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Il più grande cavallo di tutti i tempi. Storia di Nearco, il suo mondo e la sua eredità
Nel mondo dell'ippica solo ai grandissimi campioni è concesso di uscire dalle pagine sportive e tecniche per diventare personaggi della società e del costume del loro tempo. In Italia è accaduto nel secondo Dopoguerra per l'imbattuto Ribot e in anni recenti per l'eccezionale trottatore Varenne. Tra le due guerre mondiali, è stato Nearco a entrare nella storia per le sue imprese sportive. Imbattuto in quattordici corse, vincitore del Grand Prix de Paris del 1938, oggi la maggior parte dei campioni in tutti gli ippodromi del mondo ha nelle vene il suo sangue. La sua storia, le sue imprese e la sua discendenza sono raccontate alla luce di oltre tre secoli di epopea del Purosangue Inglese e collocate nell'ambito delle grandi competizioni internazionali e del periodo d'oro dell'ippica italiana, con i suoi protagonisti, i suoi avversari e le vicende del suo creatore: Federico Tesio. Partendo dalle discendenze di sangue, il testo offre un interessante sguardo sulla cura e ricerca che si celano dietro ogni incrocio, mettendo in risalto anche quelle che sono state le personalità dominanti nel panorama ippico mondiale: trainer, fantini, allevatori e allenatori. Grande attenzione è data inoltre alle maggiori competizioni a livello globale, di cui sono tracciate le origini, l'evoluzione nel corso del tempo e i principali vincitori e protagonisti. Il libro è corredato da un'analisi statistica delle principali linee di sangue predominanti e da un'appendice con numerosi dati storici. -
Custer. In sella dal Bull Run all'Appomattox
Prima di diventare una leggenda della frontiera americana al pari di Bufalo Bill o Toro Seduto, Custer fu un eccellente cavalleggero nella Guerra Civile e partecipò alle principali battaglie sul fronte orientale. Michele Angelini racconta la guerra di Secessione vista proprio da Custer, descrivendo le diverse sfaccettature di questo scontro tra connazionali attraverso le esperienze di un protagonista assoluto. Nelle varie campagne militari, Custer ebbe infatti modo di conoscere molti di coloro che sarebbero poi diventati i principali attori nella sorte di numerose battaglie. Ne esce il ritratto di un uomo complesso: idealizzato all'indomani della sua morte e criticato in seguito, fino a essere ridicolizzato nei film degli anni Sessanta e Settanta. Custer è qui descritto nei vari aspetti della sua personalità: amante dei cani e dei cavalli, ma anche in grado di uccidere a sangue freddo i propri nemici. Quale verità si nasconde dietro alla descrizione letteraria e cinematografica del suo mito? Pazzo, egocentrico e sanguinario o eroe senza macchia e senza paura? Angelini disvela la storia e l'umanità di un soldato figlio della sua epoca, analizzando le battaglie e il contesto storico, le lettere agli amici e alla moglie, i resoconti dei soldati suoi compagni e sotto il suo comando, i rapporti ufficiali e i verbali che lo riguardano. Molta cura è stata dedicata alle mappe degli scontri principali, ricavate e rielaborate dalle cartine dell'epoca, che con semplicità aiuteranno il lettore nella comprensione dei movimenti delle truppe. -
Storia delle armi. Dall'età della pietra ai giorni nostri
Dalle frecce di pietra appuntita ai fucili senza rinculo, dagli scudi di legno all'armatura a struttura mista, dalle palizzate al sistema missilistico, il progresso della civilizzazione passa attraverso la continua ricerca di armi sempre più potenti. Prima ancora di temere che un'arma non sia sufficientemente valida alla difesa, l'uomo va alla ricerca di un sempre più formidabile mezzo di attacco. Da questa spirale scatta la molla di una lotta per la supremazia fra complessi scientifici, tecnici e industriali delle grandi nazioni. Storia delle armi costituisce un tentativo di raccogliere e organizzare con rigore scientifico l'enorme quantità di materiale esistente sull'avvincente argomento. Il suo testo riccamente illustrato, oltre a fornire una panoramica completa e divulgativa al lettore non esperto, potrà essere apprezzato tanto dallo storico per l'approfondimento sulla produzione bellica di tutti i tempi, quanto dal collezionista per le splendide illustrazioni corredate da dati tecnici. Com'erano le armi degli antichi Greci? Quali assicurarono la vittoria nelle battaglie di Maratona, Crécy e Bannockburn? Come venivano utilizzati gli elefanti sul campo? Le risposte a queste e tante altre domande sono date in questo compendio, frutto di oltre vent'anni di studio. Non solo una storia di armi da guerra e da caccia, di grandi battaglie, castelli e fortificazioni, ma anche un insieme di illuminanti riflessioni dell'autore su carattere e psicologia dei protagonisti coinvolti. Un vero e proprio studio sull'insieme di cause che hanno dato origine ad armi e armature che, a loro volta, hanno determinato il corso della storia. -
Grunge is dead. Storia orale del grunge
Nella sua significativa parabola, tra il 1992 e il 1995, il movimento grunge ha ""sfornato"""" alcuni fra i più grandi gruppi musicali di tutti i tempi, tra cui Nirvana, Pearl Jam, Alice in Chains e Soundgarden. La storia del grunge attraverso le parole di chi c'era: Greg Prato compone una grandiosa """"storia orale"""" che raccoglie più di 130 interviste, ricostruendo un eccezionale affresco di quella scena. Dalla prima intervista di Eddie Vedder in cui racconta la storia e le vicende umane della band a un animato dialogo fra i membri degli Alice in Chains, seguìto dalle toccanti parole della madre di Layne Staley che ricorda la dipendenza da eroina e la morte del figlio. Ma """"Grunge is dead"""" è anche un libro che raccoglie centinaia di informazioni sul background meno noto di questo genere musicale, dal movimento Riot Grrrl alle tante band considerate """"minori"""" e spesso trascurate, come Mother Love Bone, Melvins, Screaming Trees, Mudhoney. Il libro riesce così a scavare più a fondo di qualsiasi altra storia del grunge, partendo dai primi anni Sessanta per ripercorrere e spiegare dall'interno la catena di eventi che hanno dato vita al movimento. Il risultato finale è una """"bibbia"""" appassionante per i fan di lunga data, ma anche una storia nuova, immediata e fresca per chi si avvicina da """"profano"""" alla coinvolgente scena musicale di Seattle. Prefazione di Massimo Padalino, postfazione di Luca Moccafighe."" -
Belli e dannati. Volti tragici del cinema del Novecento
L'immagine del bello e dannato ha dominato il cinema del Novecento, facendosi oggetto del desiderio e dell'emulazione delle masse. La sua fisionomia è mutata con il cambiare dei tempi, dei paesi e dei generi cinematografici, ma nell'immaginario collettivo e nella società la sua figura è rimasta impressa costantemente e ha assunto un aspetto mitico, contribuendo di fatto alla formazione della personalità di moltissimi individui. Così il divismo di Rodolfo Valentino e Tyrone Power, due stelle dell'epoca d'oro di Hollywood, è stato differente da quello tormentato di John Garfield, che spianò la strada alla nuova generazione di Montgomery Clift, Marlon Brando e James Dean. E sempre Hollywood vide nel gallese Richard Burton una proiezione dei suoi sogni, poi proseguita in Steve McQueen, Mickey Rourke e River Phoenix, a chiudere un cerchio della storia degli Stati Uniti. In parallelo, anche i volti scolpiti dei divi europei rivaleggiarono con quelli dei colleghi d'oltreoceano: dalla tragedia italiana di Osvaldo Valenti all'aura triste di Gérard Philipe, dalla malinconia di Jean Gabin fino al glaciale distacco di Alain Delon e alla bellezza decadente di Helmut Berger. Questo saggio si propone di indagare, attraverso un secolo di cinema, la figura del bel tenebroso - che in qualche modo la settima arte sembra ereditare dalla grande letteratura dandole un volto nuovo - anche attraverso un'analisi della società e del cinema del tempo e non senza interrogarsi sui suoi risvolti esotici e contemporanei: esiste ancora il mito del bello e dannato nel terzo millennio? Quali attori oggi possono incarnarlo? -
Atatürk. Il padre della Turchia moderna
In Turchia il ritratto di Atatürk è ancora oggi onnipresente. Già da quando era ancora in vita, si stabilì il culto della personalità di un leader visionario e risoluto, che ha sbalordito gli osservatori di tutto il mondo. Opponendo resistenza ai vincitori della Prima Guerra Mondiale, ha combattuto per l'indipendenza del suo paese e nel 1923 ha proclamato la Repubblica di Turchia. Durante la sua vita, Atatürk ha impersonato diversi ruoli (soldato, politico, rivoluzionario, padre della patria) e di pari passo ha avuto altrettanti nomi e titoli, fino a quello con cui lo conosciamo oggi, che significa letteralmente ""Padre dei Turchi"""". Personaggio sfaccettato e controverso, Atatürk è raccontato tramite aneddoti, lettere e diari personali, suoi e degli amici di cui si circondava, i quali ebbero peraltro un ruolo per nulla secondario nello sforzo rivoluzionario che ha dato vita alla moderna Turchia. Atatürk è stato l'artefice di una rottura delle tradizioni senza precedenti, culminata con la deposizione dello storico sultanato e con l'abolizione del turbante, del tipico fez e del velo. Ha trasferito la capitale turca da Istanbul ad Ankara, sostituito l'alfabeto arabo con quello latino e abolito l'educazione scolastica islamica. Con la promulgazione di leggi di stampo europeo si è fatto garante della parità tra uomo e donna. Com'è riuscito un soldato di umili origini che aveva fatto carriera nell'esercito a diventare un capo di stato e a rivoluzionare la cultura di un intero paese? Klaus Kreiser racconta la vita di Mustafa Kemal in maniera chiara e vivida, mostrandoci come le circostanze storiche e le giuste relazioni, ma anche la sua autorità e il forte carisma, abbiano reso possibile un'ascesa così straordinaria."" -
Civilizzati fino alla morte. Il prezzo del progresso
La civilizzazione è il più grande progetto dell'umanità, il progresso il suo più importante risultato. Ne siamo proprio sicuri? Com'è possibile allora che il mondo sia in guerra costante, i sistemi politici allo sbando, l'ecosistema sofferente e malato? Ascoltiamo tutti i giorni narrazioni false, ripetute così di frequente da sembrare verità evidenti. Ci raccontano che possiamo andare solo avanti, perché ""il progresso è nella natura dell'uomo"""". Ma se ci voltiamo a guardare chi ci ha preceduti, vediamo che nelle società dei cacciatori-raccoglitori le cose erano ben diverse da quello che crediamo. Civilizzati fino alla morte critica l'idea che il progresso sia intrinsecamente buono, sostenendo, per contro, che sia paragonabile a una malattia che avanza, una patologia che ci porta sempre più lontano dal momento in cui effettivamente eravamo in salute. Certo, la vita preistorica non era priva di gravi pericoli e svantaggi: molti bambini morivano durante l'infanzia e un osso rotto, una ferita infetta, un morso di serpente o una gravidanza potevano essere fatali. Ma, alla fine, sostiene Ryan, questi pericoli erano forse più micidiali dei flagelli moderni, come incidenti stradali, tumori, malattie cardiovascolari e un processo di morte tecnologicamente prolungato? In un momento in cui la società occidentale è in fase decadente, è necessario rileggere il processo di civilizzazione in modo critico. L'ottimismo spensierato di chi crede che andrà tutto bene non servirà a salvare l'umanità, ma non è ancora detta l'ultima parola: dovremmo solo iniziare a guardarci indietro per capire dove abbiamo sbagliato, per trovare la nostra strada verso un futuro migliore."" -
Electric Wizards. L'heavy music dal 1968 a oggi
Heavy music. Tutto ha avuto inizio con ""Helter Skelter"""" dei Beatles ed è stato approfondito e perfezionato nella sua oscura essenza dai Black Sabbath, per poi evolversi nel vibrante underground moderno. Di certo non si ha la pretesa di scrivere una storia completa della musica heavy, sarebbe un'impresa completamente impossibile. L'autore traccia invece nuove strade, esplora connessioni e suggestioni interessanti, dando spazio anche a voci poco conosciute, alla ricerca di cosa significhi davvero essere heavy. Il viaggio è tanto vario quanto illuminante: dai suoni traumatici, violenti e lisergici dei Blue Cheer ai groove ipnotici dei Funkadelic, dagli spaventosi incubi sonori dei Faust al lento e pesante incedere degli Sleep, passando per il post-punk, l'industrial, il grunge, lo stoner rock e numerosi altri generi in cui ci imbatteremo lungo il percorso. Attraverso una carrellata di nomi familiari, o al contrario oscuri eroi ed eroine di culto, Electric Wizards ci racconta come ogni fase dell'evoluzione della musica heavy sia stata forgiata su generi precedenti, costruendo una narrazione ricca ed eclettica che si estende ben oltre i confini di ciò che solitamente è considerato heavy. Electric Wizards esalta le band che hanno rinnovato e rivoluzionato il genere, introducendo contaminazioni eccitanti e curiose, mischiando le carte e tirando fuori dal cilindro dischi epici e imperdibili."" -
Nome in codice Lise. La vera storia della spia che divenne la donna più decorata della Seconda Guerra Mondiale
1942: Odette Sansom decide di seguire le orme del padre, un eroe di guerra, diventando un'agente del SOE (Special Operations Executive) per aiutare la Gran Bretagna e la sua amata patria, la Francia. Dopo cinque tentativi falliti e un incidente aereo, riesce ad atterrare nella Francia occupata. È qui che incontra il capitano Peter Churchill, il suo comandante. A mano a mano che completano con successo una missione dopo l'altra, Peter e Odette si innamorano. I due sono braccati dall'astuto sergente della polizia segreta tedesca Hugo Bleicher, che alla fine riesce a catturarli. Vengono incarcerati a Fresnes, alle porte di Parigi, e da lì spediti rispettivamente ai campi di concentramento di Ravensbrück, per sole donne, e Sachsenhausen, entrambi in Germania, dove vengono affamati, picchiati e torturati. Ma anche di fronte alla disperazione e alle violenze, Odette non tradisce mai i propri colleghi, non abbandona la speranza né rinuncia all'amore per il suo capitano. ""Nome in codice: Lise"""" dipinge un ritratto di coraggio, patriottismo e amore di una donna incredibilmente eroica, che ha sopportato orrori e degradazioni. L'autore intesse la trama della toccante storia d'amore tra Peter e Odette e l'emozionante gioco del gatto col topo tra loro e il sergente Bleicher."" -
Edgar Allan Poe. Il palazzo infestato. Tutto Poe. Nuova ediz.. Vol. 2
I Classici POP. Come i social continuano a ripeterci attraverso infiniti richiami, Poe è senz'altro un evergreen. Purtroppo la conoscenza di un autore tanto noto sfuma spesso nel luogo comune, mentre gran parte degli ammiccamenti e dei sottotesti (spesso riferiti all'attualità del suo tempo) resta sfuggente al lettore odierno. Di qui la scelta di presentare, per la prima volta in Italia, un itinerario guidato e cronologico del corpus dei suoi scritti; dopo un primo volume (Edgar Allan Poe. La camera pentagonale), in questo secondo si affronta la stagione dei grandi affreschi fantastici. Una straordinaria avventura tra alcune delle prove più celebri della narrativa d'immaginazione di tutti i tempi (""La caduta della casa degli Usher"""", """"L'uomo della folla"""", """"Il pozzo e il pendolo"""" e altre), tra gioielli del grottesco/ satirico/comico, fino al sorgere di un nuovo genere narrativo, il poliziesco, con """"I delitti della Rue Morgue"""" e il sequel """"Il mistero di Marie Roget"""". Fa poi uno strano effetto rileggere in tempo di pandemia """"La maschera della Morte Rossa"""", trattata in questo volume, sull'allucinato lockdown del Principe Prospero. Una lettura che illumina lo sviluppo e i temi dei diversi periodi, con cenni alle creazioni artistiche ispirate all'autore più illustrato della letteratura moderna e ovviamente alle sue infinite ricadute pop (film, serie televisive...). Un invito alla riscoperta dei testi di Poe tenendo d'occhio la sua scrivania e il muoversi veloce della sua penna. Con un saggio di Chiara Meistro."" -
Agire e pensare come Harry Potter
E se Harry Potter divenisse una tua fonte di ispirazione quotidiana? Harry Potter è l'eroe che finalmente irrompe nella tua vita per aiutarti a superare tutte le difficoltà, babbane o magiche che siano. Insieme a Hermione, Ron e gli altri, Harry ti insegnerà a perseverare, ad avere il controllo, a essere generoso e ad ascoltare le tue emozioni. E ricorda: ""La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda... di accendere la luce""""."" -
Agire e pensare come un maestro zen
E se un maestro zen divenisse una tua fonte di ispirazione quotidiana? È semplice: fai il bene, non fare il male. Sembra semplice, perlomeno, ma metterlo in pratica nella vita quotidiana è tutta un'altra cosa. Per farlo abbiamo bisogno di una guida, un maestro che ci accompagni sulla via. Racconti, divertenti aneddoti e massime ti introdurranno all'antica pratica dello zen, uno stile di vita molto utile (e non solo per monaci) per affrontare la vita frenetica di tutti i giorni. -
Il mare. Tra natura e cultura
Abitato da mitiche creature come Scilla, il kraken o l'immenso calamaro di Ventimila leghe sotto i mari, il mare è stato il protagonista di opere letterarie, pittoriche, cinematografiche, fino ad arrivare a più moderne installazioni come Another Place di Anthony Gormley, con le sue cento figure di ghisa rivolte verso le onde. Ma non è solo l'arte a essere debitrice al mare: dalla cartografia e dall'oceanografia fino ai più famosi e disastrosi naufragi, dalle curiosità sul linguaggio marinaresco alla nascita della stagione turistica, questo libro rappresenta una panoramica interessante su questo misterioso elemento. Dove inizia e dove finisce il mare? Quali segreti sono celati nelle sue profondità? Queste sono solo alcune delle domande a cui si cerca di rispondere in questo libro, in cui fantasia, storia, arte e scienza si compenetrano a vicenda. Hamblyn esplora i significati del mare dai miti antichi alla geopolitica contemporanea, da Atlantide alla crisi dei migranti nel Mediterraneo, tratteggiando il profilo di una presenza fisica e culturale che ha sempre mantenuto un posto indelebile nell'immaginario umano. L'importanza che ha avuto e continua ad avere per l'umanità è però solo una frazione del ruolo inestimabile che ricopre nei confronti del pianeta: senza l'immenso e perfetto ecosistema che è il mare, la vita sulla Terra non sarebbe possibile da molteplici punti di vista. Lo scioglimento dei ghiacciai, l'acidificazione delle acque, i danni procurati dalla pesca intensiva, la presenza sempre maggiore di microplastiche sono solo alcuni dei problemi che l'autore presenta in chiusura al libro, come un monito finale a curarsi dell'integrità di una risorsa preziosissima. -
NYPD. Storia della polizia di New York
Il New York Police Department è il più famoso corpo di polizia americano, la spina dorsale di una metropoli dalla storia travagliata e in continuo mutamento. Ripercorrere la storia del NYPD significa tracciare i passi della stessa New York, fin da quando ancora si chiamava New Amsterdam e non era altro che un piccolo insediamento nella punta meridionale di Manhattan. Il cinema, le serie tv e i fumetti hanno contribuito enormemente alla fama di questo corpo di polizia, si pensi anche solo ai moltissimi film in cui compaiono poliziotti e detective della Grande Mela. Una fama, però, non sempre positiva. Dalla sua formazione nel 1845, il NYPD ha occupato spesso le prime pagine dei giornali per scandali di corruzione, ingerenze politiche, violenze o abusi di potere, anche molto prima delle moderne proteste di Black Lives Matter contro la violenza razziale. Con il supporto di interviste, rapporti e articoli di giornale, Jules Stewart ricostruisce la storia della polizia sia attraverso i suoi protagonisti (come l'integerrimo Lewis-Joseph Valentine), sia attraverso le vicende e le visioni strategiche che si sono succedute nel corso degli anni. Dalle manovre di sindaci corrotti all'influenza di Tammany Hall, fino alla politica di ""tolleranza zero"""" degli anni Novanta; dalle battaglie contro la mafia alle riforme epocali come l'arruolamento delle donne e delle persone di colore. Storicamente perspicace e scritto in modo divulgativo, questo libro è una cronaca indispensabile per chiunque sia interessato alla Odoya storia di New York. Prefazione di Charles Campisi."" -
Storia del sonno. Tra letteratura e scienza
Il sonno rappresenta una pausa nella vita, in cui l'agire e il pensare restano sospesi, un mondo di cui non ci è dato essere testimoni. Come può quindi essere possibile tracciarne una storia? Sebbene sfugga alla nostra esperienza cosciente, possiamo sperimentare i suoi momenti di transizione (quando ci si addormenta o ci si risveglia), i suoi ritmi, la sua assenza, e a volte i frammenti di sogni e incubi, come una finestra su un altro mondo, o meglio sul nostro mondo interiore. La nostra concezione del sonno è certamente forgiata dalla nostra cultura e dalla società in cui viviamo. Ciò appare evidente già se si guarda al valore che ha nelle diverse religioni: in alcuni miti di creazione la divinità cade addormentata e da quel sonno creativo nascono gli uomini, come nel caso del gigante Ymir nella mitologia norrena, mentre al contrario il Dio biblico è sveglio e attivo, non dorme mai. Nel Medioevo dormire troppo era considerato un peccato, durante l'Illuminismo un vizio e nell'era industriale un ostacolo alla produttività. D'altro canto, però, in ogni epoca è stato ritenuto anche un momento foriero di possibilità: dormendo si poteva raggiungere il sopor pacis, un'esperienza mistica di avvicinamento a Dio, mentre dal Romanticismo in poi il sonno (e il sogno) diventa fonte di ispirazione artistica. Tra pratiche nuove e alla moda come il power nap (un breve pisolino di 10-20 minuti), dibattiti sulla validità del co-spleeping, la mania dei sogni lucidi e l'atrocità delle tecniche di privazione del sonno usate a Guantánamo, giungiamo infine ai giorni nostri e a un'analisi più sociale del sonno (e della veglia). -
Il disastro di Colombo. Storia di un esploratore mancato
Eccolo lì, l'uomo acclamato dalla Spagna intera, l'uomo davanti al quale anche il re e la regina si sono alzati in piedi. Canuto e zoppicante sta lì a guardare la sua nave distrutta, arenata sulle coste della Giamaica. Una parte dell'equipaggio si è ammutinata, gli indigeni non si lasciano più ingannare da grezze perle di vetro, gli spagnoli che occupano la vicina isola di Hispaniola non sembrano intenzionati a inviare soccorsi. Lui, Cristoforo Colombo, è ormai un re senza terra, un conquistatore senza bottino. Il suo carisma e la sua parlantina riescono a tenere a bada i marinai sfiniti e rabbiosi, ma per quanto ancora? Ameyro invece è preoccupato per il suo popolo: ha sempre vissuto in pace su quell'isola semplice e rigogliosa, e ora quelle navi e quella misera ciurma stanno insediando le loro spiagge. Wissler si muove tra storia e fantasia, tra narrativa e saggistica, per raccontare la quarta spedizione di Colombo, l'ultima avventura di una delle figure più controverse dell'età moderna: non un'eroica storia di vittorie ma la fine di un personaggio prima mitizzato e poi screditato. Oggi si abbattono le sue statue e si pensa di cancellare il Columbus Day perché simbolo di conquista e sopraffazione, ma neppure ai suoi tempi Colombo venne davvero capito e apprezzato. Con una prospettiva del tutto nuova, Wissler intrattiene, appassiona e, soprattutto, fa riflettere. -
Spionaggio femminile nel Novecento
Lo spionaggio, per la sua stessa natura fatta di intrighi e sotterfugi, affascina da sempre i lettori e gli spettatori, intrattenuti da personaggi inventati divenuti ormai vere e proprie icone. Ma la realtà spesso supera anche la più fervida fantasia di scrittori e sceneggiatori. Grazie a fonti d'archivio, come le relazioni sulle attività di spionaggio e i resoconti degli interrogatori delle spie arrestate che sono stati desecretati negli ultimi anni, l'autore ricostruisce la vita di numerose donne che dimostrarono notevoli abilità nella raccolta di informazioni a favore dei servizi segreti. Queste agenti seppero emergere in un settore dominato dagli uomini grazie alla loro intelligenza, bellezza e tenacia, in un'ampia rosa che va dalle più conosciute, come Mata Hari, a donne che ricordiamo solo grazie a poche righe in un articolo di giornale. Danzatrici del ventre, attrici, governanti, impiegate delle ambasciate, queste donne dalle mille risorse ricoprirono un ruolo di rilievo nella storia dei rapporti tra le nazioni, dai conflitti balcanici (1912-1913) e dalla Grande Guerra fino al secondo dopoguerra, e soprattutto durante la Guerra Fredda. Virginia Hall, Camilla Agliardi, Brett Perring, Odette Sansom sono solo alcuni dei nomi, spesso sconosciuti o dimenticati, di donne coraggiose che misero la loro vita al servizio delle potenze europee e d'oltreoceano, in un gioco di potere fatto di segreti e informazioni. Nelle loro storie si intrecciano dedizione, amore e spesso anche sofferenza e prigionia, si creano narrazioni che a volte sono ancora più incredibili e avvincenti dei romanzi. -
Le strade di Alphaville. Conflitto, immaginario e stili nella paraletteratura
"Poiché produco narrativa di genere, tanti interlocutori che non mi hanno mai letto (giornalisti, intellettuali, scrittori di """"rango"""", operatori dei media, dirigenti editoriali eccetera) sono a priori convinti che io sia un mezzo scemo [...] da coinvolgere nelle esperienze più bislacche"""". Così Evangelisti introduce i suoi scritti in difesa della """"paraletteratura"""", da sempre considerata """"minore"""", tracciandone storia e storie: dai classici più o meno contemporanei (Lovecraft, Dick) ai libri di Lupin, Fantômas e Sandokan. Spesso considerata marginale e trascurabile, la letteratura di genere rappresenta in realtà un'intrigante chiave di lettura dei tempi in cui è scritta, uno specchio esplicito, fantasioso, creativo, a volte sgarrupato e caotico del sentire sociale visto dal basso, raccontato con ferocia, immediatezza, proiezioni nel futuro o immaginarie riletture del passato. Non un semplice excursus sulla letteratura di genere, bensì una riflessione intelligente e acuta sul valore della paraletteratura come critica sociale e come strumento di lotta politica, nel conflitto per il controllo dell'immaginario, vero e proprio campo di battaglia per Evangelisti. Alphaville, città raccontata da Jean-Luc Godard in un suo film di fantascienza distopica, è il nome usato da Evangelisti per i tre volumi originari in cui erano raccolte le sue riflessioni; una selezione di questi """"saggetti"""", come amava definirli il suo autore, accompagna nuovamente il lettore lungo le strade di Alphaville per scoprire la ricchezza dell'immaginario." -
Il libro dei fiori. Il manuale per chi ama, offre, coltiva fiori. Nuova ediz.
Devo regalare delle rose bianche o rosse, e quante? È meglio donare un'orchidea oppure un tulipano? Come dovrò presentare questi fiori, tenendo il gambo all'ingiù o all'insù? A tutte queste domande, e a tante altre che si possono presentare nelle più disparate circostanze, risponde Claude Salvy, che si propone di divulgare la storia dei fiori, il loro linguaggio, l'uso che se ne può fare in diversi settori (culinario, ornamentale, curativo) e l'arte di presentarli nel passato e nei tempi più recenti. La storia dei fiori è ricca di aneddoti e il loro significato, dalle origini spesso antichissime, è connesso il più delle volte al mito, alla tradizione collettiva o a racconti tramandati per generazioni. I fiori accompagnano la nostra intera vita, da occorrenze come il battesimo fino al funerale. Possono essere un omaggio o un mezzo per esprimere un sentimento, ma solitamente ci ritroviamo a fare un regalo in maniera frettolosa, senza pensare che dietro a un fiore, al suo colore, alla sua forma e al suo profumo si celano significati profondi. Questo volume vuole essere un discreto e fedele amico pronto a dare un consiglio nei diversi momenti della vita, perché ""dirlo con un fiore"""" è meraviglioso, è un'emozione speciale che chiama a raccolta tutti i sensi. Un utile strumento per personalizzare tale omaggio, per restituirgli il significato speciale dedicato alla persona che ne è destinataria, per rendere meno banale un gesto che può essere privato, sentimentale o che, in tante occasioni, diventa pubblico."" -
Almanacco navale del XXI secolo. Dalla Guerra Fredda alla crisi Ucraina
Dopo il 1945, gli Stati Uniti possedevano quella che di gran lunga era la maggiore potenza navale del mondo: la US Navy, vera erede della Royal Navy, con la quale Londra aveva dominato i mari per quasi 250 anni. La grande flotta giapponese e la Marina tedesca non esistevano più, spazzate via dagli eventi bellici e politici, mentre quelle italiana e francese sopravvivevano sulle rovine delle ambizioni degli anni Venti e Trenta, al pari della mal bilanciata Marina sovietica. Vi erano anche realtà più piccole ma importanti, come quelle olandese e svedese, mentre di lì a poco sarebbero nate marine presto provate in guerra come quelle indiana e israeliana. Questo Almanacco fotografa la rivoluzione degli assetti marittimi mondiali dopo la Seconda Guerra Mondiale; un saggio storico dal taglio divulgativo capace di fornire sintetici e completi dati tecnici. L'autore descrive le evoluzioni tecnologiche e operative, analizzando Marina per Marina in ordine alfabetico, dall'Albania allo Yemen. Grande spazio è dedicato alla Marina italiana e alle principali marine mondiali quali Stati Uniti e Cina, seguite da Gran Bretagna, Francia, Giappone, Russia, India, Australia, Sud Corea, Germania, Brasile, Spagna, Turchia. Vi sono indicazioni sull'attuale struttura, sui programmi futuri, sull'esperienza operativa di questi decenni. Un volume che tratta anche delle marine che non esistono più, come quelle delle defunte Germania Est e Iugoslavia, ma anche di quella etiope, rimasta senza sbocco sul mare, e dei più recenti sviluppi riguardanti il conflitto ucraino attualmente in corso.