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Il coraggio di sognare. Hugo Pratt tra avventura e mistero
Hugo Pratt, definito da Umberto Eco un nuovo Salgari, è un autore celebre in tutto il mondo e il suo personaggio più celebre, Corto Maltese, è un simbolo di avventura ma anche di umanità, di libertà, di uguaglianza, di fratellanza, di rispetto e di apprezzamento per culture diverse. Sono questi valori tipici della massoneria, è il fatto non è casuale giacché l'artista veneziano, fu un libero muratore, iniziato il 19 novembre del 1976, dalla loggia lagunare ""Hermes""""."" -
Il cristallo dai mille volti
Il romanzo prevede differenti piani di lettura, percorsi esoterici che fondano le proprie basi sulle esperienze dirette di coloro che si occupano di ermetismo. Il palcoscenico è l'entroterra ligure, ove si intrecciano autentiche esperienze di magia legate a differenti scuole di pensiero. La magia nera prende spunto dalle conoscenze dirette di un ex Nazista che vive il proprio percorso come una importante via di realizzazione. Un secondo orientamento viene offerto dalla magia introspettiva, di matrice bianca, che conduce un gruppo di studiosi a sperimentare tecniche tradizionali e moderne. Infine il ruolo rilevante della magia sessuale coinvolgerà due giovani amanti, facendo compiere loro un percorso dall'intenso coinvolgimento personale. Il confronto finale tra i differenti aspetti della magia regalerà una conclusione sicuramente inaspettata. -
De secreta architectura
Il volume tratta l'antica arte dei magistri costruttori, lungamente elaborata nel corso dei secoli e tradizionalmente trasmessa con l'esempio pratico e l'insegnamento ""da bocca ad orecchio"""". """"De secreta Architectura"""" indaga molteplici fattori, tecnici, filosofici, metafisici, geometrici, musicali, astronomici e simbolici, per comunicare i tanti segreti costruttivi dell'architettura del passato, dall'età dei Greci e degli Etruschi ai Romani e poi dal Medioevo sino agli inizi del Rinascimento. Un piccolo trattato che conduce il lettore attraverso le immutabili armonie geometrico-metafisiche e armonico-musicali che risuonano e si amplificano nel cuore e nella mente del cercatore della verità che vuole coscientemente penetrare nel mistero dell'universo. Gli edifici sacri di cui si tratta nel libro costituiscono, infatti, un'allegoria, una proposizione di leggi super umane, sintesi di materia e spirito, in modo che ogni elemento abbia quale scopo ultimo l'agire sulle corde emozionali dell'uomo per aiutarlo ad accedere a una realtà a lui sconosciuta."" -
Il poema di Ishtar
Estraneo ad ogni razionalismo, il visionario babilonese percepiva brandelli di futuro. Era un vaticinio oscuro e nebuloso del caos dell'idealità, per condensarsi poco a poco in concetti precisi. Si esprimeva per immagini enigmatiche, oniriche, quanto non poteva ancora comprendersi: il rapsode ispirato si è affermato profeta, vate, nel più alto senso della parola. Se noi vogliamo fare nostre quelle concezioni che dominano l'intelligenza umana, andiamo dunque a scuola dei poeti. Parlano la lingua divina dei simboli che ci dispiace se non possiamo capire a fondo perché, se la avessimo compresa meglio, tutte le controversie religiose non ci sarebbero state, ma si sarebbe piuttosto costruito il Tempio Universale che unisce tutti gli uomini. -
Manoscritto di Algeri
Il sacerdote del 'culto primitivo' è l'unico vero pontifex tra il divino e l'umano. Di mezzo ci passa l'errore. L'Ordine degli Eletti Cohen di Martinez de Pasqually fu, già a metà del Settecento, una delle manifestazioni più note di un Archetipo Eterno: la via del ritorno. Il ritorno da una condizione limitata nello spazio e nel tempo ad una, edenica, in cui non c'è né spazio né tempo. Secondo una certa vulgata l'operatività degli Eletti Cohen sarebbe cabalistica. La lettura del Trattato e del Manoscritto di Algeri ci dimostrano che abbiamo a che fare con visioni e pratiche che sono sicuramente influenzate dalla cabala, ma anche dallo gnosticismo e dall'ermetismo alessandrino. -
L'uomo di Desiderio
L'Uomo di Desiderio venne pubblicato a Lione nel 1790 e ristampato a Metz, in due volumi, nel 1802. Claude de Saint-Martin, il ""Filosofo incognito"""", la figura principale del movimento mistico della fine del XVIII secolo, lo ha scritto durante i suoi soggiorni a Londra e Strasburgo, scoprendo Jacob Boehme. Il volume però non è influenzato dal grande teosofo tedesco; vi si scova piuttosto Swedenborg e soprattutto Martinez Pasqually il fondatore del Martinismo, è da lui che Saint Martin prende in prestito la maggior parte delle proprie teorie. Ciò significa che il contenuto ideologico non è originale, tanto che lo stesso titolo è preso da Martinez. Il libro ebbe particolarmente successo nei circoli teosofici per il suo stile di fuoco, pieno di sensibilità mistica. Più che un'opera dottrinale, si tratta di una raccolta di inni a imitazione dell'Apocalisse."" -
L'ipogeo di Porta Maggiore a Roma. Dramma sacro e antiche religiosità negli stucchi decorativi della basilica sotterranea
Due filosofi e due storici delle religioni espongono le loro opinioni su un affascinante edificio ""misterioso"""", che la Sovrintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di Roma ha negli ultimi anni restituito alla città e al mondo della cultura, salvandolo dal degrado e dall'infestazione micotica che ne disgregava i pregevoli stucchi. Si tratta della Basilica sotterranea di Porta Maggiore, a Roma, rinvenuta per caso durante i lavori della linea ferroviaria Roma - Napoli nel 1917. Da allora molti studiosi si sono cimentati per attribuirle un'appartenenza cultuale e religiosa, e per decifrarne il messaggio nei pregevoli stucchi che la adornano. In questo volumetto il mondo degli stucchi dell'ipogeo viene considerato da prospettive diverse, fornendo al lettore un prospetto """"a rilievo"""" di un monumento che elude conclusioni definitive."" -
Il nuovo uomo
L'idea fondamentale di questo scritto e che l'uomo porta in se una specie di testo, di cui la sua vita intera dovrebbe esserne lo svolgimento, in quanto, l'anima dell'uomo è primitivamente un pensiero di Dio, pertanto, per rinnovarci dobbiamo, rientrando nella nostra vera natura, pensare attraverso il nostro proprio Principio e impiegare i nostri pensieri come altrettanti organi per operare questo rinnovamento, senza di che non potremmo più dire di essere un pensiero di Dio, bensì il frutto del nostro stesso pensiero annientando così colui dal quale otteniamo la nostra natura. Da questa grande verità risulta qual è la nostra destinazione e cioè che la causa finale della nostra esistenza non può essere concentrata in noi, ma deve essere relativa alla sorgente che ci genera come pensiero per operare al di fuori di lei, poiché questo pensiero del Dio degli esseri e perciò questo noi, ovvero il nostro io, deve essere la via per cui deve passare la Divinità, così come noi ci introduciamo nei nostri pensieri perché colgano il fine di cui essi sono l'espressione, e perché, come dice il de Saint-Martin, ""ciò che è vuoto di noi divenga pieno di noi""""."" -
Teoria e pratica del martinismo
È il momento di recuperare la nostra dimensione interiore e segreta, perché solo in essa troveremo quella beatitudine sempre nuova ed esistente di per sé, che è la firma del Divino nelle nostre vite. Dopo aver approfondito in altri brevi saggi alcuni importanti e necessari aspetti storici e teorici, con questo libricino si vogliono suggerire delle pratiche che gli Autori hanno sperimentato con buoni risultati su di sé e sui Fratelli e le Sorelle delle loro 'catene'. -
La via del compagno. Lavori in secondo grado e alcune variazioni
Il grado di compagno spesso viene ingiustamente sottovalutato. Lo si considera un momento di transizione. In realtà rappresenta un momento fondamentale nella formazione del libero muratore. Se il compito dell'apprendista è quello di imparare, dal compagno ci si attende che sappia mettere in pratica ciò che ha appreso. Il lavoro quindi è al centro della attività del compagno, un lavoro che si è svolto in una sfera meno materiale i cui risultati traspaiono dalle tavole che fanno parte di questa pubblicazione. La parola negata all'apprendista è stata concessa solo per far comprendere che le parole non servono. L'io non conta, conta il noi. Lungo il cammino intrapreso abbiamo imparato a vedere con gli occhi del fratello, ascoltare con le orecchie del fratello, gustare con la bocca del fratello, toccare con la mano del fratello. Abbiamo imparato a essere partecipi della realtà e condividerla. Abbiamo imparato che i sensi vanno dominati, non repressi. Abbiamo condiviso il nostro cuore strappandolo dal petto per offrirlo al fratello. -
Pentalfa. Rivista del Gran Capitolo d'Italia, Ordine della Stella d'Oriente. 2019
In questo numero: Ai Lettori di Hygeia; Editoriale di Marilena De Sanctis; Chi siamo? di Angela Bistoni - Leopoldo Muratori; L'appartenenza di Capitolo Mediterranean1, Napoli; Suono come divenire che libera la mente alle emozioni di Capitolo Minerva, Roma; La magia delle stelle nei tre passi nel labirinto: coscienza, conoscenza, consapevolezza... di Capitolo F. De Carolis, Cosenza; Dalla spada al calice di Capitolo Cisalpino, Torino; L'etica: un privilegio per pochi di Capitolo Beatrice, Firenze; La presa di coscienza di ciò che siamo e ciò che potremmo divenire di Capitolo Iside, Perugia; Iside e Osiride di Capitolo Adriatico, Taranto; Il Pentalfa di Capitolo Osiride, Ferrara; Luci e Ombre di Capitolo Fiorenza, Firenze; La Quarta punta della stella: Marta di Capitolo Andromeda, Terni; L'uomo senza tempo di Capitolo Pallade, Catanzaro; Dal Pentalfa al Sillabo. Riflessioni intorno al significato dei vocaboli di Capitolo Athena, Novara; A proposito di Magia, Stregoneria e altri luoghi comuni di Capitolo Morgana, Messina; Iniziazione femminile e maschile in Egitto di Capitolo Aldebaran, Roma; Arianna e Teseo (del femminile e del maschile) di Capitolo Avalon, Cosenza; Artemide di Capitolo Artemide, Cosenza; L'iniziazione femminile e maschile di Capitolo Ariel, Fano; Diversità è opportunità di Capitolo Ipazia, Sciacca; Il labirinto di Capitolo Kinzika, Pisa; Il mistero di un cammino di Capitolo Turan, Palermo. -
Il segreto dei due quadrati. Albrecht Dürer e la «Melencolia I»
Su Albrecht Dürer (1471-1528), artista tra i più ammirati e famosi del Rinascimento e maestro indiscusso dell'arte incisoria, vi è un vivo ritorno d'interesse testimoniato da una ricca e pregevole produzione letteraria e da mostre dedicate alle sue opere. Questo libro riporta sorprendenti enigmatici particolari sul Quadrato Magico della ""Melencolia I"""" del tutto inediti, sebbene sia una tra le incisioni più famose e interpretate, e originali letture sull'incisione, derivanti dai risultati di una ricerca sulle origini storiche del Quadrato Magico e sulla sua incredibile congruenza con un equivalente Quadrato Magico in un tempio indiano, probabilmente il più antico della storia."" -
Il salterio occulto
Il Salterio Occulto è un Ufficio Teurgico di Reintegrazione degli Esseri; un'opera di Alchimia Spirituale in cui i sette metalli vengono raffinati secondo le dodici operazioni. Il concetto di Reintegrazione, tanto caro agli ordini illuministici quali il Martinismo e la Rosacroce, alle Fratellanze Terapeutiche come quelle Kremmerziane e alle varie Ecclesie di tipo gnostico, si sposa perfettamente con la pratica di quest'opera il cui utilizzo vuole essere universale, cioè adatto a qualsiasi tipo di percorso spirituale o iniziatico senza alcuna distinzione di denominazio ne o di appartenenza. -
La Loggia. Sovranità e sacralità
La Loggia è un gruppo di massoni, una entità definita e collettiva, con una specificità e una personalità, riflesso costitutivo dell'insieme dei membri che la compongono. Il Tempio può designare un locale che ospita il lavoro dei massoni, mentre la Loggia rappresenta il raggruppamento vivente che si riunisce in questo luogo, ma il valore intrinseco del termine ""loggia"""" è l'entità che essa illustra. Il rito che si attua all'interno di un Tempio da parte di una Loggia è importante, poiché pone il massone di fronte al """"Sacro"""". Nell'ambito di una """"tradizione iniziatica"""", un rituale ha sempre carattere """"magico"""" che implica la messa in azione di forze e di energie ricolleganti gli operatori alla catena iniziatica alla quale appartiene e all'eggregore della catena stessa."" -
La Loggia di Adozione in Italia (1864-1879). Con i rituali dei tre gradi
Riesumare dall'oblio la completa ritualità della Loggia di Adozione costituisce un atto dovuto di riconsiderazione per un significativo tassello di raccordo tra lo spirito massonico e l'insieme delle iniziative di mobilitazione e indipendenza femminile, nel contesto italiano. L'impegno delle donne di operare anche attraverso l'attivazione delle logge di adozione è frutto non solo di un'attrazione di natura esoterica, ma costituisce anche la voglia di affermare la cultura di un gruppo di donne laiche e liberali all'interno della grande trasformazione ottocentesca. La loggia di adozione in Italia divenne, pertanto, espressione sia della tenacia con cui le donne cercarono di ottenere l'ammissione in un ambiente per antonomasia chiuso e maschilista quale quello della Massoneria, sia di una volontà più ampia di far parte a pieno titolo della società di allora, profondendo un particolare impegno verso l'istruzione e il lavoro femminile. -
Uomini e dei. Gli insegnamenti segreti di tutte le età
"Gli insegnamenti segreti di tutte le età"""" di Manly Palmer Hall è un'opera di carattere enciclopedico che annovera e riassume al suo interno molti dei temi principali della Tradizione Sapienziale Occidentale. Questo libro, che ne costituisce il primo volume, illustra la storia e le idee dei grandi Misteri dell'Antichità, i cui insegnamenti hanno influenzato profondamente lo sviluppo della civiltà Occidentale in tutti i suoi aspetti. L'autore in tal modo intende restituire forza e vigore ad una parte nascosta e dimenticata della storia dell'Occidente, rendendo altresì manifesti i legami che intercorrono tra le grandi società iniziatiche del passato e quelle attuali, in special modo con la Massoneria, forse oggi l'unica erede legittima della grande Tradizione, che affonda le sue radici nella notte dei tempi." -
Il giardino dei melograni. Gusto di Azilut
Questo è il secondo volume della monumentale opera di Moshè Cordovero proposta al lettore italiano in una importante edizione critica che tenta di contestualizzare l'innovativa proposta speculativa dell'autore nel più ampio contesto filosofico e scientifico dell'Occidente. Anche grandi pagine della letteratura sono usate a riscontro e contrasto, perché, dato un concetto, è impossibile non 'dirlo', non 'esprimerlo'. Le tradizioni sapienziali, e la Cabala lo è, questo fanno: custodiscono e trasmettono una verità teoretica, in questo caso all'interno della cultura ebraica, sottintendendo sempre una 'spiegazione', cioè il ricorso al logos eterno che è patrimonio di tutti. Anche l'arte, la letteratura, possono essere 'rappresentativi', porre cioè la questione del Senso e del Vero. -
Storia delle streghe. Antiche, moderne e contemporanee
C'è un lungo filo rosso di sangue che collega il mito di Lilith, la donna primordiale, alla plurimillenaria soggezione femminile alla società degli uomini (più propriamente, dei maschi). Tutta la storia femminile è caratterizzata da un rapporto di soggezione costante, peraltro temperato in vari modi, fin dal tempi dei Romani, passando per la limitata autonomia delle donne longobarde, la sessuofobia cristiana, il dolce stil novo trecentesco, la caccia alle streghe, l'Illuminismo, il Romanticismo, fino al Manifesto delle donne futuriste di Valentine de Saint-Point, dai più ignorato, e alla riscossa del femminismo del primo Novecento, con la crescita inarrestabile del movimento femminile in tutto il mondo. Streghe di un tempo e streghe di oggi segnano una continuità inesplicabile e dolorosa nel faticoso raggiungimento di un effettivo riequilibrio tra i due sessi. Tutela dei diritti umani, parità uomo-donna, uguaglianza di fronte alla legge come davanti a Dio, non sono ancora riuscite a spezzare le catene di una forse congenita prepotenza maschile intesa a sopraffare la libertà e i diritti del genere femminile. -
La via della stella. Storia ed evoluzione dell'Ordine della Stella d'Oriente
Questo libro, partendo da un approccio autobiografico, delinea un excursus storico sulle origini dei riti iniziatici misti o femminili sorti in Europa dal XVIII secolo. Importati in America, attraverso varie trasformazioni, si giunge al consolidamento di un Ordine che ha dato vita all'Order of the Eastern Star, strutturandosi in un Gran Capitolo Generale. In breve tempo, si è avuta una crescita esponenziale che gli ha permesso di mettere radici in tutto il mondo. Approda in Italia, in primis nella città di Napoli, con la costituzione del Capitolo Mediterranean #1, madre dei vari Capitoli sparsi in tutta la nostra penisola. L'Ordine, nel 2014, raggiunge la sua maturità con la Costituzione del Gran Capitolo d'Italia. -
L'antro divino. Grotte e caverne nel simbolismo magico-religioso
I disegni e le sculture che decorano le grotte preistoriche avevano un carattere rituale, svolgevano il ruolo di santuario, teatro per cerimonie magiche. Luoghi simili non furono solo sede di oracoli ma pure di santuari iniziatici. Le personificazioni degli elementi, Pan, Demetra e le Ninfe, additavano per bocca dei loro sacerdoti le vie dell'ascenso spirituale. Le caverne di Dioniso, di Attis, di Adone con i loro abissi infernali e le loro porte ipercosmiche, gli antri di Mithra con le loro decorazioni astronomiche, furono santuari iniziatici dove si insegnò la gnosi stoica e la teologia dell'Etere. Dagli ""uomini delle caverne"""" agli Gnostici cristiani, non c'è interruzione; tutti concepirono l'antro come un compendio del Cosmo, come l'anticamera degli inferi e dei cieli. Spiriti semplici, arditi e sintetici, cercarono la luce nelle grotte e dopo averne riconosciuto i mille aspetti e manifestazioni, le ritennero il principio di tutto, l'anima chiara dell'universo oscuro. A questi profondi pensieri, a questo antico panteismo, associarono un doppio insegnamento, profano e iniziatico, e una doppia regola di vita, comune e ascetica.""