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Diario di mia sorella. Rimpianti di un'adolescenza
Si può essere brave ragazze per sempre? Sophia è la classica brava ragazza: figlia e sorella modello, ottimi voti a scuola, passione per la robotica che condivide con gli amici e il sogno di entrare alla scuola d'eccellenza di ingegneria. Ma tutto cambia quando nella sua vita piomba Dafne. Lei è una ragazza con un passato difficile, un padre biologico mai conosciuto, un padre adottivo che muore lasciandola senza punti di riferimento e una madre instabile che tenta il suicidio e viene chiusa in una casa di cura. Così Sophia si ritrova in casa questa cugina acquisita; da subito non si trovano a proprio agio: ognuna sente il suo spazio violato. Ma poco a poco si conoscono meglio e diventano inseparabili. Così Dafne la porta a conoscere il suo mondo, un mondo fatto di quella che lei chiama libertà: droga e sfrenatezze diventano all'ordine del giorno. Sophia, che nei suoi diciannove anni non aveva vissuto altro che la quiete della routine, si ritrova a dover affrontare numerose emozioni che la portano a voler sperimentare cose nuove, cose proibite. Le loro vite cadono in una spirale e risalirne diventerà quasi impossibile. -
Le luci sotto il sole. La storia vera di cose mai accadute
In un luogo imprecisato, nel cuore selvaggio dell'Appennino, una confraternita vive nelle viscere della terra. Nell'enorme e lussuosa dimora scavata nel sottosuolo i frati frali (che vuol dire fragili, deboli) perseguono una sistematica dedizione al peccato. Esercitarsi a peccare: questa la loro ascesi ribaltata, perché proprio dal peccato scaturisca la coscienza che sola può dare la visione di un'unità più alta. Solo nelle profondità del sottosuolo, scavando nei recessi di una notte perenne, si può giungere dall'altra parte, sbucare nel vero Cielo, rivedere la luce. Giglio Turetti, il protagonista, poeta in fuga dal mondo, crederà di intravedere, nel carosello eclettico dei personaggi della confraternita, le pietre miliari del suo cammino alla disperata ricerca della verità, ma l'avventura avrà sviluppi inattesi e sorprendenti. Caratterizzato da una struttura carsica, il racconto alterna alle vicende di un'improbabile vita nel sottosuolo quelle all'aperto, nella natura spaziosa e abbagliante dei monti Sibillini, passando attraverso i gorghi filosofici e poetici in cui d'improvviso la scrittura sprofonda, e donde ogni volta riemerge, mantenendo intatto il filo narrativo. -
Frammenti di tempo perso
Stare al mondo, osservarlo con partecipazione, intervenire con decisione per correggerne le storture (per la natura stessa della sua attività professionale). Leggere e scrivere di questi versi è per me un ritorno a casa. Lontano dalla mia terra (la Puglia) come Vincenzo da diversi anni, senza mai un momento di cedimento rispetto a una nostalgia del richiamo pulsante e sempre viva, vuol dire riaprire un libro mai dimenticato. Uno di quei libri che hai letto d'un fiato ma che non riponi nella tua libreria, continui a tenerlo sul comodino perché sai che lo riaprirai, ne rileggerai qualche pagina.Si scriveva di ""nostalgia"""". I """"frammenti di tempo perso"""" che emergono dai versi di Vincenzo non sono pezzi di tempo inutile, bensì tracce di un tempo vissuto intensamente ma che inesorabilmente si perdono nel flusso dei giorni e degli anni delle nostre vite così ansimanti, a volte boccheggianti e inspiegabilmente tristi. Il tempo che Vincenzo ferma nei versi è tempo pieno, vissuto in un ininterrotto confronto con """"i miei pensieri/le mie angosce [...] la paura di scegliere e la paura di non averlo fatto [...] la paura di perdersi e di non ritrovarsi più"""" (Rose del deserto)."" -
Umbria a tavola. Una tavolozza di colori
Non solo ricette. Quest'opera ha un valore aggiunto inusuale, spaziando dalla cucina ai territori dell'arte. Un libro ""buono e bello"""", secondo il detto greco che associa etica ed estetica. Un volume che consente di delibare saperi e sapori, gratificando il palato, non meno che le legittime esigenze di cultura e di bellezza. Cosa c'è di più bello che incontrare per caso degli amici e invitarli a cena, dicendo che apriremo il frigorifero e prepareremo in pochi minuti qualcosa da mangiare insieme? In Umbria, oggi come ieri, la convivialità è sempre apprezzata. Perciò si cerca di offrire cibi che hanno, sì, solide radici nel passato, ma che spesso hanno subito rivisitazioni e contaminazioni con cibi di altre regioni e di altre culture. Talvolta basta aggiungere o togliere un ingrediente, una spezia, ed ecco una ricetta """"nuova"""". Speriamo quindi che, leggendo il nostro lavoro, trascorriate qualche momento piacevole, rischiando anche di... apprendere qualcosa! (Gli autori)"" -
«Dell'industria delle argentiere». Nuove ricerche sulle miniere nel Mediterraneo
Le tematiche relative alla storia delle miniere e delle zone minerarie costituiscono da anni argomenti nodali degli interessi di ricerca del Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell'Università di Cagliari, del Dottorato di ricerca in Storia, beni culturali e studi internazionali, che a esso fa capo, e dei settori disciplinari che afferiscono al dipartimento e sono state da anni oggetto, oltre che di molte dissertazioni di laurea o di tesi di dottorato, come è tradizione, di molti progetti di ricerca in varie aree scientifiche (archeologia, arte, antropologia, archivistica, storia), che hanno visto il dipartimento collaborare con istituzioni di ricerca (e i suoi ricercatori) o centri, enti e istituzioni del territorio, pubblici e privati, interessando assegnisti, borsisti, dottorandi, studiosi, in una prospettiva di coinvolgimento di più figure e soggetti che operano nel campo della ricerca e della cultura. Alcuni dei contributi inseriti nel volume sono nati in questo contesto o sono frutto di studi ancora in corso, ma che hanno già dato primi importanti risultati. -
La lunga vita di Irene (1899-1993)
Questo romanzo racconta la storia di una donna che ha vissuto due guerre mondiali e tre unioni coniugali. È costellato di ricordi, delle sofferenze legate a questi eventi, è anche il dramma di una gelosia parossistica che causerà gradualmente il disfacimento di un matrimonio e l'iniziale rapporto di odio-amore con la figlia, che si risolverà positivamente solo con la maturità di entrambe. Una narrazione brillante, che guarda alle vicende in chiave psicoanalitica e spazia dalla Germania all'Italia, osservando le differenze tra queste due culture, a cui, nel bene e nel male, Crescenzia appartiene: un profondo messaggio d'amore, una ricerca delle proprie origini, una femminilità ricca di emozioni, portatrice di una bellezza indimenticabile. -
Re inverno
Può il freddo essere caldo? L'inverno arriva severo tutti gli anni, addormenta il mondo, e inizia a regnarlo. Soffia un vento gelido, vengono spogliati gli alberi, animali ed uomini cercano riparo. Sembra morire ogni cosa, anche la speranza. Cade la neve e copre ogni cosa. Ed è li, quando tutto sembra triste e finito, che iniziano a sentirsi nuovi suoni, si vedono nuovi colori, si annusano nuovi profumi. È tutto ovattato, è tutto diverso, è tutto nuovo. Quel manto di neve, coperta del mondo, sembra solo una grande foglio bianco. Un foglio enorme e ancora candido, sul quale sembra bellissimo poter disegnare e scrivere storie e filastrocche. Di quelle che, a volte, scaldano un po' l'animo intorpidito. Quindi... forse sì. Forse anche il freddo può essere caldo. -
Il pensionato (e la ragazza)
Un giornalista in pensione incontra casualmente una giovane impiegata. Tra i due nasce una frequentazione quotidiana che genera nel vecchio una simpatia, forse nostalgia per i tempi lontani della sua gioventù. Questa circostanza lo induce anche a ripercorrere i momenti della sua vita, a rivedere con aspetto critico le sue attuali amicizie, a ripensare le sue convinzioni sul mondo, a maturarne di nuove. Nel frattempo incontra anche una donna della sua età, sola, e così il vecchio si troverà ad avere davanti a sé-per il suo breve futuro-due vie da scegliere. -
La rete dei modernismi europei. Riviste letterarie e canone (1918-1940)
Pochi lavori come questo permettono di toccare con mano quanto la categoria di modernismo sia insieme problematica e necessaria. Attraverso la ricognizione sull'attività delle principali riviste letterarie europee di lingua inglese, francese, italiana, spagnola, portoghese, tedesca e russa fra 1918 e 1940, si giunge a disegnare una rete di scambi, influenze, contatti. Il modernismo è infatti un fenomeno sia di produzione, sia di ricezione: sia scrittura, sia lettura. Aperti tanto alla tradizione quanto ai loro contemporanei di altri paesi, i modernisti hanno uno spirito insieme nazionale e internazionalista. A questo processo di riflessione e di dialogo contribuiscono in modo determinante i periodici: a essi va riconosciuto un ruolo essenziale nel costituirsi dei modernismi, nella loro graduale canonizzazione, nello stesso graduale congedo dalle loro poetiche. Questo volume racconta, dopo una fase iniziale segnata dall'intensità dei rapporti, quella del ripiegamento e della crescente difficoltà di circolazione per le idee e per i libri. -
Vulnerability. Memories, bodies, sites-Vulnerabilità. Memorie, corpi, spazi. Ediz. bilingue
La presa di coscienza della fragilità, quale stato di fatto ontologicamente antropico, costituisce un passo essenziale nel percorso di costruzione di una pratica di resilienza, poiché, solo riconoscendo la comune matrice di vulnerabilità, si possono trovare i mezzi adeguati per affrontarla e sostenerla, facendone un punto di forza e un sostegno collettivo. Il linguaggio, quale elemento riempitivo dello spazio di convivenza sociale, gioca un suo ruolo fondamentale, come mezzo attraverso il quale si entra in comunicazione con gli altri, si condividono le diverse categorie di concetti e quindi anche l'essere, tutti, vulnerabili. I saggi raccolti in questo volume rappresentano un esempio di come qualsiasi metodo di diffusione, del presente come del passato, denunciando, manifestando e affrontando in solidarietà la vulnerabilità comune, possa attivare un processo che conduca, non a una strategia di protezione ""a tutti i costi"""", ma, come nota Judith Butler, a superare la """"propria"""" ?vulnerabilità, esponendola, raccontandola, proiettandola verso gli altri, relazionandola con quella di tutti."" -
Verso il mare del bello. Il viaggio dell'Eros platonico nel Simposio e nel Fedro
Questo saggio filosofico di Sergio Guarente è incentrato sull'analisi puntuale e organica del Simposio e del Fedro, tra i più importanti dialoghi scritti da Platone, in cui si dispiega, nel suo immortale splendore, la dottrina dell'Eros del grande filosofo. In particolare, al Simposio è dedicato il primo capitolo del saggio, mentre il secondo capitolo si focalizza sullo studio del Fedro. L'originalità dell'opera va rintracciata nel proposito di approfondire e mettere a confronto, sulla scorta di un'ampia letteratura critica, i principali nuclei teoretici che sottendono i due dialoghi platonici, nell'intento di evidenziare la rilevante influenza del pensiero di Platone sulla concezione occidentale dell'Eros. Tale concezione ha inaugurato una visione dell'esperienza amorosa basata su una ""ermeneutica del desiderio"""" finalizzata alla canalizzazione e al disciplinamento della passione erotica, in funzione quindi di un'ascesi conoscitiva che permetta l'accesso alla Verità e al Bene."" -
Tecnologia e scienza nel futuro della politica. Il dibattito tra J.B.S. Haldane e B. Russell
Il volume propone alcune chiavi di lettura per interpretare l'insieme dei significati legati alla querelle, di inizi anni '20, tra J.B.S. Haldane e B. Russell. Un dibattito poi sfociato nella pubblicazione, a quattro mani, del libro: Dedalo o la scienza e il futuro. Icaro o il futuro della scienza. Diversi temi, all'interno dei due rispettivi saggi che animano la disputa, verranno affrontati, con forza premonitrice, dai due pensatori britannici. Haldane e Russell, nel contrapporsi di prospettive ottimiste e pessimiste, raccoglieranno la sfida di esplicitare le relazioni che intercorrono tra tecnologia, scienza e politica. Nell'insieme delle due differenti posizioni, non riducibili in un'unica sintesi, emerge un tentativo notevole capace di rilevare l'aspetto ancipite della tecnologia come applicazione dei successi della scienza. Tema di assoluto rilievo, a più riprese, scandagliato, nel corso del Novecento fino ai nostri giorni. Una problematicità destinata, ancora e a lungo, a ravvivare l'interesse filosofico proteso ad identificare limiti e opportunità sottesi all'enorme protesi tecnologica che caratterizza la vita umana. -
Fiabe d'acqua: La sirenetta della Laguna-La cruna del lago
Acque dolci e amare, profonde e di superficie, dove esseri animali e vegetali vivono pagine intense, reiterate eppure nuove, soggetti agli umori del tempo e degli eventi; esseri che, tra fragili equilibri, scandiscono e animano le nostre vite. Sono due le Fiabe d'acqua qui raccolte, limpidi echi di vicende vissute nella realtà, che il tempo ha voluto plasmare e comporre tra cortine discrete. ""La sirenetta della Laguna"""" si svolge nella Laguna di Venezia, dove le acque scorrono in una trama di canali e di barene; dove le barche scivolano solitarie nelle foschie, nell'operosità della pesca, negli enigmi delle tenebre. In questa realistica fantasia la bellissima sirena Ciprea ispira un amore, che scorre tra pescatori, baroni e avventurieri. """"La cruna del lago"""" si varca sulle sponde più selvatiche del lago Trasimeno tra piante acquatiche e terrestri, uccelli e pesci, anfibi e insetti. Protagonista è Cruna, una rana di rara grazia e bellezza, educazione e sapere, che da lustri attende con fede il proprio riscatto."" -
Avventure siciliane
La guerra è finita da una decina di anni e la Marina Militare, svaniti i sogni di gloria, ha consegnato nelle mani dei vincitori le navi da battaglia sopravvissute. Nei porti italiani restano solo alcune navi minori che mostrano orgogliosamente il tricolore in attesa di tempi migliori. Un giovane ufficiale di marina si imbarca su un sommergibile ad Augusta, motivato da grande entusiasmo e voglia di avventura. Non conosce la Sicilia ma ne subisce da subito il fascino, restandone travolto: Catania, Siracusa, Taormina e la stessa Augusta lo vedono protagonista di appassionanti avventure siciliane. -
Bioetica. Un approccio interdisciplinare
Il libro presenta una discussione interdisciplinare (sono presenti testi di sociologi, biologi, giuristi, medici, ingegneri, filosofi) delle questioni legate alla bioetica. Si rivolge non solo ad un pubblico di esperti, ma anche a tutti i cittadini che vogliono farsi un'idea indipendente e critica su temi tanto complessi e delicati. -
Origami. Segrete combinazioni di prosa e versi
Nelle fessure degli occhi socchiusi gli ologrammi assumono la forma delle storie dell'infanzia e i contorni del luogo dove essa si è espressa in tutto il suo potenziale. Perché ti accompagna nel tempo il paese del cuore, il tuo Rio Bo'; si dilata nella fantasia della mente, trapassa il quotidiano, si fa grande o piccolo e risponde alle attese; svanisce se lo trascuri, riappare se lo chiami, ti consola in silenzio come te lo aspetti. Quegli ologrammi prendono corpo in fatti concreti che, seppur di un tempo passato da troppo tempo, sono raccolti nella mano che dischiudendosi li poggia sul cuore per tornare a dar loro vita, confermando che il luogo dell'infanzia è il solo deputato a indicare la strada per diventare adulti. Inondano lo spazio le forti fragranze sorelle delle essenze orientali, i petali, le foglie delle piante spontanee o collocate ad arte nel giardino di casa, dove l'infanzia dei giochi si mescolava all'infanzia delle riflessioni. Prosa e versi guardano con gli stessi occhi come un origami di sentimenti, sensazioni, timori, gioie. Origami, segrete combinazioni di carta piegata. -
Un libro delle immagini
Un volume che è il corpo vissuto di esperienze artistiche tra neoavanguardie e tradizione. Dove l'arte ha la presunzione di porsi quale viatico all'ascolto di un umanissimo e sincero afflato di religiosità: con dovizia di documentazione storica ripetendo, alla fine, le inquietudini proprie dell'inizio del secolo XX, tra Assisi e Firenze, tra Perugia e Roma. -
Giorni di scirocco
«I ricordi tessono un contrappunto in questo tempo sospeso quale è la settima per l'ottava. In musica si dice risolve e se non accade rimane sospeso, come un impellente bisogno tradito che toglie il respiro e crea angoscia. Sono vissuta come una settima non risolta e certi giorni mi pare di rincorrere un loop». «Sono giorni di scirocco. Uscita per andare al negozio di alimentari, ho sentito il calore del vento salirmi per le gambe, lungo la schiena e ghiacciarmi le spalle e la nuca. Non amo il vento caldo e afoso dello scirocco. C'è nello scirocco qualcosa di malato e stanco. [...] Non è bello il sole dei giorni di scirocco, brucia e non ha luce, come l'amore malato». -
Tempo della luce e dell'ombra
"Più volte nella mia scrittura emerge il bisogno di ascoltare e pensare il tempo della vita, della nostra vita interiore e, insieme, il tempo della natura vivente, il ciclo dell'anno che scorre, l'alternarsi delle stagioni che seguono con la loro cifra il mutare della realtà in cui siamo immersi. Tutto questo è segnato dalla meraviglia, una sorta di stupore di fronte alla segreta bellezza della Terra e all'enigma del nostro vivere. Penso che la poesia abbia una radice profonda nella meraviglia di fronte a questo continuo mutare del """"mondo della vita"""", che nasca dallo stupore di fronte al mistero dell'essere e all'enigma della nostra esistenza.""""" -
Clara Mariotti Casagrande. Percorso di un sorriso 1922-2015
Clara Mariotti Casagrande è un personaggio ""storico"""". Tutti coloro che nascono, vivono, operano, agiscono e si muovono, in qualche modo, su questo pianeta sono entità """"storiche"""". La maggioranza è rimasta e rimane nell'oscurità. Sappiamo tutti benissimo che è compito della storia indagare, ricercare, riportare alla memoria uomini e donne vissuti nei più svariati contesti ed epoche. Raramente si tratta di persone che assurgono a livello tale da occupare una qualche riga o meritare una qualche menzione in libri, articoli, saggi. Si tratta, invece, di quell'universo sterminato - compattamente anonimo - che, come le formiche, passa ignoto e ignorato. Tuttavia è proprio questo che ha costruito e costruisce la quotidianità, suono di fondo, trama, spessore di base di tutta la vicenda dell'intera umanità. In questa ampia accezione, anche Clara è un """"personaggio storico"""", una """"formichina"""" che ha fatto la sua parte, con serietà, onestà, dignità... e non è poco! Clara si distingue per il suo sorriso aperto, gioviale, invitante, gradevole, amichevole, solare, gioioso, affettuoso... Ed è sull'onda di questo sorriso che si è voluto tracciare il percorso di vita di Clara.""