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De meester van de tweetakten. Hoe win je 49 wereldkampioenschappen
Edizione danese -
Università Aperta Terza Pagina ua3p. Trent'anni di letture. Ediz. integrale
Questo volume rappresenta una guida per autore alla (ri)lettura dei contributi che dal 1991 al 2021 sono stati pubblicati nella rivista di Università Aperta di Imola su argomenti non solo di interesse locale, anzi sempre aperti oltre il nostro territorio. Storia sociale e culturale, quindi, si intrecciano a recensioni, immagini e ricordi. -
Il regno di Romolo
Pochi istanti dopo aver salutato Remo per l'ultima volta, Romolo si riscopre immediatamente fragile ed esausto. Vorrebbe riposare, magari dimenticare ma ormai ""il solco deve essere tracciato"""" e indietro non si può tornare. Il primo giorno, nessuno sa quindi cosa succederà, tantomeno il """"primo re"""" il quale, nei trent'anni di regno che seguiranno dovarà confrontarsi non solo con i temibili sabini ma anche e, soprattutto, con sé stesso."" -
Et omnia vanitas. Ediz. illustrata
«Semplicemente quel che è, e tutto comunque è vanità». Sono diciotto i dipinti protagonisti del volume Et omnia vanitas dedicato agli ultimi anni della ricerca artistica del pittore Roberto Rago. Nato a Milano da genitori di origine pescarese e americana, Rago vive a Faenza dal 2000, dove è arrivato per seguire i corsi dell'Isia. La sua ricerca stilistica, sviluppatasi negli ambienti della grafica e del design, è approdata alla pittura da appena pochi anni. Il libro è composto da vanitas cui l'artista ha dato forma a partire dal 2020, raffigurando composizioni assemblate prima fotograficamente e solo successivamente ritratte. L'ossessione per la perfezione delle geometrie convive con l'apparizione di elementi volti a introdurre interrogativi sugli equilibri del sistema, con strumenti dall'apparenza più alchemica, o inquadrature che si spingono sempre un po' oltre rispetto a quanto raffigurato, svelandoci frammenti di pareti, di studi, anche attraverso sfere in vetro che paiono non trattenere il segreto di un altrove. -
La guerra delle reliquie. La rocca cremisi
Chi volesse inserire questo libro in un filone letterario ben preciso si troverebbe forse in difficoltà, perché il romanzo è un mix di suspence, di avventura, di tensione, di immaginario e di indagine sulla condizione umana, condito dal senso del soprannaturale e pervaso dall'eterno fascino della magia e del fantastico. Il giovanissimo autore conduce il protagonista di questa storia alla ricerca delle dieci preziose reliquie e al conseguimento della propria crescita interiore ed emotiva, insieme a un multiforme gruppo di compagni di viaggio e di avventura. E il finale del romanzo non è la fine della storia, ma prelude ad un annunciato seguito. -
Platone e il mare
Come si pone Platone di fronte al mare? Dai dialoghi emerge una visione complessa, che tocca vari campi delle sue riflessioni. Platone ne sente il fascino e ne avverte i pericoli, non solo quelli connessi alla navigazione, ma anche quelli morali, che derivano dalla presenza nei porti di uomini di varie provenienze; e poi quelli legati alla ricchezza dei beni in essi accumulati, con la conseguente corruzione dei costumi. Sembra che ci sia in Platone, da un lato, una nostalgia del passato, di quando la città era piccola, e la vita era semplice, legata fondamentalmente all’agricoltura. Ma, dall’altro lato, e allo stesso tempo, è ben cosciente che il commercio marittimo è ormai strettamente legato alla crescita e all’evoluzione della città. Platone parla di tutto questo, e di altro ancora, nel suo “stile” unico ed inimitabile, mescolando ragionamenti logici con metafore, analogie, alcune immagini bellissime e poetiche. Una delle metafore più belle è quella tra il mare ed il discorso: il mare è come il discorso, o il discorso è come il mare, pieno di pericoli ma assolutamente indispensabile per la vita in comune tra gli uomini. -
Nella stanza della segnatura. Scritti di filosofia e letteratura
Su impulso di alcuni allievi e dell’editore, sono raccolti in questo volume alcuni recenti scritti, già apparsi in riviste scientifiche, in atti congressuali o rassegne d’incontri culturali specialistici e ora riproposti con aggiunte e ampliamenti, nei quali Marcello Zanatta propone l’esegesi di grandi temi della filosofia aristotelica e si cimenta nel confrontare basilari istanze dottrinali del pensiero antico con alcuni ambiti della filosofia e della letteratura contemporanea. Lo scopo è di accertarne, da un lato, la ripresa e l’influsso esercitato su questi settori, dall’altro di verificare la possibilità di reperire in quelle istanze un solido e interessante criterio di valutazione critica e di analisi di tali linee di pensiero. Gli scritti sono divisi in tre sezioni. Quelli proposti nella prima sezione riguardano argomenti di filosofia moderna e contemporanea, nella seconda sezione sono raccolti scritti specificamente concernenti Aristotele, nella terza scritti che vertono su argomenti di filosofia antica ma non tematicamente aristotelica, o comunque non aventi in Aristotele il loro focus. -
Un altro Parmenide
Spiace doverlo dichiarare, ma è molto improprio dire che Parmenide è stato il grande filosofo dell'essere. Questa idea di Parmenide è il frutto di sedimentazioni millenarie e si traduce in un'immagine molto riduttiva del personaggio. Dietro al quale c'è tutto un altro Parmenide, accantonato e ignorato, una mente che scrutava nelle direzioni più diverse e conseguendo risultati di prim'ordine in più campi. Per una volta c'è chi è andato a vedere ... -
Marx e i marxismi. Le molte facce di una storia complicata
Il fine di questo libro è offrire un contributo alla chiarificazione del pensiero di Marx e di alcuni autori facenti riferimento al marxismo. L’approccio utilizzato è quello della ricostruzione del tema considerato, senza trascurare di dare rilevanza a quanto, nell’opera di Marx e degli autori presi in esame, risulta essere ancora utile per il nostro tempo. Il volume contiene i seguenti contributi: Luca Michelini (Marx, Engels e la Rivoluzione in Occidente); Stefano Petrucciani (L’idea rivoluzionaria in Marx); Fortunato M. Cacciatore (Marx: fini della politica); Roberto Finelli (Un Marx in contraddizione con se stesso); Vittorio Morfino (Il materialismo storico tra filosofia e teoria della storia); Alfonso M. Iacono («Le cose appaiono come quel che sono». Rappresentazione e profondità in Marx e nella condizione postmoderna); Fabio Frosini (Antonio Gramsci: la filosofia della praxis, il materialismo storico e il marxismo); Gianmarco Oro (Sraffa sul pianeta Marx. Una ricostruzione macro-monetaria della teoria del valore-lavoro e dei prezzi relativi di produzione); Giovanni Lanzone (Lenin oggi); Maurizio Migliori (Il problematico rapporto di Mao Tse-tung con il marxismo). -
Il concetto di limite nella filosofia antica
L'utopia non può essere realizzata, eppure si configura come una dimensione ineludibile, nello stesso modo in cui, più in generale, il filosofo, pur sapendo che l'assoluto è inattingibile dal punto di vista gnoseologico e impraticabile dal punto di vista etico e politico, non smette di tendere ad esso. Sta qui il significato più profondo del pensiero antico, che non solo non nega quel radicale ""senso del limite"""" che di tale pensiero costituisce una delle cifre più autentiche, ma si fonda e trova giustificazione proprio all'interno di questo orizzonte. L'incolmabile distanza tra Dio e uomo, tra sapienza e filosofia, tra ideale e reale, tra assoluto (in sé) e relativo (per noi), costituisce una delle strutture portanti e una delle chiavi ermeneutiche fondamentali per comprendere la riflessione dei filosofi greci."" -
Nel parco dei cervi. Caccia, allevamento e protezione nell'India antica. Cervi, antilopi e gazzelle
Secondo la letteratura buddhista, dopo aver ottenuto l’Illuminazione il Buddha pronuncia il suo primo e fondamentale sermone nel cosiddetto “Parco dei cervi” di Isipatana, nei pressi della città di Varanasi. Nel corso della sua vita itinerante nella pianura gangetica orientale, sosterà di nuovo in questo e in altri analoghi “parchi”, e vi impartirà i suoi insegnamenti. Ma in che cosa consisteva, esattamente, un “Parco dei cervi”? Attraverso l’analisi di fonti letterarie rilevanti, in pāli e in sanscrito, si cerca qui di comprendere quale fosse in origine la natura e la destinazione dei luoghi così definiti: potevano forse costituire tenute di caccia, o riserve di allevamento, o forse ancora boschi protetti, dove a cervi, antilopi, gazzelle e ad altri animali era garantita ospitalità e tutela. Ma, da qualunque realtà iniziale siano potuti derivare, questi “parchi” emergono infine nella tradizione buddhista come un tassello del messaggio di serenità e di compassione universale proclamato dal Buddha: emblematici luoghi di pace e di rispetto rivolto a tutti gli esseri viventi, fra i quali, in primo luogo, gli amabili “cervi”. -
La medicina in Platone
Tra i pregi della scrittura filosofica di Mario Vegetti conta senza dubbio l’arte di rappresentare il percorso del pensiero – antico e non solo – entro il ritmo di una storia, che, costruita con perizia dal prologo alla chiusa, è “indagine” e “narrazione” a un tempo e apre sentieri che si diramano, s’intrecciano, tornano alla via maestra. Così anche questo libro ci conduce, e come un racconto ci avvince, in un territorio vasto e complesso: la produzione filosofica e letteraria di Platone. E il ruolo che vi svolge la medicina, quindi la ricezione dell’ippocratismo e delle correnti coeve, è l’orizzonte che ci guida lungo il viaggio. -
Platone e la teoria delle idee. Nuove prospettive di ricerca per antiche questioni teoriche
Questo volume si interroga intorno a quella che può essere definita come una delle più grandi “invenzioni” della filosofia occidentale, la teoria delle Idee di Platone, e lo fa in una chiave e con un’intenzione intrinsecamente multifocale. I vari saggi, infatti, offrono al lettore percorsi tematici ad “ampio raggio”, ovvero capaci di attraversare il tema in esame secondo un impianto argomentativo unitario ma non univoco, perché composto da molteplici direzioni di approfondimento: dalle possibili origini filosofiche della dottrina delle Idee ai suoi sviluppi nel vivace dibattito della tarda antichità, passando attraverso quegli snodi teorici dirimenti per il sistema di sapere platonico, come i processi definitori, la funzione dell’“intermedio” e la centralità della scienza dialettica. L’introduzione e la cura sono dfi Federica Piangerelli. I contributi sono di E. Giada Capasso, Francesca Eustacchi, Luca Grecchi, Mino Ianne, André Lanoue, Giulia Lombardi, Claudia Luchetti, Marianna Nardi, Annamaria Pacilio, Federica Piangerelli, Dario Zucchello. -
Anna Magnani. Un'attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood
«Questo libro rappresenta la mia prima pubblicazione di critica cinematografica, un'indimenticabile esperienza di studio, di ricerca, di vita, così come è impossibile dimenticare la Magnani, protagonista dell'irripetibile stagione neorealistica e poi anche di una parabola hollywoodiana, che il presente volume cerca di raccontare con la maggior dovizia possibile di particolari e, sempre, con enorme stima e ammirazione per una diva riluttante, ma artista completa, portatrice di un'irrimediabile alterità nella declinazione al femminile dell'arte dell'attore» (B. Rossi ). «La recitazione di Anna Magnani si esprime al meglio quando può anche essere libera. Una libertà che nasce dal profondo lavoro creativo sul testo e sul personaggio» (E. Cerasuolo). Contributi di: Nuccio Lodato, ""Magnanima Magnani""""; Michele Maranzana, """"Anna: l'eclisse della persona e la verità della maschera""""; Enrico Cerasuolo, """"La passione di Anna Magnani"""". Appendici: Pasolini e """"Mamma Roma"""" - Anna Magnani: un difficile incontro / """"Mia madre Anna Magnani"""": dialogo con Luca Magnani / Pagine iconografiche / Inserto a colori con le locandine dei film interpretati dall'attrice."" -
Metafisica umanistica. La struttura sistematica della verità dell'essere
Dall'introduzione: «Questo testo costituisce la esposizione complessiva del discorso onto-assiologico che ho cercato di elaborare sin dal mio primo libro, «L’anima umana come fondamento della verità», del 2002. Quel volume rappresentava la prima esposizione stilizzata della metafisica umanistica. Ciò che lì era asserito, cerca ora di essere argomentato in maniera più estesa. La tesi di fondo, in ogni caso, è rimasta la stessa. Il problema che reputavo centrale, in effetti, è rimasto lo stesso, ed è il medesimo che la Filosofia considera essenziale da sempre, ossia la conoscenza veritativa del senso e del valore della vita umana nell’intero. L’Uomo è il solo ente in grado di porsi questo problema, nonché il solo ente che, tramite la circolarità di teoria e prassi, risulta essere in buona parte in grado di risolverlo. Per questo motivo esso è il solo possibile fondamento di quella struttura sistematica della Verità dell’Essere, ossia di quel sistema onto-assiologico di significati, che costituisce il contenuto filosofico dell’intero». -
Docu doc. La non fiction delle meraviglie
Un sottotitolo come «La non ficion delle meraviglie» è certo ambizioso. Ma, nel caso del presente volume, forse non mendace. Da Tierra sin pan (1933) di Buñuel, maestro del cinema classico, a «Bruegel Suite» (2023) del videoartista Majewski, il lettore vedrà sfilare davanti a sé un centinaio di cortometraggi e di letture esaustive del genere documentario, con una selezione dei suoi maggiori esponenti di ieri e di oggi. Esempi: Antonioni, De Seta, Fellini, Olmi, Pasolini, Bellocchio per gli italiani; Oliveira, Resnais, Godard, Rohmer, Truffaut, Herzog, Kieslowski, per gli stranieri. L’autore dedica a ciascun corto incluso un accurato microsaggio, una piccola monografia, piccola quanto sono piccoli i loro saggi brevi, nell’analisi dei quali è sempre rintracciabile qualcosa di seminale, la genesi stessa dei lungometraggi. Come spiegare la prevalenza dei registi stranieri rispetto ai registi italiani? Il nostro è sì un Paese ben rappresentato, ma l’orizzonte percorso da chi scrive è ampio, spazia dall’Europa all’Asia alle Americhe. E, in forza di un tale sconfinamento, il lettore incontrerà – ecco l’auspicata meraviglia – paesaggi magari mai conosciuti, territori magari mai esplorati. -
I siti inquinati: la responsabilità per l'abbandono dei rifiuti
Il testo proposto, dopo aver fornito alcuni cenni essenziali riguardanti la riforma recata dal D. Lgs. n.22/97 in materia di tutela ambientale, si sofferma specificamente sulla tematica dell'abbandono dei rifiuti così come disciplinata dall'art. 14 del citato Decreto. L'esame della materia è affrontato dalla fase iniziale di avvio del procedimento sino a quella, eventuale, di esecuzione in danno, passando attraverso i vari aspetti problematici maggiormente dibattuti in giurisprudenza e, in particolar modo, di quello relativo alla responsabilità per l'abbandono dei rifiuti e l'inquinamento ambientale. Sono trattati, inoltre, gli aspetti sanzionatori riguardanti la materia, secondo gli orientamenti più recenti. -
Le società per azioni a partecipazione pubblica. Profili sostanziali e processuali
Il presente volume offre una approfondita indagine sulla disciplina delle imprese a partecipazione pubblica, affrontando in maniera articolata e ben definita le più importanti questioni oggi dibattute, concernenti soprattutto l'esperienza della gestione dei servizi pubblici locali attraverso Spa pubbliche o miste (i.e. a partecipazione maggioritaria o minoritaria pubblica locale). Il libro fornisce al lettore gli strumenti fondamentali per comprendere il ""fenomeno"""" delle società per azioni pubbliche o miste, esaminando l'evoluzione legislativa e regolamentare in materia e prestando particolare attenzione alle posizioni della dottrina e alle decisioni della giurisprudenza."" -
Le nuove competenze del giudice di pace
La presente opera si propone di approfondire la figura del ""giudice di pace"""". La trattazione si addentra nell'analisi delle nuove competenze di questo organo in materia di immigrazione, dell'udienza di convalida dell'espulsione e delle condotte riparatorie dinanzi al suddetto giudice, per concludere, infine, con un excursus delle modifiche da apportare alla normativa vigente. Il testo è inoltre corredato da una raccolta delle sentenze più rilevanti dei giudici di Pace, da approfondimenti dottrinali e dai testi di legge più significativi in materia che contribuiscono a rendere quest'opera un utile e pratico strumento di orientamento per il cittadino sul come, in quali casi e con quali costi ci si può rivolgere al giudice di pace."" -
La torre di Babele. Storie (e paure) di un reporter di guerra
"La Torre di Babele è, insieme, un progetto e un luogo fisico. Il progetto è quello di ospitare tutte le lingue del mondo, tutte le idee, dare voce a chiunque, così da arrivare per paradosso a una parola """"unica"""", insomma a capirsi. Il luogo fisico è la torre vera, così come l'ho conosciuta a Samarra, in Iraq. Lì la chiamano """"malwiya"""", la spirale, splendida metafora architettonica dove è faticosissimo, sul serio, arrampicarsi in vetta superando passaggi tortuosi. L'hanno anche colpita, di recente: e sono stati i miliziani, cioè irakeni, perché l'affronto degli americani in cima alla torre era più forte del rispetto per un proprio patrimonio. Dove porta l'odio. Dunque, la torre di Babele mi sembrava che potesse rappresentare il senso di questo libro, dedicato principalmente alle mie esperienze (forti) in quella terra insanguinata, perché non solo racconto i fatti ma soprattutto mi dedico alle emozioni. Un diario in continuo movimento dove anche le verità, appunto, spesso si sovrappongono, si sostituiscono, si smentiscono, si alterano. Lì e altrove, come troverete nei racconti su altre terre e su altri popoli. Le lingue sono tante, cioè sono in molti a parlare: la mia speranza è che comunque riescano, alla fine, a capirsi."""""