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Il sogno videoludico. Come i videogiochi trasformano la realtà
Desiderio e rivoluzione, si sa, sono strettamente legati. È inibendo il primo che il potere - qualsiasi potere - si mette al riparo dalla seconda. Nei sogni, incontrollabili per definizione, i desideri possono avere libero sfogo; è da qui che è possibile costruire il cambiamento nel mondo reale. I videogame, sempre più diffusi nella nostra società grazie a tablet e smartphone, sembrano a prima vista realizzare un ""mondo dei sogni"""" al quale possiamo accedere in qualsiasi momento, magari per sfuggire alla noia o alla frustrazione di una vita insoddisfacente. Le piattaforme di gioco, create da multinazionali perfettamente inserite nella macchina capitalistica, hanno tuttavia, secondo Bown, un più sottile e inquietante effetto: quello di riprodurre le dinamiche del lavoro e del mercato, alienando i videogiocatori e rendendoli inoffensivi. I videogiochi sono quindi solamente uno strumento di oppressione? Niente affatto: secondo Alfie Bown, riconoscere le dinamiche che entrano in azione ogni volta che iniziamo una partita è, piuttosto, l'inizio di una nuova consapevolezza rivoluzionaria. Per divenire gamer sovversivi non dobbiamo rifuggire le nostre fantasie, ma imparare a liberarle pienamente. Prefazione di Matteo Bittanti."" -
Karl Marx nell'era digitale
I capitalismo ha realizzato tutto ciò che era in suo potere, ma ora ha raggiunto i suoi limiti: la strada di una continua crescita a discapito delle risorse naturali non è più praticabile. Dunque, che fare? Per Ludger Eversmann, filosofo e informatico tedesco, la soluzione passa attraverso un utilizzo rivoluzionario della tecnologia, messa al pieno servizio della collettività. Si tratta di ripensare un nuovo ordine economico, come già sostenuto un secolo fa da Marx, capace di superare i problemi strutturali del capitalismo. Ma si tratta di pensare anche oltre Marx, profittando delle incredibili possibilità delle nostre società digitali: fabbriche intelligenti capaci di produrre on demand solo quello di cui abbiamo bisogno, o infrastrutture automatizzate e statali al servizio della società e che regolino la produzione e il consumo delle risorse. Dobbiamo cioè pensare a una nuova ""Atene digitale"""" in cui sono le macchine a lavorare, lasciando agli uomini il lavoro intellettuale e la capacità decisionale. Ma c'è ancora spazio per un """"socialismo utopistico"""" nell'epoca dell'intelligenza artificiale?"" -
La meraviglia del possibile. Vol. 2: Altre forme di vita. Nature, geni e codici del mondo inevitabile
“La meraviglia del possibile” è la rivista trimestrale dell’Università che si propone come luogo d’incontro tra scienze sociali, scienze umane e scienze esatte, attraversando differenti materie e ambiti di studio e ricerca: economia e filosofia, letteratura e poesia, politica e innovazione, semiotica e fumetti, per uno sguardo non convenzionale sulle questioni del presente. Con oltre cento pagine e uno stile grafico retrofuturista “La meraviglia del possibile” nasce con l’intento di raccontare, spiegare e indagare i temi più urgenti della contemporaneità attraverso linguaggi diversi, con interviste, rubriche, tavole a colori, contributi inediti, realizzati grazie alla collaborazione continua tra docenti Luiss e le più autorevoli voci del panorama italiano e internazionale. -
Ecologia oscura. Logica della coesistenza futura. Nuova ediz.
"Tra le cose che la società moderna ha danneggiato c'è sicuramente il pensiero. Sfortunatamente, una delle idee più danneggiate è proprio quella di Natura. Come siamo arrivati a considerare quella che chiamiamo 'Natura' come un semplice oggetto che sta 'lì da qualche parte'? Dobbiamo per forza affidarci a teorie nuove e aggiornate, che poi ripropongono lo stesso concetto, solo in una versione più sofisticata e alla moda? Quando capisci che tutto è interconnesso, non puoi più aggrapparti all'idea di Natura intesa come oggetto solido e unitario: smette di essere una semplice presenza che se ne sta lì, fuori di te."""" Lavoro centrale nell'opera di una delle più rilevanti personalità della filosofia contemporanea, """"Ecologia oscura"""" propone un progetto di autoconoscenza radicale, che mira a fare chiarezza sul nostro posto nella biosfera e su come la nostra appartenenza di specie sia molto meno ovvia di quanto ci piaccia pensare. Fondendo studi umanistici e scientifici, teoria filosofica e cultura pop, antropologia, science fiction, ecologia, biologia e fisica, Morton esplora le fondamenta logiche della crisi ecologica, pervasa dalla malinconia e dalla negatività, nel tentativo di ristabilire il nostro legame con gli esseri non-umani e aiutandoci a riscoprire gioia ed entusiasmo, per rischiarare lo strano e oscuro loop che stiamo attraversando. Prefazione di Gianfranco Pellegrino." -
Gas e potere. Geopolitica dell'energia dalla Guerra fredda a oggi
Con la guerra in Ucraina, il tema della dipendenza energetica dalla Russia è tornato con prepotenza nel dibattito pubblico. Le ripercussioni e i rischi immediati per la sicurezza del sistema energetico europeo e nazionale impongono una riflessione profonda sull'uso geopolitico dell'energia e, in generale, sugli scenari di instabilità e incertezza che si apriranno. Come siamo arrivati a questo punto, intrappolati nella rete dei gasdotti? In questo volume, Leonardo Bellodi offre una panoramica di ampio respiro, facendo chiarezza sulle ragioni storiche, politiche ed economiche che hanno spinto l'Europa lungo le rotte del gas durante e dopo la Guerra fredda. A partire da alcuni documenti desecretati, dalle scrivanie della CIA e delle cancellerie europee, passando per il quartier generale di Gazprom, Bellodi ci racconta le ""guerre del gas"""" fino alla resa dei conti con la visione di Vladimir Putin: ricostruire la grandezza della Russia facendo dell'uso strategico delle sue risorse naturali la sua leva di potere nella geopolitica contemporanea. Una ricostruzione necessaria per affrontare in maniera pragmatica la """"poli-crisi"""" del nostro tempo - ambientale, energetica ed economica - che oggi vede nel ricorso massiccio alle rinnovabili una soluzione a lungo termine, ma che non potrà essere sostenuta nell'immediato senza fare i conti con nuove e pericolose dipendenze. Prefazione di Lucio Caracciolo."" -
Capire la mafia. Quali sono e come funzionano le grandi organizzazioni criminali
Che la mafia sia un fenomeno sociale e culturale prima ancora che criminale è evidente fin dall'uso grammaticale del temine: si parla di ""mafia"""", come nome comune, per indicare una mentalità, un atteggiamento, un modo di relazionarsi agli altri; e poi ci sono le mafie con i loro diversi nomi propri: Cosa nostra, 'Ndrangheta, Sacra corona unita, Società foggiana e così via. Nel linguaggio corrente i due piani spesso si intersecano, col rischio, però, di generare una confusione concettuale di cui le stesse organizzazioni mafiose si sono sempre avvantaggiate. """"La mafia non esiste"""" è stato il refrain durato per decenni, proprio perché era difficile trovare un nesso diretto e giudiziariamente rilevante tra un comportamento diffuso e specifiche azioni delittuose. Nel definire con precisione la natura del fenomeno e l'organizzazione, la struttura gerarchica, i rituali e le """"specializzazioni"""" delle diverse organizzazioni mafiose, questo libro, frutto da una parte della lunga esperienza investigativa e dall'altra di quella di insegnamento dell'autore, svolge un compito chiarificatore e didattico allo stesso tempo. Perché proprio oggi che la mafia non viene più percepita come un'emergenza nazionale - agire lontana dai riflettori, del resto, è proprio la sua modalità di (non) comunicazione - conoscerla e capirne i segreti diventa un'urgenza morale."" -
Inferno digitale. Perché internet, smartphone e social network stanno distruggendo il nostro pianeta
«Secondo i loro araldi, l'universo digitale sarebbe poco più concreto di una 'nuvola', il famoso cloud nel quale archiviamo documenti e fotografie. Per un po', il mondo digitalizzato ci è sembrato sinonimo di 'vuoto' o di 'nulla': ci invita a commerciare online, a giocare virtualmente e a scannarci su Twitter senza che questo smuova, a prima vista, neanche un grammo di materia, un elettrone o una goccia d'acqua. Eppure, rimangono delle domande fondamentali: qual è l'impatto fisico di questo strumento? Queste nuove reti di comunicazione sono compatibili con la 'transizione ecologica'? Queste infrastrutture andranno protette da reggimenti di fanteria e portaerei per poter continuare a divertirci sulla rete? Per due anni abbiamo seguito il percorso delle nostre e-mail, dei like e delle foto delle vacanze. Abbiamo scoperto che Internet ha un colore (il verde), un odore (di burro rancido) e anche un sapore, salato come l'acqua marina. Inoltre, emette anche un suono stridulo, simile a quello di un immenso alveare. In breve, abbiamo provato l'esperienza sensoriale dell'universo digitale, rendendoci conto della sua dismisura, dal momento che per mettere un semplice like, utilizziamo quella che sarà a breve la più vasta infrastruttura mai costruita dall'uomo. Abbiamo creato un regno di cemento, fibra e acciaio, universalmente accessibile, chiamato a rispondere in un microsecondo. Un 'intramondo' costituito da data center, dighe idroelettriche, centrali a carbone e miniere di metalli strategici, uniti da una tripla ricerca: quella di potenza, velocità e… di freddo. Si tratta allo stesso tempo di un regno anfibio, solcato da navi posacavi e superpetroliere, popolato da uomini d'affari, marinai, minatori e informatici. Dopo aver visitato una dozzina di Paesi, ecco la realtà: l'inquinamento digitale non solo è colossale, ma è anche in rapidissima crescita.» -
L'isola sospesa. Taiwan e gli equilibri del mondo
Di ritorno da Taiwan, lo scrittore Giorgio Manganelli appuntava sul suo diario di viaggio: ""di Taiwan non sappiamo niente. L'isola è anomala. Molto anomala. Giuridicamente è quanto di più prossimo alla non esistenza e Taipei è la capitale dell'isola che non c'è"""". Cinquant'anni dopo, Stefano Pelaggi ci ricorda che la bandiera di Taiwan la si trova tra le emoticon del nostro cellulare ma raramente la si può vedere sventolare insieme alle altre nelle sedi delle organizzazioni internazionali. Taiwan continua a essere un'isola sospesa tra esistenza e non-esistenza. Nella prima ricerca. italiana dedicata a Taiwan, Stefano Pelaggi ci presenta la complessa e stratificata storia di un'isola con una forte identità e con una lunga e affascinante tradizione: dai pirati di Formosa al Sunflower Movement, dagli stretti legami con la cultura nipponica a quelli, difficili e tesi, con la vicina Cina, dalla produzione dei preziosi chip di cobalto e silicio allo sviluppo di una giovane e vibrante democrazia."" -
Brucia il business plan. Il vero mestiere dell'innovatore
Da Microsoft a Google, da Amazon a Facebook, tutte le più grandi aziende sono nate sulla base di un'attenta e scrupolosa pianificazione. Vero? Falso: in questo libro Carl J. Schramm, sulla base della lunga esperienza guadagnata sul campo come imprenditore di successo, fa piazza pulita di falsi miti e leggende su come nascono e prosperano le più grandi imprese della nostra epoca. Attraverso un racconto schietto e irriverente, Brucia il business plan dimostra che le vere doti del grande imprenditore non stanno nella capacità di redigere analisi minuziose e iperdettagliate, bensì nel suo ""fiuto"""", nella sua creatività e nella sua tenacia. Irriducibile passione, feroce determinazione, curiosità intellettuale e voglia di innovare sono di gran lunga più importanti della capacità di mettere su carta previsioni tanto formalmente impeccabili quanto probabilmente destinate a essere disattese. Vuoi mettere in piedi una impresa di successo? Butta carta e penna e inizia a leggere questo libro."" -
Scrivere civile. Pubblicità e brand al servizio della società
La pubblicità diventa civile anche quando è in grado di ribaltare i paradigmi e spingere all'azione. Quando riesce a costruire narrazioni che siano davvero al servizio del bene pubblico, quando si pone come obiettivo un impatto sociale e culturale che migliori la società intera. Non basta più ammantarsi dietro a un nobile purpose: oggi ciò che conta è come un brand agisce nel mondo reale, in che modo si fa portatore del cambiamento, quanto coraggio dimostra quando baratta un po' di consenso per sollevare un dibattito all'interno della società. Perché contribuire al disegno di progetti di comunicazione che abbiano un impatto positivo sulle comunità e sull'ambiente, progetti che possano dare una risposta vera alle sfide che questo tempo ci impone, dovrebbe essere la vocazione ultima per chiunque faccia il mio mestiere. -
La funzione di vigilanza della Banca Centrale Europea. Poteri pubblici e sistema bancario
L'Unione Bancaria Europea, con l'implementazione del suo primo pilastro (l'SSM) ha dato vita a un nuovo sistema ordinamentale e funzionale, a trazione quasi federale, così rafforzando (o meglio, rinnovando) il percorso d'integrazione amministrativa europea. Questo percorso, tuttavia, non è scevro da riflessioni di taglio critico. Talune peculiarità organizzative interne al Meccanismo, alcune complessità funzionali, le differenze sul piano della tutela procedimentale e processuale rispetto all'ordinamento italiano, mostrano come tale processo d'integrazione sia appena iniziato e sia meritevole tanto di una corretta descrizione quanto di analisi a tutto campo. L'opera è suddivisa in tre parti. La prima parte disegna le coordinate della funzione di vigilanza bancaria, saldamente nelle mani della Banca Centrale Europea dal 2014, all'interno del Meccanismo di Vigilanza Unico europeo. La seconda parte dell'opera analizza l'esercizio della funzione di vigilanza attraverso i diversi procedimenti amministrativi: dalla verifica dei requisiti di adeguatezza degli esponenti bancari, ai procedimenti autorizzativi (ad assumere partecipazioni rilevanti, all'esercizio dell'attività bancaria, allo stabilimento e libera prestazioni di servizi), per concludersi con una estesa analisi dei procedimenti sanzionatori. La terza parte del volume è dedicata agli strumenti di tutela giurisdizionale esperibili nei confronti delle decisioni di vigilanza, evidenziandone le peculiarità ma anche le criticità. L'SSM e più in generale l'Unione bancaria europea sono espressione di un progetto ambizioso, che si pone come volano per l'ulteriore sviluppo istituzionale europeo. L'erompere della vigilanza bancaria europea è l'alba di un rinnovato assetto delle relazioni fra potere pubblico e sistema bancario, che in questo volume è stato indagato attraverso diversi ma convergenti profili di riflessione critica. Prefazione di Paolo Corradino. -
Il trono oscuro. Magia, potere e tecnologia nel mondo contemporaneo
Intelligenza artificiale, robot, macchine a guida automatica: tutto fa pensare al progresso tecnologico. Ma non potrebbe trattarsi invece di magia? Andrea Venanzoni ci invita a pensare lo sviluppo tecnico come un antico incantesimo. Sul regno del progresso troneggia un idolo oscuro. I maghi sono tra noi. Politici, imprenditori, amministratori delle più grandi aziende del mondo fanno segretamente ricorso alla potenza degli incantesimi e delle forze esoteriche. In questo libro Andrea Venanzoni sostiene che tutto ciò è consentito proprio dall'esplosione del mondo digitale, in sé profondamente ""magico""""."" -
Ai 2041. Scenari dal futuro dell'intelligenza artificiale
L'intelligenza artificiale è la tecnologia fondamentale del nostro presente, ma rappresenta soprattutto il nostro inevitabile destino. Entro poco più di due decenni molte abitudini della nostra vita quotidiana, così come molti aspetti del funzionamento delle nostre società, saranno stravolti e resi irriconoscibili dall'uso massiccio dell'IA. L'interazione tra uomo e macchina rivoluzionerà l'intera scienza medica, modificherà i metodi di apprendimento nell'istruzione pubblica, così come cambierà per sempre il modo di fare comunicazione e intrattenimento. È possibile che l'IA presto ci liberi dalla dura routine del lavoro mettendo, rapidamente in discussione i principi del nostro sistema economico e sociale. Eppure, insieme a questi imminenti progressi, l'IA porterà con sé anche numerosi rischi: da armi sempre più autonome e intelligenti a sistemi di sorveglianza massificati e totalmente invasivi. Ecco perché per Kai-Fu Lee, ex presidente di Google Cina, e Chen Qiufan, astro nascente della fantascienza cinese, il tema principale non è l'IA, ma l'umanità. Del resto, se l'intelligenza artificiale, ci ha portati oggi a un punto di svolta epocale, la responsabilità di realizzare i suoi incubi o le sue promesse continua a spettare a noi umani. Per darne una dimostrazione Kai-Fu Lee e Chen Qiufan scrivono dieci racconti ambientati nell'imminente futuro. A San Francisco nasce una nuova industria intelligente per aiutare degli sfollati, mentre a Mumbai un adolescente si ribella all'IA che spia le sue relazioni d'amore. A Seoul dei robot diventano insegnanti di due gemelli orfani, mentre a Monaco uno scienziato informatico mette in pericolo il mondo intero. Guardando verso un orizzonte non troppo lontano, AI 2041 ci ricorda che l'uomo continuerà a essere l'unico artefice del suo destino -
La colpa di Epimeteo. Vol. 1: La tecnica e il tempo
"Il primo tomo della serie La tecnica e il tempo rappresenta con tutta probabilità non soltanto l’atto di nascita filosofica di Bernard Stiegler in quanto suo libro d’esordio, testo fondativo e programmatico, ma anche una delle ultime – e tra le più importanti – grandi operazioni teoriche originali della filosofia novecentesca, in grado di traghettare quest’ultima verso le questioni tecno-logiche del ventunesimo secolo. A farne un hit filosofico concorrono tre elementi principali. Innanzitutto, i temi e le questioni mobilitati, per i quali da un lato il titolo, nel suo detournare Essere e tempo di Heidegger, pare preciso al di là di ogni suggestione, mentre dall’altro lato la rilettura e concatenamento originali di Bertrand Gille (storia dei sistemi tecnici), della paleoantropologia di André Leroi-Gourhan, dei processi d’individuazione di Gilbert Simondon, dell’antropologia filosofica di Rousseau e della fenomenologia husserliana del tempo interno alla coscienza riescono a offrire una storia dell’ominazione (l’antropogenesi come tecnogenesi) inedita e alternativa tanto al culturalismo quanto ai determinismi biologici o tecnologici. Inoltre risultano fondamentali tanto la singolare e, appunto, originale declinazione della decostruzione derridiana e della différance quanto il rapporto tra il contenuto del libro e il momento storico in cui viene pubblicato, ossia l’anno del web, che rappresenterà uno spartiacque culturale, epistemologico, sociale e politico, di cui la filosofia contemporanea, salvo rarissime eccezioni, non riuscirà per almeno un paio di decenni a prendere le misure – rivelandosi letteralmente epimeteica, proprio nel senso che Stiegler riprende dal mito di Epimeteo, “colui che pensa in ritardo”. E ciò che la filosofia pensa in ritardo, per difetto, o addirittura non pensa è la tecnica."""" (Paolo Vignola)" -
Sabbie mobili. L'Africa tra autoritarismo e democrazia
Le tendenze autocratiche non si manifestano esclusivamente con l'avvento di regimi militari. Nel continente africano l'accentramento di poteri in un leader si realizza più spesso nella prolungata permanenza al vertice di un Presidente con poteri esecutivi, eletto poi per molti mandati. E tuttavia, fra il 2020 ed il 2022 è tornato in auge il golpe militare, riportando indietro lo scenario politico di alcuni Stati dell'Africa Occidentale agli anni Sessanta del secolo scorso. Il fatto che cinque paesi africani abbiano sperimentato un vero e proprio colpo di stato ha riacceso il dibattito sulla praticabilità ed efficacia della democrazia in Africa. L'incapacità di scalfire la povertà di ampie fasce della popolazione, l'inefficienza e la corruzione delle classi dirigenti, la vulnerabilità di fronte al terrorismo jihadista e la grave mancanza di infrastrutture sono alla base di una rilevante fragilità delle democrazie e del ritorno a soluzioni militari e autoritarie. Che Africa nascerà da questo scontro tra democrazia e autoritarismo? Quale ruolo potranno avere l'Italia e l'Europa in un tale contesto? In questo libro Giuseppe Mistretta risponde a simili quesiti, suggerendo possibili scenari d'intervento e di cooperazione per far uscire parte dell'Africa dalle sue sabbie mobili. -
Modelli di condivisione. La mobilità sostenibile dallo sharing al metaverso
In Italia più di metà degli spostamenti quotidiani sono sotto i 5 Km. Si può quindi affermare che l'uso dell'auto privata sia una scelta dettata più dall'abitudine che da reali necessità. Proprio per questo occorre spostare l'attenzione sulle esigenze di spostamento e sulla definizione di servizi che possano garantire una risposta efficace ed efficiente limitando, allo stesso tempo, l'impatto che tali spostamenti determinano sull'ambiente e sul territorio. La tecnologia alla base della sharing mobility è riconducibile a strumenti di uso comune. Le piattaforme di gestione dei servizi di sharing sono liberamente raggiungibili tramite smartphone e consentono di accedere alle opzioni di mobilità disponibili nel territorio in modo immediato e tempestivo. La definizione di sharing mobility finisce per identificare le modalità con le quali le persone si spostano utilizzando mezzi condivisi piuttosto che mezzi privati, siano essi un'automobile, un monopattino o uno scooter. Grazie all'impiego della tecnologia, la sharing mobility permette agli utenti di condividere sia i veicoli che i tragitti, realizzando servizi scalabili, più efficienti e vicini alle esigenze degli utenti finali. La sharing mobility è un fenomeno che sta cambiando la mobilità in tutto il mondo. Introduzione di Enrico Giovannini. Postfazione di Paola Severino. -
La staffetta. Il ricambio generazionale nelle imprese italiane
Il ricambio generazionale è un momento decisivo e necessario per l'azienda. Perché sia realmente tale, il cambiamento non può coinvolgere unicamente la 'testa' e i vertici dell'impresa, ma anche il 'corpo', il suo cuore pulsante, cioè, ogni sua risorsa a partire da quelle 'umane'. Un processo che deve avvenire, inoltre, a un livello tanto gestionale quanto 'culturale', di visione. Secondo Mario Benedetto solo in questo modo è effettivamente possibile affermare un modello socio-economico moderno, una cultura d'impresa diffusa e lo sviluppo di un'azione economica efficace, capace di generare il miglior benessere collettivo. Quello tra impresa e nuove generazioni, infatti, è un rapporto che non riguarda solo il successo di realtà imprenditoriali, ma il valore che esse sono in grado di produrre per l'intera collettività. È questo l'asse portante della riflessione qui condotta, il cui obiettivo è preciso: fornire un'analisi completa, per suggerire e favorire proposte e comportamenti consapevoli. A favore di un processo che non riguarda solo il presente di una comunità economica, ma il futuro della società tutta. Un futuro semplicemente migliore, che passa dalla 'staffetta'. Prefazione di Luigi Abete. Con un'intervista a Riccardo Di Stefano. -
Solo i più ricchi come i tecnomiliardari scamperanno alla catastrofe lasciandoci qui
La storia di questo libro inizia il giorno in cui Douglas Rushkoff, noto studioso e popolare divulgatore sui temi dell'innovazione e dell'hi-tech, riceve un singolare invito: in cambio di un'ingente somma, dovrà raggiungere una località segreta nel deserto e qui fornire una consulenza a cinque delle persone più ricche del pianeta, che intendono verificare la bontà dei diversi piani di fuga da loro elaborati in vista di quello che chiamano l'Evento - la catastrofe di natura incerta ma che, ne sono sicuri, sta per abbattersi sul nostro pianeta. Sembra un film, ma è tutto vero. Del resto, se i multimilionari non si curano degli allarmi della comunità scientifica rispetto alla crisi ambientale né intendono ripensare una corsa indiscriminata al profitto divenuta ormai insostenibile è proprio perché, da lungo tempo, stanno progettando di fuggire al momento opportuno, lasciandoci qui, in un mondo divenuto invivibile. Che si tratti di una catastrofe climatica, di un meteorite che si abbatte sul pianeta o di un'esplosione nucleare, gli ultraricchi hanno già costruito esclusivi bunker sotterranei - resort in località remote e protette - e astronavi pronte a partire per Marte - a bordo delle quali, naturalmente, nessuno di noi sarà ammesso. Tanto appassionante quanto sconvolgente, Solo i più ricchi racconta una storia incredibile ma vera e ricostruisce ciò che l'autore definisce il Mindset - quel particolare atteggiamento mentale diffuso tra i ""vincenti"""" che li ha convinti di essere molto al di sopra dei comuni mortali e di potersi impunemente sbarazzare dello stesso mondo che hanno contribuito a distruggere. Eppure, come dimostra l'autore, l'idea di poter ricominciare da capo altrove, come in un gigantesco videogioco, è pura follia: l'unico modo che abbiamo per evitare la catastrofe è iniziare a lavorare perché non avvenga."" -
Le terribili quattro. La politica economica alla prova di crisi, stagnazione, povertà, globalizzazione
La politica economica è chiamata ad affrontare numerose crisi. Con gli effetti dell'ultima crisi finanziaria che ancora si fanno sentire, la politica economica si trova ora a dover affrontare anche le nuove sfide della ripresa economica post-Covid e degli effetti negativi del sovra-consumo sul clima. Questo libro esplora il futuro della politica economica in relazione a quelle che Nicola Acocella vede come le quattro terribili sfide politiche della prima metà del XXI secolo: i postumi dell'ultima crisi finanziaria e l'impatto catastrofico della pandemia, la stagnazione secolare, la crescente povertà e disuguaglianza, la globalizzazione mal diretta. L'esistenza di questi problemi economici è diventata sempre più rilevante in quanto alcuni degli strumenti teoricamente a disposizione dell'azione pubblica sono ormai insufficienti o inutilizzabili. In attesa che gli economisti trovino i giusti mezzi per affrontare le terribili quattro, questo libro fornisce al lettore gli strumenti per comprendere la natura dei fatti economici che tanto pesano sulle generazioni attuali e, con grande probabilità, anche su quelle future. -
Storia transgender. Radici di una rivoluzione
Scrivere la storia è un gesto importante, capace di connettere la comprensione del passato con il futuro che si intende costruire. È proprio questa l'impresa tentata da Susan Stryker in questo libro già classico che ricostruisce, con rigore e poesia, la storia e le battaglie di soggettività e movimenti transgender, dalle discriminazioni mediche, sociali e politiche, alle lotte per i diritti civili, passando per la Millennial Wave fino agli sviluppi più recenti. Storia transgender, affermatosi come un testo fondamentale nell'ambito dei gender studies, non è tuttavia un libro per persone addette ai lavori: il suo taglio narrativo e il suo tono appassionato lo rendono adatto a chiunque abbia a cuore quella che Walter Benjamin definiva la ""tradizione degli oppressi."""" Studio, racconto, memoir e molto altro ancora, """"Storia transgender"""" è, soprattutto, un manifesto dedicato a tutte le persone che ritengono la lotta alle ingiustizie un compito inderogabile, e la conoscenza l'arma giusta per combatterla. Prefazione e postfazione di Antonia Caruso.""