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Dal manoscritto al libro
L'antologia raccoglie i migliori testi arrivati per la terza edizione del premio letterario ""Dal manoscritto al libro""""."" -
Bardos e la stirpe degli Enchil
È in una città in cui un uomo potrebbe morire ""prima di rendersi conto di avere un pugnale infilzato nello stomaco"""" che si svolgono le vicende del bardo Gringoire, il cui passato è tenuto perfettamente nascosto agli occhi indiscreti del mondo, del Comandante Northenfield, della Guardia Cittadina e di Minia Ars, affascinante prostituta al servizio della Chiesa. Sullo sfondo di una società depravata e decadente si svolgono le vicende dei tre personaggi che, per opera del destino, si ritrovano a vivere inevitabilmente la stessa esperienza affinché """"ciò che è scritto"""" si compia."" -
Road to nowhere
E quante note si ritrovano in queste poesie che si svolgono come un blues del quotidiano, un blues visuale in cui lentamente si impone il dialogo amoroso dell'io e del tu, lontano dai canoni barthesiani, immerso in una dialettica che unisce la descrizione a tratti minimale dell'oggi, la visionarietà, l'introspezione intima, sia individuale che collettiva. [...] questo è l'universo in cui Lorenzo Liuzzi fa scorrere la sua macchina da presa in versi, mettendo a fuoco oggetti e sensazioni che, spesso, nella vita frenetica di tutti i giorni, alla maggior parte delle persone sfugge. Ma i poeti, è risaputo, esistono per farci notare ciò che non vediamo. -
La voce del silenzio. Dialogo in poesia
La poesia viene evocata per guarire, monitorare, verificare, analizzare i mille perché legati alla fine di un amore ancora così grande. Una ""voce del silenzio"""" attesa e temuta, negata e ricercata, allontanata e rincorsa. Una """"voce""""dapprima impercettibile, poi feconda e accattivante, che traccerà la rotta per raggiungere l'agognato abbraccio. Quando il ritrovarsi diventerà riconciliazione e forza per donarsi ancora, reciprocamente, tenerezza, passione, poesia e amore."" -
Veglia nel sogno
Un senso di inevitabile solitudine. Anche qui l'impassibilità, la riservatezza. Anche la poesia del resto viene trattata come cosa non importante: i versi sono distrazioni dai processi reali, che sono quelli biologici. Ed è sempre celata dietro una maschera che occorre svelare: la poesia. -
La pagina bianca
Con il candore della neve e la dolcezza della panna montata parliamo del Bianco. Bianco il volto della paura, l'abito nuziale e i capelli dell'anzianità. La scolorina delle elementari quando gli errori facevano dei quaderni campi minati, le strisce pedonali quando le macchine paiono cavalli lanciati in corsa e i denti delle risate gaie d'estate. Bianca la mollica profumata di un panino e la freschezza di un bicchiere di latte bevuto tutto d'un sorso. La musica leggendaria del White Album dei Beatles e le corse oniriche del Bianconiglio di Carroll. Bianche le nuvole in una giornata di vento e le lenzuola lavate e profumate. Giocando con le pedine bianche una partita a scacchi o fuggendo alla vista di un fantasma, lasciamoci trascinare dalla delicata purezza di questo colore, che forse colore non è... -
Elio Petri, uomo di cinema. Impegno, spettacolo, industria culturale
I saggi raccolti in questo volume collettivo, dedicato al cinema di Elio Petri, hanno come primo obiettivo quello di riconsiderare il lavoro del regista e riesaminarne l'opera nella sua complessità, sullo sfondo dello scenario culturale degli anni '60 e '70, anche alla luce di nuove acquisizioni di natura storiografica e nuove ricerche su materiali d'archivio. Da un lato essi tentano di mappare la variegata carriera di Petri, interrogandosi su motivazioni e conseguenze di un oscuramento occorso in sede critica. Dall'altro lato, la polifonia di voci che compone il volume cerca di offrire una varietà metodologica di approcci allo studio dell'autore, dall'analisi del film alla storia della critica, fino alla storia culturale del cinema italiano, per riconsiderare i caratteri di una delle più importanti parabole espressive del nostro cinema. -
Riviste di teatro e ricerca accademica. Un colloquio e un inventario
Il volume riporta gli esiti d'una progetto di ricerca sulle riviste teatrali che la Consulta Universitaria del Teatro ha svolta ad ampio spettro, in diverse fasi e con differenziati strumenti cognitivi: il reperimento dati, l'indagine statistica, il confronto pubblico e l'approfondimento analitico. Si tratta, innanzi tutto, degli Atti del Convegno internazionale ""Le riviste teatrali fra globalizzazione, storia e innovazione tecnologica"""" (Bologna, 2013). In quella occasione, la CUT si era riproposta di inquadrare la situazione delle riviste teatrali, italiane e straniere, in prospettive rappresentative delle attuali tensioni al mutamento: l'internazionalizzazione, l'aggiornamento tecnologico, i rapporti interdisciplinari e quelli con il teatro agito. Oltre a delineare il quadro delle pubblicazioni di settore, il convegno ha ospitato, intorno alle tematiche in questione, gli importanti contributi di Marvin Carlson, Christopher Balme, Marco Consolini e Oliviero Ponte di Pino."" -
Media diplomacy e narrazioni strategiche. Autorappresentazione dello stato e attuazione della politica estera in rete
Gli stati sovrani, nel contesto contemporaneo, si trovano a dover gestire la costruzione della propria immagine per definire il proprio ruolo e le proprie aspirazioni. Nella rinuncia a una politica ""statocentrica"""", a fronte del moltiplicarsi dei centri di potere e dei sensi di appartenenza individuali, diventa importante il racconto delle stesse strategie politiche messe in atto: se la comunicazione è una forma di potere, la comunicazione in rete diventa, allora, un modo per conquistare le sfere pubbliche transnazionali, costruite attraverso reti di mutua affinità, e solidificare le proprie narrazioni strategiche. Attraverso di esse, si cerca pertanto di spiegare il racconto degli affari internazionali e delle politiche estere al fine di proporre una visione del mondo, un'interpretazione causale, una soluzione consona ai propri mezzi e alle proprie capacità; si tratta, in sintesi, di determinare politicamente quali frame condizioneranno la propria posizione nell'ambiente internazionale. Allo stesso tempo, i temi della media diplomacy e della narrazione strategica consentono di recuperare quanto è stato definito come nationbranding: nel sovraffollato ambiente competitivo internazionale, non si vendono soltanto prodotti e idee di politica estera, ma si deve gestire l'identità, la lealtà e la reputazione presso cittadini globalizzati. Il branding, allora, è uno strumento di imposizione di un frame alla nazione, determinando nuove regole di appartenenza e identità. In una sorta di stereotipizzazione auto-inflitta, gli stati si definiscono attraverso la selezione di caratteristiche """"accettabili"""", non divisive, costruite su una differenziazione non sciovinista che tuttavia è tale solo quando può aderire a modelli di consumo. Lo scopo di questo lavoro è di spiegare quali impostazioni politiche e comunicative supportino la realtà della media diplomacy attuale e di analizzare in profondità la strutturazione delle narrazioni strategiche, partendo dall'evoluzione del soft power, ovvero il social power, per arrivare a ridefinire le caratteristiche della diplomazia digitale contemporanea."" -
La modalità del giudizio. Definizione del problema
Una delle tesi fondamentali dell'epistemologia di Brunschvicg è che la filosofia è conoscenza integrale, cioè sapere critico. Essa è riflessione su ciò che è conosciuto e non sul mondo noumenico, che, in quanto inaccessibile e indeterminabile, è un puro nulla. Questa premessa riprende la distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno e limita la conoscenza umana all'esperienza sensibile, che è, soprattutto, quella della fisica. La filosofia, intesa come conoscenza di secondo grado, è l'attività intellettuale che prende coscienza di sé. Il filosofo francese, seguendo il carattere attribuito alla copula nei giudizi, si propone di contribuire a fondare una dottrina del giudizio su una base più ampia di quella della logica tradizionale. La filosofia ha il compito di cercare il principio che orienta il dinamismo dello spirito, cioè la sua legge interna: l'unità interiore dell'ordine speculativo e di quello pratico. Brunschvicg giunge alla conclusione che la vera civiltà consiste nella costruzione della scienza e nella crescita della solidarietà umana. -
L'intelligenza matematica e la verità. La nozione moderna di intuizione
L'esperienza della storia rende al filosofo un servizio duplice: essa dissipa il velo che i sistemi dogmatici avevano interposto tra la filosofia delle matematiche e la realtà della scienza e gli permette di ricomporre allo stato nascente questa realtà e determinarne il carattere vero. Spiegare il presente con il passato non significa affatto riportare, volente o nolente, il presente vivente alle forme cristallizzate del passato, sminuire l'analisi al livello della logica o sacrificare la diversità dei geometri moderni all'unità della categoria spaziale. Al contrario, è la condizione di aver compreso la scienza che agisce e che si estende sotto i nostri occhi, e che si potrà, chiarito ciò, restituire al passato quella che è stata la sua vita e la sua attualità, e seguire, nel suo ordine naturale, la continuità del divenire scientifico. -
Amicitia Res Plurimas Continet. Omaggio a Febronia Elia
Gli studi contenuti in questo volume, offerti da docenti dell'Ateneo catanese afferenti soprattutto al dipartimento di Scienze della Formazione, ma anche da colleghi di altri dipartimenti, vogliono testimoniare la riconoscenza di quanti hanno avuto il privilegio di essere incoraggiati e sostenuti nel loro percorso umano e accademico dalla professoressa Febronia Elia, già direttore del Dipartimento e preside della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Catania. I temi affrontati sono diversi e variegati per oggetto e per metodo, interessano ambiti di ricerca che coprono le aree della storia antica, medioevale, moderna e contemporanea, ma spaziano anche dall'archeologia alla geografia, dalla filosofia ad alcuni settori della pedagogia e del diritto. -
Il «villeinage» in Inghilterra. Una forma di servaggio istituzionalizzato (secoli XII-XIV)
Interpretare le origini e le fasi dello sviluppo del villeinage inglese - relativo alla ""classe sociale"""" o categoria socio-economica dei villeins/villani - significa operare un'analisi delle condizioni sociali, economiche, politiche e giuridiche che interessano l'Inghilterra dei secoli XII-XIV e che vedono come protagonisti principali il re, i signori territoriali (landlords) e un ampio settore della popolazione rurale (peasants). I villani sono anche attestati in documenti relativi a periodi più estesi - anteriori e posteriori, e non solo in Inghilterra - rispetto a quello indicato; tuttavia il villeinage, inteso come risultato di un duplice processo, socio-politico ed economico-giuridico, che porta alla definizione, peraltro molto dibattuta dalla storiografia, delle caratteristiche particolari della condizione di una parte consistente dei membri della comunità rurale (i nativi), raggiunge la sua espressione più matura e completa proprio nei secoli XII-XIV. Il villanaggio in quei tre secoli finisce per configurarsi come un particolare tipo di relazione tra signori territoriali e locali e alcuni settori della comunità contadina, che in Inghilterra assume specificità originali e che è espressione di una attenta e raffinata strategia signorile per garantirsi, con il pieno appoggio della Corona, la possibilità di continuare a esercitare un potere economico-giurisdizionale su una parte dei lavoratori del manor, che per certi aspetti assomiglia alla curtis altomedievale dell'Europa continentale."" -
Almanacco Repubblicano 2019. Europa: un sogno ancora possibile
Hanno collaborato a questo numero: Graham Watson, Niccolò Rinaldi, Giorgio La Malfa, Marco Spina, Massimo Andolfi, Giovanni Balducci, Cosimo Ceccuti, Federico Ziberna, Mario Leone, Giancarlo Germanà, Marco Del Panta, Sabrina Conti, Stefania Schipani, Ivan Eotvos, Riccardo Bruno, Claudio Chioccarello. -
Community design e pratiche sociali. Esperienze di progetto-azione in Italia e negli Stati Uniti
Questo lavoro ricostruisce le tradizioni, all'interno della disciplina urbanistica, che si interrogano sul modo in cui gli strumenti del progetto possano essere utili nel promuovere e sviluppare l'operatività delle pratiche sociali volte al miglioramento della qualità di vita dei luoghi. Attraverso un excursus della letteratura sul community design di radice statunitense e sulle pratiche sociali esplorate dalle scienze umane, il volume propone prospettive di ricerca tese a collegare queste due distinte linee di indagine conoscitiva. Raccontando casi di trasformazione urbana in Italia e negli Stati Uniti, il testo introduce il concetto di progetto-azione offrendo concreti spunti di riflessione sul ruolo della ricerca nell'affrontare questioni problematiche legate ai valori sociali sottesi alle esperienze di progettazione dei luoghi. -
A scuola di genere. Un contributo di ricerca per coeducare l'uguaglianza
Cosa rende oggi così radicalmente irrinunciabile promuovere una ""Scuola di genere""""? Per quanto ricorrenti, attuali e trasversali appaiano i temi legati all'equità e all'inclusione nel complesso e mutevole panorama sociale che ci troviamo ad attraversare, la questione di genere si profila non di rado zona meno sorvegliata di altre, priva di una sistematica vigilanza formativa, ancor più in ambito scolastico. A partire dal fecondo terreno di lavoro del progetto A scuola di genere coordinato dal Centro studi ricerche e documentazione Sicilia/Europa """"Paolo e Rita Borsellino"""", il volume, frutto di una ricerca interdisciplinare tra sociologia e pedagogia, tenta di dare voce ad alcune risposte possibili. Gli autori presentano e analizzano i dati dell'indagine svolta su un campione della popolazione scolastica siciliana, esplorando le interconnessioni tra rappresentazioni, aspirazioni, stereotipi di genere, processi discriminatori, esperienze di violenza e offrendo un contributo di riflessione per problematizzare l'uguaglianza di genere ed elaborare traiettorie di coeducazione all'equità."" -
Il romanzo dell'infinita molteplicità. Carlo Levi e il ritratto
A lungo l'opera di Carlo Levi è stata oggetto di letture limitanti. L'immediata fortuna di cui ha goduto il romanzo confinario, ""Cristo si è fermato a Eboli"""", ha determinato paradossalmente una valutazione unidimensionale di questo scrittore ricco e poliedrico, ritenuto a torto un auctor unius libri. Ben prima del Cristo egli aveva composto tre fondamentali opere teoriche, Le note dedicate al ritratto"""" (1935), """"Paura della libertà"""" (1939-40) e Paura della pittura"""" (1942). Lo studio delle opere teoriche a partire dalle note dedicate al ritratto, vergate in carcere nel 1935 e riprese nel 1968, permette di ripercorrere l'intera opera del torinese, i suoi romanzi maggiori, il Cristo, """"L'orologio"""" e Paura della libertà, e testi meno noti che meritano di essere riscoperti, come il libro fotografico Un volto che ci somiglia"""". """"Ritratto dell'Italia, i reportages di viaggio"""" e l'ultimo, magmatico """"Quaderno a cancelli""""."" -
Medicina forense e criminalistica nel crinale del moderno (XVI-XIX)
Nel cuore della Controriforma ha inizio la trasformazione della scienza medica. Le pandemie hanno indotto uno sforzo creativo persino all'interno della forma più conservatrice di scrittura medica, il trattato. Il Protomedico Giovan Filippo Ingrassia, formatosi tra Palermo e gli Studia di Padova e Ferrara, compone un testo complesso per delineare la figura del ""perito medico"""", inaugurando la moderna scienza della medicina legale. Alla riflessione sul retaggio del passato affianca la pratica anatomica, partecipando al dibattito sovranazionale sulla sperimentazione, i cui presupposti sono una rinnovata visione del mondo e un comune linguaggio filosofico-scientifico. Su richiesta delle corti di giustizia segue varie vicende processua- li con un metodo d'indagine - estrapolare analogie dalla massa della teoria medica ed esercitare la pratica dell'esame autoptico - che apre a nuove prospettive. Fondato su una ricca messe di fonti, questo libro offre una lettura comparata della storia della medicina forense, ripercorrendone il viaggio iniziatico dal Rinascimento fino alla polizia medica settecentesca per giungere alla medicina politica dell'Ottocento, ricorrendo all'ineludibile specchio dello storico che, nel riflettere il passato, rimanda immagini attuali delle origini del potere, del suo intreccio con la scienza, e delle sue articolazioni normative."" -
L' edera sotto la lanterna. I Repubblicani a Genova (1943-1995)
A Genova, patria di Giuseppe Mazzini e culla del Risorgimento nazionale, il movimento repubblicano ebbe una lunga e gloriosa tradizione. Dopo la formazione del Partito Socialista (1892) tuttavia i repubblicani, persero gran parte dei loro aderenti. Durante il fascismo non riuscirono a formare una valida opposizione al regime, espressero però alcune personalità che non si piegarono, subendo arresti e carcere. Il loro momento fu nell'immediato dopoguerra, quando il referendum sancì la Repubblica tanto auspicata da Mazzini (1946). Ma per il piccolo partito repubblicano, gli anni seguenti furono anni di divisioni, che ne ridussero ancora più gli aderenti e i voti. Fino alla fine degli anni Sessanta, quando una leadership che proveniva dal Partito d'Azione (Ugo La Malfa, Oronzo Reale) ne determinò la rinascita e segnò oltre un ventennio di successi. È una storia genovese, con un occhio all'Italia, al tentativo, non riuscito, di costituire una terza forza, tra democristiani e comunisti. Nella vicenda si inserisce la vita, privata e pubblica, di Giuseppe De André; i suoi rapporti con Croce, lo stretto controllo della polizia politica fascista cui fu sottoposto, la militanza nel PRI, l'amicizia con Randolfo Pacciardi. Il tutto con una accurata ricerca su fonti di archivio e testimonianze. -
Dinamiche dell'opinione. i nessi tra informazione, credenza e azione sociale
Il libro, un testo di epistemologia sociologica, vuole fornire risposte a queste e altre domande. Il focus non è sulle teorie, ma su meccanismi, principi operativi e strumenti utili a capire come si formano le nostre opinioni. Vengono analizzati e collegati tra loro in modo sistematico e critico i concetti di esperienza, informazione, credenza, conoscenza, opinione, azione sociale, le pietre che formano il pavimento della nostra visione del mondo. Risulteranno così più comprensibili tematiche delicate come il confronto tra sistemi culturali, la delega al sapere degli esperti, il ruolo della Rete, la formazione dell'opinione nei soggetti collettivi, i meccanismi di manipolazione delle opinioni, i nessi tra ignoranza, disinformazione, e democrazia. Il testo è accompagnato da un breve glossario di termini specialistici.