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Que faire de l'histoire? Philosophie et conscience histoirique au siècle des lumières
Libro pubblicato in coedizione con EDITIONS VRIN - Paris Arnaldo Momigliano . Nous étudions le changement parce que nous sommes nous-mêmes soumis au changement. Cela nous donne une expérience directe du changement : ce que nous appelons mémoire. A cause du changement, notre connaissance du changement ne sera jamais définitive : la mesure de linattendu est infinie. Doù viennent le besoin et le plaisir détudier lhistoire ? Quels sont les enjeux profonds dun tel savoir ? Cest à partir de questions « généalogiques » de cette sorte, que les six auteurs de ce livre abordent les réflexions des Lumières sur lhistoire. Cela signifie choisir une perspective particulière : relire les théories des philosophes sur lhistoire à partir des effets que la connaissance historique est censée produire chez le sujet. Un sujet qui observe lhistoire, et qui, en lobservant, la fait. Une fois mis en question les modèles traditionnels de la représentation du temps historique, pour les penseurs du siècle des Lumières Voltaire, DAlembert ou Kant, Vico, Hume ou Rousseau il sagit moins de se passer de lhistoire que de sengager à la penser autrement. A cette époque-là, comme à la nôtre, lémergence de cette question : « Que faire de lhistoire ? », annonce que la conscience historique traverse une crise, et quelle demande à être définie dune façon nouvelle. VRIN- Paris -
Philinq. Philosophical inquiries (2015). Vol. 1
Philosophical Inquiries is an Italian philosophical journal published in English. Its aim is to cover a wide range of philosophical questions of broad interest and belonging to diverse fields, such as epistemology, ethics, metaphysics, aesthetics, philosophy of mind, philosophy of science and philosophy of law. It seeks to bring together international scholars committed to cutting edge research on pressing questions in those fields. The scholars who belong to the journal's Editorial Board, Advisory Board, and Executive Board do not belong to what might be called a ""school"""" nor do they privilege any exclusive philosophical style in their works. Over the years, they have shared concerns, and, on many occasions, have worked together on national and international research projects; and we believe that, as a scholarly group, they exemplify what a respectful scientific community should ideally look like and how it should cooperate. For further information, current issue abstract and subscription, please visit http://www.philinq.it Essays Christopher Ketcham, The work of Bartleby the scrivener , pp. 9 Michele Paolini Paoletti, Trivial and non-trivial (yet difficult) physicalism , pp. 29 Focus Mery B. Hesse Jitse M. van der Meer, Introduction , pp. 41 Paul Bartha, Analogy in the natural sciences: meeting Hesses challenge , pp. 47 M. Elaine Botha, Metaphorical Hermeneutics. Metaphor, Domains And Embodiment , pp. 69 Anke Beger & Olaf Jäkel, The cognitive role of metaphor in teaching science: Examples from physics, chemistry, biology, psychology and philosophy , pp. 89 Evelyn Fox Keller, Cognitive functions of metaphor in the natural sciences , pp. 133 Jitse M. van der Meer, Assessing metaphor as mediator between Christianity and science , pp. 157 Past Present Carlo Gabbani, Weaver of the wind. Aldo Giorgio Gargani and the sense of possibility , pp. 185 Aldo Giorgio Gargani, Kierkegaard and Wittgenstein , pp. 199"" -
Prisma Levi
Primo Levi è un classico e la sua opera ha un posto nel panorama della letteratura mondiale. Essa ha investito un tempo e un luogo riassunti nel nome di Auschwitz e cruciali nella definizione di un'epoca. Il rilievo di tale opera, consapevole di un umanesimo lacerato ma indispensabile, viene tuttavia dal modo con cui la parola di Levi è sorta da Auschwitz e ha poi elaborato ciò che ne è seguito, da molteplici punti di vista. L'esperienza di Levi ha così trovato forma in una parola prismatica e, suggerisce Nunzio La Fauci aprendo questo libro, è divenuta un prisma atto a scomporre ogni discorso sull'uomo e a verificarne il valore, come in un esperimento. In quattro capitoli densi e metodologicamente innovativi, la parola di Primo Levi è qui fatta oggetto di un'attenzione amorevole e rigorosa. Anna Baldini riferisce dell'ironico rapporto che egli intrattenne con se medesimo come scrittore. Nunzio La Fauci dice dello spirito schiettamente sperimentale con cui, alla prova della fame, gli si prospettò il Lager. Liana Tronci porta alla luce il modo franto e allo stesso tempo regolare con cui egli mise al presente il resoconto della sua esperienza. Nunzio La Fauci e Liana Tronci esplorano, per concludere, le multiformi fattispecie sotto le quali in quel resoconto gli venne fatto di scrivere ""io"""" e, in modo più complesso, """"noi"""". Un libro per chi, leggendo Primo Levi (o rileggendolo), aspira a penetrare in un'espressione forse più articolata e profonda di quanto si sia finora ritenuto."" -
Ritratto di Fenoglio da scrittore
Sin dalle sue prime prove, negli anni Cinquanta del Novecento, Beppe Fenoglio è stato considerato un autore forte e incisivo, ma non inquadrabile in una precisa corrente letteraria. Dopo alterne fortune, il suo posto nella letteratura italiana sembra ormai indiscutibile: manca però un tentativo di individuare i motivi che rendono le opere fenogliane dei punti di riferimento nel grande territorio del realismo contemporaneo. Con questo lavoro, aggiornato e rigoroso ma non a uso esclusivo degli specialisti, Alberto Casadei entra nel laboratorio di Fenoglio e indaga i nuclei profondi della sua ispirazione, grazie anche all'aiuto della stilistica cognitiva. Seguendo il ritorno ossessivo di alcuni temi o immagini, incrociando dati biografici e evidenze testuali, il critico ci conduce alle sorgenti dell'epica e del romanzesco fenogliani: così è possibile capire le ragioni per cui tanti passi delle sue opere, qui esaminati in dettaglio, risultano impressionanti e memorabili. -
Conosci il tuo cibo. Impara, scegli, gusta! Con gadget
Gnam è una papilla gustativa. Una guida, piccola ma sapiente, che ci accompagna nel suggestivo mondo del cibo. Il viaggio inizia dalle abitudini alimentari dell'essere umano e degli altri viventi e passa attraverso la storia antica e affascinante del rapporto fra l'uomo e il suo cibo. È un viaggio articolato quello nel quale Gnam ci accompagna: dopo un salto nel passato, vedremo il presente del cibo per capire da dove viene e come fa ad arrivare sulle nostre tavole. Faremo poi un salto nel futuro, per renderci conto di quali saranno il ruolo e le conseguenze della scelta alimentare di ognuno di noi. Il libro, destinato ai bambini e alle loro famiglie, affronta il tema dell'alimentazione sana e sostenibile con un linguaggio accessibile e colorito, basandosi su rigorosi saperi scientifici. Età di lettura: da 8 anni. -
Medicina & storia (2014). Vol. 6
Saggi/Essays Stefano Miniati, Viktor von Weizsäcker (1886-1957): critica alla medicina scientifica e istanze di riforma nella Germania di Weimar p. 7 Paolo Savoia, Towards a Historical Epistemology of the Self p. 37 . Recensioni e note/Reviews and Book notices Mario Galzigna, Rivolte del pensiero. Dopo Foucault, per riaprire il tempo , Bollati Boringhieri, Torino 2013, 174 pp., (Alessandro Pagnini) p. 55 William V. Harris (ed.), Mental Disorders in the Classical World , Brill, Leiden-Boston 2013, 512 pp. (Sandro Passavanti) p. 57 Alain Touwaide, Tractatus de herbis, Sloane MS. 4016. Volume of study accompanying the facsimile reproduction of manuscript London, British Library, Sloane 4016 , M. Moleiro Editor, Barcelona 2013, 507 pp. (Michela Pereira), p. 61 Luciano Mecacci, Freud e Mussolini p. 65 Duccio Vanni, Maria Grazia Baccolo et Paolo Vanni, Trois médecins aux origines de la Croix Rouge Italienne: Louis Appia, Ferdinando Palasciano et Cesare Castiglioni p. 68 Autori di questo numero / Contributors to this issue p.151 -
Autre
Pisa, Roma, l'isola d'Elba: un triangolo geografico, un triangolo sentimentale. -
Zaïre. Ediz. italiana, francese e inglese
Tragedia d'amore che mette in scena, come Othello, due amanti provenienti da due universi culturali opposti, Zaïre (1732) inaugura in Francia la moda dei drammi di argomento storico. Cosciente dell'immobilismo delle scene francesi, è dopo il soggiorno in Inghilterra che Voltaire trova quella ""action"""" necessaria per mettere in atto il suo progetto di rinnovamento della tragedia. Grande successo di lacrime nella Francia e nell'Europa del Settecento, Zaïre è senza dubbio la pièce più nota di Voltaire. Segnata da una storia teatrale complessa, sfaccettata e durevole, l'opera trova dunque posto in seno a quel canone teatrale europeo che la riforma prudente messa in atto dal philosophe ha contribuito a ridefinire."" -
Morality and life. Kantian perspectives in bioethics
The book Morality and Life discusses a particular normative approach to bioethical issues, namely the deontological theory based on Kants ethics and some of its contemporary developments. The main goal is to offer a critical assessment of these Kantian views on the value of life and its relation to morality and afterwards to apply them to particular bioethical issues such as abortion, suicide, assisted suicide, euthanasia, patients rights, genetic engineering, negative and positive eugenics, biopolitics and so on. No doubt, these issues are in everyones interest. This work thus offers an innovative contribution to the public discussion concerning these vital questions.The volume contains essays by José Nicolau Heck, Thomas Mertens, Cinara Nahra, Marco Antonio Azevedo, Milene Consenso Tonetto, Alcino Eduardo Bonella, Darlei DallAgnol, Alessandro Pinzani, Delamar José Volpato Dutra, Roberto Mordacci and Alberto Pirni. -
Rose & rose. Ediz. a colori
La mostra Rose & Rose del Museo della Grafica di Pisa, dedicata alla ""regina"""" dei fiori, intende presentare opere grafiche, antichi volumi e fogli d’erbario in un percorso storico che, attraversando i secoli, arriva alla contemporaneità. In particolare, verranno esposte alcune tavole dell’italiana Aurora Tazza e dell’americana Rosemary Lucca, pittrici che da anni, e con esiti suggestivi, si confrontano con il fascino delle rose."" -
Musical philology. Institutions, history and critical
This book is the English version of the first volume of La Filologia musicale. Istituzioni, storia, strumenti critici, edited in Italian in three volumes (LIM, Lucca, respectively 2005, 2009 and 2013). The objective of the work, generally speaking, was that of providing a graded service to different categories of possible readers: musicians who have to deal on a daily basis with textual problems concerning the repertoires they perform; musicologists and students of musicology, for whom this subject plays a crucial role; philologists working in other fields, but who wish to keep abreast of the ways in which textual problems are dealt with in the field of music; and scholars and people interested in the subject or curious about one of its many aspects. The purpose of this first volume is that of providing the critical means useful to gaining an understanding of the critical nature of the work of philology and acquiring the correct lexis of the discipline as well as offering a basic outline of the subject, both from a systematic point of view and a historical one. The book does not set out to teach how to solve individual difficulties or apply a passe-partout method (which, of course, does not exist); rather, the aim is that of providing useful instruments for dealing with music texts in a critical manner through the responsible elaboration of solutions on the basis of the requirements of each situation. For the students and scholars using this book, it seemed besides worthwhile to trace, for the first time, the historical outline of the discipline, from its remotest and most embryonic manifestations up to an outline of methods and schools, attempting in this way to establish the most important moments of contact or indeed loss of contact with philology in other disciplinary areas along with the most significant cultural movements. Maria Caraci Vela is Full Professor of Music Philology, History of Renaissance Music and History and Criticism of Medieval and Renaissance Musical Texts at the Department of Musicology and Cultural Heritage in Cremona, University of Pavia, where she is also member of the board of the Sciences of the Literary and Musical Text PhD Program. She is member of several scientific committees, including the Department series Diverse voci and the critical editions of Carlo Gesualdo da Venosa (Opera Omnia, Kassel, Bärenreiter) and of the Italian Ars nova (Department of Musicology and Cultural Heritage, Cremona/Fondazione Ezio Franceschini, Florence). She is editor of «Philomusica on-line», and coordinator of the international project The Notation of Polyphonic Music in the IX-XVII Centuries. -
Il «kouros» e la verità. Polivalenza delle immagini nel poema di Parmenide
Questo studio prende le mosse dal presupposto che l'uso della lingua tradizionale dell'epica a cui ricorre Parmenide per esprimere il suo nuovo messaggio sapienziale non costituisce tanto un dilemma da risolvere, quanto un'opportunità per comprendere meglio la complessità del discorso dell'Eleate. Attraverso questa forma espressiva, infatti, è possibile ricorrere a una serie di rappresentazioni mitiche che hanno forse evocato nel pubblico altre immagini tradizionali che lo hanno potuto aiutare nella comprensione del discorso. Secondo la nozione di ""polivalenza delle immagini"""" formulata da Louis Gernet a partire dagli anni '40 del secolo scorso, infatti, l'immagine mitica si presenta come un nucleo di """"memoria sociale"""" che può essere rifunzionalizzato in contesti diversi per esprimere nuovi significati. Una lettura del poema di Parmenide concentrata sull'efficacia comunicativa delle immagini che vi ricorrono permette dunque sia di proporre una nuova interpretazione dell'opera dell'Eleate in rapporto alle tre parti di cui si compone (proemio, al?theia e doxa), sia di stabilire il modo in cui il discorso poetico dell'autore si inserisce all'interno del contesto culturale in cui è stato composto."" -
Politiche dell'orgoglio. Sessualità, soggettività e movimenti sociali
L'orgoglio, come affermazione e autodeterminazione dell'esistenza, non è solo la sfida che il singolo lancia all'ambiente ostile in cui vive, ma è soprattutto una forma di sapere che circola all'interno dello spazio della militanza come bene comune, come motore dei movimenti lesbici, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersex e/o asessuali LGBTQIA. Le soggettività messe in movimento dalle minoranze sessuali sono il risultato di relazioni che, nella quotidianità del lavoro militante, trasformano l'individuale in collettivo e fanno dell'orgoglio una questione politica. Questi saggi propongono un'analisi delle tensioni sorte in merito all'emergenza e all'integrazione di componenti e tematiche in precedenza escluse o invisibili, fra cui i soggetti transgender o la questione intersex; relegate ai margini, come le lesbiche; negate perché scomode, come quelle dei soggetti che sfuggono al modello dell'omosessuale ""moderno""""; impensate, come l'esperienza della doppia discriminazione, sessuale e razziale; sfuggenti, come la politica queer; o nuove, come le contro-mobilitazioni che contestano le politiche di genere e della sessualità, suscitando strategie di lotta inedite."" -
Philinq. Philosophical inquiries (2015). Vol. 2
A critique of Stanley , p. 9 Laurent Jaffro, A r e moral reasons response-dependent? , p. 17 Focus Roberta Lanfredini, In t r o d uction. Phenomenology of the thing a n d phenomenology of the living being , p. 37 Silvia Gáliková, Em b o d i e d Self Reconsidered , p. 53 Shaun Gallagher, R e - p r es enting representations , p. 71 Giuseppe Longo, Elena Pagni, Extended criticality and structural s tab il i t y : ‘architectures’ of biological individuation , p. 85 Anton Vydra, T h e dynamic polarity of life and the concept o f normativity in Georges Canguilhem’s philosophy , p. 115 Past Present Giovanni Tuzet, In t r o d uction , p. 131 Mario Calderoni, T h e philosophy of values , p. 139 -
Insegnare biologia
Tredici capitoli, in questa seconda edizione rivista e ampliata, di un testo che si propone di condurre gli insegnanti della scuola dell'obbligo alla scoperta del corpo umano e alla comprensione dei meccanismi fondamentali della vita. Un percorso lungo, impegnativo, ma non faticoso. Ciascun capitolo introduce l'argomento da considerazioni di carattere pedagogico, filosofico, di storia della scienza senza tecnicismi inutili, avendo ben presenti le reazioni dei bambini e degli studenti quando si trovano ad affrontare l'argomento trattato. Questo aspetto non serve solo a rafforzare la conoscenza di base dei docenti, ma anche ad aiutarli concretamente nel loro lavoro quotidiano con i ""verbali"""" delle discussioni dei ragazzi, prima del lavoro sperimentale e dopo. Le domande e le osservazioni denotano un grande interesse, serietà di impegno e moltissimo sforzo nel tentativo di costruire delle risposte sulla base di quanto hanno osservato. Emergono intuizioni e echi di luoghi comuni che provengono dal vissuto quotidiano di ciascuno di loro. La vita è un fenomeno complesso e l'uomo, il protagonista di questo libro, è al livello più alto di questa complessità. Per affrontare cognitivamente la dimensione biologica, infatti, bisogna saper pensare la vita come fenomeno complesso, padroneggiando strutture di concetti e modi di capire che della complessità tengano conto."" -
Storia della pedagogia speciale. L'origine, lo sviluppo, la differenziazione
Questa ""Storia della pedagogia speciale"""" compie due percorsi di alto spessore per l'impegno e per la selezione preventiva dei pertinenti quadri concettuali. L'uno di tipo epistemico, consistente nel portare in una giusta declinazione storica una quantità estesa ma disomogenea di presenze e di fatti, di figure e di eventi socio-politici di cui si aveva disponibilità solo parziale. L'altro, di ordine epistemologico, speso sul fronte dei grandi interrogativi di senso e di strategia che interessano le scienze in generale e, in particolare, quel dominio critico che universalmente si riconosce come pedagogia speciale, con riferimento agli studi, alle pratiche ed alle realizzazioni professionali a carico della disabilità, ma più estesamente della diversità delle condizioni evolutive umane. Per le interessanti figure e i temi presi in esame, per la novità e originalità del progetto editoriale, per la qualità degli Autori, questo volume rappresenta un classico del settore di pedagogia e didattica speciale."" -
Pedagogia militante. Diritti, culture, territori
A fronte delle numerose, quotidiane emergenze legate alla tutela e al rispetto dei diritti dei soggetti, delle comunità e delle culture, i fondamenti e i metodi di una progettualità educativa pedagogicamente fondata, ancor più che in passato, rischiano di divenire ostaggio di una logica della pronta risoluzione, competenze e saperi pedagogici di rimanere costretti entro paradigmi ad essi estranei. Con uno sguardo particolarmente attento alla problematicità delle prassi ed una rinnovata attenzione alla evoluzione dei modelli educativi, giungendo opportunamente a comprendere anche versanti di ricerca empirico-sperimentale e didattica, il volume accoglie gli Atti del Convegno Nazionale SIPED 2014 ""Pedagogia militante. Diritti, culture, territori"""", sviluppando il proprio asse argomentativo attraverso una lettura degli aspetti più problematici di tanta contemporaneità dal punto di vista dei diritti dei soggetti, della sfida delle società multiculturali, del rapporto tra vissuto delle persone e territorio. Si rende necessario recuperare il ruolo etico e civile dell'impegno pedagogico per riportare al centro delle politiche culturali ed economiche dei governi dei vari paesi, l'educazione e l'istruzione, in particolare di coloro che fanno parte di tutte le """"periferie"""" del mondo. Ciò costituisce il fulcro di una pedagogia militante, impegnata nel sociale, che innesti nelle coscienze la capacità di recuperare l'umano che è in noi con reti di alleanze e processi di solidarietà."" -
Écrits sur le théâtre
On a de bonne heure reconnu en Saint-Évremond un “maître de la critique”. Ses écrits sur le théâtre, tous rédigés entre 1667 et 1677, constituent un ensemble cohérent: le critique exilé y développe ses vues sur les auteurs anciens et modernes, français et étrangers, à l’époque où Molière donne ses chefs-d’œuvre et où l’étoile montante de Racine commence à obscurcir la gloire du vieux Corneille. C’est une critique de goût qui, sans renoncer à l’outillage des poétiques normatives, sait reconnaître la part du contingent et du relatif inhérente au jugement esthétique. Pourtant, relativisme n’est pas neutralité : derrière le détachement de l’honnête homme se profile l’image du critique militant, qui s’engage dans les débats du temps et dénonce le risque de stérilité qui guette à ses yeux la scène française, trop repliée sur le modèle galant et de plus en plus fermée à l’admiration pour l’“altérité” héroïque. C’est à la lumière de ce diagnostic que sa préférence pour Corneille contre son jeune rival, jamais démentie, prend tout son sens. Professeur associé de Langue et Littérature française à l’Université “Guglielmo Marconi” et spécialiste du XVIIème siècle, Federico Corradi a étudié particulièrement l’œuvre de La Fontaine (Immagini dell’autore nell’opera di La Fontaine, Pisa, Pacini 2009) et la tradition de la fable humaniste. Il a édité des ouvrages de Saint-Réal (Césarion ou entretiens divers, Paris, Hermann 2013) et de Madame de La Fayette (La Principessa di Montpensier, Roma, Portaparole 2011). Il est l’auteur de plusieurs articles sur les modalités de l’écriture historique dans le roman contemporain. -
Storie di mondi intermedi
Questo libro raccoglie i risultati di una collaborazione teorica, che va avanti da più di trent'anni, tra i componenti di una strana coppia: la filosofia e la riabilitazione neurocognitiva. Sono stati anni di continue riflessioni e autointerrogazioni in seno a una disciplina che, come ogni sapere scientifico, ha bisogno di ripensare metodologicamente e concettualmente se stessa e i modi delle sue pratiche terapeutiche. Il fascino conoscitivo della riabilitazione consiste in particolare nel fatto che corpo e mente, movimento e pensiero, mostrano la loro unità ancor più se e quando si presentano delle patologie. La definizione data da Carlo Perfetti della riabilitazione come apprendimento in condizioni patologiche è un importante punto di riferimento per la riflessione teorica e si attaglia assai bene al tema dei mondi intermedi che l'autore intende come costruzioni comunicative di relazioni che si creano nei processi di apprendimento dati in prima istanza dal gioco e dall'arte. Apprendere in condizioni patologiche è un costruire mondi nelle relazioni che vanno a instaurarsi tra terapisti e pazienti. E qui che riabilitazione neurocognitiva e filosofia si sono incontrate. Una strana coppia, si è rilevato prima, ma spesso le strane coppie funzionano assai meglio di quelle cosiddette normali. -
Idealtipi dell'ateismo. Saggio di filosofia della religione
La riflessione sull'ateismo, quanto mai oggi controversa, invita a sostare sulla sua storia. È quanto cerca di fare questo testo individuando tre idealtipi di ateismo che attraversano la filosofia occidentale: 1) ateismo classico - Dio non esiste; 2) ateismo genealogico - Dio è morto; 3) ateismo trascendentale - Dio può non essere o essere in quanto uno degli enti possibili. Se nel primo rientrano pensatori come Feuerbach, Marx, Freud, i neopositivisti e gli esponenti del neordarwinismo, nel secondo modello il riferimento è Nietzsche e la sua critica genealogica. Al terzo modello, che ha le sue ascendenze in Kant e nella disputa sull'ateismo che coinvolse Fichte, possono essere ricondotti pensatori contemporanei che si sono interrogati su ciò che sta prima di Dio: l'Aletheia, l'Inizio, l'Origine. Tra i filosofi, riconducibili a questo idealtipo, Heidegger. Un idealtipo le cui tracce, a volte inattese, sono anche in altri pensatori: Ricoeur, Levinas, Henry, Jaspers. Tra gli italiani: Cacciari, Natoli, Magris. Un paradigma dove il dialogo con la teologia è parte costitutiva dell' indagine filosofica, perché in Dio, e nella sua possibile negazione, è in gioco la cosa stessa del pensiero.