Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1581-1600 di 10000 Articoli:
-
Il compromesso dello sguardo. Cornelis Gijsbrechts e le ossessioni barocche
L'ipotesi che guida il presente lavoro è che il Barocco abbia costruito il proprio spazio vitale intorno a due esigenze: quella del compromesso e quella della riflessione sulla visione, declinate lungo tre assi principali, tre grandi ""ossessioni"""" della società seicentesca: la rappresentazione, il carattere pervasivo della morte, la messa in scena teatrale. Tutte sono collegate al senso della vista, nella misura in cui essa assicura la sintesi dell'esperienza. Una volta identificato il Barocco con un campo di forze contraddittorio, Gijsbrechts è sembrato l'artista che forse più di tutti condensasse nelle sue opere le ossessioni che diedero la forma, e insieme rappresentarono la risposta, agli assilli dell'uomo del Seicento. Così i suoi trompe-l'oeil portano alle estreme conseguenze la fascinazione per gli inganni della visione, nonché il suo ruolo predominante nei processi conoscitivi; le sue nature morte hanno approfondito il senso di costante disfacimento che pervade il Barocco; tutte le sue invenzioni hanno esplorato il carattere teatrale che ha segnato ogni aspetto della vita del XVII secolo."" -
Musica in Umbria
I protagonisti della Musica in Umbria dal tardo Medioevo ai nostri giorni restituiti attraverso l'occhio di un Maestro che, in virtù dei suoi oltre ottant'anni di attività, ha con loro intessuto rapporti significativi e fecondi. Non un volume dal taglio accademico-enciclopedico ma una vasta, personale rassegna di luoghi, personaggi, immagini e aneddoti scolpiti nella memoria dell'autore. Perché, come ama dire il Maestro: ricordare è come rivivere! -
Il leader etico
"C'è bisogno di tanti leader etici, per una leadership che sia democraticamente credibile e eticamente ispirata."""" In questo nostro mondo, complesso e globalizzato, c'è bisogno di una nuova leadership, consapevole della necessità di maggiore cooperazione e corresponsabilità, in ogni ambito sociale e a tutti i livelli. Si devono poter formare tanti leader etici, attendibili moralmente e legittimati socialmente. Un leader etico sorge da attive comunità esemplari, aventi al centro l'interesse per il bene comune e il rispetto per le persone. Bisogna offrire ai giovani tante genuine e arricchenti opportunità di esperienze socio-culturali e politiche, sulle quali poter confrontarsi e riflettere, coniugando prassi e teorie, modelli di vita e principi di valore. La rigenerazione socio-politica della nostra società lo esige e i giovani ne hanno diritto. Questo testo è uno strumento, che vuol costituire una traccia, per farsi consapevoli e formarsi, sperimentando, discutendo, considerando situazioni e ispirandosi a questo nuovo modello etico." -
Post war dream(s). L'informale e l'utopia della comunicazione
Il volume ricostruisce il rapporto dinamico e conflittuale tra lo sviluppo dell'utopia della comunicazione e le coeve esperienze artistiche. Secondo Philippe Breton, la comunicazione si afferma come valore dopo le tragedie della seconda guerra mondiale; un valore post-traumatico dunque. Il modello proposto dal gruppo cibernetico, all'origine dell'utopia comunicativa, è ispirato all'ordine, al controllo dell'entropia, basato su un modello di uomo trasparente e disposto a cedere lo scettro alle macchine ""razionali"""". Gli artisti dell'Informale propongono negli stessi anni un modello conversazionale, aperto e indefinito, edificato sulla comunione empatica e sull'accettazione dell'indeterminatezza. Una volta esaurita la tensione utopistica, gli artisti si adeguano al modello della produzione capitalistica, con l'innesto dei processi comunicativi nella catena di montaggio. Essi portano gli oggetti quotidiani tali e quali al centro delle opere, rinunciando a una più complessa elaborazione. Ciò fa dell'Informale l'ultima avventura artistica che ha tradotto in forme, con un linguaggio proprio, la riflessione sulla realtà."" -
Martedì 17. Non sento nulla
Un amore ritrovato, che si trasforma in un idillio. Un sogno, divenuto realtà, in cui si muovono il vampiro Lazare, Master del clan dei Mutanti e la bella Viola, irresistibile nella sua nuova natura di cacciatrice di sangue. Il loro è un amore eterno che è luce di speranza, nel profondo buio del Mondo delle Tenebre. Tra i luoghi di una Perugia notturna, Lazare e Viola si muovono insieme per affrontare nuove avventure in cui si vedranno entrare in scena personaggi enigmatici sconosciuti e qualche vecchia conoscenza: Susy la simpatica amica di Viola, il pirata Barbanera, la bella strega Fabiola... Nulla sembra poter infrangere il sogno dei due protagonisti, eppure qualche forza oscura è in agguato, pronta a spezzare l'incantesimo. Credere nell'impossibile, rimarrà l'unico modo per non perdere la speranza. -
Il tramonto dell'umano? La sfida delle nuove tecnologie
Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, il primato dell'uomo e della sua autonomia ha subito una profonda erosione. Si è fatta strada l'idea che il confine stesso tra umano e non umano sia ormai superato e che si debba parlare di una dimensione umana come fondamentalmente ibrida. Oltre che la sua preminenza epistemologica, è stata messa in dubbio anche la sua specificità sul piano ontologico. Il postumano si fa interprete di questa nuova temperie culturale, dichiarando come ormai imminente l'avvento di un pensiero e di un approccio alla realtà che intende prescindere dall'uomo. È indubbio però che, siccome questo esito è riposto nelle mani dell'uomo, spetta a lui assumersene la responsabilità e conferirgli un orientamento diverso. -
In Mongolia. Viaggio in un paese nella bufera della modernità
Dopo quattro viaggi in Mongolia, l'autore constata il rapido e drastico cambiamento cui il paese sta andando incontro a seguito della scoperta di vasti giacimenti minerari di materiali strategici e le non meno devastanti conseguenze dei mutamenti climatici per quelle popolazioni di pastori nomadi, un tempo anche guerrieri, che da sempre hanno caratterizzato l'identità del paese. Per l'autore lo stimolo al viaggio, in luoghi selvaggi e incontaminati, è costituito da due motivi: la pesca a mosca a pesci selvatici in mezzo ad aquile e mandrie erratiche di yak e cavalli e la scoperta che nel vicino comune di Magione sul Trasimeno un frate francescano, Giovanni di Pian di Carpine, già nel 1245, molto prima dei fratelli Polo, per commissione del papa Innocenzo IV si recò da Lione a Karakorum compiendo a piedi e a cavallo ventimila chilometri in due anni e mezzo, facendosi latore di doni e lettere sia del papa che del Gran Kan. L'autore insieme ad altri due compagni di viaggio, ne ripercorre in parte le tracce attraversando boscaglie e altipiani, discendendo fiumi remoti pescando trote e temoli artici per alimentarsi, contattando da vicino la vita quotidiana dei nomadi nelle loro tende. -
Nord Kapp. The route
Un uomo, una moto, una strada. Una simbiosi che realizza i sogni del motociclista attraverso ambienti sconosciuti e vasti, per poter raggiungere ogni meta che lo sguardo cattura. Roberto Corbucci è nato a Perugia nel 1958. Fin dall'adolescenza la sua vita è stata caratterizzata da un tumultuoso rincorrersi di passioni e ognuna di queste ha lasciato indelebile il suo passaggio. Ma la moto e la natura si sono radicate nella sua anima e lo accompagnano costantemente nei suoi sogni. I viaggi a Capo Nord e sulla Route 66 sono stati l'occasione in cui è riuscito a sentirsi parte integrante del panorama che stava vivendo. Lì è scattata la molla che lo ha spinto ad annotare le tante emozioni vissute in sella alla moto, con il desiderio di farle rivivere anche agli altri. -
Nel cuore ferito dell'essere
"In ogni sezione di questa intensa silloge poetica si respira a pieni polmoni la gioia del dire, di accarezzare la parola poetica, la forza del ricordo, della speranza e soprattutto dell'amore. Un mosaico, pertanto, di tessere policrome tra di loro intersecanti quasi a dimostrazione di come la poesia, se autentica e non artefatta seguendo ismi o mode, sia in grado di suscitare, sempre, interesse, armonia, motivi di dialogo, angoli di raccolta umanità senza mai dimenticare le guerre che feriscono popoli indifesi e che dopo una breve tregua 'domani/il fischio d'un cannone/romperà l'incanto/e i soldati saranno fratelli/soltanto nella morte'."""" (Fulvio Castellani) """"Un'opera che si eleva dalla nicchia del personale per ascendere a territori ove si distilla spiritualità, in una dimensione di inesausta ricerca del senso della vita, di monito morale e verità. [...] Perché nasciamo piangendo, da soli, in un delirio di spasimi e sangue. Ma quel pianto inconsapevole è inno alla vita, affermazione della voglia di esistere e attraversare l'avventura esistenziale, unica e irripetibile: commedia drammatica, ebbra e festosa."""" (Sandro Allegrini)" -
L' asterisco. Tutti i commenti di un anno di cronaca
L'autrice, parallelamente all'attività giudiziaria di magistrato, si diletta a scrivere per il Corriere dell'Umbria in una rubrica settimanale il cui nome dà il titolo al libro. Tutti gli articoli, dall'impostazione inequivocabilmente personale, presentano caratteristiche formali tipiche di questo spazio editoriale in quanto mostrano regolarità nella pubblicazione e un'impaginazione peculiare. Le opinioni espresse nei commenti delle notizie scelte, rigorosamente contenute nell'estensione per esigenze editoriali, manifestano nella sostanza i tratti caratteristici del corsivo: gli articoli sono ironici, taglienti, a volte soavemente polemici nell'analizzare un fatto di cronaca che l'autrice non riporta, ma commenta. Gli argomenti analizzati sono della più varia natura e la trattazione settimanale dipende dalla casualità nell'avverarsi degli avvenimenti nei giorni precedenti la pubblicazione. E così, gli articoli spaziano dagli episodi di femminicidio, alle innovazioni nel mondo della scuola, allìuso dei social, passando per fenomeni di costume e fatti di cronaca tra i più disparati. -
Perugia ormai troppo lontana
In quattro racconti Perugia dei tardi anni Sessanta e dei primi Settanta del Novecento fa da sfondo alle passioni, alle ansie, agli amori di un giovane e dei suoi amici e compagni. Le case, le piazze, i caffè, i cinema, i ritrovi cittadini sono gli scenari indispensabili per gli incontri e gli scambi di una generazione inquieta e impegnata. In un altro racconto altre città e altre terre, diverse e lontane. Sono storie di iniziazione all'età adulta, sia dal punto di vista culturale che sociale, nonché sentimentale. Il dopo non è descritto, spetta a chi legge immaginare prosiegui ed esiti finali, per continuare a suo modo dei percorsi di vita, anche se sono ormai troppo lontani. -
Il talismano. Farsa cantata in tre atti
Definito l'""Aristofane"""" e lo """"Shakespeare"""" viennese, Johann Nestroy (1801-1862) è forse la voce più rappresentativa del teatro popolare austriaco. Con più di ottanta commedie calcò le scene dei maggiori teatri periferici di Vienna, dove operò nei più vari e molteplici ruoli, da commediografo, attore e, non ultimo, direttore di teatro. Eclissatasi la sua fama dopo la morte, essa tornò a brillare quando Karl Kraus lo riportò in auge all'inizio del Novecento ribadendo il valore del suo lascito e la sua importanza non solo per il teatro, ma più in generale per la cultura dell'epoca. Armato dell'unico strumento della lingua, Nestroy si fece portavoce di una satira che prima e dopo i Moti del 1848 prese di mira società, politica e costumi, mettendo alla berlina ogni aspetto della vita umana. Con Il talismano (1840), brillante farsa sugli effetti del pregiudizio, inaugurò una fortunatissima stagione di commedie, considerate """"classiche"""" e che tuttora, anno dopo anno, dimostrano la loro vitalità sui palcoscenici di lingua tedesca."" -
Scintille di senso. Per una logoterapia del quotidiano
Questo libro parla del senso della vita, inteso dal punto di vista della logoterapia, ovvero della ""terapia del senso"""". La logoterapia è un approccio moderno della psicologia, elaborato dallo psichiatra austriaco Viktor Emil Frankl (1905-1997). La logoterapia e l'analisi esistenziale possono rappresentare un efficace antidoto al superamento del malessere e della perdita di senso che ha colpito e sta cambiando la nostra epoca. Mediante il racconto di storie, esperienze personali e aneddoti professionali, l'autore fa emergere un decalogo di suggerimenti per chi voglia mettersi in gioco e diventare protagonista del proprio destino, rintracciando quelle """"scintille di senso"""" che illuminano l'esistenza quotidiana delle persone: per vivere una logoterapia del quotidiano."" -
In nome del popolo sovrano. Sudditi in democrazia?
«La giustizia sociale è stata-e non potrà non rimanere-la missione civile di ogni movimento di lotta democratica e l'autentica anima ispiratrice di uomini liberi che cooperano per una società di uomini altrettanto liberi e uguali. [...] Ci riferiamo, naturalmente, ad una democrazia ""normata"""" dalla legge, finalmente adulta, riscattata dallo """"stato di minorità"""" che la soffoca e la irretisce in una gogna di forzature e sospensioni più o meno larvate rispetto al corretto esercizio istituzionale. [...] La tristezza nel constatare la crisi della pòlis e la nudità del dêmos possono gettarci nello sconforto, ma potrebbero anche stimolarci verso una più consapevole responsabilità civile e intellettuale»."" -
Dieci storie, tutte di seguito. Con CD-ROM
La narrativa di Paolo Ferrante ha, in questi dieci racconti, uno stile che aggrega; è molto densa e abbraccia cronologicamente i diversi momenti della sua vita. Nei racconti s'intrecciano esperienze diverse dalle quali emerge un'umanità intensa che ci conduce all'essenza delle cose. I testi, nella loro immediatezza, sono accessibili a persone di ogni età; ben si adattano alla narrazione orale e non sarà difficile, a chiunque desideri interpretarle, identificarsi nelle situazioni e trasmetterle a un pubblico disposto a condividerne le emozioni. -
Intervista a Machiavelli. Tra cultura, filosofia e politica
Il libro di Antonio De Simone e di Davide D'Alessandro, uno storico della filosofia e un saggista filosofico-politico, nelle due parti in cui si compone, ""mette in scena""""-per il lettore d'oggi-l'originalità della filosofia e della perturbante ed estrema attualità che rispetto all'antico e al moderno pervadono nella sua complessa articolazione il pensiero politico, antropologico e storico di Machiavelli. Un'analisi originale e una """"impossibile"""" ma necessaria sollecitazione dialogica costringono alla prova, nella """"qualità dei tempi"""" che spiegano le """"cagioni"""" del nostro presente, l'incidenza di un grande classico sui grandi temi che declinano nello """"studiolo"""" di Niccolò il rapporto cruciale nell'ontologia dell'umano tra conflitto, potere, cultura e politica. L'occhio e lo sguardo obliquo di Machiavelli, uomo del Rinascimento italiano ed europeo, orbitano il suo pensiero """"sulfureo"""" ed eccentrico con il quale l'""""acutissimus florentinus"""" ha interpretato il formicolare agonistico e il brulicare combattivo, tumultuario, in cui si manifesta la commedia umana tra desiderio e paura, fortuna e virtù, ricchezza e povertà, corruzione e libertà."" -
Madri che cantano e piangono. Note poetiche
Non si può vivere senza poesia. La poesia è in tutti noi e in ciascuno risuona in modo diverso: a volte non scritto, a volte senza musica, difficile da trasmettere e da leggere, altre volte trattenuto e nascosto. È la sintesi del nostro percorso in attimi cristallizzati che catturiamo, come istantanee, di un viaggio sulla terra. [...] La prima parte della silloge ""Madri che cantano e piangono"""", che dà il titolo al testo, è segnata dal tema del femminile e della maternità; la seconda """"Poesia civile"""" parla di giustizia sociale e amore per il prossimo, trama e ordito di un percorso personale dall'adolescenza alla vecchiaia; la terza parte """"Uomo, dove sei?"""" è un urlo di dolore per la perdita dell'amicizia tra l'uomo e la donna e per la grande nostalgia di armonia tra loro. [...] E non si può nemmeno trattenere la poesia per sé. Una volta scritta e lasciata leggere anche a una sola persona diventa poesia per tutti e di tutti."" -
Sulle orme di padre Kino. Pellegrinaggi a cavallo di qua e di là del muro tra Messico e Arizona
L'immigrazione e il traffico di droga nelle zone di confine tra Messico e Arizona sono questioni assai scottanti per gran parte degli abitanti del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Ma per Richard Collins, autore di questo volume, che vive e gestisce un ranch di più di cinquemila ettari vicino al confine messicano, sono problemi di vita quotidiana. Volendo sentire direttamente il punto di vista di quelli che abitano e lavorano in quelle zone, Collins racconta qui i suoi viaggi nelle terre di confine tra l'Arizona e lo Stato di Sonora. In questa storia vera, l'autore si unisce ad un gruppo per lui congeniale di messicani che a cavallo ripercorrono, in pellegrinaggio, i sentieri di Padre Eusebio Francisco Kino, il missionario gesuita pioniere che esplorò quelle stesse zone tre secoli fa. Questo gruppo di cavalieri è rappresentativo della variegata e crescente classe media messicana, unita nella fede cattolica, nei forti legami familiari e nell'amore per il loro paese. -
Dal «total control» all'indipendenza. L'Austria nel contesto della Guerra fredda (1945-1955)
Con la Dichiarazione di Mosca (30 ottobre 1943) gli alleati sostennero ufficialmente l'idea dell'Austria prima vittima dell'aggressione hitleriana e annunciarono di voler ricostituire, alla fine della guerra, un'Austria libera e indipendente. Fu questo un passaggio fondamentale perché, da una parte riconobbe al paese danubiano un ruolo peculiare durante il conflitto, garantendoli nel dopoguerra un destino profondamente diverso da quello della Germania, dall'altra rese possibile la rinascita dei partiti e la ricostruzione delle strutture democratiche. Basato su di una pluralità di fonti archivistiche, il volume affronta il decennio dell'occupazione interalleata (1945-1955) ricostruendo i diversi momenti e analizzando le problematiche di natura politica e diplomatica che, a livello nazionale e internazionale, portarono a un prolungamento dell'occupazione, impedendo che la ""questione austriaca"""" potesse essere risolta in tempi più rapidi."" -
Sea and earth tales...-...Favole di mare e di terra. Ediz. bilingue
"Questo secondo piccolo libro di favole raccoglie, lungo vari anni, esperienze tra fantasia e realtà, emerse in luoghi che sono a me più cari, i miei piccoli paradisi. Le prime sono state immaginate nell'isola di Lussino, quando ancora era marcata la semplicità e la ruvida dolcezza dei suoi spazi, ormai in declino, sotto la spinta del cosiddetto progresso. Il secondo gruppetto è sorto dal mare della riviera romagnola, nel fulgore delle sue estati, il terzo dall'isola d'Elba, dolce e selvaggia fuori stagione, e che solo per una breve periodo sono riuscita a condividere. L'ultima favola è la eccezione, di sola vera terra, da una visita alla abbazia di Montecorona in uno dei giorni della Festa della Primavera, in cui inattesi e improvvisi sono emersi dal lontano passato tanti ricordi di vita vissuta."""""