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Tutti gli errori della Banca Centrale Svizzera
La prima traduzione dal francese di “Tutti gli errori della Banca Centrale Svizzera”. La Banca Centrale Svizzera ha pesantemente speculato con i soldi dei cittadini svizzeri. Dal 2010 ha assunto posizioni altamente speculative puntando sugli Hedge Funds. Una vera follia che vale 1000 miliardi di franchi. La sua difesa disordinata del franco svizzero le ha fatto perdere 130 miliardi nel solo 2022. Questo libro racconta il suo progressivo distacco dalla realtà economica del Paese e le misure correttive per cambiare la sua parabola discendente. -
In the mountains with Hugo. Ediz. illustrata
In modo gioioso si fa conoscere ai bimbi Ugo, un vitellino zoppo, e la vita nei pascoli di alta montagna. All'interno giochi e quiz per imparare divertendosi. Età di lettura: da 3 anni. -
The little horse of Camargue. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 2 anni. -
I caffè storici più belli d'Italia. Ediz. illustrata
Un viaggio tra i caffè storici più belli d’Italia: luoghi sopravvissuti allo scorrere del tempo e in cui si sono conservate antiche e preziose decorazioni, luoghi in grado di farci immergere nel passato e rievocare un mondo da mantenere in vita e di cui essere fieri. I caffè storici sono veri e propri templi del gusto e l’Italia ha avuto il merito e la fortuna di averne conservati un gran numero. -
Spring is back again
La natura si risveglia dopo il freddo inverno. Sbocciano fi ori e foglie, nascono i piccoli degli animali. Età di lettura: da 4 anni. -
Di lupi, foche e altre cose singolari
"Di lupi, foche e altre cose singolari"""" è la prima raccolta della collana dedicata alle cronache scritte con cadenza settimanale da Alexandre Vialatte tra il 1952 e il 1971, per """"La Montagne"""", lo storico giornale della regione dell'Alvernia, nel cuore del Massiccio centrale, dove ancora oggi pulsa un umorismo incongruo e un sentire che si vuole altro, rispetto alle forme e alle fortunate voghe promosse nei salotti della capitale francese. La libertà d'ispirazione è del resto l'unico vincolo di questo spirito libero che, da autentico spirito di montagna, si mostra capace di guardare alle cose dell'uomo con la leggerezza e gli occhi nuovi di un escursionista, di un flâneur, di un filosofo. Una raccolta con cui Prehistorica Editore si prefigge di accompagnare al di qua delle Alpi una Francia originalissima e singolare, per i più ancora tutta da scoprire." -
Di vette inarrivabili e mezzi straordinari
La collana Cronache dalla montagna è dedicata alle raccolte delle cronache scritte con cadenza settimanale da Alexandre Vialatte fra il 1952 e il 1971, per ""La Montagne"""", lo storico giornale dell'Alvernia, nel cuore del Massiccio Centrale... dove ancora oggi pulsa un umorismo incongruo che si vuole altro rispetto alle fortunate voghe promosse nei salotti della capitale francese. Raccolta di 12 cronache."" -
Sigma. Ediz. integrale
Sigma è un'organizzazione segreta, il cui scopo è quello di controllare e neutralizzare le opere d'arte giudicate sovversive. Dispiegherà tutti i suoi agenti sotto copertura e userà ogni mezzo per mettere le mani sul quadro del pittore Konrad Kessler, forse troppo frettolosamente ritenuto distrutto. -
Santo cielo
Quando fu morto, Albert Moindre considerò la sua situazione con perplessità. Non soffriva per le spaventose ferite che avevano quasi istantaneamente causato il suo trapasso. Si sentiva in piena forma e, a dirla tutta, più vispo rispetto a prima dell'incidente. Più leggero, certamente, più... represse l'espressione ""in gamba"""" che gli si proponeva: Albert Moindre aveva cambiato campo lessicale. Proprio così: l'ora dei verdetti, il romanzo delle grandi rivelazioni è arrivato. Albert Moindre si trova nell'aldilà, dopo essere stato travolto da un camioncino carico di datteri e olive denocciolate; lui invece - si intende - è carico di curiosità... A cosa somiglia del resto il Regno dei cieli? Vi troveremo giustizia? pace? verità? E Dio? Con la sua lingua tagliente e sagace, originalissima e ironica, Chevillard si propone nientemeno che di rispondere ad alcune di queste annose questioni!"" -
Berger, il soldato fedele
Fatto prigioniero dai tedeschi nel 1940 e sottoposto a durissime marce forzate, il soldato Berger scivola presto in un mondo dominato dall’allucinazione. Ma per quest’uomo leale, non c’è peggior assurdità del reale, l’indomani di un esercito sconfitto e disperso, di una patria occupata. La sua follia non è quindi che un rifugio, una forma di fedeltà al passato. Tratto da una storia drammaticamente vera, vissuta dall’autore sulla propria pelle, in questo romanzo di sconcertante attualità – scritto con la lucidità che è propria dei visionari – ci viene mostrato forse uno dei lati più crudi e meno noti d’ogni conflitto: lo straniamento del reduce di guerra, incolpevole strumento e ignara vittima della Storia. -
La prima pietra
Pierre Jourde ritorna sugli avvenimenti del 2005 che seguirono la pubblicazione del suo libro ""Paese perduto"""" (Prehistorica Editore 2019), e che furono al centro della cronaca: il tentativo di linciaggio ad opera di una parte degli abitanti del villaggio di cui l’autore aveva osato raccontare la brutale bellezza. La strenua difesa – a mani nude – della propria famiglia, prima accerchiata poi bersaglio di una sassaiola. """"La prima pietra"""" ripercorre quei fatti violenti proponendo un’appassionante analisi delle loro cause. Ma soprattutto offre la magnifica dimostrazione della potenza della Letteratura, nonché un racconto vibrante d’emozione e d’ammirazione per quelle contrade e quelle genti, che vivono un tempo mitico, lontano da quello delle città."" -
Dolcinisti in quota. Ediz. integrale
“Non ho mai il tempo di sbobinare un ventesimo di quanto accumuli”. Nel rispondere a questa urgenza, Alexandre Vialatte creò un vero e proprio genere, per poi spingerlo sino alla perfezione: la cronaca. Ne compose a centinaia, soprattutto per “La Montagna”, il grande giornale della regione francese dell’Alvernia; tra il 1952 e il 1971, pubblicò tutte le settimane, parlando in completa libertà di quello che desiderava. La libertà d’ispirazione è del resto l’unico vincolo di questo spirito libero che, da autentico spirito di montagna, si mostra capace di guardare alle cose dell’uomo con la leggerezza e gli occhi nuovi di un escursionista, di un flâneur, di un filosofo. Vialatte, con l’umorismo che lo contraddistingue, ci restituisce il tempo perduto. La nuova collana di Prehistorica, leggera - anche nel prezzo - e raffinata, si arricchisce di una terza raccolta di cronache, così da accompagnare al di qua delle Alpi una Francia piena di umorismo, originalissima, singolare, e per i più ancora tutta da scoprire. Postfazione di Pierre Jourde. -
Libero. Cosa resta di noi, al di là della follia...
"Nel vedere il giovane Libero con in mano un coltello insanguinato, accanto al corpo esanime di un inserviente, la Direttrice non poté fare a meno di pensare: Cosa diavolo è successo?"""" Un crimine sconvolge la quiete apparente della città di Pinerolo, costretta - attraverso i suoi personaggi - a fare i conti con i propri vizi e le proprie virtù. Carlo Maffei ci introduce in un romanzo corale, enigmatico e coinvolgente come un thriller, alla ricerca di una verità nascosta tra le pieghe della follia. Al lettore il compito di accompagnare il protagonista, il giovane Libero, oltre l'incubo della normalità..." -
Karolus. Vita, amori guerre e avventure di Carlo Magno
"Il Longobardo stava assistendo ad un dramma interiore che accendeva una nuova luce sul Re dei Franchi. Carlo era il Re incline ai banchetti ed al buon vino, comandante rigido ma adorato, stratega imbattibile, giudice equo, politico sagace, amante affettuoso, fondatore di abbazie e difensore della cultura. Ma ora, tra i suoi pochi consiglieri, seduto su uno sgabello, schiaffeggiato dalla fiamma viva del braciere, la linea del naso, gli zigomi, la fronte, sembravano pulsare, furiosamente, come se un diavolo prigioniero del suo corpo, si sforzasse di uscire..."""" KAROLUS rivela l'intimità di un uomo, figlio del suo tempo, le paure, le superstizioni, i grandi ideali, i sotterfugi e tutto ciò che, sommato insieme, ha concorso a costruire il leggendario personaggio di Carlo Magno. È l'appassionante romanzo della vita, degli amori, delle guerre, di un visionario che a modo suo ha unito l'Europa sotto i vessilli dell'impero e del cristianesimo, spinto dal desiderio del benessere di un unico popolo o, forse, da una smisurata sete di conquista." -
La rotta migratoria dell'anima. Un viaggio interiore tra luoghi e ricordi
Viaggiare è un atto fisico, ma soprattutto uno stato mentale. In un periodo di costrizioni sociali e imposizioni mediatiche votate alla paura verso chi/cosa ci sta accanto, la possibile salvezza passa anche attraverso i nostri viaggi interiori, in cui l'anima vaga tra ricordi e luoghi ancora da visitare, alla ricerca di oasi pacifiche e di una salvifica conoscenza del Sé. Dove ci condurrà la rotta migratoria dell'anima? -
Una valle di carta. La rappresentazione territoriale della Val San Martino tra XVI e XVIII secolo.
Gli antichi documenti conservati negli archivi catastali dei comuni della Val Germanasca tramandano un patrimonio di storia per immagini ripercorso in un attento studio di Ettore Peyronel. Pomaretto, Perrero, Prali, Salza e Massello in oltre 150 immagini, plastica testimonianza della vivacità di un territorio e delle sue comunità. Per cercare di raggiungere questi obiettivi si sono prese in esame svariate tipologie di documenti relativi alla Val San Martino: dai consegnamenti medievali ai catasti descrittivi, alle relazioni delle visite pastorali dei funzionari ecclesiastici, a quelle ispettive (alle strade o alle cave e alle miniere della valle), dalla cartografia manoscritta a quella a stampa, per giungere infine all'insieme del materiale del catasto sabaudo antico conservato sia negli archivi comunali che nell'Archivio di Stato di Torino. A corollario ci si è avvalsi di documenti sparsi, anche non direttamente collegati alla rappresentazione territoriale, come procedure di lite, atti notarili e relazioni di campagne militari per fornire una visione la più ampia possibile. -
La Regina Linda e gli animali del Mondo Nuovo
La bellezza del testo si annuncia già nel titolo: ""Un mondo nuovo"""", in cui a parlare sono la natura e gli animali, che attraverso la creatività dei bambini, autori delle immagini di corredo al testo, lanciano messaggi di speranza, quella speranza che in questi anni difficili spesso noi adulti troppo facilmente abbiamo perduto. Grazie alla Regina Linda, però, saremo accompagnati in un percorso artistico e musicale che saprà rinfrancarci l'anima, per l'allegria dei colori e la dolcezza delle immagini che i giovani alunni hanno saputo creare. Perché, come Linda, ogni bambino è venuto al mondo con un grande dono, quello della luce. Età di lettura: da 7 anni."" -
La figlia dello speziale. Pinerolo 1628-1629
Bianca, figlia dello speziale in medicina Gaspare Olivero, proprietario di una rinomata spezieria in centro Pinerolo ed Elia, membro di una compagnia di attori ambulanti, vi porteranno in un Piemonte di inizio Seicento sul quale stanno per darsi battaglia Francesi e Spagnoli e che sta per essere falcidiato dalla peste. Da una parte la vita relativamente agiata ma costellata di rigide regole di Bianca e dall'altra l'esistenza libera ma incerta di Elia. Due universi diversi che si sfiorano casualmente, due protagonisti che cercano un proprio posto in un mondo difficile soprattutto per una donna che vuol essere riconosciuta anche per la sua abilità di speziale e per un giovane che vive ai margini della società. Con la sua scrittura scorrevole ed evocativa Erica Bonansea vi trascinerà in un viaggio da Pinerolo alla vicina Giaveno, e poi a Torino, Saluzzo e Staffarda per seguire le avventure dei due protagonisti del romanzo ai quali vi affezionerete sin dalle prime righe. -
Il respiro dei monti. Ti lascio la terra... abbine cura
Con ""Il respiro dei monti"""" abbiamo raccolto le voci di chi ha saputo raccontare l'indissolubile legame tra l'ambiente e ogni singolo essere umano. """"Ti lascio la terra... abbine cura."""" A parlarci è la natura stessa, ricordandoci che è impossibile migliorare il pianeta senza partire dalla nostra intimità, dal rapporto con l'ambiente che ci circonda, senza renderci protagonisti di quel cambiamento da tutti desiderato. Sarà così sufficiente ritornare a vivere in simbiosi con la natura - quanto giova all'anima una passeggiata tra i boschi, lo sgorgare del ruscello, il fischio querulo della poiana... - per comprendere come la cura sia una ricerca di benessere che parte dalla persona per arrivare alla comunità e al territorio. I racconti proposti ci parlano di ricordi, di sentieri, di alpeggi, di sperdute borgate e antiche fontane e accompagnano il lettore tra parole che profumano di quella libertà e di quella freschezza mentale che sa donarci la natura - in questo caso, la montagna - ogni volta che, prendendocene cura, riusciamo ancora ad ascoltarne la voce."" -
Giovanni Giolitti. Liberale una specie perduta
Fare dell'Italia unita da solo trent'anni uno Stato moderno cosciente e stimato, con una sua identità e caratura industriale, era impresa non facile. Meno facile era fare gli italiani, che nella nuova Italia non si sentivano tali. Lungo l'età, 1901-1914, che ha preso nome da lui, Giolitti, specimen liberale del Regno sabaudo, si adoperò a realizzare al meglio l'impresa... Introduzione di A. A. Mola.