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Perugia è un luogo comune
La città di Perugia che emerge dai racconti è vera: mai mitizzata, mai da cartolina, mai rifinita e lambiccata come un souvenir per turisti. Così come veri sono i personaggi, quasi tutti colti in una sorta di iper-realismo che, accentuandone la componente stralunata, li deforma in chiave comica o grottesca, sottraendoli quindi ad un possibile profilo di macchiette folcloristiche. Dei molti personaggi, e delle vicende di cui essi sono protagonisti, Brunori sa mettere in luce la componente universale che li accomuna ai vivi, a noi che silenziosamente o a voce alta ci accingiamo a leggere e a rileggere le storie. -
Teatro: La fine del mondo-Edi Lechner guarda in Paradiso-Astoria. Vol. 1
Jura Soyfer è stato definito lo scrittore di maggior talento della sua generazione in Austria e una grandissima speranza per la letteratura del futuro. Le sue opere testimoniano la straordinaria creatività dell'autore nell'invenzione di nuove forme teatrali, che si inseriscono nella tradizione della commedia popolare viennese di Raimund e Nestroy, assorbendo, allo stesso tempo, gli stimoli provenienti da drammaturghi contemporanei come Kraus, Brecht e Majakovskij. Le commedie raccolte in questa edizione conoscono sia l'esuberante comicità del cabaret e della satira politica, sia le tonalità tragiche e il timbro poetico inconfondibile del loro autore. Mentre ""Weltuntergang"""" (La fine del mondo) raffigura, in una satira amara e grottesca, l'incapacità degli uomini di contrastare l'avvicinarsi della guerra che minaccia di annientarli, la seconda pièce """"Der Lechner Edi schaut ins Paradies"""" (Edi Lechner guarda in paradiso) affronta, con i mezzi della """"commedia magica"""", il dramma della disoccupazione. Con """"Astoria"""" Soyfer crea un'esilarante, e insieme spaventosa, parabola politica sulla concezione dello stato nei regimi dittatoriali, servendosi ampiamente degli stilemi delle farse nestroyane."" -
Teatro: Vineta-Melodia di Broadway 1492. Vol. 2
Nel 1937, di fronte all'incupirsi dell'orizzonte storico, Jura Soyfer crea ""Vineta"""", che parla di una città sommersa e dei suoi abitanti, morti da secoli senza saperlo. Raffigurando l'alienazione e l'incomunicabilità nei rapporti sociali, questa pièce anticipa elementi caratteristici del cosiddetto """"teatro dell'assurdo"""" degli anni a venire. L'ultima opera teatrale di Jura Soyfer, """"Broadway-Melodie 1492"""" (Melodia di Broadway 1492), nata dal libero rifacimento di una rivista cabarettistica di Walter Hasenclever e Kurt Tucholsky, unisce alla satira contro il culto dei grandi della storia e contro l'apologetica del colonialismo, il grido d'allarme dell'autore sulla minaccia di un'annessione dell'Austria da parte del Terzo Reich, una premonizione che, da lì a poco, si sarebbe puntualmente avverata."" -
Lotte, riconoscimento, diritti
Il tema del riconoscimento pare aver faticosamente attraversato un po' tutte le recenti stagioni, mettendo significativamente in relazione il materiale con l'immateriale, il sociale con la scienza del sociale, le politiche governative con le proteste di chi chiede cambiamenti. Ed è qui che nasce, a parere dei curatori, la sua aspirazione profondamente politica, allorché si configura la possibilità di tenere assieme tramite un unico orientamento lotte, riconoscimento e diritti. Le riflessioni contenute in questo volume, deliberatamente diverse sia per approccio teorico che per provenienza geografica, forniscono una visione 'critica' e 'globale' di questo nesso. Una visione che non vuole limitarsi alla denuncia di una qualche forma particolare di reificazione umana, ma che comunque si rifiuta di pensare il riconoscimento come l'ennesima espressione generale dell'umanità e che, di conseguenza, vuole dare ospitalità ai singoli nessi lotte-riconoscimento-diritti pensandoli come manifestazioni di una nuova prospettiva, politica e universale, relativa alla dignità dell'individuo e alla giustizia sociale. -
Una vita al servizio della patria e della collettività
Quella che vi apprestate a leggere è la storia di un uomo che ha speso la vita al servizio della Patria. In realtà, si tratta di un uomo assolutamente normale, come ce ne sono milioni a questo mondo, con i pregi e i difetti che caratterizzano ogni essere umano: un uomo semplice, modesto, riflessivo, ligio al dovere e rispettoso delle leggi e dei regolamenti e, all'occorrenza, severo e risoluto; inoltre, se talvolta gli capita di arrabbiarsi, riacquista in breve la calma e nel suo animo non albergano mai l'odio, il rancore e la vendetta. Non accettando compromessi e non essendo incline alla retorica, egli ha sempre avuto il massimo rispetto verso le persone umili o in situazioni di povertà ed è sempre disponibile per l'aiuto al prossimo. Tutto sommato, è anche un uomo abbastanza fortunato. Nelle sue vene scorre il sangue del Carabiniere, che dalla gavetta ha raggiunto il grado di Tenente. Per dirla in breve, quest'uomo è Pietro Moriconi: molti lo conoscono già da tempo, ma i più impareranno a conoscerlo attraverso la lettura di queste pagine -
Padre Pio da Pietralcina. Direttore spirituale
"Lo studio di don Giovanni Chiloiro su Padre Pio di Pietrelcina direttore spirituale rappresenta un contributo alla conoscenza della persona e dell'impegno pastorale del santo cappuccino. Padre Pio infatti fu un autentico maestro nelle vie della sequela Christi ed un padre spirituale esemplare. Seguendo l'itinerarium mentis ad Deum, don Chiloiro dipinge la figura storico-umana e spirituale di Fra Pio. Per illustrare l'attualità di Padre Pio, l'autore ricorda opportunamente il n. 31 della Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte, pubblicata da Giovanni Paolo II alla fine del Grand Giubileo. Il servo di Dio scrive: """"É ora di riproporre a tutti con convinzione questa 'misura alta' della vita cristiana ordinaria"""". Aggiunge che è evidente """"che i percorsi della santità sono personali ed esigono una vera e propria pedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone"""". In questa prospettiva, proposta dal Magistero, il messaggio di Padre Pio si presenta come un messaggio profetico. Grazie a don Chiloiro di averlo illustrato con tanta acutezza"""".(Dalla prefazione di Georges Card. Cottier, OP )" -
Fede e cultura. Mons. Luigi Piastrelli, la Fuci e l'Istituto Giancarlo Conestabile della Staffa a Perugia
Nel 1920 nacque a Perugia il circolo universitario della Fuci ""Giuseppe Toniolo"""" ad opera di don Luigi Piastrelli, un giovane sacerdote reduce da esperienze moderniste, che da allora avrebbe dedicato gran parte del suo ministero all'animazione morale e intellettuale della vita universitaria cittadina, nell'intento anche di favorire il rinnovamento della cultura cattolica. Il gruppo di giovani che si raccolse intorno a lui visse un'esperienza caratterizzata da una grande attenzione alla dimensione umana della vita universitaria e dal costante confronto tra fede e cultura, alla luce del pensiero di Toniolo, Sturzo e Maritain. La vivacità e l'innovatività dell'esperienza perugina valsero al suo animatore la nomina ad assistente nazionale della Fuci. Dopo l'avvento del fascismo, il circolo perugino cercò di mantenere la sua autonomia e, in un quadro di crescente fascistizzazione dell'Università, giunse nel 1931 allo scontro aperto con esponenti locali del regime. L'attività del circolo proseguì nel dopoguerra e si esaurì nel 1968, quando i suoi aderenti scelsero di testimoniare nella più vasta realtà civile e ecclesiale l'ansia di rinnovamento che caratterizzava allora la gioventù."" -
Solo la luna lo sa
"Ormai stava scendendo la sera, la nebbia stava di nuovo prendendo possesso della città, Mapi, immersa nei suoi pensieri non si era accorta del passare del tempo, desiderava solo stare sola a pensare, qualcosa di importante le stava sfuggendo, ma non riusciva a ricordare, a focalizzare se fosse una frase, un gesto o qualcos'altro; così pensando si era inoltrata tra le viuzze del Borgo, quelle che erano buie anche di giorno, figuriamoci poi all'imbrunire e con la nebbia, i suoi passi risuonavano sotto le volte che congiungevano le vecchie case, quasi fossero delle braccia che si allungavano per stringersi a vicenda; scuotendosi dai suoi pensieri si fermò in ascolto, le sembrava di aver sentito dei passi dietro di sé... no, era solo la sua impressione, il silenzio era assoluto, salvo i consueti rumori dell'attività serale delle case: qualche persiana che sbatteva, il pianto di un bimbo, l'acciottolare delle stoviglie.""""" -
Pensieri nuovi. Raccolta di poesie degli alunni dell'Istituto omnicomprensivo Dante Alighieri di Nocera Umbra. Con DVD
Quando si offrono ai ragazzi occasioni credibili di riflessione, quando li si conduce piano piano a intraprendere conoscenze, a partire da ciò che a loro è famigliare e certo; quando si cerca insieme a loro di indagare le emozioni con l'umiltà di chi è in perenne ricerca e in ascolto, i ragazzi rispondono, generosamente e con l'impeto della giovinezza che ancora, a tutt'oggi, si meraviglia e coglie lo stupore della vita, di un esempio, fiorito sulla porta di casa, condiviso a scuola e in piazza, nella semplice complicità del quotidiano. Da queste opportunità nasce la raccolta ""Pensieri nuovi"""". Pensieri, appunto, sogni, espressioni dell'anima di chi, nuovo alla vita, riveste di parole fresche e dolci, amare e dirompenti, dolenti e fiduciose, il tempo e l'esistenza."" -
Del certo e del vero. Per un'etica antropologia
Anche nel moltiplicarsi di fattori di giudizio storici, sociali, politici, l'arte può sempre risultare metro di misura essenziale del suo tempo ben valutabile, attraverso il linguaggio formale ch'essa elabora, nell'effettiva consistenza esistenziale e umana. È facile intendere, allora, come l'arte chiara, della proporzione e dell'armonia, l'arte della figura e dell'immagine, trattate ovviamente nei modi più liberi e spregiudicati, sottintenda sempre un qualche sicuro ed equilibrante riferimento interiore, una rete di certezze comunque decifrabili e registrabili formalmente attraverso piani estetici di possibile riconoscimento esteriore, sicché l'arte stessa diviene comunque proiezione e suggello di valori, verità, ideologie che, improntandola, la giustificano e più o meno direttamente l'alimentano. -
Auguri Schiller. Atti del Convegno perugino in occasione del 250° anniversario della nascita di Friedrich Schiller
Friedrich Schiller ha visto momenti di gloria - malinteso come portabandiera dell'incipiente nazionalismo tedesco, venerato come poeta della libertà dal Risorgimento italiano e altri movimenti di emancipazione dell'Europa ottocentesca, riconosciuto come grande ispiratore del melodramma verdiano - e momenti di messa in questione, anche drastica, del suo valore poetico da chi, come Nietzsche, lo considerava nient'altro che un ""trombettiere moralista"""". Dopo questi alti e bassi si assiste, negli ultimi anni, a un rinnovato interesse degli studiosi nei confronti del poeta e drammaturgo svevo, una tendenza a riscoprire la modernità del suo pensiero estetico, antropologico e storico, la sua visione disincantata delle strutture di potere interpersonale e politico, il lucido profilo psicologico dato a molti dei suoi personaggi drammatici, che si aprono a riletture sorprendenti e affascinanti. Il 250° anniversario della nascita del poeta ha offerto l'occasione di compiere, nell'ambito di un convegno internazionale, una rivisitazione critica dei drammi schilleriani, nonché della loro fortuna scenica, musicale e letteraria."" -
La Belarus. Un paese nel centro dell'Europa
Dopo aver aperto il discorso con l'analisi della situazione politica venutasi a creare all'indomani della caduta dell'URSS, inizia a tratteggiare il profilo geografico della patria, dal quale emerge un orizzonte geografico e culturale, la cui identità viene ulteriormente definita dall'approfondimento relativo all'origine del nome Belarus, utile al lettore per comprendere la vera origine e la reale identità di questo popolo. -
La rivoluzione in provincia. Società, politica e istruzione a Orvieto dallo Stato Pontificio alla Repubblica Romana del 1849
Cosa avviene ad Orvieto durante il breve ma esaltante periodo in cui viene proclamata la Repubblica Romana nel 1849? Come reagisce la popolazione di fronte all'abbassamento degli stemmi pontifici e all'innalzamento delle insegne repubblicane? A queste e a molte altre domande si da una risposta in questo libro. -
Words and Ballots. A textbook. Con DVD
Questo volume è inteso come manuale di supporto per un ciclo di lezioni di lingua inglese per studenti delle Facoltà di Scienze Politiche. I testi e le attività contenute forniscono un'introduzione al linguaggio utilizzato per fare politica dai mass media e dai politici. Il tema centrale e unificante è quello delle elezioni. Scopo del testo è in particolare quello di aiutare gli studenti a sviluppare abilità di lettura e di ascolto. Il volume presuppone una competenza linguistica pari perlomeno al livello B1 così come definito dal quadro comune di riferimento Europeo, ma può essere utilizzato con profitto anche da studenti in possesso di competenze linguistiche più avanzate che vogliano migliorare la loro conoscenza dell'inglese utilizzato in ambito politico. Il testo può essere utilizzato anche per lo studio autonomo, con l'ausilio di un buon vocabolario e facendo riferimento ai testi di approfondimento indicati alla fine del volume. -
Ospitalità e destinazioni. Invenzione dei luoghi. Vita sociale. Innovazione economica
Da Rousseau alla Destination Management Organization. Il cammino dell'invenzione delle destinazioni e dell'innovazione del viaggio materiale scandì, dal Settecento, le tappe dell'evoluzione del turismo moderno. Fu un percorso sostenuto da diversi apporti. Tra questi si ebbe, nel momento dell'invenzione, il contributo di letterati preromantici e romantici a cui seguirono, in quello dello sviluppo, le idee nuove degli imprenditori innovatori. Un primato che spettò, dopo i vetturini del Grand Tour e Thomas Cook, a quelli del settore dell'ospitalità che si dimostrarono i più attivi nel creare valore aggiunto alle loro strutture ricettive per confrontarsi con una concorrenza numerosa ed agguerrita. L'invenzione delle destinazioni, atto fondativo del fenomeno turistico, in costante quanto indispensabile rinnovamento, si saldò allora con le trasformazioni che interessarono, dall'Ottocento al Novecento, l'ospitalità. Quest'ultima si rivelò essere il veicolo fondamentale per l'irradiamento del mantello di stazioni climatiche che ricoprirono progressivamente l'Europa. -
L' ambulante
L'autrice, che ha avuto occasione di accostare il mondo perduto dei senzatetto, narra, attraverso la figura di Lorenzo, il protagonista del romanzo, le difficoltà, le umiliazioni, il desiderio di non apparire, che sovente caratterizzano i ritmi giornalieri di questi ultimi. La narrazione procede alternando due stili tipografici distinti, corrispondenti ai due diversi momenti della vita del protagonista: da ricco epicureo e da clochard. -
Germanie. Taccuini di viaggio
Anche l'amore per i luoghi, come ogni amore, richiede pazienza e assiduità. Bisogna saperli interrogare e soprattutto ascoltare, perché il linguaggio in cui si esprimono è simile al silenzio. Quello che Platone diceva della dialettica nella Lettera VII - che solo un'assidua e amorosa frequentazione fa sprigionare la scintilla - si può dire, probabilmente anche dei luoghi: solo a chi li ama con assiduità svelano il loro segreto. E tuttavia è vero anche il contrario, e nulla è più eloquente della prima impressione, quella che si offre, immediata, al primo sguardo, e non teme smentite. -
Storia dell'Europa Orientale
Alla fine delle guerre napoleoniche un'amplissima area del continente europeo era divisa tra quattro grandi realtà statuali: l'impero ottomano, l'impero asburgico, l'impero russo ed il regno di Prussia. Due secoli dopo, su quella stessa area, gli stati sono poco meno di una trentina. Se si confronta questa realtà con quella dell'Europa centro-occidentale appare evidente quanto diversa sia stata la storia di queste due parti di Europa per quanto riguarda la formazione ed il consolidamento dell'istituzione statuale. A partire da questa osservazione elementare nasce lo stimolo a presentare, sia pure a grandi linee, il percorso attraverso il quale l'area Europea Orientale nel giro di due secoli è giunta ad una tale frammentazione statuale: dalle grandi migrazioni di popoli e dalla formazione dei primi stati medievali alla penetrazione del cristianesimo, dal consolidamento di strutture imperiali alla sopravvivenza al loro interno di differenze linguistiche, religiose e amministrative funzionali alla successiva nascita di stati-nazione, dall'arretratezza economica allo sviluppo, diffusione e crollo del comunismo. -
Vino e sviluppo locale
Parlare di vino oggi significa far riferimento ad un vero e proprio prodotto culturale più che gastronomico, che trova la sua forza nel surplus culturale e storico, e nell'immaginario che investe il cliente al momento del suo acquisto. Il libro raccoglie alcuni scritti di Francesco Maria Battisti sulla tematica del vino come sviluppo locale, assieme ai contributi di alcuni collaboratori che con lui hanno iniziato a trattare tale tematica partendo da uno studio di caso: il vino Frascati DOC. Nell'affrontare l'analisi delle connessioni tra mercato enologico e sviluppo del territorio, i testi pubblicati si articolano su due nuclei focali. Anzitutto l'economia del vino, che chiama in causa le logiche e le strategie di produzione, come anche le modificazioni del panorama produttivo mondiale e, in secondo luogo, quegli stili di consumo che oltre a caratterizzare il mercato di settore, offrono allo sviluppo del territorio nuove potenzialità strettamente correlate alle attività economiche del turismo enogastronomico. -
Il cacciatore di draghi
Solo nelle leggende compariva questo drago che si trasformava quando si arrabbiava sul serio. Ed era appena successo. Si era trasformato in una belva senza cuore e senza pietà, che ama le tenebre, anzi, le governa. Una creatura talmente crudele che non conosceva la felicità e la pace.