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Prato. Itinerari e storie di pietra, d'acqua e di tessuto
Ricco di storia e d’arte, il centro storico di Prato è un esagono racchiuso dalle alte mura trecentesche. L’invito è a osservare sia i monumenti e l’insigne storia artistica, sia i segni, architettonici e non, visibili e invisibili, spesso conservati nella memoria di chi ancora ricorda. Nei cinque itinerari, che si spingono talora oltre la cerchia antica, sono raccontate trame e identità cittadine legate alla pietra, all’acqua e al tessuto, tre filoni che caratterizzano Prato, a partire da fonti storiche e letterarie, con un occhio attento alle tradizioni ma anche ai segni della contemporaneità. Un percorso a piedi ricco di curiosità, personaggi storici meno noti e particolari “fuori guida” per scoprire da viaggiatori l’anima del distretto tessile più famoso d’Italia. Illustrazioni a china realizzate in esclusiva per questo progetto dagli studenti del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia. -
Trame di cura. Lea Pimpinelli ed Emilia Baroncelli. Lettere a Colcello ottobre 1943-maggio 1944
Da un soppalco riemergono lettere dell’inverno primavera 1943-44, indirizzate a Colcello, piccolo borgo umbro dove il giurista e rettore fiorentino Piero Calamandrei ha trovato rifugio con la moglie Ada, la sorella Egidia, il cognato Ciro Polidori e la loro figlia Serenella presso Ermanno, fratello di Ciro. Il figlio Franco è a Roma, impegnato nella Resistenza, ma i genitori scopriranno solo dopo la Liberazione la sua militanza nei GAP. Un pacchetto di lettere femminili indirizzate ad Ada ed Egidia, che ci fanno conoscere una dimensione di preoccupazioni e cure quotidiane solo apparentemente di contorno. Cibo, affetti, salute, abiti, case e ansie per i figli dominano nelle corrispondenze che si intrecciano tra Treggiaia e Firenze da una parte e Roma dall’altra, con destinazione Colcello. Sono i corrieri che recano lettere e pacchetti, o a volte viaggiatori, tutti intralciati dalle interruzioni di strade e ferrovie e ritardati dai bombardamenti che si abbattono sull’Italia centrale. Lettere che non si sa se arriveranno a destinazione, e che rispondono a interrogativi a volte già resi inutili in quanto superati dagli eventi. Nell’Italia occupata dai tedeschi e percossa dai bombardamenti angloamericani una rete di solidarietà e affetti viene tessuta da un fitto dialogo epistolare. -
Ho danzato nel tempo. La vecchiaia raccontata da una donna
Questo libro è un delicato affresco sotto forma di narrazione autobiografica dedicato alla vecchiaia. È lo sguardo di una donna che osserva e racconta, con garbo e ironia, le trasformazioni del proprio corpo con il trascorrere del tempo, le fragilità, i desideri mai sopiti, le sfide e le gioie quotidiane di una stagione della vita non sempre vista per quello che è, dove essere vecchi può significare anche essere liberi di sognare e vivere ogni momento nella piena consapevolezza delle proprie azioni e delle scelte compiute. Per farlo si rifugia nella dimensione onirica del mito classico. «Non deve dunque stupire - scrive l’autrice - se mi sono permessa di prendere a prestito alcuni versi dell’Odissea per accompagnare una parte del mio racconto sulla vecchiaia. Da sempre essi mi fanno rifiorire il pensiero e la parola, trasportandomi laddove sogno e realtà si confondono e delle ambasce umane rivelano il senso affinché facciano meno male.» -
Il sangue di Faun
Quando Jade, la ragazza dagli abbacinanti occhi verde acqua, incontra Faun, bellissimo e enigmatico viaggiatore del Nord, il mondo intorno a loro è sul punto di andare in pezzi. I ribelli complottano contro Lady Mar, la crudele sovrana che nasconde il proprio volto dietro una maschera di ferro e beve vino mischiato a cenere. Sull'altra sponda del fiume, nella città Morta, sono riapparsi gli Echo, creature inafferrabili, sulle quali si narrano le storie più orrifiche, nelle cui vene scorre acqua invece che sangue. E in porto è arrivata una nave, con un carico misterioso, un centinaio di gabbie impenetrabili... -
Un annetto buono (ma neanche tanto). Da «si può fare!» a «non ce la faremo mai!»
2009: un anno difficile, un anno impegnativo, un anno di crisi... un po' come gli ultimi dieci quindici, a pensarci bene. Questo è il diario di un anno indimenticabile (o da dimenticare, dipende dai risultati elettorali) secondo Dario Vergassola, cronista impavido che con sommo sprezzo del ridicolo appunta e commenta deliri quotidiani di politici, capi di Stato, presidenti del consiglio, ministri, portaborse, papi e anche re; uno speciale reportage dal fronte della politica parlamentare e della cronaca quotidiana, dove gli eventi si susseguono vertiginosi e inverosimili più che in una fiction, lasciandoci a bocca aperta e con una gran voglia di cambiare canale. Peccato che ancora non esista un telecomando così potente da fare zapping tra le realtà, oltre che tra i reality. Posologia e modalità d'uso. Mentre legge questo resoconto, il lettore è caldamente invitato a meditare, ragionare e decidere in tutta coscienza se rivedere gli stessi avvenimenti in una prossima legislatura o se preferire, per una volta, che la Storia non si ripeta. -
Il custode di Freya
Freya aveva otto anni la prima volta che ha visto un angelo: una figura bellissima e alata, che le ha confidato che in lei c'è qualcosa di diverso dagli altri esseri umani. Oggi Freya ha quattordici anni ed è guarita. Dopo sei anni interminabili di ricoveri e psichiatri la sua ossessione per gli angeli è svanita: si è trattato solo di allucinazioni e sogni infantili. Ora l'aspetta finalmente la vita di un'adolescente normale, con le amiche e magari anche un fidanzato. Ma quando nella sua classe arriva una nuova compagna, il passato torna inesorabile a tormentarla. E mentre un angelo nero e mostruoso inizia ad apparirle nei momenti meno opportuni, la figura radiosa della sua infanzia si prepara ad avvicinarla ancora una volta per proporle un patto al di là di tutti i suoi sogni... Età di lettura: da 11 anni. -
Il libro selvaggio
Ci sono libri con una forte personalità. Libri che si scelgono i lettori, e non viceversa. E libri che rifiutano di farsi leggere. Juan, quattordici anni, trascorre le vacanze dallo zio Tito, il bibliofilo più pazzo del mondo. Nel labirinto della sua biblioteca Juan scopre che i libri hanno una vita propria. Alcuni addirittura cambiano contenuto a seconda di chi li legge. Altri, invece, si nascondono. Come ""Il libro selvaggio"""", che si lascerà leggere da una sola persona, da un lettore speciale. Perché leggere è un atto creativo. I libri sono magici. I libri sono vivi. E sono tutti diversi, come noi. """"L'abilità di narratore di Villoro è al servizio di un sorprendente romanzo di avventura e intrighi che ha per protagonisti dei personaggi insoliti: libri 'vivi', dotati di poteri eccezionali e capaci di cambiare la vita delle persone."""" (Babelia)"" -
Cosa c'è dietro le stelle?
La vita sulla Terra non è altro che una favola inventata dalla fantasia degli abitanti di Sukhavati. Lik e Lak sono gli unici bambini di Sukhavati e tali sono destinati a rimanere, perché nel loro paese il tempo non esiste: nessuno invecchia e nessuno muore. Affascinati dalle storie sulla Terra narrate dall'amico Oliver, desiderano più di ogni altra cosa compiere un viaggio in quel mondo fantastico. Riusciranno a partire a bordo di una sfera di cristallo ma, non appena atterrati, scateneranno un grande scompiglio fra i terrestri. Età di lettura: da 10 anni. -
Tutto per un cane
Bone è un cagnolino che ha perso la mamma e, per motivi diversi, anche le due famiglie che lo hanno successivamente adottato. Charlie è un uomo nella cui memoria bruciano ancora le morti del fratellino e del loro cucciolo Sunny. Henry è il figlio di Charlie, ha undici anni e vorrebbe tanto un cane: farebbe qualsiasi cosa per averne uno. Lo mette sempre al primo posto nell'elenco dei regali per Natale, ma suo padre non vuole saperne. Henry, che è tanto obbediente quanto tenace, non rinuncia al suo sogno, e quando incontra il randagio Bone è deciso a non lasciarsi sfuggire la possibilità di realizzare il suo grande desiderio. Tre vite, quelle di un padre, di un figlio e di un cane, intrecciate in una storia che parla di incontri e separazioni, di abbandono e di rinascita, della morte e dell 'irrinunciabile ricerca della felicità che accompagna la vita. -
Il colore della memoria
Barcellona, 1932. In una vigilia di Natale apparentemente simile alle altre, Maria del Roser Golorons vedova Lax esce con la fedele domestica Conchita per trascorrere tutta la giornata ai Grandi Magazzini El Siglo, inconsapevole degli eventi che stanno per travolgere la sua famiglia e la sua città. Pochi anni più tardi, alle soglie della guerra civile, il celebre pittore modernista Amadeo Lax dipinge il suo capolavoro in ricordo della moglie Teresa che lo ha abbandonato: un affresco superbo, fatto di luci intense e contrasti imprevisti, che nella sensualità del tratto nasconde un'oscurità indecifrabile. Quasi ottant'anni dopo, l'esperta d'arte Violeta Lax, nipote di Amadeo, riceve un misterioso invito da una sconosciuta signora italiana che afferma di avere importanti notizie da comunicarle. Incuriosita, Violeta decide di incontrarla, ma prima vuole fermarsi a Barcellona per visitare la casa di famiglia, ormai in stato di abbandono, e ammirare per l'ultima volta l'affresco realizzato da suo nonno prima che venga rimosso. Inizia così per Violeta un viaggio nel tempo sulle tracce della storia familiare, lungo i vicoli e le strade eleganti di una Barcellona scintillante e piena dell'energia irrefrenabile dell'inizio del Novecento; lungo le fortune e le disgrazie dei Lax, segnate dall'arte di Amadeo, genio crudele che interpreta nelle sue opere tutta l'inquietudine, la brama di certezze e la brutalità della nuova epoca. -
La nuova Bibbia Salani. L'Antico Testamento
La Bibbia è un libro (o meglio una serie di libri) che racconta le avventure e le disavventure di Dio e di Israele. Allora questo libro che il lettore ha tra le mani racconta forse l'altro libro? In tal caso, presentandolo qui, sia pure in breve, racconteremmo il racconto di un racconto. Le cose sono più semplici e più complicate. Silvia Giacomoni ha fatto qualcosa di molto diverso: come Alice è entrata nello specchio, lei è entrata nel mondo raccontato dalla Bibbia, si è mescolata a quelle persone, ha parlato con loro, ha vissuto quelle vicende, ha pensato quegli infiniti pensieri narrati dalla Bibbia. E ora torna fra noi e ci racconta tutto. -
Il valore di un sorriso. Padre Giuseppe Puglisi, un testimone dell'Evangelo
Un coro di testimonianze che percorre il tempo di una vita che si fece esperienza diretta nei confronti del servo di Dio, il sacerdote Pino Puglisi. Una lettura attenta di queste testimonianze e degli stessi scritti di Puglisi permette di cogliere il filo conduttore che coniuga, attraverso la ricerca personale, il valore del volontariato con la centralità della parola di Dio accolta, donata, vissuta. (...) P. Puglisi insegnava a pregare: ""È la preghiera - diceva - che dà senso alla vita dell'uomo perchè rende viva l'amicizia con Dio e ci rende simili a Lui"""". Il modello a cui faceva riferimento era Cristo, che P. Puglisi definiva """"Preghiera vivente"""", perchè durante tutta la sua vita fu in continuo dialogo con il Padre e tutto ciò che compiva era sempre preparato e concluso dalla preghiera."" -
Storia della Chiesa riminese. Vol. 2: Dalla lotta per le investiture ai primi anni del Cinquecento.
Corrispondendo con rigore ai criteri e ai metodi della scienza storica, gli autorevoli studiosi coinvolti nella realizzazione di questo secondo volume, dedicato a uno dei periodi di maggiore fioritura artistica, culturale e spirituale della comunità riminese, ci fanno dono di un'opera assai preziosa per conoscere, contemplare e amare la nostra Chiesa e la nostra città. -
Femminile, Plurale. IV Festival Francescano. (Rimini, 28-30 Settembre 2012)
Il quarto Festival Francescano, il primo di Rimini, è un Festival al femminile: prendendo spunto dall'VIII centenario della consacrazione di Chiara d'Assisi si è parlato di donne e soprattutto hanno parlato le donne. Un Festival plurale: l'icona potrebbe essere costituita dalla tavola rotonda che vedeva per la prima volta sedute l'una accanto all'altra - e non, come sempre, l'una di fronte all'altra - Elsa Fornero e Susanna Camusso; oppure da un'altra tavola rotonda dove tre donne, una ebrea, una cristiana e una musulmana - le abbiamo chiamate Sara, Maria e Fatima - hanno parlato del loro Dio. -
Nadêl. Sonetti d'auguri (2002-2013). Vol. 2
"Gli auguri di Gianni sono speciali (...) dei veri componimenti poetici (...)"""", che sfidano """"...Il clima e le nostre case vuote (...). Il Campanone diventa la pietra di paragone di un mondo perduto ma autentico."""" (Annalisa Teodorani)" -
Lettering. Ediz. italiana
Il testo, in uno svariato numero di comunicazioni, non viene usato solamente come mezzo di rappresentazione di determinati concetti, ma anche in funzione del ""carattere come segno espressivo"""", visto come elemento formale, in grado di caricare di valore estetico i vari messaggi ( infatti determinati caratteri ci danno la sensazione di eleganza, altri di frivolezza ecc.). Ci sono caratteri da guardare e caratteri da leggere, caratteri estrosi che esigono di essere osservati al di fuori della loro insita comunicazione e caratteri più inclini alle convenzioni che ci permettono una lettura fluida e scorrevole"" -
Fugh e fiàmbi. (Magàra la còulpa l'è ênca la nòstra). Poesie in dialetto santarcangiolese
Questo dialetto personalissimo di Fucci, che ha le radici nelle contrade ma i cui rami si estendono nell'universo, si misura in questa nuova raccolta con la meditazione sull'esistenza in generale e in particolare sulla natura dell'uomo, capace da una parte di Pansìr e di memòria e dall'altra di una cativéria sénza uguél."" (Giuseppe Bellosi)"" -
Il Convento Francescano scomparso di Verucchio, 1320-2020. Ediz. integrale
"Il libro che vi apprestate a sfogliare non ha solamente il pregio di riscoprire una storia perduta, quella della chiesa e convento di San Francesco di Verucchio, che è stata una parte fondamentale della nostra comune storia antica; quest'opera è oltremodo preziosa perché, come accade solamente in rari casi, resuscita dall'oblio del tempo una realtà della quale non erano rimaste né immagini realistiche né, tantomeno, fotografie; non vi sono documenti esaustivi relativi alla creazione di questo luogo sacro se non asciutti e stringati atti di carattere notarile, nemmeno antiche memorie a restituircelo nelle alterne e secolari vicende costruttive e soprattutto umane."""" (Lisetta Bernardi)" -
Savignano Ottocento. Un borgo sul Rubicone nel suo secolo più lungo
Facendo seguito al volume Savignano. Un borgo di Romagna - da Giulio Cesare a Napoleone (2016), in questo Savignano Ottocento Roberto Garattoni ricostruisce una stagione cruciale nella storia della città e insieme della Romagna, ancora una volta “adombrando le propensioni e le qualità dello storico” ma, per ragioni di libertà narrativa, “preferendo vestire gli abiti del cronista”, come definito a suo tempo da Paola Sobrero. Sulla scorta di un’ampia documentazione d’archivio, di testimonianze di memorialisti, diari e articoli di gazzette d’epoca, l’autore delinea il profilo di questo luogo che ha visto nell’Ottocento il suo secolo “più lungo”, in quanto il più ricco di movimenti culturali e innovazioni politiche, il più memorabile per qualità di uomini e significato di opere nel contesto della storia nazionale. -
Lo spirito di leadership nella musica. Raccolta di interventi al corso di formazione Spiritualità nella musica «Zipoli»
Questo libro è una raccolta di conferenze in occasione della quarta edizione (2020) del Corso di Formazione alla Spiritualità nella Musica “Zipoli” intitolata «Lo spirito di leadership nella musica». La leadership è questione attuale e urgente nella società complessa. L’esperienza musicale trova un luogo ermeneutico-euristico della leadership generale. La quarta edizione di Zipoli intendeva realizzare la testimonianza di operatori musicali al fine di osservare alcuni elementi della leadership musicale per affrontare il tema della leadership generale in formazione.