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Rinnovamento e unità. Perché serve più ecumenismo
Nessuna chiesa può permettersi di investire le proprie energie nello sforzo di rimarcare una differenza rispetto alle altre chiese. L’impegno dev’essere teso, piuttosto, a proclamare insieme la parola di Dio, in una società in cui Dio ci è diventato in gran parte estraneo. Ecco perché il cardinal Koch rivisita le principali questioni oggetto di controversia tra le chiese separate, in una duplice prospettiva: da un lato, esamina i risultati positivi che sono già stati conseguiti nel dialogo ecumenico; dall’altro, si concentra su ciò che è di stimolo verso una maggiore unità, per una confessione comune di Cristo. L’atteggiamento che ispira questa proposta è quello di imparare dagli errori del passato e di apprendere gli uni dagli altri, in una fiducia reciproca. Il rinnovamento non è infatti solo un assillo delle chiese evangeliche, così come l’unità non è solo una prerogativa della chiesa cattolica. Tutti possono e devono riscoprire che lo scambio di doni è la linfa vitale del vero ecumenismo. -
Una Chiesa che esce da se stessa
La chiesa trova se stessa se esce da sé. Se diventa rilevante per l’umanità e per le sfide del presente. Se, mettendosi alla sequela di Gesù, contribuisce all’”unità di tutto il genere umano”. In conformità con questo principio teologico del Vaticano II, Stefan Silber illustra anzitutto il contesto socio-culturale della chiesa di oggi. Approfondisce, in un secondo passaggio, diversi aspetti della “chiesa dei laici” con concretizzazioni della dottrina della “chiesa dei poveri” (con un particolare riferimento da Dom Hélder Câmara e a papa Francesco). Nell’ultima parte del saggio discute le conseguenze pratiche di questa impostazione, in relazione a cinque diversi temi. I contributi riflettono così la necessità fondamentale di una conversione pastorale e missionaria per la chiesa e indicano in quale direzione essa dovrebbe puntare – e dove questo avviene già. Papa Francesco ci invita a chiederci sempre di nuovo come vogliamo comprendere la chiesa; non solo, ma ci domanda soprattutto di viverla in modo nuovo. Questo libro ha lo scopo di fornire impulsi per entrambi questi aspetti, prendendo posizione su vari temi e fornendo proposte su diverse sfide. -
Una fede senza verità? Teologia e Chiesa alla prova del relativismo
Benedetto XVI ha visto la Chiesa minacciata da «una dittatura del relativismo, che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e i suoi desideri». Si può condividere questa posizione? Che cosa la contraddistingue? Quali argomenti depongono a suo favore e quali contro? Come vanno prese le rivendicazioni di assolutezza e di esclusività del cristianesimo in un mondo plurale? Esiste una verità nelle questioni etiche? Il dialogo ecumenico e interreligioso è possibile solo al prezzo di una visione relativistica del mondo? I contributi del volume – tutte voci di filosofi e teologi tedeschi di grande competenza – forniscono, da prospettive diverse, risposte non scontate a queste sfide così attuali. La fede cristiana ha una relazione complessa con l’assoluto e il relativo. Da un lato avanza infatti la pretesa universale di spiegare come stanno le cose in sé e per sé. Dall’altro – per farlo – si affida a Gesù di Nazaret, dunque alla determinatezza temporale e locale di una vita umana singolare. Quali sfide si pongono al pensiero teologico alla luce di questa situazione? -
Ispirazione. Verso un’interpretazione cristiana dell’ispirazione biblica
Questo studio di O’Collins è dedicato all’ispirazione della Bibbia, tema alquanto trascurato nella teologia contemporanea. Il teologo australiano inizia esaminando i punti di vista classici sull’ispirazione. Si concentra poi, mantenendosi saldamente radicato nelle Scritture, sulla loro origine ispirata stando all’Antico e al Nuovo Testamento. Indaga l’influenza ispirante della Bibbia sulla liturgia, sulla predicazione, sull’insegnamento, sulla vita cristiana, ma anche sulle arti visive e sulla letteratura. Espone dieci caratteristiche dell’ispirazione biblica, sottolineando in particolare la qualità ispiratrice delle Scritture e spiegandone le conseguenze fondamentali, per esempio sulla formazione del canone. Dopo avere esaminato tre approcci all’interpretazione biblica – l’intenzione dell’autore, il ruolo dei lettori, il primato del testo stesso –, il libro delinea infine una serie di principi per confrontarsi sul piano teologico con le Scritture. Distinguendo in modo accurato l’ispirazione dalla rivelazione divina e dalla verità biblica, O’Collins può fare piazza pulita di tanti falsi problemi. E sottolinea l’impatto dell’opera ispiratrice dello Spirito Santo non solo sugli autori biblici, ma anche sui lettori del testo sacro in ogni tempo e luogo. -
Ridefinire l'etica teologica
La teologia morale cattolica si è basata, per tradizione, su un approccio che ha accentuato di molto il ruolo dell’etica normativa e ha poi associato la responsabilità morale all’osservanza oppure alla disubbidienza alle norme morali. Joseph A. Selling si propone di ampliare le basi e di espandere gli orizzonti della teologia morale, senza tuttavia rigettarne o rimpiazzarne quei tratti che per noi sono abituali. Ridefinire l’etica teologica offre allora un metodo alternativo a quello tradizionale: senza disprezzare nessuna delle valide intuizioni dell’etica normativa, ricontestualizza e riorienta la disciplina. La aiuta a considerare la motivazione e l’intenzione umana prima di indagare le opzioni comportamentali mirate alla realizzazione del fine. L’analisi di Selling trova una solida base nell’insegnamento del Vaticano II, per cui la «persona umana considerata integralmente e adeguatamente» fornisce il criterio fondamentale per affrontare i temi etici nel mondo contemporaneo. La sua prospettiva si rivolge alla questione cruciale della descrizione dei fini o degli obiettivi della vita etica, fornendo un approccio nuovo al concetto di virtù. Selling conclude con suggerimenti su come combinare l’etica normativa con questo metodo alternativo in teologia morale, che prende avvio con l’effettivo orientamento etico della persona umana verso una vita virtuosa. Esegeti esperti, studenti di teologia e persone colte – dunque anche non solo specialisti di morale – trarranno grande frutto dalla lettura di questa lucida opera di Selling. Una combinazione insolita di argomentazioni bibliche, storiche e sistematiche rende questo libro indispensabile. -
Teologia delle relazioni. Matrimonio, vita di coppia, famiglia
Le modalità in cui uomini e donne vivono il proprio essere coppia o genitori e la forma che danno alla loro vita in comune sono destinate a modificarsi con il tempo. I modelli ecclesiali di matrimonio e di famiglia, di uomo e donna, di amore e sessualità sono invece tipicamente inamovibili, ""fuori dal tempo"""": provengono da un mondo e una cultura premoderni. Eppure anch'essi non sono fatti per durare all'infi nito, come hanno dimostrato le controversie e i dibattiti sviluppatisi attorno all'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco (2018). Quali sono le risorse – derivanti dalla Bibbia e dalla tradizione cristiana, dalla dottrina e dalla vita, dalla liturgia e dall'ecumenismo – che contribuiscono a una comprensione moderna delle forme di relazione oggi? Quali sviluppi teologici sono necessari, oltre che adeguati, alle dinamiche del nostro tempo? Julia Knop riunisce analisi su matrimonio e famiglia espresse da diverse prospettive teologiche, mostrando come si possa parlare responsabilmente delle modalità di relazione umana, nella loro riuscita e nel loro fallimento. In questo volume si annuncia una nuova teologia del matrimonio, dell’unione fra partner e della famiglia, percorrendo una molteplicità di prospettive e inaugurando una riflessione molto profonda: quella che si attendeva da tempo."" -
Al centro del proprio cuore. Percorsi e racconti delle religioni mondiali
Ha senso il modo in cui vivo? Come raggiungo la sintonia con me stesso? La mia vita sta riuscendo? A domande del genere Anselm Grün risponde non con dogmi o consigli astratti, ma con le storie tratte dalle grandi religioni del mondo. «Anche quando, in un primo momento, ci spiazzano, i racconti sono una via al nostro cuore e vogliono aprirlo a una realtà più grande. Il cuore, per gli antichi, è il centro dell'essere umano, in cui pensieri e sentimenti coincidono. Le vie lungo le quali le storie ci portano appunto ad avere la percezione di noi stessi sono spesso paradossali. Mettono in discussione anche noi, abituati a sistemarci comodamente in determinati schemi spirituali e psicologici. Ma proprio questa messa in discussione fa sbocciare il frutto della vita riuscita, perché maturi in noi il frutto divino». Sono tutte storie che portano dritte al nostro cuore. Che ci mettono in contatto con i nostri desideri e le nostre aspirazioni più profonde, offrendo una prospettiva sorprendentemente nuova sul nostro cammino. -
E pace in terra? Il Natale come provocazione
I cristiani celebrano il Natale come grande festa della pace. Ma che senso ha, in un mondo senza pace, la speranza annunciata dal Natale? Anzi, più radicalmente: che cosa verrebbe a mancare se non ci fosse il Natale? E che provocazione rappresenta per noi il Natale? Come testimoniare per esempio un Dio sovversivo che nasce in una stalla? Come incarnare l'utopia del diventare gente di pace, oggi? Le riflessioni di Schockenhoff introducono con grande profondità al messaggio di pace che il Natale annuncia anche al tempo che stiamo vivendo. -
Credere nel mondo a venire. Lettera di Giacomo ai nostri contemporanei
La Lettera di Giacomo, ancora troppo poco conosciuta, è incentrata su un monito vigoroso: se la tua fede si sottrae al compito di salvare questo mondo, si dimostra una fede vuota, disattivata, morta. Collin ci fornisce qui un commentario particolarmente personale e incisivo a quella breve epistola del Nuovo Testamento dal tono vivace e impegnato. L’apprezzato teologo domenicano mostra come, per Giacomo, la fede sia una sorta di leva “fuori dal mondo” che, come il punto d’appoggio chiesto da Archimede, è capace di sollevare il mondo e di smuovere la sua pretesa autosufficienza. Questa è l’attualità stupefacente della Lettera di Giacomo: ci ricorda l’urgenza di destinare la fede a questo mondo – che pure ha dei tratti intollerabili – ma al fine di viverci come in un mondo a venire. Un mondo che ha senso soltanto quando rende l’essere umano sovranamente libero e lo mette al riparo da qualsiasi alienazione. -
Dalla magia alla mistica. La via per la libertà nella fede
«Da seminarista, volevo diventare un buon prete e basta: ero parecchio conformista. Da cappellano, mi sono accorto di quanto è vivace una parrocchia. Mi sono stupito di quali dialoghi profondi siano possibili proprio con quei giovani che, altrimenti, in chiesa non si vedono. Nella formazione degli adulti mi si è rivelata la grande differenza tra religione e fede, tra religiosità magica e fede mistica. Da parroco, ho osato dire la mia sulla situazione critica della chiesa. Da alcuni anni sono animato da un profondo desiderio di spiritualità, di esperienza personale di Dio e di silenzio». Ecco il percorso di crescita personale di Stefan Jürgens, rispecchiato in questo libro. Egli si chiede quali siano le cause profonde che mantengono tanta gente in uno stadio infantile della fede. Mostra quale identità si sviluppa camminando invece verso una fede adulta – quella fede che, anziché esigere, incoraggia: e conduce, da ultimo, alla libertà personale. -
Liberarsi dalla paura. Una volontà che si affida
David Cabrera esplora in questo libro le sfumature e le implicazioni di questa emozione tanto radicata in noi – la paura – e lo fa integrando opportunamente la sua esperienza personale con la sua formazione di psicologo e teologo. La riflessione intorno alla paura, sui suoi aspetti oggettivi e soggettivi, si concentra soprattutto nell’ambito della vita spirituale e nel contesto della nostra risposta alla chiamata di Dio. Un approfondimento è dedicato anche alla possibilità di essere liberati dal timore facendo esperienza della consolazione, termine chiave nella spiritualità ignaziana. Tutto questo sviluppo trova il suo fulcro nel racconto evangelico della preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi: contemplando il Signore nel suo momento di massima angoscia, scopriamo le chiavi che ci aiutano ad affrontare e a superare i nostri timori più opprimenti. Prefazione di Marta García Fernández. -
Il cielo, speranza e impegno. Per una escatologia pasquale
Qual è la realtà ultima e definitiva al di là di questa vita? Che cosa possiamo aspettarci quando questa nostra esistenza giungerà a termine? Ci sono domande che siamo soliti evitare o ignorare, perché siamo distratti dai tanti impegni quotidiani o semplicemente indifferenti ad esse, convinti che siano solo una fuga e un’alienazione dalla realtà. Víctor Codina trova invece il coraggio di porsi queste domande e prova a darsi delle risposte, cosciente che è solo la speranza escatologica, alla luce della risurrezione di Gesù, che può dare senso e orientamento alla nostra vita quotidiana. Si dischiude di fronte a noi, così, un lungo cammino, che dai maestri del sospetto, passando per le antiche religioni primitive e la fede del popolo d’Israele, arriva fino alla rivelazione di Gesù e alla testimonianza cristiana della chiesa. Un testo per ripensare il paradiso non tanto come luogo quanto come destino, come un compimento che proprio qui, nella nostra vita presente, trova il suo inizio. -
Comunità. Scritti e discorsi inediti
Nouwen ha scritto e parlato molto di comunità nel corso della sua vita, svolgendo il ministero di prete e di docente. Una ricerca di comunità ha alimentato gli scritti di questo autore prolifico e molte delle sue scelte di vita più importanti – compresa la decisione di lasciare l'incarico all'università per fare da cappellano in una comunità de L'Arca in Canada. Lì, vivendo a fianco di persone con disabilità intellettive e dello sviluppo, in compagnia dei loro assistenti, la sua comprensione della comunità, ma anche dell'impegno che richiede la vita comune, sono giunti a maturazione. Stranamente, però, Nouwen non ha mai dedicato un libro completo all'argomento. Solo adesso, attingendo a conferenze e articoli apparsi nel corso degli anni – con materiali inediti per l'Italia –, Comunità fornisce un quadro esaustivo della visione che Nouwen aveva della comunità cristiana. E dà ragione del perché egli la percepisse come una parte ineliminabile della vita spirituale, in tutte le sue varie dimensioni. -
Liturgia. Breve corso per la formazione dei ministri laici e del gruppo liturgico
Sono diverse le opere edite che si preoccupano di formare alla liturgia i ministri laici che operano in essa. A voci e opere più autorevoli e complete aggiungiamo questo piccolo sussidio, redatto dall'Ufficio liturgico della Diocesi di Roma. Ha come scopo di presentare in sei piccole schede i contenuti teologico-liturgici di base che ogni ministro laico deve interiorizzare per poter svolgere con competenza il suo ministero. Non è un libretto 'settoriale', non vuole formare i lettori, oppure i ministranti, oppure i cantori ecc. Vuole offrire quelle conoscenze liturgiche di base che tutti questi 'attori' della celebrazione devono possedere. È breve e agile può essere usato per la formazione del gruppo liturgico parrocchiale, ma può servire anche per la formazione personale. -
Semiotica dei videogiochi
Come funzionano i videogiochi, e cosa accade quando li giochiamo? Scopo di ""Semiotica dei videogiochi"""" è decifrare il linguaggio con cui videogioco e giocatore si scambiano informazioni e valori, si seducono ed entrano in conflitto, dando origine al fenomeno dell'interazione. I videogame sono esaminati a partire da una prospettiva semiotica, con il fine di sviluppare tanto una teoria generale della testualità videoludica quanto una pratica di analisi dei singoli videogiochi. Il volume propone un approccio originale che dà conto delle strutture testuali dei videogame così come della dimensione pragmatica della loro ricezione, con il fine di contribuire alla fondazione del paradigma teorico dell'interattività."" -
Images des peuples et histoire des relations internationales du XVIe siècle à nos jours
Al centro del volume, la riflessione sul peso delle immagini nella storia dei rapporti tra popoli e stati dal Cinquecento in poi, dall'inizio della mondializzazione alla globalizzazione contemporanea. -
La forza di Clio. Un itinerario storiografico (1955-2005)
Qual è stato, qual è, quale potrebbe essere il ruolo della storia? Clio è destinata a un inarrestabile declino? Dagli anni '50 Vigezzi ha partecipato all'attività storiografica italiana e internazionale e in questo libro egli individua invece una serie di questioni che hanno appassionato molti storici, che gli hanno consentito di compiere un confronto costante, interessante e proficuo con autori e problemi. Il lettore così può riscoprire temi e momenti importanti degli studi storici dell'ultimo mezzo secolo: dai rapporti tra politica e storiografia agli scontri e agli incontri tra illuminismo e storicismo, dagli interrogativi sulla biografia e lo svolgimento storico alle possibilità e ai limiti di una storia divulgativa; può rivedere alcune questioni centrali della nostra storia: il passaggio dall'Italia liberale al fascismo, il ruolo dei cattolici, il riformismo socialista e la democratizzazione dello Stato; o può ritrovare i grandi dibattiti sull'imperialismo fra politica ed economia, sulle origini della prima guerra mondiale, sulla creazione di una società internazionale universale, su storia e memoria. -
Per una geografia del potere. Nuova ediz.
Quarant'anni fa, a Parigi, usciva la prima edizione del libro che qui si ripropone, arricchito da una prefazione firmata da Franco Farinelli e da una postfazione dell'autore stesso. Un testo divenuto in breve un classico che, nonostante il trascorrere dei decenni, mantiene un senso e un'importanza del tutto immutati. Per una geografia del potere ha infatti il pregio di aver aperto gli orizzonti della geografia politica, formulando convincenti classificazioni dei problemi in cui essa si articola e proponendo originali interpretazioni di fenomeni territoriali spesso oscuri o trascurati. Riprendendo le parole di Franco Farinelli, ""sotto questo libro si agitano davvero «acque profonde»"""": si reintroduce la questione del senso della geografia, vale a dire del rapporto tra visione del mondo (o ideologia) e scienza, segnando l'autentico avvio della riflessione contemporanea in geografia politica. Curata da Elena dell'Agnese, questa nuova edizione veicola in modo efficace un discorso complesso e ancora oggi straordinariamente attuale."" -
Culture a confronto. Relazioni, stereotipi e pregiudizi nei bambini
L'incontro con chi appartiene a gruppi etnici e culturali diversi è ormai un'esperienza molto frequente, se non addirittura quotidiana, data l'imponenza del fenomeno migratorio nel nostro Paese. Per le nuove generazioni vivere in un contesto multiculturale è quasi scontato; spesso i bambini frequentano classi etnicamente miste, instaurano rapporti di amicizia con coetanei provenienti da paesi diversi, si confrontano con realtà culturali, linguistiche, religiose differenti nel proprio quartiere. La qualità dei rapporti che i bambini italiani instaurano con coetanei di altre etnie, in termini di accettazione o rifiuto, collaborazione o competizione, è il risultato dell'intreccio di più fattori. Elementi storici, culturali, sociali interagiscono con caratteristiche individuali ed esperienziali, così che l'atteggiamento mostrato nei confronti dell'altro potrebbe essere ricondotto non solo alle norme sociali, agli stereotipi e ai pregiudizi condivisi nel proprio gruppo di appartenenza, ma anche alla qualità dei primi rapporti con la figura allevante durante l'infanzia. Questo volume non è destinato solo agli studenti, ma anche a coloro (operatori sociali, insegnanti) che lavorano in un contesto etnicamente eterogeneo, e non ultimi ai genitori, i cui figli crescono in realtà culturalmente variegate. -
Le categorie. Testo greco a fronte
La dottrina delle categorie costituisce uno dei capisaldi del pensiero aristotelico. Nata dal perfezionamento della dialettica del tardo Platone, essa sancisce il rifiuto della separazione degli universali e delinea una concezione della realtà caratterizzata dalla multivocità dell'ente e dal primato della sostanza individuale. Alla valenza ontologica delle categorie si connettono anche una valenza logica e una valenza linguistica, che solo astrattamente possono essere disgiunte nella genesi e nella delineazione del significato di questa teoria. Il trattato, pur mancando di un'unità letteraria, presenta una compattezza dottrinale. I capp. 1-3, con le nozioni di omonimia, di sinonimia, di paronimia nonché di predicazione essenziale e accidentale, forniscono i presupposti per la formazione delle categorie; i capp. 4-9 elencano 10 categorie e studiano analiticamente quelle della sostanza, della quantità, dei relativi e della qualità; i capp. 10-15, la sezione più antica dell'opera, utilizzano una primitiva nozione di categorie nello studio dell'opposizione, dei significati di anteriore, di simultaneo, di avere e del movimento.