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Mostrati 2021-2040 di 10000 Articoli:
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Social Guerrilla. Semiotica della comunicazione non convenzionale
Adesivi mimetizzati nel tessuto degli spazi urbani, performance di attivisti nascosti tra i passanti, oggetti fuori posto inseriti all'interno di luoghi del consumo (shopping mail, supermercati), spot apparentemente amatoriali concepiti per diffondersi sfruttando le logiche della partecipazione tipiche dei social network. Da tempo il social advertising si caratterizza per la capacita di dare forma in modo innovativo e talvolta controverso a temi drammatici di rilevanza sociale. La visibilità del testo e l'intensità drammatica della rappresentazione del tema su cui ruota una campagna non sono più sufficienti a garantire la costruzione di un contatto efficace tra i soggetti del discorso, tra l'universo composito delle istituzioni, del non profit, delle ONG e il tessuto sociale dei soggetti chiamati a fornire il proprio sostegno. L'efficacia di una campagna sociale si fonda sul rinnovamento di strategie e tattiche. Sempre più spesso, infatti, molte campagne vengono descritte come 'armi non convenzionali', strumenti di una tecnica di 'guerrilla' che cerca di 'colpire' alla sprovvista il 'target', con 'armi leggere', agendo direttamente sul suo territorio, praticando l'arte del ""mimetismo' e dell''imboscata', privilegiando il 'corpo a corpo' rispetto allo 'scontro a distanza'. Il volume, privilegiando una ricognizione focalizzata sulle logiche della significazione che caratterizzano questo genere discorsivo, si concentra sul fenomeno composito del social guerrilla, sulle modalità più innovative della cosiddetta comunicazione non convenzionale."" -
L' amministratore del popolo. Xi Jinping e la nuova Cina
Con un settore manifatturiero che sostiene l'intera economia globale e un esercito in crescita come nessun altro, la Cina è forse oggi il paese più potente del mondo. Tuttavia la nazione cinese, divisa tra modernità e tradizione, tra innovazione senza pari e fedeltà ai vecchi dettami comunisti, rappresenta ancora, per molti aspetti, un grande enigma. Con ""L'amministratore del popolo"""" Kerry Brown ricostruisce la storia, le idee e il percorso politico di Xi Jinping, l'uomo che, partito dal basso, ha raggiunto oggi una fama pari solo a quella del """"Grande Timoniere"""" Mao, coronata dalla riforma costituzionale con la quale l'Assemblea nazionale del Popolo gli ha spianato la strada verso la presidenza a vita. L'amministratore del popolo non è soltanto l'avvincente racconto della scalata al successo di Xi, dalla campagna cinese ai tavoli del potere, dalla carriera militare alla leadership mondiale, ma il primo tentativo di tracciare, partendo dal lucido affresco di una nazione che si propone al mondo come il nuovo modello a cui guardare, una vera propria biografia del potere cinese."" -
La guerra di Ellen. Una lotta per la parità e l'inclusione nella Silicon Valley
Quella di Ellen è una storia di sacrifici e duro lavoro, di sogni e di speranze che hanno rischiato di infrangersi contro un muro grigio fatto di discriminazione e omertà. Il suo libro è il racconto di una donna che, giunta dopo brillanti studi nello sfavillante mondo della Silicon Valley, ha scoperto che appartenere al genere femminile e a una minoranza etnica la escludeva da ogni dinamica professionale, dagli inviti alle cene di lavoro fino ai processi decisionali ai più alti livelli gerarchici. Inserito tra i libri dell'anno tanto dal Financial Times quanto da Elle, questo libro è il racconto di una battaglia legale e politica spietata e senza esclusione di colpi, una storia di ingiustizia e di coraggio, e un atto di accusa che denuncia la ferita ancora aperta della discriminazione sul posto di lavoro, una realtà per milioni di persone in tutto il mondo. L'enorme impatto che La guerra di Ellen ha avuto in termini di riconoscimento, condivisione e discussione del problema è stato definito ""Pao effect""""."" -
Janesville. Una storia americana
Il premio Pulitzer Amy Goldstein ha passato anni tra gli abitanti di Janesville e raccontato le loro storie intrecciandone speranze ed emozioni, respirandone ansie e paure, in un viaggio alla scoperta delle infinite risorse dell’umanità, che non può essere sconfitta neanche dallo spettro della grande recessione.rnrnDue giorni prima del Natale 2008, la cittadina di Janesville, Wisconsin, è sconvolta dalla notizia dell’imminente chiusura dello stabilimento locale della General Motors, che dà lavoro a buona parte dei suoi abitanti. È il segnale dell’arrivo di una crisi profonda e improvvisa, che come un tornado spazza via tutto ciò che trova sulla sua strada, e che travolge persino i giganti dell’industria pesante americana. Ma se la maggior parte degli osservatori si limita a raccontare i giorni della crisi, sono in pochi quelli che tengono lo sguardo puntato abbastanza a lungo da riuscire a vedere una città che reagisce, alza la testa e si rimette in carreggiata. -
I fondi europei. Guida al NextGeneration EU e al QFP. Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027
Nel periodo 2021-2027 l'Italia disporrà di risorse europee senza precedenti e dovrà gestire non solo i tradizionali fondi di investimento europei (Fondi SIE) per la politica di coesione, per la Politica agricola comune e per la ricerca e sviluppo, ma anche le risorse messe a disposizione dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza. Dai principali strumenti finanziari a disposizione delle imprese ai criteri di selezione degli intermediari finanziari abilitati, dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ai sussidi per il terzo settore, il volume è la prima guida dettagliata rivolta a chi dovrà concretamente utilizzare gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e i programmi operativi nazionali e regionali, oltre ad essere un valido punto di riferimento per gli studiosi delle Politiche dell'Unione europea. -
L' innovatore rampante L'ultima lezione di Italo Calvino
Le Lezioni americane di Italo Calvino hanno ispirato scrittori e politici, scienziati, musicisti, filosofi e attori. La forza delle argomentazioni delle proposte per il nuovo millennio costituisce una chiave di lettura del fenomeno innovazione. Innovazione è cambiamento di natura tecnologica, organizzativa, metodologica, che genera valore economico, finanziario, e sociale. Innovare è soprattutto un atteggiamento mentale che ritroviamo nelle Lezioni americane quando Calvino illustra lo scrittore che sperimenta nuove strade, metodi, stili e percorsi. Leggeri nella gravosità, rapidi nella lentezza, inesatti nell'esattezza, invisibili nella visibilità, unici nella molteplicità, e forse coerenti nell'incoerenza o aperti nella chiusura. Secondo Calvino, le proposte per il nuovo millennio possono esprimersi appieno solo se considerate insieme ai loro opposti e, come ci spiegano Prencipe e Sideri, nulla più dell'innovazione appare inscindibile dalla sua continua lotta interiore tra distruzione e creazione, trasformazione e rinascita, sintesi e analisi, notum e novum. Nulla più dell'innovazione è una tensione tra opposti, che sembra irrisolvibile, ma che - ossimoricamente - diventa il lievito del futuro. Prefazione di Luciano Floridi. -
Missione. Dalla guerra fredda alla Difesa europea
Il mutato contesto internazionale, il ruolo di Stati Uniti e Cina, così come l'affermarsi di nuovi attori a ridosso della regione europea e la rinnovata assertività della Russia di Putin, rendono indifferibile proseguire lungo quel percorso, già immaginato da Spinelli, volto a rafforzare le iniziative comuni di difesa europea. Non si tratta di superare gli eserciti nazionali, custodi di tradizioni ed elemento fondante delle identità nazionali. Quello di cui stiamo discutendo è la necessità di rendere strutturali iniziative in materia di difesa e sicurezza comune affinché l'Unione sia in grado di parlare con una voce singola, autorevole e credibile. Prefazione di Maurizio Molinari. -
Iposoggetti. Sul diventare umani
Gli iposoggetti sono le specie native dell'Antropocene. Sono plurali, sono il non ancora, il né qui né lì, sono meno della somma delle loro parti. Non cercano né pretendono una conoscenza, un linguaggio e men che meno una forma di potere che siano assoluti. Si accontentano di giocare, di prendersi cura, di adattarsi, di farsi male, di ridere. Gli iposoggetti sono intrinsecamente femministi, antirazzisti, colorati, queer, ecologici, transumani e interumani. Gli iposoggetti sono come squatter che occupano e abitano le crepe e le cavità. Rivoltano le cose come calzini e lavorano con stracci, scarti e residui come faceva Walter Benjamin con i suoi passages. Si disconnettono dalla rete elettrica, hackerano e ridistribuiscono le energie immagazzinate per usarle a proprio beneficio. Gli iposoggetti fanno la rivoluzione nei luoghi in cui il radar della tecnomodernità non è in grado di scorgerli. Ignorano con abnegazione i consigli degli esperti. Sono scettici nei confronti di ogni tentativo fatto per descriverli - compreso, ovviamente, quello che avete appena letto. -
Qualche impressione sulla Russia
"Ha ragione, Keynes, fanno paura. E qualche anno fa, quando una rivista russa, """"Inostrannaja literatura"""" (Letteratura straniera), mi ha intervistato, alla fine, alla domanda di Anna Jampol'skaja su come mai mi piacesse così tanto la Russia, io mi ricordo ho risposto che la Russia mi piace perché fa paura."""" Con un saggio di Paolo Nori." -
Next normal. Rilanciare l'Italia nel mondo post-pandemico
I vaccini hanno contenuto la pandemia e permesso la riapertura delle attività economiche. Ma accanto al dolore per le oltre 160 mila vite umane perdute, il virus ha cambiato in gran parte la nostra vita pubblica, dal lavoro al rapporto tra le grandi aree del mondo, all'Europa che per la prima volta nella sua storia ha varato un grande piano di aiuti alla crescita, alla predominanza del digitale, alla sanità e alla stessa visione filosofica del mondo tra diritti, scienza e decisioni politiche. Ecco come docenti Luiss e specialisti di filosofia, di politica, economia, educazione e innovazione, leggono la società di oggi e di domani. Introduzione di Vincenzo Boccia. Introduzione di Vincenzo Boccia. -
Gli occhi del virus. Pandemia e sorveglianza
La pandemia di Covid-19 ha sconvolto la vita come la conoscevamo. I lockdown, l'autoisolamento e la quarantena sono diventati una parte normale della vita quotidiana. La pandemia ha anche favorito un nuovo tipo di sorveglianza, quello che attraverso tecnologie come le app di tracciamento dei contatti e il riconoscimento facciale tiene sotto controllo l'andamento del contagio. In questo libro David Lyon riflette ancora una volta sul carattere ambiguo della sorveglianza - ci genera fastidio ma al tempo stesso ci porta notevoli benefici; rinunciamo alla privacy, ma guadagniamo in benessere - e su come determinate dinamiche siano destinate a restare nella società post-pandemica. Lyon dimostra come, nella nostra società interconnessa, la vecchia sfera del privato di fatto non esista più: per evitare gli effetti negativi a lungo termine della sorveglianza di massa, che rischia di ridurre la democrazia e favorire le disuguaglianze, il lavoro su policy e governance resta la massima priorità per tutti i cittadini. -
Eppur s'innova. Viaggio alla ricerca del modello Italiano
«La parola innovazione è al centro del dibattito attuale su cultura, società, economia e tecnologia. Viene ripetuta come uno slogan, caricata di significati trascendenti, fatta schioccare come una frusta sulla schiena degli scettici, esaltata come simbolo di un presente sempre gravido di futuro e universalità. L'innovazione è diventata il metro di misura della vitalità e vivibilità di città, regioni e nazioni, per non parlare di imprese e governi. In tutto questo febbrile discorrere, accade però di rado che si provi a ragionare su radici e significato dell'innovazione, sul suo stretto legame con teorie del cambiamento storico in contrasto tra loro, sulle intricate genealogie lessicali dalle quali emerge il vocabolario dell'innovazione, sui vari profili che assume nei diversi contesti locali... in parole povere, sulla sua complessità. ""Eppur s'innova"""" di Luca De Biase si pone come un'eccezione.» (dalla prefazione di Jeffrey Schnapp)"" -
Automazione. Disuguaglianze, occupazione, povertà e la fine del lavoro come lo conosciamo
Dai giganti della Silicon Valley ai politici, dai tecno-futuristi ai sociologi, tutti sono concordi che l'era che ci apprestiamo a vivere è quella dell'automazione. In questa nuova epoca anche il lavoro - con il suo significato, il suo valore, il suo impatto sociale, politico ed economico - non sarà più come lo conoscevamo. I rapidi progressi nell'intelligenza artificiale, nell'apprendimento delle macchine e nella robotica sono in procinto di trasformare i processi lavorativi automatizzandoli completamente. Già ora sfrecciano camion senza conducente e cani robotici trasportano attraverso pianure desolate armi destinate ai militari. Nelle fiere di robotica si mettono in mostra macchine in grado di cucinare, avere rapporti sessuali e perfino sostenere una conversazione. Ci stiamo dunque avviando verso il crepuscolo del lavoro umano? Secondo Aaron Benanav ci sono molti buoni motivi per dubitare di tutta questa frenesia futurista. Del resto, anche se l'automazione dovesse comportare la liberazione collettiva dalla fatica fisica del lavoro, noi continueremmo comunque a vivere in una società nella quale la maggior parte delle persone deve lavorare per vivere, il che significa che il sogno di una totale emancipazione potrebbe trasformarsi nell'incubo di una disoccupazione di massa. -
Ingovernabili. Grandi piattaforme, nuovi monopoli e la lotta per la concorrenza
Le piattaforme digitali hanno cambiato radicalmente le nostre società. L'universo della rete rimane, tuttavia, un ecosistema complesso e dinamico, da un lato stimolato da continue innovazioni tecnologiche, dall'altro sempre più difficile da governare. Perché il potere accumulato da Google, Amazon, Facebook e Apple (le cosiddette GAFA), che sembra minacciare l'ordine politico-economico sorto nel secondo dopoguerra, si differenzia dai monopoli industriali del passato, con effetti molteplici, mutevoli e spesso sfuggenti sugli operatori, sui consumatori e sulle istituzioni. È dunque partita una corsa da parte delle principali autorità antitrust, così come dei legislatori, negli Stati Uniti come in Europa, per regolamentare questi ""Leviatani digitali"""" a tutela della concorrenza e, dunque, della democrazia. Ma come controllarli? Quali strumenti saranno necessari per mitigare gli effetti più distorsivi di questi nuovi monopoli? In questo saggio, Andrea Minuto Rizzo e Roberto Sommella offrono una ricostruzione di questi processi, partendo da un'analisi approfondita delle caratteristiche degli ecosistemi digitali per poi applicarle, in concreto, ricostruendo le strategie di business di GAFA e le risposte delle autorità nazionali e dei legislatori a una delle più grandi sfide dell'era digitale: governare ciò che sembra ingovernabile."" -
Il privato collettivo. Un nuovo socialismo che sta cambiando il Paese
«Il socialismo, fin da quello di Condorcet, con le sue 'epoche' dell'avanzamento dello spirito umano, fin da quello di Fourier, con le sue 'epoche seriali', non è stato mai una 'dottrina'. Si è sempre proposto invece come una interpretazione del movimento della storia verso una sempre più estesa capacità delle società umane di emanciparsi da vincoli istituzionali non necessari; e di costruire, con il favore delle circostanze, ma anche con uno sforzo di volontà e determinazione politica, un sistema di convivenza politica più desiderabile per la stragrande maggioranza dei cittadini, fondato su maggiore libertà, maggiore uguaglianza, maggiore solidarietà sociale. Oggi, la crescita del terzo settore, il settore del 'fai-da-te', o dello scambio non mercantile, o anche dell'economia informale sta a dimostrare una rinnovata ricerca di emancipazione economica delle famiglie e degli individui dal capitale e dai suoi condizionamenti. E risponde alla continua esigenza di 'liberazione' degli individui dal lavoro comandato e svolto per necessità.» Prefazione di Giuliano Amato. -
Le voci di Pechino. Come i media hanno costruito l'identità cinese
Lo studio dei mezzi di comunicazione in Cina costituisce un tema di sempre maggior interesse e dibattito. L'uso di nuove e potenti tecnologie nei media ha infatti contribuito a rivoluzionare il mondo della comunicazione e dell'informazione cinesi e lo ha fatto a tal punto che la questione non è più relegabile al solo piano nazionale, ma si è fatta globale. Nel corso degli ultimi 70 anni, la Repubblica popolare cinese ha sperimentato nuove tecnologie e forme di comunicazione che hanno avviato un processo di rafforzamento dell'identità nazionale in continua evoluzione. In questo processo, fattori legati al controllo della popolazione, alle necessità di mercato e alle spinte identitarie hanno plasmato un nuovo uso dei media. Gianluigi Negro, utilizzando gli strumenti del sinologo e quelli dell'esperto di media studies, offre una ricostruzione inedita e articolata sulla storia dei media cinesi e su come giornali e radio, televisione e cinema, social media e app, dalla fondazione della Repubblica popolare cinese a oggi, abbiano contribuito alla costruzione dell'identità nazionale. ""Le voci di Pechino"""" è, inoltre, un'analisi critica sui possibili usi ideologici e propagandistici dei nuovi media, una riflessione sul rischio della loro trasformazione in strumenti di omologazione e controllo dell'opinione pubblica."" -
La fragile intesa. Berlino e le relazioni euro-atlantiche nei primi anni della Guerra fredda
Lorenzo Trapassi risponde a una domanda semplice ma cruciale: quali sentimenti nutriva e quali obiettivi perseguiva la Germania di Adenauer, protagonista assoluta del confronto tra la Nato e il Patto di Varsavia nonché, per estensione, tra il capitalismo e il comunismo? Se gli archivi dell'Est sono ancora una miniera largamente inesplorata, abbiamo invece una moltitudine di fonti su quello che pensavano a Bonn e a Washington: l'autore le mette in ordine con rigore scientifico e passione autentica per la ricostruzione storica. Ne emerge un quadro inatteso, foriero di insegnamenti per l'attualità: quella tra Stati Uniti e Repubblica Federale Tedesca era in fondo un'alleanza di comodo, inevitabile ma poco sentita; una ""fragile intesa': appunto, macchiata dal reciproco sospetto e da distanze culturali non facili da superare, con la minaccia russa perennemente sullo sfondo. Prefazione di Vincenzo Amendola."" -
Fuga dall'impero. La caduta di Roma e le origini della prosperità occidentale
La caduta dell'Impero romano è stata spesso considerata come la fine di uno dei più grandi e ineguagliabili modelli di civiltà che l'Europa abbia conosciuto. Molti, inoltre, hanno ritenuto che il crollo del potere di Roma sia coinciso con un brusco arresto dello sviluppo dell'intero Occidente. In questo libro destinato a cambiare radicalmente ogni punto di vista sulla nostra civiltà e le origini del suo benessere, Walter Scheidel sostiene l'esatto contrario. È stata proprio la conclusione repentina di quella grande creazione politica, che Virgilio immaginava immortale a rendere possibile l'inizio dell'ascesa economica europea, gettando le basi per la grande prosperità del Vecchio Continente nell'epoca moderna e contemporanea. Questo libro, già classico, spaziando tra epoche, luoghi e personalità distanti tra loro come Bisanzio, il ""Celeste Impero"""" cinese, Gengis Khan e Napoleone, dimostra come la grande trasformazione economica all'origine del nostro benessere è dovuta a eventi drammatici, e che l'accentramento di un enorme potere, in termini di crescita e sviluppo, non è mai una buona idea."" -
UIQ
Un amour d'UIQ non è soltanto il film di fantascienza mai realizzato di uno dei più rivoluzionari pensatori contemporanei, Félix Guattari, è anche un'anticipazione visionaria dell'infosfera e della sua ubiquità molecolare, dall'intelligenza artificiale alla soggettivazione digitale, dalla cattura granulare del desiderio alla perdita della finitude. Un manifesto per un cinema che manca: il cinema dell'infra-quark. Durante gli anni Ottanta, Félix Guattari progetta di realizzare un film di fantascienza, una straordinaria sintesi del suo lavoro di psicoterapeuta, del suo impegno militante e della sua passione per le radio libere. Nasce così Un amour d'UIQ che racconta l'incontro tra un gruppo di squatter, ""naufraghi di una nuova catastrofe cosmica"""", e una particella infinitamente piccola proveniente da un ceppo mutante di cianobatteri, l'Universo infra-quark. La scoperta avrà degli effetti irriversibili su tutto il pianeta. Sospesa tra cyberpunk e cinema sperimentale, la sceneggiatura di Guattari immagina nuovi orizzonti per una fantascienza politica e irriverente, poetica e allo stesso tempo spettacolare."" -
Humanomics. Perché l'economia del futuro è una scienza umana
Per Deirdre McCloskey la storia dell'economia non è solo la storia delle idee economiche, dei suoi modelli e paradigmi, ma è anche - e forse soprattutto - la storia del suo linguaggio e della sua retorica; delle parole attraverso cui ci racconta il mondo in cui viviamo. In questo senso la scienza dell'economia non è differente dai linguaggi di altre discipline umanistiche, come la filosofia o la sociologia. È a partire da quest'idea che la celebre economista propone l'innovativo concetto di Humanomics e lo fa con il suo inconfondibile stile: polemico, colto, rigoroso e ironico. Le critiche sono rivolte soprattutto ai neoistituzionalisti che, secondo l'autrice, ""adottano l'ipotesi implausibile e illiberale che l'economista-papà sappia quel che è giusto fare, trattando le altre persone adulte in modo indegno"""". Per sconfiggere l'illiberalismo da cui è affetta la scienza economica serve appunto una humanomics che ci migliori, un'economia che non si sbarazzi degli umani ma che li tratti come soggetti adulti e riflessivi. Basta con il culto dei numeri e il feticismo delle statistiche: è tempo di un'etica seria e di una scienza economica persuasiva e a misura d'uomo.""