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Je vous écris de Pise. Pise à travers les dessins et la correspondance d'une famille française du XIXéme siecle (1833-1845)
[…] Maman et moi allons régulièrement à la messe chaque dimanche à l’église San Francesco, et souvent nous nous promenons et nous recueillons dans le cloître […]Petite Adèle à Zélia - Laure de la Morinière, Pise 15 mai 1838Parmi les Français qui ont vécu ou simplement traversé la Toscane au XIXe siècle, certains ‘anonymes’ ont laissé des témoignages particulièrement intéressants de leur découverte de cette région et de son histoire, des villes et de leur patrimoine et de leurs contacts avec les Toscans. Grâce au patient travail de recherche historique effectué par Alessandro Panajia une exposition au Palazzo Blu de Pise a ainsi pu rendre hommage à l’une de nos compatriotes Adèle Poussielgue, encore inconnue en France.Le Grand Tour a amené de très nombreux Français, artistes ou pas, en Toscane et, à travers des documents personnels, écrits souvent très détaillés (lettres, journaux ou autres) ou carnets de dessins, ils nous ont permis de nous en construire une image séduisante toujours actuelle qui fait que la Toscane reste une destination très prisée de nos concitoyens, à juste titre me permettrais-je d’ajouter. En ouvrant ses archives la famille Poussielgue a contribué à enrichir un corpus si utile pour l’histoire de l’art comme pour l’histoire des relations franco-italiennes autres que politiques ou diplomatiques. En arrière-plan, et pour mieux cadrer cette documentation, il peut être utile de rappeler sa coïncidence chronologique avec le diplomate-écrivain Beyle-Stendhal qui fut Consul de France pour l’ensemble des États pontificaux de 1831 à 1842.(de la présentation écrite par Isabelle Mallez, Consul honraire de France à Florence et Directrice de l'Institut Français) -
Cronache di una famiglia allargata
"Dai miei amici animali ho imparato giorno dopo giorno un modo di vivere semplice di serena accettazione dell'esistenza, io e loro e tutti i viventi solo onde che emergono e scompaiono nel mare della natura infinita, lei sì eterna e misteriosamente insondabile.""""" -
Authority, resistance, and Woe. Romeo and Juliet and its afterlife
Moving from an investigation of Shakespeare’s Romeo and Juliet , this collection explores some significant examples of the afterlife of the play, ranging from Victorian theatre to manga , to ‘glocal’ cinema and the Italian and British contemporary stage. The essays presented here and contributed by Italian and other European scholars aim at demonstrating how the play’s extraordinary ‘longevity’ can be said to be engrained in the tripartite formulation suggested by the volume’s own title. By revolving around its three elements, the contributions originally look into the notion of authority, be it linguistic, religious or economic, and interrogate the different ways and degrees of reaction against its many inadequacies. Accordingly, the adaptations and re-writings considered in this book rest on Romeo and Juliet ’s pathetic turns, either by strengthening their import or by desecrating the status of Shakespeare’s drama as ‘love myth’, and also muse on its violent aspects by foregrounding their most apparent manifestations as well as their subtlest expressions, often engaging a whole society and building on the idea of intergenerational conflict and economic interest. Lisanna Calvi is Lecturer in English Literature at the University of Verona. Her research interests have focused on early modern and Restoration drama as well as Jacobite culture and literature. She has also worked on madness and autobiography in seventeenth-century England, Shakespeare and the commedia dell’arte , and the presence of Biblical echoes in Victorian literature. -
Livorno. Cacciucco di pesci, cacciucco di genti. Note al vetriolo
Livorno è una città strana, a detta di molti la meno toscana tra le città toscane. Nata per volontà di Cosimo De’ Medici e posta in un luogo malsano come pochi, è stata nel tempo popolata da persone provenienti da tutto il Mediterraneo. Ebrei, greci, levantini, armeni: in tanti sono passati da Livorno e hanno lasciato una traccia nella popolazione, nel vernacolo, nella cucina. Forse è proprio questo che rende Livorno un luogo speciale dove vivere: una città insieme provinciale e cosmopolita, ospitale, ariosa, casinista, informale, tollerante, rissosa, confusionaria. Prefazione di Elvezio Montesarchio. -
Dizionario degli editori musicali italiani. Dalle origini alla metà del Settecento
Il volume comprende 384 voci, relative alle diverse figure coinvolte nella pubblicazione a stampa della musica, a partire dagli incunaboli: stampatori, editori, incisori, librai, curatori editoriali. Fra gli stampatori ed editori figurano i responsabili della pubblicazione di ogni genere di edizione musicale: accanto a quelli che produssero in quantità raccolte di musica sacra e profana, o di musica strumentale, sono stati inseriti gli editori che pubblicarono solo libri liturgici, nonché quei numerosi editori che – in tante città d’Italia, soprattutto nel Seicento – stamparono in campo musicale solo trattati con esempi musicali, o testi didattici in genere per il canto fermo, o raccolte laudistiche o edizioni di intavolature per chitarra. I librai e i cartolai sono stati inseriti sia per il loro ruolo di committenti e finanziatori di edizioni a stampa, sia come gestori di botteghe in cui si vendevano anche libri di musica; infine si sono inserite voci relative a curatori editoriali che ebbero un’attività sistematica ed estesa. Nel complesso, il criterio di inclusione è stato generoso, e sono rappresentati nel Dizionario anche editori che pubblicarono un numero molto limitato di edizioni musicali. -
Lutero e i 500 anni della Riforma
Il cinquecentenario della Riforma luterana ha dato l’occasione sia per celebrare che ripensare criticamente un evento decisivo per la storia europea moderna. Un evento il cui significato originario è squisitamente religioso ed ecclesiale, ma i cui effetti, comunque siano valutati, hanno oltrepassato questo ambito e inciso profondamente sull’intera cultura e società europea, al punto che la loro forma attuale sarebbe impensabile senza di esso. Il volume, che raccoglie gli atti del Convegno “Lutero e i 500 anni della Riforma”, tenutosi nel marzo del 2017 presso l’Università degli Studi Urbino Carlo Bo, offre una serie di contributi sulla figura di Lutero e sulla storia degli effetti della Riforma. A partire da diversi punti di vista disciplinari (storico, letterario, filosofico, teologico), si mettono in luce le fonti della Riforma, il suo impatto sulla cultura tedesca e italiana, il suo significato per la condizione religiosa attuale, alcune fra le più significative interpretazioni contemporanee di Lutero. -
Philinq. Philosophical inquiries (2018). Vol. 2
Table of Contents Essays On the epistemological potential of Worrall’s structural realism , Federica Malfatti , PDF , pp. 9-24. Modulated Feelings: The Pleasurable-Ends-Model of Manipulation , Alexander Fischer, Christian Illies , PDF , pp. 25-44. Focus Introduction to “The great endarkenment” , Carla Bagnoli , PDF , pp. 47-50. Nature, agency, and the nature of agency , Kenneth Walden , PDF , pp. 51-72. Agency in search of a function , Benjamin D. Crowe , PDF , pp. 73-92. Resisting the great endarkenment: on the future of philosophy , Heather Douglas , PDF , pp. 93-106. Expertise and the fragmentation of intellectual autonomy , C. Thi Nguyen , PDF , pp. 107-124. Are you Serious? , Elijah Millgram , PDF , pp. 125-135. Reviews From Aristotle’s Teleology to Darwin’s Genealogy: The Stamp of Inutility , J. David Archibald , PDF , pp. R1-R3. The Ethics of Pregnancy, Abortion and Childbirth: Exploring Moral Choices in Childbearing , Cecilia Ferri , PDF , pp. R4-R7. Logical Empiricism and Pragmatism , Gereon Wolters , PDF , pp. R8-R11. -
L'amore non è incluso
"Sembrava un sogno a portata di mano, così vicino, così lontano. Ma i soldi aspettavano sul comodino, così lontano, così vicino...""""" -
Lo specchio delle ombre
"Con la tua tonaca nera, qualche libro sotto il braccio, 'un po’ d’aglio nelle vocali' (come si diceva di Stendhal), sei tu che mi hai insegnato il desiderio dell’Italia, le terre bruciate della Basilicata e i cipressi della Toscana."""" Prefazione di Umberto Piersanti." -
Le carte e la Scuola. Lavori in corso nel Centro archivistico della Normale di Pisa
Nel Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore si trovano le carte che consentono di ricostruire la storia dell’istituzione pisana, ma anche quelle degli studiosi che ne animarono la vita scientifica e culturale. Nato alla fine del 2013 sulla scorta di esperienze di tutela che risalgono almeno alla metà degli anni Ottanta grazie alla lungimiranza di docenti come Paola Barocchi e Mario Rosa, il Centro ha visto arricchirsi rapidamente il suo già cospicuo patrimonio documentario. Nelle stanze del Palazzo della Carovana sono giunti in rapida successione fondi di studiosi che alla Normale hanno lasciato un’orma significativa come allievi o professori: da Arnaldo Momigliano a Claudio Cesa, passando per Arsenio Frugoni, Cesare Luporini e molti altri. Il seminario tenuto nell’istituto di Piazza dei Cavalieri nel 2017 e del quale qui si pubblicano le relazioni intende fare il punto su questo lavoro di acquisizione, riordino e valorizzazione condotto in sinergia con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e altre istituzioni. Voci e volti di storici, filologi, pedagogisti e filosofi, di allievi e maestri emergono da un complesso eterogeneo di fonti ora a disposizione degli studiosi. Ne esce un quadro sfaccettato di diverse stagioni della storia culturale e universitaria italiana, che mette in dialogo archivi di istituzioni (la Scuola Normale), di case editrici (La Nuova Italia), di studiosi di diverse discipline: storici come Armando Saitta, filosofi come Giorgio Tonelli, filologi come Michele Barbi. -
In dialogo con la scienza e con la fede. Ricordando Lodovico Galleni. Atti della Giornata di Studi (Pisa, 25 novembre 2017)
Questo volume raccoglie gli interventi presentati in occasione della giornata di studi dedicata a Lodovico Galleni, a cui hanno partecipato colleghi, collaboratori e amici provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Si tratta di un’antologia di scritti estremamente varia per contenuti, che riflettono i molteplici interessi sviluppati da Galleni nel corso della sua carriera di ricercatore e docente universitario, arricchita da esperienze di studio e insegnamento all’estero. Organizzati secondo aree tematiche, spaziano dai suoi primari interessi nel campo della zoologia – che si aprono di volta in volta all’evoluzionismo, alla biologia teorica, all’etica ambientale – per giungere al dialogo con la fede, agli studi dei rapporti tra scienza e teologia, all’approfondimento della figura di Teilhard de Chardin (1881-1955), di cui Galleni è divenuto uno dei massimi esperti a livello internazionale. Altrettanto fondamentale è l’aspetto dell’impegno politico e sociale, aperto a una cultura del dialogo e dell’incontro, capace di trasformare l’interesse nel campo accademico e teologico in una ferma volontà di miglioramento comune. A chiusura della raccolta è posta una breve serie di ricordi inviati da quanti non hanno potuto partecipare in prima persona alla giornata, testimonianze dirette che formano un piccolo mosaico di ricordi ed esperienze personali che vedono in Galleni il motore principale, capace di riunire amici e studiosi di differenti culture, nazionalità e fedi religiose provenienti da Argentina, Russia, Israele, Libano, Congo. Viene così messa in risalto una figura dalla personalità complessa e sfaccettata, difficilmente riconducibile a dogmi o a schemi preconcetti, sia in campo scientifico che teologico, per cui il dialogo interculturale e il rispetto reciproco sono sempre stati un elemento irrinunciabile di crescita e scoperta. -
Giros. Orchidee spontanee d'Europa. Supplemento (2018). Vol. 1: Bibliography of european and mediterranean orchids 3rd supplement, 2002-2015
in continuation of Bibliographie über die Orchideen Europas und der Mittelmeerländer by B. and E. Willing (1977 suppl. 1 – 1985) and of Id. , by. E. Willing (suppl. 2 – 2001) -
Il dono dei filosofi. Ripensare la reciprocità
Scritto da uno dei maggiori studiosi di Marcel Mauss e di Lévi-Strauss, questo libro ricostruisce con gli strumenti dell’antropologia e delle scienze umane il ruolo chiave che il concetto di dono ha giocato nella storia della filosofia occidentale dalla sua nascita nell’antica Grecia sino all’età contemporanea. Che il pensiero filosofico si sia autointerpretato fin dalle origini come stupore di fronte al mondo che si presenta a noi come un dono gratuito, è parte integrante della nostra tradizione e della nostra cultura. Da Platone e Aristotele fino alla fenomenologia di Husserl e alla riflessione ontologica di Heidegger, compresi autori come Levinas, Derrida, Ricœur e Marion, quello in cui viviamo è sempre un mondo “donato”. Esso si apre alla nostra coscienza attraverso la percezione e la manipolazione, ma possiamo sperimentarlo anche nella sua assoluta gratuità al di là di ogni dimensione utilitaristica. Tuttavia, non esiste solo il dono gratuito né solo il dono solidale. C’è anche il dono reciproco, dove il dare, il ricevere e il ricambiare sono tre momenti inseparabili che sono alla base dei rapporti interpersonali e fondano la stessa dialettica sociale e politica. Qui la lezione di Mauss del ""Saggio sul dono"""" per Hénaff è fondamentale. Il dono cerimoniale, di cui parla Mauss, è il gesto dell’alleanza, del reciproco riconoscimento pubblico tra gli attori sociali, che rende possibile il legame politico e la convivenza tra gruppi umani diversi per cultura e per orientamenti valoriali."" -
Fare strumento. Composizione, invenzione del suono e nuova liuteria
Nella produzione musicale recente si assiste sempre più al delinearsi di una prassi compositiva protesa ad agire direttamente, secondo modalità differenti, sugli strumenti impiegati, modificandone gli usi per ottenere sonorità altrimenti inconcepibili secondo un’impostazione tradizionale. Un processo creativo variegato e complesso coinvolge, in un proficuo e reciproco scambio produttivo, compositori ed esecutori; ciò comporta un ripensamento radicale degli strumenti acustici tradizionali con conseguente mutamento del loro significato nel contesto di una pratica compositiva maturata proprio in seno al lavoro sul timbro. Nel volume qui proposto si vogliono offrire al lettore alcuni contributi che affrontano il fenomeno di una “nuova liuteria” secondo prospettive differenti. Vengono perciò proposti i saggi di alcuni giovani compositori come Maurizio Azzan, Zeno Baldi e Emanuele Palumbo che trattano in generale della “nuova liuteria” con riferimenti specifici della propria musica. Anche nei contributi di Giovanni Verrando e Emiliano Turazzi appare una nuova lettura dei principi di ricostruzione e reinvenzione del suono a partire dai più diversi interventi sullo strumento: dalle “protesi” per gli archi di Verrando, alle tecniche estreme di Turazzi. Come appendice, le considerazioni estetico-musicali dei compositori Francesco Filidei e Franck Bedrossian che, in tre interviste, ci conducono ad una panoramica più generale sulla scrittura strumentale verso una “nuova liuteria”. Chiude il volume l’articolo di Paolo Mottana che ci invita a considerare un tipo peculiare di ascolto, da lui definito “immaginale”, con la raccomandazione di evitare i linguaggi specialistici, ma in direzione comunque di un grado di dare oggettività e di pertinenza all’effettiva concretezza dell’espressione musicale. -
Potere e capitalismo. Filosofie critiche del politico
Il potere è ambivalente e proteiforme, assume sembianze diverse dal tipo di cultura in cui si inserisce. In questo libro si cerca di analizzarlo dall'interno, entro l'orizzonte sociale dell'Occidente. La forma che ha assunto è quella più adattabile al capitalismo, a quel paradigma che vorrebbe l'individuo assoggettarsi liberamente alla competizione economica e il cui desiderio maggiore corrisponderebbe alla ricerca del denaro e dell'accumulazione. Il pensiero critico è il metodo capace di riconoscere i lati oscuri del potere: da un lato prova a decostruire questi valori considerati fondanti ma sui quali si è spesso edificato lo sfruttamento dei soggetti: il lavoro, la democrazia, il diritto; dall'altro, ci porta a riflettere e a modificare il modo di vedere su questioni sottese ma sempre attuali quali la natura, la libertà, il politico. -
Biostat at 25. Invited essays in theoretical, biomedical and social statistics
This collection of essays marks the twenty-fifth anniversary of the foundation of the Scuola di Alta Formazione Statistica (International Advanced School on Statistics, aka School of Statistical Inference in Biology and Human Sciences). In sum, in 25 years of activity we have enjoyed the participation of over 700 students, the majority of which graduate students and young PhDs in biomedical sciences (most of them are today esteemed researchers in their fields) and a number of international lecturers. We wish we could list all their names, and we include them all in a warm “thank you” for contributing with their interest, experience, and friendly collegiality. About the content of this volume, it suffices to say that the contributions that follow are quite heterogeneous. The range of empirical problems they address and the varied solutions adopted to solve them, in both frequentist and Bayesian inference, simply reflect the attitude that the School had since the beginning: to be exhaustive by touching upon as many examples as possible. As for the projects that are being planned for the future, we’d rather not say, as projects “are stuff as dreams are made on”. The Editors -
Studies on late antique and medieval Germanic glossography and lexicography in honour of Patrizia Lendinara
Patrizia Lendinara, Professor Emeritus of Germanic Philology at the University of Palermo, is one of the world’s leading scholars in the field of Anglo-Saxon and early Germanic language and literature. Her favoured research field is the study of glossography and lexicography, to which she gave a groundbreaking contribution. Her scholarly production on the subject has greatly furthered the understanding of many aspects of Anglo-Saxon glossography, not only by providing editions of a number of hitherto unpublished glossaries, but also by studying the taxonomy of glosses and investigating the connection between the lemma and its interpretamentum. Her research has fundamentally changed the way we perceive the study of glosses, by interpreting them as ‘cultural markers’ as well as relevant additional evidence for the circulation of works and books in early medieval Europe. The essays collected here are offered as a tribute to Patrizia Lendinara’s scholarship by colleagues from the international academic community; they all focus on the various facets of glossography and lexicography of the medieval Germanic world and make a valuable and thought-provoking contribution not only to the study of glosses and lexicon, but also to the many neighbouring fields of research. Contributors Filippa Alcamesi; Peter Bierbaumer; Rolf H. Bremmer Jr; Marina Buzzoni; Maria Grazia Cammarota; Claudio Cataldi; Marina Cometta; Giuseppa Compagno; Maria Amalia D’Aronco; Maria Caterina De Bonis; Kees Dekker; Maria Rita Digilio; Claudia Di Sciacca; Vittoria Dolcetti Corazza; Michael D.C. Drout; Carla Falluomini; Renato Gendre; Concetta Giliberto; Helmut Gneuss; Malcolm Godden; Anna Maria Guerrieri; Claudia Händl; Michael W. Herren; Joyce Hill; Rohini Jayatilaka; Michael Lapidge; Ursula Lenker; Eckhard Meineke; Valeria Micillo; Elda Morlicchio; Andreas Nievergelt; Sinéad O’Sullivan; Sara M. Pons-Sanz; David W. Porter; Fabrizio D. Raschellà; Carmela Rizzo; Maria Elena Ruggerini; Verio Santoro; Hans Sauer; Donald Scragg; Eric G. Stanley †; Mariken Teeuwen; Loredana Teresi; Letizia Vezzosi; Gernot R. Wieland; Alessandro Zironi 2 voll. indivisibili -
Articles critiques
Aujourd’hui, c’est surtout l’engagement politique à l’extrême droite qui fait résonner le nom de Brasillach. Cependant, il a été jusqu’à son exécution, qui a eu lieu le 6 février 1945, l’une des voix les plus importantes dans le panorama intellectuel de l’époque. À côté de sa production romanesque, son œuvre compte un grand nombre d’articles critiques, parus sur quelques-unes des revues les plus influentes de la vie littéraire française, et notamment sur L’Action française . Fondée sur une conception fortement subjective, voire instinctive, de l’analyse littéraire, la critique de Brasillach a été souvent qualifiée d’impressionniste. Cependant, si Brasillach revendique son goût personnel en tant qu’instrument privilégié de connaissance, il ne renonce pas à la faculté de juger. Par le biais de cette revendication, ses analyses littéraires se transforment en un acte de militantisme. La critique devient ainsi un champ d’engagement, où l’intellectuel militant doit choisir et prendre parti. Les interventions critiques que nous présentons constituent une fresque unique des années trente, dans la mesure où elles offrent au lecteur une clé d’interprétation puissante pour éclairer la production littéraire de cette période. Elles permettent également de réfléchir sur le rapport entre discours littéraire et perspective idéologique, liaison qui, dans l’entre-deux-guerres, est marquée du sceau de l’urgence comme jamais ce ne fut auparavant le cas. Docteur en Littérature française à l’Université de Pise, Iacopo Leoni est actuellement postdoctorant à l’École des Hautes Études en Sciences Sociales de Paris. Ses recherches portent sur le roman français du XXe siècle et sur le rapport entre littérature et discours idéologique. Il est notamment l’auteur d’articles sur Céline et sur le roman populiste des années trente. -
L'età dello schermo panoramico. Il cinema italiano e la rivoluzione windscreen
Il cinema moderno ha sposato l'orizzontalità come cifra distintiva di formalizzazione del visibile. Nel corso degli anni Cinquanta, nel tentativo di differenziare l'offerta spettacolare hollywoodiana da quella della neonata televisione, il sobrio formato semiquadrato dello schermo classico viene rimpiazzato da un'immagine grandiosa, dalla base assai più estesa dell'altezza. E dagli Stati Uniti, centro propagatore dell'innovazione, i formati panoramici si diffondono di cinematografia in cinematografia, cambiando sensibilmente pratiche, mestieri, estetiche. Questo libro ricostruisce per la prima volta il processo culturale di adozione dello schermo largo (widescreen) da parte dell'industria cinematografica italiana, nella convinzione che si tratti della terza grande rivoluzione tecnologica del mezzo dopo sonoro e colore. Prefazione di John Belton. -
El tiempo parado. Palinsesti narrativi e strategie linguistiche in Franciso Umbral (1965-1975)
Questo volume contribuisce a restituire a Francisco Umbral (1932-2007) un posto di rilievo all'interno del canone della narrativa spagnola del Novecento già a partire dai suoi esordi letterari, risalenti all'anno 1965. A causa di un approccio critico spesso sommario si è piuttosto privilegiato, soprattutto nella fase iniziale della sua produzione, l’importanza del suo lavoro giornalistico come critico del costume e rinnovatore della lingua e della prosa castigliana. Far risalire la nascita della vera stagione narrativa di Umbral al 1975 – anno della pubblicazione di ""Mortal y rosa"""", da molti riconosciuto come il suo capolavoro – equivale a ignorare il fatto che lo scrittore avesse pubblicato, prima di questo testo, ben ventitré opere, che si dividono fra raccolte di racconti, monografie biografiche, romanzi brevi, saggi di costume, memorie, romanzi propriamente detti e solo due raccolte di articoli giornalistici. Siamo in presenza, pertanto, di un decennio creativo dall'evidente e predominante vocazione narrativa: partendo da questo dato, """"El tiempo parado"""" analizza quindi i lavori di Francisco Umbral che più si ascrivono alla forma del romanzo limitatamente al decennio che va dal 1965 al 1975. L’obiettivo è quello di dimostrare il ruolo e l’importanza ricoperti da Umbral nello sviluppo del moderno romanzo spagnolo e di collocarne l’opera in un contesto di più ampio respiro internazionale che rimandi alla cultura europea e statunitense dalle quali, pur nell'isolamento culturale iberico dell’ultima stagione franchista, Umbral, lettore assiduo e onnivoro, riceve e assimila più d’una sollecitazione.""