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La fanciulla poetessa e l'uomo ciccione
"La fanciulla poetessa e l'uomo ciccione"""" di Leila Mirka è una raccolta di racconti brevi nei quali il cinismo e l'umorismo si fondono creando un insieme piuttosto singolare. Concentrando su di essi il tema del paradosso, la nostra bravissima Autrice volge l'attenzione sulla vacuità dei luoghi comuni, sulle aperte contraddizioni che stimolano la riflessione e sugli scenari grotteschi, tali da suscitare a volte il riso e altre volte l'indignazione. È esattamente in questa simultaneità di sentimenti che trovano spazio tali racconti, in qui l'elemento narrativo, volgente al drammatico, costituisce altresì il principio essenziale che va ad intersecarsi in ogni storia creando una sorta di fil rouge tra le narrazioni. La fermata dei senza futuro; L'emicrania; Belfi; L'uomo ciccione e la fanciulla poetessa; La porta serrata; Il rosso sul grigio ed altri, in questa splendida raccolta da leggere tutta d'un fiato." -
Termodinamica in evoluzione
A seguito della pubblicazione dei Mulini-a-vento, prosegue il dialogo con la scienza con Termodinamica in evoluzione nel quale il professor Luigi Maria Murone, con grande perizia, espone i suoi concetti da sempre considerati innovativi e geniali. Essi si concentrano sulle varianti del ciclo Rankine-Hirn, i cicli entalpici ed entropici, i quali possono riciclare tutto il calore latente di condensazione, facendo variare il rendimento (η) nell'intervallo fino al valore unitario (η= 1). L'inattesa fonte di energia che ne scaturisce potrebbe essere la soluzione della crisi energetica mondiale, garantendo lavoro e acqua potabile, tutto questo senza impegnare altre fonti energetiche inutili, costose e di scarso rendimento. Le sue teorie sono affascinanti e in nome del progresso rivoluziona il pensiero comune, obiettando quei principi considerati da sempre intoccabili dalla fisica tradizionale e altresì aprendo la strada a nuove opportunità che potrebbero condurre la scienza su territori ancora inesplorati. Le intuizioni del professore, ampiamente dimostrate, dovrebbero essere prese in considerazione in quanto non convenzionali e potrebbero sovvertire i concetti cardine della Fisica e della Matematica. -
Pensieri della gente come me
Pensieri della gente come me di Gabriella Borgogni è qualcosa di diverso dalla ""solita"""" raccolta di poesie. Non solo perché in essa sono contenute anche delle pregevoli prose, ma soprattutto perché l'autrice utilizza diverse modalità espressive, diversi stili, mescolandoli tra loro. Così a prose diaristiche si succedono creazioni epistolari e momenti veri e propri di poesia."" -
Creaturae
Una società distopica, un futuro non troppo lontano ma parecchio diverso da quello a cui siamo abituati dalla fantascienza. È qui che vive Ettore, un vecchio che si guadagna da vivere cantando storie. La sua vita tranquilla, non certo agiata, è scandita dal trascorrere di giorni sempre tutti uguali. Il menestrello non può certo immaginare che tutto sta per cambiare drasticamente, e grazie a un bambino… -
La casa dei pensieri pesanti
Un viaggio attraverso i luoghi dell'infanzia, tra le mura in cui riecheggiano ancora le voci degli affetti più cari, custodi di ricordi indelebili e sensazioni che riaffiorano al percepire di un profumo o un fruscio. E poi l'adolescenza, il desiderio di autonomia e gli studi… il mondo degli adulti che apre le porte rivelando fragilità e incertezze. L'autrice guarda alla propria vita con occhi disincantati e si racconta in pagine di limpida sincerità, tracciando le tappe di un intenso percorso di crescita. I ricordi si intrecciano alle considerazioni di una donna ormai matura e consapevole, che ha conquistato quella libertà cui da sempre, bambina, anelava e che ha saputo guardare avanti, nonostante le avversità, e fare di quella casa dei pensieri pesanti un luogo nuovo in cui tornare a vivere. -
La mia Positano
Positano è un luogo noto in tutto il mondo, divenuto a partire dagli anni Cinquanta meta di vacanze e non solo da parte di personaggi famosi. In questa libro di memorie, Flavia De Luise racconta la storia della sua vita e della sua famiglia, ma al contempo ricostruisce alcuni tratti specifici della “positanesità”, che hanno contribuito a rendere il piccolo paese della costiera amalfitana un’icona di stile e di bellezza. Proprio alla bellezza delle acconciature la De Luise ha dedicato gran parte della sua vita, ospitando clienti importanti, ma anche gente più umile, sempre con la stessa dedizione e impegno. Un libro che è un viaggio nel tempo e che esalta il talento italiano, capace di risplendere oltre confine e di attirare a sé il resto del mondo. -
Il magazzino delle castagne
Angelina è nata il 6 marzo del 1863, in un piccolo borgo sul mare. Ha vissuto una vita semplice, ma piena, centrata sull'importanza dei legami familiari. L'autrice racconta uno spaccato della società italiana di inizio secolo con delicatezza e semplicità, presentando un tempo diverso nel quale la vita aveva altri ritmi, altri bisogni e altri valori. -
I versi di un poeta
È davvero piacevole la lettura di questa raccolta di poesie intitolata ""I versi di un poeta"""" di Edoardo Rosati. Nonostante i suoi tredici anni, il giovane autore si dimostra certamente molto maturo, sia per le tematiche scelte sia per lo stile poetico con cui le esprime."" -
L'inferno dello studente. Parodia della «Divina Commedia» in 34 canti
Una originale e acuta parodia dell'Inferno dantesco in cui i penitenti sono tutti studenti che hanno in qualche modo peccato contro sé stessi, gli altri o contro la scuola. Colui che si avventura coraggiosamente da vivo nei gironi infernali è accompagnato da guide che gli spiegano via via i vari orrori che si offrono ai suoi occhi. L'ironia dissacrante è ben studiata e congegnata nel rifare il verso alla famosa Commedia. Dietro lo sberleffo si nasconde però la critica verso alcuni mali che realmente intaccano la nostra epoca e che se non porteranno in un vero e proprio inferno, ma che nemmeno consentono però di vivere una vita equilibrata. Si potrebbe obiettare che invece siano proprio certi ""peccati"""" a rendere piacevole la vita: in questa parodia, che ha sempre una """"buona parola"""" per tutti gli studenti, la consolazione è che, almeno all'inferno, c'è un posto per noi... Ai lettori, chiaramente, l'ardua sentenza."" -
Emoti(c)ons
"Per le nuove generazioni, scrivere e interloquire attraverso apparecchi elettronici sempre più sofisticati è diventata una squallida routine. Ci si conosce chattando, al riparo del freddo schermo di uno smartphone, non luogo dell'immaginario in cui basta inserire un'emoticon sorridente, una faccina gialla birichina, per far credere che tutto sia in ordine, che si stia bene, quando invece dentro si prova tutt'altro, e magari si ha l'anima in frantumi. Il non verbale, quello che può comunicare il corpo con lo sguardo, la postura, il movimento, rimane ormai avulso da una comunicazione sempre più mediata e dissociata, in cui il linguaggio viene svilito nel suo potere creativo, salvifico e rigenerativo. E partirei proprio da questo concetto per cominciare a esprimere il valore e l'indispensabilità della silloge del Carnabuci: essa vuole rimettere al centro del discorso la parola, evocandola nella sua forza spirituale, nella sua autorevolezza graffiante e nel suo potere balsamico. […]"""" (Dalla Prefazione di Giuseppe Palladino)" -
La grande truffa
Luisa e Roberto si conoscono su una incantevole spiaggia affacciata sull'Adriatico: lei è una pittrice, che vende le sue opere a passanti e turisti; lui, invece, si trova lì per proseguire il lavoro di suo padre e le ricerche sul Porto Adrianeo, che un tempo sorgeva in quei luoghi ormai dimenticati. Bob è venuto insieme a Rachele, e quando presenta le due donne, questa escogita subito un piano per ricreare l'antico molo e riportare in auge la piccola cittadina: Luisa dovrà dipingere un quadro che rappresenti il Porto Adrianeo nel suo massimo splendore, lo spacceranno per un'opera del XVII secolo, che ricordi agli abitanti e alle istituzioni la bellezza di quel lembo di terra e l'importanza di preservarla. -
I ricordi della mamma
Ida Maria Manara fa rivivere tra le pagine di questo libro i ricordi della sua infanzia e della prima giovinezza, quelli che hanno definito la sua identità e il mondo che la circondava. La memoria, ""come un pozzo"""", li riporta a galla, anche se la vita ha condotto l'autrice lontana dalla sua solida terra d'origine, da Figino Serenza (in Brianza), all'affascinante Sicilia (ad Aci Castello). Impossibile dimenticare le proprie radici, gli affetti cari e i luoghi attraversati, le tradizioni e i costumi, gli aneddoti bizzarri e le monellerie, i profumi e i sapori che emergono da racconti dolci, simpatici o che stimolano la riflessione. Impossibile anche cancellare dalla memoria l'orrore della seconda guerra mondiale, la paura, la fame e il freddo. Con il cuore colorato dalle sfumature verdi della sua Brianza del passato e da quelle azzurre della Sicilia del presente, l'autrice descrive intensamente ciò che i suoi occhi di bambina hanno osservato, l'amore per i suoi genitori, per un'amica speciale, per la sua """"Isola Felice"""", per un'epoca in cui si era più ricchi pur essendo poveri e in cui vi era una forte speranza del futuro. L'opera è una preziosa testimonianza per tutti i lettori e un dono speciale per la famiglia di Ida Maria."" -
Una fame da lupi
Il profondo baratro dei disturbi del comportamento alimentare in cui cade la protagonista di Una fame da lupi di Adelaide Tamm è indice di un enorme disagio psicofisico generato da incomprensioni, senso di inadeguatezza e assenza di autostima. Incapace di combattere contro i Lupi e di far valere le proprie ragioni, soccombe e dichiara guerra a sé stessa, ingurgitando tutto il suo disagio per poi riversarlo e liberarsene. Adelaide tratteggia una storia molto delicata, legata ai disagi alimentari e a ciò che comporta condividerne le conseguenze con l'ambiente circostante. È un racconto-testimonianza in cui la protagonista si regala un'altra possibilità; la consapevolezza la induce a intraprendere un percorso in cui una debole luce in fondo al tunnel si intravede: è quella della salvezza, della rinascita. Il romanzo breve della nostra brava Autrice sarà d'esempio alle tante persone che costantemente condividono i loro disagi con le alterazioni del comportamento alimentare: piaga della società moderna, testimoniante la disagevole appartenenza ad un mondo che si avverte sempre più estraneo a sé stessi. -
Prove d’incanto tra le spine
"[…] Non mancano poi i componimenti per gli affetti più cari: a mio modesto avviso, questa zona della raccolta, più intimista, è quella che raggiunge le vette elegiache migliori. Qui l'autrice mostra il suo volto più umano, scoprendosi nel valore del ricordo, nelle fragilità, nelle debolezze, nei timori, ma anche dimostrando di avere delle ancore salde a cui sorreggersi nelle burrasche, quel patrimonio di persone che l'hanno accompagnata nel percorso di vita unendo i pezzi del puzzle della sua identità di donna. E anche l'essere donna non è alieno dallo scrivere poetico. Essere donna in una società che sul corpo femminile gioca una battaglia violentissima, imponendo standard di perfezione irraggiungibili che rischiano di far crollare le personalità più insicure nel buio tunnel dell'inadeguatezza e della depressione. Qui l'autrice ci mostra come l'autoironia sia un meccanismo di difesa splendido e dirompente per """"riderci su"""", per scherzare sui propri difetti e accoglierli, come amici un po' bizzarri coi quali si impara a convivere."""" (Dalla prefazione di Giuseppe Palladino)" -
Guerra di cuori
Debora ha vent'anni, vive a Salerno e frequenta l'università di Lettere Moderne. È una ragazza sentimentale, simpatica e sensibile, cresciuta nel sogno di vivere una favola come quella della Bella e la Bestia, convinta che anche l'uomo più tenebroso possa innamorarsi e trasformarsi nel principe azzurro. La sua sicurezza, però, vacilla quando incontra l'affascinante Claudio, un ragazzo dai comportamenti contraddittori che a tratti sembra interessato a lei e a tratti sfuggente fino a risultare un po' matto. Ciononostante e al di là di alcune divergenze, la loro complicità è innegabile quando sono insieme. Il cuore di Debora è puro e coraggioso, riemerge ogni volta dopo che lui lo schiaccia. Perché Claudio si comporta così? L'amorevole mamma di Debbi e le amiche fidate tentano di aprirle gli occhi, ma solo durante l'ultimo incontro Claudio ferisce la ragazza al punto da indurla a interrompere ogni contatto. ""Ultimo incontro""""... sino a un certo punto. Dopo sei anni, infatti, i due si rivedono; la vita li ha cambiati, maturati e forse tutto verrà rimesso in discussione. L'autrice, con uno stile dolce, ironico e fluido, ci trascina in una storia romantica e appassionante in cui nulla va dato per scontato e tutto è ancora possibile nonostante gli imprevisti della vita."" -
Di questi tempi si parla con gli occhi
[…] Il diktat ora non è solo sopravvivere fisicamente, ma anche provare a rimanere sani di mente. Già, perché sui social, unica finestra sul mondo, si innalzano forti le voci del complotto, delle multinazionali che vogliono far collassare il sistema economico, dei medici dittatori che iniettano nelle menti il male della falsità. Il coronavirus non esiste. Si rischia il corto circuito della dissociazione mentale. Specie per chi in casa è solo, e magari non ha nemmeno un animale domestico cui aggrapparsi. Sviluppiamo una specie di ritrosia verso i desideri, che teniamo lontani come la peste. Marzo e aprile sono mesi angoscianti, composti di giorni sempre uguali, conditi da frustrazione, sirene di ambulanze, megafoni che ci urlano di ""stare a casa"""". E solitudine. Soprattutto solitudine. E rassegnazione. Ci assalgono i rimorsi per quanto si poteva fare e non si è fatto e magari non si potrà far più. Chi lo sa. Non sappiamo quando finirà, ma una cosa è certa: niente sarà più come prima. […] (Dalla prefazione di Giuseppe Palladino)"" -
Emozioni pubbliche
"[...] Non mancano inoltre delle liriche dal sapore fumettistico o futuristico, in cui il verso, su indicazione dell'autrice, può esser letto in/da direzioni diverse. Un'altra grande lezione antropologica offertaci in maniera giocosa: la realtà non è mai univoca, dipende sempre da quale punto di vista la si osserva. Ognuno, dal suo angolino di mondo, ha una prospettiva differente, ma spesso non è in grado di vedere al di là del suo naso, e preferisce chiudersi nelle botteghe oscure della presunta verità! Situazione oltremodo peggiorata dai social media, depositi supremi di assunti tautologici, in cui ognuno, a colpi di tastiera, dispensa aforismi incontestabili che uccidono il dialogo e fomentano l'odio. Emozioni Pubbliche rema invece controcorrente, vuole essere un luogo di incontro e di comunione con l'altro, di abolizione di ogni settarismo. Questa è una poesia nazional-popolare che desidera arrivare a chiunque sia disposto a mettersi un po' in gioco, a sedersi al tavolo con gli altri per dividere l'enorme quantità di cibo per la mente che la scrittrice ha voluto regalarci."""" (dalla prefazione di Giuseppe Palladino)" -
Ghirigori
"Accoglienti"""" è il primo aggettivo che viene alla mente in relazione a questi quindici racconti. Sì, perché ognuno può ritrovarsi, sentirsi compreso e accettato. Accolto, appunto. Un'umanità varia, ferita ma ottimista, desiderosa di non farsi abbattere, pronta a risorgere, sempre. Ghirigori ha vinto il Premio Speciale della Giuria al 47° Premio Letterario Casentino 2022." -
Io e te in viaggio in oltre 1000 storie per la prima e la seconda infanzia
In un'epoca come quella nella quale viviamo, dominata dall'influenza nella vita individuale e sociale delle tecnologie digitali che prediligono la semplificazione alla complessità, diventa ancora più importante tenere presente che non esiste un'unica verità interpretativa anche delle storie letterarie e delle altre forme della creatività. Vi sono invece verità parziali e punti di vista soggettivi da mettere in relazione con il maggior numero di adulti che svolgono, in diversi ambiti, una funzione educativa e formativa. E tutto ciò è ancora più importante quando il tema riguarda la prima e la seconda infanzia, sulle quali Giovanni Greci si sofferma in questo saggio con l'obiettivo di contribuire a un arricchimento collettivo, grazie a un'analisi imperniata sull'ascolto e sul confronto in relazione alle varie fasi di sviluppo del bambino, nella consapevolezza che ogni storia condivisa è anche fonte di una contaminazione e di una crescita reciproca. -
La vita non è un film
La vita non è un film. Eppure i film riescono benissimo nelle opere migliori a rappresentare le tante pieghe che può prendere una vita. Michael vive a New York ed è un appassionato di cinema, un hobby solitario che ha coltivato sin da piccolo e che lo ha accompagnato a lungo. Ora si spaccia per critico cinematografico, mestiere che non gli rende un granché. Ma l'incontro in piscina con una certa Susy, di famiglia molto benestante, cambierà per sempre il corso della sua vita. Questo però è solo il Primo Tempo del romanzo che state per leggere. Con un inaspettato sliding doors nel Secondo Tempo Michael incontra sì Susy ma non va al di là di un breve scambio di battute. Divertente e pieno di citazioni di film famosi, La vita non è un film è un audace racconto in due parti che mostra l'importanza delle scelte, perché la vita non è solo una questione di fortuna. Un romanzo che cattura il lettore e lo tiene incollato alla pagina come fosse uno spettatore di un film davanti a uno schermo. Il potere delle immagini create dalle parole.