che li trattino adeguatamente.Se questo è vero in generale è anche vero, nello specifico, per quanto riguarda la Microbiologia e la Microbiologia Clinica. Infatti è indubbio che i testi di Microbiologia oggi disponibili sono testi rivolti agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e male si adattano alle esigenze didattiche dei nuovi corsi.Queste osservazioni ci hanno spinto alla stesura di questo testo che si vuole rivolto agli studenti delle nuove lauree in professioni sanitarie, con una particolare attenzione a quelle per Infermiere, Tecnico di Laboratorio e Ostetrica/o. Nel testo sono trattate in maniera essenziale le caratteristiche di base dei microrganismi causa di malattia nell’uomo, la correlazione tra i diversi quadri patologici ed i possibili agenti eziologici; i procedimenti diagnostici idonei per la diagnosi eziologica delle infezioni di organi e apparati; il meccanismo d’azione dei principali farmaci antimicrobici, l’importanza dei vaccini. La trattazione è accompagnata da tabelle, schemi e da un’ampia documentazione iconografica che si spera possa aiutare nella comprensione e nella memorizzazione della materia. -
Fondamenti di psicologia fisiologica
PrefazioneÈ tutta la vita che desidero sapere come funzionano le cose. Da bambino, smontavo orologi, radio, la macchina da cucire di mia madre e altri marchingegni interessanti, solo per vedere cosa c’era dentro. Con molto sollievo da parte dei miei genitori, in seguito persi l’abitudine (o almeno diventai più bravo a rimettere insieme le cose, dopo averle smontate), ma la curiosità non l’ho persa mai. Dal tempo dell’università, ho cercato di sapere tutto il possibile su come funziona il più intricato macchinario che conosciamo: il cervello umano.Il campo della ricerca in neuroscienze attualmente è molto affollato e produttivo. Un grande numero di scienziati sta cercando di comprendere la fisiologia del comportamento, utilizzando metodi sempre più avanzati e producendo risultati sempre più interessanti. I loro reperti mi danno molto da scrivere. Ammiro la loro dedizione e il lavoro duro che svolgono, e li ringrazio perché mi forniscono qualcosa da dire. Senza i loro sforzi, non avrei potuto scrivere questo libro.Ho scritto la prima edizione del libro sotto richiesta dei miei colleghi docenti, che desideravano una versione più breve del mio Fisiologia del Comportamento, con una maggiore enfasi sulla ricerca sull’uomo.La prima parte del libro è dedicata ai fondamenti della psicologia fisiologica: la storia di questo settore di studi, la struttura e la funzione del neurone, la neuroanatomia, la psicofarmacologia e i metodi di ricerca. La seconda parte si occupa di input: cioè, del sistema sensoriale. La terza parte riguarda ciò che potrebbe essere definito come comportamento “motivato”: il sonno, la riproduzione, il comportamento emotivo e l’alimentazione. La quarta parte tratta dell’apprendimento e della comunicazione verbale. Infine, l’ultima parte è dedicata ai disturbi neurologici e mentali.ILLUSTRAZIONI A COLORILe illustrazioni del libro sono state preparate da Jay Alexander della I-Hua Graphics. Jay lavora anche con il Dipartimento di Psicologia dell’Università del Massachusetts, e da diversi anni collaboriamo alla preparazione dei miei libri. Mi auguro che il risultato del nostro sodalizio consista in un insieme di illustrazioni chiare, adeguate e piacevoli.IN CONCLUSIONECercare di tenersi al passo con i rapidi progressi della ricerca in neuroscienze è una vera sfida per i docenti e per chi scrive i libri di testo. Se uno studente si limita semplicemente a memorizzare quello che al momento riteniamo essere lo stato dell’arte, le sue conoscenze diverranno presto obsolete. In questo libro, ho tentato di includere abbastanza materiale e informazioni di base sui processi fisiologici, in modo che il lettore sia in grado di aggiornare ciò che ha appreso, quando la ricerca fornisce nuovi dati.Ho tentato di rendere il testo il più possibile interessante e informativo, nello sforzo di fornire fondamenta solide per gli studi successivi. Gli studenti che non intraprenderanno studi ulteriori in questo settore, o in settori affini, dovrebbero trarre dal libro la soddisfazione di una maggiore conoscenza del loro comportamento. Inoltre, saranno in grado di apprezzare meglio i progressi futuri della medicina, relativamente ai disturbi della percezione, dell’umore e del comportamento individuali. Mi auguro che gli studenti che leggeranno attentamente questo libro guarderanno il comportamento umano in una... -
Le tachicardie. Dal polso alla terapia
PresentazioneLa nostra è un’epoca confusa. I ruoli tradizionali, quelli che conferivano ad ognuno la certezza e la stabilità del suo essere, sono stati messi in discussione fino a risultare svuotati di senso, e non abbiamo ancora nuove categorie nelle quali riconoscerci. La scuola, ed in particolare l’Università, rispecchiano in modo drammatico questo stato d’incertezza. L’insegnamento universitario della Medicina è stato fino a non molti anni fa regolato da precise norme, la maggior parte non scritte ma note ad ognuno: avevamo il potere assoluto dei “baroni” che governavano Istituti e Cliniche, e in qualche caso (o in molti?) condizionavano negativamente lo sviluppo e la diffusione della cultura. Ma le regole del gioco erano chiare e note a tutti fin dall’inizio; come chi mette gli sci ai piedi sa bene che potrà cadere e riportare fratture, chi entrava nel mondo universitario era conscio del fatto che avrebbe potuto trascorrere tutta la sua carriera nell’ombra. Ma, anche in questa condizione di crepuscolo, c’era abbastanza luce per lui: avrebbe avuto studenti a cui comunicare le proprie idee, laboratori dove provare le sue intuizioni, pazienti da curare anche per tentare di incamminarsi su vie migliori.Oggi queste certezze si sono dissolte. Si chiede ai medici universitari di essere soprattutto dediti all’attività assistenziale, assimilandoli sempre più agli ospedalieri: fra gli emblemi del nuovo paradigma vi sono le “aziende”, i DRG…Ci si potrebbe attendere che in questo panorama, dominato dall’ansia di “produrre”, la didattica conosca un inarrestabile declino, ma per fortuna ciò non accade; paradossalmente, anzi, l’insegnamento/apprendimento della Medicina può risultarne potenziato perché quelli che vi si dedicano non lo fanno per l’uniforme che indossano, ma per l’inarrestabile esigenza di comunicare. E allora si può insegnare indipendentemente dall’essere universitari, e si può riuscire nell’intento sia per l’espansione, prima inimmaginabile, delle possibilità di comunicare, sia perché i detentori usuali dell’insegnamento hanno perduto in gran parte il loro credito, sotto il tiro di chi pianificava l’appiattimento della cultura.Un uomo dedito a questo insegnamento “non tradizionale” è Francesco De Rosa.Chi presenta un libro “scientifico” si sofferma di solito a sottolineare la completezza dell’esposizione, l’originalità della trattazione, la chiarezza dell’iconografia, etc. Quando trovo, all’inizio di un volume, una prefazione di questo tipo, non vado oltre la terza riga, perché mi sembra inutile leggere cose ovvie. Non scriverò quindi parole di lode all’Autore, anche se sarebbero meritate: il consenso gli verrà dal lettore. Ma non posso non soffermarmi sullo spirito che ha governato il lavoro di De Rosa, sul desiderio di offrire ad altri, ben organizzato e “pronto da consumare”, quanto si è faticosamente riuscito ad ordinare e chiarire nella propria mente.Scrivere un libro con finalità didattica è uno dei modi più fruttuosi di insegnare: le parole non restano circoscritte ad un’aula sonnacchiosa popolata da giovani costretti a far atto di presenza, ma si diffondono attraverso la carta stampata, circolano su fotocopia, trasmigrano in dispense, navigano sui fili del telefono…Non è certamente il desiderio di guadagno o di notorietà che spingono a portare a termine un libro sulle tachicardie: chi si è cimentato... -
Neuropsichiatria dell'età evolutiva
DE NEGRIPresentazioneCon questa opera, la Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza italiana può finalmente contare sul suo primo trattato, che spazia in modo ampio ed equilibrato su tutti i principali campi della disciplina. Un'opera ricca, fortemente utile per lo specialista, indispensabile per lo specializzando, accessibile anche allo studente. Con il particolare approfondimento delle conoscenze fondamentali nell'ottica della neurofisiopatologia e psicopatologia dello sviluppo, essa rappresenterà un punto di riferimento per la preparazione di base del neuropsichiatra, capace di guidarlo nell'affrontare clinicamente tutte le problematiche di tipo neurologico, neuropsicologico e psichiatrico dell'età evolutiva, in rapporto a quelli che saranno i suoi compiti clinici, introducendolo peraltro ad eventuali settori preferenziali di intervento clinico e di ricerca.Il trattato rafforza l'impostazione unitaria che la Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza italiana ha sempre avuto e che la differenzia dalle impostazioni di altri paesi europei. Di questa concezione il prof. Maurizio De Negri è stato ed è uno dei più qualificati sostenitori.Il trattato arriva dopo un percorso che ha esordito con le ""Lezioni di Neuropsichiatria Infantile"""", pubblicate a dispense negli anni accademici 1969-1971; arricchitesi nel corso degli anni, diventando ottimi e sempre aggiornati volumi in successive diverse edizioni, fino all'attuale coronamento a livello trattatistico.Questo importante contributo culturale si aggiunge (ed è in qualche modo, oltre che contemporaneo, anche complementare), a quello altrettanto importante che il prof. Maurizio De Negri dà alla Disciplina, dirigendo dal 1998 la rivista scientifica il Giornale di Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva, Organo ufficiale della nostra Società. Una direzione che ha dato un forte impulso alla rivista e ne ha fatto un importante strumento di aggiornamento, sia attraverso i fascicoli monografici aggiornati e comprensivi, da lui introdotti e sostenuti, sia con la pubblicazione di studi originali di livello scientifico qualificato.Auguro che quest'opera abbia il massimo successo, convinto che essa contribuirà fortemente a rendere sempre migliori le capacità professionali dei neuropsichiatri infantili italiani.Prof. Carlo CianchettiPresidente della Società Italiana di Neuropsichiatriadell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA)"" -
Protesi combinata ad ancoraggio fresato individuale (titanio, leghe d'oro, cromo, cobalto)
PresentazioneIn un'epoca in cui la continuita di un'arcata parzialmente edentula pare ripristinabile in modo ottimale solo attraverso una soluzione protesica impian-tare, la realizzazione di un testo di protesi parziale rimovibile puo sembrare anacronistica.Non si deve pero dimenticare che esistono condizioni di salute generale e anatomiche locali, che rendono tali soluzioni terapeutiche non realizzabili.In queste situazioni l'esecuzione di protesi parziali rimovibili, che utilizzano come ancoraggi, attacchi di precisione, di semiprecisione o fresati individuali, rappresenta lo strumento terapeutico riabilitativo in grado di soddisfare le esigen-ze funzionali ed estetiche del paziente piu esigente. Questa tipologia di manufatto protesico, puo fornire stabilita e ritenzione che si avvicinano a quelle di una protesi fissa, riducendo al tempo stesso il disagio proprio di una protesi rimovibile.Quest'opera si inserisce nel contesto dei manuali che forniscono utili parame-tri, sia teorici che pratici, a quanti si siano gia cimentati o decidano di cimentarsi con la realizzazione di una riabilitazione protesica sicuramente non semplice.E infatti noto come l'accoppiamento di una componente primaria fissa ed una secondaria rimovibile, comporti possibilita di errore che rendono questo tipo di soluzione complessa ed il rischio d'insuccesso elevato.E proprio la necessita di ridurre tale rischio che conduce alla scelta del sistema ad attacchi fresati individuali, rappresentando questa un percorso che mette a dura prova le capacita professionali dell'odontotecnico, ma al tempo stesso fornisce all'odontoiatra lo strumento per sfruttare al meglio lo spazio protetico, suddividendolo equamente fra le singole componenti dell'ancoraggio, senza limitare la realizzazione degli elementi di sostituzione.La capacita di sintesi dimostrata dagli autori, che deriva dalla conoscenza scientifica, clinica e tecnologica dell'argomento, rappresenta uno dei pregi assoluti di questo testo.La qualita dell'iconografia e la progressiva documentazione di numerosi casi clinici rendono quest'opera un indispensabile strumento didattico e di consul-tazione per la professione.Tale opera valorizza le figure dei miei allievi Maurizio Franchi e Sergio Bortolini, ora colleghi universitari, che coniugano la ricerca alla profonda conoscenza clinica dell'argomento.L'alto livello delle riabilitazioni protesiche fruisce della scrupolosa esecuzio-ne di Renato Rossi, che ha da sempre rivolto alla professione odontotecnica una passione e dedizione esemplari.Con quest'opera gli autori colmano una lacuna bibliografica in campo protesico, attraverso un testo atlante che esaurisce lo specifico argomento.ROBERTO SCOTTIProfessore Ordinario di Malattie OdontostomatologicheDocente di Protesi DentariaDirettore del Dipartimentodi Scienze OdontostomatologicheAlma Mater StudiorumUniversita degli Studi di BolognaPREFAZIONEdel Prof. Ugo ConsoloGli autori di questo libro sono riusciti a concretizzare una lunga e meticolosa esperienza professionale focalizzata sulle riabilitazioni protesiche combinate.Nel testo emergono doti di ricerca, esperienza clinica e di laboratorio che fungono da valido ausilio a chiunque intenda migliorare le proprie conoscenze professionali.Oltre che la completa trattazione dell'argomento, fatta con ricchezza di imma-gini che testimoniano l'accuratezza delle soluzioni adottate nei casi clinici pre-sentati, il lettore apprezzera il rigore nella impostazione diagnostica dei casi, ele-mento utile ed essenziale non solo in protesi rimovibile ma anche nelle soluzioni piu moderne ed attuali quali sono la protesi fissa su denti naturali e su impianti.Auguro a questo libro una vasta diffusione, mi congratulo con l'amico e colle-ga Prof. Maurizio Franchi ed in particolare con Sergio Bortolini e Renato Rossi... -
La medicina predittiva
LA MEDICINA PREDITTIVAGenetica e salutedi G. SILVESTRI. Presentazione di J. Dausset. Prefazione di P. Brunetti. Volume di 178 pagine, illustrato anche a colori.“È per me un grande piacere presentare al pubblico italiano il più recente lavoro di uno dei miei primi allievi, il prof. Giorgio Silvestri. L’argomento di questa monografia è tra quelli che più mi stanno a cuore: la Medicina Predittiva…Il lettore di questa pubblicazione si troverà a seguire con interesse l’eccellente sequenza dei capitoli che, muovendo dalle basi biologiche, lo condurrà alle applicazioni cliniche, con rilievo particolare ai problemi etici che accompagnano la Medicina Predittiva e alle responsabilità che ne derivano.”Jean DaussetPremio Nobel per la Medicina 1980“…Il volume di Silvestri va inteso come una introduzione a un modo nuovo di intendere la medicina che muove oggi i primi passi ma che è destinato ad esplodere nel prossimo futuro con la realizzazione di metodi di intervento sempre più individualizzati.Anche se la materia trattata è implicitamente complessa, l’Autore riesce ad esporla con uno stile piano, agile, di grande chiarezza ed efficacia così da abbinare la trasmissione di una mole considerevole di informazioni con una piacevole lettura. Questo obiettivo è stato conseguito senza venir mai meno ad un estremo rigore scientifico che pervade tutto il testo distinguendolo nettamente da una semplice opera di divulgazione ed assimilandolo invece ad un compendio scientifico di alto livello…”Paolo BrunettiDirettore Dipartimento di Medicina Interna,Scienze Endocrine e MetabolicheUniversità degli Studi di Perugia -
Perché siamo diversi
Perché siamo diversi?di C. Loeb. Volume di 224 pagine, illustrato.Nell’epoca in cui la genetica sembra risolvere i più rilevanti problemi in campo medico, la risposta più adatta alla domanda “perchè siamo diversi?”, appare obbligatoria: “ perchè abbiamo geni diversi”. Ma questa risposta solo in parte è adeguata alla realtà della personalità umana normale.Sono tratteggiati come esempio-modello, i comportamenti, i sentimenti e le emozioni, le capacità intellettuali, i progetti di vita di un gruppo omogeneo costituito da cinque persone, padre, madre e tre figli, componenti lo stesso nucleo familiare, i quali dimostrano caratteristiche di personalità estremamente diverse.L’indagine sulle differenze della personalità umana normale viene affrontata riportando i più rilevanti e attuali approcci psicologici, valutando i possibili substrati neurali delle caratteristiche di personalità, ed infine illustrando e commentando i dati più recenti relativi alla genetica dei tratti di personalità e all’influenza dei fattori ambientali condivisi e non condivisi e delle correlazioni genotipo-ambiente.L’epilogo sottolinea che nell’ambito delle caratteristiche di personalità normale, la trasmissione è multigenica e multifattoriale, cioè dovuta a numerosi geni, nella misura tra il 40% e il 60%, mentre i restanti fattori determinanti sono di tipo ambientale. Al momento attuale, tuttavia, il contributo genetico e il contributo ambientale non possono essere facilmente scissi l’uno dall’altro, trattandosi di fattori strettamente interconnessi e, soprattutto, interagenti.********Carlo Loeb, professore emerito di Neurologia presso l’Università di Genova, è stato professore di Clinica delle Malattie Nervose e Mentali all’Università di Sassari e Genova. Già Presidente della Società Italiana di Neurologia e Vice-presidente della World Federation of Neurology, è membro corrispondente dell’American Neurological Association e dell’American Academy of Neurology, Fellow dello Stroke Council-American Heart Association, membro della Royal Society of Medicine, membro à titre étrangé della Societé Française de Neurologie. è autore di oltre 350 pubblicazioni su riviste italiane e straniere, e autore o coautore di 9 libri pubblicati sia in Italia, sia presso case editrici americane, tedesche, francesi. -
Trattato italiano di medicina di laboratorio. Vol. 2: Biochimica clinica speciale.
PrefazioneQuando l’Editore Piccin nel 1993 iniziò la pubblicazione del I volume del “Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio” diretto dal compianto Prof. Angelo Burlina, forse non immaginava che il completamento dell’opera avrebbe richiesto tanto impegno e tempo, tanto da essere ancora oggi in attesa della conclusione; e neppure che l’aggiornamento dei volumi via via pubblicati sui vari aspetti della materia risultasse così problematico.Appariva ragionevole, in quegli anni lontani, presumere che la disciplina fosse ormai entrata in una fase di assestamento e che, di conseguenza, le modifiche sarebbero state, nel tempo, di ampiezza limitata.Da qui anche la decisione dell’Editore di scegliere per l’opera la soluzione originale di stampa a fogli mobili nella convinzione che qualche sostituzione e/o aggiunta avrebbe potuto essere sufficiente per un tempo ragionevole per assicurare un idoneo aggiornamento.Invece, anche senza entrare in settori particolari come quello della biologia molecolare e di tutte le sue ricadute nell’ambito del laboratorio, ma limitandoci al campo della biochimica clinica applicata, oggetto del presente volume, le cose non sono andate secondo tale previsione.E debbo riconoscere che quando l’Editore Piccin, sul finire del 1999, mi sollecitò ad interpellare gli autori del volume, che avevo a suo tempo curato, per verificare l’opportunità di un aggiornamento, ho avuto non poche perplessità; anche per avere, nel frattempo, perso in parte il contatto con alcune realtà che avevano mostrato i maggiori cambiamenti.Forse anche per questo errore di percezione i tempi indicati agli autori per l’aggiornamento risultarono del tutto inadeguati per difetto.Questa circostanza ha creato perplessità e anche qualche giusta lamentela da parte di quei colleghi che per maggiore zelo, o per minore ampiezza delle modifiche da apportare ai loro elaborati, hanno provveduto a consegnare le aggiunte nei tempi prestabiliti; in tal modo si sono visti ritardare la stampa, che si è protratta fino a questo momento, non senza pregiudizio, talvolta, per la completezza dell’aggiornamento medesimo.Di questo inconveniente chiedo venia ai colleghi assumendomi in parte la responsabilità.In sintesi possiamo dire che alcuni capitoli sono rimasti del tutto o quasi immutati, per avere ormai gli argomenti trovato una loro definitiva configurazione (capitoli 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15).Altri hanno subito modificazioni parziali, ma importanti, per almeno tre motivi:1) per un affinamento nelle misure analitiche, dovute all’evoluzione tecnologica;2) per un più approfondito inquadramento fisiopatologico dell’argomento e una più stringente applicazione alla clinica del dato di laboratorio;3) per l’introduzione di nuovi analiti (farmaci, marcatori biologici, xenobiotici).Circa il primo punto, ricordiamo l’impiego in molti settori del laboratorio di tecniche nuove, o molto più perfezionate, quali la spettrometria di risonanza magnetica, la spettrometria di massa, la spettrometria accoppiata al plasma, la elettroforesi capillare, la immunofissazione, la immunochimica con marcatori sempre più diversificati e sensibili (bio e chemiluminescenti). L’impiego in laboratorio di queste tecniche nuove, o almeno più perfezionate, ha consentito di ottenere, per molti analiti, misure più precise e/o più accurate e in, taluni casi, ha permesso di definire metodi di misura “definitivi”.Riguardo al secondo punto si è dovuto tenere conto della nuova ricerca della medicina basata sulle prove di evidenza... -
Malattie del rene, delle vie urinarie e dell'apparato genitale maschile
PresentazioneAbbiamo il piacere e l'onore di presentare il Volume Malattie del Rene, delle Vie Urinarie e dell'Apparato Genitale Maschile dell'ampio Trattato di Medicina Interna di Larizza, edito a distanza di oltre 15 anni dalla precedente edizione e curato dal Prof. Alberto Albertazzi e dal Prof. Massimo Porena.Molte cose sono cambiate in questi anni ad un punto tale da consentirci di parlare di vere e proprie ""rivoluzioni"""" diagnostico-terapeutiche grazie alla ricerca biomedica che ha trainato un tumultuoso sviluppo tecnologico.Le nuove conoscenze in campo nefrologico hanno permesso una più accurata diagnosi patogenetica soprattutto nelle nefropatie glomerulari ed una impostazione terapeutica indirizzata a limitare i danni dei vari fattori lesivi.L'insufficienza renale progressiva è una patologia particolarmente impegnativa e mostra un rapido aumento portando ad un conseguente incremento del numero dei pazienti che necessitano di una terapia sostitutiva (dialisi e trapianto). La sfida nei prossimi anni è quella di rallentare la progressione delle nefropatie croniche mediante strategie di intervento mirate al controllo dei fattori di rischio e delle comorbidità.Per raggiungere risultati significativi è necessario che ogni Medico possa arricchire il proprio bagaglio culturale sulle varie nefropatie per intervenire tempestivamente.È costantemente cresciuta la percezione della Urologia come disciplina medico-chirurgica """"strategica"""" per il bagaglio culturale di ogni Medico, sia per l'importanza assoluta delle patologie urologiche, sia per la loro crescente incidenza nella popolazione generale.Alcune patologie che una volta rappresentavano un tabù (come l'incontinenza urinaria nelle donne o l'impotenza nell'uomo) o venivano accettate come un inevitabile risultato del processo di invecchiamento (si pensi all'ipertrofia prostatica benigna), vengono oggi percepite dal paziente nella loro giusta dimensione, ed è compito del Medico saperle diagnosticare e curare.La Clinica Urologica ed Andrologica dell'Università di Perugia, la cui Direzione ho ereditato dal mio Maestro Prof. Francesco Micali, ha maturato in questi anni una grande esperienza.È proprio questa esperienza di vita vissuta accanto ai Pazienti, insieme ai risultati di tante ricerche ed alle acquisizioni culturali più moderne che noi ed i nostri Collaboratori abbiamo cercato di trasmettere con l'elaborazione di questo Volume."" -
Reumatologia dell'età evolutiva
Dalla presentazione del Prof. S. TodescoIl volume che il prof. Zorzin ha allestito assieme ai suoi Collaboratori affronta il tema complesso delle malattie reumatiche dell'età evolutiva, che viene fissata fino ai 18 anni, quando si considera compiuto l'accrescimento scheletrico.La rassegna dei vari capitoli di patologia è opportunamente preceduta da elementi generali di semeiotica reumatologica pediatrica, clinica e strumentale, di fisiopatologia del dolore articolare e del processo immunoflogistico, e da nozioni sullo sviluppo scheletrico che preludono ai capitoli dedicati alla patologia ossea dell'età evolutiva. Oltre alla terapia farmacologica vengono presentati anche elementi di Medicina Riabilitativa, particolarmente indispensabili nel trattamento complessivo delle affezioni muscoloscheletriche dell'età evolutiva. L'iconografia è tratta dall'esperienza clinica personale. Assieme agli altri contenuti essa testimonia ulteriormente la competenza accumulata nello specifico settore che il trattato illustra tanto concretamente. La bibliografia riporta i riferimenti più esenziali ed aggiornati della letteratura.Nel suo insieme questo trattato del Prof. Lelio Zorzin copre con accuratezza ed abbondanza di nozioni un capitolo della Reumatologia e della Pediatria ben definito e di grande impatto sia clinico che culturale. Non è difficile prevederne un ottimo successo, anche per il suo valore pratico, frutto di una precisa esperienza personale pluriennale. -
Textbook of dermatologic surgery. Vol. 1
Il Textbook of Dermatologic Surgery è stato scritto per fornire al dermatologo uno strumento per migliorare le proprie conoscenze e tecniche chirurgiche ed affrontare le richieste di prestazioni chirurgiche, che oggi sono enormemente aumentate e si sono significativamente differenziate. È superfluo in tal senso far rilevare l'importanza che in questi anni hanno assunto le malattie di tipo tumorale che, specie per quel che riguarda l'organo cutaneo, fanno registrare una incidenza sempre più elevata. Accanto a prestazioni chirurgiche di tipo oncologico, oggi vengono altresì richieste, in numero sempre crescente, tutta una serie di prestazioni di tipo chirurgico-cosmetologico, che prevedono anche l'impiego di varie apparecchiature (lasers, ultrasuoni, radiofrequenze, ecc.) spesso ad alto contenuto tecnologico e dotate di ben evidenti azioni biologiche. -
Diagnostica medica & terapia attuali
"Il volume presente è dedicato soprattutto alla medicina interna ma si estende molto al di là di questa disciplina, affrontando anche molti problemi non-internistici che il medico incontra nella sua pratica quotidiana: dalla oculistica alla valutazione preoperatoria del malato, dalla otorinolaringoiatria fino alla psichiatria e ai problemi legati con la fine della vita. Il libro curato da Tierney, McPhee e Papadakis si propone di esporre, con uno stile stringato e in uno spazio relativamente ristretto, le nozioni oggi indispensabili per la pratica medica; esso, infatti, riporta le più recenti acquisizioni diagnostico-terapeutiche e fa largo riferimento alle linee-guida più autorevoli, mantenendo però sempre la struttura di un vero trattato nel quale le conoscenze classiche e quelle più attuali convivono insieme e si compenetrano. Infatti, le notizie più recenti e clinicamente utili, lungi dal venire esposte in una sequenza priva di connessioni razionali, sono precedute dalle nozioni teoriche che le giustificano e vengono collocate e integrate all'interno di una rete razionale di conoscenze che costituisce l'edificio concettuale della medicina."""" (Dalla Presentazione dell'edizione italiana)." -
Parodontologia chirurgica mucogengivale. Procedure di chirurgia plastica e rigenerativa dei tessuti parodontali e peri-implantari
Il libro è costantemente guidato dall'estetica, o meglio dal raggiungimento della migliore estetica possibile con le tecniche chirurgiche e protesiche. Il ""cammino"""" che il lettore fa, leggendo il libro, lo porta attraverso le tecniche di chirurgia estetica mucogengivale, resettive, ricostruttive, accompagnato dagli accorgimenti protesici più efficaci per raggiungere l'obbiettivo. Questo cammino conduce il lettore naturalmente agli impianti ed alla ricostruzione dei tessuti duri e molli intorno ad essi. La lettura diventa un vero percorso didattico grazie alle fotografie ed ai disegni che descrivono in dettaglio le tecniche proposte, inoltre al termine di ogni capitolo, chi vorrà approfondire l'argomento, troverà una bibliografia dettagliata dei lavori più significativi relativi all'argomento discusso."" -
Atlante a colori di riflessologia del piede e della mano
Il massaggio delle zone riflesse della mano e del piede è un tipo di trattamento basato sulle correlazioni tra gli organi zang-fu della medicina cinese, le relazioni tra l’interno e l’esterno del corpo, la teoria dei canali principali e secondari e la moderna comprensione medica dei riflessi nervosi e dell’olografia biologica. Questo tipo di massaggio è efficace per preservare la salute e prevenire e curare le malattie e vari problemi di salute odierni, come la sindrome da affaticamento cronico, gli squilibri endocrini, i disturbi d’ansia e la sindrome da menopausa. La massoterapia delle zone riflesse della mano e del piede è in grado di ripristinare il benessere psicologico, l’omeostasi ormonale, l’equilibrio dinamico-statico degli elementi, quello nutritivo, metabolico, acido-base, e tra yin e yang e promuovere il flusso del qi e del sangue. Può inoltre accelerare il ritorno ad uno stato di salute, cioè non solo uno stato privo di malattie e di debolezza, ma uno stato di effettivo benessere, con una perfetta armonia psicologica e fisiologica. -
Oncologia
"La prima edizione di Oncologia: Principi e pratica venne pubblicata nel 1982. Adesso, dopo oltre 30 anni, siamo lieti di presentare la decima edizione, quasi una pietra miliare. La nostra intenzione, quando pubblicammo la prima edizione, era di pubblicare un libro che fosse completo ed equilibrato e trattasse non solo un settore, come si usava all’epoca nei testi di oncologia, ma fornisse una visione approfondita, con i pareri degli esperti, su tutte le specialità.rnInfatti, una caratteristica dei capitoli dedicati alla patologia, allora come adesso, era ed e il contributo di più autori in ognuna delle principali specializzazioni.rnPersino negli anni ’80 era chiaro che il settore dell’oncologia stava cambiando rapidamente e sarebbe stato necessario pubblicare regolarmente nuove edizioni per tenere il testo aggiornato.rnDieci edizioni in poco più di 30 anni e quasi un record per un libro di testo ed e grazie a questo che Oncologia: Principi e pratica e il testo di oncologia più famoso a livello mondiale.rnUno sguardo a come l’indice di questa decima edizione e cambiato rispetto alla prima edizione dimostra gli enormi cambiamenti nella nostra comprensione della biologia del cancro e dell’applicazione di queste informazioni alla pratica della medicina nei 32 anni passati.rnTutti questi cambiamenti sono stati riportati nelle dieci edizioni del libro e il testo e stato un importante veicolo per la trasmissione delle nuove informazioni nella pratica clinica. Col nuovo formato della decima edizione, ci aspettiamo che questo continui."""" (Prefazione)" -
L'infermiere di sala operatoria
Questo lavoro ha richiesto impegno ed oltre due anni di tempo per la sua elaborazione, anche a causa dell’evento pandemico che ha visto noi operatori sanitari inevitabilmente impegnati in maniera pressante ed in prima linea sul campo. rnrnI contenuti, oltre a riferimenti bibliografici e formazione accademica, includono vari anni di lavoro ed esperienza in numerose sale operatorie di strutture ospedaliere romane, ove, grazie anche all’impegno e all’applicazione professionale, ho avuto numerose opportunità e possibilità di evoluzione personale e professionale. rnrnUn ringraziamento va ai numerosi colleghi, chirurghi ed anestesisti, incrociati lungo il mio cammino nel mondo delle sale operatorie, i quali, con la loro competenza, pazienza e disponibilità, mi hanno permesso di crescere e progredire. A tale proposito rivolgo un pensiero speciale alla Dottoressa Giuliana Cossu, infermiera prima e coordinatrice poi di sala operatoria, che ha dato tanto alla professione infermieristica e a me, durante tutto il tempo trascorso al suo fianco. rnrnL’applicazione della mia competenza durante l’arco degli anni, nelle varie sale operatorie, si riferisce sia al ruolo di strumentista/infermiera di sala multidisciplinare, sia al ruolo di coordinatrice clinica in una prima fase e, in seguito, di coordinatrice gestionale di sala operatoria. rnrnIn questo tempo l’acquisizione delle competenze è stata notevole ma, considerando l’evoluzione continua di tecniche e attività chirurgiche ed anestesiologiche nelle sale operatorie, è imperativo avere ancora molto da poter acquisire ed imparare. rnrnL’elaborazione di questo lavoro mira all’obiettivo di poter essere uno strumento utile a coloro che, già nel percorso di studi della laurea triennale in infermieristica, si avvicinano alle attività di sala operatoria durante lo svolgimento del loro tirocinio; a coloro che intraprendono il percorso accademico di specializzazione in assistenza chirurgica in sala operatoria; nonché a coloro che iniziano, in qualità di neo-assunti e/o neo-inseriti provenienti da diverse unità operative, a svolgere la professione infermieristica in sala operatoria. rnrnPuò essere uno strumento utile anche a colleghi già esperti di assistenza in sala operatoria, ma che si avvicinano per le prime volte a nuove discipline chirurgiche mai svolte in precedenza. rnrnL’idea del progetto ha avuto, unitamente alla volontà della Professoressa Rosaria Alvaro, Professore Ordinario di Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, inizio con un team di colleghi di varie realtà in ospedali romani, per poi essere elaborato e portato a termine da me per loro scelta. Ringrazio per questa opportunitàrnla Professoressa e per la collaborazione i colleghi Dottoressa Teresa Nardulli, Dottoressa Rossana Grande, Dottor Massimiliano Di Carlo.rnrnPaola Romanazzi -
Tavole periodiche degli elementi
2 tavole indivisibiliTavole pieghevoli (stampate a colori fronte e retro)Formato: 420 x 297 mm (formato piegato: 210 x 297 mm)Materiale: carta plastificataLingua: italianoInformazioni per ogni elemento chimico: Raggio atomico in pm (10-12 m), Elettronegatività, Energia di 1a ionizzazione in kJ mol-1, Affinità elettronica in kJ mol-1, Nome elemento, Configurazione elettronica, Simbolo, Stati di ossidazione, Peso atomicoFonti: Raggi atomici: J. C. Slater ""Atomict Radii in Crystals"""" J. Chem. Phys. 41 (1964) 3199. Affinità elettroniche: Handbook of Chemistry and Physics, 71st edition, 1990-1991Pesi atomici standard, IUPAC 2016A cura delle Prof.sse Laura Orian e Cristina Tubaro, Università degli Studi di Padova"" -
Farmacologia generale e speciale. Per le lauree sanitarie
"Dal 2010, anno della sua prima pubblicazione, Farmacologia generale e speciale per le lauree sanitarie è diventato, nel corso del tempo, uno dei testi di riferimento per l’apprendimento della farmacologia da parte degli studenti iscritti a percorsi di studio medico-sanitario, come ad esempio le Lauree in Infermieristica, Igiene dentale, Fisioterapia, Dietistica, Ortottica ed altre ancora.rnrnIn questa seconda edizione abbiamo confermato la stessa impostazione precedentemente adottata, trattando la materia sia dal punto di vista molecolare, cioè dei meccanismi d’azione dei vari farmaci, sia dal punto di vista più clinico dei loro effetti terapeutici e indesiderati. rnrnPur mantenendo una esposizione dei vari argomenti concisa e schematica, ci siamo proposti di migliorare la componente iconografi ca integrando il testo con nuovi schemi e figure per facilitare l’apprendimento da parte degli studenti che affrontano una delle materie biomediche più affascinanti, ma anche complesse e corpose.rnrnTutti i capitoli sono stati rivisti, aggiornati ed integrati, ove necessario. Sia nella sezione di farmacologia generale sia in quella di farmacologia speciale sono stati inseriti nuovi capitoli o nuovi paragrafi dedicati ad esempio alla tossicologia, ai farmaci biosimilari, alla terapia genica e ai farmaci biotecnologici, cercando di rispondere all’evoluzione che queste specifiche tematiche hanno subito nei tempi recenti. Per perseguire questo obiettivo, in alcune sezioni del testo ci siamo rivolti a Collaboratori esperti che hanno messo a disposizione le loro specifiche conoscenze e professionalità."""""