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Sfumature riflesse
«[…] Definirei invece lo stile del Forlani come dotato di forti tratti impressionistici, tanto che si potrebbe quasi parlare di ""acquerelli verbali"""", almeno nella volontà di rappresentare i misteri della natura attraverso il colore e il suono, capaci di evocare sensazioni visive, olfattive e tattili, rese tali dall'utilizzo di sinestesie e sintagmi nominali (mare di seta o onde perlate). La sua tecnica di disegno della natura e degli oggetti è solo in apparenza realistica: lontano dalla tradizione razionalista, che ama rappresentare la realtà in tutti i suoi aspetti e in maniera ordinata e composta, l'autore sembra suggerirci che le cose nascondono sempre un significato che non si può indagare con la fredda logica della coscienza. È come se gli oggetti contenessero un magma misterioso, che il poeta intuisce e riferisce per frammenti, con pennellate rapide sgorganti dalle acque pure dell'inconscio. Ma i dettagli della natura non esprimono qualcosa di preciso, manca un centro di gravità, i punti di vista si sdoppiano e i particolari prevalgono sulla totalità, per comunicare spesso solitudine, angoscia dell'io e il mistero insolubile del creato. […]» (dalla prefazione di Giuseppe Palladino)"" -
Poesia
"Mi chiamo Maria Grazia Valori e sono una vecchia signora di ottantadue anni nata a Viareggio dove sono stata e sono ancora presidente Laureata in economia e commercio all'Università di Pisa in anni in cui le ragazze non frequentavano certo quella facoltà... Ho cominciato a lavorare nella scuola media come insegnate di matematica e scienze e in seguito come preside La mia scelta è stata sempre per scuole di quartiere e gli anni erano difficili !!! da allora sono diventata e continuo ad essere la """"stimata preside Valori"""". Ho una figlia """"grande"""" gioia di vita... e un grande amore: il mare! Da molti anni sono in possesso di molte poesie scritte da un uomo con cui ho avuto un lungo prezioso rapporto di amicizia, durato fino alla sua morte parecchi, anni fa. Dopo tanto tempo, ho (finalmente) deciso di far conoscere i suoi scritti, testimonianze della mia vita e di (quei) tempi lontani.""""" -
Una guarigione consapevole. Dalla paura al coraggio
"In quel letto e per tutto l'anno a seguire ho provato così tanto dolore fisico da poterlo spalmare in molte vite e ad oggi credo di aver fatto un corso accelerato in merito. Questa è una delle ragioni per cui mi sono sentita di scrivere questo libro. L'ho visto, l'ho sentito, l'ho studiato, l'ho percepito fino all'ultimo istante e alla fine ho trovato il modo di uscirne"""". L'autrice ci narra della sua malattia arrivata all'improvviso a deviare la rotta, dell'incontro con il dolore e del suo superamento, perché non si perde mai, si può solo guardare avanti, analizzando sé stessi, aiutati dalla fede e dall'amore degli altri." -
Numero primo. L’arte di essere unici e imprevedibili, nella vita e nel business
"Perché numero primo? Perché è sfida, unicità, infinità, imprevedibilità"""". Essere dei numeri primi richiede sacrifici e avanzare contro corrente, a volte. È una strada in salita ma ricca di soddisfazioni. Con passione e competenza, mettendo a disposizione il suo bagaglio professionale e umano, l'autore ci dona un saggio davvero interessante sulla possibilità di divenire individui unici, operando dei veri cambiamenti in nome di una consapevolezza diversa, nella vita così come nel business." -
Nuda
Nuda di Elettra Zuanazzi, è una silloge i cui componimenti trasmettono principalmente e in modo molto chiaro l'inquietudine che alberga nell'animo dell'autrice. In questa dimensione di incertezza e precarietà nella quale si muovono i versi si avverte un timore verso le aspettative del mondo. Di fronte a ciò, le persone cui sono dedicate e ispirate le poesie rappresentano o hanno rappresentato degli appigli ai quali potersi aggrappare per non lasciarsi trascinare da questa corrente incessante. -
Il mio posto nel mondo
Andrea e Vittoria si trovano sulla loro amata Isola della regione toscana. Non si conoscono, ma senza saperlo qualcosa sta per accomunarli. Andrea discute con la fidanzata, incollerita per la proposta di lavoro da pilota che lo condurrebbe a trasferirsi a Dubai rivoluzionando così la loro relazione. Turbato, dopo una pesante lite, si lascia scappare il bracciale portafortuna appena ricevuto in regalo da una cara amica di sua madre e, troppo preso nel riparare la situazione, neanche si cura di recuperarlo. Il bracciale, composto da pietre lunari portafortuna, viene però ritrovato da Vittoria che pochi minuti dopo si ritrova proprio in quel posto, in compagnia dei suoi migliori amici, per festeggiare l'ultima sera prima della sua imminente partenza universitaria per Londra. Per coincidenza o per merito del destino, dopo più di sei anni, Andrea, che torna in quell'isola che per anni ha volutamente trascurato, e Vittoria, che vi ha fatto ritorno stabilmente per lavorare nell'agenzia di viaggi di famiglia, si incontrano e sembrano colti da un autentico colpo di fulmine. La loro è solo un'attrazione o si tratta di una storia legata inconsapevolmente da qualcosa di più profondo, in grado di scavare a fondo nei sentimenti e in alcuni dolorosi eventi del passato? L'amore può essere più forte delle paure? L'autrice narra le vicende del romanzo alternando il punto di vista dei due protagonisti e di altri giovani personaggi: Ilaria, Lorenzo, Claudia e Luca. Gli amici di sempre, quelli su cui puoi sempre contare, le cui storie si intrecciano alle loro vite, sviluppando grandi storie romantiche e di amicizia, intense, allegre, malinconiche e coinvolgenti. -
Alla ricerca della stella polare verso la pace
In occasione di un viaggio a Barcellona, la protagonista decide di ritrovare Pippo, amico d'infanzia dei suoi genitori, con i quali ha condiviso le gioiose giornate nel paesello di cui sono originari. L'incontro, apparentemente fortuito, è forse invece segnato dal destino: Pippo ha una storia da raccontare, e sarà proprio la protagonista la sua prima lettrice, è a lei che affiderà i suoi ricordi più dolorosi, quelli della campagna in Russia della seconda guerra mondiale. Sono memorie di sofferenza, di uomini abbandonati a loro stessi, stremati dal freddo e dalla fame, dimenticati da chi li aveva obbligati a partire; ma sono anche memorie di grande coraggio e speranza, di solidarietà e amicizia. -
Lo spacciatore di libri e altre storie
In piena pandemia un gruppo di giovani, tre ragazze e tre ragazzi, pensano di rifugiarsi in una casa fuori città per stare insieme senza correre il pericolo di essere contagiati. Come nel Decameron di Boccaccio, decidono di narrare a turno dei racconti che spesso, dietro una apparente leggerezza, nascondono una morale e trattano i mali dei tempi moderni dove ormai si è perso il gusto delle cose semplici che poi sono anche le più importanti. Tra le varie novelle si inserisce la vita dei protagonisti alle prese con qualcosa che ha lasciato tutti interdetti. Riusciranno a volgere in positivo ciò che ha fermato il mondo intero? -
Ombra
L'ombra del faraone Akhenaton è intrappolata in un antico specchio: il suo malvagio desiderio di tornare al mondo e dar vita a un nuovo regno del male sta per compiersi. Le vicende di Mike, un infermiere londinese, di Emily e George, una coppia di Calais, e di Jenny, un'audace hostess, si incroceranno, non senza colpi di scena, fino a condurli ad Amarna, un misterioso villaggio egiziano dalle cui antiche sabbie desertiche sta riemergendo una misteriosa piramide. -
La donna, l'amore e la magia in alcuni racconti fiabeschi di madame d'Aulnoy
M.me d'Aulnoy è stata un'importante scrittrice francese del Seicento, dalla vita travagliata e dalla produzione letteraria molto ricca; è del 1690 il suo primo romanzo sentimentale, in cui già si inquadrano alcuni dei temi che saranno presenti in tutte le sue opere: principi e principesse, paesaggi incantevoli e luoghi incantati, mitologia e folclore - da cui attinge a piene mani per le sue narrazioni e per lo sviluppo delle vicende da lei create. I suoi Contes de fées sono racconti di avventure oltre l'immaginazione, ma caratterizzati da un certo cinismo e una peculiare ironia, attraverso cui M.me d'Aulnoy critica la società del tempo, le sue imposizioni e le sue incoerenze. -
Crisalide
La prima cosa che salta immediatamente agli occhi leggendo Crisalide della Cominardi è l'intensa armonia con la quale sono intrecciati questi versi. I componimenti di Cominardi, infatti, grazie all'abile costruzione stilistica si muovono con delicatezza lungo le pagine di questa raccolta e catturano immediatamente il lettore, tenendolo per mano lungo il cammino poetico che si intraprende. Chi legge queste poesie non si trova davanti un muro ostico, ma viene abbracciato dalla musicalità e dal ritmo di questi componimenti. -
Persōna(l)e
C'è qualcosa nei versi del nostro autore che ci rapisce, è quell'atmosfera che si crea fatta di versi, spesso estesi, quasi a ricordare un ""finto racconto"""", una meta-narrazione poetica, in cui tutto sembra poi asciugarsi - ma mai fino ad evaporare - lasciando una consistenza di senso cristallina. Piacciono, moltissimo, inoltre, questi accostamenti verbali valorizzati ancor di più da una musicalità allitterativa e da una punteggiatura dinamica, che sembrano aggiungere un tono alla lettura, elevarla verso il senso da raggiungere."" -
La Mimma Maia
La volontaria Elisa assiste Maria durante l'ultimo periodo della sua vita. Maria è una donna dal carattere grintoso e un intenso vissuto che sceglie di raccontare proprio a Elisa, anzi fa di più: le affida i taccuini in cui ha scritto di un suo grande amore e le chiede di farne un libro. Dopo la morte di Maria, Elisa sistema gli appunti e ne narra la storia in prima persona: sposata con il chirurgo Alfredo, Maria vive a Venezia, è ligia ai suoi doveri di moglie e madre, mentre Alfredo è spesso assente per via del lavoro. Una sera Maria si ritrova da sola a Lugano per presenziare a una cerimonia e s'imbatte nell'ufficiale Andrea che si pone con lei in maniera iraconda, nonostante i suoi occhi rivelino una profonda fragilità - anche Andrea è sposato, ma sua moglie è una donna pestifera. Tra i due esplode una passione che è impossibile reprimere, il preludio di un amore travolgente che li accompagnerà per sempre e in segreto. Anche un certo ""mistero"""" li accomuna, quello di Mimma Maia, un nome che Andrea pronuncia distrattamente e che a Maria evoca ricordi lontani. La vita di Maria è scandita da distanze e riavvicinamenti, sorprese, imprevisti, nuovi incontri, impegni famigliari, ma con Andrea, quell'uomo solitario di cui lei scopre anche il lato più tenero, il legame non si spezzerà mai."" -
Il caso 07-LA-1664
Alexienne è nata prematura lungo le rive della Senna in una calda e splendente giornata di luglio del 1968. I suoi primi istanti di vita li passa dentro un'incubatrice, sospesa in un limbo che segnerà il suo destino e quello della sua famiglia. Javier ha allora quindici anni e come i suoi genitori ha già in mente ciò che farà da grande. Da tempo è appassionato di macchine artificiali e i suoi studi di medicina lo porteranno a riversare le sue energie verso lo sviluppo di uteri artificiali, capaci di accogliere e di portare avanti le vite in divenire di feti con problemi. La vita però rende le cose più complicate e spesso sofferte e i due protagonisti di questo romanzo intenso e drammatico saranno chiamati a compiere scelte coraggiose e controcorrente. Una storia che abbraccia un tema molto sentito ai giorni nostri, quello delle gravidanze difficili e della possibilità da parte della scienza medica di affrontarle con l'utilizzo di tecnologie innovative e invasive. Non ultimo, il cuore del romanzo tocca l'argomento principe dell'intersessualità e dell'ambiguità dei genitali dei bambini, una questione poco dibattuta ma che tocca le corde dell'anima. -
Versi in fiore
Già dal titolo, Versi in fiore, la raccolta di poesie di Sandra Ruzza si presenta come un bouquet di parole offerte al lettore come un dono speciale, versi che sono fiori colti dal proprio giardino personale, rari e delicati come solo certi fiori liberi sanno essere. La nostra autrice ha scoperto la scrittura quando ha potuto, probabilmente, ritagliarsi un po' di tempo per sé, perché l'evocazione - fortissima - che sentiamo presente in tutta la raccolta deve essere stata ridestata dall'animo che l'ha conservata e cullata nel tempo, finché non è giunto il momento di portarla alla luce. -
Era solo un giorno normale
In una realtà distopica, ma sin troppo simile alla nostra, si svolge una vicenda tra il giallo, la commedia e il thriller. L'imprevedibile romanzo di Giusi Romeo ci conduce per mano a scoprire ciò che conta davvero, svelando al contempo i misteri del cuore e quelli della scienza. -
Guardando da fuori
Cos'è la vita, se non un incontro? Incontro di vite, di esperienze, di idee. Ogni persona è un insieme di incontri diversi che la forma, quasi a plasmarla… In uno spaccato della società italiana, raccontato con semplicità e chiarezza, l'autore sceglie di narrare la propria storia in terza persona, osservando le interazioni senza però dimenticare la forza dei sentimenti che queste creano. -
Le case di Sofia
Sofia ci prende per mano e accompagna dentro le numerose case che hanno segnato il tempo della sua vita. Dalla prima all'ultima, da quella di Monte Mario a quella a Cottenham, passando dalla casa sugli scogli al nido. Una coreografia di luoghi e spazi, ricordi ed emozioni. L'autrice ci dona una saga familiare in cui le case sono testimoni silenziose di gioie e dolori, scoperte e perdite. -
La baglioneide
"Non è una biografia di CB, non è un incensamento al cantante, non è una dichiarazione d'amore all'uomo, non è una pubblicità ingannevole, non è una captatio benevolentiae. È la storia di un incontro mancato, ma sfiorato più volte, nell'arco di circa cinquant'anni. Pertanto, una vera epopea!"""" È così che la vita dell'autrice si racconta al lettore tra una canzone, un concerto e l'ennesimo incontro mancato. Una narrazione simpatica, piacevole, scandita da una discreta ma costante ironia che allieta e fa sorridere. """"Lui è in parte me ed io in parte lui e cosa c'è di più allettante e gratificante di aderire ad un'anima come se fosse la tua? No, in questo specchio virtuale non appaiono né Narciso né Dorian Gray, sono sempre e solo io, ma dietro di me, come un bizzarro angelo custode o un moderno avatar spuntano CB e le sue sensazioni, CB ed i suoi sentimenti.""""" -
Le stagioni di Mars
"Nel lontano 1971, all'alba della trasformazione in Ziggy Stardust, David Bowie cantava Life on Mars? E leggendo Le stagioni di Mars, io gli risponderei di sì, che qui su Marte di vita ne scorre a fiumi. Magari spesso prende a schiaffi, si colora di morte, mette a dura prova o ci costringe ad alienarci, ma il respiro è forte e regolare. La silloge è un percorso d'immersione completa nell'animo della poetessa, un termometro degli smottamenti del cuore da fruire trattenendo il fiato, spinti nelle profondità oceaniche dell'inconscio che chiede un'analisi di pancia più che di cervello. Una poesia spesso ermetica, dai significati volutamente sfumati, in cui è facile perdersi in una 'foresta di simboli' che tentano di rappresentare la crisi e condividerla, lasciandoci comunque il dubbio di un'impossibilità di superare la solitudine estrema di cui l'uomo moderno pare prigioniero. […]"""" (Dalla prefazione di Giuseppe Palladino)."