Sfoglia il Catalogo ibs031
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5121-5140 di 10000 Articoli:
-
Incontro con il mare
Le poesie di questa raccolta scandiscono altrettanti momenti di un serrato dialogo con un personaggio inconsueto, il mare, presentato con tutte le caratteristiche di un vecchio amico ritrovato. Non si tratta di un occasionale ""incontro"""", ma di un voluto """"ritorno"""" al mare. In questo estremo """"nostos"""" l'Ulisside sradicato viene a deporre in orecchie fidate il pacato messaggio di chi, avvicinandosi senza rimpianti al crepuscolo della vita, si sforza di svelare a se stesso il senso del cammino fin qui percorso, rievocandone alcune tappe fondamentali."" -
Un uomo di carta
Dopo una giornata di lavoro, l’avvocato Eugenio Ventimiglia, da solo, di sera, nel suo studio, lascia fluire i suoi pensieri. Ormai alle spalle gli anni della gioventù, delle libere emozioni, si trova a riflettere sulla sua vita, spesa per i due terzi tra carte e fascicoli, mentre osserva contrariato la marea di carta che inonda la sua stanza. Come contenere quel senso di crescente frustrazione? È un avvocato, un giocoliere delle parole, avvezzo ad elaborare le tesi più singolari ma non per questo implausibili, e deve trovarne una adatta al suo caso, che possa spiegargli perché la sua vita abbia assunto quella piega. Ecco trovata la spiegazione: nella sua vita si è insinuato un “Io di carta”, alter ego virtuale nella dimensione incorporea della carta. Affrontando quell’alter ego antagonista risolverà la sua impasse esistenziale. -
Costanza d'Altavilla. Così volle il fato
Chi fu veramente Costanza d’Altavilla, regina e imperatrice? Una monaca strappata al suo convento per essere data in moglie al figlio dell’imperatore Federico Barbarossa? Una vecchia e rugosa imbrogliona che finse una gravidanza? Una cospiratrice o, peggio, un’avvelenatrice? Quante congetture sono state assurte a verità e divulgate nell’arco dei secoli su questa regina, una delle più bistrattate dalla Storia! Grazie al fortunoso ritrovo di un’antica cronaca, scritta dalla fedele compagna di Costanza allo scopo di lasciare al giovane Federico il ricordo della sua eccezionale madre, siamo in grado di seguire Costanza dall’infanzia nella meravigliosa e cosmopolita città di Palermo fino alla morte prematura, che lascia come erede al trono un piccolo re di quattro anni. A suo seguito viaggiamo attraverso l’Italia e la Germania, valicando le Alpi in condizioni rocambolesche, assistiamo alla crudele conquista della Sicilia da parte di Enrico VI, scopriamo i personaggi più importanti dell’epoca, impariamo a conoscere i giochi della politica, gli imbrogli, le rivalità e i soprusi di quel mondo travagliato del XII secolo. -
Salute, medicina e dintorni. Consigli semplici per orientarsi in un mondo complesso
Consigli semplici per orientarsi in un mondo complesso. -
Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispensa
Milena Mirri Dispenza (1931-2022), allieva della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma nel ventennio fascista, ballerina al Teatro San Carlo di Napoli durante l’occupazione anglo-americana, maestra a Palermo dal dopoguerra, per oltre mezzo secolo ha insegnato danza a tantissime bambine, fanciulle e ragazze della città e della provincia del capoluogo. Nell’intervista condotta da Ketty Giannilivigni, la maestra Dispenza restituisce la sua vita artistica in una compiuta coreografia dove si distinguono, da soliste, figure femminili dalla chiara personalità come le maestre Teresa e Placida Battaggi, le coreografe Bianca Gallizia e Margarita Wallmann, la sarta Pina Manca e naturalmente Milena Mirri, protagonista assoluta. -
Sole in settima casa
La trama di “Sole in Settima Casa” si articola intorno ad una finta astrologa, maga, veggente che riesce ad introdursi in una Palermo annoiata, ricca e superstiziosa. Una di queste previsioni da lei scritta sul retro di una fotografia di 6 bambini di tanti anni prima, si rivela veritiera. I 6 bambini ormai adulti cominciano a morire progressivamente uno dopo l’altro alle date riportate sulla foto. Le morti sono assolutamente naturali. Nessuna violenza, nessuna ferita, la prima ad esserne meravigliata è la stessa maga. Scettici e rassegnati i protagonisti della foto, finché uno di questi prima di morire lascia fra le sue carte questa strana filastrocca “Che moriremo è certo ma non sapremo mai se fu per follia o chiaroveggenza o crudeltà o gioco.” Saranno queste parole a spingere due dei protagonisti a cercare e capire. Attraverso questo giallo, Silvana Fernandez dà uno spaccato spietato della Borghesia Grigia palermitana, che come un mare invernale, accoglie con una apparente placidità barche diverse e variopinte dandogli l’illusione di poter partire, arrivare, viaggiare quando l’unico destino possibile è quello di un immobile corpo morto. -
Ricordi di infanzia e guerra
Uno sguardo ironico e coinvolgente su una nobile famiglia palermitana con gli occhi di una bambina che nel volgere del racconto si fa donna. L’autrice, con sapienti pennellate traccia, sul canovaccio della prima metà del secolo scorso, lo scorrere degli eventi, dall’irrompere del progresso alla tragedia della guerra. Il racconto che si snoda da u talifricu a Jim l’americano è un susseguirsi di personaggi divertenti nella loro originalità su cui Sistina punta il suo impertinente obiettivo. -
Album della città Sud
Una raccolta sentimentale di storie, una sorta di intervista alla città, reale e immaginata, vissuta dall’autore con sensibilità e partecipazione che ci riportano ai viaggiatori di un tempo, alla capacità di sovrapporre realtà e rêverie. Album della città Sud è un invito a educare lo sguardo: prima di tutto si guarda per osservare, per mettersi in ascolto, poi indossiamo gli occhiali della fantasia e giochiamo a trasformare. «Mi piace andare in giro e osservare: scusi mi dice qual è il suo mestiere? È tanto che abita in questo quartiere? Non sono un agente immobiliare, son solo un impiccione che ha voglia di ascoltare. Incontro adulti e bambini, poveri e ricchi, vecchie e ragazze, mi aggiro per scuole e musei, vicoli e piazze. Come un sarto che sta a rammendare, rabbercio e cucio storie, poi quello che ho osservato gioco a trasformare». Età di lettura: da 10 anni. -
Il profumo di Irene
Irene non ha avuto un’infanzia felice, la sua problematica storia famigliare la condanna a trascorrere diversi anni in un orfanotrofio. Il mondo comincia a sorriderle il giorno in cui i suoi occhi, blu come il mare di Pantelleria, incontrano quelli di Fina e Pino, un’umile coppia palermitana desiderosa di diventare genitori. L’adozione è per Irene un nuovo inizio, il primo passo su quella strada che le permetterà di conoscere tutto ciò che stava al di là delle mura dell’istituto e di inseguire la sua più grande passione: la musica. Tuttavia, Palermo non è una città che può offrire a Irene le stesse opportunità della suggestiva Vienna, è lì che prenderà forma la sua carriera da concertista e che, passo dopo passo, sentirà finalmente di aver trovato il proprio posto nel mondo. -
Il viaggio più lungo. Piccole-grandi Italie nella Mitteleuropa
Un libro che prende le mosse dal vissuto: memoria di luoghi, paesaggi, persone, tradizioni, stili di vita, mutamenti storici. Riflessioni su momenti complessi e coinvolgenti, sulla Storia che cambia. Narrazioni dell’essere prima di tutto viaggiatori dell’anima. Considerazioni sulle stagioni della cultura contemporanea, delle trasformazioni politiche che avvengono sotto i nostri occhi quasi senza accorgercene, dei tanti drammi che ci circondano. Compresenza di presente e passato; epifania dell’attimo; ritorno in sé stessi e nei luoghi dove hai vissuto e convissuto. Trasmigrazioni in altri contesti e in altre sensibilità. Un itinerario fra romanzo e saggio che racconta cultura e culture, retaggi di italianità rimasti in vari Paesi della Mitteleuropa; un percorso di vita che diventa ben presto una forma di gratitudine nei confronti di quei luoghi che hanno dato all’autrice una lezione di umiltà e le hanno permesso di immergere tutto il suo essere nella cultura dei luoghi dove ha vissuto e operato, del pensiero, del parlarne la lingua, in tutti i sensi. Un girovagare sull’Atlante della vecchia e della Nuova Europa; un labirinto interno di pensiero; una spirale di emozioni. -
Fondamenti di meccanica strutturale
Il linguaggio della progettazione di un sistema meccanico richiede innanzitutto di saper descrivere la realtà fisica mediante un modello matematico di crescente complessità. Il testo, che si rivolge agli studenti di ingegneria meccanica e industriale, affronta tutti gli argomenti principali della progettazione strutturale meccanica statica e a fatica con il grado di approfondimento necessario per la laurea triennale, attraverso un approccio sintetico e sequenziale. Il contenuto, esposto in modo chiaro e conciso, è arricchito da esempi di calcolo completi di svolgimento, esercizi di verifica alla fine di ogni capitolo e un intero capitolo di esercizi di riepilogo, assimilabili a temi d'esame. Chiude il libro una sezione dedicata a soluzioni organizzate e schematiche di casi notevoli. L'elevato numero di grafici e immagini, oltre a svolgere un importante ruolo esplicativo, rappresenta un'esposizione funzionale che facilita lo studio. -
Senza scarpe
Una narrazione che incrocia la voce del figlio Saulle con la ricostruzione della vita di Roberto Donetta, padre irrequieto e sempre indebitato, contadino della Valle di Blenio, venditore di sementi, cameriere e poi fotografo. Donetta (1865-1932) diventò noto una quarantina d'anni fa grazie al ritrovamento di cinquemila lastre fotografiche da lui realizzate sull'arco di un trentennio. Il recupero di quel tesoro ha fatto passare in secondo piano un'altra scoperta: quasi trecento pagine manoscritte in cui l'estroverso bleniese aveva annotato le sue riflessioni e gli scritti letterari e scientifici che più lo avevano colpito. Dagli scritti emerge la coscienza della sua diversità nel contesto rurale della valle in cui viveva. Fu la caparbietà del montanaro a tenerlo in vita nelle avversità. Lì tra le sue montagne, come scrisse in una delle ultime lettere a Saulle, l'unica risorsa in cui si può e si deve credere è la terra. Solo quella può garantire da mangiare ogni giorno. Con il passare del tempo però l'egocentrismo e la frustrazione per l'incapacità di strappare dalla miseria la famiglia provocarono la dolorosa rottura con la moglie Linda e con i figli. -
In Svizzera. Sulle tracce di Helvetia
Le montagne, i laghi e le città. Lorenzo Sganzini ha viaggiato attraverso la Svizzera visitando luoghi simbolici come il Cervino, le gole della Schöllenen o il Grütli e incontrando i grandi personaggi che ne hanno fatto il mito e la storia: Guglielmo Tell, Nicolao della Flüe, il generale Guisan, Giacometti, Hodler, Frisch, Dürrenmatt... Ma soprattutto si è lasciato guidare dalla curiosità dello sguardo. Sul Lunghin ha percepito la presenza di Gaia la dea della terra, al Bernina di una diavolessa, al Morgarten di Gertrud Stauffacher. Ha riscoperto le città come incubatrici di un pensiero a cui non è estraneo il loro essere svizzere. A Basilea si è ricordato della famosa frase di Orson Welles, un vero concentrato di luoghi comuni: ""In Italia sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerra, terrore, omicidio, strage ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, con cinquecento anni di amore fraterno, democrazia e pace cos'hanno prodotto? L'orologio a cucù"""". L'autore dimostrerà che le cose non stanno proprio così."" -
Mixing
L’atmosfera vellutata del bar di un grande albergo in montagna fa da cornice ai ricordi del barman: la stagione sta finendo e lui ripensa a dodici clienti seduti al suo bancone. Ognuno di loro gli ha chiesto un cocktail diverso e raccontato una storia: un archeologo la scoperta della terra misteriosa finora oggetto di sole congetture, un giornalista la notizia sconvolgente che sta per pubblicare, un campione sportivo il motivo rimasto sconosciuto del suo ritiro e così via. Davanti al bicchiere affiorano i segreti, le debolezze e i sogni di personaggi in apparenza privilegiati, finalmente capaci di guardare dentro se stessi con la complicità di un ascoltatore attento e silenzioso. -
Il suono dello champagne
Cosa rende lo Champagne così unico e inimitabile? Quali sono gli aspetti storici e produttivi che lo hanno reso universalmente noto fino al punto da essere considerato il vino spumante per eccellenza? Produrre uno Champagne buono richiede attenzione, lavoro certosino ed una lunga serie di operazioni di vigna e cantina, volte a creare armonia e piacevolezza per il nostro palato. La stessa armonia che caratterizza una melodia o una canzone apprezzata ed emozionante. Il Suono dello Champagne, attraverso un racconto semplice e divulgativo, descrive i punti chiave che caratterizzano e danno forma al mitico spumante francese, li mette in sequenza e spiega in dettaglio la loro importanza nell’economia finale del prodotto che raggiungerà gli appassionati di tutto il mondo. -
Esercizi spirituali per bevitori di vino
Il vino è generalmente, oggetto di manuali tecnici e di guide alla degustazione. È invece raro che costituisca la prospettiva lungo la quale interpretare i pensieri e le azioni degli esseri umani, le necessità dei loro corpi, delle anime e delle menti. La riscoperta dei contenuti sentimentali, emozionali e intellettuali - ossia “spirituali” - del bere e del vivere è l’obiettivo che Angelo Peretti propone al lettore attraverso novanta brevi “esercizi” mentali, tra narrativa e saggistica. Con una logica stringente e un’ironia dissacrante, l’autore aiuta a riconoscere e sfatare i luoghi comuni che si sono stratificati a tal punto da inibire il godimento libero, immediato e spontaneo del vino e della stessa vita. In particolare, le regole da iniziati e le pose ostentate da quei sedicenti intenditori, che si ergono a sacerdoti dell’enologia, vengono smantellate una ad una, restituendo al bevitore il piacere di un gesto naturale come il condividere un bicchiere di vino con le persone care. Per accompagnare indistintamente il neofita e l’esperto a riappropriarsi della dimensione genuina del bere, ci sono novanta “esercizi che prendono spunto da altro” rispetto al vino: romanzi, aneddoti, poesie, canzoni, interviste; si parla d’altro per parlare di vino e viceversa. Inoltre, per chi volesse approfondire le proprie “esercitazioni” attraverso il calice, Peretti suggerisce, per ciascun capitolo, due vini, uno italiano e uno estero, coerenti con il contenuto narrato: la scelta si ripartisce fra etichette note e bottiglie meno conosciute, per un totale di centottanta vini. Angelo Peretti (Garda, 1959) si occupa di vino come giornalista e critico da più di trent’anni. Dirige il giornale on line “The Internet Gourmet”. Ha collaborato con guide italiane di settore, ha redatto piani strategici per consorzi di tutela e ha pubblicato manuali sui vini italiani e sugli abbinamenti tra cibo e vino, tra cui “Vini e spumanti. I migliori d’Italia” (2005) e “Il vino. Gli abbinamenti ideali” (2004), entrambi per Giunti Editore. -
Intrecci di vite. Elogio della caparbietà dei vignaioli
Paragonato spesso ad una pianta durevole ma vulnerabile, dipendente dalle condizioni atmosferiche, il vignaiolo si differenzia da tutti gli altri, perché il suo mondo, diametralmente opposto a quello delle start-up, si costruisce giorno dopo giorno, lentamente e pazientemente. La caparbietà è l’unico motore che gli permette di procedere sul suo percorso: è grazie a questa caratteristica che, talvolta, diventa un super-eroe. Alain Graillot, famoso vignaiolo della valle del Rodano, ci offre l’opportunità di entrare nell’intimità di una ventina di “grandi” del mondo del vino. Raymond Trollat, Jean-Louis Grippat, Auguste Clape nel Rodano, ma anche Michel Lafarge e Aubert de Villaine di Romanèe Conti in Borgogna, Anselme Selosse nello Champagne, Jean-Michel Cazes a Pauillac, Angelo Gaja in Italia, Alvaro Palacios in Spagna, Marie-Thérèse Chappaz nel cantone del Valais... si confidano ad Alain Graillot, uno di loro. -
Altrove a Sud. Il vino, il cibo, l'anima dell'Italia
Altrove a Sud, in qualche luogo, in qualche tempo, l’autore percorre un viaggio filosofico e descrittivo dalla sua infanzia ad oggi, attraverso una visione piena di sentimento fanciullesco e di pathos. Non il racconto di un viaggio, ma la condivisione di esperienze e intrecci della cultura del vino e del cibo alla ricerca dell’anima dell’Italia. L’arte del produrre vino, l’abbinamento fondamentale con il cibo, Camuto ha saputo cogliere l’essenza culturale, ricca di sfide e contraddizioni di alcuni produttori vinicoli del Sud Italia, considerando sempre che il Sud è al di là di qualche altro luogo… -
Il vino nella Bibbia
«Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna». Genesi 9, 20. A partire dal libro della Genesi fino a quello dell’Apocalisse di Giovanni quanti richiami alla vigna, alle tecniche di produzione, al consumo di vino si possono trovare? I passi della Bibbia che si riferiscono alla tematica generale della vitivinicoltura sono tanti e tali che l'autore, l’enologo spagnolo Jabier Marquinez, non esita a definire la Bibbia “il trattato di enologia eviticoltura più antico del mondo”. Nel libro vengono citati e commentati tutti i riferimenti presenti nella Bibbia riguardo alla viticultura, le sue forme, le tecniche e i processi produttivi, il tutto analizzato secondo una prospettiva enologica. L’autore cerca di dimostrare la sua tesi sull’esistenza di un'ampia comprensione tecnica agronomica ed enologica sin dall’antichità, almeno nei popoli vicini alle coste del mare Mediterraneo dove scorrono i principali episodi narrati nella Bibbia. I riferimenti arrivano a toccare argomenti solo apparentemente moderni come i contratti di lavoro, le sofisticate tecniche di innesto, il controllo delle piaghe e delle malattie, i processi di vinificazione e di invecchiamento; inoltre una lunga lista di indicazioni legali, politiche ed economiche relazionate con la coltura della preziosa bevanda. Impreziosisce il testo un apparato iconografico di circa quaranta immagini legate ai luoghi, agli oggetti, alle fasi della produzione del vino, tratte da manoscritti medioevali conservati nelle più importanti biblioteche europee, grazie alla ricerca curata dal medievalista inglese, dott. Cristian Ispir. Leggendo questo libro si coglie l’importanza che il vino ha fin dall'antichità, nella sua evoluzione da elemento essenziale della liturgia giudaico-cristiana a rappresentazione simbolica della tradizione per molti popoli, fino a divenire parte integrante di ogni cultura. -
Custodire l'amore
È la più grande e meravigliosa energia di vita. Ma anche la più delicata. Per questo è importante conoscerne tutte le potenzialità e destinarle tutte le attenzioni. “Custodire l’amore”, l’ultimo libro di Maria Teresa Abignente, affronta i temi più importanti delle relazioni d’amore, permette di esplorare ciò che frena e ciò che invece fa divampare l’amore, e ci aiuta a interrogarci coralmente su come averne cura. Non è un manuale sulla vita di coppia, ma la sintesi delle esperienze di vita maturate dall’autrice nel suo percorso personale, dall’esperienza di decine di corsi tenuti alla Fraternità di Romena, sul cammino di coppia, e dalle competenze acquisite nella mediazione familiare. Ma ancora di più è l’espressione della sua passione per questo tema che è proseguita, anzi si è accentuata, anche dopo la prematura scomparsa di Giovanni, suo compagno di vita e padre dei suoi tre figli.