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Linementi per una teoria del diritto
Diritto oggettivo e diritto soggettivo. Essere e dover essere. Il rapporto giuridico in bilico tra essere e dover essere. Il dover essere categoria del normativo. La coazione come contenuto del diritto. La funzione del diritto quale tecnica sociale di motivazione indiretta. Atto e significato come essere e dover essere. Dover essere oggettivo e dover essere soggettivo. La validità come oggettività del dover essere. Dalla norma all’ordinamento. Ordinamenti statici e ordinamenti dinamici. Validità come esistenza normativa. La norma fondamentale presupposta. Validità ed efficacia del diritto. critica della purezza… -
Informatica e pubblica amministrazione
INDICE:Capitolo primo: Il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione.Capitolo secondo: Il coordinamento istituzionale.Capitolo terzo: La normativa più recente.Capitolo quarto: La contrattualistica della pubblica amministrazione per l’acquisizione di beni e servizi informatici.Bibliografia. -
Linguaggio giuridico e linguaggi di programmazione
Nel volume si presentano le metodologie per la rappresentazione del diritto nei linguaggi di programmazione, sia i linguaggi procedurali che i linguaggi dichiarativi. La maggior parte dell’opera è dedicata ai linguaggi dichiarativi, e in particolare ai linguaggi di programmazione logica, che consentono formalizzazioni della conoscenza giuridica chiare ed intuitive, oltre che logicamente rigorose…La rappresentazione informatica della conoscenza giuridica è un’arte per la quale ancora oggi sono disponibili poche ricette generali, a causa della molteplicità dei problemi da affrontare, della specificità dei contesti da formalizzare, e soprattutto dell’enorme distanza tra linguaggio giuridico (che, benché tecnicizzato, è immerso nel linguaggio naturale), e i linguaggi di programmazione (che sono linguaggi formali). Pertanto un ampio spazio è dedicato agli esempi tratti da diversi settori del diritto. -
Architetture e progetti. Seminari
L’architettura è anche dialogo, serrato confronto, continua sperimentazione e pratica del costruire. Questi sono gli assunti che il volume pone alla base dell’esercizio progettuale, soprattutto nel momento in cui ci si deve avventurare nelle terre della complessità, della sistemica applicata, delle trasformazioni ambientali da assoggettare a controlli di compatibilità. L’uso del plurale nel titolo sta ad indicare che, a parità di condizioni ambientali e di vincoli di fattibilità, le traiettorie del progetto possono essere affatto diverse perché la meta non è univocamente determinata e l’operatore è ormai consapevole di agire su fenomeni non lineari, spesso discontinui. Le diverse opportunità offerte dalle produzioni architettoniche qui raccolte debbono dunque venire alla luce perché appartengono alla sfera della liberazione di risorse culturali e del pensiero umano, dinanzi ai problemi dell’abitare che vanno risolti dai bisogni primari alle profonde pulsioni emotive e simboliche. -
L' ordine e l'ordinatore
I critici cattolici riconobbero già nel sistema fisiocratico un progetto che coinvolgeva i fondamenti della moralità e della vita sociale. Venivano respinte, in particolare, l’idea di un ordine fondato sul bisogno e la pretesa di assegnare un ruolo preminente, per il destino di una comunità organizzata, a comportamenti che si risolvessero in un sistema di utilità reciproche. Il contrasto diviene più articolato dopo la Rivoluzione, quando gli economisti cominciarono a chiedersi fino a che punto il nuovo metodo di produrre la ricchezza sia conciliabile con l’aspirazione al benessere generalizzato, mentre i cattolici tradizionalisti fondano il loro sostegno alla monarchia legittima su una concezione qualitativa e gerarchica dell’ordine, secondo la quale l’intervento divino si manifesta in modo irriducibile a regole predeterminate. Il volume presenta alcuni aspetti problematici relativi a questo confronto e, in particolare, rileva le differenti valutazioni del sapere scientifico che ad esso si accompagnano. -
From the linguistic to the social context. Suggestion for interpretation
CONTENTS:Susan George: Foreword. / Deirdre Wilson & Dan Sperber: Pragmatics: an overview. / Bruce Fraser: On the universality of speech act strategies. / William A. Corsaro: Discourse processes within peer culture. / Lavinia Merlini Barbanesi: Approaches to a pragmatic categorisation of discourse. / Rosa M. Bosinelli & Diarmuid Maguire: The linguistic analysis of political propaganda. / John Morley: Pragmatic implications of temporal clauses in English. / Gillian Mansfield: speaker-meaning in discourse intonation: some considerations. / Gordon Tucker: Systemic syntax: an approach to the analysis of text. -
La psicologia della musica in Europa e in Italia
La psicologia della musica ha un secolo di storia nel mondo. Dalla semplice percezione del suono all’esperienza musicale più elaborata, l’indagine spazia in un campo vario e problematico ma ricco di prospettive. E in Italia? Il discorso è appena avviato, e occorrerebbe una spinta vigorosa. Per questo, per fare il punto e delineare gli orientamenti, si è tenuto a Bologna un colloquio internazionale, di cui il presente volume contiene gli atti. Oltre l’informazione, l’obiettivo di fondo: perchè la psicologia della musica? Quali domande le rivolgono l’uomo e la società oggi, specialmente in Italia? Le hanno formulate, secondo diverse competenze musicologiche e terapeutiche, Stefani, Baroni, Lorenzetti, Postacchini e Buffoli. Una panoramica vasta e organica in un linguaggio accessibile; una giusta introduzione alla psicologia della musica. -
Le campagne italiane prima e dopo il Mille. Una società in trasformazione
Alla base di questo libro c’è l’idea del cambiamento, della trasformazione progressiva di una società. Fra l’alto Medioevo e i secoli dopo il Mille le continuità e collegamenti sono indubbiamente tanti; eppure al di là delle permanenze, la storia delle campagne italiane non si mostra sempre uguale a se stessa. Nelle forme e nell’uso del paesaggio, nei rapporti di lavoro, nelle varie manifestazioni del potere degli uomini – in tutto ciò si verificano modificazioni progressive, talora lievi, talora più evidenti, che a poco a poco trasformano la nostra società rendendola infine sensibilmente diversa da prima. Ai vari aspetti di questo problema, strettamente intrecciati fra loro, sono dedicati i saggi di cui si compone il presente volume. Opera di autori diversi, essi tuttavia si ricollegano ad un modo comune di intendere il mestiere di storico e il modo di fare storia, con un’attenzione particolare alla dimensione sociale delle vicende umane. -
Matteo de Castro (1594-1677)
Il volume di Sorge… ultimo di una bella trilogia, si inserisce nella problematica dell’incontro della cultura occidentale-portoghese con quella indiano-bramina, inasprita dal conflitto tra il Patronato Missionario ed il Dicastero Romano che prescrisse ai suoi Missionari l’inserimento delle culture locali e l’ordinazione sacerdotale ed episcopale di persone idonee di ogni cultura e nazione. In India, la Congregazione de Propaganda Fide voleva attuare questo suo programma missionario e, con la nomina del bramino Matteo de Castro a Vescovo, darne un esempio qualificante… Su tale retroscena bisogna leggere questo libro che il Sorge offre al pubblico italiano, basandosi sulle principali fonti archivistiche e sulla bibliografia essenziale riguardanti tale argomento, guidando il lettore con mano sicura attraverso il ginepraio delle complicazioni giurisdizionali, con il suo caratteristico stile, così affascinante, celebre e tanto apprezzato.(Dalla Presentazione di Josef Metzler) -
Epistemologia ed economia
Fra le scienze cosiddette umane, l’economia è quella che, a tutt’oggi, sembra aver raggiunto il più perfezionato stadio di teorizzazione, e ha contestualmente maturato una notevole consapevolezza dei problemi epistemologici incontrati a livello fondazionale e applicativo. Queste sue caratteristiche la rendono particolarmente interessante per chiunque intenda affrontare la problematica relativa alla metodologia delle scienze umane, facendone un punto di riferimento imprescindibile in tal senso. Il volume raccoglie dodici saggi, dedicati a diversi aspetti della tematica in questione, con particolare riguardo ai problemi della causalità e della razionalità, nonché all’analisi concettuale delle leggi e delle teorie economiche. -
Dopo Mill. Metodo e scienza nell'Inghilterra tardovittoriana
Dopo Mill si aprì in Inghilterra una lunga stagione scientifica e filosofica che preparò il terreno alla rivoluzione analitica di Russel, di Moore, di M. Keynes. I percorsi di ricerca di questo volume intendono mostrare come il tessuto epistemologico di quella stagione fosse costituito dall’intreccio di metodo e scienza. La crisi della filosofia miliana e l’incontro con Darwin, sullo sfondo del clima culturale dell’Inghilterra tardovittoriana, sollecitarono W.S. Jevons, J. Venn, W.K. Clifford, K. Pearson, J.N. Keynes, W.E. Johnson ad andare oltra la certezza induttiva e a incamminarsi sulla strada delle ipotesi, della probabilità, dell’evidenza empirica. La recente tradizione filosofica e scientifica inglese registrava così, fra Otto e Novecento, un passaggio importante che introduceva novità di rilievo sul piano del rigore logico, della chiarezza concettuale, dell’antidogmatismo. -
Progetto musicologia. Vol. 1
INDICE: PROGETTO IN PROGRESSO.PROPOSTE DI CORSI:1) Come è musicale l’uomo? (Gruppo 1).2) Come sviluppare con la musica il potenziale terapeutico insito in noi e nelle nostre attività (Gruppo 2).3) Una teoria musicale fondata sulla competenza musicale comune (Gruppo 3).4) Essere Rock (Gruppo 4).VERSO UN NUOVO PARADIGMA DI STUDI MUSICALI. -
Morandi
“Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale”, scrive Montale in Ossi di seppia, “siccome i ciottoli che tu volvi,/mangiati dalla salsedine;/scheggia fuori del tempo, testimone/di una volontà fredda che non passa./Altro fui: uomo intento che riguarda/in sé, in altrui, il bollore della vita fugace…”. Questi versi suggestivi offrono una prima chiave di lettura per accostarsi alla sintesi morandiana fra un’armonia apparentemente lontana dagli eventi della storia artistico-culturale, e una filtrata, ma calda osmosi con essi, che ne fanno una delle testimonianze più alte dell’arte novecentesca. Come Cézanne cerca l’unione suprema dei valori visivi e di quelli mentali, così Morandi vuole compendiare la “volontà fredda”, cioè il senso di una razionalità formale armonica e tagliente, con il “bollore della vita fugace”, vale a dire l’emozione di una matericità che talora vorrebbe sommergerla, pur facendo prevalere via via l’uno o l’altro termine nelle varie fasi del suo percorso. Così, nei primi anni ha il sopravvento la componente eidetica o mentale, in sintonia con le poetiche del primo Novecento; il periodo metafisico segna a sua volta il raggiungimento pieno della forma, tersa e astrale; ma gli anni Venti gettano l’oggetto giù dal piedistallo, facendolo scendere un po’ alla volta dalla classicità formale di “Valori Plastici” all’anticlassicità dei cosiddetti “valori primari”; nel decennio successivo si registra la maggiore adesione alla materia, che sottopone le opere ad un leggero, continuo sisma; gli anni Quaranta e Cinquanta cercano la sintesi formale, portano al massimo i valori tonali e introducono la strategia seriale, che accorpa gli oggetti in famiglie e trasforma il tavolo morandiano in una scacchiera dalle infinite combinazioni; la volontà di riduzione giunge al culmine negli ultimi anni, dove assumono un ruolo fondamentale acquerelli e disegni, cui spetta il compito di costruire dissolvendo, di cucire senza ordire, in un universo segnico di intensa vibrazione.Questo libro segue l’opera di Giorgio Morandi (Bologna, 1890-1964) passo per passo, interpretandone i frutti nel contesto storico-culturale in cui prendono vita, con continui raffronti alla situazione artistica italiana e internazionale: vengono analizzati i rapporti con l’avanguardia d’inizio secolo e con la pittura locale, le analogie e le differenze rispetto alle metafisiche di de Chirico e di Carrà, le relazioni con le poetiche di Novecento, del Realismo magico e dell’Astrattismo, i rimandi alla cultura antinovecentista degli anni Trenta, le corrispondenze a distanza con l’informale, in una tensione che miscela in profondità oggetto e processo, gli incontri sotterranei e impercettibili con la tensione concettuale e il rigore minimalista. Il pensiero pittorico morandiano rivela così, pur nell’apparente stasi, una continua capacità innovativa e una ricca, profonda inquietudine, che lo collocano nel cuore più vivo e segreto della ricerca contemporanea. -
Le réseau phonique et le sens. L'interaction phono-sémantique en poésie
Après une période feconde en théorisations et analyses dominées par la figure et les écrites de Roman Jakobson, les études sur la poesie traversent depuis un certain temps une phase de relative stagnation. On peut voir dans l’adoption des présupposés théoriques et méthodologiques jakobsoniens l’une des causes qui ont déterminé cette situation. En effet, ils ont contribué a delimiter, après l’avoir élargi, l’horizon de la recherche en ce domaine… -
Antony and Cleopatra
INDICE: A.Lombardo, Tradurre Antonio e Cleopatra.K.Elam, “Here is my space”: la teatralizzazione della storia in “Antony and Cleopatra”.R.Zacchi, Dryden alla corte di Cleopatra.R.Mullini, “Fatale monstrum”: note sul fascino di Cleopatra.M.Tempera, Narrazione e descrizione in “Antony and Cleopatra”.R.Nicolai, Cleopatra, Cinecittà, 1963.J.Mc Rae, “A strumpet and her fool” ruolo e recita: note per una regia di “Antony and Cleopatra”.D.Hirst, My other elements: adattamento di “Antony and Cleopatra”.L.Caretti, Recitare Cleopatra. -
Pedagogia della musica: un panorama
L’educazione musicale è scienza o arte? Quali rapporti intercorrono tra ricerca teorica e prassi educativa nell’ambito musicale? In definitiva, quali fondamenti e articolazioni possono sottendere una «Pedagogia della musica»? Partendo da una sollecitazione di Mario Piatti e reagendo ad un suo testo programmatico, studiosi ed esperti di diversa estrazione propongono un insieme vario e articolato di risposte a queste ed altre domande. Ne risulta un fascio di prospettive e orizzonti inediti si questo campo di interesse vitale per chi opera nei circuiti dell’educazione-formazione-istruzione musicale. Completa il panorama un’ampia bibliografia, sistematica e ragionata. -
I dipartimenti pedagogici
La ricostruzione della genesi della sperimentazione dipartimentale permette di chiarire il dibattito che, parallelamente ha affrontato i problemi relativi alla costituzione dei Dipartimenti di Scienze dell’Educazione, evidenziando quali fossero le indicazioni, non sempre concordanti, sulle loro finalità e sulla loro organizzazione. La ricerca che il volume presenta analizza anche l’attuale situazione dei dipartimenti “educativi”, il loro atteggiamento nei confronti della ricerca e della didattica, la loro articolazione interna, le opzioni sottese a questa articolazione. Dall’analisi nascono considerazioni ed interrogativi riguardanti l’identità della cultura pedagogica, considerando che essa deve necessariamente fare i conti con una competenza epistemologica che si collega alle varie forme della ricerca (teorica, storica, empirico-osservativa, sperimentale, comparata) in cui si articola l’impegno di indagine nella complessa materia formativa, ma si gioca anche a livello istituzionale a partire dai dipartimenti e dai dottorati, senza escludere né le istanze didattiche, né le esigenze di formazione che emergono dai diversi settori della vita civile e sociale. L’istituzione del dipartimento è certamente un importante traguardo, ma, da sola, non appare sufficiente a modificare funzione e ruolo dell’Università e, anzi, in assenza di altri cambiamenti le sue potenzialità innovative rischiano di venire attenuate e ridotte. -
L' amore borghese. Lettura registica de «Gl'innamorati» di C. Goldoni. Indagine critica, disegno strutturale, influssi
L’amore borghese affida alla pagina scritta la lettura registica de «Gl’innamorati» di Carlo Goldoni, sottopone cioè il testo goldoniano a quella prima interpretazione del regista che è alla base di ogni messinscena e ogni volta le conferisce un’impostazione inconfondibile e individuale. Con linguaggio visivo, attraverso una rigorosa analisi critico-strutturale, l’Autrice studia, scena dopo scena, lo sviluppo del rapporto amoroso fra i due protagonisti in connessione con il microcosmo borghese che li circonda, e al contempo ricostruisce necessità, influenze, stimoli che hanno portato Goldoni a scrivere questa commedia, opera di svolta nell’attività teatrale del Veneziano. Di Eugenia, Fulgenzio e gli altri vengono analizzate, con humour e un pizzico di suspense, le caratteristiche, la valenza scenica, le ascendenze e anche la psicologia. Così filtrati, meditati, i dieci personaggi rinascono, dopo la lettura registica, pronti per la scena. -
Mani e parole della violenza
Le mani. Le parole. Un uomo. Una donna. Ecco i quattro elementi, i personaggi, gli ingredienti dello straordinario atto unico di Alessandro Bosi. Un uomo ha tragicamente strangolato una donna che diceva indicibili parole. Le mani di un uomo? Le parole di una donna? È l’uomo che ha ucciso con le sue mani? È la donna che si è uccisa con le sue parole? Nel drammatico monologo di Alessandro Bosi si trovano varie risposte, accenni di diverse risposte possibili. A volte la risposta sembra quella più tradizionale, che vede la persona, il soggetto psicologico, in una sorta di unità e identità col proprio corpo, braccia, gambe, mani, orecchie, cervello, mente. Altre volte però sembra che le mani, le parole, si emancipino dal loro ruolo strumentale, ancillare, per diventare i soggetti autonomi delle loro azioni. Non sono l’uomo, la donna, che fanno gli atti delle mani, gli atti delle parole, ma al contrario, sono gli atti di parola, gli atti delle mani che fanno gli uomini e le donne. -
Atlante urbanistico. Archivio informatico dei dati urbanistici
La legge 6 di riordino istituzionale, detta alcuni capisaldi per la Provincia come ente intermedio di programmazione. Tra questi il piano territoriale di coordinamento infraregionale e la verifica di conformita’ dei PRG che richiamano ad una conoscenza continua e pressoche’ perfetta dell’evoluzione del territorio provinciale, del suo uso effettivo, del suo sviluppo.A questa esigenza da tempo individuata hanno lavorato i tecnici della Provincia di Bologna, dando luogo ad una collaborazione proficua per intensita’ e durata tra il Servizio Assetto del Territorio e il Centro Elaborazione Dati, confluita in questo Atlante Urbanistico Provinciale. Si tratta di un archivio dinamico dei dati urbanistici comunali che nell’ambizione di amministratori e tecnici vuole assumere dignità di primo indispensabile passo verso un vero e proprio sistema informativo territoriale a scala provinciale.