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Neuropsichiatria infantile
Vorrei preliminarmente ringraziare l’editore, il dr. Guido Gnocchi, che ha accettato la mia richiesta di procedere a una nuova edizione del Volume. In effetti l’attuale edizione esce a distanza di poco più di un anno dalla precedente, ma c’è una modifica che ritengo particolarmente importante. Mi riferisco alla rivisitazione della parte dedicata agli Interventi Terapeutici in Neuropsichiatria Infantile. Nell’attuale edizione questa parte è stata spostata come ultima a conclusione dell’intero Volume. La modifica, tuttavia, non riguarda solo la diversa collocazione, ma investe una riorganizzazione dei contenuti legata alle sempre nuove risorse che vengono messe a disposizione degli Operatori per i soggetti che necessitano di una presa in carico terapeutica. Il moltiplicarsi di queste risorse è senza dubbio un fatto positivo, ma può talvolta diventare un elemento confusivo per i genitori e per gli stessi Operatori. Non ho inserito un elenco esaustivo di tutte le nuove risorse terapeutiche attualmente disponibili, perché la finalità che ho inteso perseguire nella riorganizzazione dell’argomento è ribadire la necessità che gli Operatori abbiano sempre ben chiaro in mente le “mete” da raggiungere; “mete” scelte tenendo conto dell’assoluta originalità di ciascun soggetto. Ben vengano sempre nuove risorse terapeutiche, ma esse non sono altro che “strumenti” e come tali possono arricchire il bagaglio di quelli già disponibili. Ma resta centrale il compito di ciascun Operatore, al quale spetta poi il compito di sapere usare al meglio gli “strumenti”, evitando di seguire delle mode, ma tenendo conto dei reali bisogni del soggetto in trattamento. Tra i vari concetti ripresi e ribaditi con forza c’è quello relativo al fatto che il soggetto in età evolutiva che ha “oggi” una difficoltà, sarà “domani” un adulto che deve avere la possibilità di inserirsi nel gruppo sociale di appartenenza. Pertanto accanto agli obiettivi “mirati” da raggiungere nel breve periodo, c’è la grande “meta” che è quella di preparare il soggetto all’ingresso in una reale dimensione di partecipazione e di inclusione. -
Sala operatoria strumentazione. Chirurgia Open/Laparoscopia/Robotica
Quando mi è stato chiesto dall’editore di scrivere un testo sulla strumentazione chirurgica, la mia prima reazione è stata quella di sorridere, pensando all’enorme quantità di strumenti, alla varietà delle forme, delle dimensioni e alla quantità di specialità in cui vengono quotidianamente impiegati; l’immagine immediatamente balzatami alla mente è stata quella di un firmamento stellato in una notte limpida…Non so se quel sorriso fu compreso, dal momento che solo chi lavora nel settore dello strumentario e vive in mezzo a tante e differenti specialità chirurgiche può rendersi conto della quantità di presidii esistenti nelle sale operatorie, nella produzione e che vengono effettivamente utilizzati.Subito dopo ho pensato che, accettando e affrontando il progetto, fosse sì importante descrivere uno strumento ma ancor più descriverne l’uso, calandolo e inserendolo nella situazione concreta in cui esso viene scelto e utilizzato, momento in cui qualunque strumento cessa di essere solo ‘un nome’ e diventa – a modo suo – parte attiva di un’intenzione e di uno sforzo collettivo, quello nel quale un team, una équipe si prende effettiva mente cura del male di un’altra persona e lo elimina! La sfida era quella di farlo in modo da far “rivivere” uno strumento vedendolo in azione nelle specifiche fasi di un intervento chirurgico, senza scadere nell’appiattimento e nella ‘freddezza’ di un semplice “catalogo illustrato”.Da quel momento ho cercato come prima cosa di identificare quegli strumenti che, per loro natura, sono utilizzati trasversalmente in tutte le specialità di chirurgia generale; in seguito, chiedendo aiuto ad A.I.C.O. (Associazione Infermieri di Camera Operatoria), ho contattato colleghi di altre specialità su tutto il territorio italiano: l’esperienza di chi lavora sul campo quotidianamente mi ha aiutato a identificare strumenti peculiari di alcuni interventi di base, evidenziando sia le loro caratteristiche generali sia quelle che li rendono adatti ad una branca specialistica.Il pensiero seguente è stato quello di una proposta, accettata ben volentieri dall’editore: abbinare, alla descrizione degli strumenti, la dimostrazione del loro effettivo utilizzo durante l’intervento chirurgico, in modo che – tanto il collega in formazione quanto il semplice lettore interessato – potessero avere una chiara idea di dove e come viene utilizzato quel particolare strumento in ogni fase dell’intervento.A questo punto è partito il turbinìo di contatti telefonici coi responsabili regionali AICO, i quali hanno individuato possibili coautori/strumentisti che potessero contribuire – con la loro esperienza diretta in sala operatoria – alla stesura degli interventi, dando vita alla parte applicativa delle apparecchiature descritte.La scelta degli interventi non è stata pianificata ma si è venuta a creare ‘da sé’ in base alle esperienze dei colleghi contattati; per cui, qualche difformità nella stesura degli interventi è data sia dall’eterogeneità delle esperienze lavorative che dal loro diverso stile di esposizione; è con queste caratteristiche che il lavoro è stato portato a temine.Un altro aspetto dell’”opera” che abbiamo dovuto affrontare (e che si è rivelata una necessità imprescindibile ai fini redazionali) è stato quello della revisione generale italiana dell’intero manoscritto, sia per superare i differenti stili di esposizione e uso dell’italiano – dando all’intero testo... -
Neurologia clinica
Moriz Heinrich Romberg (1795-1873) fu autore del primo trattato sulle malattie del sistema nervoso, il Lehrbuch der Nervenkrankheiten. Il primo trattato italiano sarebbe apparso molti anni dopo, quando la necessità di separare il corpo disciplinare della clinica neurologica dalla clinica medica generale sarebbe stata riconosciuta in Italia. Quando nel 1936 fu data alla stampa la seconda edizione del Trattato di Medicina Interna, a cura di Angelo Ceconi, le malattie del sistema nervoso ebbero una posizione di grande rilievo con il loro peso culturale e operativo, occupando l’intero volume 5 e una parte del volume 6, ma continuarono ad essere parte di un trattato di medicina interna. Cosi come sarebbe accaduto alcuni anni dopo con la Medicina Interna di Carlo Gamna, il cui volume V, con una diversa grafica di stampa, fu opera di Nino Valobra e fu pubblicato nel 1955.Meno di vent’anni tra il Trattato i di A. Ceconi e quello di C. Gamna, ma con il volume di Nino Valobra sulle malattie del sistema nervoso compare, anche se nel contesto della medicina interna, l’opera di un unico autore che richiama subito l’attenzione dei cultori della clinica delle malattie nervose e mentali tra i quali, allora giovanissimo c’ero anche io. In verità il Trattato delle Malattie Nervose di Mario Gozzano era stato anch’esso opera di un unico autore, non inserita in un trattato di medicina interna e la sua prima edizione nel 1946 aveva preceduto Valobra.Poi la trattatistica italiana sulle malattie del sistema nervoso non si ferma, ma molte delle opere nascono per il contributo di più autori. Di queste opere non farò menzione, mentre mi chiedo ancora una volta dopo aver curato con Giuseppe Di Iorio una Neurologia clinica, che ha avuto la sua seconda edizione nel 2007, perché ho voluto dar vita a una sintesi dottrinaria sulle malattie del sistema nervoso. La risposta che ripropongo vale per me e per tutti coloro che decidono di lasciare una testimonianza non parcellare del proprio vissuto rispetto all’intero corpo dottrinario, alla cui crescita si sono dedicati nel corso della loro vita. Così è accaduto per Paolo Barone e Ubaldo Bonuccelli, curatori dell’ultima Neurologia clinica. Essi e tutti gli autori che hanno dato il loro contributo all’opera non richiedono alcuna presentazione da parte mia, ma tutti meritano il plauso per un volume, che esprime al tempo stesso: 1. una specifica concezione della neurologia clinica; e 2. il proposito di non disperdere un’esperienza vissuta sul malato, proposito che richiama alla memoria un’affermazione di Augusto Murri su Antonio Cardarelli: “gli altri raccontano quello che sanno, Cardarelli quello che vede”. Il riferimento di Murri era alla semeiotica clinica raffinatissima di Antonio Cardarelli in un’epoca in cui la semeiotica strumentale era ancora ai suoi inizi. Il qr code utilizzato nell’opera di Barone e Bonuccelli converte nozioni codificate in vivide dimostrazioni semeiotiche a distanza.Ma qual è la concezione della neurologia clinica di Paolo Barone e Ubaldo Bonuccelli? Vi sono alcuni capitoli del volume, che trae non poco vantaggio dall’essere stato curato nella stampa da una casa editrice... -
La sanità pubblica territoriale. Dal Distretto Sanitario... al Dipartimento di Prevenzione
Dal Distretto Sanitario… al Dipartimento di Prevenzione per Medici, Operatori sanitari, Amministratori, Associazioni di Categoria, Sindacati, Associazioni non-profit, CittadiniFormato 17×24 di pagine 642 con 100 figure e tabellePRESENTAZIONEGli operatori di Sanità Pubblica da sempre si interrogano, spesso con ansia, sul futuro e sugli obiettivi della loro disciplina. I loro ruoli, costantemente in evoluzione, sono largamente condizionati dal continuo mutare della stessa definizione di salute e dalle conseguenti incessanti riforme del settore sanitario, e le loro responsabilità sono spesso rivendicate come straordinariamente ampie – fino ad abbracciare ogni cosa sia rilevante per il benessere umano –, e al contempo continuamente “insidiate” da altre, vecchie e nuove professioni che si appropriano di segmenti sempre più vasti di competenze.Nella Sanità Pubblica assume oggi un ruolo di straordinaria rilevanza la comunicazione istituzionale e la qualità del rapporto tra strutture ed operatori sanitari, da un lato, e i cittadini-utenti, dall’altro; questi ultimi hanno il diritto di accedere, con soddisfazione e tempestivo riscontro, ai servizi assistenziali ma, al tempo stesso, deve essere perseguito nei loro confronti un adeguato processo di informazione e sensibilizzazione.Anche in sanità si apre dunque una stagione nella quale, in un compiuto e moderno esercizio della cittadinanza attiva, viene richiesta all’utente la condivisione di una nuova filosofia dei diritti e dei doveri, intendendo per questi ultimi il rispetto dovuto ad un bene comune, utile a garantire la salute di tutti.La sfida principale per i Medici di Sanità Pubblica è così quella – rimanendo operatori sanitari, e pertanto in un quadro di piena collaborazione e reciproca stima con i clinici –, di trovare una strada che porti le organizzazioni sanitarie a conciliare le esigenze di efficacia, equità e umanità dell’assistenza con quelle di uso efficiente delle risorse e di corretto equilibrio economico.Agli Stati e ai Governi, ma più concretamente agli operatori di Sanità Pubblica rimane l’ardua e storica responsabilità di garantire che la tutela individuale e collettiva della salute non sia funzionale solo a logiche economiche, ma sia la base etica e sociale per un corretto e armonico sviluppo delle persone.Nell’ambito di questa rinnovata cultura della Sanità Pubblica, si inserisce la presentazione di questo libro che costituisce il primo tempo di una comunicazione istituzionale rivolta ai cittadini e agli operatori, orientata ad indicare ai primi la via della partecipazione responsabile alla fruizione della sanità pubblica ed ai secondi la necessità di adottare, nell’esercizio delle funzioni assistenziali, le migliori pratiche sanitarie e relazionali che garantiscano la sicurezza del paziente e la qualità del rapporto con l’utenza.L’obiettivo di una politica di Sanità Pubblica deve essere quello di promuovere la salute come bene individuale e collettivo: garantendo a tutta la popolazione un accesso equo alle informazioni, alle prestazioni ed ai servizi (di prevenzione, di diagnosi, di cura e di riabilitazione) adeguati ai bisogni, tenuto conto delle risorse disponibili. Il vero nodo delle attività di Sanità Pubblica consiste nel collegare le scienze di Sanità Pubblica con le decisioni politiche. Quindi una stretta collaborazione tra i diversi settori (Ministeri, Regioni, ASL) è un imperativo per ogni politica che miri... -
Fisica per un anno. 21 spunti di conoscenza. Fisica per corsi annuali
Un altro testo di Fisica? Diranno subito i miei illustri lettori, parafrasando un noto testo. In effetti non l’ho pensato come un testo di Fisica ma semplicemente la messa su file delle mie lezioni. Nella mia più che decennale attività di docente non mi sono mai appassionato al “testo” (sembrerebbe un ossimoro, un docente che non si è mai appassionato al testo, ne scrive uno) ma ho lasciato che i miei studenti studiassero su qualunque volume loro congeniale purché poi sapessero rispondermi sul programma svolto. Conscio tuttavia dei limiti di una tale scelta didattica. Ovviamente ho sempre indicato un paio di testi cui poter agganciare i loro appunti, ma ho trovato per tutti quelli che ho indicato carenze e sovrabbondanze di argomenti. Scherzosamente dicevo ai miei alunni che il testo perfetto sarebbe stato quello che avrei scritto; ovviamente perfetto per quello che intendo io come insegnamento annuale della Fisica. Quindi un compendio che ho sempre cercato di fare in maniera corretta svolgendo lo sviluppo matematico entro limiti di decenza formale, e sorvolando su alcuni aspetti che ritenevo non consoni, e quindi da non trattare in quel momento, al piano di studi degli studenti. Questa Fisica per un anno l’ho considerata come uno sviluppo dei miei appunti, ampliati e corretti, e inquadrati alla stesso modo di una lezione, con le spiegazioni, con un po’ di storia, col tentativo di mostrare che fra i vari argomenti esiste una sorta di fi rouge che li accomuna, con qualche applicazione al corso di studi ma senza entrarne volutamente nei dettagli, ritenendo che una cosa del genere fosse meglio trattata nei corsi e nei testi dedicati. Se trattati qui, ne sarebbe venuto fuori un testo pesante da leggere e consultare e quindi sbagliato come testo di riferimento; e poi alle altre discipline cosa sarebbe restato? Battute a parte, c’è una considerazione di fondo che riguarda il sistema universitario: il numero di CFU che la Fisica ha nei vari corsi di laurea; e con questo monte ore, non di meno né di più, si deve programmare lo svolgimento dei vari argomenti, le esercitazioni, eventuali laboratori, e altro ancora; tutte attività che devono essere svolte per far toccare con mano agli studenti la Fisica, senza che essi la percepiscano, come sempre più spesso accade, come un insieme di formule che si devono imparare anche se non sono state capite. Queste limitazioni fanno sì che il docente si trovi a scegliere e prendere dal testo ciò che gli sembri più adeguato al contesto in cui si muove. Un’altra cosa che ho cercato di inserire in questo libro è la pronuncia corretta dei nomi dei vari scienziati. Ci sono nomi di cui si può aver paura (Poiseuille, oddio come si dirà!) ed altri che sembrano abbastanza semplici (Newton). Anche perché noi leggiamo le parole così come sono scritte. Ma inglesi, polacchi, tedeschi, francesi, etc. hanno una pronuncia diversa da quella italiana, per cui sui nomi esteri si deve seguire la pronuncia del paese d’origine. Ad esempio, il nome dell’unità... -
Malattie infettive & tropicali per studenti e medici di medicina generale
Malattie Infettive & Tropicali per Studenti e Medici di Medicina Generale. Nella prima edizione di questo testo, il Prof. Felice Piccinino, grande infettivologo e mio profondo e sincero amico, scriveva: “Nell’ambito della patologia umana le malattie infettive rappresentano il settore di maggiore variabilità in quanto i protagonisti batterici, virali, parassitari e micotici modificano frequentemente la loro attività patogena e la relativa resistenza agli antibiotici e chemioterapici. Basta ricordare come negli ultimi decenni sono emerse patologie quali l’AIDS, la epatite da HCV, le infezioni sostenute da batteri multiresistenti e patologie già note ma con bruschi cambiamenti di epidemiologia quali la tubercolosi e l’Ebola. Naturalmente anche le terapie sono radicalmente cambiate per la ridotta efficacia degli antibatterici e la entusiasmante comparsa di antivirali innovativi e di elevata potenza. Queste costatazioni spiegano l’assoluta esigenza di testi di malattie infettive sintetici ed aggiornati.” Ad imperitura memoria di quanto affermato, tali parole profetiche rivivono nell’attualità della pandemia da coronavirus (COVID-19) che ha stravolto le nostre vite e causato molti milioni di morti in meno di 2 anni. In tali circostanze, la medicina rappresenta la realistica speranza di una concreta soluzione e solo dall’approfondimento e dalla ricerca nasce l’efficace sintesi che questo libro si prefigge di raggiungere.Sono felice di presentare ai lettori, quindi, il lavoro svolto dai Professori Borgia e Gaeta, proseguito dai Professori Coppola e Gentile e dai loro Colleghi che con la semplicità didattica che li contraddistingue hanno realizzato un manuale per studenti e medici a contenuti scientifici aggiornati e presentati con esemplare chiarezza. Un vero regalo per gli studenti e i medici che troveranno in un ragionevole numero di pagine la sintesi di quanto è indispensabile sapere sulle Malattie Infettive. -
Gestione preospedaliera del paziente traumatizzato. International Trauma Life Support ITLS
Nel 1996 grazie ad AIFE è approdato in Italia il corso sulla gestione del paziente traumatizzato nel soccorso pre-ospedaliero, il B.T.L.S. (Basic Trauma Life Support, della B.T.L.S. International), oggi I.T.L.S. (International Trauma Life Support), approvato dall’American College dei Medici dell’Emergenza (ACEP) e dalla associazione nazionale dei soccorritori (NAEMT).Nel luglio 1998 nasce ufficialmente il primo capitolo I.T.L.S ITALIANO all’interno dell’Associazione Italiana Formazione per l’Emergenza (AIFE), che per oltre due decenni ha promosso e sviluppato il corso in Italia facendosi garante di qualità e aderenza agli standard internazionali.Scelta di AIFE per promuovere la cultura dell’emergenza in Italia, è quella che tutti i suoi istruttori lavorino nei dipartimenti d’emergenza, proprio per dare un livello di qualità altissimo, le nozioni che vengono insegnate vengono prima vissute dagli istruttori, questa è e sarà la vera mission dell’associazione, il messaggio e il contenuto verrà cosi dato piu forte e in maniera piu incisiva.Il corso compare per la prima volta come progetto locale nel 1982 dal capitolo dell’Alabama dell’American College of Emergency Physicians, a seguito dell’idea visionaria e innovativa dr. John E. Campbell, e successivamente si è evoluto e diffuso in tutto il mondo. La dizione “International” sottolinea il carattere universale dell’approccio ITLS. Infatti, sebbene siano molteplici i richiami ai sistemi di emergenza statunitensi, i contenuti e gli algoritmi sono stati strutturati in modo da essere declinati senza difficoltà praticamente in ogni realtà sanitaria locale, di qualsiasi nazione appartenga: possono variare le risorse e i modelli organizzativi, ma i pazienti traumatizzati si presentano in tutto il mondo con i medesimi problemi fisiopatologici e le stesse necessità di cura.La struttura originale dell’ITLS è stata sviluppata sulla base del già consolidato corso di Supporto vitale Avanzato al Trauma (ATLS) in modo da consentire al Chirurgo, al Medico dell’Emergenza, all’Infermiere, al Volontario ed a qualsiasi altra figura di soccorso di pensare ed agire in base a protocolli e linee guida omogenei sia in fase pre-ospedaliera che intra-ospedaliera.L’offerta formativa ITLS spazia su corsi a vari livelli di approfondimento, dedicati a tutte le figure professionali (medici, tecnici del soccorso, paramedici, infermieri, ecc…) che a qualsiasi titolo si trovino coinvolti nella valutazione e stabilizzazione del paziente traumatizzato.Fin dall’inizio, l’approccio I.T.L.S. (così denominato nel 2005) è stato riconosciuto ed accettato come il “gold standard” internazionale per la formazione nella gestione del trauma pre-ospedaliero.La ITLS International, struttura deputata alla diffusione e gestione internazionale dei suoi corsi, raccoglie più di 60 Capitoli Nazionali e Regionali tra i quali il Capitolo Italiano ITLS AIFE che è uno dei maggiori esponenti a livello europeo insieme al capitolo Spagnolo e Tedesco.La principale finalità di questo corso è l’apprendimento della corretta sequenza di valutazione del paziente traumatizzato, delle tecniche di rianimazione, preparazione al trasporto e trasporto del paziente nelle migliori condizioni di sicurezza possibili verso la destinazione più appropriata. Poiché il fattore tempo è un elemento chiave nella patologia traumatica, all’interno del corso vengono enfatizzate tutte quelle condizioni che non potendo ricevere una adeguata stabilizzazione sulla scena richiedono un trasporto immediato.È fondamentale che ognuno dei partecipanti al corso acquisisca un’esperienza... -
Ostetricia e ginecologia
Abbiamo ritenuto necessario, a pochi anni dalla prima edizione, prepararne una nuova sulla base di alcune considerazioni: – rendere sempre più aderente il testo alla didattica frontale; – fornire uno strumento di formazione che sia aggiornato con le conoscenze attuali, in rapidissima evoluzione in molti campi della ginecologia ed ostetricia; – ampliare, in maniera semplice ma completa, quelle aree super-specialistiche che nella prima edizione avevano ricevuto uno spazio ridotto; – fornire per ogni capitolo i punti chiave per l’approfondimento di quella specifica tematica.Speriamo che questo nostro sforzo sia realmente utile alla nuova generazione di medici che, a prescindere quello in cui si specializzeranno, non possono non avere adeguate conoscenze e competenze su tematiche che fanno parte del vissuto di ogni persona. -
Manuale di programmazione e organizzazione sanitaria
Il «Manuale di programmazione e organizzazione sanitaria», giunto dopo diciassette anni alla sua IV edizione, continua a rappresentare per i professionisti sanitari un valido e inderogabile strumento di apprendimento e di formazione. Particolarmente utile l’attenzione che la presente edizione riserva alla contemporaneità anche in riferimento al panorama internazionale. L’emergenza pandemica ha evidenziato una nuova diversa centralità del Sistema Sanitario in ogni Paese. La diffusione dell’epidemia, infatti, sebbene abbia fortemente stressato la tenuta dei sistemi sanitari dovuta a preesistenti criticità, ha anche fatto emergere la capacità di reazione in termini assistenziali e organizzativi. È stato necessario affrontare una situazione emergenziale senza precedenti, occupandosi, da una parte, di gestire i pazienti colpiti dal virus e, dall’altra, di continuare ad assicurare una risposta assistenziale adeguata alla domanda di prestazioni proveniente soprattutto da soggetti con comorbidità e/o in condizioni di cronicità. Questa situazione ha evidenziato l’importanza di investire nella prevenzione, di adottare un’attenta e tempestiva programmazione, la necessità di avviare processi di riqualificazione e di riorganizzazione dei servizi sanitari, anche al fine di prevenire e contrastare efficacemente possibili nuovi scenari epidemiologici. L’emergenza da Covid-19 ha fatto, altresì, emergere l’esigenza di un ripensamento strutturale dei Sistemi Sanitari al fine di assicurare una maggiore tutela della salute, individuale e collettiva, lanciando di fatto una sfida che spazia dall’analisi congiunta dei bisogni di salute fino alla governance e all’organizzazione dei servizi. Le risposte possibili richiedono l’adozione di prospettive gestionali, organizzative e formative adeguate ai nostri tempi – dalla medicina territoriale ai grandi plessi ospedalieri fino agli IRCSS –, ma anche il ripensamento del lavoro in équipe, utilizzando compiutamente tutte le opportunità della digitalizzazione rispetto alla gestione e all’integrazione e potenziamento dei servizi all’assistito, il quale va inserito in una prospettiva di coproduzione di salute. Di fronte ai problemi complessi come quelli che stiamo vivendo, per cercare di aumentare le capacità di soluzioni in un’ottica non solo immediata ma anche futura, un’attenzione particolare deve essere rivolta ai giovani, la cui resilienza permetterà loro di recuperare quanto perduto durante il periodo pandemico. Dobbiamo aiutare questa generazione fornendole le logiche e gli strumenti della programmazione e della organizzazione in sanità rendendola una priorità strategica per il raggiungimento congiunto di obiettivi di efficacia e sicurezza assistenziale, appropriatezza tecnica ed organizzativa nonché di efficienza nella allocazione e nell’utilizzo delle risorse. E soprattutto va ribadito il ruolo essenziale della formazione in ambito sanitario, quale strumento fondamentale per la graduale acquisizione di competenze e responsabilità del personale sanitario da svolgersi, in stretta collaborazione tra Università e strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Auspico, pertanto, che anche la presente edizione del «Manuale di programmazione e organizzazione sanitaria» si confermi valido strumento per tutti i professionisti chiamati a svolgere un ruolo nel servizio sanitario a livello gestionale, formativo oltreché assistenziale affinché, irrobustiti nelle competenze e nella conoscenza, sappiano sempre assumere scelte consapevoli, autonome ed appropriate nei processi decisionali nelle moderne organizzazioni sempre più segnate dalla complessità. -
La TAC cinquant'anni fa. 1972-2022. Gli esordi in Italia. Dall'EMI-scanner all'intelligenza artificiale
Un nuovo anniversario 15 maggio 1972: New York, Bronx, Albert Einstein Medical CollegeIl Big BangAntefatto: 4 marzo 1971Il Padiglione Ponti del Policlinico di Milano. Parte prima: 1963. Il Padiglione Ponti 2: 1964-1970La chiamataLessico famigliareIl Padiglione Ponti 3: 1973-1975Emi scanner al Ponti: il caso, la provvidenza o la forza delle idee?Montreal 1975Ponti contro Beretta: la tempesta perfetta. Epistolae“Che volo lungo!”È arrivato un TIR… 30 giugno 1976Aiuto a chi? Universitario o ospedaliero?Sotto tutela. È di nuovo tempo di migrare…La prima TAC in Italia: Bologna, 1974-1975Ancona, 30 giugno 1975…Verona, primavera 1976PaviaLeonard Fass – Ritorno al futuro – Un viaggio attorno all’imagingLeonard Fass – Back to the future – A journey around ImagingEpilogo. Dall’EMI-scanner all’Intelligenza Artificiale… aspettando Oumuamua… -
Modelli organizzativi sanitari. Farmaci innovativi e buone pratiche cliniche nell'emergenza sanitaria
Nell’ottica della innovability ossia di perseguire logiche ormai necessarie di innovazione e sostenibilità garantendo una migliore qualità di vita per tutti ed un maggiore livello di accessibilità alle cure, il presente documento è il risultato di un intenso lavoro, con esperti del settore, finalizzato a valutare i diversi punti di forza e di debolezza, nonché le opportunità e le minacce circa l’utilizzo di farmaci biotecnologici nelle best Clinical Practice. Pertanto la finalità è garantire le migliori cure al paziente attraverso l’innovazione tecnologica e l’accesso facilitato alle terapie, in un contesto di ottimizzazione e razionalizzazione dei costi sostenuti dal servizio sanitario nazionale, e nella consapevolezza di un limite alle risorse disponibili.Considerando inoltre il delicato momento di emergenza sanitaria e le misure di contenimento del contagio da COVID-19, è ormai necessario avviarsi ad un modello di medicina di prossimità che offra sul territorio una terapia personalizzata, di facile accesso e applicata con criteri e strumenti, tra i quali quello della telemedicina, che abbiano la massima efficacia in termini di miglioramento nell’approccio alla cura ed il massimo vantaggio economicogestionale.Il presente documento è dunque il risultato di un lavoro di ricerca, verifica e confronto di alcuni tra i più esperti epidemiologi, farmacisti, farmacologi, dermatologi, gastroenterologi, reumatologi ed immunologi, economisti sanitari, medici legali e medici del territorio che operano in Regione Campania. Tale lavoro, incentrato sulla medicina moderna, si è focalizzato su diversi temi di interesse attuale tra cui: Modello Hub & Spoke, per ampliare la rete territoriale per il follow-up dei pazienti in terapia con farmaci biotecnologici, garantendo gli stessi standard strutturali e qualitativi a tutti i pazienti distribuiti sul territorio campano facilitando sia l’appropriatezza diagnostica, che quella terapeutica, nonché un efficiente sistema di controllo di gestione.Medicina Patient Oriented, che mira al miglioramento continuo della qualità dei servizi e al raggiungimento di elevati standard assistenziali. Tali presupposti sono alla base dei principi che hanno identificato la necessità di una gestione congiunta dei pazienti con patologie croniche all’interno di un ambulatorio condiviso. Mobile Health, ovvero quella pratica della medicina e della sanità pubblica supportata da dispositivi mobili utili a gestire e monitorare i pazienti e, contestualmente, superare i limiti geografici, temporali e persino le eventuali barriere organizzative. La pandemia da COVID-19 ha sottolineato l’importanza della cura a distanza dei pazienti, intesa come una vera e propria modalità da utilizzare in molti ambiti specialistici. Farmaci innovativi: le applicazioni biotecnologiche hanno permesso lo sviluppo di trattamenti per un’ampia varietà di malattie di grande rilevanza clinica ed epidemiologica, per le quali in passato non era disponibile alcuna opzione terapeutica efficace e che rappresentavano degli unmet medical need. Ad oggi, a livello mondiale, milioni di pazienti hanno già beneficiato dei medicinali biologici approvati per la cura o la prevenzione di molte malattie tra cui tumori, malattie infiammatorie, autoimmuni, neurologiche e degenerative.In particolare, i farmaci biologici/biotecnologici hanno interessato vari campi clinici tra cui quello reumatologico, dermatologico e gastroenterologico. -
Reumatologia per studenti e medici di medicina generale
Il libro, giunto ormai alla quarta edizione, è stato come sempre curato dai docenti di tutte le Scuole di Reumatologia delle Università italiane. La sigla UNIREUMA è infatti rappresentativa dell’intero corpo docente nazionale. Rispetto all’edizione precedente, l’ordine di presentazione delle diverse malattie ha subito alcune variazioni alla luce della nuova classificazione delle malattie reumatologiche recentemente proposta dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR), nell’ambito della quale opera UNIREUMA. La classificazione, a firma dell’attuale Presidente SIR, è riportata come primo capitolo del libro; come si può notare si tratta di una serie molto ampia e articolata di patologie che contribuiscono a formare l’ambito culturale e professionale del Medico Reumatologo. In questa edizione sono stati inseriti alcuni capitoli totalmente nuovi che aggiornano e completano l’offerta formativa. Si è proceduto anche a una profonda revisione degli altri capitoli, in particolare di quelli relativi a situazioni in cui le acquisizioni di questi ultimi anni hanno portato novità di rilievo nella comprensione dei fenomeni biologici di base, nelle metodologie diagnostiche, nella gestione clinica o nella strategia terapeutica. Si è trattato di una riedizione completa di testi e iconografia, mantenendo tuttavia sostanzialmente inalterate sia l’impostazione generale sia le caratteristiche di maneggevolezza e fruibilità che hanno decretato il successo delle precedenti edizioni. La valenza del libro sta infatti nel contemperare le esigenze di essenzialità e completezza proprie della formazione universitaria in Medicina e Chirurgia e dell’aggiornamento post-laurea del Medico di medicina generale. La Reumatologia è enormemente cresciuta negli ultimi anni sul piano delle acquisizioni scientifiche, della diagnostica clinica e delle opportunità terapeutiche e parallelamente è cresciuta l’importanza di questa disciplina a livello accademico nazionale. Tuttavia la trattazione sistematica e articolata delle patologie reumatologiche nel loro complesso non in tutti i Corsi di Laurea trova spazio adeguato in termini di crediti formativi. Per tale motivo è importante avere a disposizione uno strumento conoscitivo moderno che garantisca con facilità e rapidità una visione complessiva della disciplina. Gli studenti potranno trovare in questo libro la trattazione di tutti gli argomenti reumatologici di interesse, adeguatamente pesati sulla base della rilevanza epidemiologica, della complessità patogenetica e della metodologia di approccio clinico e terapeutico. -
Ematologia smart
L’idea di preparare un manuale di Ematologia smart è nata durante il periodo del lockdown per l’emergenza pandemica SARS-CoV-2. Un periodo che ha condizionato e rivoluzionato la vita di tutti. Il passaggio alla didattica on line, se da un lato ha consentito la continuità dei programmi, dall’altro ha depauperato gli studenti e i docenti di un rapporto diretto, che costituisce la linfa vitale delle lezioni in presenza. Gli studenti sono stati sicuramente i più penalizzati e la cartina al tornasole delle difficoltà incontrate sono stati gli esami di profitto. Per cercare di rendere più fruibile una disciplina complessa e articolata, qual è l’Ematologia, ho pensato alla stesura di un “manuale” pratico, a misura di studente. L’impostazione di tutti gli argomenti ha avuto come obiettivo quello di dare informazioni utili nella pratica clinica. Le principali patologie ematologiche e il trapianto di cellule staminali emopoietiche sono stati trattati in maniera schematica ed essenziale, con la possibilità di approfondire gli aspetti diagnostici, le complicanze e la terapia trasfusionale in capitoli dedicati. Considerando l’evolversi delle conoscenze biologiche che ha portato ad una sempre più vasta applicazione della medicina traslazionale anche in ematologia, è stato dedicato uno spazio specifico ad alcuni argomenti particolari, quali le terapie cellulari emergenti e alcune delle principali patologie rare di interesse ematologico, che vengono in genere trascurate. L’idea di un manuale a misura di studente non poteva non prevedere l’uso di un linguaggio semplice e fruibile. Per questo sono stati coinvolti autori giovani, compresi quelli in formazione specialistica, in modo da poter garantire l’elaborazione di un testo pratico e comprensibile, che fosse da stimolo per gli studenti nella preparazione di una materia così complessa. Questa proposta è stata condivisa e sostenuta dall’Editore, che ha partecipato attivamente alla scelta degli autori. Il manuale era stato, originariamente, pensato per gli studenti dei Corsi di Laurea triennale delle Professioni Sanitarie. Una volta completata la stesura, sia l’Editore che gli Autori hanno valutato la struttura ed i contenuti, e lo hanno ritenuto adatto e utile anche per gli studenti delle Lauree Magistrali in Medicina e Chirurgia e per quelli in Odontoiatria e Protesi Dentaria. -
Medicina di emergenza-urgenza. Web tutorial manual
Medicina di Emergenza Urgenza – “Web Tutorial Manual“. II Edizione – Formato 15,5×22 di pagine XXXIV-1750 con 400 figure e 740 tabelleOpera indivisibile con Il TascaMEU “Tascabile per medici di emergenza-urgenza” – Formato 10,5×20,5 di pagine X-194Medicina di Emergenza Urgenza – “Web Tutorial Manual“. II EdizioneOpera indivisibile con Il TascaMEU “Tascabile per medici di emergenza-urgenza”Prefazione alla seconda edizioneGrazie ai numerosi Colleghi che con l’acquisto del volume hanno determinato il successo della prima edizione e successiva ristampa, il dott. Guido Gnocchi, editore del libro, ha accettato con entusiasmo la proposta di una seconda edizione del testo “Medicina di Emergenza-Urgenza – WEB tutorial Manual”.Questo è stato ampiamente aggiornato al 2022 e rinnovato in molte sue parti, avendo accolto sia le indicazioni di un sondaggio tra i lettori due anni dopo la comparsa del libro sul mercato sia i suggerimenti di alcuni specializzandi MEU a cui sono seguite una serie di riflessioni in ambito redazionale. Il testo ha aumentato consistentemente la fogliazione per poter accogliere nuovi capitoli di cui citerò per importanza quello sulle procedure, dove ognuna di queste è corredata da un QRC con un videotutorial. Numerosi sono inoltre i nuovi video didattici presenti nei vari capitoli grazie al dott. Andrea Magnacavallo che ha messo a disposizione la sua videoteca ecografica e curato il loro inserimento nei QRC. Un’altra novità, voluta e curata dal dott. Mario Cavazza, è l’attenzione che si è desiderato riservare alle persone anziane e alla gestione delle urgenze in questa fascia di popolazione: alla fine dei capitoli, in cui questo fosse indicato, è stata inserita una breve trattazione intitolata “L’occhio di riguardo”, contenente i dati epidemiologici, le peculiarità fisiopatologiche e cliniche che riguardano la persona anziana e alcune specifiche indicazioni terapeutiche. Ma la novità maggiore, voluta fortemente dagli Specializzandi MEU dell’Università di Pavia, è il tascabile che accompagna l’opera. Questo, facilmente usufruibile, contiene i principali score, i farmaci dell’urgenza, gli antibiotici da utilizzare in prima istanza, i farmaci che si possono somministrare nella donna durante la gravidanza e l’allattamento al seno e infine gli antidoti.Il libro esce in coincidenza con la ricorrenza del trentennale del DPR del 27 marzo 1992 che ha dato l’avvio oltre che alla costituzione del Sistema di Emergenza Territoriale 118 anche all’attuale organizzazione dell’emergenza ospedaliera.Il volume è dedicato a Franco Perraro, che fu uno dei precorritori della moderna medicina d’urgenza oltre che pioniere della Qualità in Sanità, a cui il 16 aprile 2013 venne assegnata la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Chiudo queste poche righe di prefazione ringraziando oltre che i già citati compagni di viaggio, Mario Cavazza e Andrea Magnacavallo, alcuni autori che si sono particolarmente distinti per impegno e che mi hanno “sopportato” a fronte delle mie continue richieste: Daniele Coen, Fabrizio Giostra, Roberto Lerza e Gianmarco Secco.Inoltre, mi fa piacere ricordare che per unanime decisione degli Autori di questo testo, tutti i proventi derivanti dal diritto di autore saranno devoluti ad Emergency.Ivo CasagrandaPrefazione del TascaMEUQuesto tascabile è stato pensato con l’intento di supportare i medici di Pronto Soccorso in... -
Dermatologia e venereologia. Testo atlante
Dal punto di vista metodologico, l’apprendimento di nozioni di dermatologia e di malattie trasmissibili sessualmente richiede necessariamente un approccio morfologico e, pertanto, inizialmente basato sulla osservazione e valutazione del quadro clinico. La possibilità di poter visionare fotografie delle manifestazioni tipiche delle più comuni malattie della cute e degli annessi cutanei costituisce un supporto didattico fondamentale alla preparazione dello Studente che frequenta il corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Per tale motivo gli Autori hanno realizzato un Testo-Atlante che passa in rassegna le principali tematiche oggetto del core curriculum previsto dall’ordinamento didattico ed hanno scelto le immagini secondo criteri che privilegiassero la migliore qualità fotografica e la maggior rappresentatività dei differenti quadri clinici. Oltre che per lo Studente di Medicina, tale Testo-Atlante risulta essere d’ausilio anche per il Medico di Medicina Generale nello svolgimento della sua attività professionale, data la frequenza con cui le patologie dermatologiche interessano la popolazione generale. La disciplina dermatologica, inoltre, ha sempre rappresentato un “alert” per segnalare al clinico condizioni mediche sistemiche, anche gravi, ancora latenti o non immediatamente percepite. Risulta quindi evidente come un Testo-Atlante che mostri le mille sfaccettature della Dermatologia possa arricchire qualsiasi Medico Specialista nella gestione in toto dei suoi pazienti. -
Atlante delle procedure di area critica
Prefazioni di Antonio Corcione e Mario Cavazza. Presentazione di Mario Guarino. -
Trattato di chirurgia e infermieristica
Quando con l’Editore Guido Gnocchi discutemmo riguardo la possibilità di affidarmi la cura del “Trattato di Chirurgia e Infermieristica”, quarto volume della collana degli autori Anna Brugnolli e Luisa Saiani (Trattato di cure infermieristiche vol.1 e 2 e Trattato di medicina e infermieristica, cure integrate) ho riflettuto su come sarebbe stato possibile offrire un testo di chirurgia per il Corso di Laurea in Infermieristica che si distinguesse da quelli già pubblicati per maggiore fruibilità ed efficacia. A tal fine, mi sono avvalso dell’esperienza maturata come chirurgo-docente e del costante confronto con le docenti di Scienze Infermieristiche Anna Brugnolli e Luisa Saiani. Nell’ideazione dell’opera, conscio della numerosità e vastità dei campi d’interesse chirurgico, ho dovuto necessariamente selezionare i temi da trattare. Nel farlo, ho fatto riferimento ai programmi d’insegnamento chirurgico previsti nel Corso di Laurea, e per questo ho scelto di non includere gli argomenti che assumono importanza in ambiti più specialistici della chirurgia.Il presente volume si articola in ventinove capitoli, dodici trattano argomenti generali e di carattere trasversale, i cui contenuti possono essere facilmente trasferiti nell’attività dei reparti di chirurgia generale. A questi se ne aggiungono quindici che espongono il quadro clinico, il trattamento con le possibili complicanze delle principali patologie e due dedicati all’assistenza del paziente chirurgico. Per la stesura dei singoli capitoli del testo, ho chiesto la collaborazione di colleghi particolarmente esperti nell’argomento da trattare, molti con attività d’insegnamento nei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie. Alcuni autori hanno chiesto la collaborazione di infermieri professionisti impegnati con loro sul campo per la cura dei pazienti.Questo Trattato vuole essere un valido strumento rivolto innanzitutto agli studenti d’Infermieristica che, accompagnati dai propri docenti, si preparano a sostenere gli esami di chirurgia generale e d’urgenza. Inoltre, l’opera si propone come strumento di pronta consultazione per l’infermiere professionista che nel corso della propria attività abbia la necessità di rivedere gli argomenti affrontati durante il percorso universitario.Il volume è ricco di immagini, disegni e tabelle per agevolare il lettore nella comprensione e lo studio dei temi trattati. Auguro ai lettori di trovare soddisfazione nello studio di questo libro, certo che il lavoro e l’impegno profusi nella sua realizzazione saranno apprezzati. -
Trattato di medicina e infermieristica. Un approccio di cure integrate
Questo testo è la continuazione di un progetto editoriale iniziato con il Trattato di cure infermieristiche, la naturale continuazione richiedeva di affrontare rilevanti situazioni patologiche e declinarle in un progetto di cure cliniche e infermieristiche, mantenendo lo stesso approccio metodologico e culturale. Le scelte di fondo. La prima scelta è stata quella di individuare 12 problemi prioritari di salute in ambito internistico, sulla base della loro rilevanza epidemiologica ed esemplarità formativa. In questa nuova edizione 2022 ai dieci problemi di salute della prima edizione sono trattati ulteriori due problemi prioritari: l’ictus cerebrale e i molteplici problemi dalle persone in trattamento oncologico. Ogni situazione clinica è affrontata integrando conoscenze provenienti da più discipline, perché i problemi dei pazienti parlano un linguaggio “interdisciplinare”. Sono state integrate conoscenze di fisiologia, fisiopatologia, clinica, farmacologia, psicologia per aiutare studenti e infermieri a comprendere i problemi della persona e dare un senso alle scelte e alle decisioni assistenziali. Ogni capitolo è stato scritto da esperti clinici, sia medici che infermieri, con la nostra costante attenzione di docenti per mantenere uniformità di linguaggio, equilibrio tra le parti e coerenza con i principi fondanti presentati nel capitolo “zero”.La seconda scelta è stata quella di affrontare il quadro clinico attraverso le domande che un infermiere deve porsi, ad esempio: quanto spesso si manifesta, quali sono i processi che influenzano il peggioramento o l’evoluzione della malattia, come il paziente può gestire in modo ottimale la situazione nei diversi momenti della traiettoria di malattia, quali sono i problemi collegati alle riacutizzazioni e come intervenire con la triade terapeutica costituita da farmaci, alimentazione, attività fisica. Nel rispondere a questi quesiti il focus è stato mantenuto costantemente sul paziente più che sul chi fa o sul contesto dove si trova il paziente, aspetti che si declinano nella pratica clinica più che in un testo.Si è scelto di proporre un approccio realmente integrato non solo di clinica medica e infermieristica, ma anche superando i confini ospedale-territorio, i confini di competenza professionale – cosa fa l’infermiere, cosa fa il medico – oltre che una costante attenzione al contributo di altri professionisti.La terza scelta è quella di tenere come filo conduttore di ogni capitolo il processo clinico-infermieristico con un assessment ragionato della persona e dei problemi, obiettivi di cura, interventi ed esiti attesi. In ciascuno di questi passaggi si è cercato di integrare e valorizzare la soggettività del paziente perché questa è la prospettiva peculiare di un testo di infermieristica. Ogni capitolo è introdotto da un indice che presenta l’organizzazione gerarchica delle tematiche contenute. Si sviluppa con una descrizione dei meccanismi eziologici, patogenetici, prognostici della malattia ed elementi epidemiologici. Segue l’approfondimento delle manifestazioni cliniche, la loro valutazione e gli accertamenti diagnostici. Successivamente si sviluppano i comportamenti di autocura nella fase iniziale o di compenso della malattia e la gestione clinico assistenziale nelle fasi acute o di riacutizzazione e nel fine vita. Gli interventi infermieristici sono sostenuti dalle più aggiornate evidenze scientifiche ma contestualmente declinati con l’attenzione alle preferenze e alla soggettività dei pazienti. Nei box a... -
Fondamenti di chimica. Principi generali, esercizi
Il libro è stato concepito come testo di studio e consultazione per gli studenti del primo corso di chimica presente in qualsiasi Corso di Laurea del nostro sistema universitario. All’interno, lo studente troverà i principi generali alla base della chimica che, attraverso la loro conoscenza, sono un bagaglio imprescindibile per un percorso di laurea scientifica, dal futuro chimico al biologo, dal geologo al biotecnologo, dal nutrizionista al medico, dall’ingegnere al farmacista, dall’agronomo al fisico e così via.Per aiutare lo studio e la comprensione di questi principi e facilitare lo studente a verificare il suo apprendimento, sono stati inseriti alla fine di ogni capitolo sia un paragrafo concernente gli obiettivi minimi che dovrebbero essere acquisiti, sia una serie di domande di autovalutazione con le quali lo studente può valutare il proprio grado di preparazione. Nel libro è inclusa la parte di stechiometria, cioè quella parte della chimica che si occupa delle relazioni quantitative nelle trasformazioni chimiche; questa parte è necessaria per una corretta comprensione di molti degli argomenti trattati e per la loro applicazione reale. Nei capitoli è stata sviluppata un’ampia casistica per la risoluzione guidata degli esercizi di stechiometria nonché una serie di esercizi non risolti per i quali sono state riportate le soluzioni a fine testo. La presenza della parte di stechiometria permette al libro di essere adottato come testo unico in qualsiasi primo corso di chimica di livello universitario. In questa seconda edizione, alcuni capitoli sono stati rivisitati e sono state inserite alla fine del libro delle “Appendici” contenenti approfondimenti su alcuni argomenti trattati nei capitoli principali o di argomenti specifici; questo permette al libro di presentare una maggior completezza di trattazione per essere esaustivo anche in determinati corsi Laurea e di soddisfare la voglia di approfondimento che ogni studente dovrebbe avere in sé. -
Tossicologia veterinaria
L’evoluzione dalla tossicologia dell’ultimo decennio ha reso necessario redigere un nuovo testo con l’intento di offrire agli studenti delle discipline medico veterinarie e delle produzioni animali una trattazione essenziale ed esauriente dei temi di tossicologia di interesse attuale. La realizzazione del libro è stata possibile grazie all’impegno e all’entusiasmo degli autori e della casa editrice Idelson-Gnocchi che ha promosso il progetto editoriale. Il volume, commisurato alle richieste dell’insegnamento della tossicologia nei vari corsi di studio, nasce come testo didattico per fornire agli studenti nozioni aggiornate utili allo studio della disciplina. Con una scelta editoriale volta ad assicurare l’integrazione delle conoscenze presenti in ambito accademico nazionale, il volume vede la collaborazione di molti autori, ciascuno con specifica competenza nella trattazione dei diversi temi.