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Educare la persona al movimento: dalle attività motorie alla pedagogia della corporeità e dello sport
L'attenzione che la riflessione pedagogica va volgendo alla dimensione della corporeità della persona ed alla relativa cura delle scienze del movimento, ci induce a pubblicare questo volume nella collana della Pedagogia degli Adulti, per un duplice ordine di considerazioni: perché l'educare coinvolge direttamente gli adulti nella loro funzione di educatori a scuola, in famiglia, nella realtà sociale e culturale cui si appartiene; perché gli studenti dei corsi di laurea in scienze motorie, cui questo testo si rivolge, devono aprirsi alla problematica pedagogica e alla consapevole assunzione delle responsabilità educative anche in un ambito così delicato e importante quale è quello della educazione fisica e dello sport. Nella qualità di una relazione educativa, anche sui temi dell'attività motoria sportiva, i valori si traducono in un insieme comprensibile di regole che guidano l'azione, rendono possibile la valutazione, la giustificazione, la comparazione tra sé e gli altri, così che siano soddisfatti i bisogni di adattamento, di difesa dell'io, di autorealizzazione. E questo aiuta a mantenere e ad accrescere un'idea positiva e soddisfacente di sé. Una comunità di persone non potrebbe esistere senza una comunità di valori, perché sono questi che assicurano l'identità, la coesione e caratterizzano la comunità. -
I racconti di Mirka
Mirka non è mai nata. Un parto di fantasia. Oppure è nata due volte. L'autrice dice di sé in terza persona. È un'altra. La separazione dai genitori è avvenuta in tenera età. Lacerazione brusca, repentina, immotivata. Una gemma, come di primavera, su cui ha soffiato un tornado. Dove l'avrà portata? La guerra, la povertà, l'arretratezza: lo stigma di sempre. Viene ceduta come fosse un oggetto. Così, all'improvviso. Diciamo pure... uncinata e portata via. Se la vita è relazione, cosa potrà scaturire dall'estraneità ambientale, culturale, affettiva? Ecco che la bimba elegge un universo tutto suo, fantastico eppure reale, povero ma solidaristico... Oggi Mirka racconta la sua leggenda con l'occhio della bambina di allora: semplice, interrogativo, spaventato. E con lo sguardo dell'autrice e dell'artista di ora: terso, partecipe, emozionato, intimamente coinvolto, incapace di asperità. A tratti poetico. Carezzevole e forte come il collante con cui ammorbidisce e fissa l'epidermide cartacea delle sue sculture leggere. Ma il grido c'è. Sotterraneo. Intenso. Da rompere i timpani. -
Mons. Antonio De Vitis una vita per gli altri. Scritti, testimonianze, ricordi
Attraverso scritti personali - in parte inediti - ricordi familiari, testimonianze di chi lo ha conosciuto e una corposa rassegna iconografica, viene delineata la figura e l'opera di mons. Antonio De Vitis, indimenticabile vicario generale della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. A dieci anni dalla scomparsa, ecco il ritratto di un uomo buono, generoso, modesto pur nell'importanza degli incarichi a lungo ricoperti. Parroco in Taurisano, Rettore del Seminario vescovile di Ugento, padre spirituale di una confraternita laicale, confessore nel Santuario ""de finibus terrae"""": ha esercitato sempre i propri ministeri con zelo e apprezzamento. Ha collaborato a lungo con don Tonino Bello, che definisce """"perla del mio sacerdozio"""", a cui dedica pagine di rara bellezza."" -
Fra le tue preghiere
"Fra le tue preghiere"""" è un caleidoscopio di emozioni, poesie d'amore senza riparo, friabili, di dolore, di supplica, di passioni, così intense che non si può sopravviver loro... Lo stile è nerudiano, caratterizzato da sobrietà verbale, da profondità ruvida. Poesie speziate, come se appartenessero a terre lontane eppure incredibilmente vicine. Parole che fanno pensare a brandelli di nuvole che il vento fa vagare nel cielo grigio, con sprazzi di colore della vita. Poesie lievi, delicate, dense, sanguigne, con una sorta di malinconica dolcezza che sfiora i piccoli particolari, e indugia un attimo su di essi." -
Access to health care services in Nigeria. Problems and solutions
L'autore, sacerdote cattolico nigeriano, parte dalla storia e situazione attuale del servizio sanitario nazionale, per denunciare i limiti e le maggiori crepe di un servizio che attualmente non risponde al bisogno primario di soddisfare i diritti fondamentali di tutti gli uomini: il diritto alla salute, perché attualmente solo un numero limitato di nigeriani ne può usufruire. -
Adulti e lavoro. Una prospettiva pedagogica
L'autrice, ricercatrice di Pedagogia Generale e Sociale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, analizza gli scenari economici in continuo mutamento, con rinnovata attenzione al tema dell'educazione al lavoro e alla vita professionale dei giovani e degli adulti. Ragioni epistemologiche inducono ad accostare il lavoro ai suoi diversi significati secondo più prospettive (socio-economica, etica, antropologica, psicologica e pedagogica). Tale impostazione scientifica interdisciplinare motiva l'analisi del rapporto tra il lavoro e i diversi ambiti di vita: tra questi la famiglia costituisce un luogo fondamentale per fare crescere nei giovani la speranza e la fiducia di poter contare su un futuro migliore. È la missione e la misura della ricerca, condotta fra il ""già"""" e l'esplorazione del """"non ancora""""."" -
I bravi ragazzi finiscono ultimi
Marco, un ragazzo del Sud, studente fuoricorso di Giurisprudenza senza grosse ambizioni, apatico e con un'esistenza grigia e monotona sulle spalle - scialba come il rapporto con la fidanzata Alessandra, che si trascina stancamente da anni - viene chiamato per puro caso a svolgere il servizio civile sostitutivo in provincia di Bologna. Qui deve convivere forzatamente, nella foresteria comunale, con un milanese leghista, tre fratelli marocchini e Alex, il pazzo che ha accoltellato la madre e dato fuoco alla casa. Tra il lavoro con gli anziani, le tragicomiche vicende sentimentali e il rapporto con Davide, il suo compagno di stanza, che dopo una iniziale diffidenza si trasformerà in amicizia vera e profonda, riceverà una piccola lezione di vita: riuscirà a cavarsela da solo, senza l'aiuto della sua famiglia ingerente e protettiva, finirà gli studi, imparerà il significato di parole come tolleranza, integrazione, rispetto e solidarietà, e scoprirà di essere diventato uomo. -
Una comunità in cammino. La parrocchia Maria SS. Immacolata in Giovinazzo
"La Chiesa non si dovrebbe radicare, non dovrebbe mettere le radici e aggrapparsi alla terra per stabilizzarsi, come l'ostrica allo scoglio. La Chiesa deve essere mobile, e forse la tenda evoca meglio questa itineranza, questa mobilità della Chiesa. Ma visto che dobbiamo farla di pietra, facciamola pure di pietra; però che sia una 'pietra in cammino'"""". Così don Tonino Bello quarant'anni fa, nell'inaugurare il viaggio." -
Refolo di vento
Miscellanea di sensazioni e di esperienze vivificate dal dubbio, dall'illusione, dalla ricerca: sul significato dell'esistenza e sul valore del vivere quotidiano. -
Un tesoro nascosto. Momenti e pensieri di un uomo in cammino
L'autore cerca di individuare il proprio tesoro, nascosto e coltivato in sessant'anni di vita, e di riannodare i fili della sua esistenza, sotto la domanda ""dove vado?"""", che chiude ogni capitolo del volume e accompagna il lettore dalla prima all'ultima pagina, giocando sul gusto e sul desiderio di puntare oltre la risposta."" -
Perle di rugiada
La conoscenza e la collaborazione fra Padre Diego Pedone recentemente scomparso, biblista e Padre provinciale dei Frati minori di Puglia, e l'autrice, sfociano nell'inteso dialogo spirituale, - fatto di riflessioni, brevi meditazioni e citazioni bibliche - che gli interlocutori si scambiano a conclusione di ogni giorno, come fossero luci a rischiarare e verificare l'esistenza nel volgere della notte, e gocce di rugiada per tonificare il cammino del dì seguente. Un modo semplice ed efficace per improntare la vita cristiana alla Parola e confrontarla con le parole che l'attualizzano. -
Vecchie ciabatte... calzari di angeli. La tenerezza di un prete in cammino con gli ultimi
Questo prezioso volume ci ricorda che dobbiamo lasciarci convertire dai poveri. È più che sicuro che ci aiuteranno a cambiare vita, a uscire da noi stessi, a vivere la vita come servizio, se a loro ci accosteremo ""con delicatezza e massimo rispetto, deponendo ogni pregiudizio, ogni diffidenza, ogni stereotipo, ogni corteccia che ci chiude, ogni sovrastruttura"""". Proprio come Mosè, invitato a togliersi i sandali al monte di Dio perché era """"terra santa"""". E l'altro, soprattutto il povero, è più che terra santa, se è vero com'è vero, che è sacramento di Cristo, una sua presenza reale"" -
Mal'aria. Storie di fango e di mattoni
Questa è una storia di mal'aria, cioè d'inquinamento ambientale come quello dell'Ilva a Taranto anche se siamo a Terlizzi. Rinvia ai veleni scaricati in atmosfera da un'azienda di laterizi, e alle omissioni della classe politica locale a cui non dice nulla la salvaguardia del creato. L'anelito è valoriale: la crisi non passi a rullo compressore sull'incolumità dei lavoratori e dei cittadini, ma ne rispetti la salute e non decurti la dignità umana. -
Il potere dei segni. Don Tonino Bello e papa Francesco
La duplice testimonianza di don Tonino Bello e di papa Francesco indica che l'annuncio cristiano è efficace quando è accompagnato dal vissuto. Entrambi testimoni di Cristo, c'è contiguità fra le due figure: nella semplicità delle manifestazioni di fede, nell'esperienza della povertà e del servizio, nel ricorso all'efficacia dei segni, nella lettura della sofferenza, nel modo d'intrepretare il ministero episcopale, nella mariologia... -
La terra dei miei sogni
La raccolta antologica, ricca di inediti, propone gli scritti di don Tonino Bello antecedenti l'episcopato, e ogni altro testo partorito nella terra d'origine, il Salento de finibus terrae: finestra aperta a vasti orizzonti umani, storici, geografici e di senso religioso. Si completa, così, l'Opera omnia del Servo di Dio, finora mancante degli scritti composti fra il 1954 e il 1982. Pagine che illuminano le radici spirituali dell'alessanese avviato alla santità, richiamano i principali contenuti della sua vita di fede, l'indole e lo spessore umano; contengono le persuasioni del seminarista in formazione e le sue prime esortazioni educative; illustrano la proposta valoriale che infiamma la gioventù tricasina; enucleano i temi generatori che sostengono l'impegno del sacerdote ugentino e delineano il profilo culturale e pastorale che caratterizzerà il ""vescovo conciliare""""."" -
Transformative learning e pedagogia degli adulti: due esperienze teatrali in situazione
Il volume presenta una ricerca sull'uso del teatro e delle tecniche teatrali come strumento e opportunità di apprendimento e di sviluppo personale, capaci di aiutare l'adulto a sviluppare e ampliare abilità e conoscenze per riflettere e confrontarsi con le sfide globali e locali quali il cambiamento, la complessità e l'incertezza. Il teatro è concepito come un luogo di potenziale arricchimento esistenziale e come strumento di crescita olistica personale permanente, in cui il corpo, la mente, le emozioni, le sensazioni e gli affetti, la razionalità, il pensiero e l'azione, le convinzioni e i quadri di riferimento valoriali, spirituali e religiosi, vengono tutti chiamati in causa. L'investigazione empirica è stata condotta in due contesti socio-culturali diversi, due corsi di teatro per adulti non aspiranti attori professionisti, uno in Italia e uno in Inghilterra, scelti volontariamente dai partecipanti come attività del tempo libero. Le tecniche e i processi teatrali proposti in entrambi i corsi sono stati investigati attraverso la sperimentazione in prima persona, l'osservazione partecipante, le discussioni informali e le interviste semi-strutturate, con l'intento di cogliere le esperienze vissute e i punti di vista dei partecipanti. Lontani dall'individuare una panacea, il teatro viene proposto come una delle numerose opportunità di promozione dell'apprendimento adulto e di crescita della persona nella sua interezza. -
Non molliamo, ragazzi! Dino Abbascià amico carissimo
Queste pagine non vogliono essere la biografia di Dino Abbascià, anche se nei suoi aspetti essenziali vi è lumeggiata. Piuttosto desiderano offrire una testimonianza semplice ma qualificata sulla sua esistenza, muovendo dal legame di amicizia. Viene così tratteggiata la personalità di un uomo grande e meraviglioso, protagonista in tanti settori: dal mondo dell'emigrazione pugliese alla sua famiglia, all'attività d'impresa, al versante sindacale, all'impegno per promuovere la categoria professionale di appartenenza. Taluni passi possono essere letti come appunti per la storia dell'associazionismo pugliese a Milano, altri attingono all'esuberanza e all'intelligenza di Dino Abbascià. Vi è anche la sua umanità: la generosità, la disponibilità, il tratto di simpatia, la cordialità... che permettono di percepire ancora oggi la sua presenza, accompagnata dall'invito ad assaporare la vita in pienezza e condurla con tenacia. -
Sei tu che mi chiami. Un racconto di vita
Ogni donna ha una sua storia. Quella di Teresa sembra varcare i confini tra il vero e l'assurdo, tra il reale e l'immaginario. Vessazioni da bambina: il ""lupo"""" che irrompe all'improvviso per distruggere i sogni dell'età infantile e lasciare i segni della sua diabolica azione. Una parentesi d'amore, poi un destino crudele: talvolta la vita si tinge di chiaro, ma vira inevitabilmente verso le tinte fosche. C'è sempre un """"lupo"""" che assume le vesti dell'agnello per nascondere le sue bramose voglie. E ci vuole un bel coraggio a stanarlo... Scoraggiarsi? Mai! Darsi per vinti? Neppure. Convinti che, alla fine, fra il dare e l'avere c'è compensazione."" -
Sentieri di montagna
La straordinaria avventura familiare, umana e spirituale di Stefano Rocchi, raccontata dalla nipote Elena. -
Il cittadino democratico secondo Aldo Moro
In occasione del centenario della nascita di Aldo Moro (23 settembre 1916), l'avv. Antonio De Vita ricorda il compianto maestro, l'insigne statista, l'illustre corregionale con una riproposizione di brani originali, tra i quali alcuni ascoltati dalla sua viva voce quando studiava presso l'Università di Bari. Gli scritti riguardano la partecipazione democratica nelle sue varie declinazioni: solidarietà, ordine sociale, bene comune, assistenza, regole di convivenza, economia, lavoro, enti e associazioni, organi dello Stato a ciò preposti, relazioni internazionali, uniti con i temi più etici di verità, civiltà, carità, giustizia, nel contesto meridionalistico della formazione del giurista Moro. Fonti utili per i temi indicati sono le lezioni di Filosofia del diritto tenute alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari negli anni 1942-47, e gli articoli scritti sulla rivista Studium nel decennio 1942-52.