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Alla ricerca di un lieto fine. Ediz. a colori
La collana Adventure viene impreziosita da un nuovo fantastico lavoro del nostro Salvatore Cannova che con l'ausilio delle splendide tavole realizzate da Isabella Ceravolo ci racconta una bellissima favola liberamente tratta da ""Il topo e la montagna"""" di gramsciana memoria. Il volume è, inevitabilmente, adatto a grandi e piccini con vari livelli di lettura. Età di lettura: da 3 anni."" -
Venere cerca casa
Il nuovo volume della collana Aquiloni ci racconta la storia di Venere, una pianta carnivora che fatica a trovare il proprio posto del mondo per via del suo delicato compito. Con l'aiuto di tanti nuovi amici, Venere, riuscirà a sentirsi amata e apprezzata valorizzando i suoi talenti. Età di lettura: da 12 anni. -
Changed. Collezione di racconti sul ritorno alla vita dopo il lockdown
Changed è il terzo ed ultimo capitolo della ""Trilogia del virus"""" scritta in questi anni dal nostro Marco Riccobono. Quest'ultimo capitolo ci mostra, con la solita irriverenza ma anche con consapevolezza e maggiore profondità, il modo in cui l'umanità è cambiata dopo l'esperienza della pandemia. Non migliori, non peggiori ma cambiati. Con questo ultimo volume si chiude un progetto riflessivo, difficile e pieno di quotidianità vera. Un percorso lungo tre anni che racconti i segni profondi di questa esperienza inedita per l'umanità."" -
Sensi ribelli
Luna è un'anima inquieta che cerca di scuotere la propria quotidianità attraverso esperienze nuove. Vivrà un'avventura intensa ed emozionante che le consentirà di risvegliare tutti i suoi cinque sensi e di raggiungere la consapevolezza che agognava tanto. I racconti di Simona Iannini, inaugurano la collana Perle, intrecciando erotismo, arte e avventura. -
Una scelta
"Una scelta"""" è un'antologia di poesie della poetessa e drammaturga scozzese Liz Lochhead, insignita nel 2011 del titolo di Makar, poeta nazionale della Scozia. L'opera raccoglie i testi composti in un arco temporale di quasi quarant'anni dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesie """"Memo for Spring"""" del 1972. Nella prefazione all'opera, la grande poetessa anglosassone Carol Ann Duy mette in risalto che a quel tempo la voce poetica femminile della Lochhead costituì un'assoluta novità nel panorama e nel canone letterario scozzese dominato da voci poetiche maschili: «La primavera (Spring) della Lochhead sbocciò nel contesto prevalentemente maschile della poesia scozzese e tuttavia riuscì a renderlo femminile». Il femminismo e l'ironia sono le caratteristiche distintive della sua opera poetica, che attraverso immagini del passato, ricordi infantili e caustici quadretti quotidiani, svela la profonda disuguaglianza sociale esistente tra i due sessi, all'interno dei ruoli stereotipati imposti dal sistema patriarcale scozzese. Parallelamente, l'autrice evidenzia tutte le criticità di una Scozia subordinata alla dominazione politica e culturale inglese che tenta, in prospettiva fortemente """"anglocentrica"""", di annichilire la sua identità nazionale, rischiando di azzerare tradizioni secolari e soprattutto lo Scots, il suo storico idioma. Prefazione di Carol Ann Duffy." -
Nuova poesia troll
Nuova Poesia Troll è l'opera di un collettivo tra i più importanti nella scena poetica italiana d'avanguardia del XXI secolo. Dalle pagine social alle pagine cartacee, il libro tenta di fermare il tempo effimero dello scrolling grazie all'antico processo di inchiostrare la carta. -
Tutte le poesie
Argolibri presenta ""Tutte le poesie"""" di Cosimo Ortesta, opera che raccoglie per la prima volta insieme tutte le opere di uno dei più grandi poeti del secondo Novecento italiano, a tre anni dalla sua scomparsa Un libro dalla straordinaria forza espressiva che è lo specchio di una vita vissuta nel costante confronto con l'altro e nel dialogo mai passivo con una tradizione europea che va dal Barocco a Mallarmé, da Frost e Auden a Beckett e Valéry. La poesia di Ortesta si disegna così come un'esperienza estrema della parola, una visione che attraversa il proprio spazio esistenziale radendolo con la lama di una luce affilata e implacabile, una lingua che egli stesso definì """"omicida"""". Elegante traduttore dal francese, poeta dalle pubblicazioni rade e meditate, recensore raffinato, Cosimo Ortesta ha incarnato quella figura di poeta-critico-traduttore cosi caratteristica del nostro Novecento. """"L'ombra di un mondo esterno si avvicina radice che dal ventre e dalla mente cresce nuda fraterna lingua contro l'esperienza del giorno. Le sue costellazioni luminose e fredde sono presagio di amori incerti di fiocchi di neve, bufere incandescenti, e al centro del campo azzurro la pioggia roteando fa notte estiva, quiete e calma, in cui si chiude assonnata e ferita un'altra perfezione. Tremo fino al sonno quando la calma di un molteplice sfacelo si dilata e su questo interno plana dove di amore né d'alcun timore bisogna parlare adesso che niente c'è da dire adesso che il chiarore è una pace così lenta in disfarsi così viva bellezza in darci aiuto per nessuna pace. Ma se lei perdesse la testa e scoppiando in un oceano di piume a due a due un altro io un altro tu a dirsi addio ancora forti ma sempre più inesperti ritornando all'addio ci sarebbe la voce nel centro della paura Testimone di questo incerto rito è la mano che scrive esatte menzogne della lingua omicida. Il volume contiene le opere pubblicate in vita, traduzioni """"segrete"""", gli inediti dell'ultimo periodo e le riproduzioni delle poesie manoscritte dedicate alla Rosselli e a Zanzotto."" -
Presentimenti del mondo senza tempo. Scritti su Emilio Villa
Dopo ""Il Clandestino. Vita e opere di Emilio Villa"""" (Derive Approdi, 2004 - Mimesis, 2016) Aldo Tagliaferri torna in libreria con Presentimenti del mondo senza tempo. Scritti su Emilio Villa, opera che raccoglie per la prima volta in volume tutti i saggi e gli scritti più importanti dedicati a Emilio Villa in oltre 40 anni di critica serratissima. Compendio di una vita all'inseguimento della labirintica e sibillina poetica villiana, Aldo Tagliaferri, uno dei massimi critici viventi, pubblica forse il suo libro più importante, un libro destinato a divenire un classico della critica letteraria, chiave d'accesso indispensabile all'opera caleidoscopica del genio villiano e ai processi culturali di ibridazione e mutamento in atto nel secondo novecento, italiano e internazionale. Il volume, curato da Gian Paolo Renello, si compone di sedici saggi, di una video-intervista dal titolo Esprimere l'inesprimibile (in QR code nel libro, a cura di Giuseppe Sterparelli e Gian Paolo Renello) e accoglie al suo interno preziosi documenti inediti, tra cui due Labirinti villiani e una cartolina di Marcel Duchamp inviata all'amico Villadrome"""". Il libro viene pubblicato in un periodo che il critico Andrea Cortellessa ha giustamente definito """"Villa-Renaissance"""": non si contano infatti le mostre dedicate ai lavori e alle opere di Villa (solo nel 2021 a Roma e Macerata), i convegni in Italia e all'estero (in via di creazione un centro studi internazionale a lui dedicato), come le pubblicazioni di inediti e nuovi studi (sempre per Argolibri, nel 2021, Rovesciare lo sguardo. I Tarocchi di Emilio Villa)."" -
Argo. Vol. 21: Immaginaria
La storica rivista Argo esplora il territorio dell'immagine con il suo ventunesimo numero: Immaginaria. Argolibri presenta il nuovo numero della rivista Argo: Immaginaria. Dai libri illustrati alla narrativa digitale, dal cinema alla street art, dalla poesia all'iconic turn, Immaginaria offre uno sguardo multiforme su un tema di assoluta attualità e fondamentale nella storia della produzione artistica. Il volume include contributi di scrittori, poeti, registi, illustratori e artisti impegnati sui diversi fronti della cultura legata all'immagine. Tra i contenuti proposti: iconografia del ventesimo e ventunesimo secolo, cyberpunk e digitale in letteratura, indagini sull'architettura, periferie e spazio post-moderno, rapporto tra immagine e immaginazione, dialogo tra il segno e la sua possibilità di lettura, immagine dialettica nella filosofia (Benjamin, Warburg, Nietzsche) e l'archeologia della visione. -
Il compleanno e altre opere
«Questo è il mio corpo/cucilo senza/memoria». I versi di Florinda Fusco sono emersioni, nel senso anche di ""emergenza"""", da un poiein in crisi, insorgenze dal vuoto spazio della pagina, come un silenzio che """"dice"""", riempito di sangue e carne, perché espressione di un farsi poetico corporeo e sensoriale femminile. I sensi appaiono potenziati dalla tensione poetica: il corpo, seppur frantumato e sezionato, come per le mistiche della tradizione (ampiamente studiate dall'autrice), sembra giungere dove la parola non può arrivare; scisso, ancorato al terreno umico con piedi, mani, pelle e ossa, ma costantemente attratto dalla visione, dall'estasi, dalla pulsione, abstractio mentis che sempre lascia segni sul corpo, ferite versali di una sofferenza lacerante incistata nel corpo. La parola perde così il suo tenore analogico e diviene """"corpo"""" per se stessa, corpo politico, spettrale e dinamico, come snodo della tensione, come derma della relazione abissale tra vita e morte, tra necessità del dire e afasia: corpo scrivente, sessuato, iper-esposto, benché usato, come ha scritto Biagio Cepollaro, «per un'esperienza che di corporeo non ha più nulla». Una ricerca poetica che affonda nel pre-verbale, verso l'oltre della parola, per cui le immagini e i suoni sembrano giungere da un luogo lontanissimo, «da una profonda instabilità semantica, da dove si ricomincia a parlare, a nominare», ha scritto Giuliano Mesa. Una poesia radicale, intesa come interrogazione al mondo che non può avvalersi di vecchie risposte, di vecchie domande - e che domanda ancora, """"di nuovo"""", protendendosi «verso la precoscienza del genere, prima del gender ma anche oltre il gender, scavalcato per estremizzazione sensoriale e auto-percettiva, tra residui di coscienza politica e lacerti di memoria autobiografica», come precisa Margherita Ganeri. Interlocutrici fondamentali dell'autrice sono Simone Weil e Hannah Arendt, tra quelli più propriamente poetici Amelia Rosselli, Edoardo Cacciatore ( attraversati a lungo dall'autrice nei suoi studi e nella produzione saggistica) e Alejandra Pizarnik. Nel libro, oltre all'inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l'ermellino) che ha reso Florinda Fusco una delle voci più innovative e radicali della poesia italiana del nuovo millennio."" -
The coffin
«The coffin affronta roba davvero pesante con uno stile pulp disinvolto “Cos’è che fa di un essere umano un essere umano? Di cosa è fatta l’eternità? Quando si è davvero vivi?"" E le risposte fornite sono immancabilmente divertenti e intriganti. Prima che pensiate di essere incappati in un Kierkegaard per principianti, però, lasciatemi dire che gli autori riescono a tenerci sulle spine e a rendere l’azione, le scene clou, le atmosfere horror, angoscianti e velate, in modo superbo, unendo abilmente fantascienza, drammi familiari, e la classica storia a fumetti sull’origine dell’eroe super-corrazzato.» Con queste parole, tratte dall’introduzione al libro, Guillermo Del Toro riassume questa ambiziosa opera."" -
Cuciture
Eduard Escoffet, catalano, è uno dei nomi più noti e importanti della poesia sperimentale e performativa internazionale e con i suoi spettacoli di poesia e le sue installazioni è stato invitato nei maggiori festival di tutto il mondo. Cuciture raccoglie il meglio della sua produzione poetica lineare offrendo al lettore italiano l'occasione di conoscere la sua opera. La scrittura di Escoffet è tagliente come un bisturi, apparentemente semplice, ma in realtà essenziale e spietata. Egli usa la scrittura poetica per staccare le parole dalle cose e poir imetterle al loro posto, avendo però cura che resti traccia di tutte le 'cuciture', per permettere al lettore di smascherare tutti gli inganni del dire, per metterlo di fronte, insieme, alla sua capacità di smascherare i luoghi comuni della comunicazione, scoprendo in ogni parola abissi di senso imprevisti e spiazzanti, ma anche alla perenne inadeguatezza del linguaggio nei confronti del reale. I suoi testi, immaginati per l'interpretazione spesso provocatoria e paradossale che ne dà l'autore sul palco, sono flash a volte crudeli, a volte distanti, altre ancora abbacinati, di come nella quotidianità e nell'apparentemente irrilevante sia possibile scoprire - grazie alla poesia - la chiave di nuovi orizzonti. Il libro è introdotto da una nota del poeta Lello Voce, che segue il lavoro di Escoffet sin dai suoi albori e seguito da una ricca Postfazione di Francesco Ardolino, uno dei più noti e prestigiosi studiosi della poesia catalana contemporanea. Il volume è curato e tradotto da Nancy De Benedetto, Presidente AISC-Associazione Italiana di Studi Catalani. -
Voci
Borges lo paragonò a Novalis e Rochefoucauld, Deleuze in Logica del senso lo definì un ""umorista dolente"""", Breton ne parlò come uno dei pensatori più geniali e illuminanti in lingua spagnola, fu apprezzato da numerosi poeti e scrittori, tra cui A.Pizarnik, R.Queneau e Henri Miller, che inserirono il suo """"Voci"""" tra i cento libri di una loro biblioteca ideale. Nato a Conflenti (Catanzaro) nel 1885 emigra con i genitori in Argentina, a Boca, uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, dove vivrà il resto della sua vita. Fu carpentiere, intrecciatore di ceste, puntatore nel porto, fu silenzioso e raccolto, anarchico e socialista, giardiniere eremita, """"mistico indipendente"""". Un'opera unica composta di circa 600 aforismi raccolti, e molti altri sparsi e persi. Egli stesso li definì come una """"quasi una biografia, che è quasi di tutti"""". Sottile, pungente e delicato al pari di Cioran, Porchia pubblicò """"Voces"""" nel 1943 a proprie spese, ma non riuscendo a farlo circolare, donò le copie alla Cooperativa delle biblioteche popolari. Fu da qui che lentamente cominciò a circolare tra le persone, fino a giungere a Roger Caillois, che lo tradusse e lo fece circolare nella Parigi degli anni 50, dove sin da subito divenne un testo di culto. Morì nel 1968, a seguito di una caduta, potando un ramo nel suo giardino."" -
Filologia fantastica. Ipotizzare, Manganelli
In occasione del centenario di Giorgio Manganelli, uno dei più raffinati e tormentati scrittori del Novecento, il critico Andrea Cortellessa raccoglie in volume tutti i suoi saggi dedicati all'autore. […] Esasperava Giorgio Manganelli la solennità ""tolemaica"""" del cento, «numero piuttosto volgaruccio, direi, platealmente, aritmeticamente conformista, visto che noi contiamo per dieci». Ma lo deliziava, di contro, «il tratto buffonesco e ridevole del centenario», ossia la convenzionale sincronicità di quell'ombra del passato che «sconvolge i rigorosi cataloghi della Storia» (brano tratto dall'Introduzione al volume). Ed ora che inevitabilmente è giunta l'ora proprio del suo centenario (Giorgio Manganelli nasceva a Milano il 15 novembre 1922), il critico Andrea Cortellessa, uno dei suoi più importanti e attenti esegeti e studiosi, ha raccolto quasi un trentennio di saggi e scritture, nel desiderio di saldare un vero e proprio debito privato con l'autore; Cortellessa lo affronta con una prosa densa e mimetica, attraversando «itinerari marginali», utilizzando «entrate periferiche» e prospettive anamorfiche, forse l'unico metodo di analisi possibile vista la natura polimorfa e polimaterica dell'oggetto della sua ricerca. Procedendo con arbitrarietà e rigore, come postulato dallo stesso Manganelli nel suo Letteratura come menzogna, Cortellessa assembla diciotto saggi """"ipotetici"""" di pura filologia fantastica, Iperipotesi (dal titolo dello scritto di Manganelli incluso nella prima e fondativa antologia del Gruppo 63) che attraversano tutto l'opus manganelliano, a partire dall'esordio Hilarotragoedia, passando per capolavori come Nuovo commento e La palude definitiva («libri che non fanno sconti»), o ancora attingendo a brani e frammenti inediti tratti dagli Appunti critici, a corrispondenze e a ricordi di famigliari e amici, in una ridda vorticosa di richiami e rimandi metaletterari."" -
Per una nuova storia letteraria. Nuova ediz.
Argolibri presenta Per una nuova storia letteraria, il libro è il primo volume della collana Rosa fresca aulentissima, diretta da Sanguineti con Sara Lorenzetti, con cui il filologo Federico Sanguineti intende riscrivere la storia della letteratura affinché nei manuali scolastici sia garantito un equilibrio numerico della rappresentazione di genere: 50% a scrittrici e 50% a scrittori. Il volume, che è stato molto apprezzato dai lettori (esaurite in pochi mesi le copie presso l'editore) esce ora in una veste riveduta e arricchita di 22 nuovi capitoli. Per una nuova storia letteraria pone, con forza e dovizia di esempi, la questione della rimozione delle autrici dal canone della letteratura italiana, proponendo l'assunzione di un nuovo canone. Una storia letteraria nutrita dal pensiero della differenza, dai nomi noti Irigaray e Lussu alle pensatrici straniere non ancora tradotte in Italia, prima fra tutte Dale Spender, autrice del fondamentale saggio Invisible Women, the schooling scandal (Donne invisibili, lo scandalo scolastico), ancora inedito in Italia. Con acribia filologica e impostazione dialettica Sanguineti richiama innanzitutto l'attenzione su grandi autrici quali Cristina da Pizzano e Laura Cereta (le sue Collected letters of a Renaissance feminist, pubblicate nel 1997 dalla University of Chicago Press, sono ancora inedite in Italia), quindi rilegge Dante, Boccaccio, l'umanesimo-rinascimento, Tasso, fino al Novecento di Gadda e Ottieri, analizzandoli soprattutto alla luce del loro rapporto con le donne e il patriarcato. Infine, Sanguineti indica una serie di possibili percorsi di ricerca per scrivere la nuova storia letteraria indispensabile per il secolo nuovo che stiamo vivendo. Prefazione di Sara Lorenzetti. -
Sirene. Tutto il fascino delle regine del mare. Tra storia, leggenda e folklore. Dalla mitologia alla biologia
Sono le Sirene le splendide protagoniste del nuovo libro di Luca Valentini. Un sorprendente viaggio alla scoperta degli aspetti meno noti di tali creature che rappresentano da sempre uno degli enigmi più intriganti che hanno stuzzicato la curiosità ed attirato l'interesse degli uomini. Ulisse le incontrò nella sua Odissea, Cristoforo Colombo ne vide tre mentre navigava verso le Americhe, Barnum fece fortuna esponendone una nel suo museo newyorkese. Croce e delizia dei marinai irretiti dal loro canto soave e mortifero appartengono da secoli al retaggio culturale di ogni popolo. Dalla Ningyo giapponese alla dea greca Atargatis, fino a Ligea e Leucosia, abbiamo imparato a riconoscerle ed apprezzarle come creature dolci e bellissime grazie a favole e racconti, ma come spesso accade, la fantasia non sempre coincide con la realtà... ""Sirene"""" è un tuffo nelle profondità del mare alla scoperta dei segreti che queste leggendarie creature dall'argentea coda di pesce nascondono, dalle Orcadi alla Sicilia attraverso racconti e tradizioni millenarie che narrano storie di amori impossibili, eroi, inganni e tradimenti. Avventure per ogni tempo ed ogni età giunte a noi da tempi e mondi lontani"" -
Il dottor Antonio
Il romanzo dell'ottocento che ha fatto conoscere in Inghilterra la bellezza del ponente ligure.Un successo strepitoso, che è durato negli anni, in nuova traduzione resa quanto più possibile ""contemporanea"""" per ligua e stile, senza tuttavia sfigurare l'originale."" -
Pensiero del giorno
Un pensiero per ogni giorno. -
Salvami. ...avevo trovato qualcuno che mi avrebbe capito e aiutato ad affrontare le cattiverie della vita
Il bullismo, non è una casualità dei tempi odierni, come vogliono farci credere, è sempre esistito e non è dunque frutto di questa generazione di ragazzi considerati violenti e inclini al nulla. Attraverso le canzoni di Renato Zero e i suoi spettacoli racconto la mia storia. La musica mi ha salvato dalle angherie di un bullismo che cercava di sminuire il mio essere e distruggere la mia mente. Tra i govani di oggi si concretizza con la rete, internet e i social. Le storie di rivincita sono un arricchimento. Raccontare il coraggio di chi è caduto e si è rialzato per prendere la vita a morsi, grazie a una passione. -
L’Arca del tempo
L’Arca del Tempo. Raccolta antologica dei Racconti Brevi vincitori della X edizione del Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea Introduzione di Giovanna Pastega Giovanna Pastega; Le parole che non ti ho detto Giovanni Gaglione; Il pacco postale ovvero sull’impermanenza dell’amore Giovanni Gaglione; Gli occhi di Sa’dah Giovanni Tesone; Lockdown e ansie culinarie Giuseppe Pirri; Arianna Mario Gori; Il club del sottoscala Marta Sabatini; O sole mio Michele Cioffi; Siamo espressione di ciò che manca Paola Bresso; Terrore al villaggio vacanze Paolo Mariani; Un uomo del passato Pietro Rainero; La lastra di ghiaccio Sabrina Iacovelli; Il seme che aveva paura di crescere Sara Cambedda; Al dottor Z. Sebastiano Pistritto; In un mondo senza madri Susanna Bontempo; Il Bastimento Veruska Saetta; Il guaritore di anime Vilma Buttolo; Una famiglia Yael Artom; Resti di noi.