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Dante: l'uomo, le armi, gli amori. Atti del convegno
Nell'ambito delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte, riscopriamo il Dante uomo, la sua grandezza e le sue umane passioni, la sua sconfinata sapienza e il suo complesso e difficile cammino di vita. Sette esperti analizzano le profonde tracce lasciate dalle opere di Dante Alighieri nella storia della cultura italiana e internazionale. Le metodologie impiegate sono varie e pertengono al campo della storia politica e culturale, della linguistica e della teologia, fino alle moderne prospettive della psicoanalisi. Ne esce un'immagine di Dante sfaccettata e ricca, profondamente calata nel contesto della sua epoca e, nel contempo, 'moderna' e attuale. -
Glossario critico della ricerca sociale
Il Glossario critico della ricerca sociale inaugura la collana “La forma del dato” percorrendo una riflessione costellata di concetti ed elementi problematici tipici della ricerca sociale (tutta, inclusa la valutativa). L’Autore accompagna il lettore in un percorso critico volto a superare alcune consuetudini formali, e a immaginare un processo cognitivo in cui i dati, e le tecniche per costruirli, arrivano solo alla fine. Il messaggio chiave del testo è: prima si riflette (sul contesto, sugli attori sociali e le loro relazioni, sul senso dell’interrogazione nel rapporto di intervista, …) e poi si cerca la via empirica più adatta per produrre “dati”, la cui natura essenzialmente linguistica apre a una nuova considerazione delle tecniche -
Uno sguardo su Sciascia
Tanti i contributi su Sciascia ma, a parte le monografie sulle specifiche opere, tutti distanti dall'accostare il lettore all'ampia produzione letteraria dello scrittore di Racalmuto, dando per scontata la conoscenza dei testi. Il quest'ottica il saggio, nell'ambito delle questioni interpretative fornite da autorevoli critici, offre conoscenze e spunti di riflessione. Il discorso, che si presenta scorrevole, essenziale e concreto con uno stile affabulatorio, apre a nuove prospettive, ferma restando l'esigenza prioritaria della divulgazione condotta con il rigore dell'indagine e pensata per un approccio globale ai romanzi e ai saggi. Anche la bibliografia continua a crescere, segno di piena e sempre viva attenzione all'universo dello scrittore. Le indicazioni sono state scelte in conformità agli aspetti trattati, tenendo conto degli ultimi aggiornamenti. -
Alcuni testi su questioni di didattica della matematica
A rileggere i saggi contenuti in questo volume, a distanza di un secolo, si resta sorpresi di come un personaggio di così alta levatura e matematicamente assai sofisticato, in grado di dettare e imporre il suo stile ai matematici del secolo successivo, approcci tali problemi in modo così semplice e con uno stile così amicale. Ai nostri occhi, così abituati a formule altisonanti e a concetti astrusi che ciclicamente sembrano contraddirsi l'un l'altro, le sue considerazioni didattiche possono apparire, nella loro semplicità, fuori moda e persino ingenue. E tuttavia i cardini della sua pedagogia sono pochi, chiari e semplici. E sono magnificamente riassunti nella conclusione del saggio sui giochi matematici. Vi si legge: «La differenza fra noi [insegnanti] e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò, che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi come sono, e richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento». -
Molière. Comicità e comunicazione
Perché ridiamo? Che cosa ci fa ridere esattamente? Olivier Bloch cerca qui le risposte, nell'opera del più grande dei nostri autori comici: dalle gesticolazioni e dai pali in frasca de La Gelosia dell'Impiastricciato all'intronizzazione di Argan come medico, nel Malato immaginario, passando per altre figure del riso, quello provocato dai discorsi incongrui di ragionatori e altri seccatori, il grottesco dei signori borghesi o dei contadini gentiluomini e di altri cornuti, le imposture, gli inganni, le illusioni e gli artifici degli uni o degli altri, falsi devoti, servi, amanti o gran signori, le scempiaggini e le sciocchezze dei vari Sganarelli, ecc., si può dire che si tratta sempre di rotture o lacune nella comunicazione, nei vari sensi del termine. Questa diagnosi porta l'autore a suggerire un'inattesa relazione con le filosofie esattamente contemporanee all'opera di Molière, quelle degli «occasionalisti» - primo fra tutti l'avvocato Géraud de Cordemoy, che Molière certamente conosceva - le quali partono dalla constatazione che nell'universo non esiste una comunicazione naturale tra i corpi, le menti, le loro azioni e i loro stati. -
Fede e avvenire
Fede e Avvenire è un proclama che deve raccogliere e restituire fiducia alle forze disperse e scoraggiate della galassia dei dissidenti ostili all’assolutismo, insorti in ogni angolo di Europa per cause diverse, spesso perseguitati e sparsi dall’esilio anche oltre l’Atlantico, e deve convincere o convertire persone integrate nei regimi, al potere, persone che tra insoddisfazioni personali, dubbi etici e incertezze sul futuro, pure con attenzione lo leggeranno. Estranei al progetto di Mazzini sono sia i fondamentalisti giacobini che i moderati e i “centristi” del tempo, simpatizzanti per il Juste-Milieu francese o per il liberalismo costituzionale. Mazzini li accusa di essere prigionieri di attendismi, legalitarismi e ricerche di compromesso paralizzanti, e di aver per questo seguito una strategia perdente che ha prodotto sfiducia e rassegnazione nell’opinione pubblica; per indicare la strategia dei suoi avversari adopera polemicamente lo stesso epiteto, “la commedia dei quindici anni”, utilizzato dai filoborbonici. Ai suoi interlocutori Mazzini, secondo una convinzione già espressa sulle pagine della giovine Italia, propone una nuova, unificante ed esaltante identità politica e religiosa di pionieri di una nuova epoca, in cui a fianco della libertà e dell’uguaglianza, il principio fondamentale regolatore dei rapporti sociali non sarà più il principio di fratellanza bensì quello di umanità. -
Filosofia gender
"Filosofia gender"""" rappresenta un tentativo di dare conto del dibattito attuale sulla sessualità e l'omosessualità, in particolare, alla luce di una natura """"fluida"""" e multiforme della sessualità umana, rappresentata dall'acronimo LGBT+. In secondo luogo punta a individuare l'origine, nella storia della filosofia, di due fondamentali modelli speculativi, attraverso i quali l'omosessualità è stata considerata in chiave sostanzialmente positiva: il paradigma esoterico-iniziatico, che trae origine dalla filosofia di Platone, e il paradigma """"naturale"""" che trae origine da Aristotele. Alla parte propriamente filosofica si aggiunge una riflessione a carattere pedagogico circa l'importanza e l'urgenza di avviare nelle scuole attività didattiche ed educative che consentano ai giovani di conoscere i termini della questione LGBT+, al fine di contrastare fenomeni di bullismo a carattere omotransfobico ed episodi di emarginazione o esclusione di alunni, ma anche docenti e personale scolastico, di orientamento sessuale non binario. Ma soprattutto, ha lo scopo di mostrare a giovani e giovanissimi che l'amore, qualsiasi sia la forma che trovi per esprimersi, è sempre arricchente, degno di rispetto e fecondo per una società che voglia essere aperta, accogliente, felice." -
Mazzini. Filosofia sociale
«Noi, che abbiamo i capelli bianchi, amiamo Mazzini perché fu il nostro primo educatore; e quante lagrime di tenerezza, di amore, di ira e di speranza non ci fece versare! Sulle sue pagine si palpita ancora e si sogna: è il grande maestro della legge del dovere, che fa innamorare del sacrificio. Si comprende come affascinati dalle parole del grande, i discepoli, spregiatori degli agi e dei piaceri della vita, andassero lieti, nel nome di un'idea, incontro alla morte. Si comprendono le congiure intessute fra cento pericoli, gli eroismi nelle carceri, davanti ai patiboli e sui campi aperti di battaglia dei giovani cresciuti alla sua parola, diventati confessori della fede d'Italia». Bovio assorge alle più vaste concezioni egli esamina mazzini nelle fondamenta della sua dottrina. Il genovese sorto alla vita operosa dopo la morte di Napoleone che fu il prototipo dell'individualismo, parlò di un altro principio che governò metà del secolo scorso e governerà l'avvenire, quello della azione collettiva: «L'epoca degli individui è sfumata: siamo all'èra dei principî». Al disopra dell'individuo s'innalza l'idea: e l'idea è oggi compresa dalla massa che la vede dinanzi a sé, a guisa dell'antica colonna di fuoco, come guida sicura attraverso le tenebre e le incertezze della via. -
L'abbraccio delle favole
L'abbraccio delle favole è una raccolta incentrata sulle emozioni: paura, rabbia, gelosia, vergogna, tristezza, felicità. Semplici racconti, rivolti a tutte le età, che hanno lo scopo di far riflettere gli adulti e fornire modalità efficaci ai bambini per poterle fronteggiare. L'intento è di mostrare chiavi di lettura delle emozioni attraverso le favole, partendo dal modello della Gestalt Integrata che si focalizza su consapevolezza e responsabilità nel qui e ora. Questo lavoro si propone come strumento utile per i professionisti che vogliono lavorare con l'età evolutiva nei processi di alfabetizzazione emozionale. I genitori attraverso la piacevole lettura di queste favole sulle emozioni e l'osservazione delle splendide illustrazioni potranno condividere preziosi momenti con i propri figli. Le attività al termine di ogni favola, utilizzando le funzioni di contatto e i livelli d'esperienza, accompagnano il lettore, e chi ascolta, ad un contatto pieno con l'esperienza della favola, attraverso la messa in pratica di attività incentrate sull'esplorazione dell'emozione trattata, e successivamente ad un post contatto soddisfacende, pieno e nutriente. -
L'intervista diadica intergenerazionale
L’intervista diadica intergenerazionale (IDI) in co-presenza è uno strumento di raccolta dati – che appartiene alla famiglia delle interviste diadiche – finalizzato a fare emergere la dimensione relazionale, con particolare riferimento alle relazioni tra le generazioni all’interno delle reti familiari e amicali. In queste pagine si dà conto di come l’intervista diadica intergenerazionale possa essere applicata allo studio di tutti quei fenomeni sociali in cui la relazione tra le generazioni acquisti un ruolo interessante per il ricercatore. In modo più specifico, le domande di ricerca a cui si può provare a rispondere con lo strumento dell’intervista diadica intergenerazionale possono essere ricondotte alle seguenti: cosa succede nella relazione che può essere interessante analizzare per spiegare il comportamento di ego e di alter? Quando le relazioni sono generative o de-generative del benessere dei soggetti che appartengono a due generazioni (ad es., genitori-figli/nonni-nipoti)? Nel volume sono messi in evidenza gli elementi che l’accomunano alle interviste diadiche in generale e gli aspetti peculiari; sono analizzati i punti di forza, i limiti nel suo utilizzo e le attenzioni che il ricercatore deve avere nel costruire un setting che consenta alle parti coinvolte di coprodurre informazioni/dati utili; si evidenzia, quindi, la specificità dei dati prodotti considerando anche il ruolo dell’intervistatore; infine, viene proposto un possibile modello interpretativo dei dati raccolti. -
L'intervista flessibile nella ricerca sociale
Il saggio affronta il tema della standardizzazione nella ricerca sociale, quando nell'intervista si impiegano strumenti di ricerca altamente strutturati. A partire da una riflessione critica sull'origine epistemologica del concetto, sono poi riportate le risultanze empiriche prodotte dalla comunità scientifica. Da queste si evince che la standardizzazione dei comportamenti d'intervista non è condizione necessaria a trasmettere significati uniformi agli intervistati. Anzi, sul campo si osserva il paradosso che l'inosservanza delle regole sulla standardizzazione migliora la qualità del lavoro dell'intervistatore, così come la fedeltà delle informazioni che registra. Viene dunque presentata l'intervista flessibile, come strategia operativa da impiegare per valorizzare il carattere relazione dell'intervista con questionario strutturato. L'intervista flessibile costituisce un cambio di paradigma radicale nella ricerca standard. Essa consente all'intervistatore, assunto nella funzione di negoziatore di senso, di rendere operativo il transito da una standardizzazione formale dei comportamenti d'intervista a una standardizzazione sostanziale dei significati veicolati dal ricercatore agli intervistati. L'intervista flessibile è condotta da un intervistatore formato ad adottare pratiche dialogiche che mutano in funzione del proprio interlocutore. -
La politica come idea. Riflessioni
Il libro ""La politica come idea"""" di Valentina Leskaj giunge al pubblico dopo una lunga carriera, quasi ventennale, ai più alti livelli della politica albanese. Ma prima ancora di approdare in politica, l’esperienza dell’autrice si innesta nella vita pubblica del paese attraverso l’impegno e l’attivismo nella nascente società civile dei primi anni Novanta."" -
Parole per corpi di donne. Scintille, donne in guerra, i treni della felicità
Nel comporre uno scenario abitato da uno spazio che le donne hanno avuto, ma che è stato reso marginale o addirittura dimenticabile, Laura Sicignano e Alessandra Vannucci ci restituiscono una serie di ritratti al femminile, di presenze, di corpi sociali dentro la grande Storia plurale del Novecento. E per farlo intercettano un nuovo racconto ponendosi dall’altro lato della barricata e posando lo sguardo su quelle creature che – collocate fuori dalla memoria collettiva – reclamano l’opportunità di immaginare le loro esistenze a partire dalla rivendicazione di uno spazio in cui trovare la propria ragione di essere, o anche di morire. Donne in guerra, Scintille e I treni della felicità ci consegnano storie di donne capitate, quasi loro malgrado, nella grande macchina della Storia, in un’alternanza di voci diverse in grado di costruire un’unica grande memoria al femminile, narrata attraverso un percorso emotivo fatto di ricordi, intimità, piccoli gesti che hanno determinato la loro resistenza e perseveranza per raccontare un’Italia diversa, che oggi non può che apparirci silenziosamente eroica. Una ‘scrittura del corpo’, «carnale e vivida di immagini», che nella scena trova il suo milieu, attraverso«parole che le attrici possono masticare e risputare come frecce scintillanti, come domande di giustizia e felicità» (Sicignano). -
Non nobis domine
I Templari sono rinati, ma divisi in due schieramenti: uno impegnato a sostenere l'uomo, l'altro a conquistare il potere finanziario. Alla prima fazione appartiene il Custode del Codice e vive a Roma, dove conserva la prima edizione delle Centurie, quella più vicina al testo originale e che determina la supremazia di uno schieramento sull'altro. Una sera la sua casa viene svaligiata, il libro trafugato e l'uomo gravemente ferito. In ospedale è curato dal dottor Stefano Riccardi che riconosce il sigillo del Tempio nel tatuaggio che l'uomo ha alla base della colonna vertebrale. Caduto nelle mani di un ricettatore che non ne ha compreso il valore, il Codice finisce nel giro dei venditori ambulanti di libri e viene rubato dal Monaco, un domenicano scacciato dalla Chiesa per essere diventato schiavo della chiaroveggenza e della cartomanzia. Dominato da un'assurda ossessione per le Centurie, se ne impossessa, diventando a sua volta la preda degli emissari delle due facce del Tempio, determinati a riprendersi il Codice... -
Santa Maria dei Battuti di Treviso. L'ospedal Grando secc. XIII-XX vol. 1-3
Vol. 1: Profilo istituzionale. Dal Medioevo all'età moderna; vol. 2: Le terre della pietà. Il patrimonio immobiliare e fondiario dell'ospedale; vol. 3: Dalla pietà alla sanità pubblica. L'ospedale civile di Treviso nei secoli XIX-XX. -
Storie quotidiane
Storie quotidiane è la seconda nuova raccolta di racconti, realizzata dai partecipanti alla terza edizione del corso di narrazione ""Cucina di storie. Storie quotidiane: dalla cronaca alla fiction"""", organizzato con successo anche quest'anno a Mestre (Venezia) dall'Associazione """"RistorArti"""" con il sostegno del Centro Culturale Candiani. Storie quotidiane è il frutto della fantasia e dell'inventiva dei partecipanti al corso che si sono cimentati nella stesura di racconti traendo ispirazione e spunto da fatti reali di cronaca appresi da giornali, riviste e Internet. Un ritratto vero, emozionante, talvolta amaro, della società, della vita e del nostro quotidiano. Il volume è impreziosito dalla prefazione di Carlo Lucarelli."" -
Una ricetta al giorno con i prodotti della primavera
Asparagi, fragole, ciliegie, piselli, ""castraure"""", erbette spontanee e la primavera è un'inesauribile fonte di ispirazione in cucina. Dopo i lunghi mesi invernali, durante i quali la produzione dell'orto è ridotta al minimo, i mercati ortofrutticoli tornano a riempirsi di primizie che in cucina sono lo stimolo per la creazione di piatti tradizionalissimi della tavola veneta, come i """"risi e bisi """"ad esempio, o uova e asparagi, ma anche di ricette più creative e stuzzicanti, in abbinamento a carni e pesci, che vi permetteranno di stupire i vostri ospiti senza dover ricorrere ad espedienti quali gli ingredienti esotici o fuori stagione. Il volume propone 90 ricette."" -
L' arte del bollito nel vicentino
Nella tradizione veneta e vicentina particolare, il bollito è una preparazione di una certa rilevanza, al centro di un rituale e d'adeguata cornice. Questo atteggiamento sopravvive nella moderna ristorazione, dove il carrello del bollito è sempre motivo di aspettativa e ammirazione. Nello scenario del bollito misto Vicenza si distingue per una serie di importanti dettagli, ad esempio la composizione del piatto, in cui hanno maggiore ruolo i volatili e i condimenti, dove il primo distinguo riguarda la mostarda. Il volume contiene un ricettario illustrato, a cura dei ristoranti più importanti del Vicentino nella preparazione del bollito, che permette al lettore di cimentarsi sia con le ricette più tradizionali che con quelle più creative. -
Verdant Venice. Gardens in the city of water
Tra gli elementi che compongono la città di Venezia, oltre alla pietra, all'acqua e al legno su cui sorge, ve n'è uno in continua evoluzione e che spesso si rivela un mistero: il ""verde"""" inteso come vegetazione, sia quella spontanea che cresce in angoli impensabili, sia quella dei giardini, pubblici e privati, che possono ben considerarsi """"segreti"""" e spesso si scoprono solo attraverso intuizioni sensoriali. Tudy Sammartini, eccezionale guida turistica e profonda conoscitrice della città lagunare, con questo vloume propone una Venezia insospettabile (e a volte inaccessibile) ai più, intima, silenziosa e viva. Le schede di Tudy Sammartini accompagnano gli scatti inediti di Cesare Gerolimetto."" -
Letteralmente. Viaggiare
La quinta antologia di racconti frutto del corso di narrazione ""Cucina di storie"""", organizzato dall'Associazione """"RistorArti"""" di Mestre (Venezia) ha come tema il viaggio. Tutti viaggiamo, con gli occhi, col corpo, con la mente; si viaggia da soli, in gruppo, con lei, con lui, con la famiglia. Dentro e fuori di noi. E non sempre quello che si scopre dentro ci piace. Ma viaggiare ci fa crescere, sempre e comunque. Dall'Odissea in avanti, la letteratura è costellata di capolavori che nel viaggio hanno trovato la metafora più efficace per esprimere e rappresentare l'avventura umana. I sedici autori dei racconti hanno affrontato il tema con approcci molto differenti che danno interpretazioni del tutto personali al viaggiare. La prefazione è di Pietro Spirito, giornalista e scrittore triestino.""