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Logica proposizionale e sillogistica
La logica proposizionale è la parte della logica che andrebbe sempre studiata per prima, perché ha un carattere propedeutico rispetto a tutte le altre. Assimilarne le regole e le procedure permette, quindi, non soltanto di gestire i quesiti afferenti a questa macroarea della logica, ma anche di acquisire gli strumenti essenziali per la logica nella sua globalità. Il libro è un eserciziario, tuttavia le soluzioni commentate sono pensate per offrire, partendo dai quesiti, un quadro teorico completo. Nella collana I-test è disponibile anche il manuale Corso di logica per tutti i tipi di selezione. -
Carlo Tresca. Ritratto di un ribelle
Per molti decenni, Tresca è stato percepito negli Stati Uniti come un pericoloso anarchico, un nemico dello Stato e del capitalismo borghese, e la percezione era corretta. Tutt’altro che un rivoluzionario in poltrona, Tresca significò azione, avendo combattuto per decenni nelle trincee della lotta di classe. Con la sua personalità carismatica e la sua potente oratoria Tresca era certamente in grado di accendere con un solo discorso la rivolta tra i lavoratori in sciopero o tra i dimostranti ed è ciò che fece innumerevoli volte nel corso della sua tumultuosa carriera transnazionale, durata oltre cinque decenni tra Italia e Stati Uniti. Per chi si occupa di storia, storia della politica e relazioni internazionali. -
Educazione e didattica ambientale per una pedagogia dell'inclusione
La ""pedagogia dell'ambiente"""" si presenta come una tematica trasversale a tal punto da poter scoprire nell'ambiente «una potenziale e straordinaria aula didattica decentrata»; tale questione investe, a un tempo, rilevanza pubblica e credibilità scientifica, andandosi a configurare come strumento di progettazione per la definizione di una cittadinanza competente e responsabile. Si tratta di evidenziare la relazione fra performance economica e una cultura d'impresa che abbia nella giusta considerazione la promozione integrale della persona. Per dirigenti scolastici e insegnanti di ogni ordine e grado. Adottato presso il Dipartimento di Scienze umane dell'Università della Basilicata."" -
Il metodo teatrico. Educazione. Formazione. Scuola
Il metodo teatrico® è uno stile laboratoriale che parte dall'assunto che ogni processo di educazione, autoeducazione, formazione e didattica scaturisca dalla comunicazione consapevole. È uno strumento di lavoro fondamentale per chi opera nella scuola e, più in generale, per tutti coloro che, a vario titolo e livello, si rapportano ""con l'altro"""". Utilizzando alcune specifiche metodologie dell'arte del teatro, costruisce competenze, soft skills che spaziano dalla gestualità cosciente all'educazione alla vocalità, dalla micro e macromimica alla disciplina espressiva delle emozioni. Questo libro è il risultato di vent'anni di riflessione e sperimentazione del Gruppo Eleusis, che dal 1999 propone uno sguardo alternativo sull'educazione e la formazione di bambini, ragazzi, adulti, docenti, professionisti della comunicazione e della relazione. E proprio la relazione è l'argomento del libro, la lente con cui osservare la scuola e il mondo della formazione in genere, senza pretesa di trovare soluzioni univoche, o di dare risposte definitive, ma dando spunti di riflessione e ipotesi operative per affrontare le sfide inderogabili che la nostra epoca ci pone."" -
Il codice delle leggi dell'amministrazione scolastica universitaria, AFAM e ricerca
La normativa scolastica ed universitaria (oltre a quella sulla ricerca e sull'Afam) è notoriamente assai vasta, una vera e propria giungla di leggi, decreti legislativi, regolamenti, contratti collettivi, spesso mal coordinati e ricchi di eccezioni e deroghe a principi portanti o a leggi generali. Venire a capo di questo ginepraio normativo, in attesa di una auspicabile codificazione fortemente voluta nei decenni da molti Ministri dell'Istruzione ma mai portata a termine, è compito arduo sia per i funzionari e dirigenti che devono redigere provvedimenti, sia per avvocati che devono impugnare tali atti, sia per i giudici che devono sentenziare su una materia assai complessa. Il testo raccoglie le disposizioni più rilevanti, ovvero quelle ""indispensabili"""" per gestire una Scuola, una Università, un Ufficio del Ministero dell'Istruzione o dell'Università e della Ricerca. Il volume è completato dall'inserimento dei recenti contratti collettivi 2016-2018, sia per i dirigenti scolastici che per il restante personale dei due Ministeri."" -
La scuola della Repubblica. Un ideale non realizzato
Due contrapposte tendenze caratterizzano la storia della nostra scuola. Una considera lo studio e la cultura in genere un bene esclusivo, riservato a una più o meno larga schiera di donne e di uomini nati nelle famiglie ""giuste"""", ricche di mezzi materiali e intellettuali. è l'ideale monarchico che, con i suoi meccanismi dinastici, mira a trasmettere di padre in figlio il privilegio del sapere formalizzato. L'altra, di spirito repubblicano, ha della cultura una concezione più democratica e inclusiva, che coinvolge la popolazione nella sua totalità, e perciò cerca di promuovere in tutti, nessuno escluso, la migliore e più alta formazione possibile. Tra queste due tendenze si svolge drammaticamente il succedersi di eventi sociali, movimenti, leggi, riforme e controriforme che costituiscono il filo del nostro discorso."" -
La dirigenza tecnica nell'amministrazione scolastica
Con linguaggio chiaro e poco incline al ""giuridichese"""", ma sulla base di un rigoroso impianto scientifico, il testo offre, alla luce della più recente normativa (CCNL 2016-2018, riforma Madia, legge anticorruzione, normativa su trasparenza, privacy, procedimenti amministrativi, responsabilità etc.), della migliore dottrina e della più autorevole giurisprudenza, un concreto ausilio ai DT e ai dirigenti scolastici per affrontare e risolvere al meglio le problematiche giuridiche poste dalla quotidiana attività gestionale e per prevenire eventuali responsabilità (civile, penale, amministrativo-contabile, disciplinare). Il volume intende completare tale formazione attraverso un supporto giuridico che affronta le più attuali tematiche gestionali che un funzionario pubblico apicale e un manager pubblico non possono ignorare per un accurato controllo ed una corretta gestione delle Istituzioni scolastiche."" -
Il dirigente tecnico ed il dirigente scolastico nel sistema di istruzione e formazione. Verso il conseguimento della destinazione di scopo
Il sistema nazionale di istruzione e formazione, nell'ottica generale di Pubblica Amministrazione a servizio del cittadino ed in collegamento con gli altri sistemi dell'UE, ha come scopo istituzionale la garanzia piena del diritto alla formazione e all'istruzione per tutti gli utenti. Tale obiettivo complesso impone soprattutto alle figure apicali (dirigenti scolastici e dirigenti tecnici con funzioni ispettive) consapevolezze forti relativamente alle norme (Costituzione italiana, diritto amministrativo, Legislazione scolastica), ma anche conoscenze salde di scienze dell'organizzazione e dell'educazione. I dirigenti scolastici sono, infatti, chiamati a rispondere dei risultati dell'istituto e, quindi, dei processi organizzativi finalizzati alla progettazione, al controllo/valutazione e alla documentazione funzionale di efficaci ed efficienti strategie per l'istruzione e la formazione secondo la normativa vigente. I dirigenti tecnici, com'è noto, devono assicurare l'attività propulsiva, consultiva e di controllo in tutte le diramazioni del sistema di istruzione e formazione. -
Dalla salle d'asile alla scuola materna. Il percorso storico-pedagogico di Pauline Kergomard
Pauline Kergomard è una pedagogista francese che ha articolato la sua riflessione educativa tra il 1800 e il 1900 il cui nome è correlato alla nascita della scuola materna in Francia. Personalità attiva e impegnata dal punto di vista sociale e politico, assume ben presto un ruolo di prestigio nel sistema scolastico francese, assumendo il ruolo di Ispettore capo (per la prima volta attribuito ad una donna) nella scuola materna francese. Kergomard ha sviluppato un modello teorico che individuava nell'asilo - successivamente, grazie alla sua opera, ribattezzato ""scuola materna"""" - un contesto che si poneva in forte continuità con l'ambiente familiare, sia nell'atteggiamento del personale educativo, sia nell'organizzazione degli spazi e dei materiali, sia nella progettazione e nella realizzazione delle attività. Si può affermare che, grazie al contributo offerto al sistema di istruzione francese ed internazionale e in considerazione dell'evoluzione promossa nell'ambito dell'educazione prescolare Pauline Kergomard si pone come figura di spicco nel panorama pedagogico moderno. Ciononostante, seppure in presenza di numerosissime istituzioni scolastiche a lei intitolate nell'ambito del suo contesto nazionale, sembra che la fama di cui la pedagogista gode nel panorama internazionale - spesso dimenticata nella trattazione dei maggiori pedagogisti del XIX - le renda poco omaggio in considerazione dell'apporto che il suo pensiero ha fornito alla scuola contemporanea. Per questi ed altri rilevanti motivi, che si evinceranno dallo studio del testo, i due autori cercano di riportare alla luce una personalità così importante e variegata, per tanto, troppo tempo trascurata. Prefazione di Vittoria Bosna. Introduzione di Alessandro Barca e Franca Pesare"" -
Ripensare l'educazione. Principi e prospettive di una pedagogia inclusiva
Che cos'è l'educazione e quali sono le sfide che è chiamata ad affrontare? Il testo vuole suscitare nel lettore riflessioni capaci di dare conto della complessità del presente senza perdere di vista le questioni più importanti che oggi si traducono nell'inclusione, nel diritto di partecipazione alla vita democratica e culturale del paese, con un'attenzione a quelle personalità, come lo sono don Milani e Freire, che nel tempo hanno fatto della fiducia nel potere umano e nell'istruzione la cifra distintiva della loro testimonianza. Altri impegni attendono nel presente l'educazione e la pedagogia in particolare, come la lotta alla povertà educativa e all'emarginazione delle persone meno attive e produttive nel contesto socio-economico. Di qui la scommessa sulla silver economy, sui processi di re-skilling, sulle capacità creative dei soggetti e del pensiero critico, sull'apprendimento e la cultura come risorsa da potenziare e diritto da tutelare, con una lettura propositiva della pedagogia che permetta alle persone - di ogni età e nei diversi contesti - di far emergere quel tesoro chiuso nella loro mente e nel cuore che ha bisogno di parole di verità e di amore. -
La Lettera critica sull'educazione di Charles-Marie la Condamine
Questo breve testo di La Condamine rappresenta una sorta di manifesto pedagogico ispirato a Locke e Newton e pervaso da una conoscenza della natura fondata sull'esperienza e guidata dalla geometria euclidea. Quest'ultima, nelle parole dell'autore, era adatta a infondere ""lo spirito di precisione e di metodo"""" e a condurre all'apprendimento e all'applicazione della Logica, definita """"la chiave di tutte le scienze"""". La Condamine era favorevole a un'educazione acquisita per mezzo di azioni sostanzialmente gradevoli, volte a trasmettere all'educando uno stile di comportamento più in linea con quelle che venivano riconosciute come le caratteristiche psicologiche della mente infantile."" -
La motivazione ad apprendere in ambito scolastico
La motivazione ad apprendere nel contesto scolastico si rivolge a tutti gli educatori che si danno per mandato di aiutare gli alunni non solo ad apprendere ma anche a motivarsi ad apprendere. Come si vedrà, anche se la motivazione è un fenomeno intrinseco all'alunno, sono gli educatori che la nutrono e la stimolano. Questo libro si rivolge anche agli studenti universitari che vogliono diventare insegnanti in futuro. Troppo spesso, colpa dei tempi, i programmi di formazione dei docenti si limitano a sensibilizzarli sull'importanza della motivazione nell'apprendimento scolastico; non sono strutturati per iniziarli ad un intervento sistematico fondato sulle conoscenze scientifiche attuali. Questo libro aiuterà a gestire la situazione. -
Tecnologie del sapere. Apprendimento nei «luoghi di confine»
In questo lavoro, a partire dalla problematica appena esposta, vogliamo orientare la nostra riflessione sul complesso compito rieducativo all’interno di istituzioni carcerarie o di comunità di recupero che qui definiamo “luoghi di confine”. L’articolata varietà di linguaggi e la pluralità delle forme di comunicazione, cui abbiano assistito in questo complesso periodo, hanno posto sfide educative nel campo della formazione e istruzione a tutti i livelli, sconvolgendo gli equilibri relazionali, gli interventi didattico-educativi e i percorsi stessi di apprendimento. Molti sono stati gli interrogativi, da parte degli educatori, sulla validità e sull’efficacia di una didattica impostata sull’utilizzo dei dispositivi informatici e dei connessi linguaggi. Le pagine di questa pubblicazione di Angelina Vivona ripercorrono le tematiche legate all’educazione e all’istruzione dei minori negli istituti penitenziari senza mai abbandonare l’idea di considerare il carcere, non solo come lo spazio fisico di “esecuzione della pena” ma soprattutto come il luogo in cui osservare le persone che vivono in uno stato di privazione di libertà, coglierne i comportamenti e gli eventuali e progressivi miglioramenti. -
Partecipazione digitale. Ipotesi didattiche per la scuola democratica
Il volume assume il paradigma digitale come sfondo integratore per rileggere alcuni dei fenomeni tipici delle attività formative istituzionali: dal ruolo del docente, ai processi di partecipazione e inclusione, alle epistemologie sottese alla didattica e alla didassi. La scuola e le prassi didattiche si stanno confrontando con le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, spesso senza cogliere la portata dei cambiamenti strutturali che queste comportano rispetto all'assetto della conoscenza e alle modalità della sua fruizione e generazione. Il testo offre una riflessione su alcuni dei punti salienti dell'incrocio fra insegnamento, didattica e tecnologie digitali, aprendo ad una prospettiva di positiva integrazione che tiene in conto la visione pedagogica dell'attività didattica e del sapere tecnologico e le evidenze che aiutano a scegliere quanto più opportuno per sostenere il processo di apprendimento all'interno di una dimensione collettiva e partecipativa. Prefazione di Fabio Bocci. -
IPF. Questionario per l'Individuazione del Profilo di Funzionamento
Lo scopo del 'Questionario per l'Individuazione del Profilo Funzionale' (IPF) è quello di raccogliere informazioni rilevanti per la conoscenza delle abilità possedute, per la comprensione dei comportamenti che i soggetti con sviluppo atipico spesso adottano nell'interazione con l'ambiente esterno e per facilitare, così, l'implementazione di un intervento educativo-abilitativo sempre più appropriato ai loro bisogni e alle richieste di ""normalizzazione"""". Esso, cioè, descrive le abilità di ogni singolo individuo (in riferimento ad un criterio definito, ma indipendente da qualsiasi norma), analizza le abilità e sotto-abilità possedute dalla persona, identifica le attività che la stessa è in grado di compiere in modo autonomo e soddisfacente, e individua gli obiettivi che dovrebbero essere perseguiti in una Programmazione abilitativa e educativa (PEI)."" -
Poeti irriverenti
Giovani poeti irriverenti ci invitano a leggere a voce alta i loro versi scritti in rima e libertà. Poeti Irriverenti con cui affrontare le paure, cantare versi per omaggiare i quattro elementi - acqua, terra, aria e fuoco -, per conoscere la città e i luoghi in cui abitiamo, per riflettere sul valore del lavoro e immaginare nuovi lavori per coltiva-re speranze e affrontare con fiducia le emergenze. Poeti Irriverenti, così come Poeti per il Futuro, Poeti DiVersi e PoetiBambini (Anicia Ragazzi), nasce da un concorso di scrittura poetica e rappresenta un invito a condividere la passione per la poesia tra bambine e bambini, tra ragazze e ragazzi, tra scuole, famiglie e insegnanti. Età di lettura: da 7 anni. -
Autismo. Le regole non scritte del comportamento sociale per adolescenti. Con consigli per genitori, educatori ed esperti
Una delle principali difficoltà a cui i bambini affetti da autismo devono far fronte è la comprensione delle regole sociali, il che rende più difficile la comunicazione con le altre persone. Questo libro è stato creato come una guida per l'educazione dei bambini dello spettro autistico, di grado lieve, così come per gli adulti (genitori, insegnanti, specialisti). Affronta il tema dell'apprendimento delle regole sociali ed è diviso in due parti. La prima, contiene illustrazioni ed esempi di comportamenti sociali basati su fatti reali, indirizzati ai bambini autistici di grado lieve, divisi in due gruppi di età (4-7 e 8-12 anni). La seconda parte è rivolta agli adulti e include le spiegazioni degli esempi della prima parte e alcuni suggerimenti per affrontare tali comportamenti. Prefazione di Vagia A. Papageorgiou . -
Verso la scuola a pieno tempo
Il testo, che qui si presenta a distanza di cinquant'anni, mantiene ancora oggi un suo preciso valore storico insieme a un richiamo di metodo tuttora attuale. Il 1972, con la legge sulla scuola a tempo pieno, attivò uno sviluppo democratico dell'istituzione scolastica, che già in quell'anno la scuola di Rosignano Marittimo aveva sperimentato. Il testo che Marchi elaborò su quell'esperienza, con sensibilità di sindaco, di uomo di scuola e di pedagogista, rilegge la condizione sociale del comune e presenta l'impegno della scuola per superare le disuguaglianze, alla luce di una pedagogia dell'emancipazione umana di ciascuno e di una didattica innovativa e sperimentale, accolta dai modelli più alti di ""scuola attiva"""" del Novecento."" -
TFA sostegno. Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Nuova ediz.
Il bando sul TFA sostegno c'è. AAA: cercasi insegnanti Specializzati urgentemente. Ma prima di proporvi quanto segue ci siamo chiesti: quanti degli insegnanti di sostegno attuali sono veramente specializzati? Quanti non si considerano, o vengono considerati, di serie B? Quanti riescono a far valere in modo assertivo una contitolarità non solo di diritto, ma anche di fatto? A parole siamo tutti per una scuola inclusiva e candidamente la consideriamo come punto di partenza: invece le immancabili e numerose aule di sostegno, o di recupero, ci sbattono in faccia la realtà di una scuola spesso schizofrenica: tra il dire e il fare c'è di mezzo il fare, o meglio: la capacità di FARE l'insegnante - ripetiamo - Specializzato. Perciò, per una volta tanto l'urgente lascia posto all'importante. Occorre una quantità di questi insegnanti che siano non solo curricolari, ma che abbiano una marcia in più, una mission più impegnativa. Il problema dell'inclusione è un problema essenziale e i problemi essenziali non sono mai frammentari: bisogna che il nuovo insegnante sia in grado di porre il problema dell'inclusione in un contesto - quello scolastico, ma non solo - e il contesto stesso va posto ""sempre più nel contesto planetario"""" (Morin). In altri termini, vorremmo che il libro informasse, ma anche formasse."" -
La scuola che unisce. La diversità non è mai disuguaglianza
L'inclusione scolastica nel nostro Paese, si sostanzia sull'intreccio di cambiamenti normativi e processi culturali a testimonianza della grande sensibilità nell'organizzazione e razionalizzazione dei provvedimenti che ne disciplinano l'attuazione. Il passaggio che ha condotto dall'esclusione all'inserimento dei disabili nella scuola e, in seguito, dall'integrazione all'inclusione scolastica, è avvenuto in anticipo rispetto agli altri Paesi europei. Tutto ciò ha permesso un cammino di maturazione e di riflessione sui concetti, sulle motivazioni e sul da farsi in termini di inclusione. Leggi, note ministeriali, linee guida favoriscono infatti la comprensione del percorso evolutivo degli interventi messi in atto in campo scolastico e sociale per i soggetti con disabilità, con disturbi dell'apprendimento o in condizioni di svantaggio. Prefazione di Annamaria Curatola.