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Province e territorio
Nell'attuale lunga congiuntura politica ed economica sono in corso nel nostro Paese processi di ridefinizione delle forme organizzative e amministrative dei territori alla scala infraregionale. Motivazioni e modalità con cui tali processi si stanno realizzando sono caratterizzate da emergenza, debolezza dei riferimenti analitici che dovrebbero portare alla riorganizzazione, assenza di visione complessiva di lungo periodo. In particolare, per quanto a noi pianificatori più interessa, sono di fatto messe in discussione forme e strumenti per la pianificazione dell'area vasta insieme ai presupposti di autonomia di governo dei territori su cui gli stessi sono fondati; e questo senza che siano previste adeguate alternative. Problemi analoghi interessano altri Paesi, segnatamente la Spagna, dove sono di fatto messe in discussione forme fino a ieri consolidate di autonomie di governo (il caso della Catalogna è di particolare rilievo) a causa delle crescenti difficoltà economiche e delle politiche di ""aggiustamento strutturale"""" imposte a livello internazionale prima agli Stati e, a catena, trasferite fino al livello locale."" -
Conservazione della garanzia patrimoniale e abusi del creditore
Il lavoro affronta la tematica dell'""abuso del diritto"""" in relazione all'impiego dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Dall'osservazione delle concrete relazioni intersoggettive emerge che, talvolta, il creditore utilizza gli strumenti conservativo-cautelari, di diritto comune e di diritto speciale, per realizzare obiettivi pratico-giuridici che, nella sostanza, trascendono dalla funzione alla quale essi sono preposti dalla legge, arrecando un danno sproporzionato e, in taluni casi, del tutto ingiustificato, al debitore. Una prospettiva ermeneutica ed applicativa assiologicamente orientata, in forza della quale l'interesse del creditore va sempre bilanciato con quello del debitore, impone la necessità di individuare, all'interno del sistema normativo, il """"giusto rimedio"""" a tali condotte. In quest'ottica, il ricorso alla """"Drittwirkung"""" dei principi costituzionali ed europei consente di prospettare soluzioni operative, che appaiono essere le piú adeguate rispetto alle peculiarità delle singole fattispecie esaminate."" -
La persona tra identità e socialità
Nel nostro ""mondo fluido"""" impegnarsi per tutta la vita nella costruzione di un'identità è diventata un'impresa incerta e difficile. L'identità, come è stata definita, è un vestito da indossare e mostrare in pubblico e non da mettere da parte o da tenere nascosto. Approfondire oggi il tema dell'identità personale significa, pertanto, cogliere un momento essenziale del processo che tende ad assicurare all'individuo una tutela sempre più intensa ed efficace della sua personalità. L'uomo se non intende assistere passivamente all'invasione della sua sfera privata, di cui è geloso custode, ancor meno è disposto ad abdicare alle prerogative che lo contraddistinguono, che lo caratterizzano e che ne fanno un essere sempre diverso dai suoi simili. """"Essere se stessi"""" costituisce, quindi, un interesse inalienabile dell'uomo: non è possibile rinunciarvi senza rinunciare alla stessa libertà, nel senso di avere la garanzia che ciascuno possa essere se stesso, possa considerarsi """"persona unica"""" tra gli altri."" -
Profili di legalità e legittimità del diritto internazionale penale
La creazione di un sistema di giustizia penale internazionale suscita in dottrina due contrapposti atteggiamenti: il primo, entusiasta, per il quale il diritto internazionale penale è foriero di grandi sviluppi e conquiste ideali per l'umanità, il secondo, fortemente scettico, che ritiene tale sistema affetto da un grave deficit di legittimazione. Per una parte della dottrina, inoltre, il sistema istituito con il Trattato di Roma è manifestazione del 'diritto penale del nemico', perpetuazione di un modello di giustizia dei vincitori, dei potenti. Aderendo all'orientamento che ha evidenziato come l'esclusione dalle garanzie del diritto per talune persone - matrice comune del 'diritto penale del nemico' e della società totalitaria - sia solo il primo passo della strategia politica che conduce ai campi di concentramento, emerge come il diritto internazionale penale sia l'esatto contrario del diritto penale del nemico, giacché evita che si regredisca alla situazione di fatto dell'hostis, in cui si trova l'autore non punito di crimini di massa. -
Connessioni tra contratti e obblighi di rinegoziare
Lo studio muove dalla analisi del collegamento negoziale volontario, quale emerge nella ricostruzione tradizionale, e si rivolge all'approfondimento delle tecniche ermeneutiche di accertamento e di controllo del fenomeno, in una prospettiva funzionale tesa a valorizzare, di volta in volta, le peculiarità dell'unitas multiplex nella direzione, tuttavia, non del consueto effetto caduca torio a cascata, bensí della possibile conservazione di effetti. In tale contesto si innesta la valutazione dinamico-sistematica dell'operatività degli obblighi di rinegoziare di fonte legale o convenzionale, quali rimedi idonei a tutelare, a fronte di sopravvenienze, l'interesse alla prosecuzione sia del singolo rapporto, sia dello stesso in combinazione con gli altri, senza pregiudicare né comprimere la posizione di soggetti terzi rispetto a ciascun frammento contrattuale, ma attualizzando, secondo razionalità e coerenza, le manifestazioni complesse dell'agire negoziale in relazione al sopraggiunto mutamento di circostanze. -
Strumenti e applicazioni di informatica giuridica
L'utilizzazione del computer da parte degli studenti di diritto, degli avvocati e degli operatori del diritto in genere è oramai un dato di fatto. In oltre trent'anni si sono fatti passi da gigante nel settore dell'informatica giuridica e, contestualmente, anche nell'ambito del diritto dell'informatica. Il testo affronta i fondamentali argomenti che debbono necessariamente far parte del bagaglio conoscitivo del giurista che, a tutti i livelli, sia esso studente, avvocato, magistrato o anche operatore del diritto, abbia in animo di utilizzare professionalmente il computer nell'ambito del diritto. In particolare, il testo si occupa della ricerca di documentazione giuridica con il computer (risorse elettroniche on-line a pagamento sul Web e disponibili gratuitamente su siti e portali web), degli strumenti di validazione e trasmissione dei documenti informatici (firme elettroniche, posta elettronica certificata, validazione temporale) e degli strumenti e delle procedure informatiche per il processo telematico (civile, tributario, penale). -
Ius in silico. Diritto, computazione, simulazione
La riproduzione della realtà o l'esplorazione di scenari ipotetici in silico, cioè all'interno di una simulazione al computer, costituiscono oggi un tratto distintivo della società dell'informazione, della sua cultura, del modo in cui in essa si fa ricerca scientifica, si costruiscono percorsi didattici, ci si relaziona con la tecnologia e, attraverso di essa, con il mondo. Il volume propone un'analisi delle possibili intersezioni tra diritto, scienza giuridica e simulazione affiancando l'identificazione di contesti applicativi con la riflessione sul possibile impatto del paradigma simulativo sui metodi e gli obiettivi della scienza giuridica. L'opera è strutturata in due sezioni. La prima è dedicata all'esame delle questioni teoriche e metodologiche sollevate dal tema affrontato. La seconda presenta due casi di studio incentrati, rispettivamente, sullo sviluppo di modelli simulativi destinati all'analisi di fenomeni sociali di potenziale interesse per il diritto e sulla progettazione di un ambiente online per la simulazione didattica del processo civile. -
La responsabilità penale dello psichiatra
Il tema della responsabilità colposa dello psichiatra per atti autoaggressivi del paziente va inquadrato tra i settori di particolare complessità del diritto penale della medicina, sia per il medico, sia per il giudice chiamato a valutarne l'operato. Le indubbie speculiarità riguardano la colorazione contenutistica della posizione di garanzia e riflettono le controverse istanze che governano la scienza di riferimento, soprattutto a fronte dell'avvenuto superamento di quella visione custodialistica, che sfociava in un paternalismo spinto e che ancora riecheggia in alcuni atteggiamenti degli operatori psichiatrici ed in talune prese di posizione della giurisprudenza. -
L'infedeltà patrimoniale
Questo lavoro intende indagare intorno all'infedeltà patrimoniale come ipotizzabile modalità di aggressione al patrimonio, ponendo nel debito risalto il dato secondo cui esistono, ad oggi, nel nostro ordinamento, alcune fattispecie di infedeltà già inserite nel settore del c.d. diritto penale economico; anzi, quest'ultimo è proprio il settore in cui è maggiormente avvertita l'esigenza di punire condotte sleali, senza sconfinare nel pericoloso terreno della mera sanzionatorietà. Il settore patrimonialeeconomico, infatti, si presenta particolarmente adatto ad una considerazione dinamico-funzionale del bene giuridico, anche in connessione alla titolarità, in molti casi, superindividuale del bene. Si pensi alla materia fallimentare, societaria, bancaria, della finanza pubblica, ivi compresa quella tributaria: si tratta di ambiti di tutela relativi a notevoli interessi patrimoniali privati e pubblici che, tradizionalmente, malgrado il riconoscimento sempre crescente della loro significatività sotto il profilo giuridico-penale, presentano aspetti notevolmente problematici sia dal punto di vista dommatico che politico-criminale. -
La comunione in generale
Lo studio della contitolarità dei diritti reali nella sua configurazione di comunione ordinaria (caratterizzata dai due elementi inderogabili della organizzazione in quote singolarmente alienabili e della soggezione a scioglimento) consente di osservare le diverse comunioni tipiche a regime speciale con uno sguardo d'insieme e di individuare tra di esse collegamenti, affinità, differenze. L'argomento impone un'attenzione ai precedenti storici senza la quale risulta difficile comprendere le scelte legislative operate dal codice civile vigente e il silenzio di questo in ordine a talune forme di appartenenza collettiva simili più a fantasmi della dottrina che ad assetti capaci di incidere stabilmente sullo statuto dei beni che ne sono oggetto. Mentre lo schema della comunione ordinaria stenta ad adattarsi alla contitolarità di alcuni diritti reali diversi dalla proprietà (specie laddove questi siano suscettibili di concorso) l'evoluzione dell'utilizzo diacronico con modalità turnaria si è rivelata nei tre decenni recenti terreno di elezione per offrire una configurazione giuridica alla multiproprietà. -
La risoluzione per mutuo dissenso
Il mutuo dissenso costituisce una figura negoziale dagli incerti confini, con riguardo alla quale il legislatore non ha fornito una disciplina dettagliata in grado di dissipare i dubbi circa i vari profili che le risultano sottesi. L'esigenza di un approfondimento sulla fattispecie in questione si rende peraltro necessaria alla luce della sempre maggiore attenzione che gli interpreti stanno rivolgendo al mutuo dissenso. Il presente lavoro mira, dopo aver dato conto dei vari orientamenti dottrinali sul tema, a inquadrare il mutuo dissenso nell'ambito del fenomeno negoziale su cui incide, qualificandolo quale contratto risolutorio di un precedente contratto. -
Costruire l'Italia
Il volume raccoglie una serie di contributi che analizzano il principio di unità, a partire dalla dimensione che esso ha assunto nelle vicende storiche che hanno condotto dalla divisione politica della Penisola alla formazione dello Stato unitario, fino alla Costituzione del 1948 e alle scelte con essa compiute, in termini di unità e indivisibilità della Repubblica, di tutela dei diritti individuali, di promozione delle autonomie locali, e del rapporto tra unità politica e unità giuridica. Il senso e la portata della costruzione di un ordine giuridico comune emergono da un confronto tra impostazioni culturali e tecniche di indagine differenti, che inducono gli autori ad illuminare le correnti di pensiero che hanno accompagnato il processo di unificazione, i riflessi prodotti sulle codificazioni di fine Ottocento, il ruolo giocato dall'idea di nazione nell'edificazione degli Stati europei contemporanei e l'evoluzione che quell'idea ha conosciuto nell'ultimo secolo. -
Proprietà e diritto europeo
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di studio su ""Proprietà e diritto europeo. Dopo il Trattato di Lisbona"""", svoltosi a Reggio Calabria nei giorni 11-12 ottobre 2013. Il problema dell'armonizzazione degli ordinamenti europei anche nella materia proprietaria (nonostante il c.d. """"principio di neutralità"""" sancito dall'art. 345 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in forza del quale """"I trattati lasciano del tutto impregiudicato il regime di proprietà esistente negli Stati membri"""") comincia ad essere avvertito come un nodo ormai ineludibile. E a far maturare vieppiù tale consapevolezza ha certamente contribuito l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, e in particolare la previsione dell'art. 6 del TUE, secondo il quale i diritti le libertà e i principi contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (tra cui il diritto di proprietà, disciplinato nell'art. 17) acquistano lo stesso valore giuridico dei Trattati."" -
Locatio ad longum tempus
Locazione e rapporti reali di godimento nella problematica del diritto comune. -
Joan Baez
La vita di Joan Baez è ricostruita minutamente ed eruditamente dall'autrice, che ad essa intreccia la rievocazione delle proprie personali vicende dall'Europa al Pacifico, quale ammiratrice non solo della cantante, ma anche della militante non violenta, della collaboratrice di Martin Luther King, della pacifista scomoda e tenace. Rievocando ora le vicende dell'artista e il suo affermarsi nel mondo, ora la sua partecipazione ai momenti cruciali delle lotte per i diritti civili negli Stati Uniti e del movimento contro la guerra nel Vietnam, Alessandra Chiappano restituisce un quadro ampio, didascalicamente chiaro, del confluire nel patrimonio culturale dei folksingers di quasi un secolo di storia americana, cantata dai poeti erranti in fuga dalle campagne deserte del dust bowl e timidamente speranzosi prima nelle politiche del New Deal, e poi nell'opera dei presidenti che, da Johnson a Obama, sembravano segnare nuove tappe nella democratizzazione della società statunitense. -
La libertà e/è il nulla. Ontologia originaria
La libertà o è radicale o non è. La lotta per questa rivendicazione costitutiva della persona umana si scontra con il formalismo essenzialista della filosofia classica e del razionalismo moderno, scaturigine per un verso della eutanasia del cristianesimo determinata dal persistente razionalismo di un perdurante modello teologico di impronta scolastica, per altro verso dell'esito nichilista e totalitario del pensiero occidentale, attraversato in modo strutturale e continuo dalla dinamica a-tea che lo definisce fin dalle origini nel titolo - la libertà e/è il nulla - si sintetizza il processo di risoluzione-identità della libertà nel nulla ontologico, che la rende non alternativa ma fondamento risolutore dell'essere, sia di Dio che (pur in modo partecipato) dell'uomo. -
Regresso e surrogazione
Il superamento della tesi tradizionale secondo la quale requisito essenziale per l'applicazione della disciplina solidale è l'unicità della fonte del rapporto, ha consentito una estensione dell'àmbito applicativo della solidarietà secondo un approccio funzionale non meramente strutturale. Da questa prospettiva il regresso si manifesta come un meccanismo di riequilibrio delle prestazioni nell'obbligazione caratterizzata da una complessità che non si esaurisce nella pluralità dei soggetti ma che nasce dal collegamento fra rapporti. Di conseguenza perde fondamento la costruzione che identifica la ratio dell'azione di regresso nel c.d. principio della par condicio tra condebitori e contemporaneamente cade, non soltanto la rigida distinzione fra le c.d. obbligazioni ad interesse unisoggettivo e ad interesse comune, ma anche la presunta alternatività tra regresso e surrogazione. -
L'informatica giuridica in Italia. Cinquant'anni di studi, ricerche ed esperienze
Nel panorama editoriale nazionale mancava un volume che ricostruisse la storia dell'informatica giuridica (IG) in Italia, esigenza sentita da più parti anche fuori dai nostri confini. Partendo da questa constatazione, è nata l'idea di offrire, in un'opera collettanea, una panoramica sull'origine ed evoluzione dell'IG, in cui confluiscano i contributi dei veri protagonisti di questa storia. Il volume raccoglie infatti le riflessioni, le esperienze, i progetti del nostro Paese attraverso i maggiori esperti e le più importanti istituzioni che hanno lavorato attivamente allo sviluppo di questa disciplina, intesa nel significato di IG in senso stretto, o informatica del diritto. Per offrire uno sguardo oltre i confini nazionali, l'opera include, sotto forma di interviste, anche le riflessioni dei maggiori studiosi ed esperti provenienti dai cinque continenti. -
Fronti interni
"Fronti interni"""" s'interroga sull'impatto delle molteplici modernità attivate dalla guerra, intendendo approfondire la dimensione locale ma non localistica del primo conflitto mondiale. Sviluppa la riflessione storiografica su temi come: le condizioni materiali e sanitarie, i dati strutturali ed economici, l'impatto degli assetti militari di retrovia sulle vicende di vita quotidiane, le politiche amministrative di gestione del territorio e delle popolazioni, le interrelazioni e gli attriti sorti tra le aree urbane e gli hinterland di riferimento economico e culturale. Le realtà prese in esame sono: Montepulciano, il Montefeltro, Viareggio, Padova, Ribolla e Valdarno, Aosta, Pavia, Udine, Trieste, Milano, Colorno, Bologna, Traunstein (Baviera) e Buenos Aires. Mediante l'investigazione e la comparazione dei singoli casi-studio e ponendo attenzione alla periodizzazione e alle tappe della mobilitazione bellica, la pubblicazione si propone di rintracciare le tipicità e gli elementi comuni degli oggetti indagati sullo sfondo unitario dominato dal contesto bellico." -
La guerra e le bambine. Sedici nonne raccontano
C'erano una volta 16 bambine che all'improvviso videro aerei sfrecciare nel cielo, bombe cadere e palazzi crollare: non era un videogioco, ma un gioco al massacro in cui i buoni e i cattivi spesso si scambiavano i ruoli. Le bambine corrono nei ricoveri, si rifugiano nelle ville di campagna, attraversano le strade di città o i viottoli di paesi sperduti con occhi sgomenti ma anche divertiti davanti a quell'insolito spettacolo su cui invano i loro genitori cercano di calare il sipario. Le bambine sembrano muoversi a passo di danza, quasi all'unisono, unite da quel filo invisibile che è il divino stupore dell'infanzia davanti a un mondo che non si conosce ancora ma si cerca ugualmente di decifrare attraverso i volti e i gesti degli adulti. Ne viene fuori un piccolo affresco drammatico, ma anche tenero e sorridente, di vita quotidiana dove la presenza del pericolo e gli inevitabili disagi lasciano comunque spazio alla speranza e potenziano quei legami di affetto e di so lidarietà che hanno poi aiutato le bambine di allora a diventare le nonne di oggi.