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Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere
«Questo volume non è un catalogo come gli altri, contiene anche gli atti del convegno di chiusura e si apre alla digitalizzazione, avviata proprio con la mostra. Depositi, storie ancora da scrivere è stato un vero e proprio viaggio nella storia, caratterizzato dall’originalità, dall’emozione delle scoperte e delle sorprese che caratterizzano ogni viaggio. Alcuni visitatori si sono divertiti a riconoscere, nelle opere esposte e poco conosciute, la storia che queste potevano raccontare, traendo delle conclusioni, più di qual volta insolite, dai confronti proposti dai curatori. Altri hanno ipotizzato nuove attribuzioni; altri ancora, scoraggiati, hanno preferito non tentare di ricostruire alcuna ipotesi, accettando una storia incerta, disordinata e senza trama. Probabilmente la storia non esiste se non viene scritta, analizzata e riorganizzata da storici, filosofi, insegnanti e musei. Come possiamo allora credere nella storia, nel suo corso o nel suo significato? Credendo nella linearità della storia, la quale tende verso un fine ultimo, siamo tutti hegeliani senza saperlo. Questo fine ultimo potrebbe essere la manifestazione del Divino? Ma Dio non è la fine della storia, ironizza Stephan nell’Ulisse di Joyce, è solo un grido in una strada. La storia, ci insegna Shakespeare nel lamento di Macbeth, è il racconto di un pazzo, narrata con gran rumore e furore e non significa nulla. L’eco delle sue parole, mentre scrivo questa breve prefazione, assume una forma terribile quando, nello stesso continente europeo, si rinnova, come se la storia non potesse insegnare nulla, non conservasse nulla, il dramma che ha ucciso tante persone e distrutto considerevolmente uno dei patrimoni artistici più belli e antichi dell’umanità. Uscire dal disordine è tuttavia l’unica scelta possibile, la nostra condanna e la nostra libertà: il sogno di un grande museo che racconti tutta la nostra storia, con la sua poesia, le sue incertezze, ma senza la severità di un linguaggio altisonante che si è rivelato estremamente dannoso». (Sylvain Bellenger) -
Rifar Ferrara in Roma. Arte e diplomazia alla corte di Alessandro d'Este
Il volume ricostruisce, attraverso l’analisi degli eventi storico-culturali che coinvolsero Ferrara e la corte Estense alla fine del XVI secolo, il tessuto formativo del cardinale Alessandro d’Este per evidenziare il suo ruolo fondamentale nella realizzazione della sua collezione romana e nella diffusione della pittura ferrarese nelle raccolte d’arte della capitale pontificia di inizio Seicento, che poi diverranno tra i principali nuclei delle più importanti istituzioni museali europee. -
Studi di scultura. Età moderna e contemporanea (2022). Vol. 4
Giunta al quarto anno di vita con il numero 4 del 2022, ""Studi di Scultura. Età moderna e contemporanea"""" è una rivista scientifica classificata dall'Anvur in Area 10. Con una grafica accattivante, mirata a mettere in risalto le opere, e un approccio moderno, vuole osservare a trecentosessanta gradi l'universo della scultura dagli albori del Rinascimento fino alle novità che ci riservano gli artisti odierni, senza porre limiti geografici. Il numero 4 contiene saggi e interventi più brevi dedicati a temi e a scultori dal Cinquecento al Novecento, italiani e stranieri. Dal recupero di personalità obliate nelle pieghe della memoria storica, come Giovan Domenico Monterosso che si colloca nei primi decenni del Seicento, il genovese Agostino Allegro vissuto nel XIX secolo, S.A.R. Bona di Baviera, artista della ceramica novecentesca, all’approfondimento di temi poco noti o totalmente sconosciuti inerenti ad autori già presenti agli studi. Si ritrovano infatti saggi sull’attività di Paolo Troubetzkoy negli Stati Uniti, sul Monumento alla Medaglia d’oro Roberto Sarfatti di Giuseppe Terragni e su opere di Dino Basaldella e Joseph Beuys. Anche la seconda sezione dedicata a testi più brevi, che mira al recupero di opere perdute e ad approfondimenti di temi specifici, si presenta nutrita, aprendosi con due argomenti di Cinque e Seicento che riguardano Napoli: l’attività dei fratelli Giuliano e Benedetto da Maiano per Porta Capuana e le vicende della Cappella del Crocifisso nella Chiesa di Santa Maria la Nova. La sezione, che prosegue con nuove riflessioni sul bresciano Giovan Battista Lombardi e con il ritrovamento di alcune opere dei napoletani Vincenzo Gemito e Luigi Parisio, si conclude con due recensioni a mostre che hanno visto la luce nel 2022: Donatello. Il Rinascimento, organizzata a Firenze, per proseguire a Berlino e infine a Londra nel 2023, e Francesco De Matteis a Lecce."" -
Confronto. Studi e ricerche di storia dell’arte europea. Nuova serie. Ediz. italiana e inglese (2022). Vol. 5
La rivista ""Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea"""", fondata nel 2000 da Ferdinando Bologna, esce dal 2018 con cadenza annuale e in una nuova serie diretta da Pierluigi Leone de Castris, dotata di un Comitato scientifico internazionale, di abstract in inglese e di un sistema di peer review. Il numero 5 del 2022 è un volume di 256 pagine ricco di 15 contributi. Si apre – com’è caratteristica della rivista – con la riedizione di un testo raro, qui un pamphlet dello scultore napoletano Stanislao Lista (1880), corredato da un saggio su Lista di I. Valente. Seguono alcuni saggi o note di storia dell’arte medievale – uno di E. Scirocco su alcune sculture provenienti dall’antica Cattedrale di Caserta, uno di P. Leone de Castris su una rara Madonna senese di primo ‘300 in Sardegna ed uno di M. Lustri su un’opera firmata dallo sconosciuto allievo abruzzese di Giambono Jacopo da Lanciano –, di storia dell’arte moderna – per mano di L. Coiro sullo smembrato tabernacolo di Fanzago del Duomo di Pozzuoli, di B. Calvo sulla collezione del conte di Monterrey a Madrid, di S. De Mieri sugli stucchi del ‘700 della chiesa della Pietà a Procida, di A. Russo su De Mura nell’Annunziata di Capua, di M.G. Pezone e M. Tedesco su Luca e Bartolomeo Vecchione architetti nella Napoli del ‘700 e di N. Cleopazzo sulle origini della cartapesta salentina – e di storia dell’arte contemporanea, con saggi di A. Coppola sul pittore e illustratore Enrico Lionne (1862-1921), di G. Brevetti sul Luca Giordano di Enzo Petraccone “fra Croce e Longhi”, di S. Castellana sulla Prima mostra Jonica di Arte Sacra a Taranto (1937) e di A. Frongia sulla Mostra fotografica del paesaggio meridionale tenutasi a Napoli nel 1930."" -
Amorfa
...il mio poetare, se così può azzardatamente esser definito, talvolta assume le vesti di mero esercizio stilistico, talvolta diventa un intenso flusso di coscienza, talvolta è fiacco ma presente. Una cosa rimane costante: si plasma sempre addosso alla necessità di sfogare un sentimento. Verge tutto attorno a un bisogno. -
Trattamento riabilitativo nelle sindromi parkinsoniane
Ad oggi la letteratura scientifica conta di numerosi studi e ricerche che dimostrano l'efficacia della neuro riabilitazione nelle sindromi extrapiramidali: nello specifico della Sindrome di Parkinson un intervento riabilitativo tempestivo e costante consente di migliorare le capacità funzionali, di apprendere strategie di compenso, di ridurre le sindromi dolorose, di ridurre sintomi secondari e di migliorare la qualità di vita del paziente. Alcuni studi, inoltre, dimostrano la minore richiesta di farmaco aggiuntivo in pazienti sottoposti a trattamento riabilitativo costante. La riabilitazione apporta numerosi benefici, alcuni dimostrati da studi, altri non quantificabili o oggettivabili ma riferiti spesso dai pazienti presi in carico dai fisioterapisti. Questo manuale nasce dal desiderio di far approcciare le persone con Sindromi extrapiramidali alla fisioterapia in maniera tempestiva. -
Drapia. Frammenti di storia
Uno spaccato, molto frammentato, della vicenda di Drapia, piccolo borgo calabrese in provincia di Vibo Valentia. Dallo splendore dei secoli scorsi, alla decadenza dei giorni nostri. Dalla ricchezza del passato, al rischio incombente di scomparsa, anche fisica. Dalla passata competizione con i palazzi nobiliari della vicina Tropea, alla attuale precarietà di un complesso architettonico, miracolosamente rimasto integro nel tempo, col suo reticolo di viuzze, 'i vinei', che si sviluppa lungo il serpentone del Corso. -
L' uomo e il suo viaggio: pensieri e riflessioni per il nostro tempo
L'autore, spinto da un personale anelito ed un'efficace forza comunicativa e attingendo ad alcune verità eterne della rivelazione evangelica, s'inoltra là dove l'animo umano vuole vedere, conoscere, sognare. È questo il sentiero da percorrere per raggiungere la certezza delle cose che non si vedono, sognando una vita radiosa ove vige in libertà l'uguaglianza, la fratellanza e l'amore. -
Lo specchietto retrovisore (Tra ricordi e raffronti)
Un libro che si configura, anche, come un invito a ciascuno di noi a mettere la freccia della nostra immaginaria utilitaria e accostarci nella piazzuola di sosta della nostra anima, passare le dita sullo specchietto retrovisore della memoria e dare un'occhiata alla strada che abbiamo percorso. Sarà più agevole, poi, la ripartenza. E più luminosa la strada che ci rimarrà da fare. -
Maria Callas. La divina «casta diva»
Personalità ostinata, ribelle, amante della solitudine, il suo destino fu: lottare sempre per imporsi. Donna fragile che sapeva trasformarsi sul palcoscenico. Diva assoluta dell'opera lirica, leggenda che affascinava chiunque l'ascoltasse. Le sue esibizioni registrarono forme di delirio collettivo. Fu amata e apprezzata, ma anche bistrattata dal pubblico e dalla critica. I suoi successi artistici e mediatici hanno costruito un mito attribuendole l'appellativo di Divina. Ha fatto tanto per diventare Maria Callas. -
Il tempo dell'incanto. Poesie bambine
Andrea Runco è una sorgente che sgorga poesia. Le liriche di questa raccolta, composte pensando ai più piccoli, hanno la capacità di ricreare un mondo che potrebbe apparire idilliaco: invece ha fatto parte della sua infanzia e della sua adolescenza, quando i suoi occhi potevano contemplare, osservare, cogliere le forme e i colori della natura, senza ombre, quelle che adesso hanno oscurato il suo sguardo. -
A mia cura
"Non si pone problema di senso quando la Poesia getta su di noi Bellezza in forma di fiordo, gorgogliando sinfonia d'immagini che s'imprime, sinestetica, sul labiale delle pagine socchiuse. Il ghiaccio che arriva al mare finalmente si scioglie: così, in fondo alla valle, la scoperta ti aspetta.""""" -
Avevo appeso il cuore al chiodo
Perché la vita è questa, gioie e tristezze, sconfitte e vittorie, solitudine e sconforto, ma è sempre ""Amore"""" da qualunque lato si guardi e va percorsa fino all'ultimo respiro. Sono, questi versi di Michele Celano, pensieri e desideri che popolano l'animo umano di tutti, ma lui ha la capacità di trasformarli in parole regalandoli al mondo."" -
Io cittadino... libero, attivo, responsabile e consapevole
Il percorso attivo nell'Istituto Comprensivo ""Murmura"""" di volta in volta tratta diverse tematiche. Questa pubblicazione è dedicata al filone della legalità, della giustizia, della cittadinanza attiva, della memoria, memoria come cammino di impegno quotidiano... insieme e uniti."" -
Racconti come fiori di carta
Eccoci con una nuova antologia, frutto del nostro concorso ""Scrivere, che passione"""". Un'esperienza unica, questa nostra avventura, perché ci porta a conoscere nuovi autori sparsi per la nostra bella Nazione e tante belle storie. Storie vere e storie frutto di fantasia che contribuiscono ad arricchire la nostra vita. Ed io la immagino come un bel vaso di fiori, dove il vaso non è di cristallo ma di carta e i fiori sono i racconti che emanano un profumo particolare fatto dei tanti sentimenti che albergano nell'animo umano."" -
Fiume di parole (solo tracce di me)
Ho deciso di dare come titolo a questo scritto ""Fiume di parole"""" perché è scaturito come una piccola sorgiva ed è poi diventato un brioso ruscello che mi ha condotta fino a qui. Così alcune tracce del mio passato, come tanti rigagnoli che si sono ritrovati nello stesso punto, hanno dato vita a questo piccolo fiume."" -
Genny
Genny è il nome della protagonista di questa storia curiosa e avvincente raccontata con molta fantasia ed esuberanza come sempre nei suoi romanzi. Genny è una ragazza che, in fondo, non conosce nulla del proprio passato, ma che riuscirà a scoprirlo poco per volta attraverso vicende che faranno della sua vita una strana lotta per sapere costellata di sofferenze, di umiliazioni e di molte perplessità. Il finale del romanzo è inaspettatamente singolare. -
Il sacerdote tra stola, catino e grembiule. Riflessioni poetiche
Il libro, in definitiva, ci presenta un’immagine del sacerdozio a tutto tondo, che non deriva da una riflessione realizzata a tavolino secondo la fredda logica delle idee chiare e distinte, ma dall’esperienza viva e bruciante, trasfusa con inchiostro su carta, di un sacerdote che ogni giorno sceglie – e quindi propone – di essere tale non a parole ma facendo risplendere in noi la Parola. -
Tutti i colori di Byron
Byron ha un segreto. Vorrebbe perdersi, annullarsi, non soffrire più. Suo nonno è stato partigiano, ha trovato l'amore in un rifugio antiaereo e non ha perso la voglia di combattere: per la libertà di vivere e di essere, per i diritti di tutti. Per trovare i colori anche dove tutto sembra grigio. -
Ero Yanez
Questa è la storia di Yanez, un ragazzo assetato di libri, di musica e di avventura. Ma questa è anche la storia di un professore che somiglia a un pirata, di un Paese lacerato da un conflitto mondiale, di eroi senza nome... di estati indimenticabili tra le colline della giovinezza.