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Leggere Bong Joon Ho
Figura di assoluta centralità all’interno della cinematografia coreana, nell’arco di vent’anni Bong Joon Ho ha saputo ottenere un ampio successo sia a livello di pubblico che di critica divenendo uno dei più importanti cineasti contemporanei. Il volume, composto da una lunga e preziosa intervista e da una capillare analisi della filmografia, rappresenta uno studio fondamentale sull’arte e le modalità del processo creativo del regista di Parasite e Snowpiercer. -
Giovanni, l'Alighieri e il Caffè sulla luna
Un suicida, nel lungo volo verso la morte si lancia nel vuoto da un grattacielo. Nel volo viene colpito da un sonno profondo e finisce col risvegliarsi dentro a un Caffè sulla Luna. È questo il luogo di incontro ove convergono le anime di tutti i tempi e Giovanni, come un novello Dante, trova il pertugio per entrare e lo percorre per intero accompagnato dal proprio cane, Silene. Partendo dal faro al centro del mare di nebbia si incontra con i fondamenti di tutte le cose. Il viaggio di Giovanni nella vastità immensa del cosmo alla ricerca del punto preciso in cui tutto nasce e finisce, dei luoghi da cui tutto parte e dove tutto arriva, nello spazio e nel tempo in cui tutto si crea e si distrugge. Il ritorno, infine, la condivisione profonda dell'esperienza del morire e del ricongiungersi definitivo alla polvere cosmica. Sulla ritmica dei cori greci, le terzine dantesche introducono dodici quadri dove la musica delle parole riecheggia il cantico muto dell'universo. -
Sei bicchieri
Questo libro tratta di ricordi personali, dell'esperienza agricola dell'autore dall'età di cinque fino ai vent'anni. È la descrizione di un paese della provincia di Benevento dedito alla coltura della vite e dell'olivo. L'autore presenta un crogiolo di immagini che vanno dagli aspetti fiabeschi della cultura religiosa paesana alle vicissitudini esistenziali di una comunità agricola durante il periodo del boom economico nazionale. La finzione di essere ubriaco fa da supporto a tutto il racconto, arricchito con spunti d'ironia e di satira. -
Modelli bioeconomici di Citizen Science. La scienza del cittadino applicata alla pesca italiana
In questa pubblicazione sono studiati gli strumenti per integrare lo sviluppo della piccola pesca costiera all'interno di un modello di ricerca chiamato citizen science (scienza del cittadino). La Citizen Science (CS) può essere definita come ""partecipazione attiva del pubblico alla ricerca scientifica"""". Nel caso della presente pubblicazione, la partecipazione è riferita ai pescatori. Si tratta di una collaborazione finalizzata alla raccolta e all'analisi dei dati, allo sviluppo di conoscenze sul mare e sulla sostenibilità della pesca. L'aspetto più rivoluzionario della Citizen Science nella pesca è tuttavia il cambiamento di paradigma di pensiero, che porterà la ricerca scientifica a essere fattore di inclusione e di miglioramento della gestione delle risorse marine. Questo sistema di ricerca partecipativa si realizzerà solo attraverso l'implementazione di un approccio alla gestione delle risorse marine bioeconomico e circolare che prevede la presenza della componente scientifica come elemento necessario all'interno del sistema della pesca. La Citizen Science (CS) applicata ai pescatori è indispensabile, ma ancora """"in via di sviluppo"""". Questo perché negli interventi di citizen science, alle difficoltà di adozione dei dati da parte della scienza ufficiale e dei governi, si sommano le criticità d'implementazione dei progetti di (CS) come per esempio il costo degli equipaggiamenti necessari, il noleggio delle barche, la sicurezza e le limitazioni di accesso alle risorse. Esempi di successo di citizen science applicata all'ambiente marino sono: il sistema di monitoraggio delle aree marine protette (Freiwald 2018), il sistema di monitoraggio della barriera corallina, la categorizzazione dei suoni delle balene e il monitoraggio dei residui di plastica in ecosistemi costieri. Ma forse la funzione per cui la CS dovrà essere più considerata è quella di aiuto al miglioramento della consapevolezza ambientale dei pescatori."" -
L' italianità negata. Uno sguardo al primo Risorgimento e all'Unità. Analfabetismo e settarismi all'origine della disgregazione patria
In questa ricerca viene descritta, essenzialmente, la fragilità mostrata ex ante dall'erigendo Regno d'Italia, sorto nel 1861, e ciò che conseguì - dopo l'Unificazione - a livello di stato sociale, sistema istituzionale e avvenimenti di natura politica e militare. Detta descrizione ha costituito la somma di un lavoro durato molti mesi che è stato caratterizzato dalla selezione attenta di materiale archivistico e documentario sparso (ricomposto poi dall'autore) presso tutta una serie di centri studio e fondi bibliografici nei quali non era affatto scontato il reperimento delle presenti risorse testimoniali. L'attenzione, sotto l'aspetto analitico e metodologico, si è concentrata principalmente sul periodo a cavallo tra il 1815 e il 1870, che è stato il più prolifico riguardo ai fatti legati allo sviluppo del processo unitario. Al centro della stesura del testo le difficoltà incontrate nell'assimilazione, da parte dei cittadini e, perché no, anche della classe dirigente, di un comune spirito identitario di appartenenza alla nazione. -
Leyla
Leyla ha 11 anni, è studiosa e gentile. I suoi occhi però sono blu, non azzurri, proprio blu. È preoccupata per il primo giorno di scuola media, perché non ha ancora l'amica del cuore. Nella vecchia città non aveva amici, perché tutti la prendevano in giro per via dei suoi occhi. Ma il primo giorno di scuola conosce Margherita e tra loro nasce subito un profondo legame. Leyla vive con suo padre e una gatta di nome Oliva. La madre non è morta, ma, quando Leyla era ancora molto piccola, è partita per vedere il mondo. Leyla è convinta che i suoi occhi le permettano di vedere dove si trova e di osservare ciò che osserva lei. -
Storie di incontri e di parole nude
"Storie di incontri e di parole nude è una raccolta di racconti, frutto d'immaginazione ma anche di immedesimazione (...) Sembra che una porta sia rimasta socchiusa facendo intravedere ciò che solitamente gli adolescenti celano accuratamente. Dallo spiraglio provengono voci, bisogno di contatto, di comprensione, ma anche silenzio, nostalgia di attimi fugaci, perdite e gesti estremi. Sulla scena compaiono le attese segrete e i timori, amplificati dallo spazio di libertà offerto dalla scrittura che offre la possibilità di dar vita a molte vite"""" (Prefazione di Micaela Bertoldi)" -
A parte tutto. I racconti di Villa Arianna
A parte tutto, cosa resta di una storia vissuta? I temi della morte, della separazione, della fiducia, della perdita, dell'amore, dell'amicizia, della felicità compongono il grande disegno delle relazioni che muovono l'universo, quegli istanti irripetibili che favoriscono il cambiamento, la visione dell'altro e la sua conoscenza. Bianca, Anita e Bea, tre donne complesse, danzando tra passato e futuro, ci accompagnano nella storia, mentre Ettore, Paolo e Luca fanno da controcanto nei racconti che si svolgono a Villa Arianna. Le relazioni tra i protagonisti, i sogni, gli amori, gli imprevisti, i segreti, si incarneranno nelle vicende personali e universali al tempo stesso, per esplorare la profondità umana del mondo interiore. -
Sulle ali di cristallo. Un viaggio fantareale attraverso i cambiamenti climatici
Questo libro, più docufiction che romanzo, nasce con lo scopo di raccontare, anche attraverso le parole di autorevoli scienziati, i risultati di alcuni studi significativi sul tema degli effetti dei cambiamenti climatici. Abbiamo scelto di focalizzarci sul mondo della fauna semplicemente perché rappresenta l'oggetto principale delle nostre attività lavorative, senza voler in alcun modo discriminare il resto degli organismi viventi, per i quali gli effetti del riscaldamento globale sono altrettanto incisivi ed estesi. Divulgare le conoscenze rendendole comprensibili ai non addetti ai lavori deve essere un preciso dovere di noi scienziati, perché senza una comprensione diffusa delle ""cose della natura"""" difficilmente percepiremo l'importanza di fare tutti la scelta giusta, anche nella vita quotidiana. Ce la possiamo fare."" -
Dai Tamagnin ai Lattes. Origini, proprietari e famiglie della villa veneta di Istrana (TV)
Villa Tamagnin-Lattes a Istrana (TV) è una villa veneta settecentesca attribuita all'architetto veneziano Giorgio Massari (1687-1766), nota per la collezione di automi e carillon del suo ultimo proprietario privato, l'avvocato Bruno Lattes (1877-1953). È invece poco conosciuta la storia delle sue origini, del committente Paolo Tamagnin (1653-1734) e delle famiglie che l'hanno abitata nel XVIII e XIX secolo. Con i documenti d'archivio disponibili e utilizzando un'ampia bibliografia, l'autore ripercorre quattro secoli di storia della villa, dall'acquisto dei terreni ad oggi, tracciando le biografie dei proprietari e le genealogie delle rispettive casate, evidenziando tematiche caratteristiche della società di età moderna come il matrimonio, la dote, le successioni ereditarie e la villeggiatura nel Settecento veneziano. Un saggio storico originale per riscoprire il passato di una villa veneta. -
Dai, dimmelo!
Questa raccolta per bambini è composta da sei fiabe, ciascuna nata per dare una risposta o affrontare con leggerezza alcuni temi sollevati dai bambini durante la pandemia. ""Piacere, etciù!"""" rielabora la pandemia, quella del primo lockdown, dell'isolamento e delle scuole chiuse, con l'intento di spiegare ai bambini cos'è successo. """"Gaia la ricciolaia"""" parla del capricci. È la storia di una bambina che, con la sua allegria, ha il potere di far fiorire i boccioli e far tornare il sereno. """"Che profumo di puzza!"""" parla della curiosità da un lato e della resistenza ad accogliere il nuovo dall'altro. Racconta di una famiglia di topolini che di notte, e di nascosto dai genitori, si intrufolano nella cantina di un contadino e fanno grandi scorpacciate di formaggio. """"Il villaggio delle contraddizioni"""" tratta della paura degli insetti. In un villaggio dove vivono insieme uomini e animali una bambina ha, stranamente, la fobia degli insetti, isolandosi quindi dal resto del gruppo. Il saggio del villaggio decide di mettere fine a quella stranezza. """"Cuor di elefantessa"""" parla dell'amore per l'insegnamento che si concretizza nella figura dell'insegnante appassionato, profondo e che non verrà, per questo, mai dimenticato. """"Un guscio grande così!"""" affronta la tematica della disabilità che viene presentata non come un difetto, ma come un modo diverso di utilizzare le risorse che si hanno a disposizione. Età di lettura: da 3 anni."" -
Melanconia, scienza e postmodernità
La depressione nella prima metà del XX secolo non disponeva di una definizione condivisa e non era altro che una sindrome associata a molte malattie mentali; qualche decade più avanti, grazie all'introduzione dei manuali standardizzati, la psichiatria dimostrò che si trattava del disturbo mentale più diffuso al mondo. Tuttavia, la categoria dei disturbi depressivi ci appare oggi come un ""ombrello"""" nosografico che racchiude al suo interno una grandissima varietà di esperienze molto diverse tra loro. Alla luce dell'attuale crisi nosografica, questo lavoro ambisce dunque a fornire una lettura pluralista della melanconia intesa come patologia depressiva, pur nella sua ambivalenza spesso rintracciata nella sensibilità artistico?culturale dei grandi artisti o pensatori, tentando però di evitare per quanto possibile il termine """"depressione"""" (che ha ormai perso quasi ogni significato clinico) e uscendo dalle diatribe della cosiddetta """"grande dicotomia fondamentale"""", che vorrebbe il prevalere del presupposto cerebrale da un lato o del modello psicodinamico dall'altro. Un'epidemia depressiva che colpisce tanto l'individuo quanto il tessuto sociale, fino ad impregnare melanconicamente la stessa scienza."" -
Il filo di perle (fra tradizioni e rinascite)
Sono trascorsi pochi mesi da quando Perla, quarantenne e single residente da anni a Roma, ha perso sua madre. La morte dell'unico genitore che con amore l'ha cresciuta in una società puritana e maldicente è solo l'ultimo dei tanti dolori sopportati: si aggiunge al fallimento di una storia importante e a un aborto spontaneo che la gettano nello sconforto e la privano della fiducia nei confronti della vita. Ad aiutarla è l'amica di sempre, Maria, che la coinvolge in una vacanza in Medio Oriente. Un viaggio come momentanea fuga dalla realtà si rivela invece sovversivo: un nuovo amore, una missione sociale e la riconquista della fiducia nei confronti di sé stessa le restituiranno la serenità perduta. Sarà poi il ritorno nel paesino campano dove è nata e vissuta, forziere delle gioie e delle pene familiari ma anche di tante verità nascoste, a permetterle di riconciliarsi con il passato e di affrontare il futuro. -
L' orizzonte degli eventi
Nel 2025 un equipaggio parte per la Stazione Orbitale Internazionale. La stazione viene colpita da un flusso energetico non meglio identificato che la proietterà nelle immediate vicinanze di un buco nero. Attraverso un'operazione di separazione di massa innescata dal comandante, la Sojuz viene espulsa dall'ergosfera e si ritrova a orbitare attorno a un pianeta sconosciuto. I due astronauti sono costretti a tentare l'atterraggio che avviene con successo. Si ritrovano, così, su un pianeta flagellato da eventi climatici violenti, abitato anche da insetti giganti. Durante l'esplorazione vengono aggrediti da una tribù di ominidi; verranno salvati da una strana macchina fuoriuscita dal sottosuolo che li porterà all'interno di una semisfera vivente a protezione di una città abitata da uomini?macchina. I nuovi arrivati saranno proiettati nello spazio?tempo e vivranno straordinarie esperienze. -
Ghibli
"Ghibli"""" è il racconto di una cagnolina molto sensibile e discreta tanto che il sottotitolo potrebbe essere """"storia di un'anima"""". La sua avventura terrena attraversa tutto il libro e rimane volutamente in sospeso perché l'esistere non ha mai fine se il ricordo sopravvive senza rimpianto, con gioia. Attraverso la vicenda di Ghibli, si intrecciano, tutte assolutamente vere, spontanee, come sono state nella realtà, non modificate dalla fantasia, quelle di tanti altri animali, cani e gatti, con cui l'autrice ha condiviso la propria vita." -
Equilibrio
Questo libro esplora gli aspetti più comuni dell'equilibrio, un equilibrio visto dall'uomo della strada, senza pretese di scientificità assoluta. Accompagna il lettore in una passeggiata mentale che stimola la riflessione. Tutto viene trattato con semplicità ed ironia. Non mancano spunti di vita vissuta ed esperienze di insegnamento scolastico. La musica viene spesso tirata in ballo per aiutare a capire il senso di tanti equilibri. Vengono passati in rassegna gli argomenti più eterogenei: dall'amore allo sport, dall'insegnamento al piacere, senza tralasciare aspetti estetici o interiori, come la religione. -
Cosa vuoi di più?
Un uomo ritorna in patria dal fronte di guerra in Albania, dopo l'8 settembre e, per il suo passato di fascista, viene rinchiuso nel campo di concentramento di Padula controllato dall'esercito inglese. Un anno dopo, quando viene liberato, egli è un uomo diverso. Esita a tornare dalla sua famiglia. Un bel giorno, però, dichiara a sé stesso: ""Devo ricominciare a vivere""""; così decide di tornare nella sua città dove, poco tempo dopo, ritrova una ragazza che aveva conosciuto prima della guerra e che gli era piaciuta. I due si sposano e cercano di ricostruirsi un'esistenza attraverso il lavoro. Nove mesi dopo nasce il loro primo figlio. È sua la voce narrante del romanzo. In realtà colui che narra rappresenta tutta la generazione di chi è venuto al mondo subito dopo la seconda guerra mondiale e le vicende che attraversa sono emblematiche di un'epoca complessa e, per certi aspetti, tormentata che congiunge la cesura tragica di metà Novecento coi giorni che stiamo vivendo. Storia e destino si intrecciano in maniera imprevedibile, sicché quel bisogno, o necessità, di """"ricominciare a vivere"""", riaffiora ogni tanto a spezzare la linearità di una vita che si salva e si rigenera solo in virtù di un'intima coerenza del nostro personaggio."" -
Note macroeconomiche
Questo saggio espone le principali teorie macroeconomiche comunemente accettate. Si prendono in considerazione sia l'analisi di lungo periodo di matrice ""neoclassica"""", sia l'analisi di breve periodo d'impostazione """"keynesiana"""". Nell'ambito della prima ottica, adeguato spazio viene assegnato alla determinazione del prodotto potenziale, alla tematica della crescita economica (modello di Harrod-Domar e modello di Solow) e al ruolo della moneta (teoria quantitativa). Nella seconda parte del lavoro, focalizzata sugli equilibri di breve periodo, si affronta il tradizionale approccio keynesiano, considerando la teoria del moltiplicatore, lo schema IS-LM, lo schema AD-AS, la curva di Phillips. Viene considerata, in aggiunta al tradizionale approccio """"statico"""", anche l'analisi """"dinamica"""", utilizzando, a tale scopo, strumenti quali le equazioni alle differenze finite e le equazioni differenziali. Nella parte terza si approfondiscono alcune tematiche particolarmente rilevanti, quali i """"fondamenti microeconomici"""" della funzione del consumo e della funzione degli investimenti. L'ultimo capitolo è dedicato alla """"politica economia"""" e, in particolare, all'analisi strumenti-obiettivi."" -
Aria felice
La nuova silloge di Adriano Zuccatti (Ciago, Vallelaghi, TN, 1958) conferma la ricerca del Poeta in direzione della parola che possa trasmettere l'emozione derivante dall'instabilità e precarietà proprie dell'uomo. Una parola poetica viva che crea libertà e conduce l'io a superare paure e ansie. Nei versi serpeggia la tensione verso una spiritualità che, partendo dal proprio tempo, riesce a unire la singolarità del Poeta al senso complessivo del mondo nella ricerca del proprio orizzonte esistenziale. In un contesto di lacerazione della speranza, la poesia assume la percezione di un valore che diventa espressione di sentimento e di sensazioni. Le parole sono appunti di un viaggio segnati nelle pagine, ma ciò che emerge è la bellezza delle visioni offerte dal verso, che è il segno tangibile di un codice simbolico che è un intreccio di sentieri onirici. La poesia è luogo dell'essere che si fa misterioso cammino verso la salvezza. -
(Adagio). Trekking letterario per nuovi orizzonti lungo il cammino Jacopeo d'Anaunia
[Adagio]. Per vedere meglio. Per sentire e annusare tutto quello che la strada può dirti e darti. Per mettere un passo dietro l'altro con la naturalezza di chi cammina per scoprire, per meravigliarsi, per svelare sempre nuovi misteri, per stupirsi davanti a un fiore, al tronco contorto di un albero da abbracciare, all'allegria di un ruscello che scorre in mezzo a un prato, a un casolare che porta su di sé il peso di un'età ricca di cose e di uomini, a un castello che se ne sta silenzioso e ombroso sul limitare della storia e in cima a un dosso. [Adagio]. Per conoscere e conoscersi, per sentire storie sempre nuove e incontrare personaggi nascosti nelle pieghe del tempo. Racconti, leggende e fiabe che animano il cammino di ognuno di noi, storie sentite da bambino, leggende che ci fanno compagnia e magari anche un po' di paura, favole da raccontare ai bambini che camminano assieme a noi. [Adagio]. Perché così è meglio: ci stanchiamo di meno, le salite non ci fanno paura, le discese corrono via spingendoci sul fondo di valloni impervi dove troveremo finalmente il ponte che ci permette di arrivare dall'altra parte. Là dove conosceremo altre persone, vedremo altri paesaggi, scopriremo altre amicizie e altri percorsi da fare assieme. [Adagio]. Perché adagio procede la nostra vita, consentendoci di capire linguaggi diversi come la tradizione, la fede, la tenacia delle donne, l'allegria dei bambini, la nascita della scintilla... l'arte, la poesia, il viaggio, la parola... che ci guiderà per tutta la vita. [Adagio]. Lungo l'itinerario della conchiglia, per regalarci l'emozione dell'incontro, dell'inatteso, dell'antico. Per conoscere meglio la nostra terra, quell'Anaunia che ha scolpito la propria storia coi colori del sangue e dei prati, del cielo e della sabbia, della notte e del giorno, del sole e della luna. Quell'Anaunia mormorata a fior di labbra da solitari eremiti e invocata da principi prigionieri, sussurrata da giovani innamorati e da vecchi sognatori, dipinta da pittori famosi e urlata da contadini arrabbiati e da donne infelici costrette a fuggire dall'ignoranza. [Adagio]. Non è un invito, perché non c'è bisogno di esortare alcuno. Non è un sogno, perché dipende da noi la scelta. Non è un'esclusione, perché tutti possono andare adagio, anche chi non può muoversi. Camminare adagio, ma anche pensare adagio. [Adagio]. È l'Anaunia che è lì davanti ai nostri occhi da sempre. Buon cammino.