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Società multiculturale, diritti, Costituzione. Una prospettiva realista
Il presente volume raccoglie una serie di articoli, scritti nell’arco di cinque anni dal 1994 al 1999, che trattano di problemi teorico-giuridici legati alla società multiculturale. Nonostante questi lavori siano stato originariamente il risultato di ricerche e occasioni scientifiche diverse, in questa raccolta sono stati variamente rielaborati e rappresentano l’espressione di una riflessione unitaria sul tema. (dalla ‘Prefazione’ dell’Autore) -
Prose della volgar lingua. L'aeditio princeps del 1525
La prima edizione delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo apparve a Venezia nel 1525. Il trattato si rivelò subito decisivo per la cultura italiana, che vi trovò la certezza di una codificazione dell’italiano come lingua letteraria di dignità non inferiore a quella delle lingue classiche perché fondata sull’imitazione dei classici del volgare, Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa. Una soluzione della “questione della lingua” tale da influenzare per secoli, nel bene e nel male, la cultura e la civiltà stessa dell’Italia. Per Bembo la princeps del 1525 fu il punto di arrivo (provvisorio) di una lunga riflessione sul problema della lingua e della letteratura volgari, partita almeno dalle edizioni aldine de Petrarca e Dante da lui curate a inizio secolo. Ma la documentazione del percorso elaborativo che sfocia nell’edizione è oggi affidata esclusivamente alla testimonianza del manoscritto autografo delle Prose, il codice Vaticano latino 3210, in sé e nel suo rapporto con la princeps. Solo da qui si possono ricavare indicazioni su «come ha lavorato Bembo» per le Prose. Questa edizione della princeps delle Prose della volgar lingua fruisce dell’apporto del codice vaticano per dar conto, in modo completo e formalmente strutturato, del processo di elaborazione sottostante all’edizione del 1525. Il testo della princeps è rigorosamente riproposto nel suo assetto linguistico e grafico, così da testimoniare con esattezza le consuetudini del Bembo nello stesso tempo codificatore e scrittore di prosa volgare. Il sistema di rappresentazione formale dell’elaborazione, che supera la tradizionale rigida divisione tra testo e apparato grazie ad un articolato corredo paratestuale di segni e stili tipografici, proietta sul testo della princeps la stratigrafia del codice vaticano e insieme distingue lo «spazio di variazione» della stampa rispetto al risultato finale dell’elaborazione nel manoscritto. Integrato da un essenziale apparato, il sistema permette di avere sott’occhio sinotticamente, pagina per pagina, la spettrografia della formazione del testo, con riscontro immediato sia dei modi della variazione, sia della dialettica tra varianti e invarianti. Assumono così perspicua evidenza i molteplici movimenti correttori, che dimostrano come soprattutto la parte grammaticalmente precettistica del trattato sia venuta costituendosi per tappe, attraverso aggiunte, soppressioni e ripensamenti, e come Bembo abbia applicato dinamicamente alla propria stessa scrittura le regole esposte nelle Prose, anche sulla base di una sempre più approfondita conoscenza della lingua dei poeti e prosatori antichi. -
Fuga dalla storia. Il paradigma «Pace-sviluppo-democrazia» nel post-comunismo e nei dopoguerra dei Balcani
Guerre sanguinose e continui conflitti politici hanno accompagnato lo sfaldamento della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia. Particolarmente cruenta è stata la guerra civile che si è sviluppata in Bosnia ed Erzegovina, conclusasi senza un vero e proprio vincitore ma che oggi, grazie soprattutto all’impegno dell’Unione Europea, rappresenta un banco di prova per la costruzione di una società diversa, in cui i rapporti sociali ed economici siano differenti da quelli del passato. Proprio in questo paese, dove convivono tre popolazioni e tre differenti religioni si cerca di costruire un nuovo tipo di società multietnica e asimmetrica, mai conosciuta fino ad ora: il problema centrale non può continuare da essere quello di tracciare nuovi confini, bensì accettare e gestire quelli esistenti in un quadro di sviluppo economico regionale, senza il quale nessun piccolo paese può sopravvivere. Solo tenendo presente il paradigma “pace-sviluppo-democrazia”, i diversi stati nati dallo scioglimento jugoslavo potranno affrontare con esito favorevole il percorso dalla guerra alla pace ma anche dai regimi monopartitici a sistemi realmente democratici. -
Circal de giudéizi. Santarcangelo di Romagna nell'esperienza culturale del secondo dopoguerra. Letteratura (E')
“E’ circal de giudeizi”, “Il circolo del giudizio”. Non e’ noto a chi spetti formalmente la paternita’ della denominazione, ma la sua intonazione antifrastica, irriverente, canzonatoria e il contrassegno dialettale ben definiscono alcuni tratti, almeno, delle fisionomia di quel gruppo di giovani, stravaganti intellettuali che a Santarcangelo di Romagna, nel comune orizzonte politico della ricuperata liberta’, dell’irragionevole ottimismo e delle great expectations del secondo dopoguerra, diedero avvio ad una avventura culturale destinata non gia’ ad esaurirsi nel giro di pochi anni, come sarebbe inevitabilmente avvenuto di tante altre concomitanti esperienze di ‘lavoro culturale’ della provincia italiana, ma ad evolversi in un fecondo intreccio di relazioni e di sviluppi, cosi’ da lasciare, ben al di la’ dei confini della ‘piccola patria’, durevoli, sensibili tracce nella vita letteraria ed artistica italiana del secondo dopoguerra. -
Circal de giudéizi. Santarcangelo di Romagna nell'esperienza culturale del secondo dopoguerra. Cinema e televisione (E')
“Santarcangelo. Inizio degli anni quaranta. Un gruppo di giovani discute di poesia di fronte alla Casa del fascio. Il poeta oggetto del contendere e’ Gabriele D’Annunzio. Passa Tonino Guerra e apostrofa: ma che D’Annunzio! Leggete Montale! Bisogna leggere Montale! Sulla domanda senza risposta: chi e’ Montale? la discussione termina e il gruppo, mestamente si scioglie. Qualche giorno dopo Raffaello Baldini, uno di quelli che parlavano di D’Annunzio, va da Guerra e gli chiede se ha qualcosa di sto’ Montale. Tonino gli allunga una copia degli “Ossi di seppia” e, in seguito, una delle “Occasioni”. Lello impara a conoscere Montale e incontra, per la prima volta – parole sue – un poeta del quale non doveva fare il riassunto in prosa il giorno dopo a scuola, un poeta non in antologia ma nella versione integrale di un suo libro. L’aneddoto, raccontato da Lello Baldini con l’estro che lo contraddistingue restituisce in maniera efficace il clima della Santarcangelo di quegli anni. Gli anni in cui si formo’ il cosiddetto “Circal de giudeizi” (Circolo del guidizio). Ovvero un gruppo di giovani intellettuali che in seguito si distensero in diversi campi artistici…”. (dal Cap.1: “Due o tre cose che so di loro”) -
Introduzione alla statistica
Esiste un neologismo anglosassone, ‘innumeracy’, per indicare le difficolta’ che molti incontrano nel comprendere e nel trattare in modo corretto le informazioni di tipo quantitativo. La lettura dei giornali, o una visione anche distratta di molti programmi televisivi, mostrano come questa difficolta’ sia assai diffusa: siamo quotidianamente vittime di percentuali che non sommano a cento e di grafici artisticamente costruiti che pero’ non dicono nulla…Questa situazione, come si capisce, non e’ ammissibile, e l’ “innumeracy” deve essere superata appropriandosi dei concetti di base, utilizzando ad esempio strumenti come questo: un libro breve, che tenta di occuparsi del nocciolo dei problemi…un libro che, nella sua natura essenzialmente “non-enciclopedica”, sara’ forse utile anche a chi, se pure per la prima volta e al di fuori di un corso di studi, desideri avvicinarsi allo studio delle tecniche di base della Statistica. -
Imparare dalle cose: la cultura materiale nei musei
“Gli oggetti sono manufatti culturali, costruiti in una data forma dalla società che ne fa uso. Modificano il mondo e noi lo scopriamo e ridefiniamo costantemente attraverso di essi … Le macchine agiscono sul mondo modificandolo più ancora della maggior parte degli oggetti, e ricreano continuamente un mondo nuovo, solo in parte basato sui rapporti sociali di quello vecchio. Le macchine occupano un posto chiave nella società industriale, nel punto di intersezione delle interazioni tra gruppi e tra individui, e pertanto rappresentano i manufatti culturali più rivelatori. Le macchine sono la cultura materiale della politica, se per politica intendiamo l’interazione tra gruppi di persone.”Questa, la filosofia dei saggi qui raccolti, scritti da studiosi, conservatori e operatori museali che lavorano su e con gli oggetti, partendo da discipline diverse al fine di connettere la cultura materiale con la storia dell’arte e della tecnologia, con l’archeologia, l’antropologia, la geografia umana, gli studi sul folklore e altri campi ancora che si avvalgono di testimonianze materiali. Come scrive uno degli autori, l’interpretazione degli oggetti, come la comprensione di una lingua, è un processo e non una rivelazione: occorrono tempo e un lungo lavoro, nel quale è di grandissima importanza la partecipazione multidisciplinare ma, soprattutto, l’ “apprendistato oggettuale”, ossia l’incontro personale con l’oggetto. In questo contesto assumono una connotazione nuova anche le problematiche di museologia e museografia sia quelle tradizionali sia quelle legate all’avvento delle nuove teconologie informatiche e multimediali: come diventa ‘leggibile’ l’oggetto esposto al museo? Qual è il rapporto tra visibile e invisibile nell’oggetto? Quale è la relazione tra documento scritto e documento tridimensionale nella ricerca? Se vogliamo dare consistenza al museo in quanto istituzione capace di trasmettere conoscenza, in quanto argine potenziale alla deriva della civiltà verso funzioni restaurative e compensatorie, esso dovrà cercare i modi per connettere tra loro impressioni sensoriali e forme razionali di elaborazione, per cancellare la parcellizzazione della realtà in ambiti tra loro apparentemente separati e promuovere la riflessione in termini di percezione storica. In tal senso, questo libro si pone a fondamento di una nuova prospettiva per gli studi museologici sulla cultura materiale.Sommario:Ringraziamenti.* Fredi Drugman – Imparare dalle cose.* Tomas Maldonado – Musei e opere alla scoperta del futuro.* Raimonda Riccini – Le cose che si fanno intelligenti.* Jacques Maquet – Oggetti: strumenti e segni.* Robert B. Gordon – L’interpretazione dei manufatti nella storia della tecnologia.* Steven Lubar – Politica delle macchine. Lettura politica dei manufatti tecnologici.* W. David Kingery – I sistemi tecnologici e alcune implicazioni riguardanti continuità e cambiamento.* Jules D. Prown – Cultura/Materiale. “Agricoltori” e “allevatori” possono continuare a essere amici?* Joseph J.Corn – Imparare dalle cose è un mito? Storia della tecnologia e pratica degli oggetti.* Ursula Winter – La cultura industriale: i problemi di estetica nei musei della tecnica e dell’industria.* Susan Sellers – Spose meccaniche.* Howard P. Segal – I musei tecnologici: prospettiva di un docente.* Andrea Silvestri – Le collezioni storiche del Dipartimento di Elettrotecnica: morte e trasfigurazione.Gli autori, le autriciFontiDa: MUSEI E OPERE ALLA SCOPERTA DEL FUTURO di Tomas... -
Roberto Ardigò, il positivismo e l'identità pedagogica del nuovo Stato unitario
La vicenda intellettuale di Roberto Ardigo’ rappresenta emblematicamente la lunga stagione del positivismo italiano, offrendo l’orizzonte concettuale per la costruzione dell’identita’ ideale della cultura laica nell’Italia postunitaria. Si tratta di un complesso itinerario, insieme speculativo ed educativo, che viene a profilarsi nel costante intreccio tra filosofia, psicologia, etica e pedagogia, proprio nel porre attenzione alle modalita’ conoscitive e apprenditive del soggetto. Queste saranno considerate alla base di un modello di didattica funzionale alla societa’ italiana ottocentesca, nell’assegnare alla scuola il compito di formare il carattere degli italiani. Evidenziando, in particolare, i termini di confronto con la compagine positivista italiana ed europea, da cui emergono convergenze ma anche forti elementi di differenziazione, l’autrice coglie i nodi problematici di una riflessione che tradisce ambivalenze di fondo fra caso/necessita’, possibilita’/certezza, determinismo/autonomia. Momenti, aspetti, problemi vengono cosi’ analizzati a partire dalle pubblicazioni ardighiane, operando al tempo stesso un raffronto con gli scritti inediti, i materiali di lavoro, gli appunti delle lezioni liceali e universitarie del filosofo. -
L' uomo fra natura e cultura. Arnold Gehlen filosofo delmoderno
L’uomo costruisce la sua vita nell’intelligenza e la stabilizza nelle istituzioni. A differenza dell’animale non ha rapporto diretto con l’ambiente, ma deve passare per il mondo per arrivare a se stesso. Cosi’, quando nella “era della tecnica” gli apparati prendono il posto delle istituzioni e la cultura si indebolisce, allora torna a farsi valere il lato naturale dell’esperienza. Per questo oggi viviamo nell’epoca della “fine della storia”, nella quale – almeno a livello di massa – gli impulsi prevalgono sui sistemi di disciplina. La riflessione di Gehlen sul moderno prende corpo in una trama problematica i cui referenti sono lo spirito oggettivo hegeliano, la volonta’ di potenza nietzschiana, l’idea di ascendenza deweyana di circolo dell’azione, la contrapposizione schopenaueriana di rappresentazione e idea. Il nostro mondo, tanto che lo si consideri come irreversibilmente in crisi che come eta’ di transizione, puo’ essere fatto oggetto di indagine scientifica perche’ innanzitutto viene interpretato in base a categorie desunte dalla tradizione filosofica. -
Musica e suoni dell'ambiente
Oggi, dopo trent’anni di ricerche ed esperienze condotte a Vancouver dal compositore e teorico canadese R.Murray Schafer, lo studio del paesaggio sonoro ha sviluppato numerose elaborazioni teoriche e indagini sul campo. I ‘soundscape studies’ si sono ormai estesi a numerose aree del mondo e, contemporaneamente alla loro espansione geografica, si sono arricchiti di contributi spesso originali e affascinanti, ma inevitabilmente eterogenei. il presente volume ha lo scopo di permettere al lettore di costruirsi un proprio percorso nella materia. Il volume e’ diviso in tre parti che rispecchiano le attuali attivita’ nell’ambito della nostra tematica: la prima parte contiene riflessioni teoriche condotte da varie angolazioni; la seconda parte documenta alcuni aspetti del lavoro sul campo; nella terza parte vi e’ una panoramica su progetti ed esperienze artistiche collegate al tema, insieme ad alcune considerazioni sulle modalita’ di inserimento di quelle esperienze nel lavoro didattico. -
El espanol de las artes y de los bienes culturales. Con CD-ROM
El español de las artes y de los bienes culturales es un curso multimedial de lengua y cultura para el autoaprendizaje del español. Se sugiere que quines lo utilicen tengan conocimientos de nivel elemental. El curso esta estructurado en: a) Siete unidades en la que se puede observar la trayectoria de la cultura espanola hasta nuestros dias en un conjunto del 26 lectures. Cada lectura lleva sus correspondientes ejercicios con sulución y autorrección; b) Laboratorio de escritura, para potenciar la competencia discursiva escrita; c) Al Habla: parte en la que se puede grabar la propria voz y ejercitarse en la competencia oral. -
The challenge of party political funding: comparative perspective
“L’Universo è scritto in lingua matematica enon lo si pu? intendere se non se ne impara la lingua”, scriveva Galileo. Maper dare corpo nella mente a una “Immagine” dell’Universo, pur senza pretesadi verità ultima, può forse bastare una fervida fantasia stimolata da unafavola…e, ovviamente, tanta curiosità da parte di chi la legge. Il librocontiene racconti fantastici di personaggi (come neutrini e protoni) del mondoinfinitivamente piccolo delle particelle subnucleari che si muovono nel mondoinfinitivamente grande delle immense strutture celesti (come spazi interstellarie intergalattici). L’intento è far riflettere su alcuni affascinanti misteri delCosmo e, contemporaneamente, rendere accessibili concetti di Fisica modernatramite una lettura piacevole e adatta a tutti. Le particelle sono leprotagoniste di queste favole moderne e durante le loro avventure nello spazioci parlano dell’Universo di possibili nuove scoperte e dei mutamenti culturaliche queste porterebbero con sè. -
La France au quotidien. Societé, langue et culture à travers les articles des journaux
Il volume presenta una selezione di articoli e interviste che riflettono i comportamenti e le preoccupazioni dell’attuale società francese. La maggior parte dei testi, di argomento sociale, politico, economico o culturale, sono stati pubblicati su “L’Express”, una rivista d’attualità molto diffusa in Francia. Altri provengono da “Phosphore”, un periodico rivolto particolarmente ai liceali. Ogni testo è accompagnato da un consistente repertorio di materiale pedagogico: strategie di lettura, approfondimenti sul lessico e sulle connotazioni culturali, esercizi di comprensione globale e specifica. Associando l’insegnamento della lingua straniera ad una serie di preziosi approfondimenti sulla società e sulla cultura francese contemporanea. “La France au quotidien” è nello stesso tempo un libro di lettura e di “civilisation”, un libro di conversazione e di composizione. Esso si rivolge agli studenti difrancese, quelli di Liceo e quelli di Lingue Straniere, ma anche agli studenti di altri corsi universitari che devono destinare alcuni crediti ad una lingua straniera, secondo i nuovi programmi ministeriali.SOMMAIRE Avant-propos. Introduction. * PREMIER ESSAI(Modernisation en panne a’ la tour Eiffel.) * LAFRANCE, TERRE D’ACCUEIL? (Histoire de l’immigration enFrance. / L’integration per le vote?.) * LES FRANCAISS’AMUSENT (Le roller glisse sur le bitume. / Le bonheurfrancais: se cultiver.) * LA PAROLE AUX FEMMES (Douzefemmes de pouvoir parlent du pouvoir.) * UNE SOCIETE’ ENMOUVEMENT (La presse et les faire-part du Pacs. / Lescoulisses du gout. / Jack Lang domptera-t-il le “mammouth”?. /Nicole Notat: “Le patronat ne nous a pas pris enotage”.) * LES PRESIDENTS ET LA POLITIQUE (Lepresident et le fantome du General. / Mitterrand, la France,Israel et les juifs. / De Gaulle.) * PLEINS FEUX SUR L’ILEDE BEAUTE’ (La Corse et la Republique.) * LA LANGUE DEMOLIERE (Tous bilingues, you too. / La guerre desdicos.) * LE PETIT ECRAN ET LE SEPTIEME ART (Latelevision publique reste en tete. / Special Cannes. Luxe, intoxet gros contrats. / Renoir francais.) * UN AUTRE REGARD SURLE MUSEES (La pub entre au musee’. / Tresorsd’Homme.) * CEUX QUI CONSTRUISENT LA FRANCE (L’espritNouvel. / Christian de Portzamparc.) * PARIS ET LAPEINTURE (Le Vieux Crabe, le Tigre et les Nympheas. /L’aventure fauve. / Braque. Au-dela’ du cubisme.) CORRIGESDEL ARTICLES LISTE DEL ARTICLES. -
Le strutture dello spaziotempo. Vol. 1
La materia affrontata in questo volume si può sommariamente riassumere sotto l’etichetta «Relatività ristretta con elementi di relatività generale». Gli «elementi di relatività generale» sono introdotti seguendo una linea espositiva particolare, che non richiede l’uso del formalismo completo della teoria. Con l’introduzione di questi elementi si intende far sì che anche gli studenti che si fermano al conseguimento della laurea triennale in Fisica ricevano nel corso del curriculum degli studi un’informazione generale sulla teoria relativistica della gravitazione. Il secondo volume è concepito per essere utilizzato nel biennio successivo. Il terzo volume si occupa di argomenti avanzati. Altri elementi caratterizzanti sono la sottolineatura del carattere generale di quello che deve essere considerato, ben più che una teoria dell’ultima ora, un capitolo preliminare della Fisica, in quanto definisce il quadro generale al quale devono conformarsi le teorie fisiche specifiche, come, per esempio, la dinamica e l’elettromagnetismo; nonché la sottolineatura della base sperimentale degli stessi principi generali che lo informano e delle proprietà geometriche che è necessario attribuire al continuo spaziotemporale. Da qui la scelta del titolo.SommarioPremessa.1. Il quadro generale2. Idee e strumenti di base3. Riesame critico4. Lo spaziotempo di Minkowski5. Estensione formale6. Dinamica7. Elettromagnetismo8. GravitazioneSoluzioni degli esercizi proposti. -
Didattica generale
Il concetto di “insegnante ricercatore”, nucleo cruciale di una didattica che intende proporsi come avanguardia e insieme come prassi generalizzata della scuola dell’autonomia, si identifica, nei capitoli del presente testo, con quello di “insegnante competente”, concetto che, peraltro, tiene le radici ben salde ad un humus culturale storicamente consolidato. L’insegnante competente si configura come insegnante ricercatore allorquando e’ in possesso non solo di conoscenze disciplinari , ma anche di capacita’ didattiche e metacognitive, cioe’ sa riflettere sulle proprie scelte programmatiche e sulle pratiche di insegnamento con un habitus mentale e pratico di dinamicita’ e relazionalita’. Questo stile implica, come sua componente fondamentale, la capacita’ di comprendere come le modalita’ di insegnamento si traducono in apprendimenti di competenze, non solo attraverso le funzioni dell’intelligenza ma anche di quelle cognitivo-emotive come la motivazione e la soddisfazione sociale scolastica. Allievi competenti e insegnanti ricercatori possono trovare un terreno piu’ favorevole direalizzazione se l’istituzione scolastica di appartenenza si configura anch’essa come istituzione con specifiche caratteristiche di competenza e prende coscienza della necessita’ di procedere intenzionalmente in tale direzione. Per raggiungere tali obiettivi e’ dirimente ipotizzare e costruire forme di raccordo non occasionali tra i saperi della Didattica generale e quelli delle Didattichedisciplinari.INDICEIntroduzione, di Vanna Gherardi eMilena Manini.1. Didattica generale e didattica disciplinare. Alcuneproposte per la formazione degli insegnanti. (MIlana Manini)2.Professionalita’ nell’insegnamento. (Vanna Gherardi)2.1 L’insegnante ela ricerca.2.2 L’insegnante ricercatore.2.3 L’insegnantericercatore per un sistema di qualita’.2.4 Le vie di fuga dallaprofessionalita’.2.5 Ricerca e didattica. Sulla formazione continuadegli insegnanti. (2.5.1 Quando la normativa anticipa la professionalita’.Il caso della programmazione. / 2.5.2 Il perche’ di una formazionericorrente.)3. Competenze in educazione. (Milena Manini)3.1Premessa.3.2 Bambini e adolescenti competenti, insegnanticompetenti.3.3 L’istruzione competente. (3.3.1 Alcuni Preliminari. /3.3.2 L’istituzione scolastica come organizzazione)3.4 L’istituzionecompetente: criteri di identificazione.4. Processi educativi.Competenze e consapevolezze. (Vanna Gherardi)4.1 Insegnamento econtesto.4.2 Questioni di metodo. La prospettivacostruttivista.4.3 Dentro l’apprendimento. Costruire una conoscenzacondivisa.5. Conoscere a scuola. Il problema della motivazione degliallievi. (Vanna Gherardi)5.1 Insegnante, allievi, sapere.5.2 Ilclima nella classe.5.3 Motivare a scuola. (5.3.1 Il dubbio comemovente)5.4 La dispersione scolastica come esito dellademotivazione.5.5 L’apprendimento reciproco e il ‘cooperativelearning’ tra le strategie motivazionali.5.6 Volonta’ emotivazione.5.7 Alcune strategie didattiche.Riferimentibibliografici.Dall’Introduzione…Il dibattito e le proposte relative alla formazione degli insegnanti appartiene a processi culturali,politici, pedagogici di lunga durata, sia in ambito nazionale, sia internazionale, ma gli anni cruciali in cui sono state elaborate le lineeattualmente in vigore, peraltro non definitive, sono state quelli inizialidel 1970 e del 1990. Sono infatti del 1973 la legge n.477 e del 1974 ilD.P.R. n.417 a stabilire che la formazione degli insegnanti di ogni ordine egradi sia ‘universitaria e completa’ e del 1990 la legge n.341, sul riordinodella docenza universitaria, che contiene anche le norme relative allaformazione dei docenti di scuola secondaria inferiore e superiore (oltrealla previsione di un corso di laurea apposito per insegnanti di scuoladell’infanzia e elementare). Viene qui sancito, a livello legislativo, cosi’esplicitamente per la prima volta, che tutti i laureati di qualsivogliaFacolta’ o Corso di laurea universitario che intendano intraprendere laprofessione di insegnante abbiano l’obbligo di frequentare, dopo la laurea,una Scuola di Specializzazione biennale caratterizzata da un percorso distudi... -
Spazio e tempo nella letteratura russa del Novecento
Dedicato agli studenti e agli studiosi di letteratura russa, questo volume si riallaccia ad uno dei temi piu’ attuali della letteratura russa contemporanea: la ricerca della propria identita’ spazio-temporale e il tentativo di definire il senso della travagliata esperienza storica della Russia e del singolo individuo. Non a caso nella presentazione si fa esplicito riferimento al cronotopo di Bachtin: ‘I contrassegni del tempo si dispiegano nello spazio, e lo spazio si interpreta e si misura col tempo’. Cio’ e’ dimostrato ad abundantiam dalla varieta’ degli interventi e dall’attualita’ degli autori piu’ rappresentativi del secolo, oggetto dei diversi contributi: da A.Andreev a G.Semenov, da A.Sinjavskij a M.Bulgakov, da I.Brodskij a V.Erofeev, da A.Checov a A.Platonov, da V.Suskin, M.Veller, V.Pe’cuch a A.Melichov a V.Pelevin, dalla numerosa schiera di sensibili e originali scrittrici, quali G.Scerbatova, L.Petrusevskaja e L.Ulickaja alle meno note S.Prokof’eva e O.Adamova-Sliozberg. Questa miscellanea si pone come ideale prosecuzione e approfondimento del volume ‘La letteratura russa contemporanea. Autori Opere Tendenze” (CLUEB, 1998). -
Le stelle: nascita, evoluzione e morte
Attraverso un linguaggio il piu’ possibile semplice ed accattivante, in questo volume si cerca di dare una risposta ad alcuni interrogativi che ognuno di noi si sara’ sicuramente posto almeno una volta nella sua vita: cosa sono le stelle, cos’e’ il Sole, perche’ brilla. L’autore non si limita a descrivere questi oggetti celesti, ma li inquadra in un piu’ vasto scenario astronomico quel e’ l’insieme delle galassie che compongono l’Universo, cercando di coinvolgere il lettore in un affascinante viaggio nello spazio e nel tempo. Naturalmente queste pagine non hanno la pretesa di chiarire tutti gli interrogativi, ma certamente vogliono essere un mezzo per suscitare nel lettore il desiderio di un approfondimento, senza paura di dover affrontare testi tecnici, corredati anche di un doveroso formalismo matematico. -
Reti del territorio per la sostenibilità ambientale
Da sempre le infrastrutture, elemento portante del tessuto insediativo, sono viste come componenti determinanti per lo sviluppo economico e le trasformazioni del territorio; l’obiettivo di questo studio e’ verificare se – ed in quale modo – esse possano avere un ruolo nell’orientare tali dinamiche in termini ambientalmente sostenibili. L’impianto metodologico adottato utilizza il concetto di rete come supporto alla conoscenza del territorio e prende l’avvio da un esame accurato delle connotazioni attraverso le quali le reti hanno costituito un elemento determinante nella configurazione della morfologia degli insediamenti. Questa base di conoscenza viene poi applicata alle prospettive della pianificazione, enucleando l’apporto di ogni tipologia di rete al raggiungimento della sostenibilita’; si rafforza così la centralita’ delle reti (ed in particolare delle reti di greenway) come strumento di riassetto e sviluppo dei territori a vario titolo interessati, come occasione preziosa per tradurre i concetti e gli obiettivi di sostenibilita’ ambientale in misure operative finalizzate all’innalzamento della qualita’ del territorio, procedendo non tanto attraverso una semplificazione dei problemi, ma attraverso un’attenta analisi delle interconnessioni fra le molteplici componenti della citta’ e del territorio. -
Argomenti di statistica descrittiva
In questo volume vengono trattati i principaliargomenti della statistica descrittiva che caratterizzano la prima parte deicorsi istituzionali di Statistica. L’esposizione degli aspetti teorici e’corredata dalla sistematica presentazione di applicazioni statistiche collegatea problematiche concrete, al fine di porre in risalto, e di fare assimilarecriticamente allo studente che per la prima volta si accosta a questadisciplina, il nesso imprescindibile tra tecnica statistica e realta’ fenomenica indagata. Introduzione. 1. RILEVAZIONE,CLASSIFICAZIONE E DISTRIBUZIONI STATISTICHE 1. La rilevazionestatistica e il piano della rilevazione. (1.1 Il censimanto dellapopolazione e la rilevazione delle forze lavoro). 2. La classificazionee le distribuzioni statistiche. 3. Schemi di classificazione edistribuzioni statistiche semplici. (3.1 Schemi di classificazione percaratteri quantitativi. / 3.1.1 Seriazioni di numerosita’ e di frequenze. /3.1.2 Seriazioni di ripartizione, di graduazione e di concentrazione. / 3.2Schemi di classificazione per caratteri qualitativi.) 4. Schemi diclassificazione per associazione di caratteri e distribuzioni statistichedoppie. 5. Cenni sulla rappresentazione grafica; le distribuzioniteoriche. 2. LE MEDIE 1. Considerazioni introduttive. 2.Definizioni generali di media. 3. La media aritmetica. (3.1 Alcuneproprieta’ della media aritmetica) 4. La media geometrica. (4.1 alcuneproprieta’ della media geometrica) 5. La media armonica. 6.Espressione generale dei valori medi di potenze. 7. la mediana ed altremedie di posizione. 8. La moda ed il valore di poziore. 9.Considerazioni conclusive. 3. I RAPPORTI STATISTICI 1. Ilconfronto fra i dati statistici. 2. I rapporti statistici. (2.1Rapporti di composizione. / 2.2 Rapporti di coesistenza. / 2.3 Rapporti diderivazione. / 2.4 Rapporti di densita’ e rapporti di estensione. / 2.5Rapporti indici. / 2.6 Rapporti di durata e rapporti diripetizione.) 4. I NUMERI INDICI DEI PREZZI E DELLE QUANTITA’ 1. Inumeri indici semplici. (1.1 Alcune proprieta’ dei numeri indici semplici. /1.2 La scelta della base e sue trasformazioni.) 2. I numeri indicicomposti. 3. I numeri indici composti dei prezzi. (3.1 I numeri indicicomposti dei prezzi come medie di indici semplici. / 3.1.1 Medie semplici divariazioni elementari. / 3.1.2 Medie ponderate di variazioni elementari. /3.2 I numeri indici composti dei prezzi nella impostazione del Gini: cenni./ 3.3 Proprieta’ dei numeri indici dei prezzi di Laspeyres, di Paasche e diFisher. / 3.4 Calcolo dei numeri indici dei prezzi di Laspeyres, di Paaschee di Fisher.) 4. I numeri indici composti delle quantita’. 5. Gliindici dei prezzi calcolati dall’Istituto nazionale di statistica. 5.INDICI DI VARIABILITA’, DI MUTABILITA’ E DI CONCENTRAZIONE 1. Lavariabilita’: considerazioni introduttive. 2. Le differenzemedie. 3. Gli scostamenti medi. (3.1 La varianza e la devianza) 4.Relazioni tra differenze medie e scostamenti medi. 5. La distribuzionenormale. (5.1 La distribuzione normale standardizzata). 6. Gli indicirelativi di variabilita’. 7. La concentrazione e gli indici diconcentrazione: aspetti definitori. 8. Il rapporto di concentrazione didel Gini. 9. Una formulazione algebrica del calcolo grafico delrapporto di concentrazione. 10. Relazione tra rapporto diconcentrazione e differenza media. 11. La mutabilita’ dei caratteriqualitativi: indici di eterogeneita’ ed indici di omogeneita’. 6. LARAPPRESENTAZIONE ANALITICA DELLE DISTRIBUZIONI STATISTICHE 1.Considerazioni introduttive. 2. Il metodo dei minimi quadrati. 3.Il metodo dei momenti. -
Storia della medicina. Per il corso di laurea triennale per infermieri
Nel processo di tecnologizzazione e di socializzazione che ha caratterizzato gli ultimi tre secoli della nostra storia, occupa un posto centrale la figura dell’infermiere, che si e’ caratterizzata progressivamente, trovando in Florence Nightingale (1823-1910), la fondatrice dell’assistenza ai malati in senso moderno, un modello esemplare di riferimento. La storia di questa figura professionale in realta’ e’ molto antica: gia’ nel Medioevo cristiano il “servus infimorum”, religioso e laico, si occupava del servizio all’interno degli ospedali, senza una distinzione troppo netta tra la cura del corpo e la cura dell’anima. Con i progressi della medicina si e’ verificata una crescente assunzione di requisiti tecnici. La necessita’ di un’istruzione precisa e dettagliata verra’, nel corso del tempo, registrata in una normativa e nella fondazione di Scuole destinate alla formazione del personale infermieristico, che, oltre a essere depositario di sempre maggiori acquisizioni scientifiche e tecniche, propone attitudini e comportamenti indispensabili nella gestione del malato.