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Avvocatura e teoria del diritto
La figura dell'avvocato è tradizionalmente trascurata nella teoria del diritto. I suoi protagonisti sono piuttosto il legislatore, il giudice e l'autoproclamatosi ""scienziato"""" del diritto, il professore. Legislatore e giudice importanti perché decidono, il professore stimato perché """"conosce"""". Ma l'avvocato, ahinoi, né decide né """"conosce"""". Troppo """"pratico"""" per essere """"scienziato"""", troppo di parte per decidere e produrre diritto. Cosicché per esempio Friedrich Carl von Savigny ne ha una pessima considerazione. Ma anche Hans Kelsen o Herbert Hart non sono da meno. Di lui non si parla. Nondimeno l'avvocato rimane lì al centro dell'esperienza giuridica, che è la controversia, e con lui gli interstizi nei quali si presenta talvolta drammaticamente il dilemma morale non a lato, bensì dentro del diritto. Di ciò si occupa o dovrebbe occuparsi la deontologia della professione forense, la cui riflessività giusfilosofica è però, soprattutto in tempi di giuspositivismo, considerevolmente bassa. Ed allora è la filosofia morale che ne tratta, ed intelligentemente e finemente. Innanzitutto oggi nel mondo anglo-americano. Katherine Kruse ci parla di un ultimo sviluppo degli studi di """"legal ethics"""" (la nostra deontologia per l'appunto), sviluppo promosso dalla teoria e filosofia del diritto."" -
Comunicare il territorio nell'era digitale
Nonostante il periodo di crisi, in Italia sono circa un milione e 10mila gli occupati nel settore turistico. Il contributo del turismo al prodotto interno lordo è di 161,2 miliardi di euro pari ossia al 10,3% del Pil totale del Paese, nello specifico 63,8 miliardi di euro direttamente derivanti da attività turistiche e 97,4 miliardi dall'indotto. Anche solo uno sguardo a questi dati ci dà la misura di come il Turismo sia fondamentale per l'economia di un Paese e, a cascata, per un territorio, soprattutto se ricco di attrazioni monumentali, paesaggistiche ed eventi che possono richiamare l'attenzione di chi viaggia e vuole conoscere luoghi e partecipare ad eventi. Ma la risorsa turismo non è illimitata, anzi, in tempi di crisi si assottiglia sempre di più in valore assoluto. Sta alla capacità dei vari territori attrarre verso di sé i flussi che altrimenti vengono ""fagocitati"""" da chi è in grado di articolare un'offerta migliore e più allettante per chi decide di spostarsi. Per visitare e godere, per le ragioni più disparate, di quanto un territorio ha da offrire. Ma non si può avere """"curiosità"""" di vivere ciò che non si conosce. Per questo la comunicazione del territorio, intensa come insieme di attività mirate a promuovere un luogo, a tutelarne l'immagine, a fortificarne il brand, diventa di fondamentale importanza."" -
Il diritto alla privacy nell'esperienza giuridica statunitense ed europea
Il processo di globalizzazione, l'evoluzione delle tecnologie, l'""invadenza"""" della rete internet e gli attuali problemi di sicurezza nazionale e di ordine pubblico sono soltanto alcuni tra i tanti fattori che hanno posto la questione privacy al centro del dibattito politico, sociale e giuridico degli ultimi decenni. Nell'odierna società dell'informazione il concetto di privacy è inscindibilmente legato al diritto alla protezione dei dati personali, il quale ha avuto una sua consacrazione nei testi normativi nazionali ed internazionali. Il diritto alla privacy non s'identifica più con il the right to be let alone di statunitense memoria, ma viene individuato, negli U.S.A. e nei sistemi europei analizzati, nel diritto ad un pieno controllo delle proprie informazioni personali. Tale identificazione è il punto di approdo di una evoluzione concettuale che ha arricchito di significati nuovi una nozione, quella di privacy, che si è caratterizzata e si caratterizza ancora per la sua mutevolezza contenutistica e per la capacità di racchiudere in sé una serie di esigenze multiformi, la cui tutela richiede un costante adeguamento alla incessante sequenza di innovazioni tecnologiche e sociali."" -
Quale diritto?
Il libro considera essenzialmente una questione nodale, forse la questione nodale del diritto, attraverso la quale passano necessariamente tutte le altre. Lo fa in maniera articolata e, sotto taluni aspetti, inusuale sulla scia di un approccio classico al tema giuridico di cui, oggi, si avverte sempre più la necessità. Anche per uscire risolutivamente dalle secche del vecchio giuspositivismo senza cadere in sue nuove, sempre nascoste e ancor più assurde riproposizioni. Il lavoro ""prova"""" che l'ordinamento giuridico non può essere la condizione del diritto, essendone al contrario il prodotto. Ciò emerge considerando il rapporto giustizia/legalità, diritto/diritti umani, le questioni del """"realismo"""" del Codice civile come il problema delle fonti sostanziali e formali del diritto penale. Ancor più considerando che l'esperienza giuridica è epifania non del diritto come """"imposizione sovrana"""" ma del diritto come determinazione di ciò che è giusto."" -
Catarsi e giudizio
L'opera costituzionale di Calamandrei, Spinelli, Foa, introdusse essenziali elementi di critica filosofica dei modelli arcaici e repressivi del giudizio penale; ma l'attuale ordinamento si riferisce ancora ad un campo di elaborazione specialistico, prevalentemente tecnico, ed è la risultante di una visione conflittuale del diritto, in cui dominano funzioni numeriche e antagonistiche. ""Catarsi e giudizio"""" tende a formare un ampio catalogo di tesi per la critica dei molti residui inquisitori del diritto processuale penale: nelle conclusioni del testo, attraverso codici e richiami filosofico-letterari di diritto naturale, si realizza un radicale programma di rinnovamento delle categorie che formano l'essenza del giudizio."" -
Destinazione di beni ad uno scopo. Contributo all'interpretazione dell'art. 2645 ter c.c.
Gli atti di destinazione sono da sempre un tema controverso che impone all'interprete di confrontarsi con una molteplicità di figure legali e istituti non sempre fra loro di agevole raccordo. L'art. 2645 ter c.c., introdotto con l'art. 39 novies del decreto legge n. 273 del 2005, convertito in legge n. 51 del 2006, si propone quale perno di una nuova riflessione su concetti quali destinazione, separatezza e autonomia dei patrimoni, limitazione della responsabilità patrimoniale. -
Diritto, neuroscienze, scienze della cognizione
Nel produrre una comprensione sempre più profonda dei meccanismi che governano il comportamento umano, le neuroscienze e le scienze della cognizione acquistano rilevanza tanto per la teoria quanto per la pratica giuridica. Temi quali la graduazione della responsabilità penale, la verifica dei presupposti rilevanti per l'adozione di misure di tutela destinate a soggetti con limitate capacità di agire, la declinazione stessa dei diritti della persona rappresentano solo un'esemplificazione dello scenario di ricerca originato dall'incontro tra diritto, neuroscienze e scienze cognitive. A tutto ciò si aggiunge, nel quadro di una più ampia riflessione sul rapporto fra scienza e diritto, la prospettiva di un supporto scientifico agli strumenti giuridici di prevenzione di comportamenti illegali o di promozione di comportamenti prosociali. Il volume si propone di alimentare un dibattito interdisciplinare intorno a questi temi: studiosi di diritto, scienze cognitive e scienze sociali ne discutono proponendo prospettive diverse, identificando interrogativi e nuovi scenari di ricerca. -
Il ruolo della causa nell'attuale esperienza giuridica
La difficoltà di individuare un concetto organico di causa del contratto rende il tema tra i più affascinanti del diritto civile; ma, al contempo, uno dei più complessi da esaminare. Analizzando la nozione di causa del contratto si riscontra che l'istituto non è da considerarsi come un «fuor d'epoca». In dottrina, il dibattito inerente l'origine, l'essenza e la definizione della nozione di causa costituisce il bagaglio giuridico delle diverse esperienze che molto spesso sono infedeli a quell'imprudente esperimento di sistemazione del metodo dogmatico, che è stato gradualmente abbandonato dagli studiosi più accreditati. In tanti hanno teorizzato la riduzione di valore della causa; malgrado ciò, l'istituto ha resistito contrastando gli atteggiamenti anticausalisti. Ad oggi la diatriba sulla causa è incentrata tra la metafora della sua morte e della sua resurrezione. La giurisprudenza più recente sembra aver abbandonato ricostruzioni oggettive a favore di ricostruzioni soggettive volte ad individuare caso per caso la presenza o meno della causa negoziale, con la conseguenza di arrivare a ritenere che anche modelli contrattuali tipici potrebbero essere nulli per illiceità della causa. In particolare, è stato affermato che la causa sarebbe sintesi degli interessi reali che il contratto stesso è diretto a realizzare (al di là del modello, anche tipico, adoperato). Sintesi (e dunque ragione concreta) della dinamica contrattuale e non anche della volontà delle parti. La causa può essere considerata anche sotto una nuova prospettiva verificando l'effettività della possibilità di desumere la nullità del contratto, argomentandola dal rilievo della mancanza di causa. Una simile operazione potrebbe essere dispiegata, essenzialmente, per accreditarne l'effettività e trova riscontro positivo in un'ampia e significativa casistica. È fuor di dubbio che l'analisi e l'approfondimento della causa siano stati influenzati da molteplici ragioni che ne hanno condizionato gli approcci e i risultati; tra esse vi sono ragioni sia di carattere storico, quale effetto delle influenze normative di esperienze straniere, sia motivi di natura ideologica, come i condizionamenti che la concezione di uno Stato dirigista ha avuto, tra l'altro, anche nell'ambito del diritto. -
Gli atti di destinazione ex art. 2645-ter c.c. e la meritevolezza degli interessi
L'introduzione dell'art. 2645 ter c.c. comprova che la tendenza del nostro tempo è quella di affidare all'autonomia privata un più ampio spettro d'azione, valorizzando la meritevolezza degli interessi non lucrativi, moralmente e socialmente apprezzabili. La peculiarità degli interessi di cui si fanno portatori le categorie di beneficiari menzionate dalla disposizione in esame può giustificare, da un canto, il sacrificio della posizione dei creditori del disponente, dall'altro, un ripensamento della tradizione del numerus clausus dei diritti reali. La meritevolezza ha attitudine a realizzare forme di controllo dell'autonomia privata, traducendosi in giudizio di valore sull'atto e sugli scopi perseguiti, avendo riguardo all'effetto di destinazione (che coinvolge direttamente il bene) ed all'effetto di separazione (che coinvolge le posizioni giuridiche soggettive dei terzi creditori del disponente). Tale giudizio implica un esame comparativo degli interessi che vengono in rilievo, da condurre nell'alveo della ragionevolezza, quale verifica sulla funzione, all'esito di un controllo di adeguatezza tra mezzo adoperato, scopo perseguito e patrimonio residuo del disponente, in attuazione del progetto solidaristico, onde assicurare la prevalenza della dimensione esistenziale. -
Contributi critici di diritto civile
«Contributi critici di diritto civile» raccoglie scritti di avvocati, magistrati, notai e professori universitari, ognuno di essi appieno impegnati nella rispettiva professione e, quindi, evidentemente, con un proprio approccio ai temi affrontati, con un proprio angolo visuale. Molti di essi, come d'altronde gli stessi Curatori, hanno avuto, in primo luogo, una formazione e un'esperienza di studio e di ricerca nell'università, da alcuni tutt'ora coltivata, prima di intraprendere una professione forense. -
Energia è sviluppo
L'energia elettrica è una componente fondamentale per la nostra società; la sua produzione è un'attività imprenditoriale che ha un mercato interessante per chi decide di investirvi. Oggi, i continui incrementi di domanda, la minore disponibilità di combustibili fossili e la necessità di sviluppare le reti di trasmissione, suggeriscono di andare verso una generazione diffusa dell'energia, utilizzando le fonti rinnovabili e le nuove tecnologie smart. Ciò apre il mercato della produzione e distribuzione dell'energia ai piccoli e medi imprenditori locali, diffondendo la ricchezza generata da tanti investimenti e allargando la base dei possibili investitori. ""Energia è sviluppo"""" propone modelli e strumenti che consentono agli attori locali (amministratori, imprenditori, cittadini) di progettare e realizzare lo sviluppo del proprio territorio, e di cogliere le opportunità economiche legate alla produzione e distribuzione di energia."" -
Il nuovo diritto dei consumatori. Ediz. italiana, francese, inglese e tedesca
L'analisi del contesto socio-economico nell'ambito del quale si è evoluta la legislazione consumeristica in Cina, sino alla Novella del 2014, condotta attraverso la comparazione linguistica e giuridica consente di svolgere una riflessione sul rapporto fra tutela del mercato e tutela del consumatore e più in generale sulle caratteristiche che conformano il modello ordinamentale cinese. -
I diritti degli animali
Attivista per i diritti umani, fine letterato, vivacissimo pubblicista, fondatore della Humanitarian League, ma soprattutto convinto sostenitore della causa animale, Henry S. Salt è stato il primo autore ad aver affrontato sistematicamente la questione del riconoscimento dei diritti animali. Precursore delle odierne teorie liberazioniste, Salt ha ispirato Peter Singer ed il suo Animal Liberation, opera manifesto dell'animalismo moderno. In Animals' Rights, Salt, seguendo il solco già tracciato da Jeremy Bentham, analizza il problema dello sfruttamento degli animali proiettando in chiave interspecifica i principi di uguaglianza e fratellanza. Sodale di personalità come George Bernard Shaw ed Edward Carpenter, influenzò notevolmente il pensiero della propria generazione, lasciando il segno anche nella formazione del giovane Gandhi. -
Arte e finanza
Il presente lavoro è un contributo per chi, pur occupandosi di arte e cultura, deve confrontarsi con temi quali la gestione di imprese culturali e, in particolare, gli aspetti di natura finanziaria. Guidare con efficacia un'impresa attiva nel mondo della cultura richiede molte competenze che spesso esulano dagli aspetti più squisitamente artistici e di creazione di valore culturale ma sono necessarie al successo dell'attività. Il testo esplora gli elementi più rilevanti legati alla gestione delle imprese culturali e si addentra nelle tematiche di natura finanziaria ed economica legate al mondo della cultura e al mercato dell'arte. Promuovere la cultura nel nostro Paese significa partecipare al processo di rilancio di un'economia che soffre gli effetti di una crisi che non accenna a mitigarsi e diviene oggi un'esigenza primaria essendo il nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico la ""energia pulita"""", come il professore Emanuele lo chiama da tempo, dell'Italia e il perno per rilanciare la crescita. Nella seconda edizione sono stati rivisti, aggiornati e arricchiti i contenuti della precedente ed è stato inserito un capitolo sul """"Decreto Cultura"""" voluto dal ministro Franceschini sulla scia delle proposte che erano presenti già nella prima edizione del libro."" -
Le parole che restano
Con questo libro, che offre una selezione di articoli pubblicati su alcuni quotidiani negli ultimi quindici anni e di scritti d'occasione dello stesso periodo, Massimo di Lauro torna ancora una volta su alcuni temi dominanti nella sua riflessione di avvocato e di giurista. Ma l'elemento di maggiore interesse racchiuso nel volume non sta tanto nella varietà dei temi esplorati e nella rievocazione di alcune grandi toghe del passato, quanto nel filo conduttore che unisce i vari scritti, riconducibile ad alcune idee di fondo che esprimono bene la personalità dell'autore e la sua fede nella professione di avvocato. -
Appalto
Gli innumerevoli profili applicativi legati alla disciplina dell'appalto privato ricevono organica sistemazione nell'impianto trattatistico dell'opera. Particolare attenzione è dedicata alle piú recenti tendenze dottrinali e giurisprudenziali e all'individuazione di soluzioni adeguate ai mutamenti dell'impalcatura ordinamentale e della realtà economica. L'approccio all'istituto, oltre a determinare inevitabili interferenze con le principali questioni di teoria generale del contratto, è condotto nel prisma di un sistema delle fonti normative la cui complessità, oggi, impone di andare oltre il mero riferimento al Codice civile. Diventa perciò centrale, anche in tema d'appalto, calibrare l'interpretazione di norme e vicende alla luce di principi apicali (ad es., quello di proporzionalità) che sono diventati patrimonio comune dei giuristi contemporanei. -
Autonomia negoziale e vincoli negli atti di destinazione patrimoniale
La ricerca propone un ripensamento della materia degli atti di destinazione costitutivi di vincoli reali, la cui meritevolezza rappresenta non soltanto un'espressione del positivo esercizio dell'autonomia negoziale, ma anche un ""vincolo """" alla stessa. I vincoli di destinazione d'uso si compenetrano in un rapporto dialettico tra pubblico e privato, in funzione di utilità pubblica, sociale o individuale (artt. 2645-ter e quater c.c.). I temi più attuali sono riletti alla luce delle due nuove norme, che sollecitano l'esigenza di ricondurre ad una lettura unitaria la complessità delle manifestazioni negoziali all'origine di regimi atipici e funzionalizzati di beni. La destinazione attraversa il sistema del diritto civile in una dimensione multisettoriale e multilivello, che spazia dalle situazioni soggettive reali (ad es. di rilevanza ambientale, paesaggistica e culturale) a quelle personali e familiari, sino alla gestione della crisi di impresa. I vincoli reali di destinazione sono qualificabili come oneri reali, accomunati dalla meritevolezza degli interessi riferibili a persone ed enti beneficiari, pubblici o privati."" -
Il cammino dei diritti dell'uomo
Il filo rosso che lega la ricerca è dato dalla convinzione che il grado di civiltà e di maturazione di un ordinamento giuridico si misuri in base alla sua capacità di garantire a tutte le persone la titolarità e l'effettivo godimento dei diritti umani. Il lavoro raccoglie e analizza i momenti più significativi del cammino di affermazione di tali diritti nella tradizione giuridica occidentale. -
Le parole della quotidianità
Il volume nasce da una riflessione terminologica sull'uso dei termini nei vari ambiti con i quali il parlante comune interagisce quotidianamente e nei quali è costretto ad operare scelte lessicali e stilistiche mirate su vari livelli di comunicazione. All'interno di tale riflessione, si è inteso lavorare in particolare sui differenti aspetti del vivere giornaliero, evidenziando quali sono le ""giuste parole"""" per definire un concetto, un'attività o una pratica. Se, da un lato, sono noti, infatti, i contorni sfumati che separano lingua comune e linguaggi specialistici ed è altrettanto riconosciuta l'articolazione in due dimensioni, orizzontale e verticale, all'interno degli stessi linguaggi specialistici, spesso, dall'altro lato, si trascurano le difficoltà insite nella comunicazione che il parlante può incontrare quotidianamente alla lettura di un testo che abbonda di termini, la cui comprensione non è né immediata, né facilmente accessibile. Il lavoro è stato condotto dai collaboratori in lingua francese, inglese e spagnola afferenti ai Dottorati di ricerca in terminologia e all'Ufficio di Supporto ai Servizi linguistici dell'Università degli Studi di Napoli """"Parthenope""""."" -
La giustizia arbitrale
Il volume offre un inquadramento della giustizia arbitrale in una visione interdisciplinare diretta a sollecitare una riflessione scientifica attenta sia ai profili teorico-ricostruttivi che agli aspetti pratico-applicativi dei diversi procedimenti arbitrali. In particolare, l'opera mette in luce i vantaggi e le potenzialità della giustizia arbitrale e gli ampi spazi di operatività che ad essa possono oggi riconoscersi. Superando taluni rilievi dogmatici che spesso hanno impedito l'accesso all'arbitrato in determinati ambiti (es. successione testamentaria), una specifica attenzione è dedicata ai principi costituzionali che intrinsecamente connotano le diverse forme di arbitrato, al loro inquadramento sistematico ed ai loro rapporti con i sistemi di ADR, alle tipologie di clausole arbitrali, al trasferimento della clausola compromissoria, ai doveri deontologici e alla responsabilità degli arbitri, alla disciplina del procedimento arbitrale, nonché ai tratti caratterizzanti l'arbitrato internazionale e le diverse forme di arbitrato in ambito societario, assicurativo, amministrativo, sportivo, consumeristico e degli appalti (privati).