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Il bello è il buono. Filosofia, tecnica e cucina delle belle arti. Ediz. italiana e inglese
Cosa ne sa, uno studente di pittura, della filosofia che è compagna delle tecniche artistiche da lui utilizzate? E uno studente di filosofia è in grado di realizzare una velatura a olio la cui trasparenza è in tutto simile al significato luminoso che il termine verità ha in filosofia? Nel corso dei secoli le tecniche artistiche non solo trovano il loro complemento nelle filosofie contemporanee, ma tutte si accompagnano valorizzandosi reciprocamente a ciò che si mangia. Si legano le une alle altre in un passionale e gustoso patto: uno per tutti e tutti per uno. Due artisti e insegnanti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Nicola Salvatore docente di Pittura e Aldo Spoldi docente di Tecniche e tecnologie della pittura, e un grande cuoco, Gualtiero Marchesi, uniscono le loro riflessioni per creare l'identità di un insegnante ideale: Angelo Spettacoli, che sa di tecnica pittorica, di filosofia dell'arte e di cucina. Come in una corporazione, dipingere, pensare e cucinare si arricchiscono a vicenda stando assieme, in un'identità unica. -
Lo stile dello zar. Arte e moda tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo
Attraverso un corpus eccezionale di opere, ""Lo stile dello zar"""" intende documentare l'arte tessile e la moda nelle relazioni tra Italia e Russia dal XIV al XVIII secolo e i loro legami con le arti figurative. I capolavori di grandi artisti provenienti dalle collezioni dell'Ermitage (Tiziano Vecellio, Paris Bordon, Domenico Parodi, Justus Sustermans, Ludovico Cardi detto il Cigoli) unitamente alle preziose stoffe del tempo e ai capi d'abbigliamento illustrano le reciproche influenze stilistiche e culturali tra i due paesi, in un affascinante percorso tra sete preziose e dipinti di grandi maestri, tra tesori tessili del Cremlino e paraventi italiani, oreficerie e abiti della corte degli zar. Uno straordinario affresco di un'epoca, spaccato di costume, relazioni economiche e sociali, scambi culturali ed espressioni artistiche."" -
Palazzo Ducale a Venezia
La storia e i capolavori del monumento simbolo di Venezia, testimonianza di potenza e gloria della Serenissima. Simbolo per eccellenza, assieme a San Marco con cui ""confina"""", dello splendore della Serenissima nel mondo, visitato ogni anno da migliaia di turisti che si recano ad ammirarne le splendide architetture e i capolavori pittorici celati all'interno, il Palazzo Ducale conosce una storia lunga e affascinante, che si rispecchia in quella di Venezia stessa. Sede della massima autorità dello Stato, il doge, e luogo di riunione delle principali magistrature, il Palazzo fu arricchito nei secoli di opere straordinarie dai maggiori artisti veneziani del tempo, da Tintoretto a Giovanni Bellini, dal Veronese a Tiziano e Tiepolo. Il volume ne ripercorre le vicende con un testo agile e piacevole e una galleria di immagini che orientano il lettore attraverso i capolavori principali e gli ambienti più significativi, riassunti nella comoda mappa finale."" -
Dizionario giuridico dell'arte. Guida al diritto per il mondo dell'arte
Tutto il diritto dell'arte riunito in un unico volume, spiegato con parole semplici, affrontato con ironia e leggerezza: quasi un ""manuale di galateo"""" per art addicts e aspiranti tali. Il tutto arricchito da aneddoti, curiosità, divertissements, casi ed esempi scelti tra i più bizzarri, e per questo tra i più esemplari, di un mondo, come quello dell'arte, sempre più glocal, sempre più plurimilionario, sempre più glamour, sempre più caratterizzato dalla contaminazione dei linguaggi. Non è un caso quindi che l'autrice abbia deciso di dare il giusto risalto, oltre alle tematiche giuridiche tradizionali legate ai beni culturali e all'antiquariato, anche a tutto ciò che è oggi di tendenza: fotografia, installazioni, performance, design, video arte, digital art, land art. Arrivando a comprendere anche la moda: perché il mondo dell'arte (soprattutto contemporanea) e quello del fashion sono tutt'altro che lontani."" -
Franco Battiato. Prove d'autore. Ediz. italiana e inglese
La galleria di immagini qui raccolte ripercorre la produzione di Battiato pittore dagli anni Novanta a oggi, e trova nel rapporto fra musica e pittura il suo tema conduttore, nel quale il dipinto diviene rappresentazione di un universo personale, dove la purezza del segno e del suono musicale vivono in tensione dialettica; un universo nel quale la figura umana respira e si muove al ritmo di un suono limpido, prolungato, evocante ricordi di trascorse fioriture. -
Eleonora Duse. Viaggio intorno al mondo. Ediz. illustrata
Questo volume si propone di portare nuova luce sulla figura artistica di uno dei ""miti"""" che hanno caratterizzato, in Italia, l'affannosa ricerca di una identità nazionale. La grande attrice italiana, infatti, viene rivalutata e finalmente fatta conoscere al grande pubblico come donna e artista a tutto tondo, imprenditrice di se stessa, personalità apprezzata e ascoltata della cultura dalla fine dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento. Grazie ai recenti studi e ai nuovi documenti qui pubblicati, Eleonora Duse può essere compresa nella sua piena autonomia creativa e, soprattutto, può essere letta come figura partecipe e fondativa di un'idea della cultura italiana da esportare all'estero. Si sottolinea l'importanza che la sua presenza ha costituito non soltanto nella vita teatrale, ma più in generale nella storia sociale e civile dell'Italia dopo l'unificazione. Significativi in questo senso sono stati i rapporti di stima e amicizia che Eleonora Duse ha intrattenuto con personalità della cultura contemporanea internazionale. L'artista è stata acclamata nel mondo, dove ha sempre recitato in lingua italiana, dal Sud al Nord America, dalla Russia all'intera Europa, Spagna, Portogallo, Germania, Francia, Inghilterra, Austria, Romania, Olanda e Paesi Scandinavi."" -
Mosaico Mendini. Progetti e opere dalla Fondazione Bisazza. Ediz. italiana e inglese
"Mosaico Mendini"""" è un volume dedicato al lavoro del poliedrico architetto e artista Alessandro Mendini per Bisazza, l'industria italiana che ha riportato il mosaico di vetro a un nuovo splendore contemporaneo. Autore del volume è Stefano Casciani, designer e scrittore che da molto tempo collabora con Mendini e ne analizza il contributo all'evoluzione della cultura del progetto. Dalle grandi architetture come il Museo di Groningen agli allestimenti e alle vere e proprie sculture prodotte da Bisazza in occasioni importanti, si delinea il quadro di una particolare simbiosi tra la matericità del mosaico, una strategia industriale colta e un pensiero progettuale innovativo. Nel volume sono presentate opere e progetti di Mendini, del suo Atelier e di altri artisti presenti nella collezione della Fondazione Bisazza di Alte, Vicenza. Quest'ultima è l'istituzione dove è destinata a svilupparsi l'attività di studio e ricerca sulle qualità espressive del mosaico e dove è possibile osservare in permanenza la complessità e la bellezza dell'opera di Mendini." -
Tintoretto
"Tintoretto fu il pittore più chiacchierato del suo tempo. La sua maniera sperimentale di dipingere, la sua prestezza e prolificità, il suo carattere aggressivo e competitivo suscitarono fra i contemporanei reazioni vivaci, la cui eco è giunta fino a noi, grazie alle loro lettere, ai trattati e alle biografie scritte su di lui. Pietro Aretino arrivò a rimproverargli la sua 'tristizia e pazzia'. Ma questo maestro 'arrischiato' e spericolato, questo genio ghiribizzoso e anticonformista, 'il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura', fu anche un uomo straordinariamente reticente. Al fiorentino Raffaello Borghini che lo interrogò intorno al 1582, in vista della stesura della sua vita nel Riposo, tacque più di quanto svelò, e ciò che disse non era forse neppure vero. Però resta fondamentale, per capire come lui vedeva se stesso e come voleva essere ricordato. E cioè come un pittore dedito unicamente alla sua professione, che da solo, con lo studio accanito e la forza della volontà, si era conquistato la gloria. Quanti lo avevano conosciuto vollero però ricordarlo anche come un uomo libero - capace di rifiutare l'onorificenza di cavaliere dal re di Francia Enrico III, pur di non doversi inginocchiare davanti a lui, e di negare la figlia alle corti dei principi per il piacere di tenerla con sé."""" (Melania G. Mazzucco)" -
Tintoretto. Ediz. illustrata
"Tintoretto fu il pittore più chiacchierato del suo tempo. La sua maniera sperimentale di dipingere, la sua prestezza e prolificità, il suo carattere aggressivo e competitivo suscitarono fra i contemporanei reazioni vivaci, la cui eco è giunta fino a noi, grazie alle loro lettere, ai trattati e alle biografie scritte su di lui. Pietro Aretino arrivò a rimproverargli la sua 'tristizia e pazzia'. Ma questo maestro 'arrischiato' e spericolato, questo genio ghiribizzoso e anticonformista, 'il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura', fu anche un uomo straordinariamente reticente. Al fiorentino Raffaello Borghini che lo interrogò intorno al 1582, in vista della stesura della sua vita nel Riposo, tacque più di quanto svelò, e ciò che disse non era forse neppure vero. Però resta fondamentale, per capire come lui vedeva se stesso e come voleva essere ricordato. E cioè come un pittore dedito unicamente alla sua professione, che da solo, con lo studio accanito e la forza della volontà, si era conquistato la gloria. Quanti lo avevano conosciuto vollero però ricordarlo anche come un uomo libero - capace di rifiutare l'onorificenza di cavaliere dal re di Francia Enrico III, pur di non doversi inginocchiare davanti a lui, e di negare la figlia alle corti dei principi per il piacere di tenerla con sé."""" (Melania G. Mazzucco)" -
Lamberto Puggelli. Nel dolore la gioia mi parla... Tanti modi di dire teatro
Lamberto Puggelli, dopo i suoi esordi come attore, si afferma sulla scena nazionale e internazionale come regista di prosa e di lirica. Vive la stagione più esaltante del Piccolo Teatro di Milano a fianco di Strehler, a cui lo legano affetti, lavoro e passione per un teatro inteso come impegno civile e sociale. Ha realizzato più di trecento spettacoli alla Scala, al Piccolo e nei maggiori teatri del mondo, ""con un inconfondibile stile che, coniugando rigore filologico e audacia sperimentale, raggiunge con chiarezza narrativa e in assoluta castità di mezzi esiti di grande intensità drammatica e poetica"""". Realizzato in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, il volume riunisce i pensieri, anche quelli privati e personali, di Lamberto Puggelli pubblicati con alcuni brevi scritti, dai quali emerge il segno di una poetica di teatro che è anche, e soprattutto, un progetto di vita: una vita migliore e più vera. Con un'introduzione di Paolo Bosisio."" -
La libertà della pittura. Adolfo Feragutti Visconti. 1850-1924
Il catalogo restituisce uno sguardo completo sulla produzione e la poetica del pittore Adolfo Feragutti Visconti (Pura 1850-Milano 1924), un artista che in oltre quarant'anni di intensa attività e costante presenza alle rassegne espositive internazionali maturò un proprio personalissimo linguaggio, sorretto da una magistrale tecnica pittorica. L'esposizione allestita al Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona segue la prima rassegna moderna dedicata al pittore, organizzata più di vent'anni fa nella stessa sede. Questa selezione di opere, di cui almeno una trentina venute alla luce in occasione dei più recenti studi, intende illustrare con esempi di eccellenza l'intero percorso dell'opera di Feragutti, per avvicinare il pubblico odierno all'unicità di questo pittore. -
Sguardi sul Novecento. Collezionismo privato tra gusto e tendenza. Ediz. illustrata
Il volume presenta una panoramica sull'arte italiana e internazionale del Novecento attraverso le opere di artisti selezionati alla luce dei gusti e delle tendenze del più illuminato collezionismo privato italiano. ""Il collezionismo è passione, piacere, talvolta ossessione, talvolta investimento"""", scrive la curatrice Annalisa Scarpa. """"E in senso lato è un investimento giocato sulla propria personalità. È un investimento intellettuale e una sfida giocata sul proprio gusto, una sfida che può appagare come talvolta deludere."""" Una sequenza di oltre cinquanta opere di grandi maestri della pittura e della scultura italiana, come Balla, de Chirico, Campigli, De Pisis, Morandi, Guttuso, Sironi, Fontana, Manzù, Martini, ai quali si affiancano artisti stranieri che hanno gravitato in territorio italiano (Karel Appel, Arman, Victor Brauner, Max Ernst, Hans Hartung, Asgel Jorn, Wifredo Lam, Serge Poliakoff), mostra lo sviluppo dell'arte italiana del XX secolo: dal futurismo alla metafisica e a Corrente, fino alle molteplici esperienze del secondo dopoguerra, dell'astrattismo e dell'arte povera."" -
Aldo Rossi. Teatri
Il teatro, come edificio e come concezione dello spazio, ha un significato del tutto particolare nel lavoro e nella vita di Aldo Rossi. Dal progetto del Teatro Paganini a Parma (1964), al Teatro Carlo Felice di Genova (1983-1989), passando per il Teatro del Mondo presentato a Venezia (1979) e per il progetto del Teatro di Francoforte sull'Oder (1994), arrivando fino al progetto di ricostruzione del Gran Teatro la Fenice per la città lagunare, l'interesse che Rossi ha dedicato al soggetto si è soffermato anche sulla creazione di oggetti d'affezione, quale il Teatrino scientifico (1978), e si è intrecciato con la produzione di oggetti di design, come il servizio da tè e caffè Tea & Coffee Piazza per Alessi (1983), senza dimenticare le scene realizzate per opere quali Madama Butterfly (1986) o tragedie come Elettra (1993), dove la sua esperienza progettuale si è legata al momento più concreto della rappresentazione. La pubblicazione, curata da Germano Celant ed edita in occasione dell'esposizione alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, presenta sedici progetti dell'architetto-designer milanese dai primi anni sessanta al 1997 e riunisce circa 230 immagini tra studi e schizzi architettonici, modelli di studio e di concorso, disegni, oggetti di scena o riguardanti il tema teatrale e le sue diverse articolazioni sia in architettura sia nel design. -
Giotto. La cappella degli Scrovegni
La cappella voluta da Enrico Scrovegni nella nobile e colta città di Padova è una delle pietre miliari della civiltà occidentale, e segna una svolta radicale nell'arte e nella sensibilità moderne. Alle soglie del Trecento, mentre Dante sta scrivendo la Divina Commedia, Giotto realizza uno straordinario racconto visivo: è uno dei non frequenti casi in cui si può a giusto titolo parlare di una ""rivoluzione"""" nella storia della pittura. La dimensione umana si fonde con il sacro, la realtà prevale sul mistico distacco, i sentimenti irrompono sulla scena, le figure e le architetture si staccano dalla rigida linearità e acquistano volume e potenza. Una concezione unitaria lega insieme tutte le superfici affrescate (pareti laterali, arco trionfale, volta a botte, controfacciata), e la straordinaria varietà narrativa degli episodi e dei personaggi è magistralmente orchestrata con una coerenza stringente e con l'intatta forza della comunicazione attraverso le immagini. Seguendo scena dopo scena gli affreschi di Giotto, questo volume illustra l'intero percorso narrativo e visivo della Cappella degli Scrovegni, spiegando i contenuti allegorici e mostrando di volta in volta gli aspetti tecnici, stilistici ed espressivi di uno dei più importanti cicli pittorici dell'arte europea."" -
Franco Guerzoni. La parete dimenticata
Curata da Pier Giovanni Castagnoli e Fabrizio D'Amico, interpreti tra i più fedeli e costanti, tra quanti hanno accompagnato con la loro attenzione lo svolgimento della ricerca dell'autore, la monografia - che accompagna la personale fiorentina - s'incentra sui risultati dell'ultimo decennio dell'esperienza dell'artista, che hanno aggiunto un nuovo e corposo capitolo al ricco e variegato romanzo per figure che Guerzoni ha via via creato sui temi dell'usura del tempo, delle rovine, delle archeologie, delle tracce della memoria. La monografia è introdotta da un ricco corpo di libri-opera, realizzati da Franco Guerzoni dagli anni settanta ad oggi, nei quali l'amore per la carta, per la pagina e per le tecniche di stampa diventa il movente ispiratore di una instancabile ricerca volta a saldare tra loro passato e presente, tradizione e invenzione. -
Marc Quinn. Memory Box. Ediz. inglese
Sculptures, paintings and other art objects by one of the most original Young British Artists in an unparalleled exhibition catalogue.rnrnPublished on the occasion of his major anthology at the Fondazione Giorgio Cini in Venice, this catalogue gathers a number of works by the renowned British artist. “A journey from the origins of life” that, according to the artist, through very powerful works celebrates “the awe and wonder of the world in which we live.”rnMarc Quinn began his career exploring issues such as the relation between art and science, the human body and its survival mechanisms, life and its preservation, beauty and death. Through an essay-interview of the artist with Germano Celant, the volume offers in-depth insight into Quinn’s conceptual practice that incorporates sculpture, painting and installations. The artist’s preoccupation with the metamorphic ability of both human life and nature points to his fascination with our innate spirituality. Quinn questions the codes of nature through his adoption of uncompromising materials such as ice, blood, marble, glass, and lead. Through the use of such materials, his works are at once poetic and confrontational through their exploration of life, death, sexuality, and religion. Quinn transforms the very act of seeing by forcing viewers to question what is around them, pushing them into the unknown in order to rediscover life. -
Il tesoro di Napoli. Capolavori del Museo di San Gennaro. Ediz. illustrata
San Gennaro, una lunghissima storia, punteggiata di avvenimenti e di vicende, spesso in bilico tra devozione e pregiudizio, fede e incredulità, passione e scetticismo. In ogni momento, però, legata a filo doppio alla storia della città, fino a una fortissima identificazione tra il Santo protettore e le pulsioni psicologiche di un popolo periodicamente minacciato da catastrofi naturali ed eventi storici. Questa storia, unica al mondo, è parte integrante dell'immensa capacità artistica espressa dagli artisti napoletani nelle opere donate al Santo Patrono di Napoli. I capolavori presenti in questo catalogo della mostra ""Il Tesoro di Napoli. I Capolavori del Museo di San Gennaro"""" ed esposti a Roma, per la prima volta al di fuori di Napoli, rappresentano non solo la grande valenza artistica della scuola partenopea, ma fanno immergere il lettore e il visitatore nel clima di eterna incertezza in cui vivono i napoletani per l'incombente minaccia del Vesuvio, nella straordinaria atmosfera dei vicoli di Napoli, ricca di voci, di arte, di colori, di vita, nella secolare processione che dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro si inoltra per l'antica Spaccanapoli sino a giungere al monastero di Santa Chiara, nell'attesa della liquefazione del sangue."" -
Storia moderna del vino italiano
La storia moderna del vino italiano, che prende forma tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, rappresenta la più bella pagina mai scritta dalla nostra agricoltura. Questo volume racconta una storia di lavoro e di creatività tutta italiana, nella convinzione che il vino possa diventare il modello di una possibile rinascita economica, culturale e commerciale dell'agricoltura. Dedicato a Luigi Veronelli, il ""filosofo del vino italiano"""" e preceduto dai saggi introduttivi di Walter Filiputti, il volume è suddiviso in tre parti (Il vino italiano: non solo prodotto, ma lezione di vita; Il vino italiano: una storia d'imprenditori, tecnologia e cultura e La geografia del vino italiano) in un viaggio alla scoperta dei diversi aspetti del poliedrico mondo del vino di Enotria, dalle origini, negli anni sessanta, al suo futuro, dal paesaggio viticolo ai vari mercati internazionali, dalla rivoluzione enologica alle associazioni e movimenti, dalle cantine (sancta sanctorum dove si celebra il rito del vino) alla cucina italiana e al suo successo planetario. Il volume presenta, decennio dopo decennio dagli anni settanta a oggi, i protagonisti di questa storia, i vignaioli, a ciascuno dei quali viene dedicata un'ampia scheda illustrata completa dell'analisi e della storia dei vini più rappresentativi."" -
Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499
A cinquecento anni dalla morte, un omaggio alla poliedrica personalità di Donato Bramante (1443/44-1514) che illustra la sua lunga attività in Lombardia (sicuramente dal 1477 fino al 1499) e l'impatto che la sua opera ha avuto sugli artisti dell'Italia settentrionale. Sostanzialmente autodidatta, spirito inquieto e ingegnoso, Bramante si è formato alla corte dei Montefeltro a Urbino, dove è stato in contatto con gli architetti, gli scultori e i pittori attivi per il duca Federico. Piero della Francesca deve avere giocato un ruolo fondamentale nella sua formazione visiva benché prevalesse in lui, rispetto all'impegno speculativo del pittore marchigiano, un'attitudine pragmatica, una predisposizione a essere ""risoluto, presto e bonissimo inventore"""" (Vasari) che gli ha consentito di essere il protagonista di una serie di celebri realizzazioni che hanno profondamente rinnovato il linguaggio architettonico in Italia tra Quattro e Cinquecento. Questa monografia vuole attualizzare la figura dell'artista indagando sia le fasi essenziali della sua formazione, sia la sua attività in Italia settentrionale e in modo particolare a Milano e in Lombardia."" -
Donatello e la sua lezione. Sculture e oreficerie a Padova tra Quattro e Cinquecento. Ediz. illustrata
L'attribuzione a Donatello del Crocifisso della chiesa padovana di Santa Maria dei Servi offre l'occasione per alcune riflessioni intorno alla presenza dello scultore fiorentino in città e all'influenza che esercitò sulla cultura artistica locale. Con Donatello, Padova divenne un centro di irradiamento del nuovo linguaggio rinascimentale: si guardò al suo naturalismo, talora rude, alla sua sapienza prospettica e al suo virtuosismo nel recupero di temi dell'antichità, con particolare attenzione agli aspetti espressionistici e all'horror vacui del Tardoantico. La lezione del maestro proseguì con Bartolomeo Bellano, il più stretto allievo padovano entrato giovanissimo nella bottega, con Giovanni de Fonduli, originario di Crema e attivo a Padova, con Andrea Briosco, celebre bronzista e fine plasticatore protagonista della scena artistica del primo Cinquecento, e con Severo da Ravenna, che ideò e diffuse una notevole quantità di soggetti classici e proprio con Briosco fu fecondo creatore di piccoli oggetti in bronzo. L'influsso di Donatello si manifestò anche nell'oreficeria sacra del Quattro-Cinquecento, come testimoniano i preziosi pezzi provenienti dal Tesoro della basilica di Sant'Antonio ed esposti presso la sede di Palazzo Zuckermann. Le impegnative fusioni per l'altare del Santo richiesero uno stretto rapporto anche con gli orafi cittadini e così, grazie a quel cantiere, prese avvio il rinnovamento in senso rinascimentale di quest'arte.