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L' arte di produrre arte. Imprese italiane del design a lavoro
Questo volume intende fornire una fotografia, non statica, sulla dimensione e dinamica delle differenti tipologie di imprese che strutturano l'Industria Culturale e Creativa (icc) italiana. Settore che, direttamente e indirettamente, contribuisce a dare forza, anche innovativa, al nostro sistema economico. Il volume è diviso in due sezioni. Nella prima, si analizza, nelle sue varie articolazioni, struttura e mutazioni del settore culturale e creativo in Italia alla luce degli ultimi dati disponibili e in confronto con i principali Paesi competitori europei. Si approfondisce poi il ruolo e il peso di una specifica classe di attività identificabile con il termine ""design"""": un ambito che, nelle sue molteplici sfaccettature e articolazioni qualitative non è pienamente rilevato dalle statistiche tradizionali. Nella seconda parte, poiché il design è costituito da imprese e professionalità che sono strettamente connesse con le eccellenze del tessuto produttivo del Made in Italy, si procede a indagini di campo nelle aree di loro più forte concentrazione per identificare le relazioni e le interconnessioni tra formazione, design e imprese, per individuarne i punti di forza e di debolezza, ma soprattutto per mostrare attraverso quali vie il design si trasforma in quel capitale intangibile che arricchisce i prodotti e li trasforma in quelli più competitivi dell'economia italiana sul mercato mondiale."" -
La verità e altre bugie
Scrittore di bestseller di fama internazionale, Henry Hayden vive appartato in una splendida villa sul mare. Le donne lo adorano e la vita gli sorride. La sua esistenza così perfetta rischia però di incrinarsi il giorno in cui la sua giovane amante, nonché editor, gli rivela di essere incinta. Un imprevisto che, insieme alla serenità coniugale, rischia di costargli la carriera: ma davvero raccontare tutto alla moglie è l'unica possibilità che gli resta? Hayden è anche un pericoloso, irriducibile bugiardo con un passato pieno di ombre. Un errore fatale farà sì che il suo piano di sopravvivenza subisca una brusca virata, costringendolo a escogitare sempre nuove menzogne per coprire le precedenti. Combinando thriller e commedia noir, ""La verità e altre bugie"""" è un romanzo cinico e intelligente sul ruolo del caso nella vita, le relazioni tra uomo e donna e il rapporto tra fiction e realtà, che dà vita a un triangolo letterario, amoroso e criminale di cui sarà molto difficile scoprire l'intera verità."" -
La poesia della luce-The poetry of light. Disegni veneziani dalla National Gallery of art di Washington. Catalogo della mostra (Veneiza, 6 dicembre 2014 - marzo 2015). Ediz. bilingue
Si è affermato spesso, da Vasari in poi, che gli artisti veneziani preferissero la pittura al disegno. Sebbene questa teoria tradizionale eserciti un certo fascino, essa non è così accurata. Dai primi anni del XV secolo in poi i disegni abbondano nell'arte veneziana; molti dei più grandi pittori veneziani realizzarono disegni lineari e, nel contesto italiano, è una caratteristica particolare dell'arte veneziana che tanti disegni fossero completati come opere d'arte finite a sé stanti. Generalmente, i disegni veneziani sono caratterizzati dalla loro attenzione alla luce. Colori molteplici o ricche tonalità singole - caldi bruni, morbidi rossi e rossi sangue - su carta bianco crema o di un caratteristico azzurro veneziano creano luce e definiscono figure e ombre. Naturalmente, tutti gli artisti sono interessati alla luce, così come alla forma e al colore. Tuttavia, gli straordinari effetti luministici di Venezia, l'assenza di un'oscurità totale, la luce tenue diffusa dall'umidità nell'atmosfera, la luce brillante dei raggi penetranti del sole, la danza di luci e ombre sui canali in costante movimento e quella scintillante che brilla riflessa dall'acqua hanno influenzato profondamente i suoi artisti e hanno contribuito a creare la loro poetica della luce. -
Panerai. Ediz. italiana
"Nel mondo dell'alta orologeria, il tempo scorre lentamente. Ci sono prestigiose manifatture che esistono da secoli e hanno attraversato la storia recente dell'umanità tramandando una straordinaria tradizione di saper fare. Ben prima della loro nascita, le fondamentali innovazioni nel campo della misurazione del tempo si sono susseguite a intervalli di decenni, se non di secoli, e ancora oggi, dopo centinaia di anni, le intuizioni di geni come Galileo Galilei sono alla base del funzionamento degli orologi che indossiamo con piacere e passione. L'evoluzione tecnologica più recente ha provato e proverà ancora a rendere obsoleto questo antico saper fare, e sicuramente oggi non c'è niente di più facile che sapere con estrema precisione che ora sia senza dover interrogare un orologio di manifattura. C'è però qualcosa, in un segnatempo meccanico, che lo rende insostituibile: il tic tac di un orologio racconta una storia. E tante storie che si intrecciano danno vita a un patrimonio culturale. Quando, oltre quindici anni prima della pubblicazione di questo libro, mi è stata offerta l'opportunità di far riemergere dall'oscurità dei fondali marini la storia di Officine Panerai, ho accettato con entusiasmo. Un entusiasmo stimolato da un'affascinante sfida professionale: trasformare un orologio-strumento utilizzato solo in campo militare, conosciuto da pochi appassionati e collezionisti e praticamente mai venduto al pubblico, in un marchio di alta orologeria sportiva."""" (dall'introduzione di Angelo Bonati)" -
Annali di architettura (2014)
"Annali di architettura"""" è una delle più prestigiose riviste internazionale di storia dell'architettura, fondata nel 1959. In questo numero: Cristina Modonutti, Bussola e rilievo architettonico nei disegni di Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi; Johanna D. Heinrichs, """"Lege Palladio 52"""": A New Look at the Quattro Libri Plan for Villa Pisani at Montagnana; Christof Thoenes, Bramante a Roma: l'arte di progettare. La mostra del 2014-2015 al Palladio Museum di Vicenza; Gianpaolo Angelini, La chiesa di San Salvatore in Lauro (1591-1598) e la fortuna della colonna libera a Roma; Dmitry Shvidkovsky - Yulia Revzina, The Palladian movement in Russia under Catherine the Great and Alexander I; Luisa Giordano, Dai Bramanti a Bramante. Traccia per il percorso della storiografia lombarda nella prima meta dell'Ottocento; Dario Donetti, Bramante agli Uffizi. I disegni per San Pietro e la storiografia architettonica; Francesco Paolo Fiore, Il Bramante architetto di Arnaldo Bruschi; Eleonora Pistis, Nicholas Hawksmoor: Creating the Image of a New Oxford." -
Camellia and the garden of wonders
Età di lettura: da 6 anni. -
Narrare l'innovazione
La parola ai protagonisti dell'innovazione nelle imprese manifatturiere: è questo il contenuto e lo spirito di fondo del libro, frutto di una ricerca affidata a Confindustria Veneto SIAV S.p.A. da ISFOL, ente che si occupa di formazione e sviluppo dei lavoratori, per comprendere come venga concepito e sviluppato il complesso fenomeno dell'innovazione. Si articola un percorso nel quale i vari protagonisti narrano i problemi, le opportunità che si prospettano e le scelte che ne derivano. Dalla messa a punto di nuovi business model, che spiazzano la concorrenza, all'articolazione del processo innovativo all'interno dell'impresa e alle varie persone che in molteplici ruoli concorrono a determinarlo. Innovazione quindi come prodotto di una ""comunità umana"""" che va dall'imprenditore al management e ai collaboratori, fino a coinvolgere tutti gli attori della governance territoriale a livello sia scientifico-tecnologico (università, centri di ricerca) che politico (regioni). Un libro-testimonianza per capire come funziona l'impresa d'oggi e soprattutto quale potrà essere la sua evoluzione in futuro. Introduzione di Luca Paolazzi."" -
Milano metropoli possibile
II volume raccoglie una serie di contributi che illustrano e analizzano il primo anno di vita della Città metropolitana di Milano, costituitasi nel gennaio del 2015. Vengono in particolare esaminate le prospettive e potenzialità di sviluppo economico e territoriale dell'area metropolitana e le aspettative che il mondo delle imprese ripone in questo processo, al termine di un anno che ha visto nell'Expo un'eccezionale occasione di rilancio della città. L'approccio multidisciplinare e i diversi punti di vista rappresentati dagli autori conferiscono al libro una visione d'insieme dei principali aspetti istituzionali, politici ed economici in cui si sta articolando questa importante e a lungo attesa innovazione del governo metropolitano. Particolare attenzione è dedicata al confronto tra l'esperienza in corso a Milano, quella di altre città italiane impegnate nell'istituzione del nuovo ente e le più significative città europee che hanno intrapreso percorsi analoghi negli ultimi anni. Prefazione di Gianfelice Rocca. -
Nel nome di mio padre. I misteri di Sandhamn. Vol. 1
In una buia sera di novembre, una ragazza di vent'anni scompare misteriosamente dalla piccola isola di Sandhamn al largo di Stoccolma, un paradiso naturale di spiagge e boschi, famoso per lo storico circolo velico e le regate, con un accogliente villaggio di case in legno che si affacciano sulle acque del Mar Baltico. La bella stagione è ormai finita, chioschi e locali sono sigillati con robusti lucchetti, e sull'isola è rimasta solo una manciata di persone, in attesa che le giornate si facciano più luminose. Dalla centrale di Nacka, l'ispettore Thomas Andreasson torna ai luoghi dell'infanzia per partecipare alle ricerche, complicate dall'infuriare di una violenta tempesta di pioggia e vento, ma è tutto inutile. Di Lina Rosén non c'è più traccia. Qualche mese dopo un gruppo di bambini, giocando nel bosco, scopre un sacco che affiora dalla neve. Contiene resti umani. Potrebbero appartenere a Lina? Anche Nora Linde in quei giorni si trova a Sandhamn con i figli. Il suo matrimonio è in crisi e lei ha bisogno di riflettere, ma i tragici eventi che scuotono l'arcipelago hanno il sopravvento. Ora sente di dover dare un contributo alle indagini, in nome dell'antica e profonda amicizia che la lega a Thomas; e in nome della sua innata curiosità di avvocato che non si accontenta di stare semplicemente a guardare. L'assassino potrebbe trovarsi ancora sull'isola e non sembrano esserci piste a cui aggrapparsi. -
Milano. Diamante
Ludovico il Moro sta per scendere in campo contro i francesi. Per sostenere la battaglia decide di impegnare il tesoro di famiglia. Insieme agli altri oggetti preziosi, il meraviglioso diamante ""Lupo"""" finisce così nelle mani dell’usuraio Giovanni Beolco. Oggi, dopo alterne vicende, il diamante è stato rubato da un abile ladro. La polizia meneghina è sulle sue tracce e ha bisogno del tuo aiuto. Un percorso a enigmi per svelare i segreti e conoscere i luoghi più affascinanti della città. Diventa il protagonista della storia. Per giocare ti bastano questa guida e un telefono cellulare. Invia un messaggio e inizia a giocare."" -
L' impressionismo di Zandomeneghi. Catalogo della mostra (Padova, 1 ottobre 2016-29 gennaio 2017). Ediz. illustrata
"Dopo le due grandi mostre dedicate nel 2005 a Boldini e nel 2013 a De Nittis, era giunto il momento per Palazzo Zabarella, proprio in coincidenza con il centenario della morte avvenuta nel 1917, di realizzare una rassegna sul terzo degli italiani a Parigi, il veneziano Federico Zandomeneghi che, più degli altri due, ha saputo inserirsi nel clima sperimentale della capitale francese, quando grazie soprattutto al movimento degli Impressionisti era diventata la straordinaria officina della modernità. Come gli è stato riconosciuto dall'amico Diego Martelli, che è stato l'unico italiano a capire e a far conoscere quei pittori rivoluzionari cui dedicò la celebre conferenza tenuta nel 1879 a Livorno, Zandò, come veniva familiarmente chiamato dai suoi amici francesi, fu l'unico italiano a fare parte del gruppo, partecipando alle loro mostre alternative a quelle dei Salon ufficiali. Così egli scelse di legarsi anche al loro mercante, il grande Durand-Ruel, senza farsi attrarre come tanti altri che transitarono a Parigi, dalla sirena di Goupil e dai facili guadagni, convertendosi a una pittura piacevole ma senza anima."""" (Federico Bano, Presidente della Fondazione Bano)" -
Mito e realtà della Grande Guerra
Mito e realtà della Grande Guerra s'intrecciano, strettamente legati e non sempre perfettamente distinguibili, nei saggi raccolti nel presente volume. Il primo conflitto mondiale è colto nel momento del suo svolgersi e nei suoi effetti duraturi, nel ricordo a distanza di decenni, in un contesto nazionale e internazionale, nel confronto con altri paesi e altri conflitti. La Grande Guerra è presentata quale momento fondamentale di rinnovamento identitario della società e della letteratura che la esprime, tra mito della guerra a difesa della giovane patria, o come «igiene del mondo», e tragica realtà, che rende i soldati fratelli nella durezza della vita sui campi di battaglia e richiede la creazione di un nuovo essenziale linguaggio che la esprima. -
L' austerità fa crescere. Quando il rigore è la soluzione
Veronica De Romanis sgombra il campo dai pregiudizi smontando tutti gli argomenti contro l’austerità, riassumibili nei sei aggettivi che spesso l’accompagnano: eccessiva, recessiva, imposta, ingiusta, inutile e responsabile dell’ascesa di forze populiste.rnrn«L'austerità toglie potere alla politica per ridarlo ai cittadini. Se ben congegnata, è persino rivoluzionaria»rnrnrn«Stop all’austerity» è lo slogan da anni sulla bocca di tutti: politici - al governo e all’opposizione -, giornalisti, economisti. L’intento è sempre lo stesso: far passare il messaggio che le misure d’austerità siano fallaci, e addirittura dannose, per conquistare facili consensi. Risolvere la crisi sarebbe a portata di mano, basterebbe tornare a spendere risorse pubbliche, riappropriarsi della sovranità. Ma è davvero così? E, soprattutto, il rigore è stato realmente applicato in questi anni in paesi come l’Italia o la Francia? Veronica De Romanis sgombra il campo dai pregiudizi smontando tutti gli argomenti contro l’austerità, riassumibili nei sei aggettivi che spesso l’accompagnano: eccessiva, recessiva, imposta, ingiusta, inutile e responsabile dell’ascesa di forze populiste. Con esempi concreti e dati alla mano, l’autrice ne mostra i due volti. L’austerità «buona», nelle parole di Mario Draghi, «prevede meno tasse e una spesa concentrata su investimenti e infrastrutture», fa crescere e infatti non ha impedito ai leader che l’hanno praticata di vincere, come in Lettonia e nel Regno Unito, o di ottenere la maggioranza dei voti, in Portogallo e in Spagna. Quella «cattiva», al contrario, privilegia l’aumento delle tasse a scapito di tagli della spesa improduttiva e può alimentare il populismo. Una lettura utile per capire se l’Europa è stata davvero «rovinata dall’austerità», come ebbe a dire Alexis Tsipras, o se questa non rappresenti invece un’occasione per una politica che voglia combinare al meglio responsabilità verso le nuove generazioni e solidarietà verso i soggetti più deboli. Un passaggio necessario, soprattutto per un’economia quale quella italiana, dove il debito dello Stato è percepito come un numero privo di significato, ma è invece una pesante ipoteca sul futuro dei giovani. -
Questo minuscolo, inutile cuore
"Certe volte i grandi non riescono a dormire nei loro letti, credo. È per quello che dormono nei letti degli altri, anche di giorno. Perché sono molto stanchi.rnrn«Un'intelligente analisi del matrimonio, dell'amore e del desiderio» - Canberra Weeklyrnrn«Una commedia spiritosa che indaga la complessità delle relazioni, condita di sesso, situazioni esagerate e satira sociale. Un romanzo divertentissimo» - Books PublishingrnrnIn una villetta alla periferia residenziale di Melbourne, in pieno suburbio, nella quasi-campagna fondata sulla monocultura della famiglia nucleare, Henry e Caroline stanno per lasciarsi.rnHenry ha intenzione di salire su un aereo per andarsi a godere una breve vacanza al mare insieme a Martha, la nuova, giovanissima compagna, che è poi la maestra elementare della figlia Mercedes. Caroline, dopo essersi sfogata sul guardaroba del marito infedele, parte all’inseguimento di Henry per cercare di riconquistarlo. Intanto, Craig e Lesley – i vicini – sono passati per testimoniare la propria solidarietà alla coppia in crisi. E di lì a poco Craig tornerà a casa di Henry e Caroline da solo, con tutt’altre intenzioni. Mentre gli adulti sono impegnati a fare ordine nella loro vita, sarà zia Janice, la sorella di Caroline, a occuparsi di Mercedes e della piccola Paris, chiusa in un ostinato mutismo. È Janice la persona sensata della famiglia, una microbiologa che ama il suo lavoro e crede con fervore nella bellezza del metodo scientifico e nella capacità della scienza di spiegarle il mondo intero. In fondo, a sentir lei, anche in amore tutto dipende dai batteri. Adorabili, ragionevoli, affidabili. Perché l’amore non ha nulla di razionale, non è una cosa a cui si pensa, in cui si decide di entrare o da cui si decide di uscire. Non è che l’inizio di una brillante commedia degli equivoci, spassoso dramma domestico di tradimenti, verità e bugie, in cui imprevisti e colpi di scena si alternano a considerazioni sulla vita segreta di ognuno di noi, fino a costruire una divertente quanto sottile riflessione sugli alti e bassi della coppia e delle umane relazioni." -
Daisy Miller. Testo inglese a fronte
Racconto tra i più letti di Henry James, Daisy Miller fu, quando uscì nel 1878, un immediato successo di scandalo. rnrnDi volta in volta letto dai suoi detrattori e difensori come un oltraggio alle fanciulle americane o un’esaltazione della loro innocenza, come una rappresentazione diffamatoriarndei connazionali all’estero o una parabola volta ad ammonirli sulle insidie del Grand Tour europeo. Nonostante la sua apparente leggerezza di commedia sentimentale, il racconto mostrava così la sua capacità di toccare alcuni nervi scoperti della cultura degli Stati Uniti a quel tempo, in bilico fra perdurante provincialismo da ex colonia e incipienti ambizioni di potenza globale. In più, con il suo comportamento e le conseguenze che ne derivano nel racconto, il personaggio di Daisy Miller metteva in questione la posizione sociale della donna, i modelli che ne definivano i ruoli, i rapporti di potere fra i generi in una società attraversata dai primi fermenti femministi. Il tutto in un miracoloso equilibrio fra la prosa scintillante e leggibile del primo James e la sottigliezza e l’ambivalenza che segneranno la sua fase più matura. -
Baby Blues
Con una prosa viscerale, a tratti rabbiosa, e con scandaloso humour, Elisa Albert consegna un ritratto di donna contemporanea scissa tra gli obblighi da cui si sente circondata: maternità, matrimonio, emancipazione femminile, complicità (e odio) tra coetanee. «»Nemmeno l'uomo migliore della terra può curare la solitudinernrn«Charles Bukowski scrisse che preferiva la gente che urla mentre sta bruciando. E nessuno brucia, o urla, come Elisa Albert - donna brillante e dark, che non ha paura della propria rabbia» - Shalom Auslanderrnrn«Elisa Albert scrive con magnifica precisione e furiosa arguzia a proposito di matrimonio, maternità e amicizia, illuminando questi territori familiari con lampi di rivelazione» - Jenny Offillrnrn«Osceno, spericolato, brutale, ma soprattutto vero» - Merritt TiercernrnÈ passato un anno da quando Ari ha messo al mondo un bimbo e ancora, in questa nuova fase della sua esistenza, non riesce a trovare un posto per se stessa (e per le sue inquietudini di eterna ragazza). Una tesi di dottorato che non finisce mai, il trasloco da New York al tranquillo tedio della provincia, un marito troppo immerso nella propria carriera e con il quale raramente si sente in sintonia, Ari è come un albero senza radici, in lotta per non fare appassire i suoi rami.rnNel suo animo non sembra esserci spazio per la gentilezza, il suo linguaggio è crudo, il suo sguardo sul mondo, e soprattutto sulle donne della stessa età, è disincantato, a volte perfino feroce. Finché accanto a lei, nelle case vittoriane dal fascino délabré, viene a stabilirsi Mina, ex star di un’oscura rock band, incinta di nove mesi, che diventa per Ari un modello di femminilità riuscita: è spregiudicata, indipendente, interiormente libera dall’imperativo di diventare una mamma perfetta. Tra le due, ruvide al punto giusto per detestarsi prima e attrarsi poi, sembra poter nascere un’amicizia che risarcisca Ari delle incomprensioni che hanno appesantito la sua vita. Con una prosa viscerale, a tratti rabbiosa, e con scandaloso humour, Elisa Albert consegna un ritratto di donna contemporanea scissa tra gli obblighi da cui si sente circondata: maternità, matrimonio, emancipazione femminile, complicità (e odio) tra coetanee. Ne nasce un grido liberatorio che sprigiona tutta l’energia necessaria per riuscire a tirare avanti, ritrovarsi, ricostruire -
Per interposta persona
Come in tutti i suoi romanzi, Rocco Familiari alterna lirismo, pathos e sottile humor, con un ritmo incalzante e seducenternIl professor David Lawrence, ormai in pensione, rievoca un periodo della sua vita in cui, giovanissimo docente nella Londra di fine anni Sessanta, diventa il confidente di un suo timido allievo, Philip, che ama una compagna di studi, Lynn, invaghita invece proprio del fascinoso insegnante. Per aiutare il ragazzo a raggiungere il suo scopo, David avvia un'opera di seduzione ""per interposta persona"""". Pur deciso a non lasciarsi coinvolgere nel rischioso gioco a tre, deve però fare i conti con la determinazione di Lynn, solo apparentemente fragile. Intorno ai protagonisti di questo che è anche un romanzo di formazione, ruota una serie di personaggi reali e immaginari: il maestro di David, un raffinato giurista-musicologo; una famosa violinista con cui David ha avuto la storia più importante della sua vita; le altre donne che si alternano nel suo letto di giovane scapolo; il violoncellista Casals nell'ultimo concerto della sua carriera; un professore praghese che sembra uscito da un racconto di Meyrink. Infine, il pittore Francis Bacon: un suo Trittico, infatti, sarà la chiave di volta della vicenda."" -
Il secolo greve. Alle origini del nuovo disordine mondiale
Mattia Ferraresi evidenzia il filo rosso che lega la spirale protezionistica, il sovranismo, la chiusura delle frontiere e il trionfo del populismo europeo, per consegnarci uno spietato ritratto del mondo attualernrn""Le recrudescenze dei nazionalismi, il mito dello strongman, la ruggente politica dell'identità sono scomposte conseguenze di un disagio: sottovalutarlo significa voltarsi dall'altra parte nella speranza che gli impresentabili populisti vengano sconfitti e la malattia scompaia da sé""""rnrnIl secolo greve è l'era di Donald Trump, dei nazionalismi europei e dei partiti anti-qualcosa, il secolo social e «populista» che mette in questione l'assodato e afferma l'indicibile. Se una politica grossolana mostra i segni anticipatori di un Occidente meno equo, meno libero e meno giusto, concentrarsi su di essa, come ormai d'abitudine, restituisce soltanto l'immagine di un sistema impazzito e incomprensibile. Rifiutando ogni semplificazione, Mattia Ferraresi individua dagli Stati Uniti all'Europa i segni più profondi del cambiamento, sulle tracce del tarlo che sta erodendo istituzioni e liturgie delle democrazie liberali e con esse le nostre sicurezze. Si scopre così che «non sono le invasioni» dei nuovi barbari a minacciare la cittadella liberale, sono le fondamenta stesse a dare segni di cedimento»: gli scricchiolii si propagano dalle nostre esistenze fino alle poltrone più ambite della Casa Bianca, in un crescendo di bassezze e spaesamento, una vera e propria perdita di senso, che è la cifra del nostro tempo."" -
L'ultimo continente
Con un eco-romanzo che vibra di romanticismo e di passione ambientalista, Midge Raymond ci guida in un viaggio emozionante ai confini di una terra magnifica, il cui destino, delicato e prezioso, dipende da ognuno di noirnrn«Il racconto palpitante di un dramma ecologico e di una bellissima storia d'amore.» - L'Expressrnrn«Con un romanzo avvincente Midge Raymond ci fa riflettere sui rischi che il prezioso ambiente antartico coprre a causa dell'intervento dell'uomo.» - The Indipendentrnrn«Un debutto magistrale.» - Booklistrnrn«Eccoci qui» disse. «Fin del mundo...» «...principio de todo» risposi io, terminando la frase al posto suo come facevo sempre. La fine del mondo, l'inizio di ogni cosa.rnrnrnDistese di neve e ghiaccio, tramonti di fuoco che durano ore, e contro l’orizzonte più incontaminato del pianeta la sagoma rassicurante delle creature in frac. Per Deb e Keller, ricercatori del Progetto Pinguini Antartici, non è stato difficile riconoscersi nei paesaggi fascinosi e aspri del polo sud, il continente bianco che da secoli attira tanti solitari come loro, esseri umani allo stesso tempo fragili e coraggiosi, in fuga da una vita poco appagante. Da quel primo incontro sul cargo diretto alla stazione di McMurdo, i due si ritrovano ogni estate per studiare le colonie di pinguini Papua, Adelia e Imperatore minacciati dall’inquinamento, ma anche per amarsi liberamente nell’unico posto al mondo in cui si sentono a casa. Riuscire a costruire una routine, sia pur anomala, è però un miraggio in Antartide, dove nessun giorno è uguale all’altro e basta un attimo perché la pace selvaggia degli iceberg baciati dalla luce perpetua si trasformi in una minaccia. È quello che accade quando al Cormorant, il battello che conduce Deb e i suoi colleghi alla stazione di ricerca, arriva un SOS da parte dell’Australis, una nave da crociera rimasta incagliata. La richiesta di soccorso è tanto più drammatica per lei perché su quel gigante del mare c’è proprio Keller. -
Il canto degli animali. I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e in poesia
Questo è un racconto sulla reincarnazione poetica del mondo animale: ma un racconto non sistematico. L’autore lo ha scritto liberamente, passeggiando fra le arti lungo un’intera vitarnrnLa scienza dichiara solo nell'Ottocento l'origine comune degli animali e dell'uomo. La grande arte da sempre la conosce e la canta insieme con la fratellanza che ci lega a loro.rnrnGli animali non sono macchine. rnProvano sentimenti profondi solo in parte determinati dall’istinto. E li esprimono secondo rituali dell’istinto ma anche con una soggettività che nasce dalle esperienze e dall’intensità con la quale li sentono. Ogni animale ha la sua personalità, e lo sanno tutti quelli che vivono con un cane, un gatto, un uccello. La poesia – verso, narrazione, musica, immagine – è un altissimo strumento per capire, oltre che per affrontare, il mondo e la vita: manifesta e narra tale verità. Nel libro incontriamo delfini, balene, orche, cani, lupi, gatti, asini, cavalli, volpi, elefanti, cervi, giovenche, buoi, vacche, maiali, cinghiali, caproni, capre, agnelli, tigri, leoni, pantere, linci, furetti, scimmie, scoiattoli, foche, cammelli, canguri, topi, ricci, tassi, donnole, pipistrelli, usignoli, allodole, cuculi, cigni, upupe, albatri, falchi, aquile, gufi, civette, gazze, cardellini, anatre, oche, galline, galli, capponi, pappagalli, corvi, colombe, rondini, alcioni, gabbiani, pavoni, merli, tacchini, api, formiche, zanzare, ragni, libellule, rane, rospi, serpenti, tartarughe, pesci, seppie. Draghi e creature fantastiche che condividono le due nature: centauri, fauni, driadi, cavalli alati. Dei e le loro metamorfosi. Cantori divini che ammaliano bestie, piante, pietre. rnQuesto è un racconto sulla reincarnazione poetica del mondo animale: ma un racconto non sistematico. L’autore lo ha scritto liberamente, passeggiando fra le arti lungo un’intera vita. La pagina di Paolo Isotta dipinge una Natura eterna e sempre nuova, pur se mai come ora minacciata; e i simboli antichi che in musica e in letteratura accompagnano gli animali. E mostra che la grande arte canta, con la comune origine, la nostra fratellanza. Il libro è dedicato “A tutti quelli che lottano contro la caccia, in cielo, sulla terra, nel mare”.