Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2781-2800 di 10000 Articoli:
-
L'inconscio è il sociale. Desiderio e godimento nella contemporaneità
Il mito delle Danaidi, condannate da Giove a riempire perennemente una botte dal fondo bucato, è evocato da Lacan per definire la natura paradossale del godimento (jouissance), mai sufficiente a colmare il nostro corpo che ne è sempre alla ricerca. Il godimento ci attraversa incessantemente come un flusso inarrestabile. Come governarlo? Come arginare le sue derive, i suoi eccessi, la dipendenza da ciò che lo produce? Con continuo riferimento alla lezione lacaniana, questo saggio esplora le difficoltà e le modalità del godimento nelle nostre società democratiche e liberali, egualitarie e individualiste, sessualmente disinibite. In realtà sofferenti, prive di legami identitari e di referenze simboliche, seppure attraversate da segnali di controtendenza. Alla base dell'indagine si situa l'aforisma di Lacan che dà il titolo al libro: ""l'inconscio è il sociale"""". La logica del """"discorso del capitalista"""" risulta insostenibile e abolisce il soggetto, affermava Lacan all'inizio degli anni settanta, e alla fine non può che produrre degli anticorpi. La psicanalisi è l'anticorpo per eccellenza, perché sostiene la centralità del soggetto, il suo desiderio e un legame sociale che sia con essi compatibile."" -
Le città sostenibili
Il nostro futuro inizia dalle città. In Europa e nel mondo nascono nuove smart cities, fondate su stili di vita sostenibili, sulla qualità degli spazi, sul lavoro verde. Ma non esistono città intelligenti senza cittadini informati, attivi, creativi. Questo libro racconta le vicende di tre personaggi immaginari: una studentessa, un impiegato e una professionista. Tre cittadini che crescono, insieme alle rispettive città. Con loro scopriamo che azione individuale e progetti sociali garantiscono davvero ambienti compatibili e una vita migliore. Essere spettatori passivi non conviene: l'avventura di inventare di nuovo le nostre città è già cominciata. -
Intercultura e cittadinanza. Nuove prospettive per la ricerca pedagogica
Le mutate condizioni sociali ed economiche - effetto delle globalizzazioni - e le conseguenti azioni di mobilità sostenute dai governi richiedono una nuova prospettiva educativa e formativa. Una prospettiva in grado di assumere il tema dell'intercultura come centro di un sistema che renda le nuove generazioni capaci di incontri sempre più generativi. Risultato della collaborazione di un'equipe di esperti, il volume presenta l'attuale panorama della ricerca pedagogica europea sul tema dell'intercultura, offrendo una prima mappatura di concetti particolarmente significativi per indirizzare le pratiche educative e formative verso dinamiche di accoglienza e reciproco scambio. -
Un papavero rosso ogni tre metri de gran. Romeo Isepetto: un eroe imbarazzante
È stato uno dei principali artefici della lotta antifascista attorno a Venezia. Un attivista indomito che ha sfidato il regime collegando tra loro pezzi del Partito Comunista clandestino delle Tre Venezie. Un militante che ha goduto della fiducia dei più importanti comandanti partigiani del nord Italia. Appena dopo la sua morte, avvenuta all'indomani della Liberazione il suo nome è scomparso dalle celebrazioni ufficiali. Non gli è stata dedicata neanche una piazzetta o un vicolo nei paesi che lo hanno accolto protagonista. Si è rarefatta la memoria della sua stessa esistenza. Di Romeo Isepetto da decine di anni a Mira e in Riviera del Brenta, nelle celebrazione veneziane non si parla più. Perché? Gualtiero Bertelli, (musicista e ricercatore, autore di canzoni esse stesse divenute popolari) e Moira Mion, (attrice, autrice di testi teatrali, ostessa. Organizza eventi culturali e spettacoli. Ricerca storie di umanità che poi ama raccontare) approfondiscono questa vicenda con gli strumenti che sono loro propri. Il risultato è una rappresentazione di teatro-canzone che ha suscitato e suscita ancora una significativa eco. Questa pubblicazione riporta la descrizione del personaggio, dei fatti e del contesto storico in cui essi sono svolti e il testo completo del lavoro teatrale. -
Pakai. Il trio che si è fatto in quattro. Storia e aneddoti del mito musicale carnico
Il libro ripercorre la storia del trio carnico che ha fatto ballare, cantare e sognare un’epoca. Nato agli inizi degli anni Settanta ed attivo fino ai primi anni Novanta, il gruppo formato da Amato Matiz “Pakai” alla fisarmonica, Genesio Puntel al contrabbasso, Paolo Morocutti alla chitarra e Stefano Paletti alla voce, è stato l’espressione di un sentire autentico che ha raggiunto l’Europa, il Canada, l’America ed il Sudafrica. Autori di musiche, testi e di originali rivisitazioni del patrimonio musicale friulano, ma anche austriaco e sloveno, i componenti di questa mitica formazione rivivono in questo libro insieme alle loro imprese ed avventure, di cui molte esilaranti. Documenti, analisi, fotografi e, aneddoti e testimonianze, ricostruiscono la carriera artistica e le personalità di questi amati e indimenticati protagonisti del folk. -
L' arte di sgranare i fagioli
Ambientato perlopiù nel contesto rurale-contadino polacco, lungo un arco di tempo che va dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, il romanzo narra in prima persona la vicenda di un anziano sassofonista che ripercorre gli episodi salienti della sua vita. Il narratore trascorre l'infanzia in un villaggio polacco e, dopo lo sterminio della sua famiglia, viene raccolto da un gruppo di partigiani. Affidato alle cure di una vedova, fugge per sperimentare la libertà e finisce per ritrovarsi in una scuola di disadattati dove viene sottoposto alla propaganda martellante del regime comunista. Divenuto elettricista, inizia a lavorare nei cantieri edili, partecipando alla ricostruzione del paese devastato dalla guerra e alla creazione di un ""mondo nuovo e migliore"""". Frattanto impara a suonare il sassofono, entra nell'organico di un'orchestra e, alla prima tournée fuori dal paese, decide di rimanere all'estero. Anni dopo, affetto da reumatismi e impossibilitato ormai a suonare, torna nel suo luogo d'origine per trascorrervi gli ultimi anni di vita. In questo affresco storico, Mysliwski recupera le forme del racconto orale, da cui la sintassi sincopata, gli anacoluti, gli intercalari, i volgarismi, nonché i termini legati alla cucina o agli usi e costumi polacchi. Nelle frequenti, e mai ovvie, riflessioni sulla vita o sull'essere umano, il registro del romanzo si eleva per assumere un afflato poetico."" -
12.47: strage in fabbrica
Il protagonista narrante di questo romanzo è un tecnico del Controllo Qualità di un'azienda emiliana che produce componenti per auto. Ale è alienato dal lavoro ma crede nell'infallibilità dei suoi responsabili, pervaso da un'etica aziendale che sembra dare un senso alla sua esistenza. Ma quando viene ridimensionato al ruolo di operaio in catena di montaggio, il suo equilibrio psichico vacilla, anche perché non gli si contesta nessuna colpa, non è chiaro nemmeno quale responsabile abbia preso la decisione: la sua non è un'azienda padronale, l'organigramma è un dedalo gelatinoso. Se il nemico non è individuabile, allora tutti diventano nemici: ex colleghi, operai della catena, sindacato, impiegati e dirigenti, il Paese nel quale vive. Ale è paranoicamente certo di riconoscere un disegno malvagio ai suoi danni in ogni normale atto produttivo. La fabbrica diventa un luogo abitato da fantasmi e mostri; egli vive il suo nuovo ruolo come una dannazione immeritata. Per sopportarne il peso consuma eroina, si isola con I'mp3 e inventa un mondo parallelo fatto di odio. Il conflitto diventa insanabile quando viene assunto Frank, figlio di un ex compagno di scuola, che lo deride e lo umilia, diventando una sorta di detonatore del suo odio. I due pianificano una strage in sala mensa: 12:47, l'ora di massimo afflusso. In bilico fra lucida analisi e follia, questo romanzo è una discesa agli inferi che non lascia scampo al lettore. -
Volevamo essere giganti
Gli occhi grandi a contenere il mondo, intensi e coraggiosi: sono quelli di Lucy, bambina ribelle negli anni del terrorismo. Trasferita con mamma e zia dal paesino di Bitrano, in Puglia, a Roma, Lucy vive dentro un quadrato angusto fatto di una piccola abitazione e il contiguo bar di un circolo di tennis per ricchi che le due donne gestiscono. L'intrusione di una vita faticosa e povera nel privilegio borghese e fascista, scosso da attentati e manifestazioni, è per Lucy illuminante. A differenza dei grandi, convenzionali e parte di una generazione che accetta i compromessi della realtà, lei abbraccia la verità. Ed è scomoda per natura. Lo è anche da adulta, quando, insegnante a scuola, viene costretta a una terapia psicologica per contenere i suoi sbotti di indignazione con i genitori dei suoi alunni. È proprio dai colloqui, e dal suggerimento di scrivere della dottoressa Emiliano, che Lucia Testa ritrova la sua infanzia. Ne viene fuori una storia appassionata che abbraccia il microcosmo di una provincia immigrata e il macrocosmo degli anni di piombo, nei quali si poteva tacciare di terrorismo chiunque e la polizia aveva metodi corrotti e sbrigativi. Alla fine molte delle sue precoci battaglie saranno sconfitte ma, dall'insegnamento di quegli anni, Lucy uscirà con un'esperienza diversa e la passione ancora più radicata per le sue idee che si porterà dietro per sempre. -
Biancaneve. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 3 anni. -
La sirenetta. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 3 anni. -
Peter Pan. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 3 anni. -
Principessa Sirenetta. Con stickers
Età di lettura: da 3 anni. -
Principessa Cenerentola. Con stickers
Età di lettura: da 3 anni. -
Principe Aladino. Con stickers
Età di lettura: da 3 anni. -
Favole della nonna
Età di lettura: da 4 anni. -
Favole di fate e principesse
Età di lettura: da 4 anni. -
Le grandi fiabe
Età di lettura: da 4 anni. -
Favole degli animali
Età di lettura: da 4 anni. -
Enciclopedia dei ragazzi
Età di lettura: da 6 anni. -
La mucca. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 1 anno.