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I grandi piatti d'Italia. Le ricette e i ristoranti dove trovarli
Uno strumento nuovo e indispensabile per tutti i viaggiatori gourmand, ma anche per tutti coloro che si dilettano ai fornelli. Una guida per scoprire regione per regione le migliori ricette del nostro territorio e i migliori ristoranti in cui gustarle. Per ogni piatto la ricetta del ristorante in cui, secondo Marco Rossetti, si trova la migliore versione e una selezione di altri locali in cui poterlo trovare. Per ogni ristorante tutti i contatti e le informazioni utili. -
Noya Belmanto. Vol. 2: In viaggio con Micioforo Colombo.
Noya, dopo aver scoperto che il reale scopo dei suoi viaggi è ricostruire una formula magica che riporti il suo predecessore Meddy di nuovo al presente, parte per una nuova avventura sulla nave del grande navigatore che scoprì l'America. Questa volta non viaggia da sola: il palestrato, borioso e affascinante Gas l'accompagna per proteggerla dagli attacchi di Baffo Nero e dei suoi sgattozzi. Età di lettura: da 7 anni. -
Noya Belmanto. Vol. 3: I cavalieri della ciotola rotonda.
Noya e Gas sono nella vecchia Inghilterra, alla corte niente meno che del mitico Re Gattù che porta, appeso al collo, un ciondolo con uno dei simboli della formula magica. I due viaggiatori hanno un bel po' di problemi ad avvicinare il grande sovrano, soprattutto perché il misterioso e potente Mago Miciolino li osserva e sospetta che non siano due semplici contadini come Noya e Gas vorrebbero far credere... Età di lettura: da 7 anni. -
Noya Belmanto. Vol. 4: Nella tana dei dinosauri.
Noya e Gas dovrebbero fare un tranquillo viaggetto nel Rinascimento, ma per un errore di calcolo finiscono nientemeno che nella preistoria! Tra incontri con i dinosauri, gatti primitivi e mille scomodità, i due dovranno affrontare mille pericoli e cercare di sopravvivere in quel mondo così difficile, in attesa che il professor Meo li riporti a casa. Noya, almeno, si toglierà la soddisfazione di vedere il loro nemico, Baffo Nero, correre a più non posso inseguito da una enorme lucertola preistorica... Età di lettura: da 7 anni. -
Educare alle mani giunte
La preghiera ha tutte le carte in regola per occupare un posto particolare nell'arte di educare. Un piccolo libretto per far conoscere i contributi che la preghiera offre per la formazione dell'uomo, a partire dall'infanzia. -
E lasciatemi giocare! I miracoli del gioco
Se i bambini potessero giocare di più, avremmo ragazzi meno irrequieti, meno tesi, meno turbati, meno isterici. Avremmo meno unghie rosicchiate, meno matite dentellate. È certo: bimbo che non gioca, gioia ne ha poca! Il gioco va protetto, va difeso, va reclamizzato. Salvare il gioco, è salvarci! Sì: per diventare grandi, bisogna giocare! Ecco perché questo libretto non va solo sfogliato, ma va ""ruminato"""", va goduto e fatto vivere nelle case, nei cortili, nella scuole. Solo così i bambini ringrazieranno d'esser nati! Tutti sanno che il primo articolo della nostra Costituzione recita: """"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro"""" D'accordo, certo, ma solo a metà! Per essere sana e felice, l'Italia deve anche essere fondata sul gioco dei suoi bambini che la rallegrano e le danno futuro."" -
Educazione della coscienza. Per non perdere la bussola
Un ragazzo buono e leale, sincero e generoso, è infinitamente preferibile ad un ragazzo solamente bello e forte, sapiente ed eloquente. La scienza senza la coscienza è un pugnale in mano ad uno scriteriato. Da queste due convinzioni sono nate le pagine che il lettore ha in mano. Pagine dedicate alla formazione della coscienza del figlio perché non perda la bussola. L'opuscolo ha due momenti. Nel primo descrive le tappe che ognuno di noi percorre per arrivare a scoprire che esiste il bene ed il male, il lecito e l'illecito. Nel secondo indica le vie che i genitori hanno a disposizione per formare una coscienza retta al figlio. -
Undicesimo: salva la testa! Educare a pensare
Oggi è più urgente insegnare a pensare che insegnare a credere! Ha ragione il cardinale Carlo Maria Martini a lanciare questa provocazione. Sì, perché ""a condurre il mondo non sono le locomotive, ma le idee"""". (Victor Hugo) Le camere a gas non le ha inventate Hitler: le hanno inventate coloro che le hanno pensate. Hitler ha solo aperto il rubinetto e acceso il fiammifero. Le viti non producono vino al metanolo. Sono le idee avvelenate che lo avvelenano. Ecco: i pensieri fanno nascere le cose. Insomma, a conti fatti, la dinamite non serve: bastano le idee. Questo opuscolo è nato per ricordare che va aggiunto, con urgenza, un undicesimo Comandamento: salviamo la testa dei nostri ragazzi! Tutto comincia di lì. Mangia un'idea e farai la rivoluzione. Sana o pazza, in base all'idea che hai mangiato."" -
Come ti calmo la piccola peste
Siamo un popolo di arrabbiati, di aggressivi? La bestialità è la nuova malattia della nostra società? Ultimissime ricerche direbbero di sì! Siamo sempre più ricchi, ma anche sempre più violenti! Il numero dei crimini è passato da trecentocinquantamila del 1980 a duemilioni e mezzo del 1990! In un città del Nord Italia quattro bambini su dieci hanno subito sopraffazioni! Nel 2008 su 601 casi di omicidio volontario, 171 appartenevano all'ambito familiare. La televisione vomita una parolaccia ogni venti minuti! Ecco perché è necessario affrontare con serietà il problema della violenza fisica e verbale. L'opuscolo affronta di petto il tema dell'aggressività, in particolare dell'aggressività infantile. Il lavoro è diviso in tre parti. Nella prima si descrivono i vari tipi di aggressività. La seconda è dedicata alla ricerca delle cause del comportamento aggressivo. Nella terza si propongono alcune strategie collaudate per dominare il piccolo Rambo che, forse, abbiamo in casa. -
Specialisti in amore
A conti fatti, i bisogni fondamentali del bambino sono tre: il bisogno di sicurezza, il bisogno di tenerezza, il bisogno di allegrezza. L'amore soddisfa questi tre bisogni in contemporanea! L'amore è l'architrave dell'educazione, il nocciolo della vita del bambino. Ecco perché queste pagine sono state sentite come un dovere: per provare che non amare il figlio non è solo crudeltà, è il fallimento educativo totale; per provare che con l'amore non si gioca: con l'amore si vive e si fa vivere; per provare che i problemi più gravi si risolvono sotto la tenda del cuore. L'opuscolo, dopo aver provato che nell'amore è depositato il brevetto dell'arte pedagogica, offre abbondanti indicazioni concrete sul cosa significa amare da esperti il proprio bambino. Perché ""Non è vero che i figli si amano perché sono i nostri; si amano perché si impara ad amarli"""" (Marcello Bernardi)."" -
Natale: una novena speciale!
Sì, una novena decisamente originale per una Festa eccezionale. È stato molto felice Neil Armstrong, il primo essere umano che ha messo piede sulla Luna a dichiarare: ""La cosa più straordinaria non è che l'uomo sia arrivato sulla Luna, ma che Dio sia sceso a camminare sulla Terra"""". Ben detto, Neil! Natale è una Festa immensa, incommensurabile. Novità assoluta. Una Festa così vuole una preparazione speciale. Ecco il perché della nostra novena! Novena sostenuta da una convinzione: il modo migliore per accogliere il Natale di Cristo è rispondere alla sua nascita con la nostra rinascita. Una rinascita che ci coinvolga dalla testa ai piedi, passando per gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca, le mani, il cuore."" -
La fede. Credere è difficile non credere è impossibile
"Credere fa bene. La fede aiuta a non pasticciare la vita. La fede è a servizio della felicità. La fede è un di più di senso e un di più di azione. Insomma, la fede è un 'capitale' (Goethe)..."""" Tutto questo (e tanto altro) troverete in queste pagine. Pagine ridotte all'osso, perché se la carta è paziente, non sempre il lettore lo è. Pagine necessarie perché anche nella modernità avanzata, l'uomo ha bisogno di fede, non come bene di rifugio, ma come necessità naturale. Pagine buone: a chi ti dice che credere, sperare, amare forse non serve niente, rispondi che a non farlo si perde sicuramente tutto! Pagine tempestive: vogliono essere un modestissimo contributo al successo dell'""""Anno della Fede"""" (11 Ottobre 2012-24 Novembre 2013), voluto dal nostro papa a cinquant'anni dall'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II. Avvertenza: da leggere quando la vita mostra i denti. Augurio: il lettore sia, oggi, 'Amen' per essere, domani, 'Alleluia!'." -
Educare alla pace! La pace si può insegnare
Il libretto si regge su due certezze: la prima: un figlio educato alla pace è infinitamente più grande di un figlio solamente ricco o istruito. La seconda: la pace si può insegnare a partire dall'infanzia. In che modo? La risposta è nel nostro opuscolo che soddisfa, soprattutto, coloro che amano il discorso pedagogico concreto. Senza lunghi preamboli, infatti, subito si propongono le due mosse fondamentali per educare un figlio pacifico. Arricchiscono l'opuscolo importanti riquadri riguardanti i genitori che talora diventano maestri di aggressività, sulle guerre condominiali, su Gesù uomo di pace... Il tutto presentato con la massima chiarezza e vivacità. La pace si fa girare anche leggendo queste pagine, anche spargendo queste pagine, ricche di messaggi: - civiltà è amarci, non armarci; - i delitti non hanno cervello; alla guerra il cristiano non può partecipare nemmeno come cuciniere... -
Genitori vi ordino: siate felici! Educare divertendoci: si può!
Se riesci a riderci sopra, vuol dire che tutto andrà bene! Ecco il gran segreto perché nessuno arrivi a pensare: 'Ho sbagliato a nascere'. Non si finisce mai di raccontare le meraviglie del sorriso. Sì, il sorriso costruisce il paradiso. Anche in terra. Ecco perché l'intelligente non si domanda: 'Dov'è che si guadagna di più?', ma: 'Dov'è che si ride di più?'. Il bello è che il sorriso è disponibile per tutti. Possibile che essere genitori debba essere un incubo, un lavoro da minatore, da asfaltatore di strade a Ferragosto? Il sorriso è disponibile anche per i genitori. Possiamo educare anche divertendoci. Ce lo dicono (e provano) queste pagine che rivelano le sette strategie perché a casa nostra si realizzi il miracolo più simpatico del mondo: guardarci negli occhi e dirci: 'Il paradiso siamo noi!'. -
I primi sei anni da mamma e da papà
Se c'è un'idea proibita è pensare che l'educazione ci sia sfuggita di mano. No, l'educazione non ci è sfuggita, perché abbiamo ancora in mano, quasi completamente, i primi sei anni della vita del nostro bambino. I primi sei anni possono decidere tutto! Nei primissimi anni si forma l'intelaiatura profonda della nostra psiche sulla quale imposteremo il nostro vivere. È vero che la tempesta adolescenziale e giovanile può disperdere le foglie, ma non toglie le radici! Basta questo per farci considerare preziose queste pagine. Il libro termina con una lettera affettuosa e sostanziosa della mamma e del papà al loro piccolo per dirgli che, se si impegna, può salire anche lui sul podio ben più alto di quello delle Olimpiadi: il podio della vita riuscita! -
Racconti a prova di sbadiglio
212 punti luce che svegliano il cervello e massaggiano il cuore. 212 compresse spirituali a concentrazione massima. 212 scintille che incendio diventan. Ecco i nostri 'Racconti a prova di sbadiglio'. Un regalo a tutti, non solo ai bambini. Brevi, ma non corti. Lievi, ma non superficiali. Semplici, ma non ingenui. Da leggere a flebo, possibilmente al mattino dopo il caffelatte... e l'anima è subito accesa. Datemi un racconto e vi seppellirò lo sbadiglio! -
Ridere un anno intero. Agenda del sorriso
"In un mondo in cui la guerra incombe sempre, il cioccolato ingrassa, le coppie vacillano, il tasso del colesterolo cresce, la pressione sale e la pensione scende, l'influenza sta volando sulla terra, le donne vogliono le gambe magre e la borsa piena, non ci resta che ridere per sopravvivere. Non mi resta che sorseggiare questa agenda per togliere ogni giorno un chiodo alla mia bara!""""." -
Salva la testa. È pericoloso lasciar vincere i folli
Abolire il pensiero è abolire l'uomo. Nessun dubbio senza pensieri siamo bestie! Il pensiero è la nostra dignità e la nostra potenza! Ecco perché queste pagine sono degne di un futuro a dimensione di oceano! Pagine impazienti. La stupidità umana non è affatto in via di estinzione: a tutt'oggi vi sono persone che guardano la televisione con l'età mentale di dodici anni, anche se ne hanno settanta. Secco (forse troppo!) è Guido Ceronetti: ""Oggi vi è una massa di imbecilli che mette i brividi!"""". Una cosa è certa: oggi circolano più auto che idee. Queste sono pagine necessarie. Da che mondo è mondo, non esiste che lo strumento testa per impostare la vita nel bene e nel male. Le nostre sono pagine terapeutiche. È una società seriamente ammalata quella nella quale le ragazze preferiscono essere belle più che intelligenti perché sanno che l'uomo moderno è più bravo a guardare che a pensare. Le nostre sono pagine amiche. È pericoloso lasciare vincere i folli! Insomma, si può vivere senza petrolio, ma non senza idee. Ricordarlo al mondo è il merito di queste pagine. Da leggere, non da sfogliare!"" -
Svanire
"Vi è in ogni biografia un punto di rottura, un prima e un poi. Vi è in tutte le narrazioni una perdita di equilibrio: può accadere che qualcosa irrompa o che, come nel caso di queste 14 storie, svanisca. Come avviene a Nathan, scrittore di provincia che abbandona il suo scrittoio in soffitta, sceneggiature incompiute, domande irrisolte di chi è rimasto a casa. Che siano una gelataia con il viso coperto di lentiggini che porta il nome di Nina Simone, o l'insegnante di francese alla ricerca della libertà, i personaggi di queste storie sono come ancorati a un evento incancellabile: un vuoto con il quale camminano, respirano, convivono. La scomparsa scava il solco del dubbio: qualcosa non è andato via per sempre, è semplicemente altrove, lontano, invisibile, ma c'è, e questa presenza è un movente di straordinaria complessità. Deborah Willis, giovane talento della letteratura canadese, esplora l'assenza, le modalità con cui si abbandona o si è abbandonati e lo fa con economia di parole, nitidezza di immagini, controcampi e alternanza di punti di vista. """"La gamma emotiva e la profondità di queste storie, la chiarezza e l'abilità compositiva sono stupefacenti."""" (Alice Munro)" -
La bambina che imparò a non parlare
Scrivere un libro sul silenzio è osare. Una figlia senza nome perde il padre all'età di sei anni e comincia a vivere nei mondi che la madre, eccentrica scrittrice, costruisce per lei con le parole. La madre esorcizza il lutto allontanando la realtà dalle parole, la figlia lo dimentica. Di giorno non si cercano: una è alla macchina da scrivere, con la sua tazza di caffè turco, l'altra, a letto fino a tardi, occupa le sue giornate immaginando la vita. La notte si ritrovano, dormono nello stesso letto, abbracciate, con le gambe intrecciate. Trovando un giorno la pipa del padre, il suo tabacco, i suoi dischi, i suoi documenti, le sue lettere, la bambina si identifica con lui e comincia a guardare la madre in modo diverso.