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Insetti delle tenebre. Coleotteri troglobi e specie relitte
Hanno sembianze di pietra, simili a corniole, quarzi, gessi cristallini; mostrano superfici brune e porose o smaltate, metalliche e lucide come uno specchio; sembrano fatti di squame d'ottone oppure sono ambrati e trasparenti come ampolle di vetro di Murano. Alcuni di loro sono fossili viventi, esseri antichi confinati nei profondi recessi da passati sconvolgimenti ecologici o climatici. Sono gli insetti del sottosuolo, specializzati nelle tenebre, creature misteriose che animano un oscuro habitat dominato dal silenzio, anfratti rupestri, faglie e grotte, dove l'orologio biologico avanza con esasperante lentezza. Curculionidi, Pselafidi, Leiodidi, Stafilinidi: la loro nomenclatura suona come una litania, un formulario magico che evoca mostri infernali, un repertorio mitografico. Sembra di sfogliare il diario del tempo, la cronaca di un pellegrinaggio alchemico, tra resoconto entomologico e immersione biospeleologica, esplorazione onirica e suggestioni teoriche, dentro un atlante di minuscoli insetti da leggere come un bestiario medievale. Procediamo ammaliati in una sorta di regressione uterina con il presentimento terrifico del mondo-senza-di-noi. -
Altri dodici Cesari
Biografie potenziali di imperatori romani inesistenti. Ciascuna vita è scelta da Svetonietto per la sua esemplarità. Il nostro biografo individua coloro che si sono distinti per essere i primi in qualcosa: il primo imperatore plebeo, il primo imperatore repubblicano, il primo imperatore donna. Sapere quanto abbiano governato o come siano morti non interessa; ricordarli invece ad esempio come «tossico» o «inesistente» li rivaluta come exempla morali e svela il vero senso della loro esperienza politica. Un libro divertente, un gioco erudito che, squarciato il velo della verità storiografica, consentirà al lettore di muoversi tra approssimazione e verosimiglianza, maneggiando aneddoti, pettegolezzi, indiscrezioni, rivelazioni clamorose. -
Essere mille. Guida allo sbarco in Sicilia per aspiranti garibaldini
Inciampando in questa avventura risorgimentale, relegata alla polvere delle reminiscenze scolastiche, l'autore ricerca le tracce del passaggio dei Mille: tra gli uliveti e i mari di Sicilia, le agavi, le masserie addormentate e gli incontri inaspettati, è catturato da una delle vicende fondanti della storia dell'Italia moderna. L'autore rintraccia il percorso delle truppe garibaldine, rendendolo così replicabile anche grazie a un segnale visibile che ha lasciato a indicare tutte le tappe raggiunte. Una narrazione ma anche una guida, con cartografia e indicazioni tecniche, che consente a un novello garibaldino di provare a essere uno dei Mille. Prefazione di Stefano Ardito. -
L' universo è una leggenda
Fuori dei limiti dell'universo è tutta campagna, e vi abitano pochissime persone. Questo mondo, che neanche è sicuro che ci sia, è tanto somigliante al nostro che, pagina dopo pagina, a conti fatti, sembra sempre meno materia d'invenzione. Deve essere stato durante una sera a cena che di tutte le provocazioni del mondo di Carlo Bordini, quella di passare attraverso uno scatto di Luigi Ghirri per accedere alla Prateria sia sembrata a Massimo Barone la più invitante. Così un uomo e una donna in cerca di qualcosa, varcata la soglia, entrati nella fotografia, cominciano a esistere in un tempo scardinato; appagato magicamente all'istante ogni loro ordinario bisogno, vengono accolti e avvolti da un mare d'erba zeppo di storie. -
Ridondanze
Nel rione romano di Testaccio, luogo gravido di Storia, resiste quell’attitudine a raccontare storie, minute ma sempre travolgenti e per lo più comiche, capace di mettere in moto il cuore pulsante del pensiero umano: la fantasia. Considerata ormai come l’infanzia del pensiero, ne è invece l’originaria pienezza, il ponte, il primo tramite tra il noto e l’ignoto, tra quello che crediamo di sapere e l’enigmatico che non riusciamo a spiegarci. Con ogni evidenza, dice Morelli, la fantasia sta sparendo dalla faccia della terra, sostituita dall’immaginazione calcolata e meccanica. rnE così, uno scrittore solitario si mette in ascolto per salvare, per trasmettere, raccontando a sua volta quello che ha ascoltato, in quella specie di conversazione universale che è la letteratura. Ecco allora le storie di un pittore di affreschi in disgrazia, di un drogato che diventa famoso in tutto il mondo senza saperlo, degli artisti che nel tempo si allargano e si restringono, di un genio a colazione, di un tizio scorbutico sfortunato e un pensionato innamorato, uno scrittore ecologista frustrato, per finire con le massime di Carmine il barbiere, che ragiona a modo suo e poi ti sbaglia le basette. -
Il carabo di Napoleone e altri enigmatici insetti delle isole atlantiche
Tra geografia dell’isola e storie delle spedizioni di caccia al carabo dal ’700 in poi, Lisa ci guida attraverso i luoghi dell’Imperatore Bonaparte alla ricerca del famigerato “cimitero” degli Aplothorax. Seguiamo labili tracce che scompaiono e riappaiono, in una mappa mentale che unisce l’isola d’Elba alla Corsica, la Sardegna, le Baleari, le Canarie, le Azzorre, e poi giù verso Capo Verde, fino all’isola di Ascensione e quindi appunto a Sant’Elena e l’arcipelago delle “Galàpagos dell’Atlantico”: un tracciato di linee e punti, un alfabeto morse simile alla catenulazione che appare sulle elitre del carabo, testimonianza di un passato geologico, remota distribuzione di continenti perduti. -
Fisica delle separazioni in otto movimenti
Un legame rovente si trasforma in siderale indifferenza, i corpi non si parlano più, l'iniziale complicità diventa reciproco rancore. Otto movimenti, come un'opera musicale, ognuno con la sua tonalità e il suo tempo, per indagare le precise circostanze di una separazione, di un abbandono. Quasi otto ""lezioni"""" per imparare, alla fine, l'arte di voltare pagina. Nel primo movimento, dimenticare anche le cose indimenticabili, gli attimi nei quali tutto era perfetto. Il terzo, dove si osserva che spesso è difficile capire chi lascia chi; in fondo le cose sono sempre più complicate di quello che sembrano. Il quarto: ineluttabilità e codeina, ma forse domani andrà meglio. Nel quinto, si può amare ed essere amati, poi arriva l'anestesia delle emozioni, lievita la nostalgia del tempo felice e si incista il risentimento. Nel sesto, le parole complottano e muovono tutto. Parole che danzano e infuriano, quelle dette e quelle non dette, quelle rabbiose che erodono la passione fino a farla finire nella polvere. Il settimo, l'ottavo...Proposto da Filippo La Porta al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Quando finisce un amore non c’è mai un motivo, ci hanno mostrato – tra gli altri – Tolstoj e Cocciante. Nel romanzo/memoir Fisica delle separazioni in otto movimenti Giacomo Sartori descrive da un punto divista onestamente, drammaticamente maschile la fine di una relazione, che è sempre la fine di un tempo e di un mondo, di un paesaggio e di un pezzo di vita quotidiana, in otto affilati movimenti di una sonata da camera. Non è vero che viviamo nell’età della fine dei traumi: perfino nel digitale l’esistenza vive un continuo trauma quotidiano, una interminabile micro-tragedia ordinaria. Si comincia, come è giusto per un romanziere, dal dettaglio più insignificante, ossessivo, minuscolo, che però racchiude il macrocosmo: «Quando si è vissuti tanto tempo assieme ci sono moltissime cose da dimenticare. Bisogna dimenticare i piedi, con i loro vezzi da piedi timidi, ma anche fieri, e insomma struggenti». Si tratta di una “fisica” perché la letteratura è quella scienza singolare di tutto ciò di cui non si può avere scienza. Siamo fatti di una materia anzitutto verbale, anche i nostri sentimenti: «Siamo esseri dotati di parola, e nelle relazioni d’amore le parole hanno un ruolo primordiale, forse anche un po’ magico». Nel sesto movimento affiora la verità stessa della letteratura, che non è altro che mettere in un ordine le parole di cui siamo composti, siano esse magiche o banali: parole che odorano, che danzano, che nascondono, che desiderano, dalle quali siamo agiti. Non c’è altro: parole che si affollano e che sempre si sporgono quasi impotenti su tutto ciò che non è parola.»"" -
Queste terre selvagge oltre lo steccato
Il libro è concepito come una serie di lettere destinate alla figlia di tre anni sulla possibilità di “trovare casa” sulla terra, una terra viva. Una ricerca appassionata di cosa lasciare ai figli una volta che ce ne saremo andati e un invito a cambiare il modo di sentire-pensare. L’autore nigeriano affronta alcune delle questioni cruciali della crisi contemporanea attraverso la lente intima della genitorialità. Si interroga su miti e rituali della modernità, sulla crisi ambientale, la decolonizzazione, l’idea di razza al di là delle retoriche dominanti, l’identità e l’appartenenza. Ragiona su cosa significhi essere umani nelle rovine di un mondo fratturato dal progetto dell’accumulo infinito. Dai guaritori Yoruba alle bidonville indiane nella ricerca di come abitare le “crepe” del mondo, il libro restituisce una ricca sintesi delle domande più lucide dei pensatori del presente: interpella le scienze ambientali, il postumanesimo, la fisica delle particelle, la metafisica Yoruba, l’epistemologia femminista, la trans-razzialità. I temi trattati, che abbracciano la questione della sopravvivenza sul pianeta Terra e la svolta ontologica in antropologia, sono tra gli argomenti più discussi e trattati negli ultimi anni. Ma questo è un libro che non si limita a una sintesi del già pensato, esplora invece nuove tracce. -
Otto anni
Una donna in fin di vita chiede al marito di non legarsi a nessun’altra per otto anni, dopo la sua morte; questo è il tempo che occorre al corpo umano per rigenerare totalmente le sue cellule. «Fra otto non sarai più tu! I tuoi occhi non mi avranno mai vista, le tue mani non mi avranno mai accarezzata». Una vita normale, un amore, il lavoro, l’umanità dei bar di campagna e poi… Dopo il lutto, l’uomo si perde in un bosco e arriva a una casa “sospesa” tra mondi (quello tangibile e quello immaginifico, quello del pensiero e dei saperi), custodita da un guardiano e dalle sue sapienti galline. Quando trascorsi otto anni l’uomo lascerà la casa, sarà un uomo tutto nuovo e dovrà cercare la rotta per un futuro possibile. -
Calvino, Biamonti, Magliani. Il racconto del paesaggio, lo sguardo, la luce
Tre autori legati al mondo ligure e tra loro da una sorta di genealogia: Calvino ""scopre"""" Biamonti e ne favorisce l'esordio, Magliani conosce Biamonti, maestro ideale, e continua la sua esplorazione spirituale dell'entroterra del ponente ligure. Nelle loro opere, tra letteratura e coscienza ecologica, rintracciamo un luogo di appartenenza che richiede un accudimento speciale, paradigma delle difficoltà esistenziali. Nel libro tre fotografi accostano la loro ricerca sulla riviera ligure alle parole dei tre scrittori. La personale geografia e il paesaggio fisico fanno da sfondo alle vicende umane in Calvino; il romanzo-paesaggio di Biamonti e il paesaggio-personaggio di Magliani entrano in risonanza con il pensiero-paesaggio della fotografia."" -
Operazione Romero. Planet dead
Port Harcourt è caduta e gli zombie hanno abbattuto anche l'ultimo avamposto umano... Luca Lavieri, ferito e provato da un inaspettato tradimento, è quindi tornato in Europa e, nel cuore politico del continente, è ben deciso a svelare definitivamente i disegni di chi vuole portare il contagio nel continente. Tra alleati ambigui, funzionari corrotti e inaspettati ricongiungimenti, anche per i nostri eroi si avvicina quindi la resa dei conti. -
Cronaca di Topolinia. Vol. 30
Cover (plastificata, numero speciale con litografia omaggio) dedicata a Diabolik: disegno e colori di Luigi Merati. All'interno di questo nuovo numero di Cronaca di Topolinia troviamo un'intervista a Giovanna Casotto, per l'angolo della Serie Rara Salvatore Taormina ci mostra la cronologia illustrata di ""General Till"""", non mancano le consuete rubriche dedicate a Tex, Zagor, Diabolik e all'universo Disney; completano i """"Consigli per gli acquisti"""", Renato Rattazzi ci racconta la storia del Pony Express."" -
Cronaca di Topolinia. Vol. 31
Numero speciale con litografia in omaggio. All'interno troviamo una preziosa intervista a Nik Guerra che ne ripercorre la carriera, per l'angolo della serie rara si parla dei trasferelli di Zagor e non solo. Non mancano i preziosi consigli per gli acquisti, l'angolo del texiano e quello Diaboliko, mentre Rattazzi ci parla approfonditamente del personaggio di Forza John. -
Sortisia. Dea oscura. Vol. 1: dea di legno, La.
Sortisia è alla ricerca della sua maschera che le permetterà di diventare una dea vera e propria, ma nessuno sa dove si trovi. Tremotino, però, ha trovato un indizio : trova la stella. Dopo qualche ricerca Sortisia riuscirà a imboccate la via giusta si ritroverà faccia a faccia con una sua vecchia conoscenza: Merlino. Ciò che succederà dopo solo le Moire possono saperlo. -
Il buio dopo la notte. Ediz. variant. Vol. 3: Mondi paralleli.
Edizione limitata con litografia in omaggio e cover variant di Ugo Verdi. -
Cronaca di Topolinia. Con litografia. Vol. 37
Il nuovo numero 37 di Cronaca di Topolinia si presenta con una stupenda cover realizzata da Roberto Baldazzini. All'interno le consuete rubriche dedicate a Zagor, Tex, Diabolik, alla fantascienza, al fumetto erotico e all'universo Disney, i consigli per gli acquisti, un'articolo su Dago e soprattutto la quarta puntata della storia inedita di Diabolik: ""il gioco delle parti"""" realizzata da Roberto Altariva e Giorgio Montorio. 40 pagine più cover, su carta patinata di pregio, cm 21 x 29,7, con Litografia omaggio,"" -
Sortisia. Dea oscura. Ediz. limitata. Con 2 litografie. Vol. 2: ombra di Merlino, L'.
Ed. limited 99 copie numerate, cover di Elena Mirulla con due lito in omaggio (Mirulla/Balocco). Recuperata la maschera Sortisia è pronta a fare la sua mossa, muovere guerra agli dei che l'avevano ingiustamente esiliata, ma non tutti temono la Dea Oscura, Merlino organizza una strenua resistenza. Come finirà? E tu, da che parte stai? -
Calypso. Vol. 1: isola maledetta, L'.
La ninfa Calypso risponde a un richiamo che la porta sull'isola di Nisi. Qui dovrà sciogliere la maledizione che attanaglia l'isola, personificata in un Centauro ribelle che rapisce e uccide le donne. Ma per farlo dovrà prima scoprire quali segreti l'isola nasconde da fin troppo tempo. -
Calypso. Ediz. limitata. Con 2 litografie. Vol. 1: isola maledetta, L'.
Ed. limited, 99 copie numerate, con cover di Elena Mirulla e 2 lito in omaggio. La ninfa CALYPSO risponde a un richiamo che la porta sull'isola di NISI. Qui dovrà sciogliere la maledizione che attanaglia l'isola, personificata in un Centauro ribelle che rapisce e uccide le donne. Ma per farlo dovrà prima scoprire quali segreti l'isola nasconde da fin troppo tempo. -
Cronaca di Topolinia. Con litografia. Vol. 38
All'interno la quinta puntata della storia inedita di Diabolik ""Il gioco delle parti"""" scritta da Roberto Altariva e disegnata da Giorgio Montorio, pel l'angolo della fantascienza si parla di """"Selene"""", troverete le consuete rubriche dedicate a """"Zagor"""", """"Tex"""", """"Diabolik"""", """"Disney"""" ecc. di particolare rilievo una disamina della nuova ristampa sul """"Piccolo Ranger"""".""