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Heavy Metal. The world greatest illustrated magazine (2023). Vol. 3
La prima edizione di Heavy Metal è statunitense e prende vita nel 1977, sotto l'ala del gruppo di National Lampoon. Si distingue nel panorama fumettistico americano, sfidando con i suoi contenuti espliciti il Comics Code Authority. Fin dalla sua nascita, la rivista non ha mai avuto edizioni straniere, in quanto ha sempre circolato in tutto il mondo come simbolo di una rivoluzione visionaria potenziata dallo spirito incoercibile della musica rock. Heavy Metal, nella sua versione italiana, è una rivista fatta di storie a fumetti, articoli, interviste e visioni. -
Heavy Metal. The world greatest illustrated magazine (2023). Vol. 4
La prima edizione di Heavy Metal è statunitense e prende vita nel 1977, sotto l'ala del gruppo di National Lampoon. Si distingue nel panorama fumettistico americano, sfidando con i suoi contenuti espliciti il Comics Code Authority. Fin dalla sua nascita, la rivista non ha mai avuto edizioni straniere, in quanto ha sempre circolato in tutto il mondo come simbolo di una rivoluzione visionaria potenziata dallo spirito incoercibile della musica rock. Heavy Metal, nella sua versione italiana, è una rivista fatta di storie a fumetti, articoli, interviste e visioni. La tradizione è quella dei grandi illustratori americani ed europei, da Hajime Sorayama a Syd Mead, ma anche Simon Bisley, Grant Morrison, Bill Sienkievitz, Kevin Eatsman, che hanno disegnato scenari tecnologici e post-umani, luoghi ipotetici ma credibili. -
Heavy Metal. The world greatest illustrated magazine. Vol. 5
La prima edizione di Heavy Metal è statunitense e prende vita nel 1977, sotto l'ala del gruppo di National Lampoon. Si distingue nel panorama fumettistico americano, sfidando con i suoi contenuti espliciti il Comics Code Authority. Fin dalla sua nascita, la rivista non ha mai avuto edizioni straniere, in quanto ha sempre circolato in tutto il mondo come simbolo di una rivoluzione visionaria potenziata dallo spirito incoercibile della musica rock. Heavy Metal, nella sua versione italiana, è una rivista fatta di storie a fumetti, articoli, interviste e visioni. La tradizione è quella dei grandi illustratori americani ed europei, da Hajime Sorayama a Syd Mead, ma anche Simon Bisley, Grant Morrison, Bill Sienkievitz, Kevin Eatsman, che hanno disegnato scenari tecnologici e post-umani, luoghi ipotetici ma credibili. -
Heavy Metal. The world greatest illustrated magazine. Vol. 6
La prima edizione di Heavy Metal è statunitense e prende vita nel 1977, sotto l'ala del gruppo di National Lampoon. Si distingue nel panorama fumettistico americano, sfidando con i suoi contenuti espliciti il Comics Code Authority. Fin dalla sua nascita, la rivista non ha mai avuto edizioni straniere, in quanto ha sempre circolato in tutto il mondo come simbolo di una rivoluzione visionaria potenziata dallo spirito incoercibile della musica rock. Heavy Metal, nella sua versione italiana, è una rivista fatta di storie a fumetti, articoli, interviste e visioni. La tradizione è quella dei grandi illustratori americani ed europei, da Hajime Sorayama a Syd Mead, ma anche Simon Bisley, Grant Morrison, Bill Sienkievitz, Kevin Eatsman, che hanno disegnato scenari tecnologici e post-umani, luoghi ipotetici ma credibili. -
Cu nesci rinesci (Chi esce riesce)
L'autrice prende per mano il suo emigrante e con lui torna alla terra di origine, della quale mette in risalto meriti e demeriti grandi e piccoli senza giudicarli, con la sapienza di chi sa raccontare le favole non tacendo degli orchi: anzi, facendoli diventare parte vitale della favola stessa. L'autrice narra l'evoluzione di una terra difficile e maltrattata: una delle molte piccole storie che costituiscono la base della Grande Storia del nostro paese. Il ritorno dell'emigrante è forse uno dei temi che più stanno a cuore alla letteratura italiana. Il ritorno come metafora di un viaggio interiore alla ricerca delle proprie origini, in cui il paese natio è solo un'immagine mitizzata; oppure il ritorno effettivo, materiale, cui segue l'inevitabile amara constatazione di quella realtà, che è andata avanti senza aspettarci. Il ritorno come rinuncia a trovare ciò che si cercava fuori dal proprio mondo, disfatta del vivere; o, ancora, come trionfo di chi invece ce l'ha fatta... -
La divina ironia
Barravecchia, Baracuda, Squalo terrestre, ossia Salvuccio ve lo commento a colori perché il suo testo è cosi, variopinto, alcuni passi sembrano canzoni e sarebbe opportuno di cantarle così, ma non sapendolo fare affidiamo il compito ai colori. Quando descrive i personaggi compaiono invece ritratti di personaggi niente affatto immaginari, immaginosi piuttosto, ritratti di amici nostri comuni che ci divertono, insomma ci rallegrano, come quando s'incontra una persona dopo tanto tempo o si ritorna dopo molto tempo, e si è allegri (certo non è sempre), disposti a riconoscere che il tempo ha distillato un amore, un buon rosolio di casa. Questi ritratti hanno una gran bella qualità: sono in italiano ma hanno tutto il gusto del dialetto, con mia grande soddisfazione personale..., lo dico nella speranza di partecipare pure io a questa ironia. Squalo terrestre è un ragazzo che ha buon senso, preferisce ridere e sorridere, ed è capace di comunicare il suo umore: questo è un gran bel regalo, raro, che fa a tutti noi e spero anche fuori dai confini di questa piccola magnifica, esemplare, liberissima repubblica. -
Il paradigma contrattuale nel matrimonio islamico. Cenni introduttivi modulistica ed orizzonti interculturali
Che cos'è il matrimonio islamico? Un semplice assunto contrattuale o cela una propria natura sacrale, una impronta religiosa che caratterizza i suoi significati più salienti e rende il vincolo qualcosa di ben più profondo di una mera stipula? L'informazione meno approfondita spesso presenta la scelta più facile ovvero quella di un matrimonio islamico concepito come un semplice contratto, una parentesi che lascia incomprensibili e quindi inaccettabili linee d'ombra, inidonei a garantire alle parti, soprattutto alle donne, una ""giusta tutela"""", quella sorta di nocciolo duro di diritti e doveri, assunta come non più suscettibile di declinazione alcuna. Questi studi, nel tentativo di introdurre gli aspetti più importanti del matrimonio islamico, anche attraverso la presentazione di esempi pratici di contratti matrimoniali, cercano di aprire una finestra sul dato sacrale dell'unione, sottolineandone l'importanza che la stessa ha sulle più profonde articolazioni, anche su quelle più nascoste e di difficile comprensione, del matrimonio islamico e le garanzie dallo stesso riconosciute volte a tutelare soprattutto quelle che appaiono come le parti più deboli, ovvero le donne. Per l'autore una più attenta comprensione dell' istituto, che assume sempre più importanza in un contesto multiculturale come quello in cui viviamo, rappresenta un irrinunciabile passo avanti per l'elaborazione di un linguaggio istituzionale in grado di includere le differenze culturali."" -
Promo Merchandising complementare
Il promomerchandising complementare è il nuovo metodo che implementa i profitti del distributore e consente evidenti vantaggi a beneficio del consumatore. Esso coniuga promozione, spazio espositivo e legame complementare tra più prodotti, rivelandosi idoneo a valorizzare ulteriormente ogni offerta istituzionale. -
Il delitto Sicilia. Operazione vulcano
Grazie ad una ""soffiata"""" l'inviato di un grande magazine nazionale sbarca in Sicilia sulle tracce di """"Operazione Vulcano"""", una intesa tra le grandi potenze che avrebbe portato all'uccisione di un docente universitario e di altri giovani legati alla lotta separatista. In due settimane scopre la drammatica realtà dell'isola ed il suo incanto, la sua storia e le sue speranze, ma apprende fatti che creano ombre sulle prime ore di vita dell'Italia repubblicana. È un viaggio che gli cambia la vita..."" -
Regressione suicida dell'abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro
Questo libro, chiude la tetralogia della nuova tesi filosofica del nichilismo cognitivo, di cui Salvatore Massimo Fazio è fondatore. Una totale sconfitta ricavata dalla perdita di qualsivoglia valore. Una resa che nel paradosso faziano punta ad umiliare i guitti, che nel teatro della politica sociale sono riusciti ad ingannare qualunque padre di famiglia, facendosi garantire il voto di fedeltà per poi, ottenuti i propri successi, si sono rivoltati come disconoscitori della società. Partendo dalla sineité in Cioran e procedendo col terrore in Sgalambro, nelle pagine di questo libro, si effettua una seduta chirurgica, volta a sezionare la stupidità dell'uomo per ricompattarla, trasformandola in un'unica azione possibile: regredire nel concetto di suicidio. Si intenda bene, un suicidio che è una retroazione sino ad arrivare al momento della venuta al mondo, ripartendo con l'esperienza del ricordo, rammemorazione, per poi agire senza più altre riflessioni e scandalose umiliazioni subite: puntare alla coscienza, risvegliarla e spedire al diavolo chi osa governarci e insultarci. -
Voglio vederti danzare. Un viaggio estatico dal Satiro di Mazara al Satiro di Armento
Un biglietto, last minute, per la Sicilia e la vita di Cinzia, quella giovane ragazza partenopea innamorata della superba bellezza di un passato storico che ancora la incanta, è destinata a cambiare radicalmente. Giunta nel trapanese con l'obiettivo di dare un volto al Satiro Danzante di Mazara del Vallo, l'opera dall'antica armonia classica che tanto l'aveva piacevolmente ossessionata, l'incontro con lo scultore di sabbia, prima, e poi con un personal trainer piacione - che scolpisce corpi come fossero statue -la farà immergere in un viaggio estatico e coinvolgente, in cui si alternano e si confondono storie di satiri, danzanti, pugnanti, festanti, gradienti, dormienti, che evocano l'universo mitologico di Dioniso, Eracle e di altri dèi, semidei, demoni, sileni, menadi, folletti, etère, eroti, efebi, ierofanti, guerrieri. Il percorso storico e visionario prosegue dalla Sicilia verso la Lucania sulle tracce del satiro pugnante di Armento, per scoprire i legami cangianti tra gli assetti dei paesaggi e quelli dei sentimenti, fino a capire il senso ultimo di una fascinazione senza tempo e senza eguali, quella del Meridione d'Italia, che ognora seduce, interroga e tormenta. -
La Catania destrutta di Domenico Guglielmini
Una città distrutta, un autore dimenticato, migliaia di vite spezzate, tante memorie cancellate per sempre. Dopo tre secoli, ""La Catania Destrutta di Domenico Gugliemini"""" riemerge dalla polvere del tempo, riportando indietro le lancette dell'orologio a quei giorni di inferno del 1693 quando una serie di scosse di terremoto cancellarono parte della nostra storia e della nostra identità. Testimonianza unica di chi la tragedia l'ha vissuta da vicino, e per ricordarci quali siano state le magnificenze di Catania. Testimonianza assai rara, nel suo genere, di racconto-documentario che, accostando insieme diverse fonti testimoniali, mette in scena, con un taglio quasi cinematografico, le fasi del terremoto che, il 9 e 11 gennaio 1693, distrusse Catania e le altre città del Val di Noto."" -
Hanno ammazzato don Paolo Tasca
È un giallo incentrato sull'assassinio di don Paolo Tasca, avvenuto nel '57 a Romalia, una piccola comunità nell'entroterra siciliana. L'uomo è stato trovato impiccato nella sua casa di campagna con la lingua mozza e i genitali in bocca. Quasi subito gli inquirenti si scontrano contro un muro di ""Iu non sacciu nenti… iu nu vitti nenti."""" Il paese, sconvolto dal sanguinoso evento, si perde in congetture su chi abbia potuto osare un atto del genere contro il Tasca, uomo d'onore e grosso proprietario terriero. Le prime voci danno a intendere che il movente altro non è che una tresca amorosa perché don Paolo era fimminaru, quindi i genitali in bocca."" -
Il fragore del ricordo
Lara è una giovane neurologa lucana spinta da forti interessi scientifici per la ricerca nell'ambito delle malattie neurodegenerative. Ottiene un contratto per tre anni presso l'Università UTS di Dallas, in Texas. Il suo ragazzo, Matteo, che inizialmente aveva deciso di partire con lei, si tira indietro all'ultimo momento. Prima della partenza, nella casa estiva a Maratea, Lara trova un diario della nonna da cui apprende i momenti più difficili della sua vita. Adelina, infatti, ha scritto le sue memorie prima di cadere nell'oblio della malattia e le racconta i sogni e le speranze dei suoi anni giovanili, l'amore impossibile per un ufficiale americano, l'affetto profondo per il fratello Antonio, pilota dell'aeronautica militare italiana. Intanto Lara svolge con entusiasmo il suo lavoro di ricercatrice. Partecipa a un programma che promette delle scoperte molto interessanti. A Dallas condivide un mini appartamento con Jamila, un'operatrice sanitaria di origine afgana, salvata da una coppia di medici americani, quando aveva dodici anni e viveva in un campo profughi del Pakistan. Lara conosce William, anche lui ricercatore di nota fama che lavora a New York, con il quale inizia una collaborazione professionale, ma nasce anche una bella amicizia che si trasformerà in amore. Attraverso Jamila, Lara conosce Gregory Walker, il nonno di William, un famoso generale della marina militare USA, in pensione, che vuole immaginare come il giovane ufficiale amato da Adelina... -
I Vendicosi, la misteriosa storia dei Beati Paoli
Il romanzo narra la storia di una famiglia, quella degli Al-Kattani, costituita da uomini forti, fieri, combattenti, d'onore e di parola, credenti fino in fondo nella natura buona degli esseri umani. Essi hanno un senso di giustizia che li porta a equiparare tutti gli uomini indipendentemente dal colore della pelle, dal censo, dalla religione e della razza. Questo senso di uguaglianza li fa sempre schierare dalla parte dei più deboli e li porta, poi, intessendosi nella storia siciliana prima, e italiana poi, a fondare una piccola setta, I Signori della Vendetta, per riscattarli dai soprusi dei potenti. Qualcuno, il nobile Adinolfo di Pontecorvo, ne osserva l'operato, ne fa tesoro e crea una setta più sicura per gli adepti con obiettivi più ambiziosi, la setta segreta de I Vendicosi, gli antenati dei Beati Paoli, diffusa in tutto il regno di Sicilia, e in cui poi si fonde la setta dei Signori della Vendetta, per poter continuare a lottare per risollevare il popolo e proteggerlo nel massimo segreto. Il romanzo intreccia tradizioni, radici e storia, è una riflessione su come il mondo cambi, senza mai cambiare troppo. I personaggi incarnano i più alti ideali dell'essere umano, come anche l'eterna lotta contro la malvagità, l'indifferenza e la disuguaglianza; il razzismo, il classismo e la discriminazione religiosa caratterizzano queste pagine, rendendole estremamente contemporanee. -
Il patto delle aquile. Missione Chicago-Texas
Il patto delle aquile è un interessante romanzo storico che, pur avendo per protagonisti dei personaggi inventati, ripercorre una vicenda comune a molti soldati durante la Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti, membri di una squadra dell'esercito americano, vengono infatti inviati sulle montagne del Nord Italia come supporto alle bande di partigiani che, dopo lo sbarco degli americani, tentano di stroncare la Repubblica di Salò. Ma lo scopo comune non basta a unire i soldati, al comando del capitano Micheal Salmi, con gli indigeni, che li vedono come stranieri, intrusi in una guerra che non è loro; ne consegue che la situazione è sempre più tesa. Oltre alla trama, che ha anche il merito di trattare un aspetto della guerra noto a tutti ma spesso solo con superficialità, il punto di forza del romanzo è una scrittura lenta ma non noiosa, che è di certo frutto di un grande lavoro di rifinitura; è grazie a essa che il lettore riesce a superare anche i momenti in cui la trama si ferma per dar spazio all'esposizione. Leggendo le pagine di questo romanzo, emerge chiaramente il clima teso che regnava in Italia negli anni '40, caratterizzato da odio e paura. E da questo clima sono profondamente influenzati i personaggi, che parlano e agiscono come figli dei loro tempi; si tratta di un elemento niente affatto scontato, in un'opera scritta decenni dopo il periodo in cui è ambientata. -
Non chiamatemi matta
Un romanzo ambientato ai giorni nostri, ispirato dalle numerose testimonianze di chi, come la giovane protagonista, è stata vittima del pregiudizio sociale e dello stigma sulla malattia mentale. Tutto comincia quando i medici comunicano ad Adelina Parodi di soffrire di un lieve disturbo dell'umore che può causarle tristezza oppure euforia, disturbo che la psichiatria denomina Disturbo Bipolare II. All'epoca dei fatti aveva 23 anni. Da quel momento, Adelina, si troverà a dover fare i conti con lo stigma della ""matta"""" cucitole addosso dalla società, e in primis dalla madre adottiva. Pur stando bene, sarà per tutti la stramba, la squilibrata e la matta del secondo piano per i vicini. Qualsiasi cosa lei dirà o farà - dal ridere di una battuta, al piangere per amore, o arrabbiarsi con il fratellino - avrà per tutti un solo e inequivocabile significato: è matta. La protagonista combatterà con tutte le sue forze per difendere se stessa da chi con troppa superficialità la giudicherà, la emarginerà e la condannerà senza appello, cambiando il corso della sua vita. Adelina, cercherà di riacciuffare la sua vita una volta per tutte e per questo farà una scelta drastica che la porterà lontano dalla sua città natale e dalla sua cultura di appartenenza. Quando in alcuni momenti di sconforto le sembrerà che tutto sia davvero finito si aggrapperà tenacemente all'amore della sua vita: Jamil Alamà, giovane studente in architettura conosciuto in Italia. Per riuscire nel suo obiettivo, Adelina, non smetterà mai di volersi bene. Cercherà di non rendere la sua vita una triste e solitaria battigia alla mercé delle onde del mare perché lei vorrà essere il mare, ma soprattutto vorrà essere se stessa."" -
Le parole del cuore
Diventare padri significa diventare uomini, prendersi la dolce responsabilità per la crescita di un figlio. Matteo Celi ne è consapevole, ma mai avrebbe immaginato che il destino cambiasse così drasticamente la sua vita. Sara, la giovane moglie, muore mettendo alla luce il piccolo Lorenzo. Una notizia drammatica che associa la morte alla vita, la gioia al dolore. Quella notizia così cruda e reale lo porterà, per un istante, a odiare quel piccolo fagotto biondo, che si muove teneramente nella culla. Si dice che il tempo cura le ferite; non esiste proverbio più sbagliato. E questo Matteo lo sa. Per dieci lunghi anni segue, tra alti e bassi, i progressi del piccolo Lorenzo, districandosi tra le difficoltà della gestione di un pub in crisi, l'amicizia di Andrea e di Jack, il cucciolo di cane che Matteo ha salvato da morte certa la stessa sera della nascita di Lorenzo. Matteo si chiede spesso se può esistere un nesso tra la morte di Sara e il ritrovamento di Jack, un animale straordinario che si prende cura, per quanto possibile, della crescita di Lorenzo. Ogni giorno si occupa di svegliare Lorenzo, lo accompagna a scuola; sembra che la loro sintonia provenga dal profondo dell'anima, da quel posto ai più sconosciuto. Ma il fantasma di Sara è sempre vivido nella memoria di Matteo e quando tutto appare incanalato verso la felicità, ecco che il destino torna prepotente a mischiare le carte nella sua vita. E lo fa concedendogli gioia e dolore. Gioia, per la conoscenza di Eleanore, stupenda e famosa attrice americana in visita a Bologna; dolore, per l'incidente occorso a Lorenzo, una banalità che lo costringerà in coma per lungo tempo. Emerge prepotente la simbiosi esistenziale che accomuna Matteo e Jack. I due, ognuno a modo proprio, esprimono quel dolore cieco che ha invaso la loro anima… -
Separazione e bigenitorialità. Emozioni e problemi, conseguenze psicologiche nella mente del bambino
Il libro approfondisce la tematica della bigenitorialità, principio dibattuto in convegni e seminari che tuttavia trova resistenze nell'applicazione concreta da parte dei tribunali italiani e soprattutto siciliani. I Tribunali regolano ancora il diritto di visita dei figli con il genitore non collocatario con prestampati che per nulla si adattano alle esigenze specifiche della famiglia e dei figli. L'intento dell'autore è quello di sensibilizzare operatori del diritto, mediatori familiari e familiari nel poter credere che un'evoluzione è possibile nella vita vera. Occorre uscire dalla logica del calcolo matematico delle ore assegnate a uno piuttosto che all'altro genitore, del giorno alternato tra una casa e l'altra. L'autore aspica che si riesca a fuoriuscire dal modello della ""madre-proprietaria"""" del figlio/a conteso """"pacco postale"""" che decide autonomamente e obbliga l'altro genitore ad adattarsi, e che nessun altro padre si possa ritrovare nella condizione di chi debba elemosinare il tempo da trascorrere con il proprio figlio/a, per esempio, il giorno del proprio compleanno e vedersi rifiutata ogni richiesta perché """"quel giorno non tocca a te!"""". Il libro è rivolto agli operatori del diritto, ai mediatori familiari e ai genitori. Occorre che chiunque inizi a pensare che un'altra organizzazione familiare è possibile e non è fantascienza: gli avvocati devono educare i propri clienti, i giudici devono mostrare più coraggio nel redigere i propri provvedimenti. La speranza è che si smetta con gli stereotipi classici del padre violento-bancomat-irresponsabile, della madre proprietaria del figlio, della madre-soggetto debole, del figlio conteso. Prefazione di Giuseppe Lipera."" -
La mia Morandi. Storie, ricordi, aneddoti, ritratti
«Non senza difficoltà e con mani tremanti, data anche l'incipiente anzianità, mi accingo a scrivere quattro cose del periodo più dolce della mia vita: la fanciullezza. Per esattezza e dovizia di informazioni e prendendo in esame il periodo interessato è quel lasso di tempo che va dai 12- 13 anni fino ai 20 anni, periodo in cui ho militato nella Morandi, in pratica la mia adolescenza. Cercherò di parlarvi della spensierata mia età nell'ambito della mia Morandi, mia seconda casa, mio dopo lavoro e mio momento di felice aggregazione post studio. ""Mia"""" nell'accezione non oggettiva, ma possessiva e strettamente soggettiva del termine, in quanto non ero il proprietario fisico dell'entità, di quella cosa sociale, poiché non conoscendola mi sembrava qualcosa di astratto, intangibile e lontana da raggiungere. Ero soltanto un piccolo e modesto ingranaggio di quel ludico passatempo che carpiva o dispensava gioie e dolori a suo piacimento e gradimento, nell'esercizio delle sue funzioni, che erano l'espletamento di quel gioco fisico-pedestre, denominato gioco del calcio. Chiedo venia se mi sono lasciato prendere la mano dall'enfasi in questo prologo farcito di paroloni. La mia Morandi li merita tutti, a iosa e in modo smodato, in quanto mi ha regalato, anzi, ci ha regalato tanti momenti di autentica socialità, semplice aggregazione ma grandiosa nel suo danno positivo che farà col tempo. Tanti momenti di pura felicità, scorci di vita vissuta con gaiezza, pochi mezzi e grandi aspettative. """"Mia"""", perché voglio farvi partecipi del mio proprio vedere, del mio soggettivo sentire, settario e volutamente univoco, ma senza malignità e secondi fini.»""