Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7421-7440 di 10000 Articoli:
-
Trincee del Carso. Diario di guerra di Bernardo Zambado
Il diario di guerra di Bernardo Zambado scritto giorno per giorno nel contesto degli eventi, senza sapere come si sarebbero conclusi, a differenza di molti altri testi definiti ""diari"""" dagli autori per significare il carattere veritiero, preciso e spesso giornaliero della narrazione, ma scritti a posteriori, in omaggio alla convinzione, profondamente interiorizzata, sul carattere memorabile degli eventi testimoniati e quindi tecnicamente classificabili come memorie. Diario scritto da un contadino e che non si limita malgrado la relativa brevità del testo, a fornire scarne notizie sugli spostamenti e i compiti via via affrontati, alle circostanze minute della vita quotidiana al fronte, ma riesce a introdurci nelle dimensioni estreme della guerra di massa, sfociata nella produzione di morte su scala industriale, quale fu il primo conflitto mondiale. Un diario drammaticamente interrotto dalla morte del protagonista, pochi mesi dopo la sua partenza, giunto fortunosamente ai familiari, e attraverso di essi fino a noi, per vie che restano sconosciute."" -
Eclisse a mezzogiorno
"Scrivere una lettera a chi non c'è più sarà per molti un gesto bizzarro. O viceversa, sarà la testimonianza, magari un pò estrosa, che una presenza s'intrattiene tra i movimenti di chi continua a durare. Sentire che uno di noi non c'è più, che quell'uno era un fratello e un amico col quale ci siamo seduti a tavola, abbiamo percorso strade insieme (.. ) permette un nuovo modo di continuare a respirare.""""" -
Sulle terre dell'occidente
"Non c'è bisogno di nulla, né di essere venuti al mondo, né di continuare a restarvi. Per pura gratuità apprezziamo ed amiamo le infinite comparse che fanno della vita, della storia e dell'universo un richiamo irresistibile. Di fronte alla totalità, di cui partecipiamo e da cui ci stacchiamo, siamo minuscoli frammenti di iceberg in movimento e scioglimento. Eventi che si credono individui.""""" -
Il senso dell'acqua
L'acqua è vita, gioia, dolore, morte e resurrezione. Laura Nosenzo ha raccolto storie che narrano di tutto questo, tra il Monferrato e le Langhe, l'Europa della guerra e l'Africa del bisogno quotidiano, fino alle suggestioni dell'Oriente e alle contraddizioni del Centro America. Il libro racconta avventure, alluvioni, sogni e conflitti vissuti da uomini e donne nei loro territori lambiti dai fiumi (Tanaro, Belbo, Bormida) o su acque in giro per il mondo, viaggi nella notte del Mediterraneo in cerca di futuro. Rivisita il dolore di chi ha ferite che non si rimargineranno ma rispolvera anche schegge di memoria ancora fresche di risate, sfide vinte, illusioni agguantate, segreti e intimi ricordi che nemmeno l'acqua più impetuosa potrà mai portare via. -
Quello che non so di te
Nicola Pettorino narra le ""normali"""" avventure del giornalista cuneese Valerio Valeri, personaggio già incontrato nelle opere precedenti. Questa volta è alle prese con il recente passato d'Italia: il terrorismo e le conseguenze pubbliche e private. Una strana indagine in cui è coinvolto di persona lo scaraventa negli anni di piombo, tra le fila di Prima Linea. Scopre così, casualmente, il passato della defunta compagna, il grande amore che continua a governare il suo cuore. Valeri ricuce i fili di tante esistenze, e mette ordine alla propria vita, che apparentemente lo era già."" -
Il più grande fisarmonicista delle Langhe. Racconti musicali
Alfonso Cappa ci narra storie di musica. Il mondo è quello delle Langhe e del Piemonte, ma incontriamo anche Vivaldi e Bach. Storie divertenti e drammatiche, fatti di personaggi veri, attinti dalla memoria e dalla tradizione. Storie che avvincono, fanno sorridere e piangere. La vita scorre attraverso le note del pentagramma, tra suonatori di strada, liutai, immortali musicisti, ascoltatori rapiti, innamorati respinti. La musica del cuore inonda ogni giorno della nostra vita, ne esalta i momenti più belli, ci sostiene nelle ore più buie. -
A certe condizioni
A ""certe condizioni"""" è un romanzo a più voci, dove tutti i personaggi raccontano un pezzo della storia. Elena, già protagonista di """"Certi riguardi"""" e """"Certe famiglie"""", prosegue la sua esistenza in un precario equilibrio tra desiderio e lavoro, sogno e realtà. Questa volta la ragione prevarrà sui sentimenti, ma sarà una razionalità piena di amore, verso il suo uomo, verso il mondo. Nuovamente siamo """"dentro"""" al grande confronto tra Occidente e Islam proprio nei punti più profondi: la famiglia, i figli, l'accettazione di una poligamia """"assistita""""."" -
Too much. Ecco cosa porterò a casa di questo anno trascorso nel «great white north America»
Un libro, tante storie. Daniela Biondo vive in Canada per un anno dove va a scuola d'inglese ad Ottawa. Lì conosce il mondo: i migranti che da ogni parte del pianeta giungono nel Grande Nord per un futuro migliore. Le vite di ciascuno diventano un romanzo dove il vero è assolutamente tale. Ed infine ecco Angela, l'italiana che dal sud partì bambina per approdare nell'America sconosciuta. Il romanzo di un'esistenza dentro la grande amicizia con l'autrice, emigrante per dodici mesi, ma nel cuore cittadina del mondo. -
Oscuri percorsi
L'ispettore Matteo Tarditi riparte da Carrù alla caccia del Legionario, il misterioso Robin Hood che fa giustizia alla sua maniera. Una nuova storia tra il basso Piemonte e la Liguria, questa volta sulle tracce di spietati ladri di farmaci. Insospettabili assassini dai colletti bianchi nel nuovo capitolo della saga iniziata con la ""Dama blu"""" e proseguita con """"In ginocchio da te"""". Una storia mozzafiato, tra amori grandi e grandi tragedie. La realtà è terribile, forse ha ragione il Legionario."" -
Quando la vita era difficile le castagne più saporite
Aprire il solco in un grande campo per poterlo vedere arato con la guida del contadino, l'aratro ed il traino del bue era fatica: a questo paziente animale non c'era nemmeno bisogno di implorare perché capiva con un semplice ""vo iu, vo ros, o bianc vo al surc"""" vai su, vai rosso, o bianco, va al solco. Al richiamo, secondo il nome imposto dal proprio padrone, ti guardava con occhioni grandi e lacrimosi anche quando i tafani lo mordevano facendogli uscire il sangue. Piano piano rivoltava le zolle ed il terreno era pronto per l'erpicatura alla quale seguiva la semina a braccia."" -
Il bianco e il nero
Il bianco e il nero è un romanzo di sport, di coraggio. Una storia di boxe, ma non solo, è anche un racconto di grandi sfide che hanno contrassegnato il Novecento, nel calcio, nell'automobilismo, nell'atletica, nelle moto, nella pallanuoto, nel ciclismo.. Avvincente, sanguigno, sudato, è scritto per chi ama lo sport, ma non solo: da leggere per chiunque sia innamorato della vita. -
La strada dell'albero cavo. I compromessi sposi
La strada dell'albero cavo è un poderoso romanzo ""manzoniano"""" in cui si narra la vita di una famiglia nell'Italia del Novecento, tra la campagna tortonese e il nuovo miracolo economico. Un miracolo che porta una nuova morale, lontana dall'idea di un desiderio """"puro"""" che alberga nel cuore del protagonista. Questa, infatti, è la storia di un amore impossibile, dentro la vicenda scespiriana di due """"cascine"""" e relativi protagonisti afflitti da trascorse ostilità irrimediabilmente preclusive per successive attrazioni sorte fra nuove inconsapevoli generazioni. Dapprima siamo negli ultimi anni del fascismo, per poi ritrovarci nel lungo dopoguerra, tra la vita contadina e la nascita dell'industria, periodo molto favorevole alle intraprese economiche suscitanti attraenti aspettative di lavoro e di realizzazioni da rincorrere proficuamente. Una storia scritta in maniera classica, dove i sogni qualche volta rimangono tali, venendo sopraffatti da conflittuali poteri più forti, avverandosi in conseguenza solo in rarissimi casi."" -
La stanza degli stupidi è vuota
Il dubbio è amletico: milioni di raccolte edite miliardi di libri inediti giacenti dormienti scalpitanti nei cassetti armadi scrivanie file chiavette. Uno in più? Esistere o non esistere? Scegliamo la cattolica strada, e luce sia. -
Il mio nome è Daniela
"Il mio nome è Daniela"""" nasce da un incontro casuale su una spiaggia ligure. Due sconosciute si avvicinano, si conoscono, si piacciono. Nasce un'amicizia, nasce la voglia di raccontarsi. Il romanzo è costituito dalle confessioni di Pina e Daniela, le loro vite, le gioie, le speranze, i drammi di tutta un'esistenza. Un'avvincente storia di donne, protagoniste e vittime di un mondo spesso senza pietà." -
Un camaleonte gentiluomo
Chi è il Camaleonte gentiluomo? Un nuovo tipo d'uomo, oppure la semplice variante di quella specie sempiterna che è il maschio arrivista, seduttore, padrone del mondo? Cristiano penetra nel destino di una famiglia di donne, fragili ma forti allo stesso tempo, apparentemente onesto e buon padre di famiglia, in verità un filosofo-finanziere senza scrupoli e senza morale. La storia, tra Torino, Milano, Berna, la ricca costa tirrenica, è una fotografia della modernità. Un tempo, il nostro, dalle enormi possibilità, ma troppo spesso nelle mani di personaggi equivoci, con un unico scopo: la propria supremazia su tutto e tutti. -
«Non ti fermare sul ponte!»
Tra le vie di Borgo Po, all'ombra della Gran Madre di Dio, a pochi passi dal fiume, in uno dei più suggestivi scorci del capoluogo piemontese, una storia di vecchia data pesa come un macigno sulla vita dei protagonisti. ""Non ti fermare sul ponte!"""" è la frase che una cinquantenne si sente ripetere con insistenza dalla madre. Un forte sguardo rivolto al passato, tra scottanti problematiche di grande attualità, quali le mancanza del lavoro e la cura degli anziani."" -
In prima fila. Quarant'anni e più di storie e volti del Teatro Marenco
Ceva e il suo teatro. Una storia d'amore nata nell'Ottocento, quando i filodrammatici (realtà dalla lunga tradizione) ottennero che il Comune sostituisse l'ormai inadatta sala del pittore Bergallo con un edificio nuovo. Il ""Marenco"""" si apre, così, il 28 settembre 1861. Giorni di festa, stagioni di spettacoli con piccole e grandi compagnie, momenti di scintillante lustro e altri di declino. Poi arriva il cinema e il sipario si chiude. Ci vuole la testardaggine di un """"capitano coraggioso"""", Dado Luciano, perché a metà degli anni '70 la coscienza culturale di Ceva si risvegli. In molti sono coinvolti nel grande cantiere del restauro del teatro: chi cede il diritto di proprietà dei palchi e chi lavora gratis. Il 29 giugno 1975 s'inaugura il nuovo """"Marenco"""". Da allora, per quarant'anni, calcano le tavole del palcoscenico cebano i big del panorama teatrale italiano e le promesse che diventeranno grandi realtà."" -
Kamilù ha i piedi buoni
Kamilù è un somalo parigino. Viene a Cuneo a cercare un antenato italiano, militare nel suo paese nel 1941. La storia si sviluppa nel 2019, tra razzismo, calcio, amore e sesso. Un ritratto dell’Italia di oggi, con una radice nell’Africa coloniale e un futuro nel mondo “liquido” contemporaneo. -
Madri
Madri è un romanzo al femminile, di famiglie e di segreti, di maternità nascoste e di tragedie immani. Una storia di tante storie, tra gli anni trenta e quaranta e i giorni d'oggi. Carla Gariglio narra una vicenda di cose antiche e moderne: il desiderio di essere madre, l'impossibilità del grande amore, la guerra che distrugge, annienta le vite, umilia ogni esistenza. -
Tata Pita e le sue favole
C'era una volta un sorriso speciale. Luminoso. Di quelli che si accendono sul volto dei bambini quando il loro sguardo si imbatte in un libro di fiabe. Uno di quei sorrisi che si aprono come fiori baciati dal sole, accarezzati dalla rugiada del mattino. C'era una volta il tuo sorriso, caro piccolo lettore, unico e irripetibile. Prezioso, anzi preziosissimo. Cesello perfetto di quello stupore che ti afferrerà in volo sulle ali potenti della fantasia che guida la penna di Patrizia Di Gregorio lungo queste pagine delicate. Un piccolo viaggio in cui incontrerai tanti personaggi buffi e divertenti. Età di lettura: da 6 anni.