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I sistemi di Niklas Luhmann
In questo studio l'autrice delinea un profilo intellettuale di Niklas Luhmann, il sociologo tedesco che in maniera originale, nella storia del pensiero del Novecento, ha accettato la sfida lanciata dal pensiero complesso declinandolo nell'ambito dei sistemi sociali. In tale prospettiva Luhmann ha fornito un fondamentale contributo al cammino teorico che dal paradigma scientifico riduzionista ha portato a quello organicista e sistemico. -
Del bello e del buono. La scuola alla prova della cultura del patrimonio storico artistico
L'Italia dispone di un enorme patrimonio storico e artistico: ma gli Italiani sono in grado di riconoscerlo? E sono in grado di riconoscersi in quel patrimonio? Molti sono gli indizi, e non poche le prove, di una frattura tra ciò che si ha e ciò che si è: in altre parole, la coscienza collettiva circa i Beni culturali è modesta, incomparabile con la grandezza di quei Beni, e forte il dubbio che gli Italiani siano individualmente produttori di cultura ma nell'insieme non un popolo di cultura. Entrano in ballo le contraddizioni circa l'identità nazionale, i dilemmi del processo di unificazione, le disparità territoriali; e, inoltre, la separazione tra l'Italia pubblica e l'Italia privata, le distanze tra quella sottostante e quella superficiale, il distacco tra quella dell'élite e quella della massa. Senza dimenticare queste aspre condizioni ""esterne"""", il testo percorre i sentieri della scuola, una delle istituzioni meno valorizzate del paese. Nella decisa convinzione che se non si agisce sul potenziamento della domanda la sovrabbondanza dell'offerta sarà sempre paradossalmente insufficiente sia per la vita dello spirito che per la vita pratica."" -
Alice nel paese delle domandine. Racconti delle detenute di Sollicciano
Sono detenuta nel carcere di Sollicciano insieme ad altre 130 donne e 5 fra bambini e bambine dai tre mesi ai tre anni. Io parlo con tutte queste donne e la loro voce e i loro gesti insicuri o arroganti, dolci o prepotenti, mi fanno immaginare il percorso che hanno fatto per arrivare qui. Donne dall'andatura sicura o indecisa, ricurve su se stesse per difendersi, oppure spavalde, che camminano guardando in terra o dallo sguardo rivolto lontano. Che parlano sempre, che urlano, altre che sono silenziose. Donne dimenticate, donne attese fuori dal cancello, che amano e non sono amate, che sono amate e che non amano. Donne che litigano, che si rispettano, che si vogliono bene. E io sono qui, seduta nel grande giardino al centro del carcere, c'è l'erba di ogni tipo, a foglie larghe o strette e tante margherite, fiori di campo gialli, celesti e piccoli violacei. Alzo lo sguardo e vedo le vecchie e squallide mura alte che mi circondano, ma non importa, all'interno del carcere c'è la vita, con tutte le sue bellissime forme. E ci sono io, felice di avere due bambini bellissimi, triste e colpevole, orgogliosa di essere la donna che una esperienza tragica mi ha fatto diventare. -
Palazzo Chigi. Anni roventi. Ricordi di vita diplomatica italiana dal 1933 al 1948
Destinato a diventare uno dei più importanti ambasciatori dell'Italia contemporanea, Mario Luciolli, iniziò giovanissimo le prime esperienze diplomatiche alla vigilia di uno dei periodi più difficili della vita italiana e internazionale. Da giovane funzionario nel gabinetto di Galeazzo Ciano, salì poco a poco tutti i gradini della gerarchia. Ebbe incarichi in molti paesi e fu testimone di avvenimenti eccezionali nell'Italia fascista, in Australia, nella Germania hitleriana, in Spagna, e di nuovo in Italia, ma nell'Italia profondamente mutata del 1944. In questo volume memorialistico, egli, dall'osservatorio privilegiato del Ministero degli Esteri, ripercorre gli avvenimenti più significativi del periodo rovente che va dal 1933 al 1948: anni di intensa attività diplomatica, di guerra, di distruzione e di faticosa ricostruzione. Importante come testimonianza di prima mano e come fonte storiografica, il volume di Luciolli, scritto con eleganza e con una prosa accattivante, offre anche una rappresentazione vivace della diplomazia italiana e delle modalità attraverso le quali vengono definite scelte operative destinate a influenzare la storia. -
La macchina del tempo. Studi di informatica umanistica in onore di Tito Orlandi
"La macchina nel tempo"""": possibilità di intravedere prospettive future senza lasciar scivolare via quelle passate; ed evoluzione nel tempo della 'macchina' computer, fino al punto di non ritorno in cui ormai ci troviamo: anche per gli studi detti umanistici. La mechané era del resto per i Greci strumento di risoluzione di inestricabili grovigli, il deus ex machina operava provvidenziali interventi. Oggi, negli studi umanistici, 'macchina' è concetto che si aggiunge, con tutto il carico di teoria che porta con sé, a quelli tradizionali, come formulati dal filologo e teologo inglese Richard Bentley nel 1711: ratio et res ipsa, la ragione e i dati di fatto. Nel tempo essa ha visto perfezionamenti, trasformazioni, ripensamenti; così come del tempo, stavolta del nostro tempo, essa è l'elemento più caratteristico e destabilizzante. L'informatica umanistica, o Digital Humanities, ha le sue radici in Italia. In questo volume vengono raccolti 15 saggi che rappresentano lo stato dell'arte della disciplina e insieme identificano tendenze e problemi centrali per il futuro sviluppo delle ricerche." -
Tradurre la letteratura. Studi in onore di Ruggero Campagnoli
Il volume, dedicato a Ruggero Campagnoli che - per raggiunti limiti di età lascia l'Università degli Studi di Bologna dove, tra l'altro, ha fondato e diretto il Dottorato di Ricerca in Scienza della Traduzione, raccoglie i saggi dei docenti che fanno parte del Collegio di tale Dottorato. Si tratta di studi inerenti la critica e/o la storia della traduzione in Italia, studi che analizzano sia traduzioni di grandi romanzi come ""Le père Goriot"""" di Balzac, sia aspetti metodologici come il concetto di traduzione nell'Italia Arcadica. È presente anche la traduzione poetica e riguarda alcune liriche di La Fontaine, ma anche la poesia russa del secondo Novecento. Né mancano letterature meno note ma di sicura e pregevole originalità, come quella rumena e quella francofona. La scientificità di questi studi è in grado di trasmettere, ai giovani che desiderano specializzarsi nel settore della traduzione letteraria, elementi metodologici e indicazioni storico-culturali che possono rivelarsi di grande interesse per il loro arricchimento."" -
Laici e cattolici in bioetica: storia e teoria di un confronto
Che laici e cattolici, in bioetica, si trovino spesso su posizioni opposte è un fatto noto, ma la ragione per cui ciò accade costituisce un tema notoriamente controverso, su cui soprattutto nel nostro paese è in corso un annoso confronto, che oppone i teorici della diversità paradigmatica fra le due bioetiche a coloro che invece, a vario titolo, la negano o la minimizzano. Considerata l'importanza cruciale del tema, il volume offre un quadro aggiornato del dibattito in corso, presentando un percorso storico e teorico che si configura come un contributo originale a una questione ineludibile della bioetica del nostro tempo e, di riflesso, della società italiana in generale. La questione, infatti, investe non solo la dimensione conoscitiva e la riflessione etico-culturale, ma presenta inevitabili ricadute anche sul piano pratico e politico. -
Multinazionali farmaceutiche e diritti umani. Argomenti di filosofia politica
Questo libro esplora la possibilità di riflettere da un punto di vista filosofico sulle multinazionali farmaceutiche e sul nesso tra esse e i diritti umani. Si tratta di un esperimento filosofico-politico attraverso il quale si vuole dimostrare l'esistenza di una esigenza universale alla salute che permetta di oltrepassare la dicotomia della tradizione liberale tra relativismo e universalismo dei diritti umani. Tale esigenza si manifesta come un prius logico che fa sì di considerarla il diritto umano per eccellenza, piuttosto che il classico diritto sociale. Tuttavia, tale diritto è ostacolato e reso difficile dalle logiche economico-politiche delle Big Pharma che riducono il bene del farmaco a un puro prodotto commerciale. In Occidente, ciò si manifesta nel circolo vizioso che si instaura. Le fonti qui consultate sono caratterizzate dall'apertura verso una varietà di ambiti disciplinari che sono stati ricondotti, tuttavia, ad una unità filosofica. -
La coscienza di Berto
La coscienza di Berto attraversa la produzione letteraria dello scrittore di Mogliano Veneto, alla ricerca della sua coerenza e della sua cifra narrativa. Fin dalle prime prove, emerge come il romanziere, inguaribile bastian contrario, abbia prestato la sua penna ai vinti, della storia così come della politica, della società, della religione, della vita. Centrale risulta certamente l'opera che l'ha consacrato, ""Il male oscuro"""", ma finalmente si rivalutano e si riconsiderano anche le altre, dalla Colonna Feletti alla Gloria, sua ultima fatica. Si scopre come la scrittura abbia rappresentato per Berto, in ogni stagione della sua vita, il farmaco, la cura del suo """"male oscuro"""", quello """"di cui le storie e le leggi e le universe discipline delle gran cattedre - scrive Gadda - persistono a dover ignorare la causa, i modi: e lo si porta dentro di sé per tutto il folgorato scoscendere d'una vita, più greve ogni giorno, immedicato""""."" -
Spazio e popolazione. Temi di geopolitica e geoeconomia della popolazione
All'alba del III Millennio, il futuro geopolitico e geoeconomico del pianeta sembra essere sempre più caratterizzato da una crescente instabilità, da una maggiore frammentazione e conflittualità, nonché dall'emergere di situazioni politico-territoriali differenziate che ridisegnano la mappatura dei poteri e determinano nuovi assetti ed equilibri mondiali. In questa prospettiva, nel presente volume si è cercato di fornire una visione d'insieme dei temi centrali all'analisi interdisciplinare ed olistica relativa alle problematiche ed alle multiformi sfaccettature del complesso rapporto tra popolazione e spazio, non più inteso solo come spazio territoriale e geografico, ma altresì come spazio politico, economico, sociale e culturale, consapevoli che le nuove dinamiche demografiche determineranno un'influenza fondamentale sulla costruzione di un nuovo rapporto tra territorio, ambiente, economia e politica. -
Beppe Fenoglio. La scrittura e il corpo
Uno studio dedicato al Fenoglio meno noto, autore dei romanzi ""La malora"""" e """"La paga del sabato"""", riletti come una sorprendente messa in scena di corpi in movimento alla ricerca di storie da raccontare. Il motivo del """"corpo senziente"""", di matrice fenomenologica, lega le vicende """"civili"""" al filo dei racconti di guerra, come """"L'imboscata"""", storia partigiana che ha come protagonista Milton, un duro modellato sugli eroi del cinema western, nato da una costola del Partigiano Johnny e diretto antenato dell'omonimo personaggio che sarà al centro di Una questione privata: l'ultimo romanzo di Fenoglio, considerato da molti il suo capolavoro, è qui ripercorso come grande costruzione di un polittico della vendetta, sullo sfondo di una percezione lucida dei lati oscuri e insondabili che guidano i percorsi dei destini individuali e gli ingranaggi della storia umana."" -
La «via teutonica». L'alternativa germanica alla via Francigena
A partire dai secoli XII e XIII, è noto che veniva usato un altro itinerario oltre la più conosciuta via Francigena - dai pellegrini che si recavano a Roma, il cui flusso era alimentato soprattutto da ""tedeschi e ungari"""" (così venivano chiamati nel medioevo chi proveniva dai paesi dell'Europa centro-settentrionale e dall'area danubiana). Si trattava di una strada, chiamata """"via di Alemagna"""" o """"via Teutonica"""", che utilizzava principalmente il passo del Brennero e raggiungeva la pianura padana, ove dava luogo a una serie di percorsi terrestri e acquatici, che si indirizzavano verso la via Emilia, grande collettore dei transiti per Roma. Procedendo poi verso sud, la via superava la dorsale appenninica con un ventaglio di valichi. Attraverso la vallata casentinese, la strada arrivava poi ad Arezzo, proseguendo per la val di Chiana sino a Cortona, al lago Trasimeno e a Orvieto, da dove si portava a Montefiascone per raccordarsi alla via Francigena e giungere così a Roma. Anche la via del Brennero ha costituito uno dei momenti fondanti dell'Europa moderna."" -
La sceneggiatura. Un testo dall'esistenza incerta
Il lavoro segue tre percorsi di ricerca che indagano ed evidenziano l'instabilità costitutiva e permanente del testo sceneggiatura. Un'instabilità vitale, dinamica che sostanzia la natura, la pratica, il graduale farsi della scrittura per il cinema. Il primo percorso è di taglio storico e ripercorre la formazione della scrittura destinata al cinema, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, con particolare attenzione al cinema delle origini, al cinema realizzato nell'ambito dello studio system, al cinema in Italia. Il secondo percorso è di natura teorica e indaga l'oggetto da diversi punti di vista, con la possibilità di ascriverlo al campo d'indagine dei Visual Studies, affrontarne la molteplicità dei livelli significanti, aprendosi alla nozione di intertestualità e ipotizzando per la scrittura per immagini un primo originario fondamento nel concetto di immagine-idea. Il terzo percorso è un tentativo di analisi intertestuale di alcuni film che, già sulla carta, si ispirano al romanzo Delitto e castigo di Feodor Dostoevskij: Pickpocket di Bresson, Taxi Driver di Scorsese, Salto nel vuoto di Marco Bellocchio. -
La Crusca risponde. Dalla carta al web (1995-2005). Vol. 2
È corretta la locuzione ""stare all'impiedi""""? Come mai si dice """"in bocca al lupo"""" e si risponde """"crepi""""? È anche con quesiti così che l'Accademia della crusca risponde ogni giorno.rnrn""""La Crusca risponde. Dalla carta al web segue"""", a quasi venti anni di distanza, """"La Crusca risponde"""" (1995) e contiene le risposte a circa duecento nuovi quesiti sul lessico e sulla grammatica dell'italiano. La Consulenza Linguistica della Crusca, nell'arco di un decennio, ha risposto, sia attraverso il semestrale """"La Crusca per voi"""", sia attraverso il sito accademiadellacrusca.it a oltre seimila domande. Il dialogo con scuole e """"amatori della lingua"""", inaugurato da Giovanni Nencioni nel 1990 con la fondazione della rivista, è proseguito sotto la direzione di Francesco Sabatini e si è ampliato, grazie alla rete, in modo straordinario aprendosi a un pubblico vasto ed eterogeneo, anche non italiano. Le risposte, documentatissime, sono opera sia di accademici e linguisti (tra i quali si ricordano Nicoletta Maraschio, Bice Mortara Garavelli, Giovanni Nencioni, Sergio Raffaelli, Francesco Sabatini, Luca Serianni, Salvatore Claudio Sgroi, Serge Vanvolsem), sia del gruppo di giovani ricercatori impegnati quotidianamente in questa delicata e importante attività dell'Accademia della Crusca. A due di loro, Raffaella Setti e Marco Biffi, si deve la cura del presente volume."" -
Umanesimo e Università in Toscana (1300-1600). Atti del Convegno internazionale di studi (Fiesole-Firenze, 25-26 maggio 2011)
Il volume raccoglie gli atti del convegno patrocinato da Accademia ""La Colombaria"""", Georgetown University at Villa Le Balze, ISI Florence, Society for Renaissance Studies e Università di Pisa tenutosi a Fiesole e Firenze il 25 e 26 maggio 2011. Scopo del convegno era promuovere una riflessione sulle varie forme dell'insegnamento universitario nell'ambito geografico e cronologico indicato dal titolo, al fine di evidenziare - tramite originali studi che si sforzassero di rivelare nuove fonti d'archivio o testi poco noti - eventuali continuità o fratture nel complesso periodo di passaggio fra Medioevo ed età moderna detto """"Rinascimento"""". Durante il convegno i contributi sono stati suddivisi per categorie disciplinari nelle seguenti sezioni, conservate anche in sede editoriale: storia, medicina, diritto, letteratura e filosofia. Il panorama interdisciplinare che emerge da questi articoli rivela come anche nella Toscana fra 1300 e 1600 l'università costituisse un osservatorio privilegiato da cui percepire contrasti non solo accademici o, più in genere, culturali ma di chiara matrice politica."" -
Un segreto ricomporsi. Albert Speer, dalla memoria individuale alla storia
Albert Speer: un uomo dal vissuto fortemente compromesso dopo essere stato ai vertici dello stato nazista, che rielaborò il proprio passato a partire dal 1945 per comprendere se stesso e la parabola umana all'interno del nazismo e trovare un posto in un mondo che nazista non era più. Tra invenzioni e imposture, la rielaborazione del passato di Albert Speer, in un processo che durò più di venti anni, produsse alla fine l'immagine di un uomo corrotto ma capace di riscattarsi dal proprio degrado: l'immagine che Speer volle, infine, di sé. Seguendo la lenta elaborazione di tale immagine da parte dell'ex capo nazista, il lettore affronterà problemi e aporie della memoria, ossia di quel procedimento in cui gli esseri umani rielaborano il passato e se stessi nel passato: l'impossibilità di fissare una memoria vera una volta per tutte; la capacità del passato di riapparire in termini sempre nuovi e diversi; l'attitudine della narrazione del passato (in certe condizioni) a diventare racconto sovra-individuale e quindi ricordo condiviso; il generarsi del ricordo nello scambio sociale e personale più che nel chiuso della coscienza; il rapporto difficile e problematico tra memoria e storia. -
Il marmo, la fontana, il precipizio. Poesie tedesche sull'Italia
Come nasce il mito dell'Italia nella lirica tedesca a partire da Goethe, mito riplasmato da diverse generazioni di poeti nonostante i non rari momenti di disincanto? Quali sono i motivi e le immagini che accompagnano per tradizione un'Italia più sognata che vista e che diventa terra del desiderio nostalgico o della Sehnsucht? Quali sono le città, i paesi e i paesaggi italiani che fanno vibrare corde segrete nei più grandi poeti tedeschi a cominciare dall'età classico-romantica fino a tutto il Novecento? Sono le domande a cui cerca di rispondere questa raccolta di poesie tradotte e commentate da diversi studiosi e accompagnate da due saggi introduttivi: testi e interpretazioni disegnano una mappa o un itinerario ideale in cui poeti e poetesse di lingua tedesca sembrano riconoscersi, colloquiando tra loro in secoli diversi. -
L' antigermanesimo italiano. Da Sedan a Versailles
I rapporti tra Italia e Germania si caratterizzano da sempre per una certa dose di ambivalenza: dietro all'aspirazione alla conoscenza e all'intesa si celano sovente il sospetto e l'incomprensione. Gli italiani, per parte loro, hanno sempre avuto un atteggiamento di amore-odio per il mondo tedesco. Dietro agli stereotipi, positivi e negativi, che influenzano l'attuale visione italiana del mondo tedesco si nasconde una storia articolata e complessa. Questo volume analizza il momento cruciale in cui la Germania si afferma come polo di riferimento culturale per l'Italia: nell'ultimo trentennio dell'Ottocento la Germania bismarckiana penetra la politica, l'economia e la cultura del Regno d'Italia. Vista inizialmente come fonte di rinnovamento per il paese, l'influenza tedesca viene progressivamente rigettata da porzioni consistenti dell'intellettualità e del mondo politico nazionale. Lo schieramento di Italia e Germania su fronit opposti nella grande guerra trasformerà l'antigermanesimo nel paradigma dominante della visione italiana dell'Europa. -
Le catene che danno le ali. Percorsi educativi tra didattica, intercultura, letteratura
Chiarire e spiegare attraverso la parafrasi e il commento storico-critico: sono le dimensioni fondamentali di quella disciplina, la didattica, che Comenio definiva ""l'arte di insegnare"""" e che dovrebbe servire alle persone per fruire del sapere umano. Il volume, volutamente scritto in """"forma didattica"""", è una proposta di didattica interculturale della letteratura. Contiene percorsi di carattere educativo, letterario, storico-politico su autori del Novecento: lo studioso statunitense H. Gardner, gli scrittori e poeti italiani A. Moravia, P.P. Pasolini, F. Fortini e A. Zanzotto, lo scrittore nigeriano K. Saro-Wiwa. Un tentativo per leggere questi autori in una zona di frontiera interdisciplinare che provi a far dialogare i saperi impiegati nel libro. """"Nel linguaggio delle diplomazie - ha scritto Franco Fortini - le """"questioni di frontiera"""" non sono che le contestazioni per la linea di confine tra due stati. La modesta metafora allude ad aree infradisciplinari, a punti di contatto o di frizione fra conoscenze, intenzioni, finalità diverse. È l'area dove vorrei fosse impossibile distinguere fra giudizi letterari, considerazioni di costume, critica della cultura, valutazioni politiche""""."" -
Pensare l'Italia
Giovanni Gentile fu l'ultimo grande filosofo a pensare l'Italia e nel pensiero trovò l'anima, il destino e la missione d'Italia. Il suo fu l'ultimo poderoso tentativo di pensare l'Italia attraverso una teologia civile, nel solco di Vico, una riforma religiosa applicata alla politica e una religione civile legata allo spiritualismo politico e al pensiero nazionale. I precursori dell'Unità d'Italia li chiama infatti profeti, a partire da Dante; il Risorgimento lo vede come la Resurrezione dell'Italia, inteso mazzinianamente come missione fondata sulla religione della patria e percorsa dal giobertiano primato morale e civile, ma anche filosofico e culturale, italiano. Nelle pagine scelte da Marcello Veneziani si ricompone la filosofia civile di Gentile, che fu sintesi della tradizione teorica, storica e letteraria nazionale.