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Il coraggio della perfezione. Sulla poesia di Cristina Campo
Saggista, poetessa, traduttrice, critica letteraria e autrice di splendide lettere, Cristina Campo (1923-1977) aveva per la perfezione un culto estremo, coraggioso e sofferto, mai circoscritto al solo versante stilistico, sempre coinvolto in una ricerca profondamente esistenziale. È un ideale assoluto, ma ricco di infinite sfaccettature che attraversa ogni sua forma di scrittura e ogni suo argomento di riflessione. A cento anni dalla nascita della scrittrice, questo libro intende approfondire gli aspetti della ricerca campiana tramite un’analisi dettagliata dei suoi rari, preziosi, componimenti poetici, a partire dalle undici liriche raccolte in Passo d’addio nel 1956, passando per la manciata di poesie pubblicate in rivista negli anni successivi, fino alle ultime sei folgoranti composizioni liturgiche del 1977. Nata come un obbligo di carattere formale nei primi versi, la perfezione subito si carica di valore ulteriore nei componimenti che seguono e così, lungi dal ridursi all’aspetto puramente estetico, manifesta tutta l’intrinseca forza che nasce dall’unione di forma e contenuto, di bellezza e significato «indipendenti e tuttavia inseparabili, come in una comunione». -
La città condivisa. Politica, società, cultura a Pesaro durante la sindacatura di Oriano Giovanelli (1992-2004)
Il volume, composto da due parti distinte sebbene tra loro in costante dialogo, indaga i risvolti politici, sociali e culturali che hanno connotato la storia municipale della sindacatura di Oriano Giovanelli a Pesaro (1992- 2004). Riservando una particolare attenzione all’intreccio fra narrazione storica e rappresentazione pubblica, il libro ricostruisce le dinamiche politiche e amministrative delle Giunte di sinistra e centro-sinistra, a partire dalle cesure politico-istituzionali della prima metà degli anni Novanta, per poi analizzare le traiettorie delle strategie urbanistiche, gli itinerari e le realizzazioni nel sociale e i principali campi d’intervento delle politiche culturali. Prefazione di Anna Tonelli. -
«Io d'amore mi vestirò». Sentimento ed eros nelle canzoni italiane degli anni Settanta. Nuova ediz.
Scenari romantici e congedi dalla verginità, figure femminili di sogno e sedicenni già esperte, inguaribili patimenti sentimentali e casi romanzeschi, sofferti addii e inizi fulminei di nuove relazioni: sinceri nella dolcezza e garbati anche quando audaci, altalenanti tra ingenuità estreme e picchi di autentica poesia, i testi delle canzoni italiane dal 1970 al 1979 – decennio aureo nella storia della musica leggera – sono interessanti per lo studioso, curiosi per chi non ha vissuto quei tempi, irresistibili per l’appassionato nostalgico. -
La villa Imperiale di Pesaro. Una rilettura attraverso due fonti settecentesche
L’Imperiale di Pesaro viene considerata una delle opere più sorprendenti ed enigmatiche del Cinquecento; una villa antica che Girolamo Genga ha saputo rinnovare secondo il modello delle nuove residenze moderne costruite dai grandi architetti rinascimentali. La sua lunga storia e i suoi continui passaggi tra importanti famiglie del Rinascimento Italiano hanno reso la villa teatro della vita di corte e specchio del manifesto politico-culturale dei suoi diversi proprietari. L’Imperiale verrà analizzata proponendo una nuova lettura sulla base di due importante documenti del Settecento: il “Rilievo dell’Imperiale” dell’architetto papale Buonamici (1756) e “Descrizione minuta delle fabbriche di Pesaro”, una relazione anonima datata 1758. Partendo dallo studio e dalla comparazione tra i due documenti, verrà ricostruito lo stato e le funzioni della Villa in quel periodo, e attraverso un’ulteriore analisi dei fatti storici, si cercherà di capire chi, per quale motivo e con quale fine ha commissionati questi due documenti e quale relazione sussiste tra loro. -
La Campania dei veleni
L'ambiente è un bene collettivo, un patrimonio di tutta l'umanità e dovrebbe quindi essere responsabilità di tutti prendersene cura. Eppure, cosa che più stupisce, l'essere umano si comporta spesso come se l'ambiente fosse un corpo estraneo da sfruttare e dominare con la propria potenza e tecnologia, non percependo il senso di unione con lo stesso, anche attraverso la via della contemplazione della sua bellezza, la quale tende inevitabilmente a sfiorire. La specie umana vive dunque come se fosse disgiunta dal resto del mondo naturale, pur dipendendo da quel mondo stesso, da cui trae tutte le risorse necessarie alla propria sopravvivenza. Purtroppo il livello d'intervento umano sull'ambiente è talmente elevato che continua a depauperarlo, deteriorandolo e sfruttandolo secondo il subdolo paradigma della ""sostenibilità"""", che non mette mai in dubbio l'attuale """"modello di sviluppo"""" e che andrebbe sostituito con un nuovo paradigma di """"piena compatibilità"""" tra l'uomo e le altre specie viventi, con la consapevolezza della posizione non centrale dell'essere umano sul funzionamento e negli equilibri di un pianeta costituito da milioni di specie."" -
Una ragazza tutta sola
Cosa cerca una ragazza tutta sola? Ufficialmente, una casa, visto che ne visita una trentina. Visita case vuote, non tanto per desiderio di abitarne una, quanto per godersi il loro silenzio inebriante. Poi un orologio, ritrovato per caso, e una serie di souvenir del padre, che riappaiono dopo tanto tempo, svelando una famiglia, una storia, e soprattutto la sua storia. Se stessa. Ecco ciò che davvero troverà alla fine. -
Il museo dell'uomo. Il favoloso declino dell'impero maschile
Spregiudicata favola contemporanea, manuale di sopravvivenza coniugale, bibbia del padre-martire, libro nero della società mammista, il volume è un'acuta ed esilarante riflessione sul futuro dei rapporti uomo-donna. Il protagonista è un giovane padre in crisi che cede il posto di comando alle donne della sua vita con un masochismo e un'esultanza frutto di una sconcertante lucidità. In bilico tra commedia burlesque e saggio sociologico, la grandezza e le servitù dell'uomo moderno in un provocatorio e irriverente inno al maschilismo. -
Big babies (perché non riusciamo a crescere?)
Avete mai avuto la sensazione che stiamo buttando via duemilacinquecento anni di civiltà occidentale? Avete mai avuto la sensazione che la nostra cultura stia diventando sempre più infantile? Vagabondando con verve spietata fra la Casa Bianca e Buckingham Palace, MTV e BBC, multinazionali e spam del Viagra, pubblicità, musica, politica, industria della salute, educazione, religione, sport e editoria, Michael Bywater mostra come in quasi tutti i settori della vita, si assista a una trasformazione inesorabile. Quella in ""big babies"""", bambini cresciuti, spinti e trattenuti verso un eterno infantilismo che si rispecchia insopprimibile in tutti i settori della società."" -
Alice Herz-Sommer. Un giardino dell'Eden in mezzo all'inferno
Alice Herz-Sommer nasce nel 1903 in una Praga asburgica in cui Franz Kafka le fa da fratello maggiore. A sedici anni è una delle pianiste più talentuose e conosciute d'Europa, ma a poco a poco il suo mondo diventa sempre più fragile. L'ostilita antisemita cresce e suo padre durante la Prima guerra mondiale perde quasi tutto il patrimonio di famiglia. Nel 1942 la madre di Alice viene deportata e lei per sopravvivere alla disperazione prende una decisione altrettanto disperata: imparerà i ventiquattro ""Studi"""" di Fryderyk Chopin, che nemmeno Arthur Rubinstein ha mai suonato senza interruzioni. Dodici mesi dopo, quando anche lei, suo marito e il loro bimbo di sei anni saranno deportati a Theresienstadt, sarà di nuovo la musica la sua salvezza. Esibendosi in oltre cento concerti, Alice restituisce forza e speranza agli altri prigionieri in un mondo di fame, sofferenza e morte, creando un """"paradiso in mezzo all'inferno"""" per il suo piccino, che per più di cinquanta volte è tra gli interpreti principali dell'opera per bambini """"Brundibàr"""". Dopo la liberazione, Alice vive il periodo del Terrore staliniano; emigra in Israele, insegna al conservatorio di Gerusalemme e a ottantatré anni si trasferisce a Londra da suo figlio, che nel frattempo è diventato un violoncellista di fama mondiale."" -
La ribelle
Eliane Brun, giornalista dell'Autre Canal, è un'autentica ribelle, irriducibile ecologista, pirata telematica e ferocemente avversa alla politica della presidenza Bush. Anche il suo datore di lavoro, il potentissimo tycoon televisivo Mare Menantreau, è un sovversivo, che non esita ad arringare i dipendenti indossando soltanto una T-shirt. I due sembrano quindi intendersela a meraviglia, ma la luna di miele tra il padrone e la sua dipendente sarà di breve durata: gli affari sono sempre affari. Così, per motivi diversi, i due ribelli saranno entrambi licenziati e dovranno reinventarsi un lavoro, anche a costo di rinnegare i loro nobili ideali. Una commedia umana, una tragicomica parabola dei tempi moderni narrata attraverso le peripezie di Eliane Brun, giovane e affascinante giornalista televisiva, progressista e intransigente, che finisce corrotta per amore. Popolato da una galleria di personaggi a metà strada fra Molière e Samuel Beckett, parodia e critica sociale per un grottesco ritratto della società, non solo dello spettacolo. -
L' uomo che doveva uccidere Mao
Abbandonati in Cina dopo la caduta di Mussolini, un manipolo di fascisti italiani, spalleggiati da un giapponese al servizio della CIA, progettano uno spettacolare attentato conto il presidente Mao Zedong. Un episodio oscuro, censurato dai libri di storia, che grazie alla ricostruzione dell'autrice, per vent'anni corrispondente da Pechino, attraverso le rocambolesche avventure dell'ufficiale dell'aviazione Antonio Riva, asso della Grande Guerra incaricato da Galeazze Ciano di fondare una scuola di pilotaggio nella provincia dello Henan, getta una nuova luce sulla presenza italiana in Cina all'inizio del secolo scorso. Un inedito e affascinante affresco della turbolenta Cina degli anni Quaranta, popolata da spie doppiogiochiste e trafficanti d'armi, fantomatiche società di import-export e avventurose missioni aeronautiche,fascisti e rivoluzionari, uomini d'affari e avventurieri, gangster e cortigiane. -
Saper vivere in tempi oscuri
Brillante, tagliente e irriverente, Philippe Val ha conquistato la scena pubblicando sul settimanale ""Charles Hebdo"""", le famose caricature danesi che rappresentavano Maometto. Pungolato da un mondo in continuo movimento, al quale non risparmia mai i suoi strali, ma crede sempre appassionante e pieno di bellezza, Philippe Val compone un """"trattato del saper sopravvivere in tempi bui"""": ventitré agili capitoli perfettamente intrecciati e intessuti di citazioni, letture, film, fatti storici per definire quello che potrebbe essere un """"nuovo uomo dei Lumi"""". Come non lasciarsi """"dominare dalla specie"""" cui apparteniamo; come sublimare quella zona d'ombra, fatta di violenza e di risentimento; come comportarsi da uomini liberi. Insomma, come non concedere appigli alla cultura del """"malessere insito nella civiltà"""". Philippe Val propone il suo """"metodo"""". Nessuna fredda retorica, in queste pagine, ma un approccio di tipo spinoziano: """"Se è vano pensare di poter eliminare un giorno la sofferenza, si può di contro scongiurare la tristezza, che non è solo la conseguenza, ma anche la causa delle nostre disgrazie. Lettore, se questo mio libro ti comunica l'intuizione che la gioia è meno inaccessibile di quanto possa sembrare, avrò raggiunto il mio scopo""""."" -
In Africa saremmo già morti
"In Africa saremmo già morti"""" è una frase che dice uno dei protagonisti del libro, che hanno dai trenta ai quarantanni, riferendosi all'aspettativa media di vita di un africano. I due protagonisti principali sono un ragazzo che campa facendo il mago in una televisione privata, però con una certa deontologia. Non ama truffare i poveri illusi che si rivolgono a lui. Il suo amico, invece, non ha un lavoro fisso e secondo una antica tradizione italiana che non vuole morire nemmeno in tempi di terziario avanzato, si arrangia con quello che trova. A un certo punto va a Medjugorie per conto del mago e lì si innamora di una delle veggenti." -
Ti avrei voluto
Dottore in Giurisprudenza, sul finire degli anni '60 Andrea Roncato è spinto al debutto da un giovane Francesco Guccini, che a lui e Gigi Sammarchi affida anche i suoi brani più ironici e cabarettistici, alcuni dei quali confluiranno poi nell'album dal vivo ""Opera Buffa"""" (1973). Così, all'Osteria delle Dame di Bologna, nasce il duo """"Gigi e Andrea"""" che dopo anni di gavetta accanto a Sandra Mondaini, nel 1977 sbarca in RAI proprio accanto alla coppia Mondaini-Vianello, pronto a diventare una delle icone televisive di maggior successo di tutti gli anni '80, grazie ai successi di trasmissioni come """"Pregiatissima"""", """"Festival"""", """"Hello Goggi"""", """"Grand Hotel"""". Ma accanto a queste, negli anni '80 ci sono anche una decina di film insieme ai protagonisti della commedia all'italiana di allora (Lino Banfi, la coppia Boldi-De Sica), fino alla serie TV """"Don Tonino"""", che permette ad Andrea di affrancarsi dall'etichetta di comico, dimostrando le ottime capacità interpretative anche in parti drammatiche. Questo volume raccoglie racconti di vita e appunti di uno dei comici più popolari degli anni Ottanta, che ha saputo reinventarsi continuamente lungo l'arco degli ultimi vent'anni."" -
Il letto di formiche
Emilio, ex terrorista di secondo piano è tutt'ora in carcere, raggiunge il posto delle sirene, la casa dove il fratello è appena morto in circostanze oscure e dove ritrova l'istriana, l'odiata cognata. La vera ragione del suo ritorno viene a mancare quando scopre che la nipote Lucia, della quale è innamorato, è scappata senza aspettarlo. Distrutto, Emilio, vorrebbe andarsene, ma qualcosa lo induce a restare. -
Il Nilo e la sfinge
"Il Nilo e la sfinge"""", scritto fra il 1907 e il 1909, è un'appassionata raccolta d'impressioni d'Egitto: l'autore non si limita a descrivere ciò che vede, ma cerca di penetrarne il senso, di afferrare il significato dei monumenti, degli istituti, dei costumi e dei simboli, di comprendere il fine dell'antica arte egizia, espressione grandiosa di un prepotente anelito di fede, di un irresistibile bisogno di eternità. Lo spettacolo dei monumenti contaminati dal dilagare della nuova civiltà meccanica, o addirittura ad essa sacrificati, lo fa soffrire profondamente, suscitandogli espressioni di sdegno e di scherno." -
Piccolo elogio della bicicletta
Dal fango della Parigi-Roubaix, alla sua partecipazione al Midi Libre, al Tour de France di cui è sempre stato solo testimone, Eric Fottorino, direttore di Le Monde, ci guida in quel mondo in cui rabbia e passione rappresentano il quotidiano dei ciclisti e di tutti gli innamorati della ""piccola regina""""."" -
Come si seducono le donne
La preziosa edizione anastatica a tiratura limitata di un piccolo grande classico del primo Novecento recuperato dal fondo degli armadi di famiglia. -
Amami
Amami. Un imperativo. Un ordine duro e dolce allo stesso tempo. Il segnale del dolore provocato dalla perdita d ell'amore, in un'età, l'adolescenza, in cui tutto sembra scorrere, e cambiare, troppo velocemente. Identità, percezione di sé. Cambia tutto, quando si perdono i punti di riferimento. Ma nella vita non c'è solo amore. Ci sono gli amici, l'alcol e gli stupefacenti. È la vita di tanti giovani, oggi. Senza regole e senza valori. Perdendo l'importanza degli affetti, dei progetti e del futuro. Un libro duro e dolce, diretto, ma elaborato con uno stile netto e personalissimo, cinematografico e poetico.. -
Shopping con Maud
Appassionati dello shopping non si diventa, si nasce. E Maud, maudestamente, ""lo nacque"""". Quanto a boutique, consumi, carte di credito, saldi e occasioni, la piccola ne sa una più del diavolo. E di sicuro una più del suo adulto intervistatore, cresciuto in tutt'altra epoca, con l'istigazione alle formichine, ai salvadanai, alle giornate del risparmio. Un libro allegro e colorato, ma anche utile per far capire ai più piccoli che cos'è lo shopping, e quanto incide sulla nostra vita. Ma anche cos'è il denaro, quali forme ha , come va trattato. Una lettura rapida e divertente alla fine della quale però si è colti da una voglia irrefrenabile di chiamare la piccola e dirle: «Ehi, Maud... che ne dici di andare a fare shopping insieme?».""