Sfoglia il Catalogo ibs035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7361-7380 di 10000 Articoli:
-
Sui sentieri delle Alpi Marittime
In nessun altro tratto della catena alpina cime che superano i tremila metri svettano a poco più di quaranta chilometri dal Mediterraneo. Nessun'altra parte delle Alpi conserva un tale scrigno di biodiversità: le Alpi Marittime sono uno dei 34 territori più ricchi di ambienti, manifestazioni geologiche e specie animali e vegetali del mondo. Non a caso, il piemontese Parco Regionale Alpi Marittime e il francese Parc National du Mercantour, insieme, costituiscono la più grande area protetta transfrontaliera d'Europa, caratterizzata, fra l'altro, da un'incredibile quantità di laghi montani (se ne contano oltre 300, di varie dimensioni, origini e forme). In questo libro, Claudio Trova ha raccolto 20 escursioni sulle Alpi del Mare. I percorsi descritti riguardano soprattutto le valli piemontesi (Stura di Demonte, Gesso e Vermenagna), con qualche attenzione anche per il versante francese, in particolare per le valli Roya e Ubayette, consentendo così di esplorare i luoghi di maggiore interesse. Gli itinerari sono adatti a tutti: quando l'escursione è più impegnativa, mete intermedie raggiungibili senza difficoltà offrono valide alternative per chi preferisce camminate più rilassanti. Cartine, schede tecniche, tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio le escursioni e una serie di approfondimenti che consentono di scoprire le cime più belle e la natura di questo straordinario e poco conosciuto tratto della catena alpina. -
Alpi Marittime tra Italia e Francia
Alpi Marittime tra Italia e Francia: una magnifica eccezione. In nessun altro tratto della catena alpina cime che superano i tremila metri svettano a poco più di quaranta chilometri dal Mediterraneo. In nessun'altra parte delle Alpi si conserva un tale scrigno di biodiversità: le Marittime sono uno dei 34 territori più ricchi di ambienti, manifestazioni geologiche e specie animali e vegetali del mondo. Non a caso, il piemontese Parco Regionale Alpi Marittime e il francese Parc National du Mercantour, insieme, costituiscono la più grande area protetta transfrontaliera d'Europa. L'eccezione si riflette anche in una storia straordinaria, che dalla preistoria (i celebri graffiti della valle delle Meraviglie) arriva alla seconda guerra mondiale, quando questo lembo di catena alpina fu protagonista della drammatica guerra del 1940. In mezzo, storie e leggende di sovrani (come Giovanna d'Angiò, la celebre Reíno Jano del folklore provenzale), passaggi di eserciti provenienti da tutto il continente, segni di un'arte e di un'architettura segnate dall'asprezza di queste montagne, eppure capaci di un autentico respiro europeo. E una lingua, il provenzale, e una cultura comuni, che hanno sempre ignorato l'esistenza dei confini, dando vita a un immaginario sovranazionale davvero unico. Undici imperdibili itinerari lungo le strade delle valli piemontesi (Stura, Gesso e Vermenagna) e francesi (Vésubie, Tinée, Ubaye, Ubayette, Roya e Bevera), per scoprire i borghi, le fortificazioni, i santuari, i luoghi storici delle Alpi del Mare. Un viaggio entusiasmante. Un invito a conoscere queste terre leggendarie e bellissime. Sarà una rivelazione. -
Itinerari imperdibili in Provenza e Camargue
Da Petrarca a Van Gogh, dall'Ussaro sul tetto a Una bella annata, nel corso dei secoli Provenza e Camargue hanno ispirato generazioni di artisti, poeti e narratori. E si capisce perché: quest'angolo di Francia, incuneato tra le montagne e il Mediterraneo, vive immerso in un'atmosfera unica, in una luce che non si trova in altri luoghi: una luce dai toni caldi, che esalta i contrasti e satura i colori, il giallo dei girasoli, il viola della lavanda, l'ocra della terra, i riflessi dell'acqua. Borghi arroccati di sassi chiari, con le case che si stringono quasi a volersi difendere dal soffi o del mistral; abbazie nascoste nel fondo di silenziose valli verdi; i segni del passaggio degli antichi Romani, che qui hanno piantato viti e ulivi; e ancora castelli abbarbicati sulle colline, da conquistare senza fretta camminando su antichi acciottolati; città immerse nella storia, come Avignone e Arles; ma anche spazi selvaggi, santuari di una natura incontaminata, come la zona del delta del Rodano o le gole del Verdon, sulle cui pareti nidifica l'avvoltoio. In questa nuova edizione aggiornata, un'inedita selezione di itinerari turistici fra paesaggi di struggente poesia, arte, storia e cultura, da visitare in tutte le stagioni. Per ogni itinerario, una scheda tecnica con tutte le informazioni utili e un ricchissimo apparato iconografi co inedito. Per scoprire, con lentezza, la gioia di vivere di una terra in cui il sole splende 300 giorni l'anno. -
Itinerari imperdibili in Bretagna e Normandia
Scogliere di granito a picco sul mare, fari costruiti su promontori che da secoli sfidano la violenza dell'oceano, spesso raggiungibili percorrendo arditi sentieri dei doganieri che permettono di godere di panorami straordinari, le maree più alte e spettacolari d'Europa; e ancora dolmen e menhir, foreste in cui sono nate le leggende di re Artù, chiese romaniche e gotiche che incarnano l'essenza stessa della civiltà europea, i luoghi del D-day e la dolcezza del bocage normanno, dove nascono eccellenze enogastronomiche celebri in tutto il mondo: tutto questo, e anche molto di più, è possibile incontrare nel viaggio in Bretagna e Normandia che questo libro, in una nuova edizione aggiornata, propone ai lettori. Un'inedita selezione di itinerari fra paesaggi di incredibile bellezza, città d'arte, stratificazioni uniche di storia e natura. Per ogni itinerario, una scheda tecnica con tutte le informazioni utili e un ricchissimo apparato iconografico inedito. Un viaggio da fare almeno una volta nella vita; per poi scoprire, dopo essere stati avvolti dal fascino insieme sottile e potente di queste terre, che non si può non tornare a desiderarle, a visitarle, a viverle. -
In moto sulle mitiche strade delle Alpi orientali
Le Alpi Orientali e Centro-Orientali, dall'Adamello alla Slovenia, sono un fantastico scrigno di strade e passi d'alta quota, ideali per organizzare indimenticabili vacanze in moto. Paesaggi incomparabili, percorsi che sfiorano alcune fra le cime più celebri dell'arco alpino e costeggiano laghi incastonati tra rocce e foreste, tracciati che hanno secoli di storia e anche per questo sono entrati nel mito delle due ruote, tornanti e curve a due passi dai ghiacciai su cui il piacere di guidare è assicurato. Un fantastico «parco giochi» per i biker, concentrato in dieci grandi itinerari che Fabrizio Bruno ha selezionato in anni di frequentazione. Ci sono lo Stelvio e il Tirolo, l'Adamello e le leggendarie strade delle Dolomiti, l'estremo Est tra Carnia e penisola istriana, ma anche imperdibili escursioni oltralpe, sulle strade alpine di Baden-Württemberg e Baviera (Deutsche Alpenstraße, Walchensee, Romantische Straße), Austria (Großglockner Straße & Nockalmstraße) e Slovenia. Per finire, un elenco dei sessanta passi delle Alpi dell'Est da fare almeno una volta nella vita. Descrizione dei percorsi, cartine, tutti i consigli utili per organizzare viaggio e soggiorno lungo alcune delle strade più attraenti dell'arco alpino. -
Itinerari imperdibili in Corsica
Quante sono le anime della Corsica? La Corsica è anzitutto una serie infinita di spiagge meravigliose e di pinete, scogli e macchia mediterranea; il vento e il mare sono compagni inseparabili nel periplo dell'isola. Eppure, fermarsi qui sarebbe un errore. Con una quota media di 600 m sul livello del mare, la Corsica è anche (soprattutto, per qualcuno) un'enorme massa di granito che 30 milioni di anni fa si è staccata dalla penisola iberica per buttarsi nel Mediterraneo. Montagna vera, dove la neve rimane 8 o 9 mesi all'anno, dove si scia, dove il castagno serve a nutrirsi e a scaldarsi. Poi c'è la Corsica degli uomini. Abitata dai Torreani, visitata da Greci e Romani, colonizzata da pisani e genovesi, saccheggiata dai Saraceni, comprata dai francesi, l'isola è rimasta impassibile a guardare uomini e donne nascere e morire: quelli che hanno acceso le speranze d'indipendenza, come u babbu di a patria, Pasquale Paoli, quelli che dall'isola sono partiti per conquistare il mondo, come un certo Napoleone Bonaparte. E quelli che la storia non ricorda, pastori e commercianti, pescatori e contadini, eretici, ladri e boscaioli, quelli che sono emigrati e quelli che sono arrivati. I loro respiri sono incisi nelle pietre e nelle onde, e hanno fatto di quest'isola quello che è. La Corsica è molte cose insieme, e l'unica via per capire quest'isola-mondo è percorrerla senza fretta. Sette itinerari di visita in questo libro: per ciascuno, una scheda tecnica con tutte le informazioni utili per organizzare il viaggio, approfondimenti e un ricchissimo apparato iconografico. -
Fiumi e navigli di Lombardia
Culla di civiltà e crocevia di popoli, la storia della Lombardia scorre parallela ai suoi fiumi, sinuose vie d'acqua sospese tra le Alpi e il Po. Nei secoli hanno fecondato la pianura, alimentato commerci e industrie, trasportato condottieri e predicatori, sovrani e artisti, sono stati contemporaneamente confini e ponti tra genti diverse. Questo libro percorre le rive e le alzaie dei fiumi e dei navigli lombardi ascoltando i racconti dell'acqua. Che parlano di manieri e ville, di cascine e filande, di abbazie e campi di battaglia, di luoghi ritratti da Leonardo e cantati dal Manzoni. Ogni capitolo è dedicato a un diverso corso d'acqua; ciascuno a sua volta è suddiviso in itinerari tematici, naturalistici ma soprattutto storico-culturali e artistici, con tempi indicativi di fruizione, attrazioni e curiosità. Fiumi e navigli di Lombardia. Di ogni fiume seguiamo l'incedere utilizzando il passo slow del pedone o del cicloturista, così da non perdere l'incanto di quelle piccole oasi che le acque hanno sottratto alle ingiurie dei tempi moderni. -
Vita contadina in Piemonte tra Ottocento e Novecento
Com'era il paesaggio delle campagne piemontesi tra Ottocento e inizio Novecento? Quali erano i luoghi della socialità contadina nelle pianure e nelle montagne? Dove e come si svolgevano fiere e mercati agricoli nel Piemonte a cavallo dei due secoli? Qual era il rapporto tra il mondo contadino e la medicina, tra permanere di consuetudini antiche e riti ancestrali che affondavano le loro radici in tempi lontanissimi? E ancora: quali erano i livelli di istruzione e scolarità in quella società che oggi ci appare così lontana? Quali i momenti e i luoghi deputati allo svago e alla fruizione del tempo libero, tra feste, osterie e confraternite religiose? Dov'era più radicato il mestiere di contrabbandiere? Fino a quando la tradizione della «veglia» (la vijà, vëlhâ nell'area occitana, viggia nell'area walser) è stato un elemento centrale per la nascita e il consolidamento dei legami sociali nella comunità contadina? Ricorrendo all'analisi delle opere di statistica ottocentesche, ai lavori etnografi ci novecenteschi e a interviste sul campo raccolte negli anni, gli autori rispondono a queste e a molte altre domande, consentendoci d'intraprendere un viaggio affascinante alla scoperta di una vita contadina ormai in gran parte scomparsa, eppure ancora viva nelle tracce lasciate nella lingua, nei modi di dire, nelle tradizioni civili e religiose. Con un ricco e prezioso apparato iconografico d'epoca. -
Antichi sentieri in Piemonte e Valle d'Aosta
Le Alpi sono il risultato di un lavoro congiunto delle forze della natura e dell'opera dell'uomo, che in secoli o millenni le ha modellate, modificandole per poterci vivere, che su di esse ha scritto una civiltà stratificata nel tempo, tracciando strade e cammini di attraversamento e di superamento. Itinerari di vita. Percorrere i sentieri di questo libro, dunque, è come seguire un filo di Arianna che ci riconduce al nostro passato: camminare su tracce scalinate, bordate di muretti a secco, acciottolate o rese soffici dagli aghi di pino, che nascondono molte storie da raccontare. Vicende liete o tristi, epiche o quotidiane, cruente o serene, ma tutte sepolte dalla polvere che il tempo deposita sulle opere dell'uomo e sulle vicende che le coinvolgono. Ecco quindi un'avvincente selezione di itinerari: quelli percorsi dagli eserciti che hanno valicato le Alpi nel corso dei secoli, quelli degli eretici e quelli della transumanza, dei migranti e del lavoro, delle fortificazioni e dei villaggi d'alta quota, le vie commerciali e quelle di pellegrinaggio verso i luoghi sacri della civiltà alpina. Antichi sentieri in Piemonte e Valle d'Aosta. Percorsi caratterizzati da paesaggi spettacolari e da emergenze storiche, artistiche, architettoniche al termine o lungo l'escursione. Per ciascun itinerario: cartina, scheda tecnica, approfondimenti, descrizione puntuale del tracciato, un ricco apparato iconografi co. Un libro per camminare sui sentieri della storia. -
Luoghi sacri abbandonati in Piemonte
Tutt'altro che famosi - anzi, l'esatto contrario -, i luoghi che questa guida ci invita a scoprire sono di raro e particolare interesse. A volte sono cimiteri o vasti complessi religiosi quasi dimenticati, eppure pieni di storia e arte, come le certose di Montebenedetto e Banda, in val Susa, o il cimitero ebraico a Ivrea. Ancora più nascosta, però, è la maggior parte delle mete qui proposte: chiese sconsacrate e divorate dalla vegetazione spontanea, cimiteri senza più tombe e borghi fantasma ormai diruti, eppure in qualche modo ancora visitabili. Qui il tempo è stato libero non soltanto di aprire crepe nei muri, ma anche di trasformare le storie in leggende. Ed ecco il santuario di Madonna delle Vigne, con il suo Spartito del Diavolo, o, sempre nel Vercellese, il borgo fantasma di Saletta di Costanzana, con il suo tempietto neoclassico e i suoi misteriosi bassorilievi sul frontone della chiesa murata. Meno appariscenti e accessibili delle gite d'arte e naturalistiche più classiche, d'un gusto più «gotico», questi itinerari hanno però il fascino più intimo e intenso delle scoperte fatte per caso, forse le scoperte nel vero senso della parola. Un viaggio in Piemonte alla ricerca della grande bellezza dimenticata. -
Frontiere contese tra Italia e Francia. 1947: le valli perdute del Piemonte
10 febbraio 1947: con il trattato di Parigi parte dell'alta valle Susa e la valle Roya passano alla Francia. Come si è arrivati a quell'atto finale? Quale fu davvero l'atteggiamento delle popolazioni? Per la prima volta due storici ripercorrono le vicende che hanno portato la valle Roya e il colle di Tenda, ma anche parti del territorio della valle Stretta, Clavière e il Moncenisio a diventare francesi. Il Memorandum di Algeri, che dichiarava le mire espansionistiche di De Gaulle sul Piemonte, le trattative prima e dopo il 25 aprile, le infiltrazioni dei servizi segreti, la propaganda sui due fronti, i plebisciti che sanciscono il passaggio alla Francia, il destino dei profughi che scelsero l'Italia. Attraverso una ricerca condotta su documenti d'epoca, cronache dei giornali e interviste ai protagonisti, il libro racconta la storia delle terre di confine valsusine e cuneesi, sullo sfondo del secondo conflitto mondiale. Giorno per giorno, la cronaca di quei mesi che hanno cambiato non solo i confini, ma la sorte di centinaia di famiglie delle valli. Una ricerca inedita, che getta nuova luce sulla storia del dopoguerra. -
Piemontesi alla marcia su Roma
28 ottobre 1922: va in scena la manifestazione eversiva che passerà alla storia come «marcia su Roma». È l'inizio, quanto meno simbolico, del Ventennio fascista, che farà precipitare l'Italia in una delle più feroci ed emblematiche dittature del Novecento. Nel contempo, è il culmine della prima fase del fascismo, quello delle origini, quello movimentista delle squadracce e delle violenze sistematiche sugli oppositori politici. Come viene vissuta quella fase politica (e criminale) in Piemonte? Come si arriva all'organizzazione del movimento fascista in una Torino e in una regione che in quegli anni erano una roccaforte del movimento operaio e dei partiti della sinistra rivoluzionaria? Chi sono i protagonisti del fascismo piemontese? Che cosa accade in Piemonte nei giorni e nei mesi che precedono e seguono la marcia su Roma? Uno studio che fa luce sulle figure piemontesi che contribuirono in modo più significativo alla riuscita della marcia o che, nell'altro campo, vi si opposero; una ricerca a tutto tondo sulla storia piemontese e torinese negli anni compresi tra la fine del primo conflitto mondiale e la trasformazione del fascismo in regime (1918-1926), che spiega come i diversi set tori sociali e le istituzioni regionali vi si adeguarono. -
Il colonialismo italiano. Smart history
1869-1960: tutta l'esperienza coloniale italiana in 25.000 parole e 100 illustrazioni. Fuori dai luoghi comuni, i personaggi, le strategie politiche, i luoghi e gli eventi bellici e diplomatici, le grandezze, le miserie e le tragedie della presenza italiana nelle colonie africane. Un libro agile e originale, per farsi in poche ore un'idea essenziale ma completa di un periodo ancora abbastanza poco esplorato della storia italiana, eppure ricco di suggestioni, curiosità, conseguenze. L'indice: L'Italia entra nella mischia coloniale. L'epoca liberale di Depretis e Crispi. L'età giolittiana e la conquista della Libia. Il dopoguerra e le prime mosse del colonialismo fascista. Il colonialismo fascista. Libia e Somalia. La guerra d'Etiopia e la proclamazione dell'impero. Il consolidamento del sistema coloniale. La fine del colonialismo italiano. -
Il prezzo dell'onore. La sesta indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Asmara, luglio 1937: vogliono incastrare Morosini. Una denuncia anonima, poi una perquisizione: nella sua stanza in affitto vengono trovate diecimila lire, segnate, provenienti da una presunta tangente. Due testimoni confermano, le prove contro Morosini aumentano e il suo superiore nella Polizia dell'Africa Italiana decide di sospenderlo dal servizio. Da un giorno all'altro, il maggiore si trova sotto indagine, senza lavoro, stipendio e casa. Deluso dalla poca fiducia dimostrata dai suoi superiori, può però contare sul sostegno dei vecchi amici, il giornalista Bonvicini, il maresciallo Barbagallo e il fedele sciumbasci Tesfaghì. Con il loro aiuto Morosini inizia a indagare, a cercare chi gli ha teso la trappola, anche se, per la prima volta, lo deve fare in veste non ufficiale: destreggiandosi tra la ricerca delle prove della sua innocenza e il nuovo improvvisato lavoro di responsabile della sicurezza in un locale notturno, molto frequentato dalla buona società asmarina, s'imbatte in loschi traffici di cui è costretto a dipanare le trame. Mentre il cerchio delle indagini si stringe, nuove prove emergono contro di lui, che si sente scivolare tra le mani la possibilità di salvare l'onore e dimostrare la sua innocenza. -
35 castelli imperdibili dell'Umbria e delle Marche
Benedetta dall'abbondanza di acque, da una natura rigogliosa e dallo splendore di panorami mozzafiato, l'Umbria rappresenta un po' la sintesi di tutto ciò che di stupefacente ha saputo creare l'Italia: civiltà millenarie, arte raffinata, profonda spiritualità, commovente bellezza. Allo stesso modo le Marche, «terra di mezzo» tra Appennini e Adriatico, sono state, grazie alla loro posizione strategica, un crocevia di popoli e un avamposto tra Occidente e Oriente. La storia complessa ed esaltante delle due regioni trova riscontro nei borghi e nei castelli con le loro intatte atmosfere medievali e rinascimentali. Sorte ora come centri di potere di illustri dinastie, ora come simbolo del dominio della Chiesa, le fortezze hanno ospitato sovrani e pontefici, nobildonne e mecenati, mistici e condottieri, conoscendo fasti e disgrazie, congiure e assedi, distruzioni e ricostruzioni. 35 castelli imperdibili dell'Umbria e delle Marche. Giunti ai giorni nostri con qualche ferita causata dal tempo e dall'uomo (ma anche dai frequenti terremoti), i castelli di Marche e Umbria rivivono in queste pagine con i loro protagonisti. -
Torino in festa
Contrariamente allo stereotipo ricorrente di una Torino fredda e noiosa, il capoluogo piemontese è sempre stato una città accogliente: per un lungo periodo è stata una capitale - di un ducato, del regno di Sardegna e del regno d'Italia - e per questi motivi i momenti di svago collettivo, legati a ricorrenze dinastiche o a esigenze di Stato, destinati a coinvolgere l'intera comunità cittadina, non sono mai mancati. Alcuni, poi, sono giunti sino a noi attraverso il mutare dei tempi. Le feste religiose, tra cui spiccano le antiche tradizioni dell'Ostensione della Sindone e del Corpus Domini; i carnevali torinesi e il loro volto mutevole nel corso dei secoli; gli ormai desueti «caroselli», tra Ottocento e Novecento capaci di evocare un Medio Evo fiabesco e cortese; le feste napoleoniche, le grandi esposizioni, ma anche le macabre ricorrenze, ormai per fortuna lontani ricordi, delle esecuzioni capitali; le «regine» di Porta Palazzo e le celebrazioni dinastiche dei Savoia: un modo nuovo di ripercorrere la vita dei torinesi nel corso dei secoli. Un libro che racconta le grandi feste di Torino nel corso dei secoli. Una storia inconsueta, che ha nel popolo torinese il suo destinatario e, al tempo stesso, il suo protagonista. Uno strumento originale per comprendere il vero carattere della città e dei suoi abitanti. -
La ragazza del Bristol
Chi è Clarice Cavalcante? Che cosa si cela dietro il suo frammentario passato, di cui si conoscono solo rari lacerti - un lavoro al Bristol, night milanese démodé, celebre per essere stato frequentato dai più sofisticati musicisti jazz, un matrimonio giovanile che la mette a contatto con Marcel Duchamp e l'arte surrealista? E, soprattutto, che cosa accade nell'ormai leggendario Postale dei Fiordi, l'esclusivissimo club di vacanze itinerante per ricchi eccentrici, in cui si entra solo su insindacabile giudizio di Clarice? Da anni stampa e opinione pubblica cercano di penetrarne il mistero, e quando il Postale fa tappa in un castello sulla collina torinese, l'aspirante giornalista Elena Tarso viene infiltrata per ricavarne un reportage che farà epoca. Ma uno degli ospiti del Postale viene ritrovato morto nella piscina del castello, gli eventi precipitano e la vicenda prende una strana piega... Ancora una volta, Massimo Tallone spariglia le carte del noir; e se all'inizio sembrerà di vivere in un ambiente narrativo alla Agatha Christie, ben presto il lettore capirà che nessun teorema trova soluzione ricomponendo l'ordine del mondo, nessun esito consolatorio mette fine al caos. Solo uno spaesamento surreale e crudele e, forse, l'esistenza di un mondo parallelo in cui le regole del quotidiano non valgono. Geniale. -
Anatomia di una rapina
Ogni rapinatore che si rispetti ambisce alla perfezione, al colpo perfetto. Un'impresa quasi impossibile. Ma questa volta Mirko e alcuni amici d'infanzia hanno un asso nella manica, una «dritta» in grado di cambiare la loro vita per sempre. L'obiettivo è clamoroso: il centro commerciale del Lingotto, a Torino. Non possono sbagliare. Nel frattempo, in via Sospello, gli agenti di una volante vengono barbaramente uccisi durante il controllo a un furgone sospetto. Un'indagine aspra, complessa, che segna il grande ritorno dei fratelli Stelvio, già protagonisti dei precedenti I cattivi ragazzi e La congiura del geco. Un romanzo che lega in maniera indissolubile storie diverse e malate, in una città che sta cambiando pelle come un serpente. Droga, nuove criminalità. Ma anche la rivalsa e la rabbia che schiuma dalle periferie. Da chi si sente tradito, abbandonato, escluso. Tutta la seduzione di una Torino noir che non risparmia nessuno. -
I fantasmi ritornano
Émile, vecchio collega e amico, a Giaveno per riprendersi dall'ennesima delusione sentimentale, e due cadaveri sepolti a testa in giù nel cortile di una cascina, secondo un macabro e studiato rituale, sono il cuore del nuovo, avvincente capitolo della saga di Leo Delfos, ex commissario capo della Polizia Giudiziaria parigina a riposo nella natia val Sangone. La storia affonda le sue origini in un passato remoto che Émile, Leo e la sua compagna Julie sono costretti a ricostruire passo a passo, non senza rischi e colpi di teatro, repentini mutamenti di scena e d'orizzonte. Fino al magistrale epilogo, in cui la vicenda si scioglierà, rivelando l'implacabile destino di personaggi che sembrano mossi sulla scena del noir come burattini governati da un regista in preda a pulsioni inconciliabili, tra un istinto che si vuole incontrollabile e il muro invalicabile delle convenzioni sociali. Capacità di tratteggiare ambienti e caratteri. Un noir classico, torbido come una mente malata, amaro come i rimpianti di una vita. -
Prima guerra mondiale. Smart history
1914-1918: tutta la Grande Guerra in 20 capitoli, 20.000 parole e 80 illustrazioni. Con un taglio innovativo, un libro rigoroso ma agile, che racconta i personaggi, le strategie politiche, la diplomazia e le grandi battaglie di una guerra che per la prima volta ha visto il prevalere sistematico della tecnologia sull'uomo. Un libro agile e originale, per farsi in poche ore un'idea essenziale ma completa del conflitto che ha cambiato per sempre la civiltà occidentale.