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Lorenzo Lotto. Catalogo generale dei dipinti. Ediz. illustrata
Su Lorenzo Lotto negli ultimi decenni si sono moltiplicati gli studi, anche in virtù di un'intensa offerta espositiva, culminata di recente nella mostra dedicata ai suoi Ritratti dal Museo del Prado di Madrid e della National Gallery di Londra (2018-19). Tuttavia gli ultimi cataloghi completi ragionati dei suoi dipinti sono quelli confezionati nel 1975 da Rodolfo Pallucchini e Giordana Mariani Canova (per la collana ""Classici dell'arte Rizzoli"""": L'opera completa del Lotto) e da Flavio Caroli (Lorenzo Lotto, Edizioni d'Arte Il Fiorino, Firenze; riedito nel 1980 con il titolo Lorenzo Lotto e la nascita della psicologia moderna, Fabbri, Milano). Nel frattempo la bibliografia sull'artista è letteralmente esplosa, ci si è avvalsi di nuove tecniche e di nuovi metodi interpretativi e sono riemerse opere, anche importanti, fino ad allora sconosciute o dimenticate. Il volume offre, nella forma canonica dei Catalogues raisonnées, uno strumento aggiornato sui dipinti attribuiti al maestro (ripartiti in varie sezioni: autografi, dubbi, di bottega, espunti, perduti, nonché copie da originali perduti), che vengono analizzati anche sulla base di un regesto documentario completo e con un ricchissimo apparato illustrativo. L'impresa è stata realizzata da Enrico Maria Dal Pozzolo - autore di vari studi sul maestro, nonché curatore delle ultime mostre a lui dedicate - con la collaborazione di Raffaella Poltronieri e Marta Paraventi."" -
Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale. Ediz. illustrata
"Dall'Africa sempre qualche sorpresa"""", lo segnalava già Plinio il Vecchio scrivendo """"ex Africa semper aliquid novi"""". Qui, il titolo """"Ex Africa"""" allude anche a qualcosa d'altro, a un mondo che ormai non esiste più, definitivamente mutato nell'impatto con la modernità e con il modello culturale occidentale. Il sottotitolo, Storie e identità di un'arte universale, è la chiave interpretativa del racconto, fatto di storie d'arte e non solo; quindi anche storie di uomini e di incontri, di passato e di presente, a testimonianza del carattere contemporaneo di queste tematiche. Il volume, con oltre duecentocinquanta opere, raffinate testimonianze di grandi culture, traccia un viaggio nel tempo e nei luoghi tra l'XI e il XXI secolo, documentando, in nove sezioni, le, storie delle esplorazioni portoghesi del XV e XVI secolo e quelle dei grandi regni africani, l'eredità stilistica che le avanguardie storiche e la cultura europea hanno rielaborato nel secolo scorso e le dirompenti proposte di un'arte africana contemporanea." -
Leoncillo. Materia radicale. Opere 1958-1968. Ediz. illustrata
Il catalogo, con una selezione di sculture di grandi e medie dimensioni scelte tra le più significative del periodo, realizzate in terracotta o in grès, propone un percorso scandito dalle tematiche che connotano la ricerca di quegli anni, oggetto di costante interesse da parte della critica più autorevole sia italiana che straniera. Le opere, eseguite tra il 1958 e il 1968, vantano un curriculum espositivo di prim'ordine, segnato dalla loro presenza in varie edizioni della Biennale di Venezia, in rassegne allestite in importanti musei di tutta Europa, comprese le iniziative dedicate alla scultura italiana promosse da Palma Bucarelli. Dai numerosi rimandi iconografici scelti a illustrare i testi emerge la tensione di Leoncillo nel conferire alla creta un impulso vitale pur in un linguaggio aniconico, alla ricerca di un cromatismo che nasce dall'interno, dalla natura stessa della materia, che si fa ""radicale"""", appunto, nel dare piena espressione alle sue componenti primarie. Ricco di notizie inedite relative soprattutto ai riscontri d'oltreoceano, Leoncillo, materia radicale. Opere 1858-1968 è introdotto dal saggio del curatore Enrico Mascelloni, che analizza la ricerca dell'artista inquadrandola in un ampio contesto denso di riferimenti. Segue l'indagine elaborata da Martina Corgnati sulle fonti arcaiche e classiche che hanno ispirato l'immaginario dello scultore, stabilendo collegamenti diretti con la statuaria etrusca, greco-romana e medievale. Marco Tonelli affronta una rilettura critica del Piccolo diario redatto da Leoncillo tra il 1957 e il 1964, oggetto di una pubblicazione separata in cui il documento è riprodotto per la prima volta in copia anastatica. Le opere esposte sono illustrate dalle fotografie di Agostino Osio e corredate da schede critiche con una puntuale ricostruzione della vicenda espositiva e bibliografica. Completano il volume ulteriori approfondimenti: Alessandra Caponi affronta l'impegno dell'artista per committenze pubbliche e private; Lorenzo Fiorucci commenta la corrispondenza con figure di spicco della critica dell'epoca come Roberto Longhi e Cesare Brandi; Laura Lorenzoni ripercorre l'iter biografico dello scultore relativamente al periodo preso in esame. In chiusura figurano il repertorio delle mostre personali tra il 1958 e il 1968 e un'antologia critica a cura di Elena Dalla Costa, oltre a un'ampia e aggiornata sezione di apparati."" -
Prato. Fabbrica natura. Il nuovo piano operativo. Ediz. a colori
La molteplicità di operazioni prodotte negli ultimi anni a Prato, principalmente attraverso il recente Piano Operativo, è testimonianza di un fenomeno che merita di essere osservato e studiato. Il caso di Prato, attraverso la sua originale visione del tema ambientale, la sua intrinseca vocazione alla trasformazione e al riuso, l'imponente percorso partecipativo e comunicativo, ha messo in luce una nuova modalità di pensare la pianificazione urbanistica, delineando un nuovo approccio teorico/applicativo per la città contemporanea. Inscrivibile nella parentesi disciplinare nordamericana del Landscape Urbanism, il Piano Operativo evidenzia una specifica originalità metodologica, espressa attraverso il corpus degli obiettivi e delle strategie espresse, inquadrati principalmente in una lente transdisciplinare e innovativa, al punto da poter diventare un modello esportabile e virtuoso di pianificazione contemporanea. Già luogo di sperimentazioni urbane d'eccellenza ispirate dalla sua struttura di città fabbrica - tra le quali le tesi di Laurea di Branzi e Morozzi sulla piana tra Prato e Firenze, la celebre No-Stop City, gli studi sulla Città Operaia di Paolo Deganello, il Piano Strutturale di Bernardo Secchi - il nuovo Piano Operativo rinnova Prato come laboratorio urbano permanente, attraverso due strategie: la tecnologia della Natura e il progetto come ologramma del piano. Grazie alla solida esperienza, alle scelte operate dall'Ufficio di Piano e alle consulenze eccellenti - tra le quali quella di Stefano Mancuso sui Green benefit e di Stefano Boeri sulla Forestazione Urbana - Prato formula quindi una città integralmente ""resiliente"""" pur nel suo """"sviluppo"""", e attraverso l'ecologia rispondere alle sfide globali del climate change ma anche a quelle locali del benessere dei cittadini, ripensando le scale, i metodi e gli strumenti dell'urbanistica come tradizionalmente intesa."" -
L' Italia fatta a mano. I beni culturali viventi. Dialogo con Antonio Carnevale
«Sarebbe un errore pensare ai beni culturali soltanto in termini di oggetti d'arte. Beni culturali non sono solo la pittura, la scultura e l'architettura che secoli di storia ci hanno lasciato in eredità e che si aggiungono alle creazioni di artisti del presente. Esiste un altro patrimonio, meno conosciuto e meno valorizzato, che merita questa definizione, ed è il lavoro manuale dell'uomo: quell'insieme di attività che ha trasformato il territorio in frutti dell'agricoltura e in risultati dell'allevamento; che ha fatto rivivere i materiali in prodotti dell'artigianato; che ha saputo coniugare la tradizione con l'innovazione, attraverso i secoli, fino a oggi. L'Italia è anche questo. E forse l'Italia dei beni culturali è oggi soprattutto questo, visto che il nostro Paese ha ceduto il primato della creatività artistica ormai da qualche secolo, mentre le tradizioni dell'Italia fatta a mano"" hanno saputo rivivere attraverso le generazioni, assegnando al nostro Paese una reputazione planetaria legata al saper fare, alla qualità dei prodotti, alla loro unicità e rarità. È di questi beni culturali che si parla in questo libro. E sono beni culturali """"viventi"""" perché l'accento - in queste pagine - cade sempre sull'uomo: non soltanto sul suo lavoro, ma anche sul modo in cui, nelle storie di persone diverse, il mestiere, la vita, i luoghi, la memoria e un'idea personale di futuro si sono legati e hanno dato un significato nuovo alle parole """"tradizione"""", """"innovazione"""", """"qualità""""». (Antonio Carnevale). Prefazione di Ilvo Diamanti."" -
Memorie. La vita movimentata di un grande soprintendente di Brera
La vita movimentata di un grande soprintendente di BrerarnrnLe Memorie di Ettore Modigliani (1873-1947), sino a oggi inedite, rappresentano un’eccezionale testimonianza di una vita davvero “movimentata”, intensa e a tratti autenticamente avventurosa, che venne interamente spesa al servizio del patrimonio artistico italiano. Direttore della Pinacoteca di Brera dal 1908 al 1935, soprintendente della Lombardia dal 1910 al 1935 e organizzatore della mostra più importante mai realizzata sull’arte antica italiana (che si tenne a Londra nel 1930), Ettore Modigliani ha avuto il privilegio (ma anche il peso) di attraversare tutta la prima parte del Novecento vivendo esaltanti momenti professionali, come l’esposizione a Brera della Gioconda di Leonardo da Vinci (1913), il recupero delle opere d’arte trafugate dall’Austria all’Italia (1920), il grande riordino della Pinacoteca Braidense (1925) e la fondazione dell’Associazione degli Amici di Brera (1926). Lo stesso Modigliani, però, fu costretto a subire cocenti umiliazioni, come l’allontanamento forzato dalla sua amatissima Brera nel 1935 e il trasferimento a L’Aquila (a seguito di uno scontro frontale con il potente “quadrumviro” fascista Cesare Maria De Vecchi), e come la vergognosa espulsione dall’amministrazione pubblica (lui cittadino e funzionario modello) per gli effetti delle infauste leggi razziali del 1938, che lo costrinsero nel 1943 a nascondersi tra i monti delle Marche per sopravvivere alle persecuzioni. rnModigliani superò la catastrofe ed ebbe la soddisfazione di ritornare a Brera come ispettore incaricato nel 1945. Dotato di una scrittura brillante e coinvolgente, il direttore utilizzò i suoi ultimi anni di vita per redigere questo libro, che stese per far conoscere che cosa si nasconda dietro una professione ritenuta contemplativa, per “soddisfare la curiosità del prossimo” e per non cadere nell’oblio, dopo essere stato così “ferocemente imbavagliato”. Modigliani terminò il racconto delle sue Memorie l’11 febbraio 1946 (giorno del suo reintegro come soprintendente a Brera) con un messaggio di grande speranza: Brera “è un ammasso di macerie”, “eppure tutti questi beni culturali risorgeranno a gloria della città, come prima e migliori di prima. Io ringrazio la sorte di avermi concesso, innanzi lo scoccare della mia ora fatale, di essere un operaio di questa ricostruzione. Possano le forze assistermi! Non chiedo altro”. Modigliani morì nel 1947. Sarà Fernanda Wittgens, la sua più fedele e stretta collaboratrice, a portare a compimento il sogno del suo “mentore”: nel 1950 Brera riaprirà, più bella e più viva di prima. -
Van Cleef & Arpels. Il tempo, la natura, l'amore. Ediz. illustrata
Questo libro presenta i leggendari gioielli e gli oggetti preziosi di Van Cleef & Arpels nel loro rapporto con il tempo, la natura e l'amore. Il tempo è un elemento cardine tanto per la creatività quanto per la manifattura: plasma la forma degli oggetti, determina la loro funzione e utilità sociale, definisce lo stile, la scelta dei materiali e delle tecniche, indica l'origine, stratifica il gusto e rivela il contesto. Il tempo è interpretato secondo otto valori che traggono ispirazione dalle ""Lezioni americane, Sei proposte per il prossimo millennio"""" di Italo Calvino per rendere omaggio alle icone di Van Cleef & Arpels, dai capolavori Déco all'incredibile Zip o alla tecnica del Serti Mystérieux fino alle Minaudières, alcune tra le innovazioni più importanti nella storia della gioielleria del XX secolo. La natura ha un ruolo altrettanto importante per la Maison, in quanto costante ispirazione e omaggio, incarnata dalle gemme uniche e dai capolavori senza tempo ispirati alla flora e alla fauna. Van Cleef & Arpels si fonda sull'amore, la più potente energia del mondo. Ogni oggetto è realizzato artigianalmente con amore e i gioielli di Van Cleef & Arpels hanno suggellato alcune delle storie d'amore più leggendarie del secolo. In un saggio storico e critico, accompagnato da una selezione iconografica di magnifici gioielli, oggetti preziosi e materiali d'archivio inediti, questo volume descrive gli eterni valori del tempo, della natura e dell'amore di Van Cleef & Arpels."" -
Francesco Arena, 5468 giorni. Ediz. illustrata
Il volume racconta le tappe più significative di due decenni di carriera dell'artista attraverso oltre sessanta opere.rnrn5.468 giorni sono quelli che intercorrono tra le date della prima e dell'ultima opera di Francesco Arena documentate in questa monografia. Il libro raccoglie una selezione di oltre sessanta opere realizzate da Francesco Arena dal 2004 al 2019, oltre ai due testi critici di Vincenzo De Bellis (curatore e direttore associato dei programmi del Walker Art Center di Minneapolis) e Jacopo Crivelli Visconti (curatore della 34 Biennale di San Paolo). Questi saggi analizzano i temi fondamentali della ricerca dell'artista come il rapporto tra l'uomo e il tempo e di come questo condizioni gli spazi nei quali viviamo. La monografia è completata da una conversazione tra Francesco Arena e Ines Goldbach («Perduto nel significato») e dalle schede tecniche di tutte le opere, corredate di immagini e brevi testi redatti direttamente dall'artista. Formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978) vive e lavora a Cassano delle Murge in provincia di Bari e da lì si confronta con la storia generando forme scultoree essenziali e metaforiche. La sua ricerca si muove spesso lungo due binari – quello della storia collettiva, in particolare nazionale, e quello della storia personale – che formano due linee che si toccano, si sovrappongono, si incrociano. Nelle sue performance, installazioni e sculture, la cronaca “in-forma” gli oggetti, siano essi oggetti del quotidiano – agende, sigari, mobili da salotto – o realizzati con materiali tradizionali della scultura (marmo, ardesia, bronzo). -
Sempre Milan 1899-2019. Volume maxi formato
«È il fedele compagno della nostra vita. Lo è stato per i nostri nonni, per i nostri papà, lo sarà per i nostri figli. Così da 120 anni e per gli anni futuri. Sì, Sempre Milan, la squadra delle gioie, delle emozioni, delle vittorie, dei trionfi su tutti i campi del mondo, raccontati in pagine sempre avvolte dall'amore per questi colori, il rosso e il nero. Sì, Sempre Milan, il club dei giocatori che hanno onorato la maglia, degli infiniti campioni che hanno regalato divertimento e spettacolo, degli indimenticabili fuoriclasse che hanno reso leggendaria la sua storia. Sempre Milan dunque, dal giorno della fondazione in una fredda e nebbiosa sera di dicembre fino a questi primi anni del terzo millennio. Un tiro, il pallone entra in rete, i giocatori si abbracciano. Il brivido per un gol del Milan è sempre lo stesso, forte da 120 anni». -
Federico Fellini. Verso il centenario 1920-2020. Ediz. a colori
Dagli esordi neorealisti ai sogni liberi, scintillanti dei suoi ultimi film Federico Fellini ha creato con il suo cinema un mondo di straordinaria invenzione, attribuendo alla ricostruzione scenografica e in generale alla finzione cinematografica il compito meraviglioso e impegnativo di creare storie, personaggi e luoghi indimenticabili: la Roma antica e quella contemporanea, la Venezia di Casanova, la Rimini della sua infanzia e molto altro ancora. Fanno parte della nostra identità così come del patrimonio della cultura mondiale le grandi icone di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, di Giulietta Masina nelle Notti di Cabiria e di Marcello Mastroianni in 8½, che è anche uno dei più grandi film che il cinema ha realizzato su se stesso, sul proprio linguaggio e sulla propria arte. A un anno dal centenario della nascita di Federico Fellini, il volume accompagna l'esposizione padovana curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia con Francesca Fabbri Fellini e la partecipazione di Simonetta Tavanti, nipote di Giulietta Masina. Disegni originali, dall'inconfondibile tratto, costumi di scena, fotografie, installazioni filmiche, documenti, manifesti e molto altro raccontano una vita spesa per il cinema, un impegno nella creazione di un mondo fatto di storie che resteranno per sempre. Preceduto dai saggi di Rosita Copioli (Federico Fellini oggi), Lorenzo Codelli (""Hei! Sveglia!!!"""") e dalla biografia di Federico Fellini, il volume è suddiviso in sette in sezioni che ne illustrano la filmografia, i disegni, le fotografie, il libro dei sogni, i film fumetto, i ricordi e i costumi. Catalogo della mostra (Padova, 14 aprile-1 settembre 2019)."" -
Il libro del Fai. L'Italia da scoprire
Lo straordinario patrimonio d'arte e natura italiano, di proprietà del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano Il volume, nella nuova edizione completamente riveduta, aggiornata e ampliata con l'inserimento delle nuove proprietà, illustra i luoghi e i monumenti che sono divenuti, nel corso degli anni, patrimonio del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, che ne cura il restauro e la conservazione. Nato da un'idea di Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto Croce, e costituito su modello del precedente illustre National Trust inglese, il FAI venne fondato il 28 aprile 1975 con il preciso scopo di contribuire alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale italiano. Attraverso un ricco repertorio di immagini e i contributi critici sui singoli luoghi e monumenti, si visitano dimore storiche, castelli, monasteri e borghi con importanti affreschi, raccolte d'arte, biblioteche e proprietà naturalistiche in alcuni dei più suggestivi angoli del paesaggio italiano: dai castelli di Avio, della Manta e di Masino, all'Abbazia di San Fruttuoso, dalla Baia di Ieranto al Monastero di Torba, da Villa del Balbianello a Villa Della Porta Bozzolo, Villa e Collezione Panza di Biumo (con la prestigiosa collezione d'arte contemporanea), Villa dei Vescovi e Parco Villa Gregoriana. E ancora, Cala Junco, Castel Grumello, Villa Necchi Campiglio, Casa Carbone, Torre e Casa Campatelli, Villa Fogazzaro Roi, il Bosco di San Francesco ad Assisi, lo storico Negozio Olivetti a Venezia (capolavoro di Carlo Scarpa), la millenaria Abbazia di Santa Maria di Cerrate, fino alle più recenti acquisizioni quali i Giganti della Sila, Casa e Tenuta Perego, l'Orto sul Colle dell'Infinito, le Saline Conti Vecchi, Casa dal Prà. -
Ducati corse 2019. Official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Il volume ufficiale Ducati Corse della stagione sportiva 2019.rnrnAnche il 2019 è stato un anno di vittorie e di successi per Ducati. In MotoGP i momenti più emozionanti della stagione sono stati sicuramente le vittorie di Andrea Dovizioso in Qatar e in Austria, e quella indimenticabile di Danilo Petrucci al Mugello. L'anno si chiude con diciassette podi, ottenuti con tre piloti differenti, che rappresenta il miglior risultato come presenza sul podio dal 2007, a conferma che il lavoro degli Ingegneri di Ducati Corse ha prodotto una delle moto più competitive in MotoGP. Nel Mondiale Superbike la Panigale V4 R, al suo esordio nel campionato per moto derivate di serie, ha dimostrato un eccezionale livello di competitività evidenziato dalle diciassette vittorie di Bautista e Davies durante la stagione. A queste si aggiungono il dominio nel Campionato Britannico Superbike (BSB), con Redding, Brookes e Bridewell nelle prime tre posizioni in classifica, e la vittoria di Michele Pirro nel Campionato Italiano di Velocità (CIV). I momenti più emozionanti della stagione sportiva appena conclusa vengono raccontati nelle pagine di questo volume fotografico che coglie l'essenza di Ducati, rispecchiando il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Grazie alle immagini spettacolari dei più grandi fotografi di gara, ogni Ducatista sarà felice di rivivere, circuito dopo circuito, i momenti più entusiasmanti di questo indimenticabile anno in attesa della prossima, straordinaria stagione. -
Oscar Carvallo. Fashion, art & nature. Ediz. illustrata
La moda e l'arte hanno sempre mantenuto legami stretti e fruttuosi, accompagnando i cambiamenti sociali e, in particolare, il ruolo delle donne nel mondo. Oscar Carvallo è uno stilista di moda che sfida per i suoi contenuti originali e divertenti e che, tra le sue numerose collaborazioni artistiche, ha voluto associarsi a Carlos Cruz-Diez, uno dei principali artisti dell'arte ottica, teorico del colore, per elaborare nuove collezioni. Da questo straordinario incontro sono nate le creazioni dal titolo ""Viaggio cinetico"""". Le linee e i colori occupano lo spazio-tempo, accompagnano il movimento fluido delle sete e dei rasi o scolpiscono i corpi in un intreccio di colori che fanno vibrare i sensi e ingannano lo sguardo. La passione di Carvallo per l'arte non è scindibile da quella per la natura, cui dedica una vera devozione. Nato a Caracas, vicino al mare e a una natura lussureggiante e colorata, lo stilista incensa la silhouette della donna che diventa di volta in volta una donna-fiore, una donna- piuma, una donna-pesce... La sua visione del mondo si riflette nelle sue collezioni """"Save Our Soul"""",""""Caribbean Sea"""" o """"Neptune""""; rivela l'angoscia dell'essere in """"Melancholy"""" o """"Eagle Eye""""; si interroga sul passare del tempo che appassisce e degrada le cose e gli esseri viventi. È per lottare contro questo decadimento che Carvallo tenta - con artisti, designer, artigiani d'arte - di costruire la bellezza, di liberarla, di esibirla. Questo incredibile slancio creativo sublima la natura che ha sempre saputo rinnovarsi e che dobbiamo salvaguardare."" -
L' Italia del Père-Lachaise. Vite straordinarie degli italiani di Francia e dei francesi d'Italia. Ediz. italiana e francese
Il cimitero Père-Lachaise, nel XX° arrondissement, ospita tra i tanti personaggi celebri, molti italiani e francesi di origine italiana; sono circa 60 i personaggi illustri italiani e francesi di origine italiana, sepolti nel cimitero monumentale parigino che vengono celebrati in questa pubblicazione. I loro nomi sono: Maria Alboni, Vincenzo Bellini, Serge Belloni, Marco Bordogni, Giuseppe Aurelio Carlo Bossi, Ferdinando Bosso, i Bugatti, Andrea Caffi, Maria Callas, Ricciotto Canudo, Charles-Romain Capellaro, Enrico (Henri) Cernuschi, Luigi Cherubini, Eugenio Chiesa, Amilcare Cipriani, Jacques e Ferdinand Corvi, Giuseppe De Nittis, Cino (Pacifico) Del Duca, Carlo Denina, Gian Domenico Facchina, Lucien Fontanarosa, Antonio Franconi, I Garibaldini dell’Argonne, Piero Gobetti, Stéphane Grappelli, Giulia Grisi (Juliette De Candia), Giuseppe Leti, Teresa e Maria Milanollo, Amedeo Modigliani, Yves Montand (Ivo Livi), Georges Moustaki (Giuseppe Mustacchi), Gioacchino Napoleone Murat, Virginia Oldoini contessa di Castiglione, Aurelio Orioli, Antonio Pacini, Ferdinando Paer, Giuseppe Palizzi, Adelina Patti, Serge Peretti, Emmanuela (Pignatelli) Potocka, Willy Rizzo, Carlo Rosselli, Nello Rosselli, Gioachino Rossini, Fabrizio Ruffo principe di Castelcicala, Pio Santini, Pietro (Pierre) Savorgnan di Brazzà, Carlo Evasio Soliva, Eugenia (Savorani) Tadolini, Maria Taglioni, Enrico Tamberlick, Angelo Tarchi, Famiglia Tortoni, Ennio Quirino Visconti, Louis Visconti, Achille Zavatta. rnAlcuni sono conosciuti nel mondo intero, come Rossini e Modigliani, ma molti altri, benché anch’essi straordinari, sono immeritatamente caduti nell’oblio. Riscoprirli e valorizzarne la vita e le opere è oggi particolarmente importante, non soltanto per ricordare le loro gesta, ma anche per mantenere vivo il ricordo di ciò che essi hanno rappresentato e rappresentano ancora per tutti noi.rnProgetto editoriale promosso dal Comites (Comitato elettivo degli italiani residenti all’estero) di Parigi e dal Consolato Generale d’Italia a Parigi con il sostegno della Direzione Generale per gli italiani all’estero del Ministero degli affari esteri e della Cooperazione internazionale, questo volume, originale e denso di emozioni e di vincoli culturali, vuole far rivivere queste personalità eccezionali per scoprire l’eredità che ci hanno trasmesso.rnStraordinario è anche il luogo dove questi illustri personaggi hanno trovato sepoltura. Il Père-Lachaise non è infatti solo il cimitero monumentale più importante di Parigi. È un vero e proprio luogo della memoria europea. -
Raffaello 1520-1483. Ediz. inglese
Realizzato in collaborazione con le Scuderie del Quirinale e le Gallerie degli Uffizi in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, il volume accompagna la grande mostra-tributo (la più vasta mai realizzata sull'artista e una delle più importanti in Italia) e riunisce un'ampia selezione di opere del ""divin pittore"""" di Urbino. Seguendo un originale percorso cronologico a ritroso, Raffaello 1520- 1483 ripercorre tutta l'avventura creativa del più grande pittore del Rinascimento, da Roma a Firenze, da Firenze all'Umbria, fino alle radici urbinati. Curato da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi accompagnati da uno stuolo di studiosi, specialisti nei vari settori, coordinati da un comitato scientifico internazionale presieduto da Sylvia Ferino-Pagden, il volume illustra Raffaello nella sua pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell'armonia in ogni sua attività, dall'espressione pittorica allo svolgimento dell'incarico di prefetto alle antichità dello Stato della Chiesa. Straordinaria la selezione di opere, provenienti dai più importanti musei e collezioni nazionali ed internazionali, con capolavori autografi di Raffaello o riconducibili ad ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici affiancati da opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata). Opere celeberrime come la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi, la grande pala di Santa Cecilia della Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba della National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa del Prado e lo straordinario e iconico Ritratto di Baldassarre Castiglione del Louvre. Il volume presenta i contributi di Marzia Faietti, Matteo Lafranconi, Francesco P. Di Teodoro, Arnold Nesselrath, Alessandro Viscogliosi, Vincenzo Farinella, Sylvia Ferino-Pagden, Guido Cornini, Lucia Bertolini, Angelamaria Aceto, Achim Gnann, Alessandro Nova, Silvia Malaguzzi, Marco Ciatti, Oriana Sartiani, Ciro Castelli, Luciano Ricciardi, Andrea Santacesaria, oltre al catalogo e alle schede tecniche delle opere."" -
Cerith Wyn Evans. The illuminating gas. Ediz. italiana e inglese
La monografia presenta una rilevante selezione di opere tra sculture storiche, complesse installazioni monumentali e nuove produzioni, che ripercorre la carriera dell'artista premiato nel 2018 con l'Hepworth Prize for Sculpture. Insieme a vedute della mostra in Pirelli HangarBicocca e a una serie di immagini selezionate da Cerith Wyn Evans legate al tema della luce, il volume raccoglie tre saggi inediti: un testo della storica dell'arte Briony Fer, che si focalizza sugli aspetti più concettuali e materici della serie di sculture Neon Forms (after Noh); un ampio contributo del filosofo e teorico Éric Alliez che presenta una carrellata di complessi riferimenti al lavoro dell'artista; e infine ""False Starts"""" di Alexander García Düttmann che restituisce la peculiarità del lavoro dell'artista attraverso un loop di incipit diversi. Il catalogo comprende inoltre un testo introduttivo dei curatori, una serie di apparati con schede dettagliate per ciascuna opera in mostra e una cronologia illustrata di tutte le esposizioni personali dell'artista. Dopo gli esordi come filmmaker, dagli anni Novanta Cerith Wyn Evans (Llanelli, Galles, 1958) si dedica alla realizzazione di sculture, interventi site specific e performativi che si caratterizzano per l'utilizzo di elementi e materiali effimeri come la luce e il suono e per la centralità della dimensione temporale nella fruizione dell'opera. Nella loro eleganza ed equilibrio formale, i lavori di Cerith Wyn Evans attingono a una complessità di riferimenti e citazioni - dalla letteratura, alla musica, filosofia, fotografia, poesia, storia dell'arte, astronomia e scienza - che vengono declinati in forme del tutto nuove attraverso un articolato processo di montaggio. Questa operazione avviene sia attraverso l'impiego di materiali testuali che, decontestualizzati, vengono tradotti in un linguaggio luminoso sia trasponendo in sculture l'immaginario di artisti storici, come Marcel Duchamp."" -
Monet, Cézanne, Van Gogh... Capolavori della Collezione Emil Bührle-Meisterwerke der Sammlung Emil Bührle. Ediz. illustrata
Fra le più importanti raccolte d'arte private al mondo, la Collezione Emil Bührle occupa un posto di rilievo per il cospicuo gruppo di opere impressioniste e postimpressioniste di qualità museale che ne costituisce il fulcro e che in questo volume è rappresentato da capolavori di Manet, Degas, Renoir, Monet, Cézanne, Gauguin, Van Gogh e altri ancora. Le opere, pubblicate a colori e corredate da schede di commento redatte da autorevoli storici dell'arte, illustrano i principi secondo i quali Bührle ha costruito la sua straordinaria raccolta: da un lato la volontà di mettere in relazione l'arte moderna con i risultati più alti della pittura europea dei secoli precedenti - di cui si fanno portavoce i capolavori di Canaletto, Strozzi, Delacroix e Corot - dall'altro la scelta di documentare in maniera esaustiva il percorso dei protagonisti dell'arte moderna, quali Manet, Degas, Van Gogh e Cézanne, delle cui fasi di produzione artistica viene proposta una parziale rassegna. Esemplare in questo senso è la presenza di opere di Claude Monet: dal paesaggio dipinto en plein air di Champ de coquelicots près de Vétheuil (circa 1879) fino alla rivoluzione di Le Bassin aux nymphéas, reflets verts (1920-1926), il catalogo pone l'accento sull'importanza di Monet non solo in quanto figura di riferimento per il movimento impressionista, ma anche come fonte di ispirazione per le generazioni di artisti successive. Pubblicato in occasione della mostra a Lugano, il volume presenta i contributi di Felix Baumann, Lukas Gloor e il catalogo delle opere. -
Dario Mellone. Da Milano alla Luna. Viaggio con fermate a richiesta
C'è un Dario Mellone pittore, raccontato in altri libri, primo fra tutti quello che nel titolo porta il suo nome, pubblicato nel 2003 da Skira, a cura di Paolo Biscottini. Questo libro, invece, racconta per la prima volta il Dario Mellone illustratore del ""Corriere della Sera"""" (soprattutto, ma non soltanto). Come spiega nell'introduzione critica Andrea Ciresola, a sua volta artista ed eclettico professionista, non è un Dario Mellone """"minore"""", è diverso: il pittore sta all'arte come il giornalista-disegnatore sta all'informazione. Nelle tavole di Mellone c'è Milano, in tutte le sue sfaccettature, dall'urbanistica alla cronaca nera, dallo sport alle tragiche vicende del terrorismo. Il libro è diviso in parti, e le tavole raccolte sono distribuite per argomento, e personaggi e autori diversi hanno il compito di commentarle con testimonianze inedite. Tre i testi introduttivi, firmati da Ferruccio de Bortoli (che conosceva Mellone personalmente), Luciano Fontana e Giuseppe Sala, sindaco di Milano dal 2016. Dopo un capitolo dedicato alle illustrazioni di alcuni eccezionali racconti d'autore pubblicati da """"Panorama"""" nel 1980 e un florilegio di messaggi e lettere riferiti alla collaborazione con il quotidiano di via Solferino, chiudono il libro un'autobiografia scritta dallo stesso Mellone e la postfazione del presidente della Fondazione Dario Mellone, Valerio Villoresi. Testi di: Andrea Ciresola, Saverio Paffumi, Valerio Villoresi, Gabriele Albertini, Carlo Tognoli, Bruno Pizzul, Gianni De Felice, Antonio Pizzinato, Maria Pia Ammirati, Maurizio Piccirilli, Roberto Perrone, Donatella Alfonso, Massimo Razzi, Giuseppe Galli, Antonio Ferrari, Benedetta Tobagi, Andrea Benetti, Cecilia Scerbanenco, Paolo Nespoli, Gian Antonio Stella, Stefano Boeri, Valeria Numerico, Franco Portinari, Fabio Sironi."" -
Consagra. Seduzione e libertà della pittura. Ediz. illustrata
Il volume presenta oltre quaranta opere di Pietro Consagra, dipinti posti in dialogo con alcune sue sculture, così da verificare, nel confronto tra pittura e scultura, quell'unicità indivisa dell'ispirazione dell'artista avvertita dalla critica più accorta. Scultore, pittore, teorico e artefice degli edifici della Città frontale, Pietro Consagra è stato uno degli artisti più importanti del panorama italiano e internazionale del secondo Novecento. Dagli inizi degli anni settanta del secolo scorso, la pittura assunse un ruolo di crescente importanza nell'opera di questo grande maestro siciliano, da sempre artefice di un'intensa attività grafica, soprattutto in funzione della scultura ma ugualmente dotata di una sua specifica autonomia, sino a divenire, come egli stesso ebbe a scrivere, una diversa componente di libertà e di avventura. Allo stesso tempo, la pittura gli permise di esplorare in altri modi quel sentimento del colore che si era manifestato nella sua ricerca a partire dagli anni sessanta, prima con i Piani sospesi in metallo dipinto e in seguito con i Ferri trasparenti e quindi, dal decennio successivo, con le pietre e i marmi, esposti per la prima volta nella grande antologica allestita a Palazzo dei Normanni nel 1973. La sua produzione pittorica attraversa tanta parte dell'arte del secolo scorso, recependo nel senso costruttivo del colore la lezione di alcuni grandi artisti: da Magnelli a Matisse e a Calder. Queste suggestioni vengono accolte e rielaborate da Consagra coerentemente con gli assunti storici della sua opera, prima fra tutti la frontalità degli elementi figurali: in accordo personalissimo con la grande tradizione del Novecento, un'identità tra struttura, segno e decorazione. -
Tiepolo. Venezia, Milano, l'Europa. Ediz. a colori
In occasione dei duecentocinquanta anni dalla morte di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770), le Gallerie d'Italia ospitano la prima mostra milanese interamente dedicata al grande pittore del settanta opere tra quelle del Tiepolo e di importanti artisti suoi contemporanei (tra cui i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci e il lombardo Paolo Pagani) e ripercorre la vicenda artistica del maestro veneziano. Pittore amatissimo e stimato non solo in Italia, Tiepolo vantò committenze a Milano, sotto il dominio asburgico; alla corte di Desdra dove l'amico filosofo, letterato e conoscitore Francesco Algarotti, suo strenuo sostenitore e ammiratore, svolgeva il ruolo del consigliere di Augusto III; e infine in Spagna, sotto l'ala del sovrano Carlo III Borbone. Aprono il volume i saggi di: Fabrizio Magani ""Fatica grande certamente, ma per tal opera ci vuol coraggio"""" Cinquant'anni di carriera di Giambattista Tiepolo; Alessandro Morandotti Tiepolo e Milano, prove generali per l'affermazione in Europa; Andrés Úbeda de los Cobos Dn Juan Batta. Tiepolo inv. et pinx La bottega dei Tiepolo in Spagna; Fernando Mazzocca Da Hayez a Tito e da Selvatico a Molmenti, La controversa riscoperta di Tiepolo nella pittura. Le sezioni della mostra e del catalogo ripercorrono le fasi della vita di Tiepolo e si segue così, lungo il percorso espositivo, la messa a punto progressiva del suo repertorio di inventore di iconografie senza uguali, e si apprezzano le sue scelte di stile, maturate grazie allo studio dei classici della tradizione veneziana (Tintoretto e Veronese tra i primi) e al confronto con i talenti a lui contemporanei, da Piazzetta a Pellegrini.""