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A vision of Africa's future. Mapping change, transformations and trajectories towards 2030
L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e ""policy-oriented"""" reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2018. Introduzione di Paolo Magri."" -
Milano di secolo in secolo. Storia, cronaca, leggenda
L’origine della città di Milano si perde nella notte dei tempi ed ascende a quei remoti secoli dai quali non è trapassato segno alcuno. Occorre risalire alla prima età del ferro per aver notizia della formazione di un importante gruppo di popoli storici tra cui i Celti ad Occidente e gli Insubri al Nord, in un vasto territorio che avrebbe avuto Mediolanum come capitale.rnDai rapidi cenni storici di quelle epoche lontane, si passa ad approfondire le vicende dell’Impero romano, con il collasso di quest’ultimo. L’Autore narra delle affascinanti (e spesso inquietanti) vicende di Piazza Vetra, e si sofferma sulle varie Leggende di martiri e santi legati al territorio milanese (Bernardo, Guglielma la Boema e molti altri). Non mancano richiami alle cruente epurazioni dell’Inquisizione, tra roghi degli inquisiti e forche dei condannati. Gli eventi storici proseguono con i Visconti che, nel 1386, fecero partire la costruzione di una delle più belle chiese d’Italia: Il Duomo di Milano. Dopo i Visconti, l’onore e l’onere dell’imponente costruzione passò agli Sforza; è grazie a loro che nel 1456 nacque anche l’Ospedale Maggiore, la Cà Granda.rnTra le opere architettoniche che rendono grande la città di Milano – come il Castello, la Galleria e i vari Teatri sorti in città – anche il Palazzo Marino, il cui ideatore e proprietario fu il Duca Tomaso Marino, che conobbe grande potenza e ugual sfortuna; quest’ultima lo costrinse ad subire l’esproprio del Palazzo e ad abbandonare i suoi sogni di grandezza.rnAvvicinandosi ad epoche più recenti, l’Autore si sofferma sulla rivoluzione industriale che ebbe, a Milano, pionieri illustri come Carlo Cattaneo, Giuseppe Colombo, Francesco Brioschi ed Eugenio Villoresi, che incisero in modo determinante sullo sviluppo sociale ed economico della Lombardia e dell’intera Italia.rnL’Autore sviluppa il racconto di Milano con l’arrivo dei “nuovi barbari” e i loro sessanta bombardamenti (1943) che rasero al suolo un’area di circa 3 milioni di mq, con 250.000 abitazioni colpite o distrutte. -
Aristonothos. Scritti sul Mediterraneo (2018). Vol. 14: Mura tarquiniesi. Riflessioni in margine alla città.
Questa serie vuole celebrare il mare Mediterraneo e contribuire a sviluppare temi, studi e immaginario che il cratere firmato dal greco Aristonothos ancora oggi evoca. Deposto nella tomba di un etrusco, racconta di storie e relazioni fra culture diverse che si svolgono in questo mare e sulle terre che unisce. -
When populism meets nationalism. Reflections on parties in power
L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2018. Introduzione di Paolo Magri. -
Walking through stones
Walking Through Stones is a story of migration and war: an Italian brother and sister move to Edinburgh from Southern Italy just before World War Two and grapple with the difficulties of many first generation migrants. Drawing on Eduardo Paolozzi's multipart artwork, ""The Manuscript of Monte Cassino"""" and classical mythology, the play explores the horrendous impact that war can have on people's lives. As Vulcan makes his mighty thunderbolts, hurling them down on humankind, Mother Time predicts the inevitability of war.Walking Through Stones was first staged at the Demarco Rocket venue, Edinburgh Fringe, in 2002."" -
Russia and China. Anatomy of a partnership
While the ""decline of the West"""" is now almost taken for granted, China's impressive economic performance and the political influence of an assertive Russia in the international arena are combining to make Eurasia a key hub of political and economic power. That, certainly, is the story which Beijing and Moscow have been telling for years. Are the times ripe for a “Eurasian world order”? What exactly does the supposed Sino-Russian challenge to the liberal world entail? Are the two countries' worsening clashes with the West drawing them closer together? This ISPI Report tackles every aspect of the apparently solidifying alliance between Moscow and Beijing, but also points out its growing asymmetries. It also recommends some policies that could help the EU to deal with this “Eurasian shift”, a long-term and multi-faceted power readjustment that may lead to the end of the world as we have known it. ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2019."" -
Autobiografia ebraica: identità e narrazione
Dall'Autobiografia di Giuseppe Flavio fino ai ricordi della persecuzione nazista, questo volume raccoglie studi su ego-documents composti da ebrei ed ebree in Europa, nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e in America. In un complesso intersecarsi di percorsi e generi letterari, di stili e di lingue, le opere qui presentate creano un quadro che, senza possibilità né pretesa di essere esaustivo, testimonia di un lavoro incessante di registrazione di eventi storici, famigliari e individuali, di riflessione, di rielaborazione del ricordo. -
Tutto il tempo che occorre
Di ritorno da Gerusalemme, dove ha trascorso il Capodanno, Lea è costretta a una lunga attesa all'aeroporto di Praga. In Israele ha incontrato Anna Paserman, figlia di un ebreo che negli anni bui della seconda guerra mondiale aveva trovato rifugio nella casa dei suoi nonni. Anna le ha rivelato un segreto riguardo alla storia della sua famiglia che ha messo in crisi le certezze di una vita. Mentre aspetta l'aereo che la riporterà in Italia, Lea si ritrova così a fare i conti con un passato ignoto e doloroso, nel quale le persone a lei care, i suoi genitori, i fratelli riaffiorano alla superficie dei ricordi sotto una luce nuova e tante mezze verità della sua esistenza acquistano un significato non più eludibile. Riemergono come fantasmi la madre Valeria, prigioniera di un matrimonio infelice e sprofondata in una religiosità bigotta; il padre volontario nella Repubblica di Salò; il fratello Giulio, amatissimo, esuberante, omosessuale, destinato a una fine prematura. E poi gli uomini che Lea ha amato - lo scultore Rinaldo; Roberto, il futuro marito, un uomo fragile e introverso; lo psichiatra Nicola - e le tante storie fuggevoli che hanno riempito la sua inquietudine, sullo sfondo della grande storia italiana, dal dopoguerra con il suo strascico di odio all'alluvione di Firenze, dal '68 agli Anni di Piombo, fino a Mani Pulite e alla Seconda Repubblica. Riuscirà Lea a riconciliarsi con il proprio destino e a trovare finalmente un po' di serenità? -
Il re del fiume d'oro
C'erano una volta tre fratelli che vivevano in una bellissima valle circondata dalle montagne e bagnata da quello che tutti chiamavano il Fiume d'Oro. Padroni di terreni e bestiame, Hans, Schwarz e Gluch avevano tutto quello che si poteva desiderare. I due fratelli maggiori erano però così malvagi ed egoisti che avevano trasformato questo paradiso in un deserto senza vita. Per ritrovare la ricchezza di un tempo bisognava attraversare un terribile ghiacciaio, raggiungere il Fiume d'Oro e versarvi tre gocce di acqua benedetta. Un'impresa difficile che solo un animo buono e generoso poteva compiere. Età di lettura: da 7 anni. -
Daodejing. La preziosa raccolta della Via e della qualità
"La Via è fatta per insinuarsi tra le rocce e tra i dubbi. Sa superare le asperità come acqua di montagna che si mischia invisibile alla pioggia. Se la fissi, si allarga, per dare senso a tutte le cose. E quando pensi di esserti smarrito nella sua oscurità, si rivela la Porta delle Meraviglie. Qualcuno giura di averla percepita al lento cadere di una rugiada fatta di armonia? Comunque sia, solo così potrai far fruttare bene la tua vita. Senza ricchezze crescenti o consumi ostentati o inchini dei seri o piani strategici verso la gloria. Forse li otterrai, ma quando per te non sarà importante. La Via è solo del Viandante. Solo lui ne parli."""" (attribuita a Laozi)" -
Giorni di Natale. I racconti delle feste
Che bello il Natale! La magia di una festa che ricorda una storia lontana piena di luce e speranza, la tradizione del presepe, la consuetudine di riunirsi con gli amici e i parenti più cari per trascorrere insieme quei giorni e scambiarsi regali. Ma anche la leggenda di Babbo Natale e la suggestione dell'albero decorato, al cui fascino è difficile sfuggire. E se è una festa così sentita, come poteva non ispirare scrittori e poeti di tutte le epoche e di tutti i paesi? I preparativi, i regali, la cena della vigilia, la messa di mezzanotte, il pranzo natalizio, le case povere e quelle ricche, in un caleidoscopio infinito di atmosfere, ambienti, personaggi e stati d'animo, saltano fuori come per magia dal cappello dei più grandi scrittori. Oltre a Dickens che forse è il narratore che rappresenta lo spirito del Natale per antonomasia, Machado de Assis, Maupassant, Daudet, Hardy, Chesterton, Pirandello e Deledda... e chi più ne ha più ne metta, come i doni del portentoso sacco di Babbo Natale, che nel racconto di Pina de Morais è in partenza insieme a Gesù Bambino per entrare a mezzanotte in punto nelle case di tutti i bambini del mondo e portare un po' di felicità. -
Idoli. Storia di Ava, Grace, Ingrid, Rita, Audrey e Marilyn
Ava Gardner, Grace Kelly, Ingrid Bergman, Rita Hayworth, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe: bastano i loro nomi per evocare immediatamente bellezze mozzafiato, il glamour di ambienti eleganti ed esclusivi, e film che hanno fatto la storia del cinema. Entrate nell'immaginario collettivo, le abbiamo amate nei ruoli che si sono rivelati più riusciti, ne abbiamo seguito la carriera e i successi, ne abbiamo conosciuto la vita privata e gli amori, almeno per quello che ci veniva raccontato dai giornali dopo essere passato al filtro degli uffici stampa delle compagnie cinematografiche. Ma chi si nascondeva dietro quei volti che hanno incarnato le fantasie di tanti e che ormai sono divenuti autentiche icone? Quali sentimenti celavano i sorrisi smaglianti e il trucco perfetto? Quali speranze e quali desideri animavano quelle vite perennemente esposte alle luci della ribalta? Nel racconto sapientemente orchestrato da Martinez, l'immagine di queste grandi attrici riacquista una profondità tutta umana. Al mito si sostituisce la donna, con il suo carico di fragilità e di passioni, di sogni e di delusioni, ma proprio per questo capace di esercitare un fascino tanto più irresistibile. -
Memoriale di Aires
Questo breve romanzo in forma di diario, opera estrema di quello che è a buon titolo considerato uno dei maggiori scrittori brasiliani, può persino sconcertare a una prima lettura per la voluta semplicità dell'andamento narrativo e per l'apparente ingenuità con cui si sofferma su episodi e riflessioni prive di peso. Poi però ci si accorge che, oltre il velo tenue delle situazioni e dei fatti (un'anziana coppia adotta due giovani che non tarderanno a innamorarsi l'uno dell'altra e a partire insieme per l'Europa), lo scrittore disegna un dramma e un contrasto senza tempo. 11 dramma è quello della vecchiaia, del tempo che fugge e della morte che altrettanto rapidamente si avvicina; il contrasto è invece quello fra il diritto della gioventù di vivere e amare, separandosi allegramente da ciò che è estinto e caduco, e il desiderio dei vecchi di vedere confortato dal calore e dalla vitalità dei più giovani il proprio tramonto. -
Racconti sotto l'albero
La magia di Babbo Natale, il racconto pieno di poesia e di speranza di un bambino nato in una stalla per salvare gli uomini, il presepe che lo ricorda, l'albero carico di luci e di colori della tradizione nord-europea, il calore della famiglia che si riunisce: sono tanti gli aspetti del Natale che da sempre emozionano grandi e piccini. Anche se molti non ne vivono più la dimensione religiosa e nonostante il carattere consumistico che ha assunto, il 25 dicembre resta un giorno speciale. In questo, più che in altri momenti dell'anno, gli uomini abbandonano le difese di cui si circondano abitualmente e rivelano i propri sentimenti più autentici: speranze, dubbi, paure, desiderio di appartenenza, senso di solitudine. È a queste emozioni profonde che i grandi narratori di tutti i tempi hanno dedicato alcune delle loro pagine migliori, poetiche e profonde ma anche irridenti e sottilmente inquietanti. In questa selezione sono presenti classici, come ""Un albero di Natale"""" di Dickens o le novelle di Luigi Capuana e di Grazia Deledda, ma anche racconti contemporanei, come quello di Silvana De Mari, che immagina la lettera a Babbo Natale scritta da un ragazzino degli anni 2000, o quello di Giovanni Arpino, in cui la consapevolezza del mondo di un bimbo di otto anni si confronta con quella di suo padre; o la storia, ricca di poesia, di Van Dyke sul quarto Magio, il saggio che, al pari dei tre Magi più famosi, si mise alla ricerca del bambino, arrivando ben più lontano rispetto a loro."" -
Marziale tradotto da Enzo Mandruzzato
Valerio Marziale, grande maestro dell’epigramma – di cui ha codificato le caratteristiche tematiche e letterarie nei quindici libri che ci sono pervenuti – è anche il più autentico cantore del carpe diem, ovvero della capacità di cogliere quanto di meglio l’esistenza quotidiana offre, sopportandone con temperato stoicismo gli aspetti più difficili o dolorosi.rnNella sua poesia, Marziale vuole conservare «il sapore dell’umano» in modo che «la vita si riconosca e si legga». Immerso nella folla multiforme della Roma dei Flavi, raccoltasi per l’inaugurazione del Colosseo, fissa lucide istantanee che traduce in versi ricchi di quelle emozioni che solo le «verità» umane suscitano, e che possono ispirare sia la satira spietata sia la simpatia e la compassione. Né moralista né complice di quanto si offre al suo sguardo, a volte, per sopportarne il peso, trasfigura la vita attraverso le proprie capacità fantastiche, in quel crescendo e decrescendo che Enzo Mandruzzato, suo traduttore magistrale, ha definito il «barocco» di Marziale.rnA scuola lo si legge poco, eppure che fosse un vero poeta accostabile a Catullo fu Friedrich von Schlegel a dirlo sulle pagine della rivista «Athenaeum», all’alba del Romanticismo tedesco, quando si cominciò a comprendere gli antichi senza superstizioni classicistiche.rnIn questa inedita traduzione di un’ampia scelta dei suoi epigrammi , Mandruzzato ne intuisce e asseconda il pensiero poetico e lo rende vivo e schietto in italiano quanto è nudus et venustus nel suo perfetto latino. -
False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica
Nella vulgata politicamente corretta sono merce corrente non poche conclamate falsità storiche sulla Chiesa e sul cattolicesimo. Da molti secoli - in particolare dal tempo della Riforma - versioni distorte della verità, accettate dai più come fatti indiscutibili, sono sistematicamente usate come strumenti di manipolazione. Non si tratta, spiega Rodney Stark in questo suo ultimo lavoro, di constatare l'eterno gioco delle opposte fazioni, nel cui nome le diverse vicende vengono deformate a scopo di provocazione o di polemica. Si tratta, piuttosto, di denunciare e smentire pregiudizi, inesattezze e calunnie che compongono un sapere diffuso e condiviso, sulla cui base si legge - erroneamente - la storia, si costruisce il presente e si pianifica il futuro. Con il consueto pragmatismo, l'autore smonta una dopo l'altra le «colpe» del cattolicesimo: l'antisemitismo, le crociate, l'oscurantismo che soffocò il Medioevo, l'Inquisizione, lo scontro con la scienza, l'accettazione della schiavitù, la predilezione per i regimi tirannici, l'opposizione al capitalismo e, più in generale, alla modernità. Lungi dall'essere un'opera di apologetica, l'analisi di Stark (...) si fonda su una scrupolosa ricerca e su un'accurata disamina delle fonti e degli eventi, e in relazione a ciascuno dei miti anticattolici più radicati mostra come la menzogna si sia inesorabilmente trasformata in verità. -
Carne zen ossa zen: 101 storie zen-La porta senza porta-10 Tori-Trovare il centro
In questo volume sono per la prima volta pubblicate insieme quattro importanti raccolte di testi della tradizione zen: ""101 Storie zen"""", La porta senza porta, 10 Tori e Trovare il centro. Nella prima sono riunite le esperienze vissute da maestri zen cinesi e giapponesi nell'arco di oltre cinque secoli. La porta senza porta raccoglie i kòan di cui i maestri si servono per guidare i propri studenti verso la liberazione, messi per iscritto nel 1228. In 10 Tori è proposta la traduzione di un famoso commento del XII secolo sugli stadi di consapevolezza che portano all'illuminazione. Trovare il centro, infine, trascrizione di un antico manoscritto sanscrito, descrive un antico insegnamento, tuttora vivo in Kashmir e in alcune zone dell'India dopo oltre quattromila anni, che potrebbe essere alla base dello Zen. Ampiamente citati ma ancora insufficientemente conosciuti, i testi poetici e i brevi racconti che compongono le quattro raccolte rappresentano in qualche misura il nucleo fondante e la sostanza dello Zen, «la carne e le ossa» cui si fa riferimento nel titolo. Da leggere e meditare, per comprendere le verità profonde che vi sono sottese e aprire le porte alla fonte del nostro essere."" -
Volevo morire a vent'anni
Uno dei pochi aspetti positivi della vecchiaia è forse questo: la libertà di non preoccuparsi per ciò che pensano gli altri, per quanto avrebbe dovuto essere in un certo modo e così non è stato, per tanti supposti «doveri» che hanno rivelato nel tempo la loro sostanziale superfluità o inconsistenza. Proprio all'insegna di questa conquistata libertà si dipana il racconto di ""Volevo morire a vent'anni"""", che, grazie allo spirito dell'autrice, mai preda della malinconia per la fine di tante cose, guarda al passato, al presente e anche al futuro con gratitudine ed entusiasmo. Oltrepassata la soglia dei novant'anni, Camilla Salvago Raggi, scrittrice e ultima discendente di un'antica famiglia genovese, non tenta un bilancio (nessuno può farlo da sé), ma piuttosto evoca persone, situazioni, incontri e pensieri con uno sguardo a un tempo lucido - dunque talvolta severo - e sempre profondamente partecipe. Il libro è però soprattutto un'alta lezione di stile: stile letterario, dunque di scrittura, e stile di vita e nella vita, unica vera bussola nel marasma dell'esistenza."" -
L' apprendista del sole
Nato in una famiglia benestante e colta, fin dall'infanzia Ondo dimostra una sensibilità particolare che vela di pensieri i suoi begli occhi grigi. Neppure la possibilità di coltivare liberamente gli studi e gli interessi riesce a contenere il suo senso di irrequietezza, un'ansia di scoprire e di conoscere - soprattutto se stesso. E allora lascia tutto e fugge senza meta verso l'Asia. Per anni viaggia, attraversando mari e deserti, vivendo ora la vita del mercante, ora quella del religioso, lasciandosi tentare dall'ascetismo, per poi abbandonarsi ai piaceri della carne. Si imbatte in figure straordinarie con le quali si lega - una bellissima cortigiana, un sufi, un ricco mercante, un enigmatico marinaio - e da ognuna di esse apprende qualcosa della natura misteriosa e ambigua dell'esistenza. Attraverso una prosa ricca di poesia e altamente suggestiva, Gian Piero Bona guida il lettore in un percorso sapienziale, un viaggio iniziatico che si conclude con un colpo di scena felice e doloroso insieme: una rivelazione sublime. -
L' uomo che inventò i vaccini. Storia di Eusebio Valli, avventuroso inventore e sperimentatore di vaccini a cavallo tra Sette e Ottocento
Eusebio Valli (1755-1816) girò mezzo mondo con l'idea di salvare gli uomini dalle terribili malattie del suo tempo grazie ai vaccini. Di lui però non resta che un'impronta evanescente nella storia della medicina. Strano e immeritato destino per il primo medico che, generalizzando la scoperta di Edward Jenner (l'inglese a cui si deve il vaccino contro il vaiolo), formulò il principio secondo il quale si può immunizzare da una malattia contagiosa iniettando la stessa «materia» responsabile dell'infezione ma debitamente attenuata. In tal modo si provocherà una forma blanda della patologia della quale il sistema immunitario serberà memoria, preservandoci dalla sua forma severa. Riscoperto decenni dopo la sua morte a L'Avana, dov'era andato per curare la febbre gialla, il pisano finì in una disputa nazionalistica, più che medica e scientifica, quando si trattò di contrastare, da parte italiana, il successo di Pasteur contro la rabbia rivendicando al Valli la priorità della scoperta del vaccino contro questa malattia. Disputa impari, dalla quale, col suo rozzo e pochissimo sperimentato preparato, il Valli non poteva che uscire sconfitto.