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In marcia con i ribelli
Nitido e scritto a macchina, il biglietto in busta sigillata infilato sotto la porta confermava l'appuntamento. Arundhati Roy aspettava questa notizia da mesi, era pronta: doveva farsi trovare al tempio di Ma Danteshwari nell'orario e nel giorno stabiliti, con la macchina fotografica, il tika e una noce di cocco. In questo modo il pericoloso ribelle adivasi che avrebbe incontrato, a sua volta provvisto di cappellino, rivista hindi ""Outlook"""" e banane, avrebbe potuto riconoscerla. Ad accoglierla, però, c'era un ragazzino dall'aria tutt'altro che minacciosa, e per giunta senza giornale né banane, veloce spuntino consumato per ingannare l'attesa. Molto poco professionale per chi costituiva """"la più grande minaccia per la sicurezza interna"""" dell'India, come sostenuto senza mezzi termini dal primo ministro Chidambaram in persona. Comincia così questa coraggiosa e sorprendente ricognizione attraverso un'India sconosciuta, il cui orizzonte fisico ed economico negli ultimi decenni è stato completamente ridisegnato dalle multinazionali. Con la connivenza del governo, le grandi aziende si sono impadronite delle terre, delle foreste, delle vite delle popolazioni locali in maniera del tutto illegittima e anticostituzionale. Ma i poveri di questi villaggi hanno deciso di fare fronte comune e di unirsi alla ribellione maoista per guidare la più grande democrazia del mondo verso un futuro alternativo al capitalismo selvaggio e all'avidità dilagante."" -
Congiura
Siamo a Roma nell’anno 63 avanti Cristo – o 691 dalla fondazione, come dicevano i Romani. Anno di grandi inquietudini. rn""Quante cose sei stato, Catilina, sovversivo e conservatore, popolare e ottimate, innovatore e tradizionalista, seguace di Silla e adoratore dell'aquila di Mario, tante cose insieme, troppe cose, Catilina.""""rnrnCatilina sta preparando la sua congiura. Cicerone, che è console, la sta scoprendo grazie a una spia. Cesare diventa Pontefice Massimo. Crasso, che è già ricco, arricchisce ancora di più. Cesare e Crasso si alleano, unendo abilità politica e sostanze pecuniarie. Contemporaneamente, a Gerusalemme, Pompeo sconfigge i Giudei ed entra, primo Romano a farlo, nel Sancta Sanctorum del Tempio. Accanto a questi personaggi celebri, che si incontrano nelle loro case e tessono le loro trame con dialoghi spregiudicati, diversi dalle tesi sostenute nell’ufficialità, c’è il popolo che si raduna nelle osterie e nelle botteghe di barbiere, commentando i fatti degli uomini illustri con un controcanto demistificante: un coro pettegolo e malevolo, ma spesso veritiero. Le vicende precipitano: Catilina, incalzato dall’oratoria ciceroniana, si allontana da Roma. Giunge in Etruria. Si unisce a un esercito raccogliticcio. Combatte da eroe disperato che deve seguire il proprio destino contro i soldati regolari mandati dal console. Quando muore gli appare il dio Vertumno, il dio del mutamento, che l’ha sempre guidato. Intanto Pompeo sta per rientrare a Roma dall’Oriente. L’anno si chiude in un clima di sospensione e misteriosa aspettativa."" -
Ombre
Questo romanzo di Marco Vichi è anche una nuova, sorprendente avventura. Una storia che racconta come il passato non è qualcosa di immutabile e irrimediabilmente concluso, ma è anzi materia viva. Una dimensione in movimento, che chiede ancora di essere descritta, definita, capace com'è di ribaltarsi sul presente sgretolando convinzioni che si credevano immodificabili. A un tratto, nel modo più inatteso, tutto può cambiare: quando meno ce lo aspettiamo, una svolta improvvisa ci porta dove non avremmo mai immaginato di poterci spingere. È quello che accade a Luigi, un raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in questa tempestosa situazione, carica di mistero. E diventa il primo attore di una trama che lo porterà sulle tracce di una donna mai dimenticata... -
La donna del ritratto
All'uscita da un cinema Tomàs rivede dopo anni Claudia, il suo amore ai tempi del liceo. Lui è solo, sua moglie è in viaggio per lavoro. Anche lei, separata dal marito e con il figlio dai nonni, è sola. L'occasione perfetta per trascorrere una serata piacevole, magari prendersi una rivincita sul passato e lasciarsi andare alla passione. Ma la storia assume ben presto i contorni del giallo... -
Il diritto di non uccidere. Schegge di speranza
"La guerra è il delitto perfetto. Anzi, di più. L'autore del delitto perfetto resta non scoperto e perciò impunito. L'autore della guerra è invece scopertissimo, anche perché si esibisce e si gloria del suo delitto. Resta impunito perché la guerra si fa legge sopra ogni legge, e perché non manca mai chi teorizzando identifica il fatto col valore, l'imposizione violenta con il diritto, e convince le vittime (uccisori e uccisi) alla rassegnazione"""". È uno dei pensieri che formano questo libro di Enrico Peyretti, studioso di Gandhi e della nonviolenza, tra i fondatori del mensile torinese """"Il foglio"""", collaboratore di """"Servitium"""" e di """"Rocca"""". Si tratta appunto di una raccolta di fulminanti, profondi pensieri contro la guerra e la violenza, ma soprattutto che scavano con ostinazione dentro la possibilità, la necessità, l'urgenza di costruire una cultura della nonviolenza, che parta dalla persona e arrivi alla politica." -
Numeri trentini. Tutte le statistiche di una provincia speciale
Lo sapevate che in Trentino, provincia invidiata da molti per la sua ricca autonomia, c'è la più alta percentuale di lettori e la più bassa di frequentatori dei cinema in Italia? Che il 2008, annus horribilis dell'economia mondiale, ha visto in provincia di Trento il minor numero di fallimenti (32) degli ultimi 25 anni? Che le auto hanno un'età media di 6 anni e 6 mesi? Che in un anno si sono spesi per consumi di beni durevoli più di 1.300 euro pro-capite? Lo sapevate che l'età media dei 6.850 cacciatori trentini è di 57 anni? Che in Trentino ci sono 463 piste da sci e la più ripida (66045 di pendenza) è la 3-Tre di Madonna di Campiglio? Il volume, realizzato da tre giornalisti esperti, appassionati di storie e di cifre, è la prima fotografia statistica alfabetica della provincia di Trento, con interessanti confronti (con Alto Adige, Veneto, Lombardia e anche Tirolo e Baviera), articolata in 200 voci con migliaia di cifre su tutte le più importanti realtà e organizzazioni del territorio. 200 ""voci"""" in grado di descrivere con precisione e dettaglio la realtà economica, sociale e culturale del Trentino. Un'opera utile non solo per chi vive in Trentino, studenti e insegnanti in primo luogo, ma anche per chi lo visita, lo ama, o magari lo invidia."" -
A Trento con Chiara Lubich. Le parole dei luoghi
A Trento via Prepositura è vicina alla Basilica di Santa Maria Maggiore, quella del Concilio della controriforma: lì è nata, nel 1920, col nome di Silvia Lubich, quella che sarebbe diventata l'amatissima Chiara, fondatrice del movimento dei Focolari diffuso in tutto il mondo. La giovane Chiara non abitava più lì quando, nel settembre 1943, caddero le bombe alleate che miravano alla ferrovia e massacrarono trecento persone inermi. Ma proprio quelle bombe, quell'assurdo scenario di morte spinsero la giovane maestra trentina a diventare una rivoluzionaria dell'amore. Tre mesi dopo quel bombardamento, il 7 dicembre 1943, Chiara sarebbe salita al seminario dei fratini Cappuccini, alla Cervara, per consacrarsi a Dio. Nel ritorno a casa avrebbe comprato in piazza Fiera tre garofani rossi, rari a trovarsi in un inverno di guerra.Un giornalista di razza, Franco de Battaglia, ricostruisce la mappa geografica e l'itinerario esistenziale e spirituale di una delle figure più importanti del mondo cattolico del Novecento, e del primo nucleo del suo straordinario movimento. -
Romero santo dei poveri. Il martirio di un vescovo convertito dal popolo
Trentacinque anni dopo il 24 marzo 1980, quando un sicario della destra e dei latifondisti uccise con due colpi di fucile il vescovo di San Salvador Oscar Arnulfo Romero mentre celebrava la messa, la Chiesa cattolica ha ufficialmente riconosciuto che il suo martirio fu ""in odio alla fede"""", perché annunciava con coraggio, ogni domenica, il Vangelo dei poveri e degli oppressi, ricordando i nomi delle vittime di sequestri e omicidi, e puntando il dito contro i potenti e i militari. Papa Francesco, oggi, lo propone ad esempio per tutto il mondo. Teologi, filosofi, giornalisti italiani e latinoamericani tracciano un ricordo a più voci di quello che, per il popolo latinoamericano, fin dalla sua morte è stato proclamato """"san Romero d'America"""". Questo volume testimonia la più che trentennale fedeltà che l'Associazione Oscar Romero e la rivista """"Il Margine"""" hanno dedicato alla figura del vescovo di San Salvador."" -
Capri, un mosaico. Memorie isolane di protagonisti e comprimari
Nel suo libro Mazzetti crea un nostalgico quadro raffigurante la Capri d'altri tempi e, senza accorgersene, inventa un nuovo genere artistico-letterario. I sessantacinque personaggi, che hanno incrociato la sua vita caprese, sono tutti scomparsi. Ma i veloci tratti biografici schizzati nel libro sono un piccolo capolavoro. E diventano delle tessere musive. Non è tutto. La medesima composizione, osservata da un altro punto di vista, assume un diverso significato. Quel mosaico di pietruzze colorate rivela anche involontariamente i gusti e le passioni dell'autore. Trasformandosi allora in un autoritratto. Mazzetti, oltre ad essere un bravo giornalista, è pure uno scienziato, eminente nelle discipline geografiche. Forse mi sbaglio, ma credo che non deve essere stato facile, per una persona concreta come lui, navigare in un oceano di sentimenti accompagnati dalla malinconia. […] L'anima analitica dello scienziato riappare invece nel capitolo intitolato Dal mito alla metropoli, dove Capri viene psicanalizzata e messa a nudo con preciso rigore. In poche righe, Mazzetti descrive magistralmente le trasformazioni del territorio, l'evoluzione della popolazione e la crescita dell'economia. -
L'isola, terra degli ulivi e d'infinite storie. Personaggi, racconti e immagini dell'antica tradizione dell'olio a Capri ed Anacapri
Da questo libro emerge un sorprendente e storico rapporto tra l'ulivo e l'isola di Capri. Un rapporto che ci trasporta in epoche antichissime quando l'Isola era una delle mete dei primi viaggi di coloni greci in quello che oggi chiamiamo Golfo di Napoli. Ma l'ulivo era diffuso a Capri anche nel XVI secolo come si evince da alcune testimonianze e già nel XVIII secolo il francese Montesquieu giudica l'olio isolano «il migliore olio d'Italia». Attraverso i secoli scopriamo, così, come l'abolizione di molti uliveti, a favore di altre colture, abbia cambiato profondamente il paesaggio di Capri e Anacapri e di come molte antiche tecniche e saperi siano andati perduti. Nonostante questo il libro di Giuseppe Aprea ci regala, alla fine, l'ulteriore sorpresa di una presenza, di un culto e di pratiche concrete collegate all'ulivo e all'olivo-coltura che ancor oggi sono radicate sull'Isola, recuperate, modificate e adattate alle nuove esigenze commerciali ed imprenditoriali. -
I giardini del fascino. La straordinaria vita di Mona Bismarck tra New York, Parigi e Capri
Chi era Mona von Bismarck? Una donna spesso accusata di cinismo, anche per i suoi quattro matrimoni, che tuttavia, con assoluta determinazione, è riuscita a trasformare se stessa in un’icona, una sorta di “dandy” al femminile, una donna che ha influenzato lo stile di un’epoca ed è riuscita, per più di 40 anni, a mantenere viva l’attenzione sul proprio personaggio, celebrato in ben 50 articoli sulla più prestigiosa rivista di moda e lifestyle del mondo. Oggi il nome di Mona von Bismarck non evoca quasi nulla alle nuove generazioni e di questa Cenerentola, che riuscì a scalare le vette più alte del regno, non si parla quasi. Testimonianze del suo passaggio, tuttavia, sopravvivono nei luoghi da lei tanto amati. A Parigi la fondazione “Mona Bismarck American Center”, che ha sede nella magnifica residenza dell’Avenue de New York ed ha preservato la superba eleganza che la contraddistingueva, ha mantenuto fede ai suoi desideri, realizzando con impegno e, periodicamente, una serie di interessanti progetti culturali. A New York e negli Stati Uniti le sue splendide dimore e giardini. -
Capri, luce e ombra. Guida a misteri e segreti dell'isola. Ediz. illustrata
L'intenzione di questo libro non è certo quella di elencare storie di fantasmi, fenomeni paranormali e occultismi vari collegati a Capri, quanto piuttosto approfondire una serie di argomenti, interrogativi e dilemmi non risolti insieme a potenzialità e precise caratteristiche insulari. Si avanzano possibili soluzioni e interpretazioni, per molte di queste problematiche, mentre per altre si propongono solo ipotesi e anche ulteriori domande. Si sono sovrapposti misteri mitici e storici a quelli più legati all'epoca turistica e alla storia locale in un tentativo di analisi di alcune motivazioni di base che hanno determinato, nel passato, l'affermazione di Capri quale meta di flussi internazionali. -
L'isola di Capri in età aragonese (secolo XV)
Gli scenari politici e militari che segnarono la vita del Regno di Napoli nel secolo XV e, in particolare, gli scontri tra Angioini ed Aragonesi per la conquista del trono, ebbero delle significative conseguenze sul territorio dell’isola di Capri e sui suoi abitanti. Anche qui si scontrarono, con effetti laceranti sul tessuto sociale, due fazioni che parteggiavano apertamente con i pretendenti alla corona. I contrapposti schieramenti politici di alcune eminenti famiglie capresi fecero scoppiare gravissimi disordini che si protrassero per tutto il secolo, determinando spaccature e odi insanabili specialmente tra le due Comunità isolane. Peraltro, bisogna sottolineare che, mentre le relazioni sociali ed umane subivano pericolose derive che, in qualche caso, sfociarono in atti di intolleranza e violenza, le condizioni economiche generali del Paese, specie durante il Regno aragonese, ebbero una fase di crescita con la nascita di nuove attività e un ulteriore sviluppo di quelle già avviate e consolidate nei secoli precedenti. -
Nino. Il sole di Roma, la luna di Capri. Vita reale ed immaginata di Antonino Cesarini
"A chi avrà il coraggio e la pazienza di leggere queste mie pagine raccomando solo di non scandalizzarsi eccessivamente per le vicende narrate. Gran parte di esse sono realmente accadute, altre verosimilmente accadute, e parlarne non fa altro che portare ancora una volta alla ribalta argomenti ancor oggi, incredibilmente, ritenuti scabrosi. La narrazione si dipanerà in una chiave insolita, quasi cinematografica, dove allo sviluppo contemporaneo, siamo nel periodo 1941/1943 – in cui si racconta di un ipotetico ritorno a Capri di Nino Cesarini e di un’altrettanta ipotetica fase finale della sua vita a Roma –, si affiancano visioni a volte deliranti, da parte del protagonista, relative al suo passato, dovute anche ad una dipendenza dalle droghe che accompagnerà lo stesso per quasi tutta la vita. Questi momenti di ricordo – riguardanti episodi realmente accaduti dell’incontro e dell’amore tra Jacques Fersen e Nino Cesarini e della loro successiva permanenza a Capri nella Villa Lysis – sono evidenziati, per meglio renderli distinguibili, da una forma grafica vicina al corsivo, come se fosse la mente del protagonista stesso a tracciarli, volta per volta""""." -
Capritudine. Modi e mode dell'Isola Azzurra
La Capritudine è un ossimoro: una melanconia gioiosa. Questo magico sentimento, che ti lega a Capri per tutta la vita, è il filo invisibile dei dieci capitoli di questo libro che descrivono i modi e le mode di un’isola iridescente. Un viaggio durato dieci anni in cui la Capritudine è diventata un elisir spirituale per contrastare l’omologazione dell’isola. Il libro è impreziosito dai disegni dell’artista romano Fabio Finocchioli apparsi nella rivista “Capri Review”. -
Il colore dei sogni
Un gruppo di amici spensierati hanno eletto la loro ""base"""" in un garage. Là si incontrano sempre, pronti allo stupore, alla gioia e al divertimento. Saranno in grado di affrontare le esperienze dolorose con cui si scontreranno alcuni di loro? Li aiuteranno le armi preziose della pazienza, della speranza e della solidarietà."" -
I giorni infiniti
La commovente testimonianza di una madre che ha seguito con amore e fermezza, contro tutto e tutti, le sofferenze della figlia Manuela, colpita da un problema alla vista per un banale incidente domestico, fino alla completa guarigione. Un libro pieno di speranza che fa riflettere... i giorni sono infiniti e, dietro l'angolo, ci sono sempre quelli migliori! -
Mentre scende lentamente la sera
"I versi di Dino Cau riescono ad essere allo stesso tempo ritmati e narrativi. E, in ogni componimento, questo poeta non si risparmia di tessere la trama della propria visione del mondo, di come, secondo lui, vanno le cose. Storia personale, storia patria e contemporanea sono le tante sfaccettature della sua poesia: una poesia come avvenimento in sé, concluso e completo; una poesia come struttura per raccogliere e riordinare un pensiero, una riflessione; una poesia come pagina sulla quale fissare il ricordo di un avvenimento. Più pagine e... si ha il resoconto di una vita."""" (Giuseppe Martella)" -
Racconti del primo mattino
Questi ""Racconti del primo mattino"""" testimoniano, attraverso ricordi, emozioni, colori e suoni, i sentimenti di un'anima sensibile e profonda. Chesi affronta un viaggio a ritroso, melanconico ma mai doloroso, nei luoghi più nascosti della sua memoria."" -
Ancora un giro
«Questa nuova raccolta di Tommaso Piemontese, ""Ancora un giro"""", prelude a quegli stati di grazia, che pennellate lievi e nel contempo dense rendono così efficacemente vibranti nel solco della vita, intesa come dono. Sono, quelle di Piemontese, immagini poetiche riconducibili alla purezza dell'esistere, cercata da chi ha percorso tante strade con occhio rivolto alla ricerca, sapendo che essa è già di per sé un trovare.» (Federica Lucchini)""