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Aut aut. Vol. 396: La filosofia come sapere visuale
«Almeno fin dagli anni settanta del Novecento — per esempio nel lavoro per molti versi inaugurale di Sarah Kofman, Camera obscura. De l' idéologie (1973) — e in misura crescente a partire dalla rivoluzione digitale degli anni novanta e dal conseguente iconic turn, la cultura occidentale si è trovata investita da un radicale ridisegnarsi della questione della visibilità nella produzione dei saperi, incluso quello filosofico. Da un lato, ciò ha sollecitato e ancor più invita a sollecitare una nuova attenzione per i riferimenti a strumenti tecnici legati al vedere ai quali la filosofia ha fatto ricorso durante la propria storia, che fossero apparati o media visuali (dagli specchi e dai veli ai proiettori e agli schermi), dispositivi di visione (quali appunto la camera oscura o il panopticon) e le relative esperienze (esemplarmente, quella descritta nel mito della caverna). In ogni caso, gli apporti che il visuale ha storicamente offerto alla costruzione del sapere filosofico si configurano da tempo come un peculiare oggetto d'indagine. Dall'altro lato, ciò non può rimanere senza conseguenze sull'autorappresentazione e sull'autocomprensione della filosofia stessa, spingendo a chiedersi quanto quei ricorsi al visuale abbiano effettivamente inciso sull'identità essenzialmente verbale che essa si è storicamente attribuita, o non siano stati piuttosto integrati in questa identità ma al contempo rimossi nella loro autonomia da essa. [...]» (Dalla premessa di Mauro Carbpne e Raoul Kirchmayr) -
Cloudmoney. Contanti, criptovalute e la guerra segreta per i nostri portafogli
Il fax, le videocassette, i floppy disc e il walkman: sono tutti oggetti che hanno fatto parte del nostro passato e che sono ormai caduti in disuso, sostituiti dai loro figli evoluti e più pratici. Ma abbiamo mai pensato che questo stesso processo sta accadendo anche al contante? Oggi che la moneta fisica è diventata una sorta di antenato vintage dei pagamenti contactless, di Apple Pay e Google Pay, dei nostri comodi smartwatch e delle criptovalute, come è cambiato il nostro rapporto con il denaro? Quando ci sentiamo in pericolo, che sia la prospettiva di una crisi finanziaria o dell'arrivo di un uragano, il copione rimane sempre lo stesso: la corsa agli sportelli. La moneta fisica rappresenta una costante delle nostre società, dai soldi lasciati sotto il cuscino dalla fatina dei denti, alle mance nel barattolo alla cassa. Ma allora a chi conviene una cashless society? Ciò che ci viene presentato dai media ogni giorno come l'inevitabile progresso potrebbe condurre in realtà verso torbidi scenari. Brett Scott, dopo essere stato per anni in prima linea nella finanza mondiale, ci mette in guardia dai rischi della smaterializzazione del denaro. Considerando l'uso del contante come un atto politico, possiamo salvaguardare la nostra privacy e la libertà, oltre che i nostri risparmi. -
Tutto sull'amore. Nuove visioni
Nonostante l’amore sia il sentimento più spontaneo e universale, che segna l’esistenza di ogni essere umano, parlarne, confessarlo a qualcuno, provare a raccontare come si agita dentro di noi ci terrorizza e ci disorienta: l’angoscia che le nostre parole non siano comprese, i nostri desideri corrisposti o i nostri sogni realizzati, genera un insensato odio per l’amore che tutti finiamo per vivere. rnrnQuesto condiziona negativamente il modo che abbiamo di amare, lo contagia di insicurezza e di dolore, guasta la sua capacità di cambiarci e di restituirci speranza, ma soprattutto di migliorare il mondo attorno a noi. Perché l’amore, prima di essere la fantasia fiabesca che anima canzoni, libri e film, è innanzitutto una forza: una forza spirituale, che incide sulle nostre coscienze, ma anche una forza politica, che orienta le decisioni sempre secondo sentimenti di incontro e di costruzione, e mai di dissoluzione e distruzione.rnPer scongiurare quell’odio contro l’amore è fondamentale imparare ad avere cura di sé, scrive bell hooks, e riappropriarsi dell’amore come spazio in cui ciascun individuo si sente libero di parlare e di ascoltare senza timore ciò che lo agita dentro. Amare, allora, non sarà più sinonimo di soffrire, ma di edificare, progettare, immaginare il domani. Amare non significa soffrire. Amare non significa avere paura. Amare è prendersi cura di sé, farsi del bene, farlo a chi ci sta accanto. Amare non significa distruggere. Amare significa costruire. Tutto sull’amore di bell hooks è un libro che insegna a costruire la propria vita con amore. -
La vampa
La Vampa è un libro sul potere che costruisce e dissolve ogni cosa: persone, famiglie, imperi commerciali, interi stati. È un romanzo che si muove tra due figure, un bambino e suo nonno, Annibale e Riccardo. Riccardo viene chiamato «il fondatore», ha dato vita a una delle maggiori imprese internazionali di import-export alimentare, la Angelini Grani: un luogo labirintico, in un indefinito Centro Italia, in grado di celare la storia segreta, mitologica e criminale del nostro paese, dagli anni eroici della Resistenza fino al buio periodo di Tangentopoli. Annibale ha sei anni ed è lui a raccontarci queste vicende oscure. Possiede la capacità di vedere, nel passato e nel futuro, tutto quello che è successo e succederà alla sua famiglia. Non comprende appieno ciò che osserva, non ha la possibilità di intervenire o modificare gli eventi, può soltanto assistere inerme. Questa capacità viene chiamata «la vampa» perché come un fuoco primordiale lo avvolge, lo distorce dal presente e gli permette di partecipare agli omicidi, alle relazioni pericolose, alle parole della mafia, alle promesse dei politici, che, come fiamme, si accendono e si spengono attorno ai suoi familiari. Finendo, inevitabilmente, per bruciare coloro che ama. -
Bere come una vera rockstar. 100 ricette per ricreare i drink che hanno ispirato i giganti della musica
Lettori, aspiranti rockstar, appassionati di musica e bevute, barman amatoriali: questo libro è per voi. Troverete ricette, dosi, consigli, aneddoti per preparare e gustare i drink bevuti e musicati dai più grandi rocker di tutte le epoche. Per essere una leggenda serve energia: niente è meglio di una colazione proteica a base di brandy e tuorlo d’uovo alla maniera di Ozzy Osbourne per iniziare la vostra giornata. All’ora di pranzo appartatevi in un fienile nel Somerset con Joe Strummer a bere sidro e scrivere canzoni punk. Per l’aperitivo godetevi il Tequila Sunrise di Mick Jagger e, se vi reggete ancora in piedi, potete mettervi nei panni di Morrissey e gustarvi un Peroni Negroni guarnito con una fetta d’arancia prima di iniziare la serata vera e propria. Mentre vi azzimate e vi date un tocco glam à la David Bowie, vi consiglio di sorseggiare lo Ziggy Stardust Bombay Sapphire Martini. Scaldate la pista del Whisky a Go Go bevendo whisky a go go, e se volete accendere il vostro fuoco mischiatelo alla birra come Jim Morrison. Per chiudere in bellezza trangugiate un Banana Peanut Butter Shot, così da onorare lo spuntino preferito di Elvis. Dopo una giornata del genere probabilmente avrete bisogno del miglior rimedio post sbornia possibile. Allora fate come Alice Cooper: preparatevi un Velvet Hammer e un gelato al tonno. -
Hedda. Gabler. Come una pistola carica
Chi è Hedda Gabler? Una donna in grado di manipolare chi le sta accanto? Una voyeuse che desidera la vita solo attraverso i racconti degli altri? Una persona stanca del gioco di ruoli in cui la società l’ha incastrata? Un personaggio che vive al di là delle epoche e delle morali, capace di rompere ogni barriera davanti a sé, compresa quella della finzione teatrale? Tutto questo e nulla di questo: perché Hedda è soprattutto una pistola carica, pronta a sparare contro le nostre ipocrisie. Liv Ferracchiati si immerge nel capolavoro di Henrik Ibsen “Hedda Gabler” e lo reinterpreta in un dialogo originale tra opera e vita, scena e mondo, passato e presente che è anche una riflessione sull’«identità» e sul modo in cui tentiamo di comunicare noi stessi agli altri. Ferracchiati gioca con l’autofiction mescolando e confondendo le categorie di autore, performer e personaggio: il risultato è un racconto dal punto di vista dell’antieroe Ejlert Løvborg che costringe il lettore/spettatore a specchiarsi nei propri simili ottocenteschi, nei loro salotti e nel loro formalismo, nelle loro vanità e crudeltà. Arricchito dall’analisi di Vera Gheno, “Hedda. Gabler. Come una pistola carica” indaga la tensione tra limite e sconfinamento, tra ribellione e incapacità di decidere, tra l’egoismo di vite convenzionali e l’immobilità gravida di tensione di un colpo nella canna di una pistola. -
La mia vita con Dalí
Con queste parole Salvador Dalí saluta Amanda Lear dopo il loro primo pranzo insieme a Parigi. Si erano conosciuti soltanto la sera prima, un giorno d’ottobre del 1965, in un ristorante di rue Princesse: lei giovane studentessa di Belle Arti che aveva da poco cominciato a posare come modella per pagarsi l’affitto e le lezioni di disegno; lui genio indiscusso del surrealismo all’apice del successo internazionale.rnrnLe prime impressioni che l’artista sortisce su Amanda Lear non sono affatto lusinghiere, lo considera presuntuoso nei suoi modi cerimoniosi e ridicolo con quei suoi baffi impomatati, ma il fascino che emana la sua figura, la sua estrema vitalità, il suo modo di osservare la realtà finiscono per conquistarla. «Lei ha proprio un bel cranio» sarà il primo, bizzarro complimento che le rivolgerà: nessuno le aveva mai detto che aveva un bel cranio. Comincia così una relazione che durerà più di quindici anni: Amanda Lear diventerà per Salvador Dalí una «musa», un «angelo», un «papavero orientale» da proteggere, amare e trasfigurare nei suoi dipinti. -
Il cinema secondo Hitchcock. Ediz. deluxe
"Il cinema secondo Hitchcock"""" è l'incontro tra due geni che hanno definito per sempre di che cosa parliamo quando parliamo di film. Los Angeles, 1962. François Truffaut, il volto della Nouvelle Vague francese, raggiunge Alfred Hitchcock, il più popolare regista di Hollywood, per un'intervista sulla sua vita, la sua carriera, le sue opere. Da quel dialogo lungo una settimana nasce uno dei libri di cinema più celebri e amati di sempre, qui in una nuova edizione illustrata con fotogrammi iconici tratti dai film, scatti della vita sul set, ritratti degli attori e delle attrici e le immortali locandine. Un volume che ci fa immergere come mai prima nell'arte del regista inglese, nelle sue scelte e visioni, nelle soluzioni trovate con inquadrature, musiche e montaggio per realizzare i capolavori che hanno appassionato milioni di spettatori." -
Voci che sono la mia. Come le storie ci cambiano la vita
Raccontare una storia non è mai un gesto innocuo, una semplice distrazione o un passatempo: di questo Matteo Caccia è sicuro, e ne ha fatto il cuore del suo mestiere di narratore. Le storie ci attraversano, ci condizionano, perciò è necessario imparare a leggerle e ad ascoltarle. Dopo il successo di programmi radiofonici come Pascal, Amnèsia e Una vita, i podcast, l'invenzione del format Don't tell my mom, Caccia ha deciso di ripercorrere tutta la sua esperienza narrativa e trasformarla nelle pagine di ""Voci che sono la mia"""". Dalla Maratona di New York alle strade notturne di Kobane, dalla cabina telefonica nel deserto del Mojave _ no alla rimessa di barche di Bocca di Magra, in un continuo intrecciarsi di voci e incontri i racconti di Caccia ci mostrano tutti gli espedienti per sperimentare e perfezionare l'arte della narrazione: la sua ostruzione, l'uso del corpo, la giusta temperatura incalzano e riescono a far percepire l'anima del racconto. Ci rivelano inoltre una condizione imprescindibile per riuscire ad ascoltare e a leggere: sapere che ciascuno di noi è il risultato di tutte le voci che ha udito, le pagine che ha letto, i racconti che gli sono stati tramandati. Solo forti di questa consapevolezza le storie avranno su di noi il potere di cambiarci e, talvolta, anche di salvarci."" -
Agrumi. Una storia del mondo
Esistono dei frutti che hanno cambiato la storia del mondo: sono al centro di miti greci, pagine bibliche e leggende orientali; sono diventati la cura per debellare epidemie secolari; hanno condizionato lo sguardo di scrittori e poeti di tutti i tempi; su di essi sono stati edificati imperi economici internazionali. Questi frutti sono gli agrumi: limoni, arance, cedri, mandarini, e tutte le loro bizzarrie. rnrnIl loro primo nome, «esperidi», richiama le ninfe che insieme al drago Ladone custodivano i pomi d’oro del giardino di Zeus: i frutti più preziosi della terra, i più difficili da raccogliere. In Oriente, la loro rarità aveva fatto sì che in Cina nel III a.C. esistesse un ministero degli Agrumi, che aveva il compito di procurare e inviare le arance alla corte dell’imperatore. I viaggi di questi frutti non si sono mai arrestati: per secoli hanno solcato gli oceani sulle navi mercantili di tutti i paesi. Sono stati addirittura il rimedio per un male che da secoli flagellava il mondo, lo scorbuto: James Lind nel XVIII riuscì a trovare la cura proprio grazie al semplice succo di limone. rnrnGiuseppe Barbera ricostruisce una storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno a un cedro o a un limone. Raccontare quest’avventura lunga venti milioni di anni non significa, però, sottolineare soltanto l’importanza degli agrumi nella cultura e nei giardini dei popoli più diversi. Vuol dire affermare ancora una volta che nello studio e nella cura del paesaggio, dei suoi frutti e della sua bellezza, si trova l’insegnamento più prezioso che possiamo ricevere per immaginare il nostro futuro. -
L' umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro
"L'umanità di domani"""" è una carta geografica del futuro per orientarsi nel mondo che verrà attraverso la lente degli sviluppi demografici e dei flussi di popolazione che lo caratterizzeranno. Paul Morland ci mostra quanto la demografia sia la prospettiva migliore da cui osservare i mutamenti delle nostre società e delle nostre economie, e lo fa attraverso dieci numeri, dieci dati da cui partire per osservare il cambiamento. Se da un lato nei paesi dell'Africa occidentale la diminuzione della mortalità infantile, accompagnata dall'alto tasso di natalità, genererà la prossima esplosione demografica, nei paesi europei e dell'Asia orientale - casi emblematici sono Italia e Giappone - assisteremo sempre più a un progressivo invecchiamento. Lo sviluppo economico dei paesi ora considerati «poveri» e l'aumento del livello di istruzione e dell'emancipazione delle donne produrranno un pervasivo calo delle nascite, che potrebbe arrestare (se non invertire) la crescita esponenziale del numero di individui sulla Terra. È un bene? È un male? Questi mutamenti non sono solo cifre, grafici e diagrammi: influiscono direttamente sulla disponibilità delle risorse e sulla salute ambientale del pianeta, ma anche sulla cultura e sulla politica, sulla religione e sull'educazione, sulle leggi e sull'etica. Se impariamo a prevedere il mondo di domani possiamo orientare le nostre scelte personali in base alla forma che vogliamo che abbia; perché il destino dell'umanità del futuro dipende più che mai da ciò che facciamo oggi." -
Tutto si trasforma. Breve storia dell'energia dal Big Bang al nucleare, dalle particelle elementari alla vita
C’è una domanda aperta che anima la natura dell’universo e condiziona le nostre esistenze quotidiane: che cos’è l’energia? Un dilemma scientifico e filosofico al tempo stesso, che ha suscitato altre questioni irrisolte: da dove proviene l’energia? Perché il nostro pianeta, le nostre città e i nostri corpi ne hanno costante bisogno? Perché sentiamo parlare continuamente, nei più diversi contesti, di crisi energetica e di energie rinnovabili?rnDagli attimi immediatamente successivi al Big Bang fino alla formulazione delle teorie quantistiche, esplorando il macro e il microcosmo, Edoardo Boncinelli e Antonio Ereditato nelle pagine di Tutto si trasforma hanno deciso di rispondere a questi interrogativi, che da secoli generano incessanti dibattiti, e raccontare una storia dell’energia come motore e causa prima di ogni cosa viva: che si tratti del nostro organismo, di una centrale nucleare o di una delle infinite stelle del cosmo. Il risultato è un viaggio nei «misteri energetici» – l’entropia, la materia oscura, il funzionamento cellulare – e nelle tante scoperte del mondo della scienza – la relatività di Einstein o gli esperimenti per intrappolare il Sole in laboratorio – che ci permettono di leggere questa breve storia di 13 miliardi di anni come la storia stessa della vita. -
Piccolo manuale per cercatori di nuvole
Osservare le nuvole in giro per i cieli di tutto il mondo è un'avventura entusiasmante: le nuvole cambiano aspetto, hanno nomi diversi, assumono le forme più strane, accompagnandoci ovunque andiamo o speriamo di arrivare. Per orientarsi nelle sterminate geografie celesti, però, una guida risulta indispensabile: ed è per questo motivo che Vincenzo Levizzani, fisico italiano tra i maggiori esperti di nefologia, ha deciso di realizzare il ""Piccolo manuale per cercatori di nuvole"""" e svelarci i segreti della vita delle nubi, terrestri ed extraterrestri, dalle quote più alte a quelle più basse, e le loro trasformazioni in piogge, temporali, nebbie."" -
Essere ribelli
"Essere ribelli"""" - raccolta di pensieri, visioni e confessioni - è uno spazio multiforme in cui David Bowie apre il suo universo, riscrive la leggenda che da sempre avvolge i suoi lavori, le sue personalità, e innesca un dialogo con chiunque abbia il coraggio di stare di fronte al suo sguardo. Per Bowie, essere ribelli, vivere appassionatamente un continuo sentimento rivoluzionario, desiderare di sovvertire il proprio tempo, immaginarlo con nuove forme, nuovi suoni, si traduceva in un'unica esigenza: essere felici. Non gli importava il modo in cui l'avrebbe raggiunta, la felicità, se attraverso le droghe, la musica, il cinema, i libri, perché era sicuro che il suo viaggio sarebbe terminato solo quando la sua aspirazione sarebbe stata appagata. Anche solo per un giorno." -
Bussando alle porte del cielo. L'Universo come non l'abbiamo mai conosciuto
Nel cuore dell'Europa c'è un enorme anello. È un tunnel circolare e lo abbiamo costruito noi, ma non serve per il trasporto di mezzi, né tantomeno di uomini. Il suo scopo è molto più invisibile, eppure molto più rilevante. Lì sottoterra, infatti, dentro al Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, si ricrea l'Universo. È da qui, da questa ultima tappa del cammino dell'uomo verso la conoscenza del cosmo, che prende avvio il viaggio di Lisa Randall nella storia della comprensione dello spazio e delle sue leggi: da Galileo a Newton, da Einstein a Feynman, dalla materia oscura a Higgs e il suo bosone, Randall esplora con chiarezza e profondità i mille modi in cui l'uomo ha guardato l'infinito che lo circonda in cerca di risposte. ""Bussando alle porte del cielo"""" è però molto di più di questo: è soprattutto il racconto di come gli scienziati decidono quali problemi affrontare e si muovono verso la loro soluzione; del perché il rischio, la creatività, la bellezza, la verità sono il vero motore del pensiero scientifico. Un'opera colma di curiosità e di speranza, che ci mostra in modo nuovo quanto le rivelazioni date dalla fisica negli ultimi anni sovvertano la nostra prospettiva generale sull'esistente; e perché, mai come oggi, viviamo «come sospesi sull'orlo della scoperta»."" -
La camera degli animali. Racconti di tigri, fenici e altre creature fantastiche
Esiste una stanza, in un luogo sperduto e quasi inaccessibile, in cui il tempo non scorre. È piena degli oggetti più strani e variopinti, di scompartimenti nascosti, specchi, suoni, fantasmi, ma soprattutto è dimora di tutti gli animali del mondo. Sono loro a custodirla e a preservarne la magia. Ciascuna delle sue pareti non è un semplice muro, ma ha il potere di trasformarsi in un portale verso innumerevoli altre dimensioni: basta sfiorarle perché prendano corpo elefanti meccanici, tigri, zanzare, fenici e ci conducano dentro storie incredibili. Nel corso dei secoli sono riusciti a entrare in quella stanza alcuni scrittori: Luciano di Samosata rimase sconvolto dagli ippogrifi sulla Luna, Katherine Mansfield fu affascinata dal canto di un canarino, Franz Kafka non trovò le parole per descrivere l'enigmatico odradek. Inseguendo le loro orme, Francesca Scotti si è avventurata nei meandri più oscuri e inesplorati della «camera degli animali», tra leggende di metamorfosi e di sogni, di morti e di futuri lontani, e ha deciso di ricostruirla nello spazio di carta che avete tra le mani. -
Last Love Parade
Romanzo di un’epoca in bilico, Last Love Parade racconta un ritmo che ha fatto pulsare il mondo e incarnato i sentimenti collettivi degli ultimi decenni. Fine anni ottanta: la società sta cambiando e due ragazzi della provincia italiana si incontrano su una pista da ballo. Nasce un gemellaggio di carne, sudore e fasci di nervi. Un’amicizia fatta di meraviglia, di faticosi viaggi verso Amsterdam, Londra, Berlino, Bangkok. A guidarli sono le onde della musica – di una musica nuova, artificiale ma urgentemente fisica. Il club, la festa perfetta, il dj. Il richiamo eterno di un suono che li attende da sempre. Al viaggio dei due protagonisti si intreccia la storia della cultura dance e del suo assorbire gli umori della società, della politica che entra nei corpi. Un momento – l’ultimo scorcio del Novecento – in cui l’euforia edonista si trasforma in lutto, e così si giunge alla tragedia dell’ultima Love Parade: grande rito generazionale di un’Europa ormai non più festosa, e di un’inquietudine che lascia posto, infine, a una nostalgia senza più barriere. -
Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo
Leggere ""Capitalismo carnivoro"""" cambierà il vostro modo di pensare e mangiare la carne. Non vi convincerà a smettere di acquistarla al supermercato. Non vi spingerà a stravolgere le vostre abitudini alimentari e diventare vegetariani o vegani. Tra queste pagine non troverete un manifesto animalista, ma un viaggio nelle zone più oscure del «continente della carne». Dopo anni trascorsi in giro per il mondo per studiare l'industria alimentare, Francesca Grazioli ha deciso di raccontare come il sistema che utilizza il 70% delle terre agricole coltivabili del pianeta esclusivamente per lo sfruttamento animale abbia reso la carne una delle principali cause di conflitto internazionale; e come sia sorto il regime di lobby che ogni anno consuma 55 miliardi di polli e ogni giorno permette al più grande mattatoio del mondo di macellare 36 000 maiali. Numeri che continuano a sostenere e accrescere i profitti alla base di un «capitalismo carnivoro» che non teme di essere causa delle crisi finanziarie ed ecologiche che stiamo attraversando. L'unica rivoluzione possibile comincia, allora, dai piatti che arrivano sulle nostre tavole: mangiare carne non è più una scelta innocente né tantomeno innocua. Smascherare i processi economici che si nascondono dietro al gesto più abituale e quotidiano dei nostri pasti significa ridefinire chi siamo e in quale società scegliamo di abitare."" -
Non siamo mai stati sulla Terra
Non siamo mai stati sulla Terra è il primo libro scritto da un essere umano assieme a un’intelligenza artificiale. Un’opera che ci conduce sulla soglia di un nuovo modo di raccontare. Un uomo e un marchingegno robotico chiamato Out0mat-B13 sono seduti uno di fronte all’altro in un hotel di provincia. L’uomo interroga con curiosità la macchina, le chiede delle cose che ha visto, di ciò che conosce, di quello che immagina essere il pianeta. La macchina racconta: gli parla di città impossibili come Milano, fondata dal magnate Giovan Battista Milano, o Asti, antica sede di un gigantesco parco divertimenti creato dai Savoia; di band che hanno fatto la storia come i The Caribbean Beatles; della fiaba di Cappuccetto Rosso cannibale. Offre consigli su come cucinare il pane azzimo – prendere il nulla e metterlo a maturare nel niente per tre mesi –; su come gestire una piramide egizia; su come intervistare Dio. Storia dopo storia, però, avviene che l’uomo prenda a completare con le sue parole i vuoti dell’altro: precisa un dettaglio, rattoppa una sfumatura, aggiunge un aneddoto. Umano e macchina si ritrovano così a raccontare assieme, alternati, fino a stendere sul mondo intero una patina talvolta surreale e comica, talvolta magica e visionaria, talvolta melanconica. Ma sempre sorprendente. Rocco Tanica ha composto questo libro in cooperazione con Gpt-3, un modello di deep learning: un software in grado di riconoscere il testo prodotto dall’autore, apprenderne le caratteristiche e generare nuovi contenuti a integrazione di quelli esistenti. Un dialogo/battibecco capace di dare vita a una nuova inattesa realtà: più vera del vero e allo stesso tempo completamente inventata. -
Piccolo galateo per il corretto utilizzo dei libri
È consentito o no fare le orecchie ai libri? Con che tipo di matite si sottolineano? Quali sono le tecniche infallibili per farseli restituire? Il ""Piccolo galateo illustrato per il corretto utilizzo dei libri"""" risolverà tutti i dubbi che incontriamo durante la nostra vita di lettrici e lettori.""