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Lacan e Lévi-Strauss o il «ritorno a Freud» (1951-1957)
Con Lacan e le scienze sociali, la nostra archeologia critica del pensiero di Lacan ha isolato un momento iniziale (1938-50), legato al primato della sociologia di Durkheim, dove si è preso atto di una certa distanza da Freud. Ora, avendo reso ragione di questo scarto è possibile dimostrare come il “ritorno a Freud” di Lacan testimoni della rettificazione soggettiva all’interno del transfert stesso di Lacan a Freud, così come del suo incontro con l’antropologia di Lévi-Strauss. La tesi che si sostiene è semplice: il “ritorno a Freud” di Lacan ha luogo attraverso l’incontro con l’antropologia strutturale. Quest’incontro, stando alla doxa della maggioranza degli interpreti, è rimosso: ci si trova in presenza di interpretazioni che introducono nell’opera di Lacan lo spettro di quelle che Althusser definisce “filiazioni immaginarie”, idealizzando riferimenti, ostinatamente ripresi, a eminenti filosofi di correnti idealistiche ed esistenziali. Il lettore potrà avvicinare Lacan nella misura in cui, ferito da quelle prove cui la comunità degli psicoanalisti lo sottopose (scissione e scomunica), esige il ritorno del desiderio del “padre morto” della psicoanalisi. -
Lezioni di psicodramma freudiano
L'uomo è un animale sociale? La storia dell'umanità sembra negare questa ipotesi anche se il singolo ha trovato nella dimensione di gruppo il requisito indispensabile per la sua evoluzione. Con lo sviluppo delle discipline psicologiche, la dimensione di gruppo ha svolto un ruolo significativo. È bene ricordare che le terapie di gruppo si distinguono in terapie di gruppo e in gruppo: nelle prime il ""focus"""" è sulla dimensione gruppale, mentre nelle seconde è sul singolo soggetto In questo testo viene dedicata un'attenzione specifica a queste ultime e, in particolare, allo psicodramma freudiano. Cos'è lo psicodramma freudiano? È uno spazio di ascolto e di parola in cui ha un ruolo importante anche la drammatizzazione. Nato in Francia nella prima metà del secolo scorso per le intuizioni cliniche e teoriche di Eugénie e Paul Lemoine, due psicoanalisti francesi, per la sua capacità di individuare e affrontare diversi tipi di problematiche psichiche, il dispositivo ha avuto larga diffusione in Europa. A chi si rivolge questo lavoro? Questo lavoro intende rivolgersi a tutti coloro che vogliono approfondire lo studio delle terapie di gruppo."" -
3 volte l'altro. Relazioni umane e metafore matematiche per un modello unitario di psicoterapia
Questo libro nasce dall'esigenza di coniugare i diversi orientamenti presenti nell'ambito del dibattito attuale sulla psicoterapia. Da una parte c'è chi considera la psicoterapia come unitaria e rivolta al benessere dell'individuo, della coppia o della famiglia valutandone utilità, efficacia, conformità e coerenza, non considerando le differenze tra modelli e scuole di pensiero. Dall'altra ci sono i settarismi di scuola, quei recinti chiusi appartenenti a paradigmi che si pensano diversi e che propongono modi apparentemente differenti di operare la psicoterapia. Tali posizioni, così diametralmente opposte e in contrasto tra loro, hanno portato l'Autrice a creare un'accettabile sintesi, una possibile coniugazione di entrambi gli orientamenti, a fornire un modello plausibile per la soluzione dell'enigma. Non per livellare, dunque, e rendere uguale ciò che è diverso, ma per poter ragionare sulla psicoterapia come fenomeno complesso, capace di rivolgersi all'individuo, alla coppia e alla famiglia con una modalità unica ed indivisibile, che rappresenta la sua forza e la sua intrinseca capacità di essere utile alle persone che si rivolgono ai terapeuti in cerca di aiuto. -
In viaggio con l'oca. Matrice relazionale, metodi analogici e terapia narrativa
Il libro affronta il tema dei giochi relazionali attraverso un metodo che prende spunto dal tradizionale gioco dell'oca. Questo metodo, proposto da Caillé e Rey permette a chi chiede aiuto e al terapeuta di scoprire nuovi aspetti di sé e degli altri facendo comprendere la complessità della situazione relazionale. Aiuta a dare senso agli intrecci legati alla sofferenza senza che questa saturi la relazione terapeutica ma porti nuove scoperte in merito agli eventi interpersonali e alla condivisione di una storia comune così da far emergere nuovi significati. L'esplorazione della storia relazionale con il Gioco dell'Oca sollecita la famiglia e il terapeuta a introdurre narrazioni che arricchiscono in modo nuovo i rapporti interpersonali verso processi originali di auto-guarigione. Processi che passano attraverso l'approfondimento degli eventi significativi della storia della famiglia e della sua matrice interpersonale. Il lettore entra nel vivo di un metodo clinico creativo (adatto alle terapie con la famiglia, la coppia, l'individuo e al lavoro di gruppo) del quale si riportano le premesse teoriche, le indicazioni metodologiche e operative arricchite con diversi casi clinici. -
Finestre sulla memoria. Dissolvenze e sovrapposizioni
Nella Filosofia dello spirito jenese, Hegel guarda negli occhi degli uomini e scorge una notte che ci scruta: notte terribile e spaventevole. Tenebra sterminata che nulla può coprire. Quegli occhi gridano una domanda che attraversa lacerante i secoli. Agostino d'Ippona invoca: ""Qui ergo sum, Deus meus? Quae natura sum?"""". Nietzsche afferra, raffina e rilancia: """"Perché vivo? Quale lezione debbo trarre dalla vita? Come sono divenuto quel che sono, e perché soffro d'esser-così?"""". Dopo il suo ultimo libro Derive, Doriano Fasoli riprende a scavare ancora nel sottosuolo di queste domande, per immergersi ulteriormente nelle forme di esperienza che rifuggono dall'oggettività. Non s'illude né illude di possibili risposte consolanti. Ciò che ne zampilla è questo nuovo libro """"Finestre sulla memoria"""". Una voce dal tono talvolta grave, a volte amara, e altre volte ironica e quasi burlesca, in cui espone il brusio del suo cuore disegnando ombre umili, persino sordide o inesorabili. L'Io, comunque, vaporizza, lasciando la nudità dell'uomo che fattosi voce reclama la sua irriducibilità. Forse, in Fasoli risuona l'asciutta sicurezza di Camus: nessun uomo può dire quel ch'egli è."" -
La fata delle nuvole o la regina Mab. Racconti di famiglia
Laure (1800-1871) sorella minore di Honoré de Balzac, è caduta nell'oblio. Ha passato la sua vita ad aiutare il fratello, prodigandosi in ricerche bibliografiche e documentarie a supporto delle sue opere, al quale spesso suggeriva felici modifiche, se non forse qualcosa di più. Oltre agli aspetti interessanti dal punto di vista psicoanalitico, in particolare riguardo al rapporto personale con Honoré, ciò che emerge dalla lettura di Laure sono il suo considerevole talento creativo e il contributo che ha dato alla stesura della grande opera balzachiana. In tenera età, lo scrittore fu infatti allontanato dalla famiglia e mandato a balia nei pressi di Tours, raggiunto quasi subito dalla sorella. Quest'esperienza li ha uniti in un legame unico e indissolubile. Laure recupera il distacco traumatico dalla famiglia grazie alla creazione fantastica di personaggi che possano aiutarla ad affrontare il trauma dell'abbandono. La costruzione di Fée des Nuages, pubblicato da Giraud nel 1854 si rifà a tecniche narrative tipicamente balzachiane. Il sogno trasporta il lettore in un mondo fantastico. Dalla Bretagna all'Egitto, alla Grecia, da Roma, a Parigi, dall'Italia, alla Germania. -
La cura della natura è la cura di sé
Il libro affronta il rapporto ""Uomo-Natura"""" dal punto di vista scientifico e artistico in modo divulgativo. Studi scientifici dimostrano il vantaggio per la salute e il benessere dell'uomo quando riesce a riequilibrare il suo rapporto con la Natura. Nell'arte il rapporto """"Uomo-Natura"""" è illustrato con alcune opere sottolineano la finalità psicoeducativa e pedagogica. L'Uomo ha sfruttato la Natura producendo danni irreversibili e costi enormi in vite umane. Considerando il cambiamento climatico e le gravi condizioni in cui versa il nostro Pianeta e le pesanti ripercussioni anche sulla nostra salute, dobbiamo formulare valutazioni da cui trarre comportamenti concreti per rimpostare il rapporto fra l'Uomo e tutti gli altri esseri viventi. Bisogna divenire consapevoli della necessità di vivere in armonia con l'ambiente naturale, portando alla luce le distorsioni cognitive, comportamentali, culturali ed economiche che sono alla base di scelte con conseguenze drammatiche, ripensare e riprogettare il rapporto dell'Uomo con la Natura e quindi con sé stesso, abbandonando la pericolosa logica e di sfruttamento parossistico, comprendendo che """"la cura della Natura è la cura di sé""""."" -
Anna Karina. La musa inquieta della Nouvelle Vague
Biografia dedicata alla vita di Anna Karina, attrice Musa della Nouvelle Vague, il movimento cinematografico nato verso la fine degli anni ‘50 e prima moglie di Godard; ma è anche un libro dove ci si sofferma nell’elaborazione psicologica su alcuni momenti di un vissuto complesso e su alcune scelte difficili nelle quali molte donne e uomini che leggeranno potranno riconoscersi. Nasce così un lavoro innovativo in quanto ad oggi non esiste una biografia narrativa che faccia riferimento alla vita dell'artista unita soprattutto alla psicologia della narrazione. Le prime due parti del libro si focalizzano sugli aspetti fondamentali della vita e del percorso artistico di Anna Karina in ordine cronologico da prima della sua nascita fino alla sua morte. La III parte è dedicata prevalentemente a spunti di psicologia ispirati dai suoi eventi vissuti attraverso l’individuazione di sentieri mentali e percorsi emotivi che si legano poi alla vita di ognuno di noi. Argomenti ispirati e costruiti intorno ad un filo conduttore che ripercorre le tappe dello sviluppo psichico dell’artista, inserite all’interno di un periodo storico che parte dalla fine della II guerra mondiale fino ai giorni nostri -
Il mistero del rispetto. Il pensiero di Cecchin e la terapia inclusiva
Un viaggio nel tempo, dalle prime esperienze italiane della terapia sistemica di Milano agli ultimi sviluppi, sull’onda del lavoro di Gianfranco Cecchin, terapeuta e formatore di fama mondiale. Con Luigi Boscolo, in una fratellanza professionale, fondatore di un modello di terapia conosciuto in tutto il mondo. Con questo lavoro vogliamo ripercorrere le evoluzioni del modello milanese, alla luce del concetto di Rispetto caro a Cecchin, sotterraneo alla sua produzione ma così presente da risultare essenziale per mettere in luce altri concetti forti, come la curiosità, l’irriverenza, i pregiudizi e le “idee perfette”. Il rispetto emerge nelle terapie da lui condotte che ripercorriamo in questo lavoro. Riportiamo numerosi casi, commentati insieme a Cecchin, con riflessioni che vogliono condurre il lettore a chiarire cosa si intenda per Rispetto e quanto assuma una vera e propria portata di innovazione che non si confina alla terapia sistemica. Le riflessioni ci porteranno a vederlo come un atteggiamento mentale del terapeuta che, sentito e agito, diventa parte delle relazioni, costituisce un’attitudine del terapeuta, non solo sistemico e non solo nella stanza di terapia. -
Piccole lezioni di pratica clinica
Questo volume si offre come una guida operativa, fruibile e di facile consultazione. Un libro immaginato come una serie di mini lezioni attraverso le quali presentare una panoramica su temi classici della psicoterapia cognitiva. Si è cercato di descrivere, attraverso un linguaggio piacevole e agevole, una serie di interventi e di tecniche sovente utilizzate nella pratica clinica. Un testo pensato non tanto con lo scopo di insegnare, quanto con l’idea di riprodurre il clima di un’intervisione tra colleghi, di confronto e scambio, quel ragionare insieme che entusiasma e rende creativo il mestiere quotidiano. Sebbene convinti che le tecniche e gli strumenti operativi diano al clinico utili possibilità di direzione e di scelta, nondimeno rimaniamo consapevoli che tutto questo vada inserito nel più ampio e profondo significato di una relazione terapeutica che costituisce, infine, l’ingrediente essenziale di qualsiasi trattamento di cura. -
Elogio della gattaiola. Esplorazioni intorno all'interpsichico
La gattaiola è una piccola apertura praticata nelle porte, attraverso cui un gatto può liberamente entrare e uscire di casa, sgattaiolare appunto. Questa è una delle felici metafore usate da Stefano Bolognini per illustrare il concetto di interpsichico, frutto di un'osservazione attenta di fenomeni clinici, talora sfuggenti, che riguardano il contatto intimo tra le persone. La gattaiola si configura come un passaggio segreto che favorisce flussi interni tra l'Io centrale Conscio e il Preconscio e permette momenti di fusionalità fisiologica, occasionale e non confusiva tra gli individui. Sono situazioni che appartengono all'universalità dell'esperienza umana e anche alla relazione analitica. A partire da questo concetto, il presente volume, frutto del lavoro di un gruppo teorico-clinico coordinato negli anni da Bolognini, esplora le modalità di comunicazione interpsichica nella coppia analitica. Gli autori, anche attraverso ampio materiale clinico, mettono in luce aspetti processuali nelle modalità di comunicazione profonda fra paziente e analista, estendendo la ricerca ad altri ambiti, quali i gruppi, le istituzioni e la clinica dell'età evolutiva. -
Regolazione sensoriale ed emotiva nei bambini
L'integrazione sensoriale è un processo neurologico che avviene in modo automatico, inconsapevole (come il respiro) e che organizza le informazioni provenienti dai sensi e permette di elaborare una risposta adattiva, ovvero una reazione intenzionale e finalizzata a uno scopo. In molti bambini però, si rileva una difficoltà di questa integrazione sensoriale che deriva dall'incapacità del cervello di integrare le informazioni ricevute dai sensi. Questi bambini hanno difficoltà a determinare come si sentono le cose, così come a percepirne gli odori, assenti o troppo forti o un'eccessiva o scarsa responsività ai suoni, al tatto, alla vista. I genitori erroneamente confondono le reazioni emotive dei loro bambini con uno stimolo che percepiscono disturbante, come manifestazione di un capriccio. In realtà con le sue risposte emotive e un conseguente comportamento inadeguato, il bambino sta manifestando un disagio specifico che solo lui percepisce. Il libro è stato pensato come guida per accompagnare i genitori, nel comprenderne le difficoltà sensoriali. Vi sono attività sotto forma di gioco per aiutarli ad integrare gradualmente quegli input sensoriali con i quali sono a disagio. -
La relazione come terapia. Una rilettura sistemica di concetti, modelli e strumenti
Questo libro nasce dall'individuazione di alcuni concetti anacronistici nella letteratura sistemico-relazionale, colti nel corso dell'esperienza didattica e grazie ai recenti contributi epistemologici. Lo sforzo è stato quello di suggerire possibili riletture di concetti, modelli e strumenti. Attraverso dei casi clinici, abbiamo evidenziato l'importanza di una dettagliata descrizione dell'aspetto pragmatico del sintomo, per facilitare l'individuazione delle funzioni che il sintomo stesso svolge all'interno di un sistema (funzione morfostatica, morfogenetica, metaforica). Abbiamo riproposto la teoria del Processo di Reciproco Adattamento (PRA) per evidenziare come in un contesto psicoterapico, i Processi di Reciproco Adattamento tra terapeuta e paziente, possano attivare e promuovere Processi di Reciproco Cambiamento. Abbiamo infine illustrato un intero processo terapeutico, vissuto e osservato attraverso tre contesti fisici (dietro lo specchio, dentro e fuori la stanza di terapia), in cui tre diversi sistemi (pazienti, terapeuti e osservatori) si incontrano e interagiscono, determinando vissuti e risonanze che si intrecciano su molteplici livelli di complessità. -
Le esperienze ludiche infantili. Destini e tracce
Quali tracce lasciano le esperienze ludiche nella personalità? Quale posto ha il gioco nel lavoro con ciascun paziente, indipendentemente dall'età? Come e in quali condizioni le caratteristiche o gli ingredienti del gioco (piacere, umorismo, sorpresa, stupore, metafora, fingere, teatralità...) sono utili nella pratica? Questa opera tratta la questione del futuro e delle tracce delle esperienze ludiche infantili nella soggettività. Gli autori esplorano i temi e le funzioni del ludico, nel neonato, nel bambino, e lungo la vita. Mettono in evidenza il modo in cui il gioco è essenziale per la vita e la crescita mentale. ""L'io ludico"""" è la fonte della creatività e in generale permette di affrontare e superare i tormenti, i traumi ed è garante della speranza, della fiducia in sé e della fiducia nel mondo. È essenziale al lavoro del genitore, come del curante, dello psicoanalista, dell'educatore, del pedagogista, e di tutti coloro che hanno la responsabilità di aiutare l'altro (o molti altri) a crescere. Differenti contesti psicopatologici, differenti forme di sofferenza psichica, a tutte le età, derivano dalle esperienze ludiche infantili che sono mancate o che sono state impedite."" -
Su saggezza e libertà. Pensieri in stile rogersiano
"Tre anni fa, decisi di creare una pagina Facebook speciale che potesse divulgare l’Approccio Rogersiano in termini virtuali. Da qui iniziai pubblicando citazioni di Carl Rogers per poi provare, seppur con timore, a scrivere miei pensieri. Pensieri sparsi, pezzi staccati della mia esistenza ma, al contempo, uniti da un fil rouge. In questi anni, infatti, mi sono lasciata trasportare dall’ispirazione trainata e nutrita dalla mia valutazione o saggezza organismica (Rogers, 1951). Ho iniziato, così, a vedere nella mia pagina un taccuino di esperienze, apprendimenti, ricordi da poter condividere con chi ne avrebbe apprezzato l’essenza. Per questo motivo ho voluto dare vita a un progetto, per me molto importante: un libro rogersiano; una sorta di “taccuino esperienziale”, nato dalla costruzione soggettiva della mia realtà, fatta di emozioni, costrutti, percezioni unici e irripetibili, che parlano, sì, di me, ma anche di un approccio, quale quello centrato sulla persona, con cui ho avuto il profondo onore di formarmi. Di cui ho potuto apprezzare la sua funzionale fruibilità, la sua silenziosa rivoluzione, contraddistinta dal profondo rispetto della dignità umana.""""" -
Sviluppo sostenibile in Italia. Il coraggio di salvare la democrazia
La pandemia ha prodotto nel mondo effetti molto negativi sul PIL e sul debito pubblico. Secondo una stima del Fondo Monetario Internazionale, nel 2022, il rapporto tra debito pubblico globale e PIL supererà il 100%. I livelli attuali di indebitamento dell'Italia sono paragonabili solo a quelli raggiunti dopo la I Guerra Mondiale. È il caso di chiedersi se le democrazie si siano dotate di sistemi istituzionali e modelli di stato sociale compatibili con le risorse disponibili e avranno la capacità di risposta e adattamento ai cambiamenti. Si cerca qui di rispondere a queste domande. Ci si sofferma sugli interventi di stimolo alla crescita, partendo da un'analisi dell'andamento demografico e della produttività che sono le 2 principali determinanti dello sviluppo economico. Il PNNR recentemente approvato e gli obiettivi strategici, sembrano andare verso la giusta direzione, ma si ha la sensazione che le misure di natura normativa o finanziaria non siano sufficienti. La democrazia sopravvive se è in grado di prendere le decisioni che possano garantire il benessere e la coesione sociale. È giunto il tempo di pensare alle future generazioni, il tempo del coraggio di salvare la democrazia. -
Logoterapia e psicodiagnosi. Presupposti per un trattamento cognitivo-esistenziale
L'obiettivo di questo volume è di dare un contributo alla psicodiagnostica a partire da un approccio umanistico-esistenziale, centrato sul senso della vita e sulla logoterapia di Viktor Frankl. Si tratta di un libro utile per quanti vogliono specializzarsi nell'uso dei test con un approccio non solo descrittivo delle caratteristiche psicologiche della persona, ma anche prospettico e intenzionale, in cui gli aspetti cognitivi, affettivi, motivazionali e relazionali rilevati attraverso un'attenta analisi diagnostica, sono integrati in un'ottica di crescita della persona. I mezzi diagnostici che vengono presentati non servono solo ad individuare delle categorie asettiche con cui classificare i livelli di benessere o di malessere del singolo, ma possono offrire degli spunti dinamici per un lavoro che serve per integrare nel processo di crescita, l'unicità e la variabilità della persona. Ciò delinea che una psicodiagnosi a servizio della persona, attraverso i diversi livelli di interpretazione, deve essere collegata con la capacità di crescita e di ritrovare il senso della propria vita. -
Tra paure e desideri. L'approccio ricostruttivo e interpersonale nella psicoterapia individuale sistemica e relazionale
Se i comportamenti disfunzionali sono guidati dal desiderio che delle persone interiorizzate offriranno in cambio amore, approvazione, perdono e ammirazione, se ogni psicopatologia è un dono d'amore, la terapia deve essere finalizzata ad aiutare i pazienti ad affrontare le paure e i desideri che sono dietro al disturbo. Il paziente deve ""imparare"""" che ciò di cui ha paura non è più una minaccia e che ciò che vuole non è più desiderato. Deve scegliere di lasciar perdere i vecchi desideri e sfidare le paure primitive, le paure di tradire e perdere l'altro interiorizzato. Se il disturbo è un adattamento allora bisogna affrontare i desideri e le paure ad esso associati per introdurre cambiamenti. L'obiettivo è venire a patti con le Persone Importanti e le Rappresentazioni Interiorizzate collegate al modo di fare problematico attraverso i processi di copia: solo lasciando perdere questi antichi desideri si può aprire una breccia verso il cambiamento. Lavorare con la famiglia che il paziente si porta in testa, guardando il mondo dalla prospettiva del paziente, è alla base dell'approccio ricostruttivo e interpersonale nella psicoterapia individuale sistemica e relazionale."" -
Prendersi cura dei legami familiari. Una clinica centrata sulle persone
Il libro è la sintesi delle esperienze realizzate lavorando per oltre un ventennio con coppie e famiglie in difficoltà: esplora le asperità e le opportunità del lavoro nei servizi territoriali, affronta la sfida di costruire l'alleanza terapeutica nelle situazioni di obbligatorietà, esamina i temi legati alle famiglie omogenitoriali e a quelle che affrontano questioni relative ad orientamenti non eterosessuali, approfondisce i problemi incontrati nelle conflittualità familiari, grande emergenza del nostro tempo, - tratta della centralità e della precarietà dei rapporti nelle situazioni di adozione. In tutte queste vicende ci si confronta con un'elevata complessità, con le difficoltà imposte dalle richieste di intervenire in relazioni interrotte, violate o violanti, con la sfida di trovare aree di collaborazione con persone che affrontano forme di obbligatorietà e di limitazione nella vita famigliare in assenza di consapevolezza della propria responsabilità. Nello scorrere delle pagine viene posto in primo piano l'etica della relazione e dato voce alla fiducia incrollabile nel valore dell'autenticità. -
La psicoterapia al tempo delle neuroscienze. Modelli a confronto e nuove prospettive terapeutiche
Negli ultimi decenni, la scoperta di una precisa connessione neuroanatomica tra cervello e psiche ha contribuito ad abbattere il muro divisorio tra neuroscienze e psicoterapia, consentendo al contempo un affinamento delle metodiche diagnostiche e della valutazione prognostica. Nuovi modelli integrati hanno rivoluzionato l’indagine sui sintomi psichiatrici, chiamando in causa mediatori neurochimici e reti neurali. È proprio grazie all’apporto degli studi neuroscientifici che i vari modelli di psicoterapia possono ora incontrarsi nella condivisione di conoscenze sui funzionamenti BrainMind, diminuendo il divario fino a poco tempo fa difficile da colmare, tra metodiche e teorie di riferimento. Disturbi di personalità, disturbi affettivi, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi d’ansia vengono indagati e approfonditi con un occhio alle loro basi neurobiologiche, in un’ottica di avanzamento delle conoscenze e delle prospettive terapeutiche. Psicoterapia e neuroscienze sono un connubio antico, anzi costitutivo, se si considera che colui che fondò la prima psicoterapia in ambito medico e scientifico fu S. Freud, la cui identità originaria era quella di biologo ricercatore.