Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1381-1400 di 10000 Articoli:
-
Uva, ribes e gelso. Storia di un caporale e di un esercito scomparsi nella steppa
La storia di Gaetano Cozzi è quella di un ragazzo scomparso in Russia, durante la tragica ritirata dell'esercito italiano nell'ultimo conflitto mondiale. All'anagrafe, si definisce ""disperso"""". Non """"morto"""" dunque, ma """"disperso"""" come la polvere che, mossa dal vento, si dissolve nell'atmosfera. Eppure Gaetano voleva tornare, vivere, avere una famiglia: lo ha scritto nelle lettere che ogni giorno, come aveva promesso, inviava alla fidanzata. Alcune di queste erano destinate a un figlio mai nato e neppure ancora concepito, ma così importante per lui da immaginare di potergli parlare. La parola """"disperso"""" ha allora il suono di una grande ingiustizia contro la quale appare inutile ogni protesta. Esiste però la ricerca storica, la possibilità di far rivivere il nostro passato e restituire un'identità alle tante persone scomparse. È così che, un giorno, il taccuino di un reduce rivela una traccia, accanto al nome di Gaetano è indicata una data, un luogo misterioso e una parola: """"deperimento""""."" -
Il campo
Le lunghe ossute mani di Deborah, stanche e graffiate in più punti per aver raccolto verdure d'ogni forma e grandezza durante tutto il giorno, non sembravano più essere in grado di reggere la cesta, colma di frutti e fattasi d'improvviso più pesante, tanto che non le riusciva più di tenerla ferma. La schiena dolente, i piedi gonfi per la stanchezza ed il viso bruciato dal sole, avrebbero potuto far capire a chiunque l'avesse incontrata, quanto profondo fosse il grado di affaticamento di quella giovane donna, da troppo tempo curva sotto un peso decisamente più grande di lei. -
Quarti frammenti di lingua perugina. Con repertorio linguistico
Questo ""Quarti Frammenti di lingua perugina"""" porta verso la conclusione la complessa operazione di proporre al pubblico degli appassionati e degli studiosi un dizionario della lingua del Grifo. Si tratta di un'opera la cui leggibilità è favorita dal taglio discorsivo che ha già connotato le precedenti, grazie alle 100 schede linguistico-antropologiche contenute in ogni volume. E che troverà nel quinto tomo di solo dizionario (in preparazione) il logico coronamento. Le etimologie dalla lingua latina si arricchiscono di nuove scoperte e tendono a dimostrare come la nostra parlata locale discenda dalla lingua degli antichi padri attraverso i rami del volgare. Fu già il poeta perugino Claudio Spinelli a ricordarcelo: """"È 'na parlata vecchia che ciariva - da lontano 'n bompò. Tempo d'alora - tra 'l latino bastardo che muriva - e 'l volgare che a stento niva fòra"""" ('L nostr' dialetto)."" -
Apocalissi di inzio millennio. Frammenti a più voci 2001-2011
Come molta letteratura apocalittica, anche le Apocalissi di Brancaleoni contengono una serie di ""visioni simboliche della storia"""" (Himmelfarb), in questo caso una serie di giudizi sull'età contemporanea. I temi dominanti della raccolta sono la critica al potere mediatico, ormai diventato il Potere per eccellenza, e alla conseguente società dello spettacolo, nella quale l'individuo perde la capacità di rapportarsi con il mondo concreto e si nutre solo di una realtà virtuale, che consuma alacremente attraverso lo schermo della televisione. L'immagine del mondo e delle più nefaste tragedie che lo hanno attraversato negli ultimi anni (alle quali i testi alludono e rimandano) è pertanto deformata, appiattita alla sola dimensione di """"show"""" consumabili placidamente in poltrona."" -
Ricostruire la pratica. Approccio integrato alla formazione dei futuri docenti. L'esperienza di tirocinio nel corso di laurea in scienze della formazione...
Il volume vuole essere una lettura a più voci del progetto di tirocinio realizzato in questi anni dal corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell'Università degli Studi di Perugia: descrizione, narrazione e interpretazione si intrecciano nei diversi contributi, in modo tale da offrire un quadro il più possibile autentico di un impianto formativo di notevole complessità, colto anche nella sua dimensione diacronica. Il volume vuole essere anche una riflessione su un'esperienza che per 10 anni ha rappresentato un contesto di ampio respiro e di rara efficacia formativa; in vista di un nuovo regolamento sulla formazione docente, ci auguriamo che il percorso realizzato possa con le sue luci illuminare il futuro e con le sue ombre ammonire sui problemi, difficoltà incontrate su cui università e scuola insieme dovranno fare ricerca, sperimentando la dimensione dell'intersoggettività. -
Magritte e il cinema... Chapeau! Con DVD
Varie mostre allestite dal 2005 ad oggi hanno permesso di riscoprire alcuni aspetti di Magritte, il grande pittore surrealista, a lungo rimasti nell'ombra: l'attività di pubblicitario professionista e di fotografo dilettante, nonché quella di regista amatoriale, cui si dedicò dal 1956. Il lascito dei suoi film costituisce un trait-d'union, tutt'altro che trascurabile, con l'intera sua opera e rivela sorprendenti anticipazioni del cinema moderno. La visionarietà del suo ""Realismo magico"""", la banalità degli oggetti-simbolo ritratti o ripresi nella loro insignificante apparenza, il silenzio degli """"uomini-bombetta"""" imprigionati e sospesi in uno sfondo imperturbabile, l'antropomorfismo delle forme metamorfiche e il mescolamento dei materiali ritornano impressi sulla pellicola, passando dal pennello alla macchina da presa, dalla tela allo schermo. Quest'ultimo tassello va a completare con coerenza un mosaico molto ampio e complesso. L'esperienza di Magritte, in veste di regista e di attore, si nutre dell'immaginario pittorico in trasformazione, ma cerca nel nuovo supporto l'agognato movimento della realtà invisibile, aprendo i limiti dello spazio statico del quadro."" -
Nessun dolore
Il romanzo narra in prima persona la vicenda della protagonista, Chiara Rossi, nel lungo periodo trascorso al capezzale della madre morente e, dopo la morte della mamma, lo strazio e la sensazione di vuoto che l'accompagnano. A una prima parte, tragica e strappalacrime, si alterna una seconda parte intrisa di esperienze tragicomiche: affascinanti viaggi esotici, analisi introspettive e severi studi sui comportamenti dei cosiddetti ""amici"""". Pagina dopo pagina, la disperazione - che non tende a scemare - si concretizza in un finale surreale, quasi pirandelliano. Non si piange soltanto: si ride, ci si arrabbia, si sogna, si vive."" -
Farsi dari per italiani
Questa guida all'apprendimento della lingua ""farsi dari"""" si rivolge tanto al discente quanto all'insegnante. Suddiviso in quattordici lezioni è indirizzato a studenti che per la prima volta si avvicinano alla lingua dari. Una guida didattica sicura ed efficace per l'approccio con la lingua parlata da più di quindici milioni di afghani, circa il 50% della popolazione."" -
Specchietto introvisore
"Specchietto introvisore"""" è la storia di Chiara, una ragazza come tante, tra tante. Con una vita normale, tranquilla, apparentemente appagante ed economicamente agiata. Chiara sente però che qualcosa, in fondo al suo animo, in un recondito ed ancora inaccessibile angolo del suo io, le manca. Nonostante si sforzi, non riesce a metterlo a fuoco. A dargli voce, vita, consistenza e corpo. Un giorno, come tanti, in un anno come tanti, Chiara si reca al lavoro, come tutte le mattine della sua vita. Ma lungo il solito percorso accade qualcosa. Le sue certezze, convinzioni, i fondamenti della sua vita, verranno messi a dura prova. Il tragitto di andata e ritorno dall'ufficio diventa un viaggio introspettivo di straordinario valore e di incredibile importanza. Gli imprevisti, le scelte giuste o sbagliate, l'assaporare sensazioni mai provate prima, come il bruciante senso di colpa, piuttosto che l'ammirazione incondizionata, la faranno da padrona in questa storia che si legge da sola, ti travolge, ti appassiona, ti cambia." -
Gustavo Modena e l'arte sua
Figura carismatica del teatro italiano di pieno Ottocento, grande attore e maestro di attori, patriota repubblicano, Gustavo Modena (1803-1861) è una delle personalità artistiche e politiche di maggiore rilievo, tra quelle che hanno costellato la storia dell'unità d'Italia, apprezzato per le sue interpretazioni, tra cui Saul di Alfieri, e non meno celebre per le sue letture dantesche. Luigi Bonazzi (1811-1879), attore erudito, autore della monumentale Storia di Perugia, recitò con lui e, come tutti coloro che ebbero la ventura di conoscerlo, ne rimase profondamente segnato. Il suo saggio biografico ""Gustavo Modena e l'arte sua"""" è una testimonianza appassionata della stima e dell'amicizia, che lo legavano al grande maestro, e, al tempo stesso, è il tentativo di analizzare in profondità il segreto della sua arte, condotto con lo scrupolo dello storico e con lo sguardo penetrante dell'attore."" -
Il linguaggio e la realtà. La narrativa modernista di Virginia Woolf e James Joyce
L'attenzione alla questione fondamentale della forma, del linguaggio e dell'autoriflessività del testo narrativo accomuna i protagonisti della scena letteraria di inizio Novecento e in particolar modo le figure di Virginia Woolf e James Joyce, per cui la centralità della rappresentazione è tale che le loro opere possono essere viste come modelli conoscitivi e rappresentativi del reale, come strutture mimetiche che testualizzano il processo compositivo da cui scaturiscono riproducendone i passaggi attraverso particolari artifici formali, i quali costituiscono al tempo stesso peculiarità stilistiche del soggetto creante e la risposta al tentativo di considerare il romanzo come strumento di indagine sul mondo esterno. Per entrambi gli autori la scrittura narrativa diviene una costruzione linguistica che manifesta la visione del mondo - e del prodotto artistico che di esso costituisce un riflesso - propria di ciascuno, essendo la loro peculiare percezione della realtà componente imprescindibile della narrazione. -
Prospetto della nuova Inghilterra
Non appena il Prospetto della Nuova Inghilterra apparve sul mercato editoriale inglese suscitò immediatamente l'interesse del pubblico. La prosa disinvolta, gradevole e arguta del suo autore, William Wood, ed il suo contenuto esauriente e credibile riguardo le risorse e gli abitanti della regione, corrispondente all'odierno Massachusetts, resero questo resoconto la prima vera guida per chiunque nutrisse interesse per le colonie inglesi d'oltreoceano. Grazie a un ideale filo diretto, l'autore conduce il lettore lungo i sentieri di un paese da poco venuto a contatto con i bianchi, trasmettendogli il fascino ancora intatto delle sue caratteristiche. L'opera fu concepita per smentire le false relazioni diffamatorie sulle colonie che circolavano agli inizi del Seicento, e non è difficile percepire nella cura delle descrizioni il profondo sentimento di ammirazione per il mondo ""nuovo"""" che si apre agli occhi del viaggiatore, un mondo pieno di possibilità e di promesse, ideale come la Utopia di Thomas More, dove è ancora possibile per tutti godere pienamente dei prodotti della terra e istaurare un dialogo con le culture dei nativi."" -
La casa della meridiana. Una storia familiare sulla collina di Prepo
Perugia, anni Cinquanta. La famiglia G. risiede dalla metà degli anni Trenta sulla collina di Prepo; è contornata da altri piccoli nuclei familiari che, insieme ad essa, affrontano le mille difficoltà della vita quotidiana in un'epoca che sta lentamente cambiando. La guerra si è conclusa da pochi anni, lasciando dolorose ferite nei sopravvissuti. Marinella e Gabriella, due cugine legate da profondo affetto e molteplici affinità, appartengono invece alla nuova generazione della famiglia, che ha vissuto questo dramma soltanto attraverso i ricordi dei grandi, ma sperimentano in prima persona le trasformazioni sociali in atto in quegli anni. Entrambe adulte, oggi, ripercorrono con la memoria, la vita sulla collina, nella ""casa della meridiana"""" che le ha viste nascere e crescere e che ha rappresentato la matrice comune della loro formazione spirituale. Attraverso il loro appassionato racconto riprendono vita i luoghi, le persone e gli eventi fondamentali della loro infanzia e giovinezza: l'amatissima nonna Ester, i genitori, gli zii, i vicini di casa e tutto il mondo scomparso della Costa di Prepo, in uno spaccato non solo di vita familiare, ma anche di storia perugina di ieri."" -
Di una patria e del mondo. L'idea cosmopolitica fra utopia e realtà
Il volume indaga l'idea cosmopolitica che si affaccia con il messianismo ebraico e la riflessione ellenica, ricostruendo i luoghi e i modi del formarsi di una tradizione teorica, che attraversa la storia del pensiero e giunge fino a noi. Di quell'idea antica coglie le stratificazioni di senso, la persistente ambiguità, l'evoluzione moderna e contemporanea. Si confronta con la convergenza di etica stoica e principi universalistici di eguaglianza e fraternità enunciati dal Cristianesimo. Privilegiando il terreno etico-filosofico esplora lo sviluppo dell'idea cosmopolitica attraverso le scoperte geografiche, l'avanzamento del sapere scientifico, antropologico, etnologico, la fioritura di utopie pacifiste e di una filosofia della storia progressuale; ne mostra a un tempo la commistione profonda con lo spirito espansionistico, con la volontà di appropriazione, con l'architettura delle giustificazioni intellettuali, ben sintetizzata dal concetto di ""missione civilizzatrice""""."" -
Il cappello a ciondoli. Fatti e misfatti della goliardia perugina
La ""Festa delle matricole"""" è una sorta di rito iniziatico che viene celebrato ogni anno dagli studenti universitari dell'ateneo perugino. Il libro di Franco Venanti e di Giancarlo Scoccia, ormai esaurito nel mercato librario da molto tempo, costituisce una fondamentale testimonianza di come questo rito sia stato vissuto e interpretato, nell'arco temporale compreso tra gli anni dieci e gli anni sessanta del secolo scorso, dalle allora """"giovani generazioni studentesche"""". Non solo per l'importanza storica di questo documento abbiamo deciso di ristamparlo in una edizione anastatica, ma anche per far capire ai giovani di oggi quello che era lo spirito di una grande festa che dalle aule universitarie giungeva a coinvolgere tutta la città di Perugia."" -
Fiabe umbre
Oggi si chiama Umbria quello che nel passato fu punto di scambi culturali e lotte di conquista tra due popoli dalle diverse culture: gli Umbri veri e propri e gli Etruschi. Poi arrivarono i Romani e dopo la caduta dell'impero, i Bizantini e i Longobardi marcarono ancora nuovi confini. Il Tevere, rimasto pressappoco nel suo alveo, fu spettatore di guerre, di passaggi di popoli, di tradizioni diverse. Quando nacquero i primi nuclei narrativi delle fiabe, in Umbria si cantavano le laude e si metteva in scena la passione di Cristo. Racconti e profacole non ebbero grande fortuna. Così quando nel 1956 Calvino pubblicò la sua raccolta di fiabe italiane, escluse l'Umbria che, a suo dire, non forniva alcuna tradizione. Le fiabe qui raccolte tentano di colmare questa mancanza. -
Con Clio oltre Clio. Riflessioni inattuali sul concetto di storia
Il presente lavoro raccoglie una serie di saggi appartenenti a periodi diversi, ma unificati da una koinè teleologica costituita dal riferimento alla storia sospesa tra enigma e mistero. Non siamo quindi di fronte ad un lavoro inerente alla conoscenza o alla determinazione dell'area semantica, da attribuire specificamente al concetto di storia ma, in una certa misura, la comprensione si estende a quell'ordine nascosto degli eventi umani che spesso assume il nome di destino o quello di provvidenza, in rapporto alle prospettive ideali alla luce delle quali formuliamo l'ermeneutica degli eventi. -
L' alternativa del diavolo e altri racconti
Ognuno ha delle convinzioni assolute e intorno a queste erige uno steccato di protezione che, con il trascorrere del tempo, diventa ogni giorno più rigido. L'assurdo, che arriva all'improvviso e penetra al di qua dello steccato, stravolge la realtà dei vari personaggi protagonisti dei racconti. A contatto con l'elemento imprevedibile, qualcuno cresce, altri ne restano annientati. -
Una storia di stra-ordinaria follia
In questa sorta di romanzo-testimonianza, l'autrice raccoglie e riscrive in forma narrativa alcune esperienze, realmente accadute, alla giovane protagonista Viviana. Una vita, questa di Viviana, segnata da profonde disavventure psico-fisiche, che la portano ad affrontare esperienze che qualsiasi persona avrebbe voluto evitare: dalla scoperta della ""bestia"""" che sta dentro di lei e annienta qualsiasi sua capacità di compiere delle scelte lucide e razionali, fino alla """"compagna"""", la malattia del sangue, che la costringe a fare i conti anche con i problemi del corpo. Eppure insieme ai tanti, troppi, dolori ci sono anche le gioie che arrivano improvvise, ma fortemente desiderate, a rischiarare la sua vita: le amicizie, la fede, gli amori, le nascite."" -
Decameron in Umbria
Con il suo Decameron ambientato nella provincia umbra, l'autore con leggerezza e ironia fa raccontare a un'allegra brigata di giovani, riuniti in un vecchio convento, dieci deliziose storielle di paese. L'ambiente è quello campagnolo dove ci si conosce tutti per nome e anche per soprannome, ma soprattutto dove si conoscono i fatti pubblici e privati di ciascun individuo. Si mettono a nudo vizi e virtù, burle e intrighi della gente del posto dove le giravolte amorose, con un pizzico di trasgressione, sono l'ingrediente di base. Dieci storielle verosimili nelle quali chi vive in provincia può in parte riconoscersi o almeno immaginarne i protagonisti.