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Mostrati 1941-1960 di 10000 Articoli:
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Essere cristiani oggi
"Nessuno più di Rowan Williams potrebbe farci da maestro sui fondamenti del cristianesimo! In questa esposizione chiara e accessibile, troviamo Williams al suo meglio: esperto nelle cose della vita, lieve nell'approccio pastorale, profondamente radicato nella tradizione, acutamente vigile rispetto al mondo di violenza in cui Dio dimora. Williams ci accompagna verso una migliore e più profonda comprensione della vita cristiana"""". Walter Brueggemann """"Quali sono i caposaldi della vita cristiana? Non mi riferisco a quanto contraddistingue coloro che conducono una vita ineccepibile, ma a quelle piccole e semplici cose che ci fanno sentire parte di una comunità cristiana: in particolare il battesimo, la Bibbia, l'eucaristia e la preghiera. I cristiani sono accolti nella chiesa con il rituale dell'acqua versata o spruzzata sul capo; i cristiani leggono la Bibbia; i cristiani condividono il pane e il vino in memoria della morte e della risurrezione di Gesù; i cristiani pregano. Questo libro si prefigge di gettare uno sguardo su ciò che tali attività ci dicono in merito all'essenza della vita cristiana e a che tipo di persone speriamo di diventare all'interno di una comunità fondata su questi principi"""". (Rowan Williams)" -
Amica exegesis. Vol. 1: Amica exegesis.
Con Amica esegesi Huldrych Zwingli si rivolge per la prima volta a Lutero per confutarne gli insulti e le accuse di eresia contro i riformatori svizzeri per la loro concezione dell'eucaristia. Il teologo tedesco, che in un primo tempo si era espresso a favore di un'interpretazione spirituale della Santa Cena, era poi passato a un'interpretazione letterale delle parole di Gesù «Questo è il mio corpo», bastione indistruttibile che nessuna esegesi avrebbe potuto scalfire. Attraverso un'esegesi dettagliata del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo secondo Giovanni, che recita «È lo Spirito che dà la vita, la carne non serve a nulla», Zwingli si propone quindi di dimostrare la fragilità della tesi luterana, opponendogli che Cristo è, sì, realmente presente nella celebrazione eucaristica, non però nel pane e nel vino, bensì nell'assemblea dei credenti, vero «corpo di Cristo». -
La Bibbia di Lutero
«Non è esagerato affermare che Martin Lutero ebbe, durante tutta la sua vita, un'unica passione: la Bibbia. Fin da giovane cercò infatti risposte ai problemi di ordine morale e spirituale nella Sacra Scrittura, coltivandone la comprensione anche attraverso l'approfondimento delle lingue antiche in cui era redatta, il che lo condusse ben presto all'esigenza di tradurre in volgare, per la comunità dei credenti, l'Antico e il Nuovo Testamento. -
Le valli valdesi. Calendario 2018
Il calendario di quest’anno ripercorre le tappe della sua stessa storia, dall’ideazione a cura del pastore-fotografo Roberto “Tini” Jahier, testimone della violenza della guerra e della Resistenza, compresa l’uccisione del partigiano Willy Jervis, fino a oggi, in una serie ininterrotta di 78 edizioni. Versetti biblici e schede sulle esperienze più significative della vita di Jahier in 5 lingue. -
Sangue freddo. La guerra in Russia
Giovane radiotelegrafista equipaggiato di fucile senza munizioni, Silvio parte da Torino e arriva sul fronte del Don nell'estate del 1942, poco prima dello sbaragliante attacco russo. Ma qui la sua storia esce dagli schemi tragici delle colonne umane in ritirata nel gelo, portandolo a condividere, per un tratto, il destino di un soldato tedesco rimasto senza nome che, dopo un'imboscata in cui Silvio viene gravemente ferito, lo aiuta a sopravvivere nei giorni del Natale di quell'anno. Un romanzo storico a partire dalla testimonianza diretta sulla ritirata dal fronte orientale dello zio materno dell'autore, un'odissea di due anni, ma soprattutto di quei tre giorni e tre notti del Natale del '42. -
Il piccolo catechismo (1529). Testo tedesco a fronte
La Riforma del XVI secolo è, fondamentalmente, un poderoso sforzo di alfabetizzazione bi-blica del popolo cristiano: i Riformatori vogliono aiutare i membri della chiesa di Cristo a maturare una fede personale adulta, responsabile, critica. L'Enchiridion, o Piccolo Catechi-smo, e il Catechismo tedesco o Grande Catechismo, entrambi del 1529, sono concepiti in questa prospettiva. Il Piccolo Catechismo, mediante un vigoroso impegno di sintesi, e un'architettura interna as-sai curata, presenta in poche pagine quello che un cristiano o una cristiana devono sapere: i Comandamenti, il Credo, il Padre nostro, il significato del battesimo, della confessione dei peccati e della Cena del Signore. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare la fe-de evangelica e a diffonderla non solo in Germania ma in Europa. Già nel xvi secolo venne tradotto in molte lingue compresa quella italiana. La presente è la seconda edizione aggiornata con l'aggiunta del testo originale tedesco a fronte. Inoltre il testo dell'Enchiridion è corredato dall'aggiunta del Libretto sul matrimonio e del Libretto sul battesimo, qui presentati in italiano per la prima volta. -
Il grande catechismo (1529)
La Riforma del XVI secolo è, fondamentalmente, un poderoso sforzo di alfabetizzazione biblica del popolo cristiano: i Riformatori vogliono aiutare i membri della chiesa di Cristo a maturare una fede personale adulta, responsabile, critica. L'Enchiridion, o Piccolo Catechismo, e il Catechismo tedesco o Grande Catechismo, entrambi del 1529, sono concepiti in questa prospettiva. Il Grande Catechismo costituisce una riflessione articolata sui Comandamenti, il Credo, il Padre nostro, il significato del battesimo, della confessione dei peccati e della Cena del Signore, e dunque espone in forma organica il pensiero di Lutero sugli elementi centrali della fede cristiana. Nel 1555, Olimpia Morato, nobildonna italiana di sentimenti evangelici, chiedeva a Pier Paolo Vergerio di tradurre il libro in italiano, ritenendo che potesse essere di grande utilità «ai nostri italici, specialmente alla gioventù». Vergerio non poté esaudire la richiesta. Quella che qui presentiamo è la prima traduzione del Grande Catechismo in lingua italiana. La presente è la seconda edizione aggiornata con l'aggiunta del testo originale tedesco a fronte. -
Lettere di militari. Soldati scrittori nella seconda guerra mondiale
Migliaia di lettere, centinaia di contadini in divisa che scrivono e raccontano. In queste pagine si è scelto di dare voce ad alcuni per tutti con l'intento di ricostruire una memoria corale, tracciando un itinerario attraverso le corrispondenze di soldati semplici im-pegnati su diversi fronti - Francia, Balcani, Russia e fronte interno. Recuperare gli epistolari dei soldati impegnati nelle campagne militari della guerra 1940-1943 equivale a recuperare una parte della memoria collettiva sottaciuta e per molto tempo sottorappresentata, contribuendo a sollevare nuovi interrogativi. Prefazione di Luciano Boccalatte. -
Isaia 1-39-Isaia 40-66
Christopher Seitz affronta la prima parte del libro di Isaia con particolare attenzione alla prospettiva teologica in un tempo di decadenza etico-religiosa e di drammatiche vicende politiche. Paul D. Hanson esamina invece il testo dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia, fornendo preziose intuizioni sulla crisi della comunità ebraica nella difficile seconda metà del VI secolo. -
La Bibbia di De André
A oltre vent’anni dalla scomparsa, la figura di Fabrizio De André continua a essere al centro di un’amplissima fioritura di iniziative, tanto da far pensare che il cantautore genovese sia riuscito a intercettare, soprattutto post-mortem, un grande bisogno di poesia e di legami sociali. Alla luce di una ricerca critica ormai cospicua, Brunetto Salvarani ripercorre le domande sulla religione e le tracce della Bibbia affioranti a più riprese nella produzione del Bob Dylan italiano, l’agnostico Faber, di cui racconta la vita corsara e i temi chiave, intrecciando strettamente biografia e scelte artistiche. -
Che cos'è la coscienza storica?
Che cos'è la coscienza storica? È la capacità di risalire il corso della storia alla ricerca di quel retroterra di memoria in cui il nostro presente è radicato e che consente di orientare e progettare il futuro individuale e collettivo. È storia che si fa ""coscienza"""" nelle grandi narrazioni collettive e nutre le azioni e le lotte dei movimenti politici della modernità. La coscienza storica spezza il cerchio dell'eterno presente in cui tendiamo a rinchiuderci e dà prospettiva e senso alla nostra esistenza. «Quando, come accade nel nostro tempo, si trascura la propria provenienza mediante la rimozione della memoria, e l'avvenire diviene uno specchio opaco che non lascia intravedere alcuna direzione significante, allora si smarriscono i legami che connettono il passato con il presente e il futuro, così che svanisce la possibilità non solo di comprendere la storia, ma soprattutto di """"fare"""" la storia, di assumersi la responsabilità di agire in essa, proponendosi obiettivi da realizzare e prospettive di senso da costruire. [...] Questo è uno di quei libri che, come diceva Italo Calvino a proposito dei classici, non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire». (Elena Bein Ricco)"" -
Banditi nelle Valli valdesi. Storie del XVII secolo
Il banditismo attraversa la storia valdese del XVII secolo nel Piemonte sabaudo. Le fonti ne documentano la presenza, specie in Val Pellice, sin dai primi anni del secolo, durante la «Guerra dei Templi» del 1624 e nel lungo conflitto che dal 1653 culmina nelle Pasque Piemontesi e nella Guerra dei banditi del 1663 per prolungarsi fino al 1670, periodo in cui la resistenza valdese assume la forma della guerra per bande. Sono stati banditi i due maggiori protagonisti di quella storia, il pastore e moderatore Jean Lèger e il «Capitano delle Valli» Giosuè Gianavello, ma insieme a loro decine di altri valligiani riformati subirono la pena del bando. Questo libro ricostruisce la storia del banditismo religionario del XVII secolo nelle Valli valdesi, indagando, sulla base di una imponente ricchezza di fonti, come si diventa banditi, la composizione delle bande, la loro organizzazione, le forme di resistenza e di conflitto messe in atto, le modalità di approvvigionamento e armamento, i loro obiettivi, la collocazione delle basi operative, le relazioni con le comunità e con i ministri di culto. «Poiché - scrive nel 1689 Giosuè Gianavello nelle Istruzioni - è sempre stato grazie a un piccolo numero che la Chiesa del Signore si è mantenuta nei suoi luoghi, io spero che voi sarete ancora questo piccolo numero di cui Dio si vorrà servire di nuovo per riaccendere il vero candeliere nella nostra patria». I banditi religionari del XVII secolo sono stati tra quel piccolo numero grazie al quale quel candeliere si è mantenuto acceso nelle Valli valdesi. -
Cronaca degli ultimi pagani. La scomparsa del paganesimo nell'impero romano tra Costantino e Giustiniano
"Cronaca degli ultimi pagani"""", nell'edizione in lingua francese giunto alla terza edizione, fu al suo apparire una sorpresa sia per la critica sia per il grande pubblico, soprattutto perché l'autore vi racconta - in uno stile chiaro e vivido - il trionfo del cristianesimo nell'impero romano, ma dalla parte dei vinti, i """"pagani"""". Il volume fornisce la cronaca documentata delle misure di prescrizione e di messa al bando che in tempi successivi si adottarono contro i culti politeisti e monoteisti non cristiani, e al tempo stesso fa rivivere le ultime credenze e le pratiche """"pagane"""" dell'antichità classica. Intento del libro di Pierre Chuvin è anche di mostrare come vicende tragiche come quelle del martirio e dell'assassinio di una Ipazia, la celebre filosofa di Alessandria, non abbiano impedito alla parte cristiana d'integrare nelle proprie feste rituali, oggetti e cerimonie """"pagane"""", e come in tal modo l'eredità pagana sia stata fatta propria dal cristianesimo, a dispetto dell'intolleranza, di qualsiasi parte, e in sfida all'ortodossia dispotica, di qualsiasi autorità." -
eVangelo, iGod & Personal Jesus. Districarsi tra social, tecnologia e liquidità
L'essere umano connesso a Internet è diverso dall'animale sociale di cui parlava Aristotele? Quanto è consapevole dei cambiamenti avvenuti in così pochi anni? Tra bolle e bulli, tra opportunità e rischi, tra informazioni e bufale, la rete sociale dell'essere umano si è fatta social network. Trovare il modo di starci e restarci è necessario, perché siamo chiamati e chiamate a vivere, testimoniare e amare nel mondo. E questo oggi è il nostro mondo. «Questo libro propone una riflessione sui social network che aiuti le persone a godere della propria libertà. Riflettervi da cristiani significa altresì essere al passo coi tempi. La parola ""Vangelo"""" deriva dal greco euangélion: """"buona notizia"""" o """"lieto annuncio"""", pertanto anzitutto """"comunicazione"""". Se vogliamo continuare ad annunciarlo, dobbiamo adattarci alle attuali modalità di diffusione e trasmissione delle informazioni. Non solo: il cristianesimo non è una fede che può limitarsi a una dimensione personale, ma deve aprirsi alla relazione comunitaria. La chiesa è nata come ekklesìa, ovvero """"assemblea"""", e ha sfruttato le vie di comunicazione dell'Impero romano per creare una propria rete sociale globale. Il mondo non è più quello di una volta, ma è sempre lo stesso mondo». (Peter Ciaccio)"" -
Il Consiglio d'Europa. Settant'anni al servizio del cittadino
Fondato a Strasburgo nel 1949 per unire un continente devastato dalla guerra, il Consiglio d'Europa ha costruito una vasta area di sicurezza democratica che protegge 700 milioni di persone in 46 paesi. Il suo obiettivo principale è preservare e promuovere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. Questo libro ripercorre 70 anni di storia, durante i quali l'Europa è cambiata profondamente e - questo è qualcosa che spesso dimentichiamo - è cambiata in meglio. Il nostro vecchio continente, in rovina dopo la seconda guerra mondiale, ha trovato l'energia per risorgere dalle ceneri. I contributi qui presentati ripercorrono i momenti salienti di questa storia comune, dalla creazione della bandiera europea alla gestione delle crisi democratiche e umanitarie, attraverso l'allargamento ai paesi dell'Europa orientale dopo la caduta del muro di Berlino. Scritto da persone che hanno lavorato per, o strettamente con, l'Organizzazione, dipinge un quadro vivido - combinando aneddoti e svolte storiche - di ciò che il Consiglio d'Europa ha rappresentato dal 1949 e dei valori che deve continuare a sostenere per mantenere vivo l'ideale europeo nei cuori e nelle menti delle persone. La collana ""Consiglio d'Europa"""" propone le più importanti pubblicazioni ufficiali dell'omonima organizzazione europea che promuove la democrazia, i diritti umani e il rispetto della legalità stabilendo standard per tutto il continente tramite convenzioni ratificate dal maggior numero possibile di stati membri. Prefazione di Thorbjørn Jagland e Gabriella Battaini-Dragoni. Postfazione di Emmanuel Macron. In collaborazione con il Consiglio d'Europa."" -
Gli ugonotti. Storia, religione, cultura
Con il termine «ugonotti» sono stati designati dal XVI secolo i protestanti francesi che adottarono le idee di Giovanni Calvino. Dopo un periodo florido e di influenza religiosa e politica, la limitazione dei loro diritti ne causò l’emigrazione in molti paesi europei. Oggi gli ugonotti sono considerati il più importante gruppo di migranti dell’Età moderna. Alexander Schunka presenta la situazione religiosa, politica e culturale della Francia a partire dal XVI secolo e illustra la formazione, la forza e la successiva emarginazione degli ugonotti, le loro emigrazioni e la vita nella diaspora, ma anche il loro significato economico e politico dal Settecento in poi. Così, in una prospettiva europea, gli ugonotti appaiono come una comunità che travalica i confini, le cui tracce sono ancora oggi visibili. -
Le Valli Valdesi. Calendario delle Valli valdesi 2022
Le 12 stupende immagini ottocentesche dell'Archivio Fotografico Valdese illustrano i mesi del calendario. Ogni mese è arricchito da un versetto biblico. Il retro delle pagine è dedicato alla storia e all'attualità di due eccellenze in Italia, gli ospedali evangelici di Genova e di Napoli. -
Paolo interprete interpretato
Attraverso le sue lettere, Paolo risponde a situazioni concrete. Interpreta in modo sempre nuovo il vangelo condiviso dalle diverse comunità perché diventi ""lieta notizia"""" gratuita ed esigente per i diversi ascoltatori della sua parola. La ricezione e la rilettura di queste lettere così fortemente vissute, e di tradizioni paoline, sono state all'origine di comprensioni di-verse e rinnovate del messaggio cristiano. «Nelle sue lettere, Paolo propone, del credo cristiano condiviso, un'interpretazione tale che i partners del dialogo scoprano il senso della loro esistenza. Una teologia viva e creativa, che non si accontenta di attingere a un deposito di fede da trasmettere, ma che si sforza di farlo fruttificare, dando senso alle situazioni variegate della vita comunitaria, permettendo di affrontare conflitti e sfide nuove. Questo pensare in dialogo, questa tensione tra fedeltà all'origine, al vangelo trasmesso dalle prime comunità cristiane, e pertinenza nell'attualità particolare ad ogni comunità, predispongono le lettere di Paolo, e le tradizioni sull'apostolo, a essere recepite, rilette, riscoperte in modo, certo fedele all'origine, ma an-che creativo e attento a nuove situazioni e sfide nella vita del credente». (Yann Redalié)"" -
Prima della religione. Storia di una categoria moderna
Negli ultimi trent'anni la convinzione che la religione sia un fenomeno umano ""universale"""" è stata messa in discussione ed è divenuto evidente che isolare qualcosa denominato «religione», come una dimensione della vita distinta, non sia una affatto """"naturale"""". Ciò solleva la questione di come e quando il mondo sia stato concepito secondo la divisione tra «religioso» e «secolare» e si sia ritenuto che la dimensione religiosa fosse suddivisa in religioni distinte, le cosiddette religioni mondiali. «Il presente volume fornisce una (non la) storia del concetto di religione, accorpando i risultati di diversi ambiti di ricerca per mostrare, anzitutto, che la religione ha davvero una storia: non è ?una categoria originaria delle culture antiche. L'idea della religione come una dimensione della vita separata dalla politica, dall'economia e dalla scienza è una evoluzione recente nella storia europea, che è stata proiettata lontano nello spazio e indietro nel tempo, con il risultato che ora la religione appare una parte naturale e necessaria del nostro mondo. Questa parvenza, tuttavia, si rivela una verniciatura sorprendentemente sottile che scolora sotto un'attenta disamina storica. I capitoli che seguono sono un tentativo di presentare una tale disamina» (Brent Nongbri)."" -
Gli anabattisti. Dalla Riforma radicale ai battisti
Sin dall'antichità i fanciulli venivano battezzati per proteggerli dalla dannazione eterna. Nel corso della Riforma alcuni teologi radicali ruppero anche con questa tradizione, per riservare il battesimo alla decisione del cristiano consapevole. Thomas Kaufmann illustra in maniera concisa la storia degli anabattisti dagli inizi, attraverso il regno di Münster e pacifiche comunità come gli hutteriti o i mennoniti, fino ai battisti: questi ultimi si diffusero presto soprattutto nell'America del Nord e oggi costituiscono una delle maggiori confessioni cristiane del mondo. La sua chiara panoramica evidenzia che la protesta radicale degli anabattisti contro le tradizioni ecclesiastiche mantiene sino a oggi il proprio potenziale critico. «Gli anabattisti, nella grande maggioranza delle loro espressioni, costituirono figure sociali alternative del cristianesimo - un tempo definite peggiorativamente ""sette"""" - che vennero combattute dalle autorità politiche e dai rappresentanti delle chiese di tutte e tre le confessioni, luterana, riformata e cattolica romana. Diversamente dalle chiese confessionali, il cristianesimo degli anabattisti era maggiormente caratterizzato dalle scelte volontarie di singoli religiosamente consapevoli, che cercavano di prendere nelle proprie mani la pratica cristiana. [...] L'anabattismo rappresentò un momento particolarmente dinamico dell'epoca di pluralizzazione del cristianesimo latino, iniziata con la Riforma e che si protrae fino ai giorni nostri» (Thomas Kaufmann).""