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Stelle cannibali
Un libro di racconti sociali che inducono a riflettere; obbligano a riflettere. Ognuno ha un filo conduttore: la prepotenza. Ecco perché sono legati. Ogni racconto è attinto da fatti realmente accaduti; una sorta di libro neorealista. Per dirla alla Joyce: ""Il racconto ha per natura un ottanta per cento di verità e un venti di fantasia; se la percentuale cambia possiamo parlare di cronaca o fiaba, non più di racconto""""."" -
Senza tono né suono-Sin ton ni son. Ediz. bilingue
"Versi spezzati, alla ricerca continua di un dialogo, che vogliono farsi notare. Anche se è soltanto l’eco, l’illusione di essere ascoltati. La caratteristica peculiare delle poesie di Félix Luis Viera va ricercata in un atteggiamento romantico tra il desiderio di avventura e la necessità di un sostegno spirituale, di un interlocutore esplicito. Le ferite della sua lirica mettono in evidenza quello che un tempo ha rappresentato la forza della nazione, l’armatura della patria, la base delle speranze sociali, dopo una rivoluzione frustrata e un esilio sopportato per decenni. Sono versi spezzati esternamente, contestualizzati agli eventi cubani, ma anche al loro interno perché si sente che trasmettono con intensità verbale le esperienze che sono servite da motivazione. Per questo – e perché l’autore è stato molto duro con se stesso, quando ha deciso nel 2002 di non scrivere più poesie – la sua antologia definitiva (Sin ton ni son) è diventata un corpus lirico importante che va affrontato con adeguata preparazione. La prima domanda che ci facciamo è perché il titolo definitivo di Sin ton ni son. Prima di tutto perché il primo libro di Viera aveva il suggestivo titolo – uno dei migliori nella poesia cubana – di Una melodía sin ton ni son bajo la lluvia; poi perché la ben nota frase popolare indica che Félix Luis Viera non teme assolutamente chi disprezza la creazione artistica, né chi cerca in essa qualche utilità pratica. La locuzione Sin ton ni son serve al poeta per dire ai lettori che lui scrive per il puro e semplice gusto di scrivere, perché da buon amante della poesia colloquiale utilizza senza alcuna leziosità sia un modo di dire che una parola volgare, un grido popolare come le conversazioni a tavola di un gruppo di operai o di dottori, cercando soltanto una totale spontaneità. La selezione delle poesie è stata compiuta in maniera rigorosa dallo stesso autore. Affrontare la lettura di Sin ton ni son – lo ripeto – pretende preparazione. Felix Luis Viera si tiene lontano dal modo ordinario di antologicizzare e non si limita a disporre le poesie in ordine cronologico. Una simile routine è distante mille miglia dalle sovversive intenzioni dell’autore, che comincia con Mi coronel, poesia composta nel 1969, ma non termina con una lirica del 2002 – anno in cui dice di aver smesso di scrivere poesie – quanto con l’emblematica Esquema de los amantes clandestinos, composta nel 1991. (...) Sono molte le poesie nelle quali il paradosso acquista progressivamente rilievo, trasformandosi in un vero e proprio leitmotiv. Il paradosso, figura retorica costruita usando grande ironia, indica rottura degli schemi logici, come ne La más hermosa primavera o nel deliziosamente allegro e armonioso Prefiero los que cantan. La poesia A veces, invece, è un vero e proprio antidoto a base di paradosso contro la trivialità della routine, per contrasto, contro quel che attendiamo che accada sempre nello stesso modo, contro il grigiore della ripetitività e dei luoghi comuni. In Elegía para este hombre perfecto – satira sul cosiddetto uomo... -
Aspettami con uno spritz
Ho incrociato lo sguardo di Tania per la prima volta quando avevo 16 anni, nel corridoio del liceo artistico. È diventata la mia migliore amica grazie ad un piatto di penne con i gamberetti, quando di anni ne avevo 19, durante gli anni dell’Accademia di Belle Arti. Credevo di averla persa per sempre intorno ai 25 anni, quando le nostre strade si sono divise per colpa di un amore finito. Oggi, che di anni ne ho quasi 50, so con assoluta certezza che non perderò mai: lei sarà per sempre la mia migliore amica, anche se in modo diverso da quello che avevo immaginato. La persona a cui avrei affidato la mia stessa vita. -
Pier Paolo Pasolini. Il cinema, l'amore & Roma
“Pensiamo un momento solo alla fondamentale importanza che ha sempre avuto nella cultura occidentale l’amore; come dall’amore siano venute le grandi costruzioni dello spirito, i grandi sistemi conoscitivi; e vedremo che l’omosessualità ha avuto nella vita di Pasolini a Roma lo stesso ruolo che ha avuto l’eterosessualità in quella di tante vite non meno intense e creative della sua. Forse una simile operazione era riuscita in passato soltanto a Rimbaud a Paris”. Alberto Moravia -
Le immaginate
“I sei personaggi” di Pirandello erano “in cerca di autore”. Immaginiamo, al contrario, personaggi femminili della letteratura, del cinema, delle opere musicali, delle arti, ormai autonomi dai loro autori, che scalpitano, vivono di vita propria, reclamando libertà di parola. Un po’ come Pinocchio che, appena presa vita attraverso le mani di Geppetto, scappa per andare incontro al mondo. Con questa antologia abbiamo voluto raccontare, in forma di monologo, donne non reali, ma nate dalla fantasia dei loro autori. Per noi, però, altrettanto vive. Quante eroine ci sembra quasi di conoscere oltre le pagine che le racchiudono. Ormai fanno parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi, sono diventate vecchie conoscenze, talvolta care amiche. E in grado di dirci ancora tante cose. Questa raccolta di racconti vuole, ancora una volta, valorizzare l'opera delle donne nel corso della storia, anche quelle immaginate da altri nella scrittura, nella musica, nelle arti. Ognuna di queste 52 eroine, acquista una vita propria attraverso il monologo che ogni autore ha scritto per lei e che, pur rifacendosi alla storia del personaggio, si colora di un tono del tutto personale e fantasioso. -
Ucraina, appunto una guerra. La vita scorre fuori dai margini
Cracovia, febbraio 2022. Un esodo biblico invade la città. Un triste fiume di gente in fuga dalla guerra, che vaga senza meta, dorme allo stadio o in stazione, tra la ricerca di un alloggio e di un'offerta di lavoro. Un fiume che si agita alla ricerca di documenti, passaporti e soldi, euro, zloty e dollari. Un moto continuo da Est verso Ovest alla ricerca della salvezza, alla mercé di approfittatori e burocrati che nel disfacimento globale riescono a trovare sempre nuove procedure per etichettare, classificare, registrare, tradire e sfruttare per poi dimenticare e abbandonare queste persone al loro destino. Il testo si presenta come il racconto in prima persona di un giovane, che, dopo essere fuggito dall'Ucraina cerca di iniziare una nuova vita, raccogliendo le storie di Mila, Margot e altre per evitare che vadano perdute. Il protagonista troverà un impiego notturno in albergo, dove sarà dimenticato dalla storia. -
Il cielo prima di tutto
Carta d'identità: Poeta. Maneggiare con cura. Si può cadere, per poi volare. -
Io sono vita!
"Non avevo mai pensato che la vita mi dovesse qualcosa. Io che porto questo nome da quando sono nata, ho sempre combattuto perché almeno il diritto di sopravvivenza mi fosse garantito. Io, Vita Fiorenza Clara Giacosa, quel diritto me lo guadagnai col sudore e con il sangue, ricevendo e dispensando violenza e morte. Non ho scelto di nascere in un mondo senza luce e senza speranza, dilaniato dalla fame e dalla povertà, dalla guerra e dalla barbarie. Ho solo fatto ciò che dovevo per salvarmi la pelle. Ho imparato a essere cane di strada o lupo, spesso solitario, ma sempre famelico, poiché mangiare è fondamentale per sopravvivere, e rispondere colpo su colpo a chi vuole sopraffarti è l’unico modo per non soccombere.""""" -
Un arcipelago di voci. Poeti delle isole toscane per l’ecologia integrale
Questa antologia nasce da una proposta del Circolo Laudato Si' Elba, una realtà che si ispira all'ecologia integrale della “Laudato Si'”, l'enciclica sociale di papa Francesco (2015) sulla cura del pianeta e dei suoi abitanti. Hanno risposto trentasette poeti delle isole toscane, con 87 poesie: un atto di amore per questo mare, queste terre e l'intero creato nel tempo dell'emergenza climatica. Il volume si chiude con gli interventi di Nunzio Marotti, Animatore Laudato Si' e referente del Circolo, di Claudio Damiani, poeta e scrittore, e di Giampiero Sammuri, Presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. -
L'inconsistenza dei giorni
Il professor Camillo è perdutamente innamorato della baronessa Elvira degli Archi Cervi ma il suo è un amore impossibile poiché non è un aristocratico, e in realtà questo è il problema minore, la baronessa infatti è deceduta, diciassettenne, ormai da centotrentatré anni. Incantato davanti alla fotografia apposta sulla sua lapide non si avvede dell’orario e resta chiuso nel cimitero dove incontra un fantasma. Suo figlio Jonathan nasconde un angosciante segreto; la relazione con sua moglie Virginia non funziona; Camillo decide di attraversare una finestra spazio temporale per tornare nel passato e sistemare alcune faccende. Esiste un luogo a Trani, sotto il Belvedere, procedendo da via Venezia in direzione del Lungomare Cristoforo Colombo, scendendo verso la città e contando sei panchine, è quella ingrottata nello speco più profondo, dove questa finestra si può attraversare. -
Come un nomade metropolitano
Nell’aceto della penombra tossisco visioni squarciato da lance di luce. Un cane abbaia lontano il rauco abbandono. Appena nato il giorno muore. van Gogh mi guarda da un manifestino sotto vetro: il nodo azzurro della cravatta, lo sguardo di nuvola, il rosso del cuore nei capelli. Quasi prosciugato il Naviglio Grande; il letto piatto, ghiacciato. Algide scintille trae il sole. I gabbiani come cauti pattinatori. Striscia nel cuore il perlaceo serpente dell’alba. -
Il prezzo da pagare. Storie di donne e uomini ribelli, quando lo sport diventa lotta per i diritti umani e civili
Non c’è solo l’orgoglio contro il pregiudizio, perché sarebbe fin troppo semplice se in qualche modo, alla fine, non arrivasse un conto, un prezzo da pagare. Spesso, anzi quasi sempre, molto alto. Perché non ci sono mai autostrade nella corsa verso il progresso, non ci sono quasi mai porte aperte quando c’è da chiedere rispetto, eguaglianza, giustizia e libertà. Anche nei Paesi cosiddetti dei “giusti”, quelli dove si va a votare e si sceglie chi governa, non sempre è tutto scontato, tutto “gratis”. E dunque c’è sempre un obolo, un pedaggio che diventa gabella per chi decide di combattere per diritti fondamentali, quelli umani, quelli della civiltà. In questo libro ci sono 30 storie di ribelli, in gran parte poco conosciute. Non è solo un modo per dire grazie a queste persone, è un recupero di avventure per elevare i ricordi a testimonianza. Vivere “con” i ricordi e non “di” ricordi aiuta a preservare il futuro dagli errori del passato. Appunto, a tramutare gli esempi in memoria. E la memoria conta, dobbiamo farne buon uso. Tutti quanti. -
Alle corti dei re
Alfio e Irma abitano in una tipica corte lucchese e, da quello spazio comune che unisce le case e, come un filo sottile ma indistruttibile, anche le vite, commentano l'evolversi della pandemia, le storie vicine e lontane, le gioie e le catastrofi comuni e meno comuni. Uno sguardo semplice e popolare, che tocca tutte le sfumature della generosità e della malignità, della comicità e della sofferenza, dell'ignoranza e della condivisione. La realtà quotidiana della corte si pone come una sorta di cornice e di collegamento invisibile tra i racconti, due per ogni capitolo, che rappresentano i diversi e talvolta persino opposti punti di vista in gioco. Tutto è umano e, in quanto tale, se non giusto per i dettami della vetusta morale, senz'altro comprensibile per chi guarda con il cuore. I testi in prosa sono intervallati da poesie che sanciscono come una cerimonia solenne la verità di ogni storia, la credibilità e l'autorevolezza che risiede in ogni dolore, in ogni passione, in ogni tormento, in ogni emozione. -
Blade runner
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…” Chi di noi non conosce questa frase pronunciata dal replicante Roy Batt un attimo prima di morire? Sono passati 41 anni e Blade Runner mantiene ancora oggi intatto il suo immutabile fascino. In questo volume, il più completo mai realizzato su questo capolavoro della fantascienza, l’Autore analizza i punti di contatto tra il film e il volume di Philip K. Dick Cacciatori di androidi, al quale è ispirato. Sono riportate le dichiarazioni del regista, dello sceneggiatore e dei componenti del cast e grande spazio è dato alla genesi del film, alle difficoltà nate durante la lavorazione e ai cambiamenti apportati dalla produzione dopo il flop delle due anteprime. Un film che deve il successo alla visionaria regia di Ridley Scott, alle folgorazioni visive le cui radici affondano nel noir e nell’hard boiled school, alla scenografia futuribile di Syd Mead, alle stampe di Hogart e alla magica musica di Vangelis. Pietra miliare del cyberpunk, Blade runner ha ispirato serie tv, videogiochi e decine di pellicole ed è considerato ancora oggi uno dei “cult movie” più osannati della storia del cinema. -
Percorsi di donne per la costruzione della cittadinanza. Memorie ed esperienze di Norma Rosignoli
Il libro focalizza il percorso delle donne nella presa di coscienza di un percorso di cittadinanza. I periodi indagati vanno dalla fine del 1800 fino ai nostri giorni. La narrazione della vita sociale e politica di un mondo diviso in due blocchi, si intreccia alle esperienze della formazione politica di donne che hanno contribuito alla stesura della Carta Costituzionale. All’interno del passaggio dalla politica al volontariato sociale, si snoda la vicenda personale di Norma Rosignoli: donna profondamente democratica, partigiana, visionaria e appassionata Consigliera della Commissione per le Pari Opportunità. -
E l’eco si è smorzato appena. Ascoltare Francesco Guccini
Francesco Guccini è uno degli artisti più influenti del secondo dopoguerra. Fu tra i primi in Italia a esplorare le nuove tendenze del folksong americano, e a trasporle in un orizzonte culturale estremamente personale ma profondamente riconoscibile per la sua generazione. Sulla scia di Bob Dylan, Guccini inizia cantando gli ideali e lo sconforto dei suoi coetanei. Quasi subito però il lato ""sociale"""" delle sue canzoni viene sovrastato da quello intimista, in cui Guccini dà prova di grandi abilità letterarie e di un istinto musicale profondo, in grado di coniugarsi perfettamente con il testo formando un tutt'uno dal raro impatto emotivo. Il saggio di Rocco Rosignoli analizza temi, stilemi, stratagemmi di questo grande cantautore, ponendo al centro del discorso non solo i suoi testi, ma soprattutto l'interazione tra musica e parole, che nel caso di Francesco Guccini amplifica la forza di entrambe raggiungendo risultati straordinari."" -
Il fantasma di Alessandro Appiani. Le voci lontane
Aldo Zelli ha scritto il racconto ""Le voci lontane"""" in Libia, nel 1950. Nel 1986 l'ha ripreso per dargli un finale diverso. Gordiano Lupi nel 2008 rileggere il racconto e usa il personaggio femminile per scrivere un romanzo che racconta anche la figura storico-leggendaria di Alessandro Appiani. Un giallo serrato dai risvolti fantastici ambientato tra Salivoli e Piazza Bovio, persino in via Garibaldi e in via di Malpertuso. Finale a sorpresa, come da tradizione mistery. Il romanzo nel 2023 è diventato un film girato da Stefano Simone, che è uscito prima del libro."" -
Calendario interculturale 2018. Un anno da mordere
Le festività delle diverse religioni e culture delle comunità presenti in Italia, insieme alle ricette del mondo, a cui ogni mese è dedicata una illustrazione. -
Gli inventatutto
Mus e Mis sono amici per la pelle. Tutti e due sono inventori geniali, tutti e due combattono i cattivi (quando ci sono), tutti e due indossano strani cappelli di lana. Ma quando una papera con tante avventure da raccontare si presenta alla loro porta e si infila anche lei un cappello di lana in testa, le cose si complicano: bisognerebbe proprio inventare una macchina anti-gelosia. Età di lettura: da 7 anni. -
La città del muro
Siamo a Berlino, nel 1979. La città è divisa in Est e Ovest da una barriera impossibile da valicare. Da una parte c'è una città normale, dall'altra invece una città in cui è difficile esprimere le proprie idee ed essere veramente liberi. Ispirato a una storia vera, il libro racconta la fuga di due intere famiglie da Berlino Est a Berlino Ovest, che superarono il muro grazie a una mongolfiera costruita da loro stessi e in gran segreto. Età di lettura: da 9 anni.